CITTÀ DEL MESSICO. Il 4 dicembre 2017 a Tuxpan de Bolaños, una piccola cittadina sulle montagne dello stato di Jalisco, in Messico, una folla inferocita ha attaccato 12 dei nostri fratelli della comunità indigena huichol e altre 36 persone che si riuniscono con loro, cacciandoli dalle loro case. Gli aggressori erano infuriati perché i Testimoni non partecipano ai riti religiosi tradizionali huichol. Quali vittime di persecuzione religiosa, i nostri fratelli si sono appellati alle autorità per ricevere aiuto.
Le autorità dello stato del Messico rispettano le tradizioni e la cultura huichol e concedono a questa comunità un certo grado di autonomia. Per ordine del governo tradizionale huichol, alcuni uomini hanno buttato fuori con la forza i nostri fratelli dalle loro case che hanno poi saccheggiato, rubando porte, finestre e tetti. Gli oggetti che non sono stati rubati sono stati gettati in una scarpata. I fratelli sono poi stati portati in una foresta ed è stato detto loro che, se avessero cercato di tornare indietro, sarebbero stati ammazzati.
Un rappresentante della filiale del Messico è andato a visitare questi fratelli sfollati per offrire conforto spirituale e per trovare loro una sistemazione. Rappresentanti legali dei Testimoni di Geova hanno incontrato il presidente del governo dello stato di Jalisco, il procuratore dei diritti umani, il procuratore regionale e il responsabile della tutela delle vittime del crimine. Queste autorità stanno adesso facendo delle indagini sulla vicenda.
Il fratello Gamaliel Camarillo, portavoce dei Testimoni di Geova in Messico, ha dichiarato: “Siamo davvero scioccati per il fatto che i nostri compagni di fede, che vivono in maniera pacifica nella loro comunità e che rispettano le usanze locali, siano stati attaccati solo perché non partecipano a riti religiosi che offendono la loro coscienza. Si spera che le autorità locali fermino rapidamente questa forma di persecuzione religiosa”.
Preghiamo per i nostri fratelli che hanno perduto le loro case e tutto quello che avevano, e siamo sicuri che Geova continuerà a provvedere l’assistenza necessaria attraverso la sua organizzazione (Isaia 32:2).
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