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I veri adoratori nel tempo della fine

I veri adoratori nel tempo della fine

Capitolo diciassette

I veri adoratori nel tempo della fine

1. Secondo Daniele capitolo 7, quali esperienze straordinarie doveva fare nei nostri giorni un piccolo gruppo di persone indifese?

UN MINUSCOLO gruppo di persone indifese viene attaccato con rabbia da una grande potenza mondiale. Ne escono indenni e persino rinnovate, non grazie alle proprie forze ma perché sono preziose agli occhi di Geova Dio. Daniele capitolo 7 aveva predetto questi avvenimenti, che si verificarono all’inizio del XX secolo. Ma chi erano costoro? Lo stesso capitolo di Daniele li definiva “i santi del Supremo”, Geova Dio. Rivelava inoltre che alla fine regneranno insieme nel Regno messianico! — Daniele 7:13, 14, 18, 21, 22, 25-27.

2. (a) Cosa prova Geova per i suoi servitori unti? (b) Cosa sarebbe saggio fare in questi tempi?

2 Come abbiamo imparato in Daniele capitolo 11, il re del nord andrà incontro alla sua fine completa dopo aver minacciato il sicuro paese spirituale di questi fedeli. (Daniele 11:45; confronta Ezechiele 38:18-23). Sì, Geova è molto geloso dei suoi fedeli unti. Salmo 105:14, 15 ci fa sapere: “A causa d’essi [Geova] riprese dei re, dicendo: ‘Non toccate i miei unti, e non fate nulla di male ai miei profeti’”. Non convenite, dunque, che in questi tempi turbolenti sarebbe saggio che la “grande folla” sempre più numerosa si tenesse stretta il più possibile a questi santi? (Rivelazione 7:9; Zaccaria 8:23) Gesù Cristo raccomandò alle persone simili a pecore di fare proprio questo: unirsi ai suoi unti fratelli spirituali sostenendoli nella loro opera. — Matteo 25:31-46; Galati 3:29.

3. (a) Perché non è facile trovare gli unti seguaci di Gesù e rimanere vicino a loro? (b) Come Daniele capitolo 12 sarà di aiuto in questo?

3 Tuttavia l’Avversario di Dio, Satana, combatte una guerra a oltranza contro gli unti. Ha promosso la falsa religione, riempiendo in effetti il mondo di finti cristiani. Perciò molti sono stati sviati. Altri semplicemente disperano di poter trovare chi rappresenta la vera religione. (Matteo 7:15, 21-23; Rivelazione 12:9, 17) Anche coloro che riescono a trovare il “piccolo gregge” e a unirsi a esso devono lottare per non perdere la fede, dato che questo mondo cerca costantemente di minarla. (Luca 12:32) E voi? Avete trovato “i santi del Supremo” e vi siete uniti a loro? Siete al corrente delle prove concrete indicanti che coloro che avete trovato sono senz’altro quelli che Dio ha scelto? Simili prove possono rafforzare la fede. Possono inoltre prepararvi per aiutare altri a rendersi conto della confusione religiosa del mondo odierno. Daniele capitolo 12 contiene a profusione questa conoscenza salvifica.

ENTRA IN AZIONE IL GRAN PRINCIPE

4. (a) Quali due cose distinte riguardo a Michele predice Daniele 12:1? (b) In Daniele cosa si intende spesso dicendo che un monarca “sta” o ‘sorge’?

4 Daniele 12:1 dice: “Durante quel tempo sorgerà Michele, il gran principe che sta a favore dei figli del tuo popolo”. Questo versetto predice due cose distinte riguardo a Michele: una, che “sta”, e fa pensare a uno stato di cose che dura per un periodo di tempo; l’altra, che “sorgerà”, e fa pensare a un avvenimento che si verifica durante quel periodo di tempo. Per prima cosa vogliamo sapere in che periodo Michele ‘sta a favore dei figli del popolo di Daniele’. Ricordate che Michele è un nome dato a Gesù nel suo ruolo di Governante celeste. Il fatto che viene detto che “sta” ci ricorda il modo in cui nella lingua originale questo termine è usato altrove nel libro di Daniele. Il verbo ebraico reso in italiano ‘stare’ o ‘sorgere’ spesso si riferisce all’azione compiuta da un re, come quella di assumere il potere regale. — Daniele 11:2-4, 7, 20, 21.

