Abbiamo lo stesso punto di vista di Geova?
“Siate trasformati rinnovando la vostra mente” (ROM. 12:2)
CANTICI: 64, 125
1, 2. Cosa impariamo man mano che cresciamo in senso spirituale? Fate un esempio.
IMMAGINIAMO che qualcuno faccia un regalo a un bambino. I genitori dicono al figlio: “Di’ grazie”. Il figlio ringrazia, anche se in maniera poco convinta. Man mano che cresce, però, comincia a capire perché i genitori ci tengono che impari a mostrare gratitudine agli altri. Inizia a considerare anche lui importante ringraziare e lo fa in modo spontaneo.
2 In modo simile, quando abbiamo conosciuto Geova, abbiamo imparato quanto è importante ubbidire ai comandi basilari riportati nella Bibbia. Man mano che cresciamo in senso spirituale, però, scopriamo cosa piace o non piace a Geova e qual è il suo punto di vista su vari argomenti. Se impariamo a ragionare come lui e lasciamo che il suo modo di pensare influisca sulle nostre azioni e sulle nostre scelte, riusciremo a vedere le cose dal suo stesso punto di vista.
3. Perché a volte può essere difficile avere lo stesso punto di vista di Geova?
3 Anche se troviamo piacevole imparare a pensare come Geova, a volte ci può risultare difficile a causa del nostro modo di ragionare imperfetto. Magari conosciamo il suo punto di vista su questioni come immoralità sessuale, materialismo, uso errato del sangue oppure sull’opera di predicazione. Potremmo però fare fatica a capire perché la pensa così. Cosa possiamo fare? Come possiamo pensarla sempre più come Dio? E in che modo questo ci aiuta quando dobbiamo prendere decisioni?
COME ADOTTARE IL PUNTO DI VISTA DI DIO
4. Come possiamo ‘rinnovare la nostra mente’?
4 Leggi Romani 12:2. L’apostolo Paolo spiegò come possiamo imparare a vedere le cose come le vede Geova. Nell’articolo precedente abbiamo visto che se vogliamo ‘smettere di farci modellare da questo sistema di cose’ dobbiamo respingere idee e atteggiamenti tipici del mondo. Paolo però aggiunse che dobbiamo anche ‘rinnovare la nostra mente’. Per farlo dobbiamo studiare la Parola di Dio, capire il modo di pensare di Geova, meditarci su e poi cercare di vedere le cose come le vede lui.
5. Che differenza c’è tra una lettura superficiale e lo studio? Spiegate.
5 Studiare non significa leggere in maniera superficiale o semplicemente sottolineare le risposte. Significa cercare di imparare qualcosa di nuovo su Geova, sul suo modo di pensare e di agire. Dovremmo capire perché Geova dice di fare o non fare qualcosa e riflettere sui cambiamenti che dobbiamo apportare al nostro modo di pensare o alla nostra vita. Anche se non riusciremo a soffermarci sempre su tutti questi punti, ogni volta che studiamo ci sarà comunque utile dedicare magari la metà del tempo alla meditazione (Sal. 119:97; 1 Tim. 4:15).
6. Quali risultati otteniamo se meditiamo sulla Parola di Dio?
6 Quando meditiamo regolarmente sulla Parola di Dio ‘ci accertiamo’ e ci convinciamo del fatto che il modo di ragionare di Geova è perfetto. Iniziamo così a vedere le cose dal suo punto di vista e ci sentiamo in sintonia con i suoi pensieri. La nostra mente viene ‘rinnovata’ e sviluppiamo un nuovo modo di pensare: il modo di pensare di Geova. Tutto questo è straordinario!
I NOSTRI PENSIERI INFLUISCONO SULLE NOSTRE AZIONI
7, 8. (a) Qual è il punto di vista di Geova sulle cose materiali? (Vedi le immagini iniziali.) (b) Se la penseremo come Geova, quale sarà la cosa più importante per noi?
