Riferimenti per Guida per l’adunanza Vita e ministero
Riferimenti per Guida per l’adunanza Vita e ministero
© 2024 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
6-12 MAGGIO
Gemme spirituali
it-2 316 par. 6
Montagna, Monte
Stabilità, inamovibilità o altezza. Stabilità e inamovibilità sono caratteristiche dei monti. (Isa 54:10; Aba 3:6; cfr. Sl 46:2). Perciò, dicendo che la giustizia di Geova è come “monti di Dio” (Sl 36:6), il salmista poteva intendere che la giustizia di Geova è inamovibile. Oppure, dato che i monti sono elevati, questo potrebbe indicare che la giustizia di Dio trascende di gran lunga quella dell’uomo. (Cfr. Isa 55:8, 9). A proposito del versamento della settima coppa dell’ira di Dio, Rivelazione 16:20 dice: “I monti non furono trovati”. Questo fa pensare che neanche cose alte come montagne potevano sfuggire all’ira di Dio. — Cfr. Ger 4:23-26.
13-19 MAGGIO
TESORI DELLA PAROLA DI DIO | SALMI 38-39
Liberiamoci dei sensi di colpa eccessivi
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Cosa possiamo fare perché i nostri giorni abbiano valore agli occhi di Geova?
I GIORNI della nostra vita sembrano pochi e fugaci. Il salmista Davide rifletté sulla brevità della vita e fu spinto a dire in preghiera: “Fammi conoscere, o Geova, la mia fine, e la misura dei miei giorni, qual è, affinché io sappia quanto sono fugace. Ecco, hai reso i miei giorni proprio pochi; e la durata della mia vita è come nulla di fronte a te”. La preoccupazione di Davide era quella di vivere in modo da piacere a Geova, sia con le parole che con le azioni. Riconoscendo di dipendere da Dio egli disse: “La mia aspettazione è verso di te”. (Salmo 39:4, 5, 7) Geova ascoltò. Giudicò effettivamente le attività di Davide e lo ricompensò di conseguenza.
È facile essere occupati ogni minuto del giorno e ritrovarsi nel vortice di una vita frenetica e piena di attività. Ciò potrebbe provocarci ansia, soprattutto con tante cose da fare e da provare e così poco tempo a disposizione. Abbiamo la stessa preoccupazione di Davide, cioè di vivere la nostra vita in modo da avere l’approvazione di Geova Dio? Sì, egli osserva ed esamina attentamente ciascuno di noi. Circa 3.600 anni fa Giobbe, un uomo timorato di Dio, riconobbe che Geova osservava le sue vie e contava tutti i suoi passi. Giobbe fece una domanda retorica: “Quando chiede conto, che gli posso rispondere?” (Giobbe 31:4-6, 14) I nostri giorni potranno avere valore agli occhi di Dio se diamo la precedenza alle cose spirituali, ubbidiamo ai suoi comandamenti e usiamo saggiamente il nostro tempo. Consideriamo più attentamente questi tre campi.
20-26 MAGGIO
Gemme spirituali
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Geova
Tutta la Bibbia è imperniata su questa contesa e sulla sua soluzione, e rivela il principale proposito di Geova Dio: la santificazione del suo stesso nome. Questa santificazione richiede di purificare il nome di Dio da ogni biasimo e falsa accusa, vale a dire di rivendicarlo. Ma, ancor più, richiede che ogni creatura intelligente in cielo e sulla terra onori questo nome considerandolo sacro. Questo, a sua volta, vuol dire riconoscere e rispettare la posizione sovrana di Geova volontariamente, con il desiderio di servirlo, provando piacere nel fare la sua volontà, per amore. La preghiera di Davide rivolta a Geova in Salmo 40:5-10 ben esprime un atteggiamento del genere e il modo di santificare veramente il nome di Geova. (Si noti come l’apostolo applica parte di questo salmo a Cristo Gesù in Eb 10:5-10).