5, 6. (a) Durante quale periodo di tempo Michele “sta”? (b) Quando e come Michele “sorgerà”, e con quali risultati?

5 È evidente che qui l’angelo indicava un periodo di tempo descritto altrove nelle profezie bibliche. Gesù lo chiamò la sua “presenza” (greco: parousìa), quando avrebbe regnato in cielo. (Matteo 24:37-39) Questo periodo di tempo viene chiamato anche ‘gli ultimi giorni’ e ‘il tempo della fine’. (2 Timoteo 3:1; Daniele 12:4, 9) Da che questo periodo è iniziato nel 1914, Michele “sta” quale Re in cielo. — Confronta Isaia 11:10; Rivelazione 12:7-9.

6 Ma quando Michele “sorgerà”? Quando si leverà per compiere un’azione speciale. Questa azione di Gesù è ancora futura. Rivelazione 19:11-16 descrive profeticamente Gesù come potente Re messianico che cavalca alla testa di un esercito di angeli e distrugge i nemici di Dio. Daniele 12:1 continua: “E certamente accadrà un tempo di angustia come non se ne sarà fatto accadere da che ci fu nazione fino a quel tempo”. In qualità di principale Giustiziere di Geova, Cristo porrà fine all’intero sistema di cose malvagio durante la predetta “grande tribolazione”. — Matteo 24:21; Geremia 25:33; 2 Tessalonicesi 1:6-8; Rivelazione 7:14; 16:14, 16.

7. (a) Che speranza c’è per tutti i fedeli durante il prossimo “tempo di angustia”? (b) Che cos’è il libro di Geova, e perché è di vitale importanza esservi trovati?

7 Durante quel tempo tenebroso cosa succederà a coloro che esercitano fede? A Daniele fu pure detto: “Durante quel tempo il tuo popolo scamperà, chiunque si troverà scritto nel libro”. (Confronta Luca 21:34-36). Di che libro si tratta? Essenzialmente rappresenta il ricordo che Geova Dio ha di coloro che fanno la sua volontà. (Malachia 3:16; Ebrei 6:10) Quelli che sono scritti in questo libro della vita sono le persone più tranquille del mondo, poiché hanno la protezione divina. Qualsiasi danno subiscano potrà essere annullato e lo sarà. Anche se dovessero morire prima che venga questo “tempo di angustia”, staranno al sicuro nell’illimitata memoria di Geova. Egli si ricorderà di loro e li risusciterà durante il Regno millenario di Gesù Cristo. — Atti 24:15; Rivelazione 20:4-6.

I SANTI ‘SI SVEGLIANO’

8. Quale piacevole prospettiva offre Daniele 12:2?

8 La speranza della risurrezione è davvero confortante. Daniele 12:2 la menziona dicendo: “Molti di quelli addormentati nel suolo di polvere si sveglieranno, questi alla vita di durata indefinita e quelli ai biasimi e all’aborrimento di durata indefinita”. (Confronta Isaia 26:19). Forse queste parole ci ricordano la commovente promessa di Gesù Cristo che ci sarà una risurrezione generale. (Giovanni 5:28, 29) Che speranza elettrizzante! Pensate ai cari amici e familiari, ora morti, a cui in futuro sarà data l’opportunità di vivere di nuovo! Ma questa promessa contenuta nel libro di Daniele si riferisce principalmente a un altro tipo di risurrezione, che è già avvenuta. Com’è possibile?

9. (a) Perché è ragionevole aspettarsi che Daniele 12:2 si adempia durante gli ultimi giorni? (b) A che tipo di risurrezione si riferisce la profezia, e come lo sappiamo?

9 Esaminate il contesto. Il primo versetto del capitolo 12 si riferisce, come abbiamo visto, non solo alla fine di questo sistema di cose, ma anche all’intero periodo degli ultimi giorni. In effetti la maggior parte del capitolo si adempie non nel futuro paradiso terrestre, ma durante il tempo della fine. Durante questo periodo c’è stata una risurrezione? L’apostolo Paolo scrisse che la risurrezione di “quelli che appartengono al Cristo” sarebbe avvenuta “durante la sua presenza”. Comunque coloro che vengono risuscitati alla vita in cielo sono destati “incorruttibili”. (1 Corinti 15:23, 52) Nessuno di loro viene destato “ai biasimi e all’aborrimento di durata indefinita” predetti in Daniele 12:2. Esiste un altro tipo di risurrezione? Nella Bibbia a volte si parla di risurrezione in senso spirituale. Per esempio, sia Ezechiele che Rivelazione contengono passi profetici che si riferiscono a un risveglio, o risurrezione, spirituale. — Ezechiele 37:1-14; Rivelazione 11:3, 7, 11.

