Giudici 6:1-40

  • Madian opprime Israele (1-10)

  • Un angelo promette sostegno al giudice Gedeone (11-24)

  • Gedeone demolisce l’altare di Baal (25-32)

  • Lo spirito di Dio opera su Gedeone (33-35)

  • La prova del vello (36-40)

6  Tuttavia gli israeliti fecero di nuovo ciò che era male agli occhi di Geova,+ e Geova li diede in mano a Màdian per sette anni.+  La mano di Màdian oppresse Israele.+ A causa di Màdian gli israeliti si fecero nascondigli* nelle montagne, nelle caverne e in luoghi difficilmente accessibili.+  Se gli israeliti seminavano, Màdian, Àmalec+ e gli orientali+ li attaccavano.  Si accampavano contro di loro e distruggevano le colture del paese fino a Gaza, e non lasciavano a Israele né cibo, né pecora, né toro, né asino.+  Arrivavano con il loro bestiame e le loro tende, numerosi come locuste;+ non li si poteva contare, né loro né i loro cammelli.+ Entravano nel paese per devastarlo.  Così Israele si impoverì molto a causa di Màdian; e gli israeliti supplicarono Geova di aiutarli.+  Quando gli israeliti supplicarono Geova di aiutarli a causa di Màdian,+  Geova mandò loro un profeta, che dichiarò: “Questo è ciò che Geova, l’Iddio d’Israele, dice: ‘Io vi feci salire dall’Egitto e vi feci uscire dalla casa di schiavitù.+  Vi liberai dalla mano dell’Egitto e da tutti i vostri oppressori; li scacciai davanti a voi e vi diedi il loro paese.+ 10  E vi dissi: “Io sono Geova vostro Dio.+ Non dovete adorare* gli dèi degli amorrei nel cui paese dimorate”.+ Ma voi non mi avete ubbidito’”.*+ 11  In seguito venne l’angelo di Geova,+ e si sedette sotto il grande albero che era a Ofra e che apparteneva a Iòas* l’abiezerita.+ Suo figlio Gedeone+ stava battendo il grano nel torchio* per il vino, in modo da nasconderlo alla vista di Màdian. 12  L’angelo di Geova gli apparve e gli disse: “Geova è con te,+ potente guerriero”. 13  Gedeone a sua volta disse: “Perdonami, mio signore, ma se Geova è con noi, perché ci è successo tutto questo?+ Dove sono tutte le sue straordinarie gesta che i nostri padri ci hanno narrato,+ dicendo: ‘Geova non ci fece forse uscire dall’Egitto?’+ Ora Geova ci ha abbandonato+ e ci ha dato in mano a Màdian”. 14  Geova si rivolse a lui e gli disse: “Va’ con la potenza che hai, e salverai Israele dalla mano di Màdian.+ Non sono forse io che ti mando?” 15  Gedeone gli rispose: “Perdonami, Geova. Come posso salvare Israele? Ecco, la mia famiglia* è la più piccola di Manasse, e io sono il più insignificante della casa di mio padre”. 16  Ma Geova gli disse: “Dato che io sarò con te,+ abbatterai Màdian come se fosse un uomo solo”. 17  Quindi Gedeone gli disse: “Se ho ottenuto il tuo favore, dimostrami con un segno che sei tu a parlarmi. 18  Ti prego, non andartene da qui finché non sarò tornato con un dono e non te lo avrò messo davanti”.+ Lui rispose: “Rimarrò qui finché non sarai tornato”. 19  Gedeone rientrò, preparò un capretto e, con un’efa* di farina, fece del pane senza lievito.+ Mise la carne nel cesto e il brodo nella pentola, dopodiché li portò fuori e glieli servì sotto il grande albero. 20  Allora l’angelo del vero Dio gli disse: “Prendi la carne e il pane senza lievito e mettili su quella grande roccia, poi versa il brodo”. E lui fece così. 21  L’angelo di Geova stese quindi il bastone che aveva in mano e con la punta toccò la carne e il pane senza lievito, e un fuoco divampò dalla roccia e consumò la carne e il pane senza lievito.+ L’angelo di Geova poi scomparve. 