27 MAGGIO – 2 GIUGNO
TESORI DELLA PAROLA DI DIO | SALMI 42-44
Sfrutta al meglio l’istruzione che viene da Geova
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Rendiamo lo studio più piacevole e proficuo
1 PREGHIERA: La prima cosa da fare è pregare. (Sal. 42:8) Perché? Dovremmo considerare lo studio della Parola di Dio parte integrante della nostra adorazione. Perciò è bene che chiediamo a Geova di aiutarci ad avere la giusta disposizione mentale e di darci il suo spirito santo. (Luca 11:13) Barbara, che presta servizio come missionaria da molto tempo, dice: “Prego sempre prima di leggere o studiare la Bibbia, dopo di che sento che Geova è con me e che approva quello che sto facendo”. Pregare prima di studiare prepara la mente e il cuore ad assimilare pienamente l’abbondante cibo spirituale che ci sta davanti.
3-9 GIUGNO
TESORI DELLA PAROLA DI DIO | SALMI 45-47
Un canto che racconta del matrimonio di un re
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Guerra
Alla fine di questa guerra la terra avrà pace per mille anni. Il salmo che annuncia “[Geova] fa cessare le guerre fino all’estremità della terra. Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia; brucia i carri nel fuoco”, ebbe un primo adempimento quando Dio portò la pace al paese d’Israele frantumando gli strumenti bellici del nemico. Dopo che Cristo avrà sconfitto i promotori delle guerre ad Har-Maghedon, tutto il globo terrestre avrà pace piena e completa. (Sl 46:8-10) A coloro che avranno fatto “delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare” e che non “impareranno più la guerra” sarà concessa la vita eterna, “poiché la medesima bocca di Geova degli eserciti ha parlato”. — Isa 2:4; Mic 4:3, 4.
10-16 GIUGNO
TESORI DELLA PAROLA DI DIO | SALMI 48-50
Genitori, rafforzate la fiducia della vostra famiglia nell’organizzazione di Geova
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‘Al disopra d’ogni nostra allegrezza’
“Marciate intorno a Sion, e fatene il giro, contatene le torri. Ponete il cuore al suo bastione. Ispezionatene le torri di dimora, per narrarlo alla generazione futura”. (Sal. 48:12, 13) In questi versetti il salmista esorta gli israeliti a vedere Gerusalemme da vicino. Riuscite a immaginare i preziosi ricordi che si scambiavano i componenti delle famiglie israelite che si erano recati nella città santa in occasione delle feste annuali e ne avevano visto il magnifico tempio? Sicuramente si saranno sentiti spinti a “narrarlo alla generazione futura”.
Pensate alla regina di Saba, che all’inizio era scettica circa ciò che si diceva riguardo allo splendido governo di Salomone e alla sua grande sapienza. Cosa la convinse che le cose che aveva sentito erano vere? “Non riposi fede nelle loro parole”, disse, “finché non sono venuta a vedere con i miei propri occhi”. (2 Cron. 9:6) In effetti quello che vediamo con i ‘nostri propri occhi’ può avere un effetto profondo su di noi.
Come potete aiutare i vostri figli a vedere le meraviglie dell’organizzazione di Geova con i ‘loro propri occhi’? Se c’è una filiale dei testimoni di Geova vicino a casa vostra, cercate di andare a visitarla. Mandy e Bethany, per esempio, sono cresciute a circa 1.500 chilometri di distanza dalla Betel della loro nazione. Eppure i loro genitori organizzavano spesso dei viaggi per visitarla, specialmente quando le figlie stavano crescendo. “Prima di visitarla, pensavamo che la Betel fosse un posto piuttosto austero e adatto solo alle persone anziane”, raccontano. “Ma conoscemmo ragazzi che lavoravano sodo per Geova e provavano piacere nel farlo! Ci rendemmo conto che l’organizzazione di Geova andava oltre la piccola zona in cui vivevamo e ogni visita alla Betel ci dava una carica di energia spirituale”. Vedere da vicino l’organizzazione di Dio motivò Mandy e Bethany a intraprendere il servizio di pioniere, dopo di che furono anche invitate a servire alla Betel come volontarie temporanee.