10. (a) In che senso l’unto rimanente fu risuscitato durante il tempo della fine? (b) Come mai alcuni unti che erano stati ravvivati si svegliarono però “ai biasimi e all’aborrimento di durata indefinita”?

10 Nel tempo della fine c’è stato un simile risveglio spirituale degli unti servitori di Dio? Sì! In realtà nel 1918 un piccolo rimanente di cristiani fedeli fu oggetto di un attacco senza precedenti che interruppe il loro ministero pubblico organizzato. Poi, per quanto non sembrasse possibile, nel 1919 tornarono in vita in senso spirituale. Questi avvenimenti corrispondono alla descrizione della risurrezione predetta in Daniele 12:2. Alcuni in effetti ‘si svegliarono’ spiritualmente in quel tempo e in seguito. Purtroppo, però, non tutti rimasero vivi spiritualmente. Coloro che dopo essere stati risvegliati preferirono rigettare il Re messianico e lasciarono il servizio di Dio si guadagnarono ‘i biasimi e l’aborrimento di durata indefinita’ descritti in Daniele 12:2. (Ebrei 6:4-6) Tuttavia gli unti fedeli, facendo buon uso della loro condizione di risveglio spirituale, sostennero lealmente il Re messianico. Alla fine la loro fedeltà porterà, come dice la profezia, alla “vita di durata indefinita”. Oggi la loro vitalità spirituale di fronte all’opposizione ci aiuta a identificarli.

‘SPLENDONO COME LE STELLE’

11. Chi sono oggi “quelli che hanno perspicacia”, e in che senso splendono come le stelle?

11 I successivi due versetti di Daniele capitolo 12 ci aiutano ulteriormente a identificare “i santi del Supremo”. Al versetto 3 l’angelo dice a Daniele: “Quelli che hanno perspicacia splenderanno come lo splendore della distesa; e quelli che conducono molti alla giustizia, come le stelle a tempo indefinito, sì, per sempre”. Chi sono oggi “quelli che hanno perspicacia”? Ancora una volta le prove indicano gli stessi “santi del Supremo”. Dopo tutto chi se non il fedele rimanente unto ha avuto la perspicacia di discernere che Michele, il gran Principe, cominciò a ‘stare’ come Re nel 1914? Predicando verità come questa — e anche tenendo una condotta cristiana — hanno continuato a ‘risplendere come illuminatori’ in questo mondo spiritualmente ottenebrato. (Filippesi 2:15; Giovanni 8:12) Di loro Gesù profetizzò: “In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro”. — Matteo 13:43.

12. (a) Durante il tempo della fine, cosa hanno fatto gli unti per ‘condurre molti alla giustizia’? (b) In che modo gli unti condurranno molti alla giustizia e ‘splenderanno come le stelle’ durante il Regno millenario di Cristo?

12 Daniele 12:3 ci dice perfino in quale opera sarebbero stati impegnati questi cristiani unti nel tempo della fine. Avrebbero ‘condotto molti alla giustizia’. L’unto rimanente si accinse prima a radunare quelli che restavano dei 144.000 coeredi di Cristo. (Romani 8:16, 17; Rivelazione 7:3, 4) Fatto questo — evidentemente entro la metà degli anni ’30 — essi cominciarono a radunare la “grande folla” di “altre pecore”. (Rivelazione 7:9; Giovanni 10:16) Anche queste esercitano fede nel sacrificio di riscatto di Gesù Cristo. Perciò hanno una condizione pura dinanzi a Geova. Attualmente sono milioni e nutrono la speranza di sopravvivere alla veniente distruzione di questo mondo malvagio. Durante il Regno millenario Gesù Cristo e i 144.000 re e sacerdoti con lui estenderanno appieno i benefìci del riscatto all’umanità ubbidiente sulla terra, aiutando così tutti coloro che eserciteranno fede a liberarsi di ogni ultima traccia del peccato ereditato da Adamo. (2 Pietro 3:13; Rivelazione 7:13, 14; 20:5, 6) Nel senso più completo gli unti allora contribuiranno a ‘condurre molti alla giustizia’ e ‘splenderanno come le stelle’ nel cielo. Apprezzate la speranza di vivere sulla terra sotto il glorioso governo celeste di Cristo e di coloro che governeranno insieme a lui? Che privilegio predicare insieme ai “santi” questa buona notizia del Regno di Dio! — Matteo 24:14.

