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29 OTTOBRE 2019
AZERBAIGIAN

La Corte europea dei diritti dell’uomo si esprime a favore di cinque obiettori di coscienza Testimoni in Azerbaigian

La Corte europea dei diritti dell’uomo si esprime a favore di cinque obiettori di coscienza Testimoni in Azerbaigian

Il 17 ottobre 2019 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che i Testimoni di Geova dell’Azerbaigian che si rifiutano di prestare servizio militare per motivi di coscienza non devono essere condannati. La sentenza ribadisce che punire gli obiettori di coscienza rappresenta una violazione del diritto alla libertà di coscienza, di pensiero e di religione. Questa è la prima volta che la Corte europea dei diritti dell’uomo si esprime a favore dei Testimoni di Geova in Azerbaigian.

La sentenza fa riferimento a quattro ricorsi presentati alla Corte tra il 2008 e il 2015, ricorsi che riguardavano cinque Testimoni, ovvero Mušfig Mammadov, Samir Khusejnov, Farid Mammadov, Fakhraddin Mirzaev e Kamran Mirzaev. Ognuno di loro era stato condannato e aveva scontato una pena detentiva in Azerbaigian per essersi rifiutato di prestare servizio militare. La Corte ha riconosciuto che l’obiezione di coscienza di quei Testimoni era basata su “profonde convinzioni religiose” e che l’Azerbaigian condannandoli aveva violato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La Corte ha anche osservato che il servizio alternativo non dovrebbe essere riservato solo ai membri del clero e agli studenti di istituti religiosi. Inoltre ha stabilito che l’Azerbaigian corrisponda un risarcimento ai Testimoni coinvolti.

Come si legge nella sentenza, quando nel 2001 è entrato a far parte del Consiglio d’Europa, l’Azerbaigian si è impegnato formalmente ad adottare una legislazione che includa il servizio civile alternativo. E nella sua stessa Costituzione è previsto che chi a motivo delle proprie convinzioni rifiuta il servizio militare obbligatorio svolga un servizio civile alternativo. Eppure le autorità non hanno ancora emanato una legge sul servizio alternativo e continuano a condannare i Testimoni per la loro obiezione di coscienza.

Speriamo che questa sentenza della Corte spinga le autorità azere a istituire un programma di servizio civile alternativo. Nel frattempo preghiamo perché i nostri fratelli in Azerbaigian continuino a servire Geova con coraggio (Salmo 27:14).