Vangelo secondo Giovanni 16:1-33

  • I discepoli di Gesù potrebbero dover affrontare la morte (1-4a)

  • L’operato dello spirito santo (4b-16)

  • Il dolore si trasformerà in gioia (17-24)

  • Gesù ha vinto il mondo (25-33)

16  “Vi ho detto queste cose perché non perdiate la fede.*  Vi espelleranno dalle sinagoghe.+ Anzi, verrà il tempo in cui chi vi ucciderà+ penserà di aver reso sacro servizio a Dio.  Ma lo faranno perché non hanno conosciuto né il Padre né me.+  Comunque, vi ho detto queste cose in modo che, quando arriverà il momento in cui accadranno, voi ricordiate che ve le ho dette.+ “Queste cose non ve le ho dette dall’inizio, perché ero con voi.  Ora però vado da colui che mi ha mandato;+ eppure nessuno di voi mi chiede: ‘Dove vai?’  Anzi, il vostro cuore si è riempito di tristezza perché vi ho detto queste cose.+  Tuttavia — vi dico la verità — è un bene per voi che io me ne vada. Infatti, se non me ne vado, il soccorritore+ non verrà da voi; se invece me ne vado, ve lo manderò.  E quando verrà, darà al mondo prove convincenti in merito al peccato, alla giustizia e al giudizio:  in merito al peccato+ perché non esercitano fede in me;+ 10  in merito alla giustizia perché vado dal Padre e non mi vedrete più; 11  in merito al giudizio perché il governante di questo mondo è stato giudicato.+ 12  “Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non siete in grado di comprenderle. 13  Comunque, quando quello* verrà — lo spirito della verità+ — vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di propria iniziativa ma dirà ciò che ode, e vi dichiarerà le cose che verranno.+ 14  Quello mi glorificherà,+ perché vi dichiarerà ciò che riceve da me.+ 15  Tutte le cose che il Padre possiede sono mie.+ Per questo ho detto che vi dichiarerà ciò che riceve da me. 16  Tra poco non mi vedrete più,+ e poi, dopo un po’, mi vedrete di nuovo”. 17  A quelle parole alcuni suoi discepoli dissero fra loro: “Cosa intende quando dice: ‘Tra poco non mi vedrete e poi, dopo un po’, mi vedrete di nuovo’, e: ‘Perché vado dal Padre’?” 18  Dicevano anche: “Cosa intende quando dice: ‘Tra poco’? Non capiamo di cosa stia parlando”. 19  Gesù sapeva che volevano chiedergli spiegazioni, perciò domandò loro: “Vi state chiedendo cosa intendevo quando ho detto: ‘Tra poco non mi vedrete e poi, dopo un po’, mi vedrete di nuovo’? 20  In verità, sì, in verità vi dico: voi piangerete e farete lutto, ma il mondo esulterà; sarete addolorati, ma il vostro dolore si trasformerà in gioia.+ 21  Quando sta per partorire, una donna soffre molto; ma, dopo che ha dato alla luce il bambino, la gioia che un essere umano è venuto al mondo le fa dimenticare la sofferenza. 22  E così anche voi adesso soffrite, ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore gioirà,+ e nessuno vi toglierà la vostra gioia. 23  E quel giorno non mi farete nessuna domanda. In verità, sì, in verità vi dico: quello che chiederete al Padre+ nel mio nome, lui ve lo darà.+ 24  Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa. 25  “Vi ho detto queste cose servendomi di paragoni, ma verrà il tempo in cui non vi parlerò più mediante paragoni: vi parlerò del Padre apertamente. 26  Quel giorno chiederete al Padre nel mio nome; e con questo non intendo dire che io chiederò per voi. 27  Il Padre stesso, infatti, vi vuole bene, perché voi avete voluto bene a me+ e avete creduto che provengo da Dio.+ 28  Sono venuto dal Padre e sono venuto nel mondo. Ora lascio il mondo e vado dal Padre”.+ 29  I suoi discepoli dissero: “Ecco, adesso sì che parli apertamente e non usi paragoni! 30  Ora ci rendiamo conto che sai ogni cosa e che non hai bisogno che ti si facciano domande. Grazie a questo crediamo che sei venuto da Dio”. 31  Gesù rispose loro: “Adesso credete? 32  Ecco, viene il tempo, anzi è già venuto, in cui sarete dispersi, ognuno a casa sua, e mi lascerete solo.+ Ma io non sono solo, perché il Padre è con me.+ 33  Vi ho detto queste cose perché mediante me abbiate pace.+ Nel mondo soffrirete,* ma fatevi coraggio! Io ho vinto il mondo”.+

Note in calce

O “affinché non inciampiate”.
Sia nel v. 13 che nel 14, “quello” si riferisce al “soccorritore” del v. 7. Gesù usò il termine “soccorritore” (che in greco è di genere maschile) come personificazione di una forza impersonale, lo spirito santo (espressione che in greco è di genere neutro).
O “avrete tribolazione”.