w12 15/8 12 par. 5
Comportiamoci da cittadini del Regno
5 Studiare la storia. Chi desidera diventare cittadino di un paese potrebbe doversi fare un’idea della storia di quel paese. In modo simile, quelli che vogliono essere cittadini del Regno di Dio fanno bene a imparare il più possibile su di esso. Si consideri l’esempio dei figli di Cora, che prestavano servizio nell’antico Israele. Amavano Gerusalemme e il suo luogo di adorazione e provavano gioia nel narrare la storia della città. Non erano gli edifici in sé a impressionarli quanto ciò che la città e il suo luogo di adorazione rappresentavano. Gerusalemme era “la città del gran Re”, Geova, perché era il centro della pura adorazione. Era lì che veniva insegnata la Legge di Geova. Era al popolo su cui regnava il “gran Re” che Geova esprimeva la sua amorevole benignità. (Leggi Salmo 48:1, 2, 9, 12, 13). Proviamo anche noi lo stesso desiderio di studiare e narrare la storia della parte terrena dell’organizzazione di Geova? Più impareremo sull’organizzazione di Geova e su come egli sostiene il suo popolo, più il Regno di Dio diventerà reale per noi. E di conseguenza crescerà anche il nostro desiderio di predicare la buona notizia del Regno. — Ger. 9:24; Luca 4:43.
Gemme spirituali
it-2 761 par. 6
Ricchezza
Essendo una nazione prospera, gli israeliti potevano mangiare e bere a sazietà (1Re 4:20; Ec 5:18, 19) e la loro ricchezza serviva a proteggerli dai problemi della povertà. (Pr 10:15; Ec 7:12) Ma anche se era suo proposito che gli israeliti avessero prosperità grazie al loro duro lavoro (cfr. Pr 6:6-11; 20:13; 24:33, 34), Geova li fece pure avvertire del pericolo di dimenticarsi di lui, la Fonte della loro ricchezza, e di cominciare a confidare nei possedimenti materiali. (De 8:7-17; Sl 49:6-9; Pr 11:4; 18:10, 11; Ger 9:23, 24) Fu ricordato loro che la ricchezza era solo temporanea (Pr 23:4, 5), che non si poteva offrirla a Dio come riscatto per liberare qualcuno dalla morte (Sl 49:6, 7) e che non era di alcuna utilità per i morti. (Sl 49:16, 17; Ec 5:15) Fu spiegato loro che attribuire eccessiva importanza alle ricchezze poteva portare a compiere azioni fraudolente e far incorrere nel disfavore di Geova. (Pr 28:20; cfr. Ger 5:26-28; 17:9-11). Furono inoltre incoraggiati a ‘onorare Geova con le loro cose di valore’. — Pr 3:9.
17-23 GIUGNO
Gemme Spirituali
it-1 715-716
Doeg
(Dòeg) [forse, ansioso; spaventato].
Edomita che aveva un impegnativo incarico di sorveglianza come principale pastore del re Saul. (1Sa 21:7; 22:9) Evidentemente Doeg era un proselito. Essendo “trattenuto dinanzi a Geova” a Nob, forse a motivo di un voto, di un’impurità o di un sospetto caso di lebbra, Doeg era presente quando il sommo sacerdote Ahimelec diede a Davide del pane di presentazione e la spada di Golia. In seguito, quando Saul, rivolgendosi ai suoi servitori, espresse l’opinione che stessero cospirando contro di lui, Doeg rivelò quello che aveva visto a Nob. Dopo avere convocato il sommo sacerdote e anche gli altri sacerdoti di Nob e avere interrogato Ahimelec, Saul ordinò ai corrieri di mettere a morte i sacerdoti. Poiché questi rifiutarono, Doeg, per comando di Saul, non esitò a uccidere ben 85 sacerdoti. Dopo quest’azione malvagia Doeg votò Nob alla distruzione, uccidendo tutti gli abitanti, giovani e vecchi, e anche il bestiame. — 1Sa 22:6-20.
Come è indicato dalla soprascritta del Salmo 52, Davide scrisse a proposito di Doeg: “La tua lingua trama avversità, affilata come un rasoio, operando ingannevolmente. Hai amato ciò che è male più di ciò che è bene, la falsità più del parlare con giustizia. Hai amato tutte le parole divoratrici, o lingua ingannevole”. — Sl 52:2-4.