‘SCORRONO’ IL LIBRO

13. In che senso le parole del libro di Daniele furono sigillate e rese segrete?

13 La dichiarazione dell’angelo a Daniele, iniziata in Daniele 10:20, a questo punto si conclude con le incoraggianti parole: “E in quanto a te, o Daniele, rendi segrete le parole e sigilla il libro, sino al tempo della fine. Molti lo scorreranno, e la vera conoscenza diverrà abbondante”. (Daniele 12:4) Gran parte di quello che Daniele fu ispirato a scrivere venne in effetti reso segreto e sigillato all’intendimento umano. Daniele stesso in seguito scrisse: “Ora in quanto a me, udii, ma non potei comprendere”. (Daniele 12:8) In questo senso il libro di Daniele rimase sigillato per secoli. Che dire di oggi?

14. (a) Durante il “tempo della fine” che cosa è stato ‘scorso’ e da chi? (b) Che prova c’è che Geova li ha benedetti?

14 Abbiamo il privilegio di vivere nel “tempo della fine” predetto nel libro di Daniele. Come era stato profetizzato, molti fedeli hanno ‘scorso’ le pagine della Parola di Dio. Il risultato? Con la benedizione di Geova la vera conoscenza è diventata abbondante. Ai fedeli testimoni di Geova unti è stata concessa la perspicacia che ha permesso loro di comprendere che il Figlio dell’uomo è divenuto Re nel 1914, di identificare le bestie delle profezie di Daniele, di mettere in guardia contro “la cosa disgustante che causa desolazione”: e questi sono solo alcuni esempi. (Daniele 11:31) Questa abbondanza di conoscenza, dunque, è un altro segno ancora che distingue “i santi del Supremo”. Ma a Daniele vennero fornite altre prove.

VENGONO ‘FRANTUMATI’

15. A questo punto quale domanda fa un angelo, e chi ci potrebbe ricordare questa domanda?

15 Daniele, ricordiamo, ricevette questi messaggi angelici sulla sponda del “gran fiume”, l’Iddechel, chiamato anche Tigri. (Daniele 10:4) Qui a questo punto vede tre creature angeliche e dice: “Io, Daniele, vidi, ed ecco, altri due stavano in piedi, uno su una sponda del fiume e l’altro sull’altra sponda del fiume. Quindi uno disse all’uomo vestito di lino, che era al di sopra delle acque del fiume: ‘Fra quanto sarà la fine delle cose meravigliose?’” (Daniele 12:5, 6) La domanda dell’angelo forse ci ricorda di nuovo “i santi del Supremo”. Nel 1914, all’inizio del “tempo della fine”, una domanda che li assillava molto era quanto ci sarebbe voluto prima che le promesse di Dio si adempissero. Dalla risposta a questa domanda è evidente che questa profezia si incentra su di loro.

16. Quale profezia pronuncia l’angelo, e come evidenzia la certezza del suo adempimento?

16 Daniele prosegue: “E udivo l’uomo vestito di lino, che era al di sopra delle acque del fiume, mentre alzava la mano destra e la mano sinistra ai cieli e giurava per Colui che vive a tempo indefinito: ‘Sarà per un tempo fissato, tempi fissati e una metà. E appena si sarà finito di frantumare la potenza del popolo santo, tutte queste cose perverranno alla loro fine’”. (Daniele 12:7) Si tratta di una questione grave. L’angelo alza entrambe le mani in giuramento, forse perché questo gesto sia visibile ai due angeli sulle sponde opposte dell’ampio fiume. In tal modo evidenzia l’assoluta certezza dell’adempimento di questa profezia. Ma a che periodo si riferiscono questi tempi fissati? Trovare la risposta non è difficile come potreste pensare.

17. (a) Quali analogie ci sono nelle profezie contenute in Daniele 7:25, Daniele 12:7 e Rivelazione 11:3, 7, 9? (b) Quanto durano i tre tempi e mezzo?

