Secondo libro dei Re 16:1-20

  • Acaz, re di Giuda (1-6)

  • Acaz manda un dono agli assiri (7-9)

  • Acaz copia un altare pagano (10-18)

  • Morte di Acaz (19, 20)

16  Nel 17o anno di Peca, figlio di Remalìa, Àcaz,+ figlio di Iòtam, re di Giuda, diventò re.  Àcaz aveva 20 anni quando diventò re, e regnò 16 anni a Gerusalemme. Non fece ciò che era giusto agli occhi di Geova suo Dio, come invece aveva fatto il suo antenato Davide.+  Seguì piuttosto la condotta dei re d’Israele,+ e addirittura bruciò suo figlio nel fuoco,*+ secondo le pratiche detestabili delle nazioni+ che Geova aveva scacciato davanti agli israeliti.  E offriva sacrifici e fumo di sacrificio sugli alti luoghi,+ sui colli e sotto ogni albero rigoglioso.+  Fu allora che Rezìn, re di Siria, e Peca, figlio di Remalìa, re d’Israele, salirono per combattere contro Gerusalemme.+ Assediarono Àcaz, ma non riuscirono a catturare la città.  In quel periodo Rezìn, re di Siria, restituì Elàt+ a Èdom, dopodiché cacciò da Elàt i giudei.* Così gli edomiti entrarono a Elàt, dove vivono tuttora.  Àcaz mandò dunque messaggeri a Tiglàt-Pilèser,+ re d’Assiria, per dirgli: “Sono tuo servitore e tuo figlio. Vieni a salvarmi dal re di Siria e dal re d’Israele, che mi stanno attaccando”.  Àcaz prese pertanto l’argento e l’oro che si trovavano nella casa di Geova e nei tesori della casa* del re e li mandò in dono al re d’Assiria.+  Allora il re d’Assiria accolse la sua richiesta e salì contro Damasco; la catturò, ne portò gli abitanti in esilio a Chir+ e mise Rezìn a morte.+ 10  Quindi il re Àcaz andò incontro a Tiglàt-Pilèser, re d’Assiria, a Damasco. Quando vide l’altare che era a Damasco, il re Àcaz mandò al sacerdote Urìa* un disegno dell’altare, che ne mostrava l’aspetto e il modo in cui era stato realizzato.+ 11  Il sacerdote Urìa+ costruì un altare+ seguendo tutte le indicazioni che il re Àcaz gli aveva mandato da Damasco, e lo completò prima che il re Àcaz tornasse da Damasco. 12  Una volta tornato, il re vide l’altare, si avvicinò e vi fece sopra delle offerte.+ 13  E su quell’altare fece fumare i suoi olocausti e le sue offerte di cereali, versò le sue libagioni* e spruzzò il sangue dei suoi sacrifici di comunione. 14  Poi prese l’altare di rame+ che si trovava davanti a Geova, di fronte alla casa, fra il proprio altare e la casa di Geova, e lo spostò a nord del proprio altare. 15  Il re Àcaz comandò al sacerdote Urìa:+ “Fa’ fumare sul grande altare l’olocausto del mattino+ e l’offerta di cereali della sera,+ l’olocausto e l’offerta di cereali del re, nonché gli olocausti, le offerte di cereali e le libagioni di tutto il popolo. Devi anche spruzzare su di esso tutto il sangue degli olocausti e tutto il sangue degli altri sacrifici. Quanto all’altare di rame, devo decidere cosa farne”. 16  E il sacerdote Urìa fece tutto quello che il re Àcaz aveva comandato.+ 17  Il re Àcaz, inoltre, tagliò a pezzi i pannelli laterali dei carrelli+ e rimosse i bacini che c’erano sopra;+ poi tolse il Mare da sopra i tori di rame+ che lo sostenevano e lo mise sul lastricato.+ 18  E tolse dalla casa di Geova la struttura coperta per il Sabato che era stata costruita nella casa e l’entrata esterna del re. Fece tutto questo a causa del re d’Assiria. 19  Quanto al resto della storia di Àcaz, quello che fece, non è forse riportato nel libro dei fatti storici dei re di Giuda?+ 20  Alla fine Àcaz morì,* e fu sepolto con i suoi antenati nella Città di Davide; e suo figlio Ezechìa*+ diventò re al suo posto.

Note in calce

Lett. “fece passare suo figlio attraverso il fuoco”.
O “gli uomini di Giuda”.
O “palazzo”.
O “Urìja”.
Lett. “giacque con i suoi padri”.
Significa “Geova rafforza”.