24-30 GIUGNO
TESORI DELLA PAROLA DI DIO | SALMO 54-56
Dio è dalla tua parte
w06 1/8 22 parr. 10-11
Siate saggi, temete Dio!
10 In una circostanza Davide si rifugiò presso Achis, re di Gat, la città filistea che aveva dato i natali a Golia. (1 Samuele 21:10-15) I servitori del re accusarono Davide di essere un nemico della loro nazione. Cosa fece Davide in quella situazione pericolosa? Pregò fervidamente Geova. (Salmo 56:1-4, 11-13) Anche se per salvarsi dovette fingersi pazzo, Davide sapeva che in realtà era Geova che l’aveva liberato benedicendo i suoi sforzi. Confidando in Geova e affidandosi completamente a lui, Davide dimostrò vero timore di Dio. — Salmo 34:4-6, 9-11.
11 Come Davide possiamo mostrare di temere Dio confidando nella sua promessa di aiutarci ad affrontare i problemi. “Rotola su Geova la tua via, e confida in lui, ed egli stesso agirà”, disse Davide. (Salmo 37:5) Questo non significa che di fronte ai problemi lasceremo le cose nelle mani di Geova senza fare la nostra parte, pretendendo che sia lui ad agire per noi. Dopo aver chiesto aiuto a Dio, Davide non rimase con le mani in mano: usò le capacità fisiche e intellettuali che Geova gli aveva dato e affrontò il problema. D’altra parte, Davide si rendeva conto che di per sé gli sforzi umani non garantivano il successo. Noi dovremmo fare la stessa cosa. Dopo aver fatto tutto ciò che è in nostro potere dobbiamo lasciare il resto a Geova. Anzi, spesso non possiamo fare altro che confidare in lui. È in questi casi che diventa particolarmente importante avere timore di Dio. Possiamo trarre conforto dalle sentite parole di Davide: “L’intimità con Geova appartiene a quelli che lo temono”. — Salmo 25:14.
Gemme spirituali
it-2 646 parr. 3-4
Prescienza, Preordinazione
Il tradimento di Giuda Iscariota adempì una profezia divina e dimostrò la prescienza di Geova, e anche di suo Figlio. (Sl 41:9; 55:12, 13; 109:8; At 1:16-20) Ma non si può dire che Dio abbia preordinato o predestinato Giuda a comportarsi così. Le profezie avevano predetto che Gesù sarebbe stato tradito da un intimo amico, ma non specificavano quale dei suoi amici sarebbe stato. Ancora una volta, i princìpi biblici escludono che Dio abbia preordinato le azioni di Giuda. La norma divina enunciata dall’apostolo è: “Non porre mai le mani affrettatamente su nessun uomo; e non partecipare ai peccati altrui; mantieniti casto”. (1Tm 5:22; cfr. 3:6). A riprova della sua preoccupazione che la scelta dei dodici apostoli fosse fatta in maniera saggia e accurata, Gesù pregò tutta la notte il Padre prima di rendere nota la sua decisione. (Lu 6:12-16) Se Giuda fosse già stato preordinato da Dio ad essere traditore, ciò sarebbe stato indice di incoerenza nell’operato e nella guida di Dio e, secondo la sua stessa norma, avrebbe reso Dio partecipe dei peccati commessi da quell’uomo.
Sembra dunque evidente che quando Giuda venne scelto come apostolo, il suo cuore non rivelasse affatto un’inclinazione al tradimento. Egli lasciò che ‘una radice velenosa spuntasse’ e lo contaminasse, con il risultato che egli si sviò e seguì non la direttiva di Dio, ma quella del Diavolo, diventando ladro e traditore. (Eb 12:14, 15; Gv 13:2; At 1:24, 25; Gc 1:14, 15; vedi GIUDA ISCARIOTA). A un certo punto Gesù stesso poté leggere nel cuore di Giuda e predire il suo tradimento. — Gv 13:10, 11.