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Da Kurukshetra ad Armaghedon, e la vostra sopravvivenza

Da Kurukshetra ad Armaghedon, e la vostra sopravvivenza

Da Kurukshetra ad Armaghedon, e la vostra sopravvivenza

1. Qual è un naturale desiderio di molti, ma perché è difficile realizzarlo?

VORRESTE vivere nella felicità e nella pace su una terra in cui regnasse ovunque vera giustizia? Certo rispondereste di sì! Questo è stato il naturale desiderio di tutti gli amanti della giustizia nel corso della storia umana. Ma finché esistono uomini ingiusti e malvagi, non possono esserci pace mentale e gioia durature né per voi né per altri.

2. Come ha cercato l’uomo di eliminare la sofferenza e l’ingiustizia?

2 Per questa ragione, purtroppo, la storia umana è stata macchiata da guerre che l’uomo ha combattuto nel tentativo di eliminare l’ingiustizia e instaurare la felicità per i giusti. Sembra che una di queste guerre sia stata combattuta sul campo di Kurukshetra nell’antica India. A causa del desiderio umano che la bontà di Dio trionfasse sul male, il campo di battaglia di Kurukshetra finì per diventare lo sfondo della famosa epopea religiosa indù, il Mahabharata, e specialmente dell’episodio centrale di quell’epopea, la Bhagavad-gita. Lo scrittore indù K. M. Sen scrive che le date stimate per la stesura della Bhagavad-gita variano considerevolmente, e secondo varie congetture potrebbe essere stata messa per iscritto in qualsiasi tempo fra il 400 e il 200 a.C.

3-6. (a) Quale sembra sia stato uno di questi tentativi nell’antica India? (b) Come sappiamo che non si giunse a una soluzione definitiva del problema?

3 Molti credono che Arjuna, un capo, ispezionando le linee di battaglia, fu preso dallo sgomento al vedere stretti parenti schierati l’uno contro l’altro su fronti opposti. Pertanto la Bhagavad-gita, capitolo primo, versi 26-29, 46, dice in italiano: “Arjuna vide allora, nei due campi, i padri, i nonni, i precettori, gli zii materni, i fratelli, i figli, i nipoti e gli amici; con loro, il suocero e tutti quelli che gli avevano dimostrato prima tanta benevolenza. Erano tutti presenti. Vedendo davanti a sé tutti coloro a cui era unito da legami d’amicizia o di parentela, Arjuna, il figlio di Kunti, fu preso da una grande compassione e si rivolse al Signore. Arjuna disse: Caro Krsna [Krishna], nel vedere i miei parenti schierati davanti a me in linee bellicose, sento le mie membra tremare e la mia bocca seccarsi. Tutto il mio corpo rabbrividisce e i capelli mi si rizzano”. “Dopo aver così parlato sul campo di battaglia, Arjuna lasciò cadere l’arco e le frecce e si sedette sul carro, sopraffatto dal dolore”. — Ed. Bhaktivedanta, 1976.

4 Esortando Arjuna a compiere il suo dovere di soldato, e giustificando la guerra civile, il dio Vishnu, nei panni di Krishna, l’auriga di Arjuna, avrebbe detto: “Ma se rifiuti di combattere questa giusta battaglia, certamente peccherai per aver mancato al tuo dovere e perderai così la tua fama di guerriero. Combatti per dovere, senza considerare gioia o dolore, perdita o guadagno, vittoria o sconfitta; così non incorrerai mai nel peccato”. — Bhagavad-gita II.33, 38.

5 Molti credono che la battaglia abbia infuriato per 18 giorni e che alla fine l’unico capo importante rimasto in vita sia stato Arjuna, insieme ai suoi quattro fratelli e a Krishna. Essi ne deducono pertanto che quelli che erano dalla parte dei giusti sopravvissero alla guerra di Kurukshetra, e che così fu soddisfatta la giustizia. Poi per un po’ regnò la pace. Ma per quanto tempo?

6 Oggi, tragicamente, ingiustizia e sofferenza affliggono l’intera razza umana in misura maggiore e più intensamente che in qualsiasi altro tempo della storia. Quindi bisogna ammettere che nessuna guerra del passato ha risolto in maniera definitiva la controversia fra il dominio di Dio e le forme umane di governo, che hanno causato tanta malvagità. Pace e sicurezza durature continuano a sfuggire all’umanità. Pertanto oggi la causa della vera giustizia deve ancora essere soddisfatta. Ma come?

7. Come sarà risolta in maniera definitiva la controversia?

7 In nessun altro modo se non quello che si crede sia stato provato a Kurukshetra. È necessaria una guerra decisiva, ma una guerra di proporzioni ben più grandi, che produca risultati definitivi. Ci vuole comunque una guerra in cui giusti superstiti assicurino che la razza umana continui. Una simile guerra è stata predetta e milioni di persone se l’aspettano in qualsiasi momento. Le condizioni in cui versa l’umanità sono mature per una guerra del genere. Perciò in Rivelazione 16:14, 16 la Bibbia dice: “Esse sono, infatti, espressioni ispirate da demoni e compiono segni, e vanno dai re dell’intera terra abitata, per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente. E li radunarono nel luogo che in ebraico si chiama Har-Maghedon”.

