APPENDICE

Come comportarsi con chi è disassociato

Come comportarsi con chi è disassociato

Poche cose ci fanno soffrire più del vedere un parente o un caro amico che viene espulso dalla congregazione cristiana come peccatore impenitente. Il modo in cui reagiamo alle istruzioni della Bibbia al riguardo può rivelare la profondità del nostro amore per Dio e della nostra lealtà alle sue disposizioni. * Prendiamo in considerazione alcune domande sull’argomento.

Come dovremmo comportarci con chi è disassociato? La Bibbia dice: “[Cessate] di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo”. (1 Corinti 5:11) Riguardo a chi “non rimane nell’insegnamento del Cristo”, si legge: “Non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage”. (2 Giovanni 9-11) Quindi con chi è disassociato non abbiamo contatti di natura spirituale o sociale. La Torre di Guardia del 1° gennaio 1982, a pagina 25, diceva: “Un semplice saluto può essere il primo passo che porta a una conversazione e forse anche a un’amicizia. Vorremmo fare questo primo passo con un disassociato?”

È davvero necessario evitarlo del tutto? Sì, e per diversi motivi. Primo, è una questione di lealtà a Dio e alla sua Parola. Ubbidiamo a Geova non solo quando ci conviene, ma anche quando è difficile farlo. L’amore per Dio ci spinge a ubbidire a tutti i suoi comandi, poiché riconosciamo che egli è giusto e amorevole e che seguire le sue leggi è sempre la cosa migliore. (Isaia 48:17; 1 Giovanni 5:3) Secondo, allontanandoci da un trasgressore impenitente, noi e gli altri componenti della congregazione siamo protetti dalla contaminazione morale e spirituale, e teniamo alto il buon nome della congregazione stessa. (1 Corinti 5:6, 7) Terzo, la nostra ferma adesione ai princìpi biblici può fare del bene al disassociato. Sostenendo la decisione del comitato giudiziario, potremmo toccare il cuore di un trasgressore che finora non ha accettato l’aiuto che gli anziani hanno cercato di dargli. Perdere la preziosa compagnia di persone a cui vuole bene può aiutarlo a ‘tornare in sé’, a riconoscere la gravità del suo errore e a fare passi concreti per riavvicinarsi a Geova. — Luca 15:17.

E se il disassociato è un parente? In tal caso gli stretti vincoli familiari possono davvero costituire una prova di lealtà. Come dovremmo comportarci con un parente disassociato? Non è possibile prendere in considerazione ogni circostanza, ma vediamo due situazioni tipo.

In certi casi il disassociato fa parte dell’immediata cerchia familiare e vive nella stessa casa. Poiché la disassociazione non pone fine ai vincoli familiari, le attività e i rapporti quotidiani tra i membri della famiglia possono continuare. Tuttavia, con il suo comportamento il disassociato ha scelto di troncare il legame spirituale che lo univa alla famiglia. Pertanto i familiari leali a Dio non hanno più con lui rapporti di natura spirituale. Per esempio, anche se fosse presente quando la famiglia si riunisce per lo studio della Bibbia, non vi prenderebbe parte attiva. Se invece viene disassociato un minorenne, i genitori hanno ancora la responsabilità di istruirlo e disciplinarlo. Perciò i genitori amorevoli potrebbero disporre di tenere con lui uno studio biblico. * — Proverbi 6:20-22; 29:17.

In altri casi il parente disassociato non fa parte dell’immediata cerchia familiare o vive fuori casa. Anche se in qualche rara occasione dovesse rendersi necessario avere dei contatti per sbrigare questioni familiari, tali contatti dovrebbero essere mantenuti al minimo. I familiari leali non cercano scuse per avere a che fare con un parente disassociato che non vive sotto lo stesso tetto. La lealtà a Geova e alla sua organizzazione li spinge piuttosto ad attenersi alle istruzioni scritturali sulla disassociazione. Con la loro condotta leale dimostrano di avere a cuore i migliori interessi del trasgressore e possono aiutarlo a trarre beneficio dalla disciplina ricevuta. * — Ebrei 12:11.

^ par. 1 Gli stessi princìpi biblici valgono anche in relazione a chi si dissocia dalla congregazione.

^ par. 2 Per maggiori informazioni su come comportarsi con i figli minorenni disassociati che vivono ancora in casa, vedi La Torre di Guardia del 1° ottobre 2001, pagine 16-17, e del 15 novembre 1988, pagina 20.

^ par. 3 Per maggiori informazioni su come comportarsi con un parente disassociato, vedi i consigli scritturali presi in esame nella Torre di Guardia del 15 aprile 1988, pagine 26-31, e del 1° gennaio 1982, pagine 27-32.