Vangelo secondo Matteo 27:1-66

  • Gesù consegnato a Pilato (1, 2)

  • Giuda si impicca (3-10)

  • Gesù davanti a Pilato (11-26)

  • Deriso pubblicamente (27-31)

  • Messo al palo sul Golgota (32-44)

  • Morte di Gesù (45-56)

  • Sepoltura di Gesù (57-61)

  • Tomba sorvegliata (62-66)

27  Venuta la mattina, tutti i capi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per metterlo a morte.+  Dopo averlo legato, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato, il governatore.+  Allora Giuda, che l’aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, provò rimorso e riportò le 30 monete d’argento ai capi sacerdoti e agli anziani,+  dicendo: “Ho peccato: ho tradito sangue innocente”. Loro replicarono: “Che ce ne importa? Te la vedrai tu!”  Allora Giuda gettò le monete d’argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.+  Ma i capi sacerdoti presero le monete d’argento e dissero: “Non è lecito metterle nel tesoro sacro, perché è denaro sporco di sangue”.*  Dopo essersi consultati, comprarono con quel denaro il campo del vasaio per seppellirvi gli stranieri.  Pertanto, a quel campo fu dato il nome che ha tuttora: Campo di Sangue.+  Allora si adempì ciò che era stato detto tramite il profeta Geremia: “E presero le 30 monete* d’argento, il prezzo fissato per quell’uomo, colui per il quale alcuni dei figli d’Israele avevano fissato un prezzo, 10  e le diedero per il campo del vasaio, come Geova* mi aveva ordinato”.+ 11  Gesù comparve ora davanti al governatore, e il governatore gli fece questa domanda: “Sei tu il re dei giudei?” Gesù rispose: “Tu stesso lo dici”.+ 12  Ma, mentre veniva accusato dai capi sacerdoti e dagli anziani, non diede nessuna risposta.+ 13  Allora Pilato gli disse: “Non senti quante cose testimoniano contro di te?” 14  Ma lui non gli rispose, no, non disse una parola, tanto che il governatore ne fu molto sorpreso. 15  A ogni festa il governatore aveva l’abitudine di liberare un prigioniero, chiunque la folla volesse.+ 16  Proprio in quel periodo c’era in prigione un noto delinquente chiamato Barabba. 17  Alla folla che si era radunata Pilato disse: “Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesù, chiamato Cristo?” 18  Sapeva infatti che lo avevano consegnato per invidia. 19  Inoltre, mentre sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: “Non aver nulla a che fare con quell’uomo giusto, perché a motivo suo oggi ho sofferto molto in sogno”. 20  Ma i capi sacerdoti e gli anziani convinsero la folla a chiedere Barabba+ e a far mettere a morte Gesù.+ 21  Il governatore domandò di nuovo: “Quale dei due volete che vi liberi?” Loro risposero: “Barabba”. 22  Pilato chiese loro: “Che farò dunque di Gesù, chiamato Cristo?” Tutti dissero: “Al palo!”+ 23  Lui disse: “Ma che ha fatto di male?” Loro però gridavano ancora di più: “Al palo!”+ 24  Vedendo che era tutto inutile, e che anzi stava per scoppiare una rivolta, Pilato prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: “Sono innocente del sangue di quest’uomo. Vedetevela voi”. 25  Allora tutta la gente rispose: “Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli!”+ 26  Quindi Pilato liberò Barabba, ma fece flagellare Gesù+ e lo consegnò perché fosse messo al palo.+ 27  Allora i soldati del governatore portarono Gesù nel palazzo del governatore e radunarono attorno a lui l’intera truppa.+ 28  Lo spogliarono e gli misero addosso un manto scarlatto;+ 29  intrecciarono una corona di spine e gliela posero sulla testa, e gli misero nella mano destra una canna. Quindi, inginocchiandosi davanti a lui, iniziarono a deriderlo, dicendo: “Salve, re dei giudei!” 30  Poi gli sputarono addosso+ e, presa la canna, cominciarono a colpirlo sulla testa. 31  Infine, dopo averlo deriso, gli tolsero il manto, gli rimisero le sue vesti e lo portarono via per metterlo al palo.+ 32  Mentre uscivano, trovarono un uomo di Cirène che si chiamava Simone e lo costrinsero a prestare servizio portando il palo di tortura* di Gesù.