8. Cos’è Armaghedon e quanto sarà esteso?

8 Nella Bibbia si nota che in questa guerra saranno coinvolte le forze alleate dei re dell’intera terra abitata, per cui sarà una guerra totale, di proporzioni mondiali. Quindi il luogo di Har-Maghedon, o Armaghedon, non è un campo di battaglia circoscritto, come lo fu Kurukshetra. Per questa ragione il nome Armaghedon assume un significato simbolico, indicando non un luogo letterale ma il campo in cui gli uomini politici collettivamente si scontreranno con i santi interessi di Dio, il cui nome è Geova. — Salmo 83:18, La Sacra Bibbia.

9, 10. Perché Armaghedon è necessario, e chi sarà distrutto?

9 La guerra di Armaghedon sarà combattuta per la causa della verità e della giustizia. Un antico canto precristiano ce lo assicura dicendo riguardo al principale guerriero di Dio: “Nel tuo splendore avanza verso il successo; cavalca nella causa della verità e dell’umiltà e della giustizia, e la tua destra ti istruirà nelle cose tremende”. (Salmo 45:4) Come nella guerra di Kurukshetra, ci sarà un colossale sterminio. Del “campo di battaglia” dopo la guerra di Armaghedon la Bibbia dice:

10 “‘Un rumore per certo verrà fino alla più lontana parte della terra, poiché Geova ha una controversia con le nazioni. Si deve mettere personalmente in giudizio con ogni carne. Riguardo ai malvagi, li deve dare alla spada’, è l’espressione di Geova. Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Ecco, una calamità esce di nazione in nazione, e una gran tempesta stessa si leverà dalle più remote parti della terra. E gli uccisi da Geova per certo saranno in quel giorno da un’estremità della terra fino all’altra estremità della terra. Su di essi non si farà lamento, né saranno raccolti o seppelliti. Diverranno come letame sulla superficie della terra’”. — Geremia 25:31-33.

11. Chi sopravvivrà alla guerra di Armaghedon?

11 Ma è motivo di gioia sapere che ci saranno superstiti come alcuni credono sia avvenuto a Kurukshetra. I superstiti della guerra di Armaghedon saranno persone rette, che il nostro Creatore avrà giudicato degne di conservare in vita la razza umana. Ma questi giusti superstiti non parteciperanno al conflitto. Come questo sarà reso possibile è indicato da Isaia, antico servitore di Geova che profetizzò: “Va, popolo mio, entra nelle tue stanze interne, e chiuditi dietro le porte. Nasconditi per un breve momento finché la denuncia sia passata. Poiché, ecco, Geova uscirà dal suo luogo per chiedere conto dell’errore all’abitante del paese contro di lui, e il paese per certo esporrà il suo spargimento di sangue e non coprirà più i suoi uccisi”. (Isaia 26:20, 21) È chiaro dunque che Armaghedon non è un semplice combattimento fra uomini, una semplice “guerra mondiale”, ma una guerra a cui prendono parte gli invisibili eserciti di Dio.

IL TEMPO IN CUI SI COMBATTE ARMAGHEDON

12, 13. Quale domanda fu fatta molto tempo fa, e cosa volevano effettivamente sapere quei ricercatori della verità?

12 Quando deve aver luogo la divina guerra di Armaghedon? Quale sarà il segno della sua imminenza? Una domanda simile fu fatta molto tempo fa da persone sincere, ed è essenziale esaminare la risposta che ricevettero. La loro domanda era: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” (Matteo 24:3) L’espressione “sistema di cose” traduce il termine greco aiòn, reso a volte “età”. La Versione Riveduta della Sacra Bibbia rende perciò Matteo 24:3 come segue: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?” La Bibbia sanscrita, in Matteo 24:3, traduce la parola aiòn con “yuga”. La definizione di yuga è “un’età del mondo”, o “un lungo periodo terreno di anni, parte di un ciclo di quattro, di cui i primi tre sono trascorsi; il periodo in cui noi viviamo è il kali”. Pertanto in Matteo 24:3, una versione della Bibbia in lingua hindi (New Hindi Bible) del 1978 usa il termine yuganth, che significa “fine dell’età”.

13 Perciò quei ricercatori della verità chiedevano: ‘Quale sarà il segno della fine dell’età presente?’ Questa è ciò che alcuni chiamano kali-yuga.

14. Secondo la tradizione indù, quale sarebbe stato un segno della fine di questa età?

14 In risposta, il testo indù Vishnu Purana diceva: “Gli usi e i sistemi delle caste, dell’ordine e del rango non esisteranno più . . . La religione consisterà nello sprecare ricchezza . . . I re invece di proteggere i sudditi li deruberanno, e sottrarranno la ricchezza ai mercanti, con la scusa di alzare le tasse. Quindi nell’era finale del mondo i diritti dell’uomo saranno pervertiti, nessun bene sarà sicuro, nessuna gioia e nessuna prosperità sarà duratura”. Lo scrittore A. L. Basham dice: “La fine del kali-yuga, secondo molti passi dell’epopea, è contrassegnata da confusione fra le classi, dallo sconvolgimento delle norme stabilite, dalla cessazione di ogni rito religioso e dal dominio di re crudeli e stranieri”. Queste descrizioni non corrispondono abbastanza bene alle condizioni del ventesimo secolo? Con il diffondersi di ideologie atee, i governi umani sono sempre più contagiati da influenze estremistiche e non spirituali. Le norme stabilite vengono sconvolte mentre aborto e omosessualità sono riconosciuti per legge, e mentre lo spietato terrorismo e la decadenza morale si estendono a tutto il mondo e aumentano di intensità.

