ARTICOLO DI STUDIO 7

Sforziamoci di essere mansueti per piacere a Geova

Sforziamoci di essere mansueti per piacere a Geova

Cercate Geova, voi tutti mansueti della terra. Cercate la mansuetudine (SOF. 2:3, nt.)

CANTICO 95 “Gustate e vedete che Geova è buono”

IN QUESTO ARTICOLO *

1-2. (a) Come viene descritto Mosè, e cosa riuscì a fare? (b) Qual è un motivo che ci spinge a coltivare la mansuetudine?

 NELLA Bibbia viene detto che Mosè era “di gran lunga il più mansueto di tutti gli uomini sulla faccia della terra” (Num. 12:3). Alcuni pensano che i mansueti siano persone deboli, indecise e insicure. Questo però non è affatto vero. Infatti Mosè era un servitore di Dio forte, deciso e coraggioso. Con l’aiuto di Geova affrontò il potente faraone, guidò attraverso il deserto la nazione di Israele, composta forse da tre milioni di persone, e la aiutò a sconfiggere i nemici.

2 Anche se non dobbiamo affrontare le stesse sfide di Mosè, ogni giorno abbiamo comunque a che fare con persone o situazioni che ci rendono difficile essere mansueti. C’è però un motivo importante per cui dobbiamo coltivare questa qualità: Geova promette che “i mansueti erediteranno la terra” (Sal. 37:11). Ci consideriamo persone mansuete? Gli altri come ci vedono? Prima di poter rispondere a queste domande, dobbiamo capire cosa significa essere mansueti.

COS’È LA MANSUETUDINE?

3-4. (a) A cosa può essere paragonata la mansuetudine? (b) Di quali quattro qualità abbiamo bisogno per essere mansueti, e perché?

3 Possiamo paragonare la mansuetudine * a un bel dipinto. Proprio come un dipinto è l’insieme di tanti bei colori, la mansuetudine è il risultato di tante belle qualità. Alcune di queste sono l’umiltà, la sottomissione, la mitezza e il coraggio. Perché abbiamo bisogno in particolare di queste qualità per piacere a Geova?

4 Solo chi è umile si sottomette alla volontà di Dio. Ed è volontà di Dio che siamo miti (Prov. 29:11; 2 Tim. 2:24). Quando facciamo la volontà di Dio, Satana è furioso. Perciò, anche se siamo umili e miti, molte persone che fanno parte del mondo di Satana ci odiano (Giov. 15:18, 19). Di conseguenza abbiamo bisogno di coraggio per opporci a Satana.

5-6. (a) Perché Satana odia le persone mansuete? (b) A quali domande risponderemo?

5 Una persona tutt’altro che mansueta è arrogante, non riesce a controllare la rabbia e non ubbidisce a Geova. Queste sono proprio le caratteristiche di Satana. Quindi non c’è da meravigliarsi se lui odia le persone mansuete! I mansueti fanno risaltare la sua pessima personalità. Inoltre, sono la prova vivente che Satana è un bugiardo. Infatti non c’è niente che lui possa dire o fare che impedisca a una persona mansueta di servire Geova! (Giob. 2:3-5).

6 In quali situazioni potremmo fare fatica a essere mansueti? E perché dovremmo continuare a impegnarci per mostrare questa qualità? Risponderemo a queste domande prendendo in esame l’esempio di Mosè, dei tre ebrei in esilio a Babilonia e di Gesù.

SITUAZIONI IN CUI È DIFFICILE ESSERE MANSUETI

7-8. Come reagì Mosè quando non fu trattato con rispetto?

7 Quando abbiamo autorità su altri. Se hai autorità su altre persone può essere difficile rimanere mansueto, soprattutto quando queste ti mancano di rispetto o criticano le tue decisioni. Ti è mai successo? E se fosse uno della tua famiglia a comportarsi così, come reagiresti? Vediamo cosa fece Mosè in una situazione del genere.

8 Mosè fu scelto da Geova per guidare Israele e ricevette l’incarico di mettere per iscritto le leggi date a quella nazione. Era evidente che Mosè aveva il pieno appoggio di Geova. Nonostante ciò, Miriam, la sorella di Mosè, e Aronne, suo fratello, lo criticarono per la donna che aveva sposato. Al posto di Mosè, altri si sarebbero arrabbiati e avrebbero cercato di vendicarsi. Lui però non se la prese. Addirittura implorò Geova di sanare Miriam dalla lebbra con cui l’aveva colpita (Num. 12:1-13). Perché Mosè reagì con mansuetudine?

