Prima lettera ai Corinti 10:1-33

  • Esempi negativi della storia d’Israele (1-13)

  • Monito contro l’idolatria (14-22)

    • La tavola di Geova e la tavola dei demòni (21)

  • Libertà e riguardo per gli altri (23-33)

    • “Fate tutto alla gloria di Dio” (31)

10  Ora, fratelli, voglio che sappiate che i nostri antenati furono tutti sotto la nuvola,+ passarono tutti attraverso il mare,+  furono tutti battezzati in Mosè mediante la nuvola e il mare,  mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale+  e bevvero tutti la stessa bevanda spirituale.+ Infatti bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva, e quella roccia rappresentava* il Cristo.+  Eppure Dio non si compiacque della maggioranza di loro, e perciò furono uccisi nel deserto.+  Ora queste cose sono diventate per noi degli esempi, affinché non desideriamo cose dannose come le desiderarono loro.+  Non diventate idolatri come alcuni di loro; come è scritto: “Il popolo si sedette a mangiare e a bere, dopodiché si alzò per far festa”.+  Non pratichiamo l’immoralità sessuale,* come commisero immoralità sessuale* alcuni di loro, così che in un solo giorno ne caddero 23.000.+  Non mettiamo Geova* alla prova,+ come lo misero alla prova alcuni di loro, solo per essere uccisi dai serpenti.+ 10  Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro,+ solo per morire per mano dello sterminatore.+ 11  Queste cose accaddero loro come esempio, e sono state scritte per ammonire noi,+ sui quali è arrivata la fine dei sistemi di cose.* 12  Quindi chi pensa di stare in piedi badi di non cadere.+ 13  Non avete subìto nessuna tentazione che non abbiano subìto anche altri uomini.+ E Dio è fedele e non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare,+ ma con la tentazione farà anche la via d’uscita perché possiate sopportarla.+ 14  Perciò, miei cari, fuggite l’idolatria.+ 15  Parlo come a uomini dotati di discernimento: giudicate voi stessi ciò che dico. 16  Il calice della benedizione che benediciamo non è una partecipazione al sangue del Cristo?+ Il pane che spezziamo non è una partecipazione al corpo del Cristo?+ 17  Dato che c’è un solo pane, pur essendo molti, noi siamo un solo corpo:+ tutti infatti condividiamo quell’unico pane. 18  Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano i sacrifici non sono partecipi con l’altare?+ 19  Dunque cosa intendo dire? Che quello che viene sacrificato a un idolo sia qualcosa, o che un idolo sia qualcosa? 20  No, però dico che quello che le nazioni sacrificano lo sacrificano ai demòni, e non a Dio;+ e io non voglio che siate partecipi con i demòni.+ 21  Non potete bere il calice di Geova* e il calice dei demòni; non potete partecipare alla “tavola di Geova”*+ e alla tavola dei demòni. 22  O facciamo ingelosire Geova?*+ Siamo forse più forti di lui? 23  Tutto è lecito,* ma non tutto è vantaggioso. Tutto è lecito, ma non tutto edifica.+ 24  Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri.+ 25  Mangiate tutto quello che si vende al mercato, senza fare domande a motivo della vostra coscienza, 26  perché “a Geova* appartiene la terra con tutto ciò che la riempie”.+ 27  Se un non credente vi invita e volete andare da lui, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare domande a motivo della vostra coscienza. 28  Se però qualcuno vi dice: “Questo è stato offerto in sacrificio”, non mangiatene, a motivo di chi ve l’ha detto e della coscienza.+ 29  Non mi riferisco alla tua coscienza, ma a quella dell’altro. Per quale motivo, infatti, la mia libertà dovrebbe essere giudicata dalla coscienza di un altro?+ 30  Se mangio* rendendo grazie a Dio, perché dovrei essere criticato per quello per cui rendo grazie?+ 31  Perciò, sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.+ 32  Non siate d’ostacolo* né ai giudei, né ai greci, né alla congregazione di Dio,+ 33  così come anch’io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, non cercando il mio interesse+ ma quello di molti, perché siano salvati.+

Note in calce

O “era”.
O “ere”, “epoche”. Vedi Glossario, “sistema/i di cose”.
O “è permesso”.
Lett. “partecipo”.
O “causa d’inciampo”.