Lettera a Tito 1:1-16

  • Saluti (1-4)

  • Tito incaricato di nominare anziani a Creta (5-9)

  • Riprendere i ribelli (10-16)

1  Paolo, schiavo di Dio e apostolo di Gesù Cristo secondo la fede degli eletti di Dio e l’accurata conoscenza della verità, verità che è conforme alla devozione a Dio*  e si basa sulla speranza della vita eterna+ che Dio, il quale non può mentire,+ promise molto tempo fa  (al tempo stabilito, comunque, ha fatto conoscere la sua parola mediante la predicazione a me affidata+ per comando del nostro Salvatore, Dio),  a Tito, genuino figlio secondo la fede che condividiamo. Che tu possa avere immeritata bontà* e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro Salvatore!  Ti ho lasciato a Creta perché tu corregga ciò che ancora non va* e faccia nomine di anziani di città in città, secondo le istruzioni che ti ho dato:  ciascuno di loro dev’essere* libero da accuse, marito di una sola moglie e con figli credenti non accusati di essere dissoluti* o ribelli.+  In quanto economo* di Dio, infatti, il sorvegliante dev’essere libero da accuse, non ostinato,+ non irascibile,+ non ubriacone, non violento,* non avido di guadagni disonesti,  ma ospitale,+ amante della bontà, assennato,*+ giusto, leale,+ capace di controllarsi,*+  uno che nella sua arte di insegnare+ si attenga fermamente alla fedele parola,* affinché possa sia incoraggiare* mediante il sano* insegnamento+ sia riprendere+ quelli che contraddicono. 10  Ci sono infatti molti uomini ribelli, inutili chiacchieroni e ingannatori, specialmente quelli che si attengono alla circoncisione.+ 11  A questi bisogna chiudere la bocca, perché continuano a sovvertire intere famiglie, insegnando per amore di guadagni disonesti cose che non dovrebbero. 12  Uno di loro, un loro profeta, disse: “I cretesi sono sempre bugiardi, belve pericolose, oziosi ghiottoni”. 13  Questa testimonianza è vera. Per tale motivo continua a riprenderli con severità, perché siano sani nella fede 14  e non prestino attenzione a favole giudaiche e a comandamenti di uomini che deviano dalla verità. 15  Tutte le cose sono pure per i puri;+ ma per quelli che sono contaminati e senza fede nulla è puro, perché la loro mente e la loro coscienza sono contaminate.+ 16  Dichiarano pubblicamente di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le azioni,+ perché sono detestabili, disubbidienti e indegni di qualsiasi opera buona.

Note in calce

O “santa devozione”.
O “le cose mancanti”, “le cose difettose”.
Lett. “se c’è qualcuno”.
O “sfrenati”, “depravati”.
O “amministratore della casa”.
O “non percotitore”.
O “padrone di sé”.
O “di mente sana”, “di buon senso”.
O “al messaggio degno di fede”.
O “esortare”.
O “benefico”.