Primo libro di Samuele 22:1-23

  • Davide va ad Adullam e a Mizpe (1-5)

  • Saul fa uccidere i sacerdoti di Nob (6-19)

  • Abiatar riesce a sfuggire (20-23)

22  Poi Davide se ne andò da lì+ e si rifugiò nella caverna di Adullàm.+ Quando lo vennero a sapere, i suoi fratelli e l’intera casa di suo padre scesero da lui.  E tutti quelli che erano in difficoltà o indebitati o scontenti* gli si radunarono intorno, e lui divenne il loro capo. Erano circa 400 uomini.  In seguito Davide andò a Mizpe di Mòab, e disse al re di Mòab:+ “Per favore, lascia che mio padre e mia madre stiano qui con voi finché non saprò cosa farà Dio per me”.  Così li lasciò presso il re di Mòab, e loro stettero lì per tutti i giorni che Davide rimase nel proprio rifugio.+  Il profeta Gad+ disse poi a Davide: “Non rimanere in quel rifugio. Va’ via da lì; va’ nel paese di Giuda”.+ Perciò Davide se ne andò e raggiunse la foresta di Èret.  Sàul venne a sapere che Davide e gli uomini con lui erano stati individuati. In quel momento Sàul si trovava a Ghibèa,+ seduto sotto il tamarisco sull’altura, con la lancia in mano; tutti i suoi servitori gli stavano intorno.  Sàul disse dunque ai suoi servitori attorno a lui: “Voi beniaminiti, ascoltatemi. Anche il figlio di Iesse+ darà a tutti voi campi e vigne? Vi nominerà tutti capi di migliaia e capi di centinaia?+  Avete tutti cospirato contro di me! Quando addirittura mio figlio ha stretto un patto con il figlio di Iesse,+ nessuno mi ha informato! Nemmeno uno di voi si preoccupa per me e mi dice che mio figlio ha spinto il mio servitore a tramare contro di me, come sta accadendo proprio adesso!”  Allora Dòeg+ l’edomita, che stava lì a capo dei servitori di Sàul, rispose:+ “Ho visto il figlio di Iesse venire a Nob da Ahimèlec, figlio di Ahitùb.+ 10  Ahimèlec ha consultato Geova per lui e gli ha dato delle provviste. Gli ha perfino consegnato la spada di Golia il filisteo”.+ 11  Immediatamente il re convocò il sacerdote Ahimèlec, figlio di Ahitùb, e tutti i sacerdoti della casa di suo padre, che erano a Nob. Così vennero tutti dal re. 12  Sàul ora disse: “Ascoltami, figlio di Ahitùb!” E l’altro rispose: “Eccomi, mio signore”. 13  Sàul gli disse: “Perché tu e il figlio di Iesse avete cospirato contro di me? Gli hai dato del pane e una spada, e hai consultato Dio in suo favore. Lui mi è nemico e trama contro di me, e lo sta facendo proprio ora”. 14  Ahimèlec replicò al re: “Chi, fra tutti i tuoi servitori, è fidato* come Davide?+ È il genero del re;+ è capo della tua guardia del corpo, ed è onorato nella tua casa.+ 15  Questa non è affatto la prima volta che consulto Dio in suo favore.+ Quello di cui parli è inconcepibile per me! Il re non accusi di nulla né me né l’intera casa di mio padre, perché io, tuo servitore, non sapevo assolutamente niente di tutta questa faccenda”.+ 16  Ma il re disse: “Morirai di certo,+ Ahimèlec, tu e tutta la casa di tuo padre”.+ 17  Poi disse alle guardie* intorno a lui: “Andate, uccidete i sacerdoti di Geova, perché si sono messi dalla parte di Davide! Sapevano che era un fuggiasco e non mi hanno informato!” Ma i servitori del re non vollero toccare i sacerdoti di Geova. 18  Allora il re disse a Dòeg:+ “Va’ tu a uccidere i sacerdoti!” Subito Dòeg l’edomita+ andò e assalì lui i sacerdoti. Quel giorno mise a morte 85 uomini che indossavano l’efod di lino.+ 19  Colpì con la spada anche Nob,+ la città dei sacerdoti; passò a fil di spada uomini e donne, bambini e lattanti, tori, asini e pecore. 20  Comunque Abiatàr,+ uno dei figli di Ahimèlec, figlio di Ahitùb, riuscì a mettersi in salvo e fuggì per unirsi a Davide. 21  “Sàul ha ucciso i sacerdoti di Geova”, riferì a Davide. 22  E Davide gli disse: “Quel giorno+ ero sicuro che Dòeg l’edomita lo avrebbe detto a Sàul, perché era lì. Sono personalmente responsabile della morte di tutti quelli* della casa di tuo padre. 23  Resta con me. Non aver paura, perché chiunque vuole la tua morte* vuole anche la mia; sei sotto la mia protezione”.+

Note in calce

O “con l’anima amareggiata”.
O “fedele”.
Lett. “corrieri”.
O “di ogni anima”.
O “cerca la tua anima”.