15. Le condizioni attuali adempiono le previsioni della tradizione?

15 L’industria e la tecnologia per giunta hanno prodotto una confusione delle classi tradizionali della società umana. Industrie, ospedali e medici, istituzioni per l’istruzione di massa e i moderni mezzi di trasporto causano una mescolanza di ogni genere di persone, cancellando così le distinzioni esistite per tanto tempo nella società. Milioni di persone, a causa del ritmo frenetico di questo mondo industrializzato con le sue molteplici attività, si sono lasciate persuadere a smettere di osservare molti riti e usi religiosi che portavano via tanto tempo. Queste condizioni indicano che si avvicina a grandi passi la fine dell’età presente. Certo la cronologia non è l’unico fattore determinante. La ragione principale per cui Dio farà scoppiare la sua guerra di Armaghedon è invece l’irreversibile corsa dell’attuale ordine umano verso il crollo!

16. (a) Come descrive la Bibbia gli “ultimi giorni” di questa età? (b) Come ne ha risentito la vita familiare?

16 Gli “ultimi giorni” dell’età presente e le condizioni che li identificano sono specificamente menzionati nella Bibbia in II Timoteo 3:1-5. Mentre leggiamo questo brano si noti che si parla di illegalità e di crisi della famiglia. “Sappi questo, che negli ultimi giorni vi saranno tempi difficili. Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, senza affezione naturale, non disposti a nessun accordo, calunniatori, senza padronanza di sé, fieri, senza amore per la bontà, traditori, testardi, gonfi d’orgoglio, amanti dei piaceri anziché amanti di Dio, aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza; e da questi allontanati”. Gli “ultimi giorni” sono pertanto contrassegnati da vari aspetti della malvagità, fra cui la perdita dell’affetto naturale, cioè verso la famiglia, e dalla disubbidienza dei figli verso i genitori. Quando la famiglia, il nucleo fondamentale della società, si disgrega, la comunità ne risente negativamente. Ne nasce mancanza di rispetto per l’autorità e l’illegalità aumenta. Le leggi divine vengono ignorate e intere famiglie commettono azioni illegali.

17. Quali condizioni formano il segno dell’imminenza di Armaghedon?

17 La Bhagavad-gita contiene un’analoga riflessione: “La distruzione di una famiglia comporta il crollo delle tradizioni eterne e i suoi ultimi rappresentanti sprofondano allora nell’irreligione”. (I.39) Furono evidentemente queste condizioni a provocare la guerra di Kurukshetra. Soprattutto queste condizioni prevalgono nel nostro tempo e indicano che siamo negli “ultimi giorni” del presente sistema di cose malvagio. Sono il segno che Armaghedon è vicino. Coloro che oggi amano la giustizia saranno ben lieti dell’intervento divino, grazie al quale verranno eliminati i malvagi e saranno stabilite pace e sicurezza per i superstiti.

18. Quali domande sorgono riguardo agli “ultimi giorni”?

18 Dato che gli “ultimi giorni” sono sopraggiunti nel ventesimo secolo, forse chiedete: Quando cominciarono? Inoltre, quanto dureranno gli “ultimi giorni”? Come facciamo a sapere che Armaghedon sarà combattuto durante la nostra vita, in modo da poter sopravvivere, se ne siamo degni? Possiamo essere illuminati considerando ulteriormente il ventiquattresimo capitolo di Matteo, nella Bibbia. Forse rammentate la domanda: “Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?”

19, 20. (a) Quali avvenimenti predice la Bibbia come “principio dei dolori d’afflizione”? (b) Perché si può dire che gli “ultimi giorni” della presente età cominciarono nel 1914 d.C.?

19 Rispondendo, la profezia dice: “Sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno penuria di viveri e terremoti in un luogo dopo l’altro. Tutte queste cose sono il principio dei dolori d’afflizione. E a causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si raffredderà”. (Matteo 24:7, 8, 12) Quale anno del ventesimo secolo scegliereste come “principio dei dolori d’afflizione”? Non è forse vero che la prima guerra mondiale, iniziata nel 1914, diede inizio a un susseguirsi di sofferenze senza uguali che da allora sono andate aumentando per estensione e intensità? Dal 1914 in poi, come mai prima, le guerre hanno provocato miseria, dolore e morte a milioni di persone. Altri milioni sono morti, se non per le guerre, per le carestie, e se non per le carestie, per i terremoti, le malattie epidemiche, l’illegalità e il violento terrorismo. Oggi la maggioranza dimentica l’amore verso Dio e verso il prossimo. Nella storia dell’umanità non era mai successo di vedere tante sofferenze e tanto ateismo concentrati in così breve tempo!

20 Il 1914 fu davvero la più grande svolta decisiva della storia! Un editoriale diceva di recente: “Nessuno, salvo le file che si vanno assottigliando di coloro che sono vissuti nel gaio mondo anteriore al 1914, può notare il triste contrasto fra quei giorni e questi”. Gli “ultimi giorni” del presente yuga, perciò, sono cominciati nel 1914 d.C.

