Ezechiele 24:1-27

  • Gerusalemme paragonata a una pentola arrugginita (1-14)

  • Morte della moglie di Ezechiele: segno profetico (15-27)

24  Nel 9º anno, nel 10º mese, il 10º giorno del mese, ricevetti un altro messaggio* di Geova:  “Figlio dell’uomo, segnati questa data,* la data di oggi. È in questo giorno che il re di Babilonia ha iniziato ad attaccare Gerusalemme.+  Racconta una parabola* riguardo a questa casa ribelle. Di’ riguardo a loro: “‘Questo è ciò che il Sovrano Signore Geova dice: “Metti su la pentola; mettila sul fuoco e versaci dentro l’acqua.+   Mettici dentro i pezzi di carne,+ tutti i pezzi buoni,la coscia e la spalla; riempila di ossi scelti.   Prendi la pecora migliore del gregge,+ e disponi la legna tutt’intorno sotto la pentola. Lì dentro fa’ bollire i pezzi e cuoci anche gli ossi”’.  “Pertanto questo è ciò che il Sovrano Signore Geova dice: ‘Guai alla città sanguinaria,+ alla pentola arrugginita, la cui ruggine non è stata tolta! Tira fuori ogni pezzo;+ non gettare le sorti su di essi.   Il suo sangue è in mezzo a lei.+ Lo ha versato sulla nuda roccia;non lo ha versato a terra per coprirlo di polvere.+   Per scatenare il furore ed eseguire la vendetta,ho messo il suo sangue sulla nuda roccia,così che non sia coperto’.+  “Pertanto questo è ciò che il Sovrano Signore Geova dice: ‘Guai alla città sanguinaria!+ Preparerò una grande catasta di legna. 10  Ammucchia la legna, accendi il fuoco,fa’ cuocere completamente la carne, versa il brodo e fa’ bruciacchiare gli ossi. 11  Metti la pentola vuota sui carboni perché si riscaldie il suo rame diventi rovente. La sua impurità si scioglierà dentro di lei+ e la sua ruggine si consumerà. 12  Quanta fatica inutile! La ruggine è tanta e non va via.+ Getta nel fuoco la pentola con la sua ruggine!’ 13  “‘La tua impurità è dovuta alla tua condotta oscena.+ Ho provato a purificarti, ma non sei diventata pura. Non sarai pura fino a quando non avrò acquietato il mio furore contro di te.+ 14  Io, Geova, ho parlato. Tutto questo accadrà. Agirò senza esitazione, senza pietà, senza rimpianti.+ Sarai giudicata secondo la tua condotta e le tue azioni’, dichiara il Sovrano Signore Geova”. 15  Ricevetti anche questo messaggio di Geova: 16  “Figlio dell’uomo, all’improvviso ti porterò via colei che ti è cara.+ Ma tu non devi fare lutto,* né piangere, né versare lacrime. 17  Soffri in silenzio e non osservare i rituali per il lutto.+ Avvolgiti il capo con il turbante+ e mettiti i sandali.+ Non coprirti i baffi*+ e non mangiare il pane che ti viene portato”.*+ 18  La mattina parlai al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci proprio come mi era stato comandato. 19  E la gente mi diceva: “Ci vuoi spiegare che significa per noi quello che stai facendo?” 20  Io risposi: “Ho ricevuto questo messaggio di Geova: 21  ‘Di’ alla casa d’Israele: “Questo è ciò che il Sovrano Signore Geova dice: ‘Profanerò il mio santuario,+ motivo di grande orgoglio per voi, la cosa che vi è cara, ciò che il vostro cuore desidera.* I figli e le figlie che vi siete lasciati dietro cadranno di spada.+ 22  Allora dovrete fare proprio come ho fatto io. Non vi coprirete i baffi e non mangerete il pane che vi verrà portato.+ 23  Avrete i turbanti sul capo e i sandali ai piedi. Non farete lutto, né piangerete. Piuttosto marcirete nei vostri errori+ e farete lamento l’uno con l’altro. 24  Ezechiele è diventato per voi un segno.+ Farete proprio come ha fatto lui. Quando questo avverrà, dovrete riconoscere che io sono il Sovrano Signore Geova’”’”. 25  “Quanto a te, figlio dell’uomo, nel giorno in cui li priverò della loro fortezza — il loro bel motivo di gioia, la cosa a loro cara e ciò che il loro cuore* desidera — oltre che dei loro figli e delle loro figlie,+ 26  un sopravvissuto verrà a riferirtelo.+ 27  In quel giorno aprirai la bocca e parlerai al sopravvissuto; non sarai più muto.+ Diventerai per loro un segno, e dovranno riconoscere che io sono Geova”.

Note in calce

Lett. “parola”.
Lett. “il nome del giorno”.
O “proverbio”.
O “batterti il petto”.
O “labbro superiore”.
Lett. “pane degli uomini”.
O “l’oggetto della compassione della vostra anima”.
O “anima”.