Seguiamo con fiducia la guida di Cristo

Seguiamo con fiducia la guida di Cristo

“Uno solo è il vostro Capo, il Cristo” (MATT. 23:10)

CANTICI: 108, 99

1, 2. Quali difficoltà incontrò Giosuè dopo la morte di Mosè?

DOPO essere stato l’assistente di Mosè per quasi 40 anni, Giosuè si trovò davanti a un cambiamento improvviso. Geova infatti gli disse: “Il mio servitore Mosè è morto. Ora preparati ad attraversare il Giordano, tu e tutto questo popolo, e a entrare nel paese che io sto per dare agli israeliti” (Gios. 1:1, 2).

2 Mosè aveva guidato gli israeliti per tanto tempo, quindi è possibile che Giosuè si sia chiesto se lo avrebbero rispettato (Deut. 34:8, 10-12). Commentando Giosuè 1:1, 2, un’opera di consultazione dice: “In passato come oggi, la transizione da un leader a un altro è uno dei momenti che minacciano di più la sicurezza di uno stato”.

3, 4. Come fu ricompensata la fiducia che Giosuè ebbe in Dio, e quale domanda potremmo farci?

3 Giosuè aveva buone ragioni per sentirsi intimorito, ma confidò in Geova e senza esitare seguì le sue istruzioni (Gios. 1:9-11). Geova ricompensò la sua fiducia e usò un angelo per guidare lui e gli israeliti. È ragionevole pensare che questo angelo fosse la Parola, il Figlio primogenito di Dio (Eso. 23:20-23; Giov. 1:1).

4 Grazie all’aiuto di Geova, gli israeliti superarono bene la fase di transizione dalla guida di Mosè a quella di Giosuè. Anche noi viviamo in un periodo di notevoli cambiamenti, per questo potremmo chiederci: “Con l’organizzazione di Dio che avanza rapidamente, quali motivi abbiamo per seguire con fiducia la guida del nostro Capo, Gesù?” (Leggi Matteo 23:10.) Vediamo in che modo nel passato Geova guidò il suo popolo durante periodi di cambiamento.

GUIDATI PER ENTRARE NELLA TERRA PROMESSA

5. Cosa accadde a Giosuè mentre si avvicinava a Gerico? (Vedi l’immagine iniziale.)

5 Poco dopo che gli israeliti avevano attraversato il Giordano, a Giosuè accadde qualcosa di insolito. Mentre si avvicinava a Gerico, Giosuè incontrò un uomo con in mano una spada. Dato che non sapeva chi fosse, gli chiese: “Sei dalla nostra parte o dalla parte dei nostri nemici?” Giosuè rimase sorpreso quando l’uomo gli rivelò di essere il “capo dell’esercito di Geova”, un angelo pronto a difendere gli israeliti. (Leggi Giosuè 5:13-15 e la nota in calce.) Anche se in altri punti del racconto viene detto che fu Geova a parlare a Giosuè, senza dubbio stava dando istruzioni tramite questo angelo, come aveva già fatto nel passato (Eso. 3:2-4; Gios. 4:1, 15; 5:2, 9; Atti 7:38; Gal. 3:19).

6-8. (a) Perché alcune istruzioni dell’angelo potevano sembrare strane? (b) Perché possiamo dire che quelle istruzioni furono sagge e vennero date al momento giusto? (Vedi anche la nota in calce.)

6 L’angelo aveva dato a Giosuè chiare istruzioni su come conquistare la città di Gerico. All’inizio alcune di queste istruzioni saranno sembrate illogiche dal punto di vista strategico. Ad esempio, Giosuè aveva ricevuto il comando di circoncidere tutti gli uomini. Quindi per diversi giorni quei soldati non sarebbero stati in grado di combattere. Era davvero il caso di circonciderli proprio in quel momento? (Gen. 34:24, 25; Gios. 5:2, 8).

7 Come avrebbero fatto quei soldati a proteggere le proprie famiglie se i nemici li avessero attaccati? Il racconto dice che accadde qualcosa di sorprendente: “Le porte di Gerico erano serrate a causa degli israeliti” (Gios. 6:1). Invece di attaccare quel popolo indifeso, gli uomini di Gerico ne ebbero paura! Questa reazione inaspettata avrà sicuramente rafforzato la fiducia degli israeliti nella guida di Dio.