17 Questa profezia è straordinariamente simile ad altre due profezie. Una, che abbiamo preso in esame nel capitolo 9 di questa pubblicazione, si trova in Daniele 7:25, l’altra in Rivelazione 11:3, 7, 9. Notate alcune analogie. Ciascuna è collocata nel tempo della fine. Entrambe le profezie riguardano i santi servitori di Dio, e indicano che vengono perseguitati e persino che sono temporaneamente impossibilitati a svolgere la loro attività di predicazione pubblica. Ciascuna profezia mostra che i servitori di Dio si ravvivano e quindi riprendono la loro opera, frustrando i piani dei persecutori. E ciascuna profezia menziona la durata di questo tempo penoso per i santi. Entrambe le profezie di Daniele (7:25 e 12:7) si riferiscono a ‘un tempo, dei tempi e metà di un tempo’. I biblisti in genere convengono che ciò significa tre tempi e mezzo. Rivelazione si riferisce allo stesso periodo come a 42 mesi o 1.260 giorni. (Rivelazione 11:2, 3) Questo conferma che i tre tempi e mezzo di Daniele corrispondono a tre anni e mezzo di 360 giorni ciascuno. Ma quando iniziarono questi 1.260 giorni?

18. (a) Secondo Daniele 12:7, cosa avrebbe segnato la fine dei 1.260 giorni? (b) Quando venne infine frantumata “la potenza del popolo santo”, e come avvenne ciò? (c) Quando iniziarono i 1.260 giorni, e come in quel periodo gli unti ‘profetizzarono vestiti di sacco’?

18 La profezia è abbastanza esplicita su quando sarebbe venuta la fine dei 1.260 giorni: quando “si sarà finito di frantumare la potenza del popolo santo”. Verso la metà del 1918 i principali responsabili della Watch Tower Bible and Tract Society, incluso il presidente, Joseph F. Rutherford, furono arrestati dietro false accuse, condannati a lunghe pene detentive e imprigionati. I santi di Dio videro davvero ‘frantumata’ la loro opera, infranta la loro potenza. Contando a ritroso tre anni e mezzo dalla metà del 1918 arriviamo alla fine del 1914. In quel tempo il piccolo gruppo degli unti si preparava per l’attacco furibondo della persecuzione. La prima guerra mondiale era scoppiata e l’opposizione alla loro opera si intensificava. Per il 1915 basarono persino la scrittura dell’anno sulla domanda che Cristo fece ai suoi seguaci: “Potete voi bere il mio calice?” (Matteo 20:22, “Bibbia del re Giacomo”) Come predetto in Rivelazione 11:3, il periodo di 1.260 giorni che seguì fu un tempo doloroso per gli unti: fu come se profetizzassero vestiti di sacco. La persecuzione si aggravò. Alcuni furono imprigionati, altri subirono la violenza della folla e altri ancora furono torturati. Molti si persero d’animo per la morte del primo presidente della Società, Charles T. Russell, nel 1916. Ma cosa doveva accadere dopo questo periodo oscuro terminato con l’uccisione di questi santi come organizzazione impegnata nella predicazione?

19. Come la profezia di Rivelazione capitolo 11 ci assicura che gli unti non sarebbero rimasti a tacere a lungo?

19 La profezia parallela di Rivelazione 11:3, 9, 11 indica che dopo essere stati uccisi i “due testimoni” giacciono morti solo per un breve periodo di tempo — tre giorni e mezzo — finché vengono riportati in vita. Similmente la profezia di Daniele capitolo 12 mostra che i santi non sarebbero rimasti a tacere, ma li attendeva altro lavoro.

VENGONO ‘PURIFICATI, IMBIANCATI E RAFFINATI’

20. Secondo Daniele 12:10, quali benedizioni si sarebbero riversate sugli unti dopo le loro dure esperienze?

20 Come si è già visto, Daniele mise per iscritto queste cose ma non era in grado di capirle. Comunque deve essersi chiesto se i santi sarebbero stati effettivamente annientati per mano dei loro persecutori, poiché chiese: “Quale sarà la parte finale di queste cose?” L’angelo rispose: “Va, Daniele, perché le parole sono rese segrete e sigillate sino al tempo della fine. Molti si purificheranno e si imbiancheranno e saranno raffinati. E i malvagi di certo agiranno malvagiamente, e nessun malvagio comprenderà; ma quelli che hanno perspicacia comprenderanno”. (Daniele 12:8-10) Per i santi c’era una speranza sicura! Anziché essere annientati, sarebbero stati imbiancati, benedetti ottenendo una condizione pura dinanzi a Geova Dio. (Malachia 3:1-3) La perspicacia nelle questioni spirituali avrebbe permesso loro di rimanere puri agli occhi di Dio. Viceversa i malvagi si sarebbero rifiutati di capire le cose spirituali. Ma quando doveva avvenire tutto questo?

