Lettera ai Galati 3:1-29

  • Opere della Legge e fede (1-14)

    • “Il giusto vivrà per fede” (11)

  • La promessa abraamica non dipende dalla Legge (15-18)

    • Cristo, discendenza di Abraamo (16)

  • Origine e scopo della Legge (19-25)

  • Figli di Dio per mezzo della fede (26-29)

    • Quelli che appartengono a Cristo sono discendenza di Abraamo (29)

3  Galati insensati! Da chi vi siete fatti incantare,+ proprio voi a cui Gesù Cristo è stato vividamente rappresentato* appeso al palo?+  Voglio sapere solo questo da voi: avete ricevuto lo spirito a motivo delle opere della legge o a motivo della fede in ciò che avete sentito?+  Siete così insensati? Dopo aver iniziato all’insegna dello spirito, state concludendo all’insegna della carne?+  Avete subìto tante sofferenze per nulla? Non può essere stato per nulla!  E dunque, colui che vi fornisce lo spirito e compie opere potenti+ fra voi lo fa grazie alle vostre opere della legge o a motivo della vostra fede in ciò che avete sentito?  È proprio come accadde ad Abraamo: “ripose fede in Geova,* e per questo fu considerato giusto”.*+  Sicuramente sapete che i figli di Abraamo sono quelli che hanno fede.+  E il passo della Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe dichiarato giuste persone delle nazioni a motivo della fede, preannunciò ad Abraamo questa buona notizia: “Grazie a te tutte le nazioni saranno benedette”.+  Quindi quelli che hanno fede vengono benedetti insieme ad Abraamo, che aveva fede.+ 10  Su tutti quelli che si affidano alle opere della legge pesa una maledizione; infatti è scritto: “Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel rotolo della Legge mettendole in pratica”.+ 11  Inoltre è evidente che mediante la legge nessuno viene dichiarato giusto davanti a Dio,+ perché “il giusto vivrà per fede”.+ 12  Ma la Legge non si basa sulla fede; al contrario, “chi fa queste cose vivrà grazie a esse”.+ 13  Cristo ci ha riscattato*+ dalla maledizione della Legge diventando una maledizione al posto nostro, perché è scritto: “Maledetto ogni uomo appeso al palo”.+ 14  Ciò è avvenuto affinché tramite Cristo Gesù la benedizione di Abraamo fosse estesa alle nazioni,+ così che mediante la fede noi potessimo ricevere lo spirito promesso.+ 15  Fratelli, faccio un esempio preso dalla vita di ogni giorno: una volta che un patto è stato convalidato, anche se soltanto da un uomo, nessuno lo annulla o vi fa delle aggiunte. 16  Ora, le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua discendenza.*+ Non dice “e ai tuoi discendenti”,* come se parlasse di molti. Dice piuttosto “e alla tua discendenza”* nel senso di uno solo, che è Cristo.+ 17  E dico questo: la Legge, che è venuta all’esistenza 430 anni dopo,+ non annulla il patto precedentemente concluso da Dio, cancellando così la promessa. 18  Se infatti l’eredità si ottenesse in base alla legge, non si otterrebbe più in base a una promessa; ma Dio l’ha benevolmente donata ad Abraamo per mezzo di una promessa.+ 19  Perché allora la Legge? Essa fu aggiunta per rendere evidenti le trasgressioni+ finché non fosse arrivata la discendenza*+ alla quale era stata fatta la promessa; e fu trasmessa tramite angeli,+ per mano di un mediatore.+ 20  Ora, non serve un mediatore quando c’è una sola persona, e Dio è uno solo. 21  La Legge è dunque contro le promesse di Dio? No di certo! Infatti, se fosse stata data una legge in grado di dare la vita, allora la giustizia sarebbe davvero dipesa dalla legge. 22  Ma la Scrittura ha consegnato ogni cosa alla custodia del peccato, affinché ciò che è stato promesso in base alla fede in Gesù Cristo fosse dato a quelli che esercitano fede. 23  Comunque, prima che arrivasse la fede, eravamo sorvegliati dalla Legge, affidati alla sua custodia, in attesa della fede che doveva essere rivelata.+ 24  Così la Legge divenne il nostro tutore* per condurci a Cristo,+ affinché fossimo dichiarati giusti mediante la fede.+ 25  Ma ora che la fede è arrivata,+ non siamo più affidati a un tutore.*+ 26  Difatti siete tutti figli di Dio+ per mezzo della vostra fede in Cristo Gesù.+ 27  Tutti voi che siete stati battezzati in Cristo, infatti, vi siete rivestiti di Cristo.+ 28  Non c’è né giudeo né greco,+ non c’è né schiavo né libero,+ non c’è né maschio né femmina,+ perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.+ 29  Inoltre, se appartenete a Cristo, allora siete discendenza* di Abraamo,+ eredi+ secondo la promessa.+

Note in calce

O “descritto”.
O “e questo gli fu accreditato come giustizia”.
O “liberato”.
O “discendente”. Lett. “seme”; il termine greco qui è al singolare, sebbene possa avere anche un significato collettivo.
Lett. “semi”.
Lett. “seme”.
O “il discendente”. Lett. “seme”.
O “pedagogo”.
O “pedagogo”.
Lett. “seme”.