Lettera a Filemone 1:1-25

  • Saluti (1-3)

  • L’amore e la fede di Filemone (4-7)

  • Paolo intercede per Onesimo (8-22)

  • Saluti conclusivi (23-25)

 Paolo, prigioniero+ a motivo di Cristo Gesù, e Timòteo+ nostro fratello, a te, Filèmone, nostro amato compagno d’opera,  e ad Affìa, nostra sorella, ad Archìppo,+ compagno di battaglia, e alla congregazione che si riunisce a casa tua.+  Possiate avere immeritata bontà* e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.  Ringrazio sempre il mio Dio quando ti menziono nelle mie preghiere,+  dato che sento parlare della tua fede e dell’amore che hai per il Signore Gesù e per tutti i santi.  Prego che la fede che condividiamo ti spinga a riconoscere ogni cosa buona che abbiamo mediante Cristo.  Ho provato grande gioia e conforto udendo del tuo amore, perché grazie a te, fratello, il cuore* dei santi ha trovato sollievo.  Proprio per questo, benché io abbia in Cristo piena libertà* di ordinarti di fare ciò che è opportuno,  preferisco esortarti in nome dell’amore, essendo quello che sono: Paolo, un uomo anziano, e ora anche prigioniero a motivo di Cristo Gesù. 10  Ti esorto riguardo a mio figlio, del quale sono divenuto padre+ durante la mia prigionia:* Onèsimo,+ 11  che un tempo non ti era utile, ma che ora è utile a te e a me. 12  Te lo rimando, lui che mi è così caro.* 13  Avrei voluto tenerlo qui con me perché mi servisse al posto tuo, ora che sono prigioniero a motivo della buona notizia.+ 14  Comunque non voglio fare nulla senza il tuo consenso, affinché il bene che farai non sia fatto per forza, ma volontariamente.+ 15  Forse in realtà è per questo che lui è rimasto lontano da te per breve tempo:* perché tu potessi riaverlo per sempre, 16  non più come schiavo+ ma come qualcosa di più, come un caro fratello,+ particolarmente caro a me ma ancora di più a te, sia nella carne che nel Signore. 17  Perciò, se mi consideri un amico,* accoglilo benevolmente come accoglieresti me. 18  Inoltre, se ti ha fatto qualche torto o ti deve qualcosa, mettilo in conto a me. 19  Io, Paolo, lo scrivo di mio pugno: pagherò io. Senza parlare del fatto che tu mi devi addirittura te stesso. 20  Sì, fratello, vorrei da te questo aiuto per amore del Signore:* da’ sollievo al mio cuore* per amore di Cristo.* 21  Ti scrivo confidando nella tua disponibilità, certo che farai anche più di ciò che chiedo. 22  Nel frattempo, comunque, preparami un posto in cui stare, perché spero di esservi restituito* grazie alle vostre preghiere.+ 23  Ti saluta Èpafra,+ mio compagno di prigionia a motivo di Cristo Gesù, 24  come pure Marco, Aristàrco,+ Dema+ e Luca,+ miei compagni d’opera. 25  L’immeritata bontà* del Signore Gesù Cristo sia con lo spirito che voi mostrate.

Note in calce

Lett. “viscere”, in riferimento ai sentimenti più profondi.
O “libertà di parola”.
Lett. “nelle catene”.
Lett. “è le mie viscere”, in riferimento ai sentimenti più profondi.
Lett. “un’ora”.
Lett. “compartecipe”.
O “nel Signore”.
Lett. “viscere”, in riferimento ai sentimenti più profondi.
O “in Cristo”.
O “essere liberato per voi”.