21. (a) Il periodo di tempo predetto in Daniele 12:11 doveva iniziare quando si sarebbero verificate quali condizioni? (b) Cosa era “il sacrificio continuo”, e quando fu soppresso? (Vedi il riquadro a pagina 298).

21 A Daniele fu detto: “Dal tempo in cui è stato soppresso il sacrificio continuo ed è stata posta la cosa disgustante che causa desolazione, ci saranno milleduecentonovanta giorni”. Quindi questo periodo di tempo doveva iniziare quando si sarebbero verificate certe condizioni. “Il sacrificio continuo” * doveva essere soppresso. (Daniele 12:11) Che sacrificio intendeva l’angelo? Non i sacrifici di animali offerti in qualche tempio sulla terra. Persino il tempio che una volta sorgeva a Gerusalemme era una semplice “copia della realtà”, il grande tempio spirituale di Geova, divenuto operante quando Cristo ne diventò il Sommo Sacerdote nel 29 E.V.! In questo tempio spirituale, che rappresenta la disposizione di Dio per la pura adorazione, non c’è nessun bisogno di continue offerte per il peccato, perché “Cristo fu offerto una volta per sempre per portare i peccati di molti”. (Ebrei 9:24-28) Eppure tutti i veri cristiani offrono sacrifici in questo tempio. L’apostolo Paolo scrisse: “Per mezzo di [Cristo] offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome”. (Ebrei 13:15) La prima condizione della profezia — la soppressione del “sacrificio continuo” — si verificò dunque verso la metà del 1918 quando l’opera di predicazione fu praticamente interrotta.

22. (a) Cos’è la “cosa disgustante che causa desolazione”, e quando fu insediata? (b) Quando cominciò il periodo di tempo predetto in Daniele 12:11, e quando terminò?

22 Ma che dire della seconda condizione, il fatto che fosse stata “posta”, o insediata, “la cosa disgustante che causa desolazione”? Come abbiamo visto nella trattazione di Daniele 11:31, questa cosa disgustante prima era la Lega o Società delle Nazioni e poi è riemersa come Nazioni Unite. Entrambe sono disgustanti in quanto sono state acclamate come l’unica speranza di pace sulla terra. Infatti, nel cuore di molti, queste istituzioni prendono effettivamente il posto del Regno di Dio! La Lega fu proposta ufficialmente nel gennaio 1919. In quel tempo entrambe le condizioni di Daniele 12:11 erano state soddisfatte. Quindi i 1.290 giorni cominciarono all’inizio del 1919 e proseguirono fino all’autunno (nell’emisfero settentrionale) del 1922.

23. Come durante i 1.290 giorni predetti in Daniele capitolo 12 i santi di Dio fecero progressi in quanto a raggiungere una condizione pura?

23 In quel periodo di tempo i santi fecero progressi in quanto a essere imbiancati e purificati agli occhi di Dio? Certamente! Nel marzo 1919 il presidente della Watch Tower Society e i suoi stretti collaboratori furono rilasciati. In seguito vennero completamente scagionati dalle false accuse mosse contro di loro. Consapevoli che la loro opera era tutt’altro che finita, si misero immediatamente al lavoro, organizzando un’assemblea per il settembre 1919. Nello stesso anno iniziò la pubblicazione di una rivista abbinata alla Torre di Guardia. Chiamata in origine The Golden Age (L’Età d’Oro, ora Svegliatevi!), ha sempre sostenuto La Torre di Guardia nel denunciare intrepidamente la corruzione di questo mondo e nell’aiutare il popolo di Dio a rimanere puro. Alla fine dei 1.290 giorni predetti, i santi erano a buon punto in quanto a essere riportati in una condizione pura. Nel settembre 1922, proprio quando terminò questo periodo, tennero un’assemblea storica a Cedar Point (Ohio, USA), che diede uno straordinario impulso all’opera di predicazione. Ma c’era ancora bisogno di fare ulteriore progresso. Ciò sarebbe avvenuto nel successivo periodo particolare.