21. Quanto dureranno questi “ultimi giorni”, e perché la guerra di Armaghedon dev’essere pericolosamente vicina?

21 Quanto dureranno questi “ultimi giorni”? La Bibbia risponde: “Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate ch’egli è vicino alle porte. Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”. (Matteo 24:33, 34) In altre parole, la generazione del 1914, ‘le cui file si vanno assottigliando’, e che vide l’inizio di queste angosciose condizioni, sarà ancora in vita quando scoppierà la divina guerra di Armaghedon. La durata degli “ultimi giorni” è perciò limitata solo alla generazione umana che era in vita nel 1914. Quella generazione di testimoni oculari è ora avanti con l’età, sui 70-80 anni. Quindi lo scoppio di Armaghedon si avvicina pericolosamente. Molte persone di tutte le parti del mondo che amano la giustizia si preparano all’inizio dell’inevitabile atto di guerra di Dio.

22. Cosa indicano sia la Bibbia che la Bhagavad-gita circa il tempo in cui saranno distrutti i malvagi?

22 È possibile predire l’anno esatto in cui scoppierà Armaghedon? No. La Bibbia dice semplicemente: “In quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre”. (Matteo 24:36) Neanche la Bhagavad-gita indica l’anno. Essa dice semplicemente: “Ogni volta che, in qualche luogo dell’Universo, la spiritualità declina e l’irreligione avanza, o discendente di Bharata, Io vengo in Persona. Discendo di era in era [yuge-yuge] per liberare i Miei devoti, annientare i miscredenti e ristabilire i princìpi della spiritualità”. (IV.7, 8) Molti dunque credono che quando la spiritualità è in declino e l’irreligione avanza, ci si debba aspettare l’intervento divino. Il tempo in cui Dio eseguirà la sua decisione giudiziaria contro i malvagi è giunto!

PREFIGURAZIONE STORICA DI ARMAGHEDON

23. Quale avvenimento storico costituisce una prefigurazione di Armaghedon?

23 La storia ci fornisce una prefigurazione di ciò che dobbiamo aspettarci ad Armaghedon. Questa prefigurazione dell’imminente guerra di Dio è stata il grande Diluvio dell’era di Noè. In varie parti del mondo ci sono oltre novanta diversi racconti di un diluvio universale storico. Gli indù lo chiamano Jalapralaya. Jal significa “acqua” e pralaya “dissoluzione”: quindi, “dissoluzione mediante l’acqua”. Si crede che tutte le creature viventi perissero nello Jalapralaya. Manu invece trovò favore presso il suo dio e gli fu dato divino avvertimento di costruire una nave con la quale mettersi in salvo insieme ad altri sette rishi (saggi), otto persone in tutto. Dopo che la sua nave si fu posata su un monte settentrionale, le acque del Diluvio si ritirarono e Manu uscì dalla nave per offrire il primo sacrificio al suo dio in questo presente yuga. Si crede pure che Manu sia stato il primo legislatore dell’umanità. Infatti vari miti indù affermano che il progenitore di tutte le successive razze di uomini si chiamava Manu.

24, 25. Quali somiglianze ci sono fra il Diluvio biblico e la tradizione indù relativa al Diluvio?

24 Secondo una versione indù, fu il dio Vishnu ad avvertire e salvare Manu. Fatto interessante, il nome Vishnu senza il digamma è Ish-nuh, che in caldeo significa “l’uomo Noè” o “l’uomo di riposo”. La tradizione indù raffigura Vishnu come se stesse ‘riposando’ o dormendo sopra le spire di un serpente di nome Shesha, che galleggia su un oceano. Shesha significa “rimanente”, e secondo attenti ricercatori, Shesha rappresenta il ‘resto’ dell’universo dopo la sua distruzione alla fine di un’età. È chiaro che questo mito fa allusione al racconto storico della Bibbia circa il Diluvio e l’arca di salvezza coi suoi occupanti.

25 Le persone leggendarie rappresentate da Manu — che fu il superstite dello Jalapralaya, il progenitore della presente razza umana, il primo legislatore e colui che offrì il primo sacrificio religioso dopo il Diluvio — sono una logica conferma di alcuni avvenimenti della vita del Noè biblico. (Confronta Genesi 6:8, 13-22; 8:4, 18–9:7; 10:32). Inoltre, il racconto indù dello Jalapralaya concorda con alcuni dei principali aspetti dell’ispirato racconto scritturale, cioè (1) un luogo di rifugio per pochi superstiti, (2) una distruzione totale delle altre forme di vita per mezzo dell’acqua e (3) un seme dell’umanità preservato.

26. (a) Come descrive la Bibbia le condizioni della terra prima del Diluvio? (b) Quali circostanze sono simili per quanto riguarda lo storico diluvio universale e la guerra divina di Armaghedon?

26 Di questa prefigurazione storica di Armaghedon la Bibbia dice: “Poiché come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo. Poiché come in quei giorni prima del diluvio mangiavano e bevevano, gli uomini prendevano moglie e le donne andavano a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca; e non si avvidero di niente finché venne il diluvio e li spazzò via tutti, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo”. (Matteo 24:37-39) Quindi le circostanze relative alla fine del nostro ordine mondiale ad Armaghedon saranno simili a quelle esistite al tempo del Diluvio dell’antichità. E cioè: (1) Il pianeta Terra e la vita animale sopravvivranno; (2) la maggioranza delle persone non si accorgono del significato dei nostri tempi perché sono assorte nelle normali attività della vita; (3) la maggior parte dell’umanità non si avvede del divino avvertimento relativo ad Armaghedon; (4) quindi la maggior parte dell’umanità sarà distrutta ad Armaghedon; e (5) solo una piccola parte dell’umanità troverà favore presso Dio e sopravvivrà alla “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”. (Rivelazione 16:14) Perciò la cosa più opportuna per le persone sagge è continuare a investigare questo messaggio relativo alla guerra di Dio e a come sopravvivere.

