La disciplina, un’espressione dell’amore di Dio

La disciplina, un’espressione dell’amore di Dio

“Geova disciplina colui che ama” (EBR. 12:6)

CANTICI: 125, 117

1. Nella Bibbia come viene spesso presentata la disciplina?

QUANDO sentite la parola “disciplina”, cosa vi viene in mente? Forse pensate subito a una punizione, ma la disciplina è molto più di questo. Nella Bibbia viene spesso presentata in una luce favorevole, e a volte è menzionata insieme a conoscenza, sapienza, amore e vita (Prov. 1:2-7; 4:11-13). In effetti, la disciplina di Dio è una prova del fatto che lui ci ama e che desidera che otteniamo la vita eterna (Ebr. 12:6). Anche se può comportare una punizione, non è mai accompagnata da maltrattamenti e crudeltà. Anzi, il significato principale del termine “disciplina” trasmette l’idea di educazione, come quella che un figlio riceve da genitori premurosi.

2, 3. In che senso la disciplina può includere sia l’insegnamento che la punizione? (Vedi l’immagine iniziale.)

2 Facciamo un esempio. Un ragazzino di nome Johnny sta giocando a pallone in casa. La mamma gli dice: “Johnny, lo sai che non si gioca a pallone in casa! Potresti rompere qualcosa!” Johnny, però, non tiene conto delle parole della mamma, continua a giocare e senza volerlo rompe un vaso. Cosa farà la mamma? Probabilmente lo disciplinerà sia insegnandogli qualcosa sia punendolo in qualche modo. Forse gli spiegherà perché è sbagliato quello che ha fatto. Cercherà di fargli capire che è bene ubbidire ai genitori e che le loro regole sono necessarie e non sono esagerate. Poi, per aiutarlo a imparare la lezione, potrebbe dargli una punizione adeguata. Per esempio, potrebbe togliergli il pallone per un po’ di tempo e aiutarlo così a ricordare che disubbidire ha delle conseguenze.

3 Noi cristiani facciamo parte della “casa di Dio” (1 Tim. 3:15). Quindi rispettiamo il diritto di Geova sia di stabilire delle norme sia di disciplinarci con amore quando le infrangiamo. Inoltre, nel caso in cui dalle nostre azioni derivassero conseguenze negative, la disciplina del nostro Padre celeste ci ricorderebbe quanto è importante ubbidirgli (Gal. 6:7). Dio si interessa davvero di noi e non vuole che soffriamo (1 Piet. 5:6, 7).

4. (a) Quale tipo di addestramento benedice Geova? (b) Cosa prenderemo in esame in questo articolo?

4 La disciplina basata sulle Scritture può aiutare un figlio o una persona che studia la Bibbia a diventare un seguace di Cristo. Infatti la Parola di Dio, lo strumento principale con cui insegniamo, ci permette di “disciplinare nella giustizia”, così che i nostri figli o le persone che studiano la Bibbia possano capire e ‘osservare tutte le cose che Gesù ha comandato’ (2 Tim. 3:16; Matt. 28:19, 20). Geova benedice questo tipo di addestramento, che prepara chi studia a fare a sua volta discepoli di Cristo. (Leggi Tito 2:11-14.) Risponderemo ora a tre importanti domande: (1) Perché possiamo dire che la disciplina di Dio è un’espressione del suo amore per noi? (2) Cosa impariamo da alcuni che Dio ha disciplinato in passato? (3) Come possiamo imitare Geova e suo Figlio quando siamo noi a disciplinare qualcuno?

DIO DISCIPLINA CON AMORE

5. Perché possiamo dire che la disciplina di Geova è un’espressione del suo amore per noi?

5 Spinto dall’amore, Geova ci corregge, ci educa e ci addestra così che possiamo rimanere nel suo amore e ottenere la vita eterna (1 Giov. 4:16). Non ci umilia mai, non ci offende e non mina la nostra autostima (Prov. 12:18). Al contrario, ci tratta con dignità, facendo appello a ciò che c’è di buono in noi e rispettando la nostra libertà di scelta. Riusciamo a vedere la disciplina come un’espressione dell’amore di Geova, indipendentemente dal fatto che la riceviamo tramite la Bibbia, le pubblicazioni, i genitori o gli anziani? Per esempio, nel caso in cui facciamo “qualche passo falso”, magari senza rendercene conto, gli anziani che cercano di correggerci con mitezza e amore rispecchiano l’amore che Geova ha per noi (Gal. 6:1).

6. Perché anche la disciplina che comporta delle restrizioni è una dimostrazione dell’amore di Dio?

6 A volte, però, la disciplina può comportare più che consigli o correzione impartita a livello personale. Una persona che ha commesso un peccato più grave potrebbe perdere dei privilegi nella congregazione. Anche in questo caso, comunque, la disciplina è un riflesso dell’amore di Dio. Per esempio, perdendo i privilegi la persona sarà aiutata a capire che dovrebbe dedicarsi di più allo studio della Bibbia, alla meditazione e alla preghiera. In questo modo si rafforzerà spiritualmente (Sal. 19:7). E col tempo i privilegi potranno esserle restituiti. Anche la disassociazione è una dimostrazione dell’amore di Geova, perché protegge la congregazione dalle influenze negative (1 Cor. 5:6, 7, 11). Inoltre, dato che Dio disciplina nella giusta misura, la disassociazione può aiutare il trasgressore a capire la gravità del suo peccato e può spingerlo a pentirsi (Atti 3:19).