Mosè implorò Geova di sanare Miriam dalla lebbra con cui era stata colpita (Vedi il paragrafo 8)

9-10. (a) Cosa fece capire Geova a Mosè? (b) Cosa possono imparare dall’esempio di Mosè i capifamiglia e gli anziani?

9 Mosè si era lasciato istruire da Geova. Infatti non era sempre stato una persona mansueta. Circa 40 anni prima, quando era in Egitto e faceva parte della famiglia reale, Mosè si era fatto prendere dalla rabbia e aveva ucciso un uomo che secondo lui aveva agito ingiustamente. Mosè aveva pensato che Geova approvasse quel gesto. Per 40 anni Geova aveva aiutato Mosè a capire che per guidare gli israeliti avrebbe avuto bisogno di qualcos’altro oltre al coraggio: doveva coltivare la mansuetudine. E per farlo doveva essere anche umile, sottomesso e mite. Alla fine Mosè capì l’importanza di queste qualità e riuscì a guidare il popolo in modo eccellente (Eso. 2:11, 12; Atti 7:21-30, 36).

10 Se sei un capofamiglia o un anziano, sforzati di imitare Mosè. Non offenderti appena qualcuno ti manca di rispetto. Riconosci umilmente i tuoi difetti (Eccl. 7:9, 20). Sottomettiti alla guida di Geova quando devi gestire un problema, e rispondi sempre con mitezza (Prov. 15:1). In questo modo farai piacere a Geova, promuoverai la pace e sarai per gli altri un esempio di mansuetudine.

11-13. Che esempio ci hanno dato i tre ebrei?

11 Quando siamo perseguitati. Nel corso della storia i governanti umani hanno perseguitato i servitori di Geova. Oggi potrebbero accusarci di commettere presunti reati, anche se per loro il vero problema è che abbiamo deciso di “ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini” (Atti 5:29). Potremmo essere presi in giro, imprigionati o perfino maltrattati fisicamente. Con l’aiuto di Geova, però, non cercheremo di vendicarci e manterremo la calma per tutta la durata della prova.

12 Consideriamo l’esempio di tre giovani ebrei in esilio a Babilonia: Hanania, Misael e Azaria. * Il re di Babilonia comandò loro di inchinarsi davanti a una grande statua d’oro. I tre ragazzi spiegarono con mitezza al re perché non avrebbero adorato la statua. Anche se il re li minacciò di farli bruciare in una fornace ardente, loro rimasero sottomessi a Dio. Geova decise di salvare immediatamente quei ragazzi, ma questo per loro non era scontato. Infatti erano pronti ad accettare tutto quello che Geova avrebbe lasciato accadere (Dan. 3:1, 8-28). Il loro esempio dimostra che le persone mansuete sono davvero coraggiose. Non esistono re, minacce o punizioni che possano impedirci di avere per Geova “devozione esclusiva” (Eso. 20:4, 5).

13 Se la tua lealtà a Dio viene messa alla prova, come puoi imitare i tre ebrei? Sii umile e abbi fiducia che Geova si prenderà cura di te (Sal. 118:6, 7). Rispondi con rispetto e mitezza a chi ti accusa (1 Piet. 3:15). E rifiuta in maniera categorica di fare qualsiasi cosa possa rovinare la tua amicizia con il tuo amorevole Padre.

Quando qualcuno ci fa opposizione, rispondiamo con rispetto (Vedi il paragrafo 13)

14-15. (a) Come potremmo reagire quando siamo sotto pressione? (b) In base a Isaia 53:7, 10, perché possiamo dire che Gesù ha dato il più grande esempio di mansuetudine?

14 Quando siamo sotto pressione. A tutti capita di essere stressati, e i motivi possono essere diversi. Forse abbiamo un esame a scuola o dobbiamo svolgere un compito particolare al lavoro. Oppure siamo preoccupati per un intervento o un esame medico a cui dobbiamo sottoporci. Quando siamo sotto pressione, è difficile essere mansueti. Potremmo irritarci per cose che di solito non ci danno fastidio. Potremmo anche iniziare a dire cose poco gentili o a trattare gli altri in maniera sgarbata. Se ci è capitato di sentirci così, sarà utile considerare l’esempio di Gesù.

