Primo libro di Samuele 15:1-35

  • Saul disubbidisce risparmiando Agag (1-9)

  • Samuele riprende Saul (10-23)

    • Ubbidire è meglio del sacrificio (22)

  • Saul rigettato come re (24-29)

  • Samuele uccide Agag (30-35)

15  E Samuele disse a Sàul: “Geova mi mandò a ungerti re sul suo popolo Israele;+ e ora ascolta ciò che Geova ha da dirti.+  Questo è ciò che Geova degli eserciti dice: ‘Chiederò conto agli amalechiti di ciò che fecero a Israele, di come gli si opposero quando usciva dall’Egitto.+  Ora va’: devi colpire gli amalechiti+ e destinarli alla distruzione+ insieme a tutti i loro beni. Non risparmiarli;* devi metterli a morte,+ uomini e donne, bambini e lattanti, tori e pecore, cammelli e asini’”.+  Sàul convocò l’esercito e contò gli uomini a Telaìm: 200.000 fanti e 10.000 uomini di Giuda.+  Sàul avanzò fino alla città di Àmalec e tese un’imboscata nella valle.*  Dopodiché disse ai cheniti:+ “Andatevene, separatevi dagli amalechiti, affinché io non vi spazzi via insieme a loro.+ Voi, infatti, mostraste amore leale a tutto il popolo d’Israele+ quando uscì dall’Egitto”. Così i cheniti si separarono da Àmalec.  Allora Sàul colpì gli amalechiti,+ da Avìla+ fino a Sur,+ che si trova presso il confine con l’Egitto.  Prese prigioniero Àgag,+ re di Àmalec, mentre tutto il resto del popolo lo destinò alla distruzione passandolo a fil di spada.+  Sàul e i suoi uomini risparmiarono* Àgag, i capi migliori del gregge e della mandria, gli animali da ingrasso, i montoni e tutto ciò che era di valore.+ Non vollero destinarli alla distruzione. Tutto quello che invece era inutile e di nessun interesse lo destinarono alla distruzione. 10  Allora Samuele ricevette questo messaggio* di Geova: 11  “Mi addolora* aver scelto Sàul come re, perché ha smesso di seguirmi, e non ha eseguito i miei ordini”.+ Samuele ne fu angosciato e levò grida a Geova tutta la notte.+ 12  La mattina presto si alzò per andare da Sàul, ma gli fu riferito: “Sàul è andato a Càrmel,+ e là si è eretto un monumento.+ Poi si è rimesso in cammino ed è sceso a Ghìlgal”. 13  Quando alla fine Samuele lo raggiunse, Sàul gli disse: “Geova ti benedica. Ho eseguito gli ordini* di Geova”. 14  Ma Samuele chiese: “Come mai, allora, sento greggi belare e mandrie muggire?”+ 15  Sàul rispose: “Sono gli animali presi agli amalechiti. Infatti i soldati hanno risparmiato* i capi migliori del gregge e della mandria per sacrificarli a Geova tuo Dio; tutto il resto però l’abbiamo destinato alla distruzione”. 16  Ma Samuele replicò: “Basta! Adesso ti riferirò ciò che Geova mi ha detto questa notte”.+ E Sàul gli disse: “Dimmi”. 17  Samuele continuò: “Non è forse vero che, quando fosti scelto come capo delle tribù d’Israele e Geova ti unse come re su Israele,+ tu stesso ti consideravi insignificante?+ 18  Poi Geova ti ha affidato una missione, dicendo: ‘Va’, destina alla distruzione quei peccatori degli amalechiti.+ Combattili finché non li avrai sterminati’.+ 19  Perché allora non hai ubbidito alla voce di Geova? Anzi, ti sei avventato sul bottino+ e hai fatto ciò che è male agli occhi di Geova!” 20  Tuttavia Sàul rispose a Samuele: “Ma io ho ubbidito alla voce di Geova! Sono partito per la missione che Geova mi aveva affidato, ho riportato indietro Àgag, re di Àmalec, e ho destinato alla distruzione gli amalechiti.+ 21  I soldati però hanno preso dal bottino pecore e bovini, il meglio di ciò che era destinato alla distruzione, per sacrificarli a Geova tuo Dio a Ghìlgal”.+ 22  E Samuele disse: “Geova apprezza olocausti e sacrifici quanto apprezza l’ubbidienza alla sua voce?+ Ecco, ubbidire a Geova è meglio del sacrificio,+ e ascoltare è meglio del grasso+ dei montoni. 23  Infatti la ribellione+ è come il peccato della divinazione,+ e agire con presunzione* è come ricorrere al potere della magia e all’idolatria.* Dal momento che hai rigettato gli ordini* di Geova,+ lui ha rigettato te come re”.+ 24  Allora Sàul disse a Samuele: “Ho peccato: ho trasgredito il comando di Geova e le tue parole perché ho temuto i miei uomini e li ho assecondati. 25  Ora però, ti prego, perdona il mio peccato e torna indietro con me, così che io possa inchinarmi davanti a Geova”.+ 26  Ma Samuele disse a Sàul: “Non tornerò indietro con te, perché hai rigettato gli ordini* di Geova e Geova ha rigettato te, e non sarai più re su Israele”.+ 27  Quando Samuele si voltò per andarsene, Sàul lo afferrò per il lembo del manto senza maniche, che si strappò. 28  Quindi Samuele gli disse: “Oggi Geova ha strappato via da te il regno d’Israele, e lo darà a un altro migliore di te.+ 29  Inoltre il Glorioso d’Israele+ non si rivelerà falso+ e non cambierà idea,* perché non è un semplice uomo che torna sulle sue decisioni”.*+ 30  E Sàul replicò: “Ho peccato. Ma adesso, ti prego, onorami di fronte agli anziani del mio popolo e di fronte a Israele! Torna indietro con me, e io mi inchinerò davanti a Geova tuo Dio”.+ 31  Perciò Samuele tornò indietro insieme a Sàul, il quale si inchinò davanti a Geova. 32  Poi Samuele disse: “Portatemi Àgag, re di Àmalec”. Àgag andò da lui timoroso,* perché fino ad allora si era detto: “Di sicuro l’ho scampata”.* 33  Samuele invece disse: “Proprio come la tua spada ha privato di figli le donne, così tua madre sarà privata di figli”. A quel punto Samuele fece Àgag a pezzi davanti a Geova a Ghìlgal.+ 34  Samuele poi andò a Rama, e Sàul tornò a Ghibèa di Sàul, a casa sua. 35  Samuele, fino al giorno della sua morte, non rivide più Sàul, e si addolorava per lui.+ E Geova si dispiacque* di aver fatto Sàul re d’Israele.+

Note in calce

O “non avere compassione”.
O “uadi”, vedi Glossario.
O “ebbero compassione”.
Lett. “parola”.
O “mi rammarico”.
Lett. “parola”.
O “hanno avuto compassione”.
Lett. “spingersi presuntuosamente avanti”.
O “alle divinità domestiche”, “agli idoli”. Lett. “terafìm”.
Lett. “parola”.
Lett. “parola”.
O “non si rammaricherà”.
O “che si rammarica”.
O forse “fiducioso”.
Lett. “l’amarezza della morte è passata”.
O “si rammaricò”.