Giosuè 6:1-27

  • Cadono le mura di Gerico (1-21)

  • Risparmiate Raab e la sua famiglia (22-27)

6  Ora le porte di Gèrico erano serrate a causa degli israeliti; nessuno usciva e nessuno entrava.+  E Geova disse a Giosuè: “Vedi, ti ho dato in mano Gèrico, il suo re e i suoi valorosi guerrieri.+  Tutti voi uomini di guerra dovete marciare intorno alla città, facendo il giro della città una volta. Devi farlo per sei giorni.  Sette sacerdoti devono portare sette corni di montone davanti all’Arca. Ma il settimo giorno dovete marciare intorno alla città sette volte e i sacerdoti devono suonare i corni.+  Quando verranno suonati i corni di montone, non appena ne sentirete il suono,* tutti i soldati dovranno prorompere in un possente grido di guerra. Allora le mura della città crolleranno,+ e i soldati si dovranno lanciare all’attacco, ciascuno dritto davanti a sé”.  Quindi Giosuè, figlio di Nun, convocò i sacerdoti e disse loro: “Prendete l’Arca del Patto, e sette sacerdoti devono portare sette corni di montone davanti all’Arca di Geova”.+  Poi disse ai soldati: “Mettetevi in marcia e fate il giro intorno alla città. Le truppe+ devono passare davanti all’Arca di Geova”.  E proprio come Giosuè aveva detto ai soldati, i sette sacerdoti che portavano sette corni di montone davanti a Geova avanzarono suonando i corni, e l’Arca del Patto di Geova li seguiva.  Le truppe passarono davanti ai sacerdoti che suonavano i corni, e la retroguardia seguiva l’Arca mentre venivano suonati di continuo i corni. 10  Giosuè aveva comandato ai soldati: “Non urlate e non fate sentire le vostre voci. Non deve uscirvi di bocca nemmeno una parola fino al giorno in cui vi dirò di urlare. Allora urlerete”. 11  Fece fare all’Arca di Geova il giro intorno alla città una volta, dopodiché tutti tornarono all’accampamento e passarono la notte lì. 12  Il mattino dopo Giosuè si alzò di buon’ora, e i sacerdoti presero l’Arca+ di Geova, 13  e sette sacerdoti che portavano sette corni di montone camminavano davanti all’Arca di Geova, suonando di continuo i corni. Le truppe camminavano davanti a loro, e la retroguardia seguiva l’Arca di Geova mentre venivano suonati di continuo i corni. 14  Il secondo giorno marciarono intorno alla città una volta, dopodiché tornarono all’accampamento. Fecero così per sei giorni.+ 15  Il settimo giorno si alzarono di buon’ora, allo spuntare dell’alba, e marciarono intorno alla città in quello stesso modo sette volte. Fu solo quel giorno che marciarono intorno alla città sette volte.+ 16  La settima volta i sacerdoti suonarono i corni, e Giosuè disse ai soldati: “Urlate,+ perché Geova vi ha dato la città! 17  La città con tutto ciò che vi si trova dev’essere destinata alla distruzione;+ appartiene tutto a Geova. Rimangano in vita solo Ràab+ la prostituta e tutti quelli che sono in casa sua, perché nascose le spie che mandammo.+ 18  Ma state lontani da ciò che è destinato alla distruzione,+ così da non desiderare niente di quello che è destinato alla distruzione e da non prenderlo,+ altrimenti renderete l’accampamento d’Israele una cosa destinata alla distruzione e porterete la rovina* su di esso.+ 19  Ma tutto l’argento e l’oro e gli oggetti di rame e di ferro sono santi per Geova.+ Devono andare nel tesoro di Geova”.+ 20  I soldati allora urlarono quando vennero suonati i corni.+ Appena i soldati sentirono il suono dei corni e proruppero in un possente grido di guerra, le mura crollarono.+ Dopodiché i soldati si lanciarono all’attacco della città, ciascuno dritto davanti a sé, e la catturarono. 21  Destinarono alla distruzione tutto ciò che era nella città, uccidendo con la spada uomo e donna, giovane e vecchio, toro, pecora e asino.+ 22  Ai due uomini che avevano ispezionato il paese, Giosuè disse: “Entrate nella casa della prostituta e fate uscire lei e tutti quelli che le appartengono, proprio come le avete giurato”.+ 23  Quindi le giovani spie entrarono e fecero uscire Ràab insieme a suo padre, sua madre, i suoi fratelli e tutti quelli che le appartenevano. Fecero uscire tutta la sua famiglia+ e la portarono al sicuro in un luogo fuori dall’accampamento d’Israele. 24  Poi incendiarono la città e tutto ciò che vi si trovava. Ma diedero al tesoro della casa di Geova l’argento, l’oro e gli oggetti di rame e di ferro.+ 25  Giosuè risparmiò solo Ràab la prostituta, la famiglia di suo padre e tutti quelli che le appartenevano;+ e Ràab vive ancora oggi in Israele,+ perché nascose le spie che Giosuè aveva mandato a ispezionare Gèrico.+ 26  A quel tempo Giosuè pronunciò* questo giuramento: “Sia maledetto davanti a Geova l’uomo che si metterà a ricostruire questa città di Gèrico. Ne getterà le fondamenta a costo della vita del suo primogenito, e ne erigerà le porte a costo della vita del figlio minore”.+ 27  Così Geova dimostrò di essere con Giosuè,+ e la sua fama si sparse per tutta la terra.+

Note in calce

O “lungo squillo”.
O “ostracismo”, “guai”.
O forse “fece pronunciare al popolo”.