FELICITÀ PER I SANTI

24, 25. (a) Quale periodo di tempo è predetto in Daniele 12:12, e quando evidentemente iniziò e terminò? (b) Qual era la condizione spirituale dell’unto rimanente all’inizio dei 1.335 giorni?

24 L’angelo di Geova conclude la profezia relativa ai santi con queste parole: “Felice colui che rimane in attesa e che arriva a milletrecentotrentacinque giorni!” (Daniele 12:12) L’angelo non dà nessuna indicazione di quando inizia o termina questo periodo. L’evolversi degli avvenimenti fa pensare che segua immediatamente il periodo precedente. In tal caso andrebbe dall’autunno del 1922 alla fine della primavera del 1926 (nell’emisfero settentrionale). Alla fine di quel periodo i santi erano pervenuti a uno stato di felicità? Sì, sotto importanti aspetti di natura spirituale.

25 Dopo l’assemblea del 1922 (che si vede a pagina 302), alcuni santi di Dio pensavano ancora con molta nostalgia al passato. Alle loro adunanze il basilare materiale di studio era ancora costituito dalla Bibbia e dai volumi degli Studi sulle Scritture, scritti da Charles T. Russell. All’epoca era molto diffusa l’idea che nel 1925 doveva iniziare la risurrezione ed essere restaurato il Paradiso sulla terra. Perciò molti servivano avendo in mente una data stabilita. Alcuni rifiutavano con arroganza di partecipare all’opera di predicazione pubblica. Non era una situazione felice.

26. Col passare dei 1.335 giorni, in che modo la condizione spirituale degli unti cambiò?

26 Col passare dei 1.335 giorni, però, tutto questo cominciò a cambiare. Si diede risalto alla predicazione prendendo disposizioni affinché tutti partecipassero regolarmente al ministero di campo. Si programmarono adunanze per studiare ogni settimana La Torre di Guardia. Il numero del 1° marzo 1925 (inglese; 1° maggio in italiano) conteneva lo storico articolo “Nascita della nazione”, che dava al popolo di Dio pieno intendimento di ciò che era avvenuto nel periodo 1914-19. Passato il 1925, i santi non servirono più Dio in vista di una data precisa, immediata. Al primo posto veniva invece la santificazione del nome di Geova. Questa importante verità fu messa in risalto, come mai prima, nell’articolo della Torre di Guardia del 1° gennaio 1926 “Chi onorerà Geova?” (inglese; 1° aprile in italiano). All’assemblea tenuta nel maggio 1926 venne presentato il libro Liberazione (Deliverance in inglese, vedi pagina 302). Questo faceva parte di una serie di nuovi libri destinati a prendere il posto degli Studi sulle Scritture. I santi non rimpiangevano più il passato. Pensavano con fiducia al futuro e all’opera che li attendeva. Come profetizzato, i 1.335 giorni finirono pertanto mentre i santi erano in una condizione felice.

27. Come una panoramica di Daniele capitolo 12 ci aiuta a identificare con certezza gli unti di Geova?

27 Naturalmente non tutti perseverarono durante quell’epoca tumultuosa. Senza dubbio è per questo che l’angelo aveva sottolineato l’importanza di ‘rimanere in attesa’. Coloro che perseverarono e rimasero in attesa furono riccamente benedetti. Una panoramica del capitolo 12 di Daniele lo rende chiaro. Come predetto, gli unti ebbero un risveglio, o risurrezione, in senso spirituale. Fu concesso loro uno straordinario intendimento della Parola di Dio, essendo autorizzati a ‘scorrerla’ e, guidati dallo spirito santo, a svelare misteri antichi. Geova li purificò e li fece risplendere, spiritualmente parlando, luminosi come le stelle. Perciò essi condussero molti a una condizione giusta presso Geova Dio.

28, 29. Cosa dovremmo essere risoluti a fare mentre il “tempo della fine” volge al termine?

28 Con tutti questi segni profetici per identificare “i santi del Supremo”, che scusa ci può essere per non riconoscerli e non unirsi a loro? Meravigliose benedizioni attendono la grande folla, che serve Geova insieme a questa classe degli unti il cui numero va diminuendo. Tutti dobbiamo rimanere in attesa dell’adempimento delle promesse di Dio. (Abacuc 2:3) Oggigiorno Michele, il gran Principe, sta da decenni a favore del popolo di Dio. Molto presto entrerà in azione essendo stato nominato da Dio giustiziere di questo sistema di cose. Quando farà questo, da che parte saremo noi?