15 Durante i suoi ultimi mesi di vita sulla terra, Gesù dovette sopportare una pressione enorme. Sapeva che sarebbe stato messo a morte e che avrebbe sofferto terribilmente (Giov. 3:14, 15; Gal. 3:13). Alcuni mesi prima di morire, Gesù ammise di essere angosciato (Luca 12:50). E pochi giorni prima della sua morte, disse: “Sono profondamente turbato”. La sentita preghiera che rivolse a Dio rivela la sua umiltà e la sua sottomissione a lui, infatti lo supplicò: “Padre, salvami da quest’ora. Tuttavia è per questo che sono venuto, per quest’ora. Padre, glorifica il tuo nome” (Giov. 12:27, 28). Al momento stabilito, Gesù si consegnò coraggiosamente ai nemici di Dio, che lo uccisero dopo averlo sottoposto alle peggiori torture e umiliazioni. Nonostante l’enorme pressione e la sofferenza, Gesù non perse la sua mansuetudine e fece la volontà di Dio. Possiamo dire senza ombra di dubbio che Gesù ha dato il più grande esempio di mansuetudine. (Leggi Isaia 53:7, 10.)

Gesù ha dato il più grande esempio di mansuetudine (Vedi i paragrafi 16 e 17) *

16-17. (a) In che modo gli amici di Gesù misero alla prova la sua mansuetudine? (b) Come possiamo imitare Gesù?

16 L’ultima sera che Gesù trascorse sulla terra, i suoi amici più intimi misero alla prova la sua mansuetudine. Pensiamo a come si sarà sentito Gesù quella sera. Sarebbe rimasto perfettamente fedele fino alla morte? Era in gioco la vita di miliardi di persone (Rom. 5:18, 19). Cosa ancora più importante, ci andava di mezzo la reputazione di suo Padre (Giob. 2:4). Come se non bastasse, durante quell’ultima cena la conversazione degli apostoli degenerò in “un’accesa discussione su chi fra loro dovesse essere considerato il più grande”. In più occasioni Gesù li aveva corretti al riguardo, e l’ultima volta era stata proprio quella sera! Eppure, invece di arrabbiarsi, Gesù reagì con mitezza. In modo gentile ma fermo, spiegò loro ancora una volta quale atteggiamento dovevano avere, e in seguito li lodò per il loro leale sostegno (Luca 22:24-28; Giov. 13:1-5, 12-15).

17 Come avresti reagito se fossi stato in una situazione simile? Puoi imitare Gesù e mantenere la calma anche quando sei sotto pressione. Mostra sottomissione ubbidendo a questo comando di Geova: “Continuate a sopportarvi gli uni gli altri” (Col. 3:13). Ci riuscirai se tieni a mente che tutti diciamo e facciamo cose che irritano gli altri (Prov. 12:18; Giac. 3:2, 5). Nota i lati positivi degli altri e cerca di lodarli (Efes. 4:29).

PERCHÉ CONTINUARE A IMPEGNARSI PER ESSERE MANSUETI?

18. Se siamo mansueti, come ci aiuta Geova a prendere buone decisioni? E noi cosa dobbiamo fare?

18 Prenderemo decisioni migliori. Quando ci troviamo di fronte a scelte difficili, Geova ci aiuterà a prendere buone decisioni, a patto che siamo mansueti. Infatti ci promette che ascolterà “la richiesta dei mansueti” (Sal. 10:17). E non si limiterà ad ascoltare la nostra richiesta. La Bibbia promette: “Farà camminare i mansueti in ciò che è giusto e insegnerà loro la sua via” (Sal. 25:9). Geova ci ‘insegna la sua via’ grazie alla Bibbia, alle pubblicazioni, ai video e a tutti i programmi preparati dallo “schiavo fedele e saggio” (Matt. 24:45-47). * Noi faremo la nostra parte se riconosciamo umilmente di aver bisogno della guida di Geova, studiamo le informazioni che ci mette a disposizione e mostriamo sottomissione mettendo in pratica quello che impariamo.