8 L’angelo disse a Giosuè che gli israeliti non avrebbero dovuto attaccare Gerico, ma marciare attorno alla città una volta al giorno per sei giorni, e sette volte il settimo giorno. Ad alcuni soldati questo sarà sembrato uno spreco di tempo e di energie. Ma Geova, il Condottiero invisibile del popolo di Israele, sapeva benissimo cosa stava facendo. La sua strategia infatti rafforzò la fede degli israeliti ed evitò loro uno scontro diretto con i valorosi guerrieri di Gerico (Gios. 6:2-5; Ebr. 11:30). *

9. Perché dovremmo seguire tutte le istruzioni dell’organizzazione di Dio? Fate un esempio.

9 Cosa ci insegna questo episodio? A volte potremmo non capire bene perché l’organizzazione di Geova introduce certe novità. Ad esempio, forse all’inizio abbiamo avuto da ridire sull’uso dei dispositivi elettronici per lo studio personale, nel ministero e alle adunanze. Ma ora, se abbiamo la possibilità di usarli, probabilmente ne riconosciamo l’utilità. Potremmo avere dei dubbi, ma quando vediamo i risultati positivi prodotti da un cambiamento la nostra fede cresce e ci sentiamo più uniti ai fratelli e alle sorelle.

LA GUIDA DI CRISTO NEL I SECOLO

10. Chi guidò le cose in modo che il corpo direttivo chiarisse la questione della circoncisione?

10 Circa 13 anni dopo la conversione di Cornelio, alcuni cristiani ebrei sostenevano ancora che la circoncisione era necessaria (Atti 15:1, 2). Quando ad Antiochia questo argomento creò dei contrasti tra i fratelli, fu deciso che Paolo portasse la questione all’attenzione del corpo direttivo a Gerusalemme. Come mai? Paolo disse: “Andai [a Gerusalemme] in seguito a una rivelazione”. È chiaro che fu Cristo a guidare le cose in modo che il corpo direttivo chiarisse la questione (Gal. 2:1-3).

Cristo guidò la congregazione nel I secolo (Vedi i paragrafi 10 e 11)

11. (a) Cosa continuavano a fare molti cristiani ebrei? (b) In che modo Paolo sostenne umilmente gli anziani di Gerusalemme? (Vedi anche la nota in calce.)

11 Sotto la guida di Cristo, il corpo direttivo fece capire chiaramente che i cristiani non ebrei non avevano bisogno di essere circoncisi (Atti 15:19, 20). Diversi anni dopo, però, molti cristiani ebrei continuavano a circoncidere i loro figli. Poi gli anziani di Gerusalemme vennero a sapere che in giro si diceva che Paolo non rispettava la Legge mosaica. Perciò gli diedero delle istruzioni inaspettate (Atti 21:20-26). * Gli dissero di andare con altri quattro uomini al tempio a purificarsi cerimonialmente, così che tutti potessero vedere che ‘osservava anche lui la Legge’. Paolo avrebbe potuto obiettare che quelle istruzioni non avevano senso, e che il vero problema erano i cristiani ebrei che non avevano ancora capito la questione della circoncisione. Comunque Paolo riconobbe che l’obiettivo degli anziani era promuovere l’unità tra i cristiani, quindi seguì con umiltà le loro istruzioni. Potremmo però chiederci perché Gesù lasciò che quella questione rimanesse aperta per così tanto tempo, dato che con la sua morte aveva abolito la Legge mosaica (Col. 2:13, 14).

12. Quale potrebbe essere il motivo per cui Cristo fece passare un po’ di tempo prima di risolvere del tutto la questione della circoncisione?

12 Quando viene fatta una modifica alla comprensione di qualche verità biblica, alcuni possono avere bisogno di tempo per accettarla. Anche alcuni cristiani ebrei ebbero bisogno di tempo per correggere il loro punto di vista (Giov. 16:12). Facevano fatica ad accettare il fatto che la circoncisione non fosse più il simbolo di un rapporto privilegiato con Dio (Gen. 17:9-12). Qualcuno invece aveva paura di essere perseguitato da altri ebrei perché la pensava in modo diverso da loro (Gal. 6:12). A suo tempo, comunque, Cristo provvide ulteriore guida tramite le lettere ispirate di Paolo (Rom. 2:28, 29; Gal. 3:23-25).

CRISTO CONTINUA A GUIDARE LA CONGREGAZIONE

13. Cosa dovremmo fare quando non capiamo le ragioni di qualche cambiamento organizzativo?

13 Quando non capiamo del tutto le ragioni di qualche cambiamento organizzativo, dovremmo riflettere sul modo in cui Cristo guidò il popolo di Dio nel passato. Sia ai giorni di Giosuè che nel I secolo, diede sempre istruzioni sagge che protessero i servitori di Dio in senso collettivo, rafforzarono la loro fede e li aiutarono a rimanere uniti (Ebr. 13:8).

14-16. In che modo le istruzioni che riceviamo dallo “schiavo fedele e saggio” dimostrano che Cristo tiene molto al nostro benessere spirituale?

14 Gesù tiene molto al nostro benessere spirituale. Questo è evidente dal fatto che al momento giusto “lo schiavo fedele e saggio” ci dà le istruzioni di cui abbiamo bisogno (Matt. 24:45). Marc, che ha quattro figli, dice: “Satana cerca di indebolire le congregazioni attaccando le famiglie. L’esortazione a tenere l’adorazione in famiglia ogni settimana lancia ai capifamiglia un messaggio chiaro: proteggete la vostra famiglia!”