CHI SARANNO I SUPERSTITI?

27. Di che cosa dovremmo acquistare conoscenza per sopravvivere alla guerra di Armaghedon?

27 Per avere successo e agire saggiamente, Arjuna ricevette il consiglio di acquistare vera conoscenza. La Bhagavad-gita dichiara: “Cerca di conoscere la verità avvicinando un maestro spirituale, ponigli delle domande con sottomissione e servilo. L’anima realizzata può rivelarti il sapere, poiché ha visto la verità”. (IV.34) Già prima la Bibbia aveva indicato la sola condotta saggia da seguire, dicendo in Sofonia 2:3: “Cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete esser nascosti nel giorno dell’ira di Geova”. È chiaro che Armaghedon è la guerra di Geova. Quindi ad Armaghedon sopravvivranno coloro che con mansuetudine avranno acquistato conoscenza di Geova e della sua giustizia. Ma chi è Geova? Come possiamo acquistare conoscenza di lui?

28. Quale domanda sull’identità di Dio è posta nel Rigveda?

28 L’importanza della conoscenza è indicata nella Bhagavad-gita, come abbiamo già visto sopra. Gli indù hanno sempre tenuto in alta stima la conoscenza religiosa. Il termine veda significa conoscenza. Pertanto si ritiene che i quattro Veda contengano conoscenza divina. La più antica raccolta di conoscenza indù è il Rigveda, la maggior parte del quale si dice sia stata compilata, forse, nella prima metà del primo millennio a.C. Nelle successive fasi della compilazione i poeti del Rigveda cominciarono a farsi domande sull’identità di Dio. Perciò l’inno X.121 del Rigveda è stato intitolato “ALL’IDDIO SCONOSCIUTO”. Ciascun verso termina con la domanda: “Chi è l’Iddio al quale dovremmo offrire sacrifici?” Per esempio, il verso 9 dice: “Non ci faccia del male colui che ha generato la terra, il giusto, che generò i cieli; colui che generò anche le lucenti e possenti acque; — CHI È L’IDDIO AL QUALE DOVREMMO OFFRIRE SACRIFICI?

29. Cosa riconobbero riguardo a Dio alcuni indù dell’antichità?

29 Qual è la risposta corretta a questa domanda del Rigveda? Chi è Colui che ha generato il cielo e la terra al quale i poeti vedici resero inconsapevolmente santa devozione? Nel tentativo di dare una risposta, la Bhagavad-gita esprime come segue un pensiero religioso sviluppatosi nel corso di centinaia di anni: “Tu sei il Brahman Supremo, la Dimora ultima, il Purificatore sovrano, la Verità Assoluta e l’eterna Persona Divina. Tu sei Dio, l’Essere primordiale, originale e assoluto. Tu sei il Non-nato e la Bellezza che tutto pervade. Dio di tutti i deva [dèi]”. (X.12, 15) Pertanto alcuni indù dell’antichità riconobbero che c’era solo un Dio eterno e supremo, l’Essere primordiale, originale e assoluto, il Dio degli dèi.

30-32. (a) Con quale espressione il dottor Radhakrishnan descrive l’infinità di Dio? (b) Chi identifica la Bibbia con questa espressione?

30 Il noto filosofo indù S. Radhakrishnan, nel tentativo di spiegare il carattere infinito del Brahman, disse: “Possiamo solo dire: ‘Io sono colui che sono’”. Il dottor Radhakrishnan mette perciò in relazione il carattere infinito del Brahman con la definizione biblica del nome di Dio, Geova, che troviamo in Esodo 3:13, 14, dove si legge: “E Mosè disse a Dio: Ecco, quando io sarò venuto a’ figliuoli d’Israele, e avrò lor detto: L’Iddio de’ vostri padri mi ha mandato a voi; se essi mi dicono: Qual’è il suo nome? che dirò io loro? E Iddio disse a Mosè: IO SON COLUI CHE SONO; poi disse: Così dirai a’ figliuoli d’Israele: Colui che si chiama IO SONO, m’ha mandato a voi”. — Diodati.

31 La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, una versione più accurata, rende Esodo 3:14, 15 come segue: “A ciò Dio disse a Mosè: ‘IO MOSTRERÒ D’ESSERE CIÒ CHE MOSTRERÒ D’ESSERE’. E aggiunse: ‘Devi dire questo ai figli d’Israele: “IO MOSTRERÒ D’ESSERE mi ha mandato a voi”’. Quindi Dio disse ancora una volta a Mosè:

32 “‘Devi dire questo ai figli d’Israele: “Geova l’Iddio dei vostri antenati, l’Iddio di Abraamo, l’Iddio d’Isacco e l’Iddio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome a tempo indefinito, e questo è il memoriale di me di generazione in generazione’”.

