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30 MAGGIO 2017
RUSSIA

Il 17 luglio 2017 la Corte Suprema russa esaminerà l’appello dei Testimoni di Geova

Il 17 luglio 2017 la Corte Suprema russa esaminerà l’appello dei Testimoni di Geova

I Testimoni di Geova in Russia hanno presentato appello contro la sentenza della Corte Suprema che ha, a tutti gli effetti, vietato il loro culto. La sentenza del 20 aprile, pronunciata dal giudice Jurij Ivanenko, ha decretato la cessazione di tutte le attività degli enti giuridici dei Testimoni nel paese. Un collegio di tre giudici della Camera d’appello della Corte Suprema ha fissato l’udienza d’appello per il 17 luglio 2017.

L’obiettivo dell’appello è quello di ribaltare completamente la sentenza, indicando che questa si basa su prove senza fondamento e che in nessun modo i Testimoni di Geova sono colpevoli di estremismo. L’appello inoltre sottolinea che le accuse che hanno portato la Corte Suprema a pronunciare tale sentenza sono le stesse addotte dalle autorità durante il periodo sovietico per perseguire i Testimoni, che in seguito però sono stati riabilitati e scagionati dalle accuse. Per di più l’appello mette in evidenza che la sentenza viola i princìpi di libertà religiosa garantiti dalla Costituzione e dagli impegni internazionali presi dalla Russia.

L’impatto che questa sentenza sta già avendo sulla vita dei Testimoni ricorda l’oppressione da loro subita sotto il regime comunista. Le autorità stanno perseguendo alcuni Testimoni per “attività estremista”, datori di lavoro hanno licenziato dipendenti Testimoni, insegnanti hanno intimorito studenti Testimoni davanti ai loro compagni di classe e individui faziosi hanno compiuto atti vandalici ai danni di Sale del Regno e gettato bombe incendiarie contro due case di Testimoni, distruggendole completamente.

I Testimoni di Geova di tutto il mondo sperano che la Camera d’appello della Corte Suprema russa riconosca l’ingiustizia della precedente sentenza e ne ribalti il risultato, tutelando così la libertà religiosa e la sicurezza dei Testimoni di Geova in Russia.