19-21. Quale errore commise Mosè a Cades, e cosa impariamo da questo?

19 Eviteremo di commettere errori. Ripensiamo alla vita di Mosè. Continuò a essere mansueto e a piacere a Geova per decenni. Verso la fine del difficile viaggio nel deserto durato 40 anni, però, Mosè perse la sua mansuetudine. Sua sorella, che molto probabilmente gli aveva salvato la vita in Egitto, era appena morta ed era stata sepolta a Cades. In più, per l’ennesima volta gli israeliti iniziarono a protestare affermando che i loro bisogni venivano trascurati. In questa occasione “si misero a litigare con Mosè” per la mancanza di acqua. Dopo tutti i miracoli che Geova aveva compiuto tramite Mosè e dopo tutti gli anni in cui Mosè li aveva guidati con altruismo, ancora una volta gli israeliti si lamentarono. E non si lamentarono solo della mancanza d’acqua, ma anche di Mosè, come se fosse per colpa sua che avevano sete (Num. 20:1-5, 9-11).

20 In preda alla rabbia, Mosè perse la pazienza. Invece di parlare con fede alla rupe, come Geova gli aveva comandato, parlò al popolo con tono aspro e disse che avrebbe compiuto un miracolo. Poi colpì due volte la rupe. A quel punto iniziò a sgorgare molta acqua. A causa del suo orgoglio e della sua rabbia, Mosè commise un grave errore (Sal. 106:32, 33). La sua mancanza di mansuetudine fu momentanea, ma gli impedì di entrare nella Terra Promessa (Num. 20:12).

21 Da questo episodio possiamo imparare molto. Innanzitutto dobbiamo impegnarci costantemente per continuare a essere mansueti. Se smettiamo di farlo anche solo per un attimo, l’orgoglio può prendere il sopravvento e spingerci a parlare o agire in modo insensato. Inoltre, dato che quando siamo sotto pressione siamo più vulnerabili, in quei momenti dobbiamo fare uno sforzo particolare per essere mansueti.

22-23. (a) Perché dobbiamo sforzarci di essere mansueti? (b) Cosa ci fanno capire le parole riportate in Sofonia 2:3?

22 Saremo protetti. Ben presto Geova eliminerà tutte le persone malvagie dalla terra, e solo i mansueti rimarranno. Allora sulla terra ci sarà davvero la pace (Sal. 37:10, 11). Anche noi potremo essere tra quei mansueti se seguiremo l’esortazione di Geova descritta dal profeta Sofonia. (Leggi Sofonia 2:3.)

23 Perché in Sofonia 2:3 viene detto “probabilmente sarete nascosti”? Queste parole non significano che Geova sia incapace di proteggere quelli che vogliono piacergli e che lui ama. Piuttosto, ci fanno capire che il risultato finale dipende anche da noi. Avremo la possibilità di sopravvivere al “giorno dell’ira di Geova” e di vivere per sempre se già da ora ci sforziamo di essere mansueti e di piacere a Geova.

CANTICO 82 Imitiamo la mitezza di Cristo

^ par. 5 La mansuetudine non è una qualità innata, ma va coltivata. Forse ci è facile essere mansueti quando abbiamo a che fare con persone pacifiche, ma potremmo fare fatica a esserlo con chi è orgoglioso. Questo articolo ci spiegherà come sviluppare questa bella qualità e come mostrarla quando ci viene difficile.

^ par. 3 COSA SIGNIFICA: Mansuetudine. Chi è mansueto è gentile con gli altri e mantiene la calma anche quando viene provocato. Umiltà. Una persona umile non è né orgogliosa né arrogante, ma considera gli altri superiori. Di Geova viene detto che è umile nel senso che tratta chi è inferiore a lui con amore e misericordia.

^ par. 12 I babilonesi chiamarono questi tre ebrei Sadrac, Mesac e Abednego (Dan. 1:7).

^ par. 18 Ad esempio, vedi l’articolo “Prendete decisioni che onorano Dio”, nella Torre di Guardia del 15 aprile 2011.

^ par. 59 DESCRIZIONE DELL’IMMAGINE. Gesù mantiene la calma e corregge con mitezza i suoi discepoli dopo che hanno litigato su chi tra loro sia il più grande.