33. Quali attributi sono ascritti a Geova Dio?

33 Sembrerebbe dunque che il dottor Radhakrishnan, usando l’espressione “Io sono colui che sono” per descrivere l’infinito Brahman, cerchi di uguagliare il supremo Brahman a Geova, l’Iddio della Bibbia. È vero che alcuni degli attributi ascritti al Brahman sono gli stessi che vengono ascritti a Geova Dio nella Bibbia. Per esempio, riferendosi al Brahman come al “Dio di tutti i deva [dèi]” la Bhagavad-gita, che si suppone sia stata scritta fra il quinto e il terzo secolo a.C., fa eco a ciò che fu scritto nel racconto biblico nel XV secolo a.C., precisamente nel 1473 a.C., in Deuteronomio 10:17: “Geova vostro Dio è l’Iddio degli dèi e il Signore dei signori, l’Iddio grande, potente e tremendo, che non tratta nessuno con parzialità né accetta regalo”.

34. Chi creò i cieli e la terra?

34 GEOVA, perciò, è il nome che Dio si è dato. Per questa ragione la Bibbia attribuisce a Geova Dio l’opera creativa dicendo: “Questa è la storia dei cieli e della terra nel tempo in cui furono creati, nel giorno che Geova Dio fece la terra e il cielo”. (Genesi 2:4) Geova, quindi, è ‘Colui che ha generato i cieli e la terra’.

35. (a) A quale Dio offrirono sacrifici i nostri antenati, i superstiti del Diluvio? (b) Qual è dunque la risposta a quell’antica domanda del Rigveda?

35 Fu sempre Geova a portare l’antico Diluvio, a distruggere gli empi e a salvare otto anime giuste. La Bibbia riferisce: “Dopo ciò Geova disse a Noè: ‘Entra, tu e tutta la tua casa, nell’arca, perché tu sei quello che ho visto giusto dinanzi a me fra questa generazione. Poiché fra soli sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; e per certo cancellerò ogni cosa esistente che ho fatta dalla superficie della terra’. E Noè faceva secondo tutto ciò che Geova gli aveva comandato”. (Genesi 7:1, 4, 5) Dato che la presente razza umana discende da quegli otto superstiti giusti, noi che siamo in vita dovremmo essere grati e, di conseguenza, imitare il buon esempio dei nostri antichi progenitori. Si noti pure che fu a Geova che quei superstiti del Diluvio offrirono sacrifici con gratitudine, una volta usciti dall’arca di salvezza. Il racconto dichiara: “E Noè edificava un altare a Geova e prendeva alcune di tutte le bestie pure e di tutte le creature volatili pure e offriva olocausti sull’altare. E Geova sentiva un odore riposante”. (Genesi 8:20, 21) Questa, perciò, è la corretta risposta all’antica domanda che troviamo nel Rigveda: “CHI È L’IDDIO AL QUALE DOVREMMO OFFRIRE SACRIFICI?”

36. (a) Quali persone soltanto saranno salvate durante la guerra di Armaghedon? (b) Come vengono informate?

36 Geova, l’Iddio del cielo e della terra, è Colui che porrà fine anche a questo malvagio yuga per mezzo della grande guerra di Armaghedon. Tutti quelli che veramente conoscono Geova Dio e che sono devoti al Nome e alla straordinaria Personalità di Geova sopravvivranno ad Armaghedon per vivere poi sulla terra purificata. La Bibbia dice: “‘Chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato’. Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare? Come, a loro volta, udranno senza qualcuno che predichi? Come, a loro volta, predicheranno se non sono stati mandati? Come è scritto: ‘Come sono piacevoli i piedi di quelli che dichiarano la buona notizia di cose buone!’” (Romani 10:13-15) È di vitale importanza essere informati intorno all’Iddio del cielo, Geova, e agli amorevoli propositi che ha riguardo all’umanità.

37. (a) Cosa si deve compiere prima che venga la “fine”? (b) Come viene compiuta ora?

37 Questa è la ragione per cui oggi i testimoni di Geova predicano in tutta la terra il messaggio di avvertimento relativo alla guerra di Armaghedon, e la buona notizia che è possibile sopravvivere. Quindi, come parte del segno dell’imminenza di Armaghedon, era stato predetto che, immediatamente prima della fine dell’attuale yuga, sarebbe stata compiuta un’opera mondiale di predicazione. Tornando alla profezia biblica, leggiamo in Matteo 24:14: “E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. Al presente i testimoni di Geova sono impegnati in questa importantissima attività in oltre 200 paesi del mondo e in più di 160 diverse lingue. E ora quest’opera di salvezza è giunta fino a casa vostra!

CHE AVVERRÀ DOPO ARMAGHEDON?

38. Secondo la tradizione cosa viene dopo il kali-yuga?

38 Secondo una credenza popolare, il kali-yuga sarà seguito dal krita-yuga. Il krita-yuga sarebbe “l’età d’oro”, durante la quale nel mondo il male non esiste e tutta l’umanità adora un solo Dio. Questa età è chiamata anche satya-yuga, l’età della verità, l’era in cui la falsità non esiste.

39. (a) Qual è una caratteristica dei superstiti che permetterà di dare un buon inizio al nuovo ordine? (b) Quali condizioni produrrà la giustizia in tutto il mondo?

