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Il primo impatto con il mondo

Il primo impatto con il mondo

Il primo impatto con il mondo

I BAMBINI alla nascita si ritrovano di colpo in un mondo freddo e inospitale, un mondo pieno di stress. Essendo tanto piccoli non sono in grado di esprimere a parole come si sentono, ma alcuni scienziati ritengono che già prima della nascita il feto sia consapevole di quello che accade.

Il libro Vita segreta prima della nascita dice: “Sappiamo ora che il nascituro è un essere umano consapevole e capace di reagire, che dal sesto mese in poi (e forse anche prima) ha una vita emotivamente attiva”. * Anche se il bambino non ricorderà l’esperienza traumatica del parto, alcuni scienziati si chiedono se questa non influisca sulla sua vita da adulto.

Dopo la nascita lo stress continua. Fuori del grembo materno il neonato non riceve più il nutrimento automaticamente. Il cordone ombelicale, che trasportava l’ossigeno e le sostanze nutritizie, non c’è più. Per sopravvivere il bambino deve cominciare a respirare e ad assumere le sostanze nutritizie per proprio conto. Ha bisogno di qualcuno che lo nutra e che soddisfi gli altri suoi bisogni fisici.

Il neonato deve anche svilupparsi mentalmente, emotivamente e spiritualmente. Così qualcuno deve prendersi cura di lui. Chi è nella migliore posizione per farlo? Cosa ha bisogno di ricevere il piccolo dai genitori? In che modo questi bisogni possono essere soddisfatti al meglio? Gli articoli che seguono cercheranno di dare risposta a queste domande.

[Nota in calce]

^ par. 3 Thomas R. Verny e John Kelly, trad. di Lia Perelli Corneo, Mondadori, Milano, 1981, p. 8.