Esdra 8:1-36

  • Elenco di quelli che accompagnano Esdra (1-14)

  • Preparativi per il viaggio (15-30)

  • Partenza da Babilonia e arrivo a Gerusalemme (31-36)

8  Questi furono i capi delle case paterne, e con loro quelli che furono registrati secondo le loro genealogie, che salirono con me da Babilonia durante il regno del re Artasèrse:+  dei figli di Fìneas,+ Ghèrsom; dei figli di Itamàr,+ Daniele; dei figli di Davide, Attùs;  dei figli di Secanìa, dei figli di Paròs, Zaccarìa, e con lui furono registrati 150 maschi;  dei figli di Paàt-Mòab,+ Elièo-Enài, figlio di Zeraìa, e con lui 200 maschi;  dei figli di Zattu,+ Secanìa, figlio di Iahazièl, e con lui 300 maschi;  dei figli di Adìn,+ Èbed, figlio di Gionatan, e con lui 50 maschi;  dei figli di Èlam,+ Isaia, figlio di Atalìa, e con lui 70 maschi;  dei figli di Sefatìa,+ Zebadìa, figlio di Michele, e con lui 80 maschi;  dei figli di Giòab, Abdìa, figlio di Iehièl, e con lui 218 maschi; 10  dei figli di Bani, Selomìt, figlio di Iosifìa, e con lui 160 maschi; 11  dei figli di Bebài,+ Zaccarìa, figlio di Bebài, e con lui 28 maschi; 12  dei figli di Azgàd,+ Ioanàn, figlio di Accatàn, e con lui 110 maschi; 13  dei figli di Adonicàm,+ gli ultimi, i cui nomi erano Elifèlet, Ieièl e Semaìa, e con loro 60 maschi; 14  e dei figli di Bigvài,+ Utài e Zabbùd, e con loro 70 maschi. 15  Li radunai al fiume che arriva ad Aàva,+ e restammo accampati lì per tre giorni. Ma quando passai in rassegna il popolo e i sacerdoti, non vi trovai nessun levita. 16  Allora mandai a chiamare Elièzer, Arièl, Semaìa, Elnatàn, Iarìb, Elnatàn, Nàtan, Zaccarìa e Mesullàm, che erano capi, e Ioiarìb ed Elnatàn, che erano insegnanti. 17  Quindi ordinai loro di andare da Iddo, capo nella località chiamata Casìfia. Dissi loro di chiedere a Iddo e ai suoi fratelli, i servitori del tempio* che erano a Casìfia, di mandarci servitori per la casa del nostro Dio. 18  Dato che la buona mano del nostro Dio era su di noi, ci mandarono un uomo assennato dei figli di Mahli,+ nipote di Levi, figlio di Israele, cioè Serebìa,+ con i suoi figli e i suoi fratelli, 18 uomini; 19  e Asabìa e con lui Isaia dei merariti,+ i suoi fratelli e i loro figli, 20 uomini; 20  e 220 servitori del tempio,* che Davide e i principi avevano dato al servizio dei leviti, tutti registrati per nome. 21  Proclamai quindi un digiuno lì al fiume Aàva, perché ci umiliassimo davanti al nostro Dio e ricercassimo la sua guida per il nostro viaggio, per noi, i nostri bambini e tutti i nostri beni. 22  Infatti mi vergognavo di chiedere al re soldati e cavalieri che ci proteggessero dai nemici lungo la strada, perché gli avevamo detto: “La buona mano del nostro Dio è su tutti quelli che lo cercano,+ ma la sua forza e la sua ira sono contro tutti quelli che lo abbandonano”.+ 23  Perciò digiunammo e implorammo il nostro Dio a questo riguardo, e lui ascoltò la nostra supplica.+ 24  Poi tra i capi dei sacerdoti ne scelsi 12, cioè Serebìa, Asabìa+ e 10 dei loro fratelli. 25  Pesai per loro l’argento, l’oro e gli utensili, la contribuzione che era stata offerta per la casa del nostro Dio dal re, dai suoi consiglieri, dai suoi principi e da tutti gli israeliti che si trovavano là.+ 26  Così misi nelle loro mani 650 talenti* d’argento, 100 utensili d’argento per un valore di 2 talenti, 100 talenti d’oro, 27  20 coppe d’oro per un valore di 1.000 darici* e 2 utensili di rame pregiato, rosso lucente, preziosi come l’oro. 28  Quindi dissi loro: “Voi siete consacrati a Geova,+ e questi utensili sono santi, e l’argento e l’oro sono un’offerta volontaria a Geova, l’Iddio dei vostri antenati. 29  Custoditeli con cura fino a quando non li avrete pesati davanti ai capi dei sacerdoti e dei leviti e ai principi delle case paterne d’Israele a Gerusalemme,+ nelle stanze* della casa di Geova”. 30  E i sacerdoti e i leviti presero l’argento, l’oro e gli utensili che erano stati pesati per loro, così da portarli a Gerusalemme alla casa del nostro Dio. 31  Alla fine, il 12º giorno del 1º mese,+ partimmo dal fiume Aàva+ per andare a Gerusalemme. La mano del nostro Dio era su di noi, e lungo la strada egli ci protesse dalla mano dei nemici e dalle imboscate. 32  Arrivammo dunque a Gerusalemme+ e, dopo essere stati lì tre giorni, 33  il quarto giorno pesammo l’argento, l’oro e gli utensili nella casa del nostro Dio+ e li consegnammo al sacerdote Meremòt,+ figlio di Urìa;* con lui c’erano Eleàzaro, figlio di Fìneas, e i leviti Iozabàd,+ figlio di Ièsua, e Noadìa, figlio di Binnùi.+ 34  Tutto fu contato e pesato, e il peso totale fu registrato. 35  Quelli tornati dalla schiavitù, i rimpatriati, presentarono olocausti all’Iddio d’Israele: 12 tori+ per tutto Israele, 96 montoni, 77 agnelli+ e 12 capri+ come offerta per il peccato, il tutto in olocausto a Geova.+ 36  Poi consegnammo i decreti del re+ ai satrapi* del re e ai governatori della regione dell’Oltrefiume,*+ e questi sostennero il popolo e la casa del vero Dio.+

Note in calce

O “netinei”. Lett. “quelli dati”.
O “netinei”. Lett. “quelli dati”.
Un talento corrispondeva a 34,2 kg. Vedi App. B14.
Il darico era una moneta d’oro persiana. Vedi App. B14.
O “sale da pranzo”.
O “Urìja”.
Titolo che significa “protettori del regno”, qui riferito ai governatori delle province dell’impero persiano.
Regione a ovest dell’Eufrate.