39 I superstiti di Armaghedon, coloro che formeranno il nucleo di un nuovo ordine umano, saranno persone di incrollabile devozione alla giustizia. Armaghedon avrà purificato la terra da ogni ingiustizia, e l’umanità ricomincerà da capo. Perciò la Parola di Dio dice: “Secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. (II Pietro 3:13) Geova Dio elargirà i benefici del sacrificio che ha provveduto per sanare gli abitanti della terra dai peccati, dalle imperfezioni e dalle infermità, sia mentali che fisiche. Infine, sarà completamente ripristinato il diritto alla vita su una terra paradisiaca. Non ci saranno più povertà, prezzi alti, fame, scarsità d’alloggi, bassifondi sovraffollati, la deturpante lebbra o malattie debilitanti, né mortalità infantile né bisogno di ospedali. Non ci saranno uomini costretti a fare gli schiavi né coolie, né disoccupazione né mendicanti, né sistema di caste né disuguaglianze. Ci saranno invece florida salute, eterna giovinezza, cibo buono in abbondanza, lavoro soddisfacente e un ambiente sicuro in cui vivere.

40-42. Nella nuova età, quali condizioni esisteranno riguardo a (a) cibo? (b) malattie e morte? (c) alloggi? (d) lavoro? (e) bestie selvagge?

40 Leggete personalmente alcune delle rincoranti promesse del profeta biblico Isaia, che scrisse: “Geova degli eserciti per certo farà per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di piatti ben oliati, un banchetto . . . di vini chiariti, filtrati. E su questo monte egli per certo inghiottirà la faccia dell’avvolgimento che si avvolge su tutti i popoli, e l’opera di tessitura che s’intesse su tutte le nazioni. Egli effettivamente inghiottirà la morte per sempre, e il Sovrano Signore Geova per certo asciugherà le lagrime da ogni faccia. E toglierà il biasimo del suo popolo da tutta la terra, poiché Geova stesso ha parlato”. “In quel tempo gli occhi dei ciechi saranno aperti, e i medesimi orecchi dei sordi saranno sturati. In quel tempo lo zoppo salterà proprio come fa il cervo, e la lingua di chi è senza parola griderà di gioia”. — Isaia 25:6-8, NW; 35:5, 6.

41 Isaia scrisse inoltre: “Ecco, io [Geova] creo nuovi cieli e nuova terra; e le cose precedenti non saranno richiamate alla mente, né saliranno in cuore. E per certo edificheranno case e le occuperanno; e per certo pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non edificheranno e qualche altro occuperà; non pianteranno e qualche altro mangerà. Poiché come i giorni dell’albero saranno i giorni del mio popolo; e i miei eletti useranno appieno l’opera delle loro proprie mani. Non faticheranno per nulla, né genereranno per il turbamento; perché sono la progenie composta degli scelti di Geova, e con essi i loro discendenti. Ed effettivamente accadrà che prima che chiamino io stesso risponderò; mentre parleranno ancora, io stesso udrò”. — Isaia 65:17, 21-24.

42 “‘Il lupo e l’agnello stessi pasceranno unitamente, e il leone mangerà la paglia proprio come il toro; e in quanto al serpente, il suo cibo sarà la polvere. Non faranno danno né causeranno rovina in tutto il mio santo monte’, ha detto Geova”. — Isaia 65:25.

43, 44. (a) Cosa ne sarà dei nostri antenati e predecessori morti, e come avverrà questo? (b) Per chi saranno queste meravigliose benedizioni?

43 Perfino i morti saranno ricordati. Innumerevoli milioni di persone di tutte le razze e le religioni saranno risvegliati dal sonno della morte e riportati in vita. Non sarà una rinascita o una trasmigrazione dell’anima. Invece, l’Iddio Onnipotente ricreerà corpi umani, e darà loro i precedenti modelli di vita e personalità che ha conservato nella sua infallibile memoria, per cui saranno nuovamente riconosciuti dai loro cari. Che gioia! Sarà concessa ai morti risuscitati l’opportunità di essere perfettamente riabilitati nell’ambito dell’eterno proposito di Dio. La Bibbia dice con tono di fiducia: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce [quella del Figlio di Dio] e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone alla risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili alla risurrezione di giudizio”. — Giovanni 5:28, 29.

44 Non sono queste cose meravigliose esattamente quello che vorreste? Non sono ciò che più sentitamente desiderate? Queste gioie e benedizioni sono anche per voi. Sono in serbo per coloro che sopravvivranno alla guerra di Armaghedon, che si avvicina a grandi passi.

45, 46. Come possiamo essere sicuri che queste promesse sono degne di fiducia?

45 Ma queste promesse relative a un mondo dopo Armaghedon sono degne di fiducia? Come possiamo essere sicuri che Armaghedon non è un mito? Perché il Diluvio dell’antichità non fu un mito. L’uomo non è un mito. Il Creatore dell’uomo, Dio, non è un mito! E possiamo essere certi che queste promesse si avvereranno perché è impossibile che Dio menta. (Tito 1:2) Pensate! Perché i bambini hanno fiducia in genitori benigni e amorevoli? I bambini, in genere, non possono essere indotti dalle insistenze dei compagni a dubitare dell’amorevole interesse dei genitori nei loro riguardi. Non hanno nessun motivo per non aver fiducia nelle promesse dei genitori. Se sono arrivati dove sono, non è forse grazie a ciò che i genitori hanno fatto per loro? Quindi, anche se le filosofie e le promesse umane sono state una delusione e un fallimento, non lasciate che questo distrugga la vostra propensione a credere nell’amorevole interesse di Dio per l’umanità. Esaminate le prove disponibili. Convincetevi che la speranza nelle promesse di Dio non è malriposta. Geova solo ha la sapienza, la potenza e la volontà necessarie per portare la guerra di Armaghedon e creare un nuovo sistema di cose. Geova dà questa confortante assicurazione:

46 “‘Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate’. E colui che sedeva sul trono disse: ‘Ecco, faccio ogni cosa nuova’. E dice: ‘Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veraci’”. — Rivelazione 21:3-5; confronta Ebrei 6:18.

