Vangelo secondo Giovanni 11:1-57

  • Morte di Lazzaro (1-16)

  • Gesù conforta Marta e Maria (17-37)

  • Gesù risuscita Lazzaro (38-44)

  • Si complotta per uccidere Gesù (45-57)

11  C’era un uomo di nome Lazzaro che era malato; era di Betània, il villaggio di Maria e di sua sorella Marta.+  Si trattava di quella Maria che cosparse il Signore di olio profumato e gli asciugò i piedi con i propri capelli.+ Il malato, Lazzaro, era suo fratello.  Le sue sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: “Signore, ecco, il tuo caro amico è malato”.  Quando lo seppe, Gesù disse: “Questa malattia alla fine non sarà per la morte, ma per la gloria di Dio,+ affinché tramite essa il Figlio di Dio sia glorificato”.  Gesù voleva bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro.  Comunque, dopo aver saputo che Lazzaro era malato, rimase altri due giorni dove si trovava.  Poi disse ai discepoli: “Torniamo in Giudea”.  I discepoli replicarono: “Rabbi,+ da poco i giudei hanno cercato di lapidarti,+ e tu vuoi tornare là?”  Gesù rispose: “Non ci sono 12 ore di luce in un giorno?+ Se uno cammina alla luce del giorno non inciampa, perché vede la luce di questo mondo. 10  Ma se uno cammina di notte inciampa, perché la luce non è in lui”. 11  Detto questo, aggiunse: “Il nostro amico Lazzaro si è addormentato,+ ma io vado a svegliarlo”. 12  Allora i discepoli gli dissero: “Signore, se sta dormendo, guarirà”. 13  In realtà Gesù aveva parlato della sua morte, ma loro pensavano che si riferisse al sonno letterale. 14  Perciò Gesù disse loro chiaramente: “Lazzaro è morto,+ 15  e io sono contento per voi che non fossi lì, perché così crederete. Ma andiamo da lui”. 16  Così Tommaso (chiamato il Gemello) disse agli altri discepoli: “Andiamo anche noi a morire con lui!”+ 17  Al suo arrivo, Gesù trovò che Lazzaro era nella tomba* già da quattro giorni. 18  Betània distava da Gerusalemme soltanto 3 chilometri* circa, 19  e molti giudei erano andati da Marta e Maria a consolarle per la morte del fratello. 20  Quando sentì che stava arrivando Gesù, Marta gli andò incontro; Maria+ invece era seduta a casa. 21  Marta disse dunque a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto. 22  Ma anche adesso so che qualsiasi cosa tu chieda a Dio, Dio te la darà”. 23  Gesù le disse: “Tuo fratello risorgerà”. 24  Marta gli rispose: “So che risorgerà nella risurrezione,+ nell’ultimo giorno”. 25  Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita.+ Chi esercita fede in me, anche se muore, tornerà a vivere; 26  e chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai.+ Tu ci credi?” 27  Lei rispose: “Sì, Signore, credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo”. 28  E, dette queste cose, andò a chiamare sua sorella Maria, dicendole in privato: “Il Maestro+ è qui e ti manda a chiamare”. 29  A queste parole, Maria subito si alzò e andò da lui. 30  Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora dove Marta lo aveva raggiunto. 31  Nel vedere Maria alzarsi e uscire in tutta fretta, i giudei che erano in casa con lei a confortarla la seguirono supponendo che andasse a piangere presso la tomba.*+ 32  Maria, quando arrivò dov’era Gesù e lo vide, si gettò ai suoi piedi e gli disse: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto”. 33  Gesù, vedendola piangere, e vedendo piangere i giudei venuti con lei, si commosse profondamente* e si turbò. 34  “Dove l’avete deposto?”, chiese. Gli risposero: “Signore, vieni a vedere”. 35  Gesù cedette alle lacrime,+ 36  e i giudei dicevano: “Guarda come gli voleva bene!” 37  Alcuni di loro invece dissero: “Lui che ha aperto gli occhi al cieco+ non poteva impedire che Lazzaro morisse?” 38  Quindi Gesù, commuovendosi di nuovo, arrivò alla tomba,* che era una caverna chiusa da una pietra. 39  “Togliete la pietra”, comandò. Marta, sorella del defunto, gli disse: “Signore, ormai deve puzzare: è il quarto giorno”. 40  Gesù replicò: “Non ti ho detto che se credi vedrai la gloria di Dio?”+ 41  Così tolsero la pietra. Allora Gesù volse gli occhi al cielo+ e disse: “Padre, ti ringrazio di avermi ascoltato. 42  Io sapevo già che mi ascolti sempre, ma ho parlato a motivo della gente che sta attorno, perché possano credere che tu mi hai mandato”.+ 43  Dopo aver detto queste parole gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!”+ 44  E il morto venne fuori, con i piedi e le mani avvolti in bende e il viso coperto da un panno. Gesù disse loro: “Liberatelo e lasciatelo andare”. 45  Perciò molti dei giudei che erano andati da Maria, vedendo quello che Gesù aveva compiuto, riposero fede in lui;+ 46  alcuni, invece, andarono dai farisei e raccontarono loro ciò che Gesù aveva fatto. 47  Allora i capi sacerdoti e i farisei riunirono il Sinedrio e dissero: “Cosa dobbiamo fare? Quest’uomo compie molti segni.+ 48  Se lo lasciamo fare, riporranno tutti fede in lui, e i romani verranno e ci toglieranno sia il nostro luogo* che la nostra nazione”. 49  Ma uno di loro, Caiàfa,*+ che quell’anno era sommo sacerdote, disse: “Voi non capite niente! 50  Non vi rendete conto che per voi è più vantaggioso che un solo uomo muoia per il popolo, piuttosto che sia distrutta l’intera nazione”. 51  Questo, però, non lo disse di sua iniziativa; ma, dato che quell’anno era sommo sacerdote, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; 52  e non solo per la nazione, ma anche per radunare tutti insieme i figli di Dio che erano dispersi. 53  Così da quel giorno cospirarono per uccidere Gesù. 54  Perciò Gesù smise di andare in giro in pubblico fra i giudei. Da lì se ne andò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim,+ dove rimase insieme ai discepoli. 55  Frattanto era vicina la Pasqua+ dei giudei, e dalle campagne molti salirono a Gerusalemme per purificarsi cerimonialmente prima della Pasqua. 56  Questi cercavano Gesù e, mentre si trovavano nel tempio, si dicevano l’un l’altro: “Secondo voi, non verrà per niente alla festa?” 57  Ma i capi sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque avesse scoperto dov’era lo riferisse, in modo che potessero prenderlo.*

Note in calce

O “tomba commemorativa”.
Lett. “15 stadi”. Vedi App. B14.
O “tomba commemorativa”.
Lett. “fremette nello spirito”.
O “tomba commemorativa”.
Cioè il tempio.
O “Càifa”.
O “arrestarlo”.