Introduzione a 2 Timoteo
Scrittore: Paolo
Luogo in cui fu scritto: Roma
Completato: ca. 65 E.V.
Aspetti salienti
La seconda lettera a Timoteo è l’ultima lettera ispirata scritta dall’apostolo Paolo.
Paolo scrive 2 Timoteo durante l’ultima detenzione a Roma, non molto prima della sua morte (2Tm 1:16, 17; 4:6-8). È probabile che Timoteo si trovi ancora a Efeso, dal momento che Paolo lo ha incoraggiato a rimanere lì (1Tm 1:3). Con questa lettera Timoteo apprende che Paolo sta affrontando con coraggio e fedeltà le sofferenze e la persecuzione; di sicuro il suo esempio lo incoraggia molto (2Tm 1:8, 12; 2:3, 8-13; 3:10, 11).
Anche se Timoteo viene menzionato per nome in 11 delle 14 lettere ispirate di Paolo, è in questa lettera che diventa particolarmente evidente lo stretto legame tra i due. Paolo lo chiama “amato figlio” (2Tm 1:2, 4, 5). Gli dà consigli paterni per aiutarlo a continuare a crescere spiritualmente e a prendere posizione in modo risoluto contro i falsi maestri (2Tm 2:7, 20-23; 4:1-5). Lo esorta ad andare presto da lui e a portargli alcune cose necessarie (2Tm 4:9, 13, 21).
A più riprese Paolo enfatizza l’importanza delle Scritture ispirate. Grazie a queste, Timoteo riuscirà a prendere posizione in modo risoluto contro i falsi maestri e a essere ben preparato per il suo ministero, sia all’interno che all’esterno della congregazione (2Tm 2:15; 3:14-17; 4:2, 5).
In questa lettera Paolo dà avvertimenti profetici relativi a un peggioramento della situazione che si verificherà in futuro. Parla del periodo in cui le persone “non sopporteranno il sano insegnamento”, anzi “si circonderanno di maestri che dicano loro quello che vogliono sentirsi dire” piuttosto che insegnare loro la verità (2Tm 4:3, 4). Predice anche che “negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili” perché le persone saranno malvagie (2Tm 3:1-5).
Autori e commentatori dei primi secoli, come Policarpo (69?-155?), accettarono e usarono la seconda lettera di Paolo a Timoteo. Inoltre cataloghi antichi dei libri delle Scritture Greche Cristiane inseriscono questa lettera tra gli scritti paolini. È inclusa per esempio nel Frammento Muratoriano (datato alla fine del II secolo) e in importanti manoscritti della Bibbia come il codice Sinaitico e il codice Alessandrino. (Vedi anche “Introduzione a 1 Timoteo”.)