Giobbe 17:1-16

  • Prosegue la risposta di Giobbe (1-16)

    • “Sono circondato da schernitori” (2)

    • “Mi ha reso oggetto di disprezzo” (6)

    • “La Tomba sarà la mia casa” (13)

17  “Il mio spirito è affranto, i miei giorni si spengono;mi attende la tomba.+   Sono circondato da schernitori;+il mio occhio è costretto a osservare* la loro condotta ribelle.   Ti prego, sii tu a garantire per me.* Chi altri mi stringerà la mano e mi farà da garante?+   Hai privato di discernimento il loro cuore;+per questo non li farai trionfare.   C’è chi condivide ciò che possiede con i suoi amici,mentre gli occhi dei suoi figli vengono meno.*   Egli mi ha reso oggetto di disprezzo* fra i popoli,+qualcuno a cui sputare in faccia.+   I miei occhi sono annebbiati dall’angoscia,+e le mie membra non sono che un’ombra.   Il giusto si stupisce di tutto questo,e l’innocente si indigna a causa dell’empio.*   Il giusto si attiene saldamente alla sua via,+e l’uomo le cui mani sono pure si rafforza.+ 10  Comunque, venite tutti e ricominciate pure con i vostri discorsi;tanto non ho trovato nessuno che sia saggio fra voi.+ 11  I miei giorni sono finiti;+i miei progetti, i desideri del mio cuore, sono stati distrutti.+ 12  Continuano a cambiare la notte in giorno,dicendo: ‘La luce sarà vicina perché ora è buio’. 13  Attenderò ancora un po’ e la Tomba* sarà la mia casa;+stenderò il mio letto nelle tenebre.+ 14  Griderò alla fossa:*+ ‘Sei mio padre!’,e ai vermi: ‘Siete mia madre e mia sorella!’ 15  Dov’è, dunque, la mia speranza?+ Qualcuno vede forse una speranza per me? 16  Scenderà* alle porte* della Tomba,*quando insieme andremo nella polvere”.+

Note in calce

O “soffermarsi”.
O “accetta il mio pegno e custodiscilo presso di te”.
Per fame o miseria.
Lett. “un proverbio”.
O “apostata”.
O “Scèol”, cioè il luogo simbolico in cui si trovano i morti. Vedi Glossario.
O “tomba”.
Cioè la speranza scenderà.
O “sbarre”.
O “Scèol”, cioè il luogo simbolico in cui si trovano i morti. Vedi Glossario.