15 Quando riflettiamo sul modo in cui Cristo ci guida, percepiamo tutto il suo interesse per la nostra crescita spirituale. Un anziano di nome Patrick ha detto: “All’inizio per alcuni era scoraggiante tenere le adunanze per il servizio di campo del fine settimana in piccoli gruppi”. Ma Patrick ha aggiunto che questo cambiamento dimostra quanto Gesù si interessi di ogni componente della congregazione. Ad esempio, ha raccontato che alcuni fratelli e sorelle timidi o che erano meno attivi nel ministero ora si sentono molto più utili e apprezzati. Questo li incoraggia a fare di più nel servizio.

16 Oltre a preoccuparsi dei nostri bisogni spirituali, Cristo ci aiuta a rimanere concentrati sull’opera più importante compiuta oggi sulla terra. (Leggi Marco 13:10.) André, un fratello che da poco è stato nominato anziano, ha sempre cercato di adattarsi ai cambiamenti introdotti dall’organizzazione di Geova. “La riduzione del personale nelle filiali”, ha detto, “ci ricorda che è rimasto poco tempo e che è necessario concentrare le nostre energie sull’opera di predicazione”.

SEGUIAMO CON LEALTÀ LA GUIDA DI CRISTO

17, 18. Perché dovremmo riflettere sugli effetti positivi che i cambiamenti hanno avuto su di noi?

17 La guida del nostro Re Gesù Cristo ci è di aiuto oggi e ci prepara per il futuro. Riflettiamo quindi sugli effetti positivi che i cambiamenti introdotti di recente hanno avuto su di noi. Durante l’adorazione in famiglia, potremmo parlare di quanto ci sono stati utili i cambiamenti riguardanti le adunanze e il ministero.

Stiamo aiutando i nostri familiari e altri a tenersi al passo con l’organizzazione di Geova? (Vedi i paragrafi 17 e 18)

18 Se capiamo il motivo delle istruzioni che ci dà l’organizzazione di Geova e ci concentriamo sugli effetti positivi che queste hanno su di noi saremo più pronti a seguirle con gioia. Ad esempio, la riduzione del numero di pubblicazioni stampate permette di risparmiare denaro, e l’uso della tecnologia permette di portare la buona notizia a più persone. Perché allora non cerchiamo di usare maggiormente pubblicazioni elettroniche, video e altri contenuti multimediali? Questo è un modo per seguire la guida di Cristo, il quale desidera che le risorse dell’organizzazione vengano usate saggiamente.

19. Perché dovremmo seguire la guida di Cristo?

19 Quando seguiamo attentamente la guida di Cristo, promuoviamo l’unità e aiutiamo altri a rafforzare la propria fede. Pensando alla riduzione del personale nelle filiali di tutto il mondo, André ha commentato: “Quando vedo l’atteggiamento positivo con cui i fratelli e le sorelle che erano alla Betel si sono adattati a questo cambiamento, ho ancora più fiducia nella guida di Cristo e rispetto per loro. Stanno al passo con il carro di Geova svolgendo con gioia qualsiasi forma di servizio”.

SEGUIAMO CON FIDUCIA IL NOSTRO CAPO

20, 21. (a) Perché dovremmo avere fiducia nel nostro Capo, Cristo? (b) A quale domanda risponderà il prossimo articolo?

20 Presto il nostro Capo, Gesù Cristo, “[completerà] la sua vittoria” e “compirà opere straordinarie” (Riv. 6:2; Sal. 45:4). Nel frattempo, ci sta preparando per la grande opera di insegnamento e di costruzione a cui parteciperemo nel nuovo mondo durante il periodo in cui i morti verranno risuscitati.

21 Il nostro Re ci sta guidando verso il nuovo mondo. Riusciremo a entrarci se seguiamo con assoluta fiducia la sua guida anche di fronte ai cambiamenti. (Leggi Salmo 46:1-3.) Ma quando la nostra vita cambia in modo inaspettato può essere difficile adattarsi. In una situazione del genere, come possiamo continuare ad avere pace interiore e una forte fede in Geova? Il prossimo articolo risponderà a questa domanda.

^ par. 8 Gli archeologi hanno trovato grosse scorte di cereali tra le rovine di Gerico. Questo indica che la città non subì un lungo assedio e che le provviste di cibo rimasero intatte. Gli israeliti infatti avevano ricevuto il comando di non saccheggiare Gerico. Comunque invasero il paese di Canaan nel periodo migliore, quello della mietitura, quando nei campi i raccolti erano abbondanti (Gios. 5:10-12).

^ par. 11 Vedi il riquadro “Paolo affronta una prova con umiltà”, nella Torre di Guardia del 15 marzo 2003, pagina 24.