7 Pensare non coinvolge solo la mente: i pensieri influiscono sulle azioni (Mar. 7:21-23; Giac. 2:17). Lo comprendiamo meglio riflettendo su alcuni esempi. Un primo esempio riguarda il punto di vista di Geova sulle cose materiali. I Vangeli spiegano in modo chiaro qual è. Dio volle che fossero Giuseppe e Maria a crescere suo Figlio, anche se questa coppia non aveva molte possibilità economiche (Lev. 12:8; Luca 2:24). Quando nacque Gesù, Maria “lo pose in una mangiatoia, perché non avevano trovato un posto in cui alloggiare” (Luca 2:7). Se Geova avesse voluto, non sarebbe certo stato un problema per lui trovare una sistemazione migliore per la nascita di suo Figlio. Ma quello che gli importava di più era che Gesù crescesse in una famiglia spiritualmente forte.
8 Da questo passo della Bibbia capiamo come la pensa Geova sulle cose materiali. Alcuni genitori vogliono a tutti i costi che i figli abbiano il meglio in senso materiale, anche a discapito del loro benessere spirituale. È chiaro però che per Geova le cose spirituali sono in assoluto le più importanti. La pensiamo come lui? Cosa dimostrano le nostre azioni? (Leggi Ebrei 13:5.)
9, 10. Come dimostriamo di avere lo stesso punto di vista di Geova sull’importanza di non far sviare altri?
9 Un altro esempio è il punto di vista di Dio su chi fa sviare altri, portandoli a peccare o a smettere di servirlo. Gesù disse: “Se qualcuno fa sviare uno di questi piccoli che hanno fede, sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina come quella che viene fatta girare da un asino e che fosse lanciato in mare” (Mar. 9:42). I forti sentimenti espressi da Gesù indicano che è una questione seria. E dato che Gesù riflette perfettamente la personalità di suo Padre, sappiamo che Geova prova gli stessi sentimenti verso chi, senza preoccuparsene minimamente, si comporta in modo da far sviare un discepolo di Gesù (Giov. 14:9).
10 Abbiamo lo stesso punto di vista di Geova e Gesù? Cosa dimostrano le nostre azioni? Per esempio, supponiamo che ci piaccia un tipo di abbigliamento o un certo look che però potrebbe turbare alcuni nella congregazione o far nascere pensieri immorali. A cosa daremo più importanza, alle nostre preferenze o all’amore per i nostri fratelli? (1 Tim. 2:9, 10).
11, 12. In che modo l’odio per il male e l’autocontrollo ci proteggono dal fare ciò che è sbagliato?
11 Un terzo esempio riguarda l’odio di Geova per l’ingiustizia (Isa. 61:8). Pur tenendo conto del fatto che a causa della nostra imperfezione ci viene difficile fare ciò che è giusto, Geova si aspetta che anche noi odiamo qualsiasi azione sbagliata. (Leggi Salmo 97:10.) Meditando sui motivi per cui Geova odia il male, riusciremo a pensarla come lui, e questo ci aiuterà a essere ancora più forti per resistere alla tentazione di fare qualcosa che lui odia.
12 Se sviluppiamo lo stesso odio di Geova per il male, capiamo che una cosa è sbagliata anche se questa non è menzionata in modo specifico nella Bibbia. Facciamo un esempio. La lap dance è una danza immorale sempre più diffusa. Alcuni potrebbero non vederci niente di male, dato che in fondo praticarla non è come avere un rapporto sessuale vero e proprio. * Ma è così che la vede Geova? Lui odia qualsiasi tipo di azione sbagliata. Dobbiamo quindi stare alla larga da ciò che è male, e per farlo è importante che impariamo a controllarci e a odiare quello che lui odia (Rom. 12:9).