29 La risposta a questa domanda dipenderà dal fare o no la scelta di vivere ora una vita di integrità. Per essere sempre più risoluti a far questo mentre il “tempo della fine” sta per terminare, esaminiamo l’ultimo versetto del libro di Daniele. La trattazione che ne faremo nel prossimo capitolo ci aiuterà a vedere che posizione aveva Daniele dinanzi al suo Dio e che posizione avrà dinanzi a Lui in futuro.

[Nota in calce]

^ par. 21 Reso semplicemente “il sacrificio” nella Settanta greca.

SAPRESTE SPIEGARE?

Durante quale periodo di tempo Michele “sta”, e come e quando “sorgerà”?

A che tipo di risurrezione si riferisce Daniele 12:2?

Quali date segnano l’inizio e la fine dei

tre tempi e mezzo menzionati in Daniele 12:7?

1.290 giorni predetti in Daniele 12:11?

1.335 giorni profetizzati in Daniele 12:12?

Prestando attenzione a Daniele capitolo 12, come siamo aiutati a identificare i veri adoratori di Geova?

[Domande per lo studio]

[Riquadro a pagina 298]

SOPPRESSO IL SACRIFICIO CONTINUO

Nel libro di Daniele l’espressione “sacrificio continuo” ricorre cinque volte. Si riferisce a un sacrificio di lode — “il frutto di labbra” — che i servitori di Geova Dio gli offrono regolarmente. (Ebrei 13:15) La sua soppressione fu predetta in Daniele 8:11, 11:31 e 12:11.

Durante entrambe le guerre mondiali il popolo di Geova fu duramente perseguitato nel reame del “re del nord” e in quello del “re del sud”. (Daniele 11:14, 15) “Il sacrificio continuo” fu soppresso verso la fine della prima guerra mondiale quando a metà del 1918 l’opera di predicazione fu quasi interrotta. (Daniele 12:7) Durante la seconda guerra mondiale “il sacrificio continuo” fu similmente “tolto” per 2.300 giorni dalla potenza mondiale anglo-americana. (Daniele 8:11-14; vedi il capitolo 10 di questo libro). Fu soppresso anche dalle “braccia” naziste per un periodo di tempo non specificato nelle Scritture. — Daniele 11:31; vedi il capitolo 15 di questo libro.

[Prospetto/Immagini a pagina 301]

I PERIODI DI TEMPO PROFETICI DI DANIELE

Sette tempi (2.520 anni): Dall’ottobre 607 a.E.V.

Daniele 4:16, 25 all’ottobre 1914 E.V. (Istituito

il Regno messianico. Vedi il

capitolo 6 di questo libro).

Tre tempi e mezzo Dal dicembre 1914 al giugno

(1.260 giorni): 1918 (Osteggiati i cristiani unti.

Daniele 7:25; 12:7 Vedi il capitolo 9 di questo libro).

2.300 sere e mattine: Dal 1° o 15 giugno 1938 all’8 o

Daniele 8:14 22 ottobre 1944 (Compare e si

moltiplica la “grande folla”.

Vedi il capitolo 10 di questo libro).

70 settimane (490 anni): Dal 455 a.E.V. al 36 E.V. (Venuta

Daniele 9:24-27 del Messia e suo ministero terreno.

Vedi il capitolo 11 di questo libro).

1.290 giorni: Dal gennaio 1919 al settembre 1922

Daniele 12:11 (Risveglio e progresso spirituale dei

cristiani unti).

1.335 giorni: Dal settembre 1922 al maggio 1926

Daniele 12:12 (I cristiani unti raggiungono una

condizione felice).

[Immagini a pagina 287]

Preminenti servitori di Geova furono ingiustamente mandati nel penitenziario federale di Atlanta (Georgia, USA). Da sinistra: (seduti) A. H. Macmillan, J. F. Rutherford, W. E. Van Amburgh; (in piedi) G. H. Fisher, R. J. Martin, G. De Cecca, F. H. Robison e C. J. Woodworth

[Immagini a pagina 299]

Assemblee memorabili furono tenute a Cedar Point (Ohio, USA), nel 1919 (sopra) e nel 1922 (sotto)

[Immagine a tutta pagina a pagina 302]