LA DISCIPLINA DI GEOVA FA BENE

7. Chi era Sebna, e quale caratteristica negativa iniziò a sviluppare?

7 Per capire meglio il valore della disciplina, parleremo ora di due persone che hanno ricevuto la disciplina di Geova: Sebna, che visse al tempo del re Ezechia, e Graham, un fratello dei nostri giorni. Sebna era l’economo “incaricato sulla casa”, probabilmente quella di Ezechia, e come tale aveva una notevole autorità (Isa. 22:15). Purtroppo però diventò orgoglioso e iniziò a cercare la gloria. Si fece addirittura una tomba sfarzosa, e andava in giro su carri gloriosi (Isa. 22:16-18).

Dio benedice chi è umile e disposto a cambiare atteggiamento (Vedi i paragrafi da 8 a 10)

8. In che modo Geova disciplinò Sebna, e con quali risultati?

8 Dato che Sebna cercava la gloria, Dio ‘lo tirò giù dal suo posto ufficiale’ e lo sostituì con Eliachim (Isa. 22:19-21). Questo avvenne quando il re assiro Sennacherib stava progettando di attaccare Gerusalemme. Qualche tempo dopo, Sennacherib inviò alti funzionari in quella città, insieme a un grande esercito, per demoralizzare gli ebrei e indurre Ezechia ad arrendersi (2 Re 18:17-25). Eliachim fu mandato a parlare con quei funzionari, ma non da solo: era accompagnato da altre due persone, una delle quali era Sebna, che ora era segretario. Questo ci fa supporre che Sebna non si sia lasciato prendere dall’amarezza e dal risentimento, ma abbia invece accettato umilmente un posto di minore importanza. Se le cose andarono davvero così, quali lezioni possiamo trarre da questo episodio? Vediamone tre.

9-11. (a) Quali importanti lezioni possiamo trarre da ciò che accadde a Sebna? (b) Quali sentimenti provate pensando al modo in cui Geova trattò Sebna?

9 Primo, il fatto che Sebna avesse perso il suo incarico ci ricorda che “l’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo” (Prov. 16:18). Chiediamoci: “Se ho degli incarichi nella congregazione, incarichi per i quali altri potrebbero considerarmi importante, mi sforzo di rimanere umile? Do il merito a Geova per ogni dono che ho e ogni risultato che raggiungo?” (1 Cor. 4:7). L’apostolo Paolo scrisse: “Dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare; ma di pensare in modo da avere una mente sana” (Rom. 12:3).

10 Secondo, il fatto che Geova avesse ripreso energicamente Sebna potrebbe indicare che non lo considerava irrecuperabile (Prov. 3:11, 12). Questo insegna qualcosa a tutti quelli che hanno perso incarichi nella congregazione: invece di prendersela e covare risentimento, possono continuare a servire Dio al meglio delle loro possibilità nelle nuove circostanze, vedendo la sua disciplina come un’espressione del suo amore. Ricordiamoci che il nostro Padre celeste non ci considererà irrecuperabili se ci umiliamo davanti a lui. (Leggi 1 Pietro 5:6, 7.) La disciplina che Dio ci dà con amore può essere il suo modo di modellarci, quindi dobbiamo rimanere malleabili nelle sue mani.

11 Terzo, il modo in cui Geova trattò Sebna insegna qualcosa a tutti coloro che sono autorizzati a impartire disciplina, ad esempio genitori e sorveglianti cristiani: la disciplina di Geova riflette da un lato il suo odio per il peccato, dall’altro il suo amore per chi lo ha commesso. Se siamo genitori o anziani, imitiamo Geova? Odiamo il comportamento sbagliato e nello stesso tempo cerchiamo di vedere il buono che c’è in nostro figlio o nel nostro fratello? (Giuda 22, 23).

12-14. (a) Come reagiscono alcuni alla disciplina di Geova? (b) In che modo la Parola di Dio ha aiutato un fratello a cambiare atteggiamento, e con quali risultati?

12 Purtroppo, dopo essere stati disciplinati, alcuni si sentono così feriti che si allontanano da Dio e dal suo popolo (Ebr. 3:12, 13). Queste persone sono forse irrecuperabili? Prendiamo il caso di Graham: fu disassociato, col tempo venne riassociato, ma in seguito diventò inattivo. Qualche anno dopo chiese a un anziano che aveva cercato di diventare suo amico di studiare la Bibbia con lui.