PREPARIAMOCI IN VISTA DI DECISIONI FUTURE
13. Perché dovremmo riflettere in anticipo sul punto di vista di Geova?
13 Quando studiamo dovremmo riflettere su come la pensa Geova, perché così terremo conto del suo punto di vista quando in futuro dovremo prendere decisioni. In questo modo, se ci trovassimo in una situazione che richiede una decisione immediata, non saremo presi alla sprovvista (Prov. 22:3). Vediamo alcuni esempi biblici.
14. Cosa impariamo dalla reazione di Giuseppe alle avances della moglie di Potifar?
14 Quando la moglie di Potifar cercò di sedurre Giuseppe, lui respinse immediatamente le sue avances, dimostrando di aver meditato in anticipo su come la pensa Geova sulla fedeltà coniugale. (Leggi Genesi 39:8, 9.) Inoltre, dalla risposta che le diede capiamo che la pensava esattamente come Dio. Disse: “Come potrei commettere questo grande male e peccare in effetti contro Dio?” Che dire di noi? Come reagiremmo se al lavoro qualcuno flirtasse con noi? E se sul nostro cellulare ricevessimo un messaggio o un’immagine dal contenuto sessualmente esplicito? * Se avremo già meditato su come la pensa Geova, adottato il suo punto di vista e deciso in anticipo come comportarci in casi del genere, sapremo subito qual è la cosa giusta da fare.
15. Come possiamo essere fedeli a Geova come lo furono i tre ebrei?
15 Vediamo l’esempio di Sadrac, Mesac e Abednego, tre ebrei che si rifiutarono di adorare l’immagine d’oro eretta dal re Nabucodonosor. La risposta decisa che diedero al re dimostra che avevano già meditato su cosa significava essere fedeli a Geova (Eso. 20:4, 5; Dan. 3:4-6, 12, 16-18). Se il nostro datore di lavoro ci chiedesse di partecipare a una raccolta fondi per un evento legato alla falsa religione, cosa faremmo? Invece di aspettare che sorgano situazioni simili per decidere cosa fare, seguiamo l’esempio dei tre ebrei e riflettiamo ora su come la pensa Geova. Se poi dovessimo trovarci a prendere decisioni del genere sarà più facile per noi fare e dire la cosa giusta.
16. In che modo avendo le idee chiare su come la pensa Geova saremo preparati per affrontare un’emergenza sanitaria?
16 Se meditiamo in anticipo sul punto di vista di Geova, saremo anche in grado di rimanere leali nel caso di un’emergenza sanitaria. È vero che siamo già decisi a rifiutare trasfusioni di sangue intero e dei suoi quattro componenti principali, ma ci sono altri trattamenti che ognuno di noi deve decidere se accettare o meno basandosi sui princìpi della Bibbia (Atti 15:28, 29). Non è certo una buona idea fare queste valutazioni in ospedale, quando si sta male e bisogna prendere una decisione rapida. Ora è il momento migliore per fare ricerche, compilare il documento con le disposizioni anticipate sui trattamenti sanitari e parlarne con il proprio medico. *
17-19. Perché è importante sapere ora come la pensa Geova? Citate situazioni in cui è importante essere preparati.
17 Come ultimo esempio, riflettiamo sulla risposta immediata di Gesù quando Pietro gli consigliò poco saggiamente: “Sii buono con te stesso, Signore”. Sicuramente Gesù aveva meditato molto su quello che Dio si aspettava da lui e sulle profezie riguardanti la sua vita terrena e la sua morte. Questo lo aiutò a essere ancora più deciso a restare fedele a Geova e dare la sua vita come riscatto, senza esitare. (Leggi Matteo 16:21-23.)