22  Allora Gedeone capì che era l’angelo di Geova.+ Subito esclamò: “Ohimè, Sovrano Signore Geova, ho visto l’angelo di Geova faccia a faccia!”+ 23  Ma Geova gli disse: “La pace sia con te. Non aver paura;+ non morirai”. 24  Lì Gedeone eresse dunque a Geova un altare, tuttora conosciuto come Geova-Shalòm.*+ Si trova ancora a Ofra degli abiezeriti. 25  Quella notte Geova gli disse: “Prendi il giovane toro di tuo padre, il secondo giovane toro, quello che ha sette anni; demolisci l’altare di Bàal che appartiene a tuo padre e abbatti il palo sacro* che gli sta accanto.+ 26  In cima a questa roccaforte erigi un altare a Geova tuo Dio con delle pietre disposte in fila; dopodiché prendi il toro e offrilo in olocausto* sui pezzi di legno del palo sacro che avrai abbattuto”. 27  Perciò Gedeone prese 10 uomini fra i suoi servitori e fece proprio come Geova gli aveva detto. Tuttavia aveva troppo timore della casa di suo padre e degli uomini della città per farlo di giorno, per cui lo fece di notte. 28  Quando la mattina dopo si alzarono di buon’ora, gli uomini della città si accorsero che l’altare di Bàal era stato demolito, il palo sacro lì accanto era stato abbattuto e il secondo giovane toro era stato offerto sull’altare appena eretto. 29  Si chiesero l’un l’altro: “Chi è stato a far questo?” Dopo aver indagato, dissero: “È stato Gedeone, il figlio di Iòas”. 30  Gli uomini della città intimarono dunque a Iòas: “Porta fuori tuo figlio! Deve morire, perché ha demolito l’altare di Bàal e ha abbattuto il palo sacro che gli stava accanto”. 31  Iòas+ rispose a tutti quelli che lo fronteggiavano: “Dovete essere voi a difendere Bàal? Dovete essere voi a salvarlo? Chiunque lo difenda dev’essere messo a morte questa mattina stessa.+ Se è un dio si difenda da solo,+ visto che il suo altare è stato demolito”. 32  E quel giorno diede a Gedeone il nome di Ierubbàal,* dicendo: “Bàal si difenda, visto che il suo altare è stato demolito”. 33  E tutto Màdian,+ Àmalec+ e gli orientali unirono le forze;+ attraversarono il fiume, entrarono nella Valle* di Izreèl e vi si accamparono. 34  Allora lo spirito di Geova venne su* Gedeone+ e lui suonò il corno,+ e gli abiezeriti+ si radunarono dietro di lui. 35  Mandò messaggeri per tutto Manasse, e anche loro si radunarono dietro di lui. Mandò messaggeri anche per Àser, Zàbulon e Nèftali, e questi salirono da lui. 36  Gedeone disse quindi al vero Dio: “Se stai per salvare Israele tramite me, come hai promesso,+ 37  ecco, stenderò un vello di lana nell’aia. Se ci sarà la rugiada solo sul vello ma tutto il terreno intorno sarà asciutto, allora saprò che tu salverai Israele tramite me, come hai promesso”. 38  E così avvenne. Quando il giorno dopo si alzò di buon’ora e strizzò il vello, uscì abbastanza rugiada da riempire d’acqua una grande scodella. 39  Comunque Gedeone disse al vero Dio: “Non si accenda la tua ira contro di me, ma permettimi di chiedere ancora una cosa. Lasciami fare, ti prego, solo un’altra prova con il vello. Ti prego, fa’ che resti asciutto solo il vello e che ci sia rugiada su tutto il terreno”. 40  Quella notte Dio fece proprio così: solo il vello rimase asciutto e su tutto il terreno ci fu la rugiada.

Note in calce

O forse “depositi sotterranei”.
Lett. “temere”.
Lett. “non avete ascoltato la mia voce”.
O “Jòas”.
Lett. “i miei mille”.
Un’efa corrispondeva a 22 l. Vedi App. B14.
Significa “Geova è pace”.
Significa “Bàal difenda la sua causa (contenda)”.
O “Bassopiano”.
Lett. “rivestì”.