13 L’anziano racconta: “Il problema di Graham era l’orgoglio. Criticava gli anziani che avevano avuto un ruolo nella sua disassociazione. Quindi per i primi studi prendemmo in esame passi biblici sull’orgoglio e sulle sue conseguenze. Graham iniziò a vedersi nitidamente nello specchio della Parola di Dio, e non fu contento di quello che vide. Il risultato fu sorprendente! Si rese conto che era stato accecato dalla ‘trave’ dell’orgoglio e che il vero problema era il suo atteggiamento critico. A quel punto cominciò a fare rapidi cambiamenti. Iniziò a frequentare regolarmente le adunanze, a studiare con serietà la Parola di Dio e a pregare ogni giorno. E si assunse anche le sue responsabilità spirituali come capofamiglia, cosa di cui la moglie e le figlie furono molto felici” (Luca 6:41, 42; Giac. 1:23-25).

14 L’anziano continua: “Un giorno Graham mi disse qualcosa che mi commosse. ‘Conosco la verità da anni’, ammise, ‘e ho fatto perfino il pioniere. Ma solo adesso posso dire di amare davvero Geova’. Poco tempo dopo gli fu chiesto di fare il microfonista nella Sala del Regno, un privilegio che apprezzò moltissimo. Il suo esempio mi ha insegnato che, quando ci umiliamo davanti a Dio accettando la sua disciplina, lui ci benedice moltissimo”.

IMITIAMO DIO E CRISTO QUANDO DISCIPLINIAMO

15. Se vogliamo che la disciplina sia efficace, cosa dobbiamo fare?

15 Per essere bravi insegnanti dobbiamo prima essere bravi studenti (1 Tim. 4:15, 16). Quindi quelli che sono autorizzati da Dio a impartire disciplina devono rimanere umili e lasciarsi guidare da Geova. Grazie all’umiltà che mostrano, si guadagneranno il rispetto altrui e avranno libertà di parola quando addestrano e correggono altri. Vediamo l’esempio di Gesù al riguardo.

16. Cosa possiamo imparare da Gesù riguardo al giusto modo di disciplinare e di insegnare?

16 Gesù ubbidiva sempre a suo Padre, anche quando era molto difficile farlo (Matt. 26:39). E dava a lui il merito della sua sapienza e di ciò che insegnava (Giov. 5:19, 30). L’umiltà e l’ubbidienza di Gesù attiravano le persone che erano alla ricerca della verità, e lo rendevano un insegnante compassionevole. (Leggi Luca 4:22.) Le sue parole gentili incoraggiavano chi era, per così dire, come una canna rotta o come lo stoppino di una lampada a olio che sta per spegnersi (Matt. 12:20). Gesù era gentile e amorevole anche quando la sua pazienza era messa alla prova, per esempio quando corresse gli apostoli per il loro atteggiamento egoista e ambizioso (Mar. 9:33-37; Luca 22:24-27).

17. Quali belle qualità aiutano gli anziani a essere efficaci pastori del gregge di Dio?

17 È importante che tutti quelli che sono autorizzati a impartire disciplina basata sulle Scritture imitino Cristo. In questo modo dimostrano di avere il desiderio di farsi modellare da Dio e da suo Figlio. L’apostolo Pietro scrisse: “Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente, né per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente, né come signoreggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi del gregge” (1 Piet. 5:2-4). Quando i sorveglianti si sottomettono con gioia a Dio e a Cristo, il capo della congregazione, fanno del bene a sé stessi e a tutti quelli che sono affidati alla loro cura (Isa. 32:1, 2, 17, 18).

18. (a) Cosa si aspetta Geova dai genitori? (b) In che modo Dio aiuta i genitori ad assolvere le loro responsabilità?

18 Gli stessi princìpi si applicano in famiglia. Ai capifamiglia viene detto: “Non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nella norma mentale di Geova” (Efes. 6:4). Quanto è importante disciplinare i figli? Proverbi 19:18 mostra che potrebbe essere una questione di vita o di morte. I genitori cristiani che non disciplinano adeguatamente i figli dovranno risponderne a Geova (1 Sam. 3:12-14). Comunque, Geova dà ai genitori forza e sapienza quando chiedono umilmente il suo aiuto in preghiera e si fanno guidare dalla Bibbia e dallo spirito santo. (Leggi Giacomo 1:5.)

PREPARIAMOCI A VIVERE PER SEMPRE IN PACE

19, 20. (a) Quali benedizioni derivano dall’accettare la disciplina di Dio? (b) Di cosa parleremo nel prossimo articolo?

19 Sono tantissime le benedizioni che riceviamo quando accettiamo la disciplina che viene da Dio e quando imitiamo Geova e Gesù nel disciplinare altri. La famiglia e la congregazione diventano oasi di pace. Inoltre le persone si sentono davvero amate, apprezzate e al sicuro, e questo è solo un assaggio di quello che ci attende (Sal. 72:7). Quindi non è esagerato dire che la disciplina del nostro Padre Geova ci insegna a vivere per sempre in pace e armonia come una famiglia unita. (Leggi Isaia 11:9.) Vedendo la disciplina da questa prospettiva, ci sarà più facile considerarla per ciò che realmente è: una meravigliosa espressione dell’immenso amore di Dio.

20 Nell’articolo seguente parleremo in modo più approfondito della disciplina all’interno della famiglia e della congregazione. Vedremo anche come possiamo disciplinare noi stessi e come possiamo evitare qualcosa di ben peggiore della sofferenza momentanea che può derivare dalla disciplina.