Lettera ai Filippesi 4:1-23

  • Esortazione all’unità, a rallegrarsi, ad avere pensieri appropriati (1-9)

    • “Non siate in ansia per nessuna cosa” (6, 7)

  • Gratitudine per i doni dei filippesi (10-20)

  • Saluti conclusivi (21-23)

4  Quindi, fratelli miei che amo e desidero tanto rivedere, mia gioia e mia corona,+ miei cari, rimanete saldi+ nel Signore in questo modo.  Esorto Evòdia ed esorto Sìntiche a essere dello stesso pensiero nel Signore.+  E chiedo anche a te, genuino compagno d’opera,* di continuare ad aiutare queste donne che hanno combattuto al mio fianco per la buona notizia, insieme a Clemente e al resto dei miei compagni d’opera, i cui nomi sono nel libro della vita.+  Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi!+  La vostra ragionevolezza+ sia nota a tutti. Il Signore è vicino.  Non siate in ansia per nessuna cosa,+ ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiere e suppliche accompagnate da ringraziamenti;+  e la pace+ di Dio che è al di là di ogni comprensione custodirà il vostro cuore+ e le vostre facoltà mentali* mediante Cristo Gesù.  Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose degne di rispetto, tutte le cose giuste, tutte le cose caste,* tutte le cose amabili, tutte le cose di cui si parla bene, tutte le cose virtuose e tutte le cose degne di lode, continuate a considerare* queste cose.+  Quello che avete imparato, accettato, udito e visto da me, praticatelo;+ e l’Iddio della pace sarà con voi. 10  Mi rallegro moltissimo nel Signore che ora la vostra premura per me si sia finalmente ravvivata.+ In realtà vi preoccupavate per me, ma vi mancava l’opportunità di dimostrarlo. 11  Non dico questo perché mi trovo nel bisogno; ho imparato infatti a essere autosufficiente* indipendentemente dalle circostanze.+ 12  So vivere con poco+ e so vivere nell’abbondanza. In ogni cosa e in ogni situazione ho imparato il segreto dell’essere sazio e dell’avere fame, dell’avere abbondanza e dell’essere nel bisogno. 13  Per ogni cosa ho forza grazie a colui che mi dà potenza.+ 14  Comunque avete fatto bene ad aiutarmi nelle mie sofferenze. 15  Voi filippesi sapete pure che dopo che udiste la buona notizia, quando partii dalla Macedonia, nemmeno una congregazione, a parte voi, partecipò con me al dare e all’avere;+ 16  mentre ero a Tessalonica, infatti, mi mandaste qualcosa per le mie necessità non una, ma due volte. 17  Non che io sia in cerca di doni; quello che cerco è il frutto che abbondi a vostro credito. 18  Comunque ho tutto quello che mi serve e anche di più. Sono nell’abbondanza ora che Epafrodìto+ mi ha consegnato quello che avete mandato, un profumo soave,+ un sacrificio gradito, che piace a Dio. 19  A sua volta, mediante Cristo Gesù, il mio Dio soddisferà pienamente ogni vostra necessità+ secondo la Sua gloriosa ricchezza. 20  Al nostro Dio e Padre vada la gloria per i secoli dei secoli. Amen. 21  Date i miei saluti a ogni santo unito a Cristo Gesù. I fratelli che sono con me vi mandano i loro saluti. 22  Vi salutano tutti i santi, soprattutto quelli della casa di Cesare.+ 23  L’immeritata bontà* del Signore Gesù Cristo sia con lo spirito che voi mostrate.

Note in calce

Lett. “compagno di giogo”.
O “la vostra mente”, “i vostri pensieri”.
O “pure”.
O “pensare”, “meditare”.
O “ad accontentarmi”.