Atti degli Apostoli 24:1-27

  • Accuse contro Paolo (1-9)

  • Difesa di Paolo davanti a Felice (10-21)

  • Rinviato il caso di Paolo (22-27)

24  Cinque giorni dopo il sommo sacerdote Ananìa+ arrivò con alcuni anziani e un oratore* di nome Tertùllo, e questi presentarono al governatore+ le loro accuse contro Paolo.  Quando fu chiamato, Tertùllo cominciò la sua accusa dicendo: “Grazie a te godiamo di grande pace e grazie alla tua lungimiranza si attuano riforme in questa nazione;  sempre e dovunque, eccellentissimo Felice, riconosciamo questo con la massima gratitudine.  Ma per non trattenerti troppo a lungo, ti supplico nella tua benevolenza di ascoltarci per breve tempo.  Abbiamo riscontrato che quest’uomo è come la peste,*+ fomenta sedizioni+ fra tutti i giudei dell’intera terra abitata ed è un capo della setta dei nazareni.+  Ha anche cercato di profanare il tempio, e così noi lo abbiamo preso.+  [.⁠.⁠.]*  Interrogandolo, potrai verificare tu stesso tutte queste cose delle quali lo accusiamo”.  Allora anche i giudei appoggiarono l’accusa, affermando che le cose stavano veramente così. 10  Quando il governatore gli fece cenno di parlare, Paolo rispose: “So bene che da molti anni sei giudice di questa nazione, perciò parlo senza indugio in mia difesa.+ 11  Come tu stesso puoi accertare, non sono passati più di 12 giorni da quando sono salito a Gerusalemme per adorare,+ 12  e non mi hanno trovato né a dibattere con qualcuno nel tempio né ad aizzare la gente nelle sinagoghe o in città. 13  Non possono nemmeno provare le cose delle quali ora mi accusano. 14  Ma ti confesso questo: seguendo la via che loro chiamano setta io rendo sacro servizio all’Iddio dei miei antenati,+ in quanto credo a tutte le cose esposte nella Legge e scritte nei Profeti.+ 15  Inoltre ho in Dio la speranza, che anche questi uomini hanno, che ci sarà una risurrezione+ sia dei giusti che degli ingiusti.+ 16  Per questo mi sforzo continuamente di mantenere una coscienza pura* davanti a Dio e agli uomini.+ 17  Ora, dopo diversi anni, sono tornato per portare doni di misericordia+ alla mia nazione e per fare offerte. 18  Mentre ero occupato in queste cose, mi hanno trovato purificato cerimonialmente nel tempio,+ e non stavo radunando una folla né fomentando un tumulto. Là c’erano alcuni giudei della provincia dell’Asia; 19  loro dovrebbero essere qui davanti a te per accusarmi se avessero davvero qualcosa contro di me.+ 20  Oppure siano gli uomini qui presenti a dire quale colpa hanno trovato in me quando stavo davanti al Sinedrio, 21  se non il fatto che ho gridato mentre ero in mezzo a loro: ‘Oggi davanti a voi vengo giudicato a motivo della risurrezione dei morti!’”+ 22  Comunque Felice, che era ben informato su questa Via,+ li congedò dicendo: “Quando arriverà il comandante Lìsia, prenderò una decisione su questo caso che vi riguarda”. 23  Poi ordinò al centurione di tenere l’uomo agli arresti ma di concedergli una certa libertà, senza proibire ai suoi amici di assisterlo. 24  Dopo alcuni giorni Felice, venuto con sua moglie Drusìlla, che era giudea, fece chiamare Paolo e lo ascoltò intorno alla fede in Cristo Gesù.+ 25  Ma sentendo Paolo parlare di giustizia, di autocontrollo* e del giudizio futuro,+ Felice si spaventò e disse: “Per adesso va’; quando ne avrò l’opportunità ti manderò a chiamare”. 26  Intanto sperava che Paolo gli desse del denaro. Per questo motivo lo mandava a chiamare spesso e conversava con lui. 27  Trascorsi due anni, Felice ebbe come successore Porcio Festo; volendo guadagnarsi il favore dei giudei,+ Felice lasciò Paolo agli arresti.

Note in calce

O “avvocato”.
O “è un sobillatore”, “è un istigatore”.
O “irreprensibile”.
O “padronanza di sé”.