Malachia 4:1-6

4 * “Poiché, ecco, viene il giorno che arde come una fornace,+ e tutti i presuntuosi e tutti quelli che operano malvagità devono divenire come la stoppia.+ E il giorno che viene certamente li divorerà”, ha detto Geova degli eserciti, “così che non lascerà loro né radice né ramo.+  E per voi che avete timore del mio nome certamente rifulgerà il sole della giustizia,+ con la guarigione nelle sue ali;+ e in effetti uscirete e calpesterete il suolo come vitelli ingrassati”.+  “E certamente calpesterete [i] malvagi, poiché diverranno come polvere sotto la pianta dei vostri piedi nel giorno in cui agirò”,+ ha detto Geova degli eserciti.  “Ricordate la legge di Mosè mio servitore con la quale gli comandai in Horeb riguardo a tutto Israele, sì, regolamenti e decisioni giudiziarie.*+  “Ecco, vi mando Elia* il profeta+ prima che venga il grande e tremendo giorno di Geova.+  Ed egli deve far volgere il cuore dei padri verso i figli, e il cuore dei figli verso i padri; affinché io non venga e realmente colpisca la terra,* votando[la] alla distruzione”.*+

Note in calce

TSyVg fanno iniziare qui il cap. 4; in MLXX questo è 3:19, e il cap. 3 continua sino alla fine del libro.
I LXX trasferiscono il v. 4 dopo il v. 6, facendo terminare così la profezia con una nota di speranza.
“Elia”: ebr. ʼEliyàh; LXXVg, “Elia”.
O, “il paese”. Ebr. haʼàrets; lat. terram.
“Votando[la] alla distruzione”: o, “con un bando”. Ebr. chèrem. Visto il tono severo con cui termina questa profezia, gli ebrei usano ripetere la lettura del v. 5, che ha un tono più lieto. Simili ripetizioni vengono fatte alla fine di altri libri, come Ecclesiaste, Isaia e Lamentazioni.