+ 33  Arrivati al luogo chiamato Gòlgota, che significa “luogo del teschio”,+ 34  gli diedero da bere vino mescolato con fiele;*+ ma Gesù, dopo averlo assaggiato, si rifiutò di berlo. 35  Una volta che lo ebbero messo al palo, si spartirono le sue vesti tirando a sorte,+ 36  e rimasero seduti là a fargli la guardia. 37  Inoltre misero al di sopra della sua testa una scritta con l’accusa mossa contro di lui: “Questo è Gesù, il re dei giudei”.+ 38  Accanto a lui furono messi al palo due delinquenti, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.+ 39  E quelli che passavano di là lo insultavano,+ scuotendo la testa+ 40  e dicendo: “Tu che abbatti il tempio e lo ricostruisci in tre giorni,+ salva te stesso! Se sei figlio di Dio, scendi dal palo di tortura!”*+ 41  I capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo deridevano in modo simile, dicendo:+ 42  “Ha salvato altri e non può salvare sé stesso! È il re d’Israele:+ scenda ora dal palo di tortura,* e noi crederemo in lui. 43  Ha confidato in Dio; lo salvi lui ora, se davvero gli è caro,+ visto che ha detto: ‘Sono Figlio di Dio’”.+ 44  Anche i delinquenti che erano al palo con lui lo offendevano* nello stesso modo.+ 45  Alla sesta ora* su tutto il paese calarono le tenebre, fino alla nona ora.*+ 46  Verso la nona ora Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lamà sabactanì?”, ovvero: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”+ 47  Sentendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Quest’uomo chiama Elìa”.+ 48  E immediatamente uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di vino aspro, la mise su una canna e gliela diede per farlo bere.+ 49  Ma gli altri dissero: “Aspetta, vediamo se Elìa viene a salvarlo”. 50  Gesù gridò di nuovo a gran voce e rese lo spirito.*+ 51  Allora la cortina* del santuario+ si squarciò in due,+ da cima a fondo;+ la terra tremò e le rocce si spaccarono. 52  Le tombe* si aprirono e molti corpi dei santi che si erano addormentati furono sbalzati fuori* 53  (e dopo che lui era stato risuscitato persone venute dai luoghi di sepoltura* entrarono nella città santa) e diventarono visibili a molti. 54  Ma, vedendo il terremoto e ciò che stava succedendo, il centurione e quelli che insieme a lui facevano la guardia a Gesù ebbero moltissima paura e dissero: “Di sicuro questo era il Figlio di Dio!”+ 55  Là c’erano anche molte donne che guardavano da lontano. Avevano accompagnato Gesù dalla Galilea per servirlo;+ 56  fra queste c’erano Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e di Iose, e la madre dei figli di Zebedèo.+ 57  Ora, nel tardo pomeriggio, venne un ricco di Arimatèa di nome Giuseppe, diventato anche lui discepolo di Gesù.+ 58  Quest’uomo andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù.+ Allora Pilato comandò che gli venisse dato.+ 59  Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un telo pulito di lino fine+ 60  e lo depose nella propria tomba* nuova,+ che aveva fatto scavare nella roccia. E dopo aver fatto rotolare una grossa pietra all’ingresso della tomba,* se ne andò. 61  Ma Maria Maddalena e l’altra Maria rimasero là, sedute davanti alla tomba.+ 62  Il giorno dopo, quello successivo alla Preparazione,+ i capi sacerdoti e i farisei si riunirono davanti a Pilato 63  e gli dissero: “Signore, ci siamo ricordati che, mentre era ancora in vita, quell’impostore aveva detto: ‘Dopo tre giorni sarò risuscitato’.+ 64  Pertanto ordina che la tomba sia sorvegliata fino al terzo giorno, affinché i suoi discepoli non vengano a rubare il corpo+ e non dicano al popolo: ‘È stato risuscitato dai morti!’; altrimenti quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima”. 65  Pilato disse loro: “Prendetevi delle guardie. Andate e fatela sorvegliare come meglio credete”. 66  Quelli andarono e resero sicura la tomba, sigillando la pietra e mettendovi le guardie.

Note in calce

Lett. “è prezzo di sangue”.
O “pezzi”.
Un liquido amaro.
O “biasimavano”.
Cioè mezzogiorno circa.
Cioè circa le 3 del pomeriggio.
O “morì”.
O “tombe commemorative”.
Lett. “alzati”, “sollevati”.
O “tombe commemorative”.
O “tomba commemorativa”.
O “tomba commemorativa”.