18 Oggi Dio desidera che i suoi servitori siano suoi amici e partecipino il più possibile all’opera di predicazione (Matt. 6:33; 28:19, 20; Giac. 4:8). Come fece Pietro con Gesù, alcuni motivati da buone intenzioni potrebbero cercare di convincerci che non serva impegnarsi così tanto nelle cose spirituali. Ad esempio, il nostro datore di lavoro potrebbe offrirci una promozione con un notevole aumento di stipendio, che influirebbe sul tempo che dedichiamo alle attività spirituali. Oppure se andiamo a scuola potremmo ricevere l’opportunità di trasferirci lontano da casa per proseguire gli studi. Sarà quello il momento di pregare, fare ricerche, parlarne con i genitori e con gli anziani e poi prendere una decisione? Non sarebbe meglio conoscere ora come la pensa Geova su questioni del genere e cercare di acquisire il suo punto di vista? Così, se ci verranno fatte offerte simili, non saremo tentati di accettarle. Sapremo esattamente cosa fare, perché avremo già definito i nostri obiettivi spirituali e dovremo solo mettere in atto una decisione già presa.
19 Forse ci vengono in mente altre situazioni che potrebbero presentarsi in modo inaspettato. Ovviamente non possiamo prepararci per ogni situazione ipotetica. Se però quando studiamo usiamo una parte del tempo per meditare sul modo di pensare di Geova, con tutta probabilità ricorderemo quello che abbiamo studiato e sapremo usarlo per prendere decisioni sagge. Quindi non sottovalutiamo l’importanza di capire il punto di vista di Geova, farlo nostro e riflettere sul modo in cui possiamo tenerne conto nelle decisioni che dobbiamo e dovremo prendere.
IL MODO DI PENSARE DI GEOVA CI GUIDA VERSO IL FUTURO
20, 21. (a) In che senso nel nuovo mondo la nostra libertà relativa ci renderà felici? (b) Come possiamo essere gioiosi già ora?
20 Non vediamo l’ora che arrivi il nuovo mondo, quando vivremo per sempre nel Paradiso! Sotto il Regno di Dio saremo liberi dalle sofferenze che fanno parte del sistema in cui viviamo. Continueremo a usare la nostra libertà per prendere decisioni in base alle nostre preferenze e ai nostri desideri, ma queste decisioni rispecchieranno il modo di pensare di Geova.
21 Certo, non avremo una libertà assoluta. Per stabilire cosa è giusto o sbagliato, saremo guidati dalle leggi e dal modo di pensare di Geova. Questo contribuirà a farci provare piena gioia in un ambiente piacevole in cui abbonderà la pace (Sal. 37:11). Nel frattempo, possiamo essere gioiosi già ora se ci impegniamo per avere lo stesso punto di vista di Geova.
^ par. 12 La lap dance può essere definita una danza in cui una ballerina (o un ballerino), di solito seminuda, si siede sulle ginocchia di un cliente e si muove in modo sensuale. A seconda del caso specifico, potrebbe costituire un atto di immoralità sessuale che richiede un’azione giudiziaria. Un cristiano che ha preso parte alla lap dance dovrebbe chiedere aiuto agli anziani (Giac. 5:14, 15).
^ par. 14 L’invio tramite cellulare di messaggi, foto o video sessualmente espliciti è chiamato sexting. In alcuni casi potrebbe richiedere un’azione giudiziaria. A volte alcuni minori coinvolti nel sexting sono stati perseguiti per reati sessuali. Per ulteriori informazioni, visitate il sito jw.org e leggete l’articolo “Cosa dovrei sapere sul sexting?” della rubrica “I giovani chiedono” (nella sezione COSA DICE LA BIBBIA > RAGAZZI). Oppure leggete l’articolo “Sexting: come affrontare l’argomento con vostro figlio” in La Torre di Guardia del 15 ottobre 2015, articolo 5.
^ par. 16 Le nostre pubblicazioni hanno trattato princìpi biblici relativi a quest’argomento. Vedi per esempio il libro “Mantenetevi nell’amore di Dio”, capitolo 21.
LA TORRE DI GUARDIA (EDIZIONE PER LO STUDIO)