47. Cosa c’è da tener presente riguardo al “tempo” per cui la stabilità del nuovo ordine di Dio non sarà messa a repentaglio?

47 Ma quanto dureranno queste cose buone? Solo un altro yuga, o un ciclo di tempo, come dicono alcuni? Perché mai dovrebbe essere così? Il tempo non si muove in senso circolare. Il tempo va in una sola direzione: avanti. Il termine tempo è impersonale, astratto. Il tempo non può esercitare nessuna influenza sulle esistenze che operano nel suo ambito. Gli aspetti che contraddistinguono un particolare yuga, o età, sono prodotti da forze intelligenti esterne. Perciò quando tutte le forze e le influenze che spingono al male saranno state eliminate per sempre, l’eternità sarà permeata solo da una forza che spingerà a fare il bene.

48. Cos’è soprattutto a determinare la durata del nuovo sistema di cose?

48 Ma la cosa più importante è questa: è la volontà di Dio e non qualche sorta di orologio universale e automatico a determinare la durata del futuro sistema di cose. Quindi se veramente vogliamo sapere quanto dureranno queste cose buone, la domanda da fare è: ‘Qual è la volontà di Dio riguardo alla terra e all’umanità?’

49. Dove soltanto possiamo conoscere qual è la volontà di Dio riguardo al futuro? Quali altre informazioni ci vengono solo da questa fonte?

49 Possiamo trovare la risposta a questa domanda in qualcuno dei libri sacri? Possiamo trovarla da qualche parte? Sì, ma solo nella Bibbia. È nella Bibbia che Dio risponde alla domanda posta nel Rigveda: “Chi è l’Iddio al quale dovremmo offrire sacrifici?” È la Bibbia a dirci che il nome del Creatore di tutte le cose è Geova. Solo nella Bibbia abbiamo una chiara esposizione del modo in cui Dio ha agito nei confronti dell’umanità nel corso della storia. La Bibbia inoltre è l’unico libro sacro a darci un quadro veramente chiaro di come sarebbero state le condizioni negli ultimi giorni, i nostri. E la Bibbia ci spiega qual è la volontà di Dio per il futuro.

50. Quale meraviglioso quadro del futuro possiamo farci grazie alla conoscenza della volontà di Dio?

50 E ciò che Geova Dio ha decretato è veramente meraviglioso. Secondo la Bibbia, ha decretato che sia stabilito un giusto sistema di cose che durerà non solo per un’età o yuga, ma per tutta l’eternità. E a ognuno di noi è offerta la possibilità di ricevere le benedizioni di questa disposizione. (Salmo 37:10, 11, 27-29) Riguardo ad alcuni che sono stati abbandonati dalla famiglia per la loro fedeltà a Dio la Bibbia dice che otterranno “molte volte tanto in questo periodo di tempo, e nel sistema di cose avvenire la vita eterna” su una terra paradisiaca. — Luca 18:29, 30; Abacuc 2:14.

51. Solo in che modo l’umanità potrà avere vera giustizia e contentezza?

51 Sono successe davvero molte cose da quando — secondo la leggenda — fu combattuta una grande battaglia a Kurukshetra. Durante tutto questo tempo la felicità dell’uomo è stata compromessa da molte guerre, e i suoi tentativi di eliminare l’ingiustizia e stabilire la pace sono sostanzialmente falliti. Purtroppo gli sforzi umani non hanno portato pace e felicità durature. Perché? Perché tali benedizioni si possono avere solo seguendo i consigli di Geova Dio contenuti in quell’incomparabile libro che è la Sacra Bibbia. Perciò, che farete ora?

52. Facendo che cosa ora potrete essere nascosti nel giorno della guerra di Geova ad Armaghedon?

52 Accetterete l’invito divino di ‘cercare Geova’ e ‘cercare la giustizia e la mansuetudine’? Se lo farete, “probabilmente potrete esser nascosti nel giorno dell’ira di Geova”. Preghiamo che accettiate questo invito divino per essere fra i felici superstiti della “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, Armaghedon. — Sofonia 2:3; Rivelazione 16:14, 16.

[Domande per lo studio]

[Riquadro/Immagine a pagina 14]

TUTTO IN UNA GENERAZIONE

1914

GUERRE MONDIALI

VIOLENZA

ESTESE CARESTIE

MALATTIE EPIDEMICHE

INQUINAMENTO MONDIALE

FINE DI QUESTO SISTEMA

[Immagine a pagina 6]

Armaghedon sarà una guerra totale, che ripulirà la terra

[Immagine a pagina 8]

I superstiti di Armaghedon giudicati dal Creatore degni di conservare in vita la razza umana

[Immagine a pagina 13]

Il segno della guerra di Armaghedon è evidente dal 1914

[Immagine a pagina 18]

Vishnu che dorme su Shesha, il mezzo di salvezza secondo la tradizione indù

[Immagine a pagina 19]

Il Diluvio biblico, una prefigurazione di Armaghedon

[Immagine a pagina 25]

La salvifica opera mondiale di predicazione compiuta dai testimoni di Geova lascia presagire la fine dell’attuale yuga