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Norvegia

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Furono forse i Danesi a dare alla Norvegia questo nome circa mille anni fa. Una delle forme più antiche del nome significa probabilmente “la via del nord”, o “il paese verso il nord”, e la Norvegia è situata effettivamente a nord della Danimarca. Oggi i Norvegesi chiamano il loro paese Norge.

“Il paese verso il nord” non è gelido e inospitale come molti ritengono. La corrente del Golfo riscalda le sue acque e rende temperato il clima lungo la costa. Comunque, nell’entroterra le estati sono fresche e gli inverni rigidi.

Al nord il terreno è alquanto selvaggio e spoglio. Maestosi picchi si elevano sul mare, alti a volte oltre 900 metri. D’estate il sole non tramonta mai nel meraviglioso paese del sole di mezzanotte! Ma spesso nel buio dei mesi invernali, forti bufere di neve e nevischio costringono a stare tappati in casa per giorni.

La costa frastagliata e impervia è la principale caratteristica del paese verso il nord. Oltre la costa vi sono gli skerries (isolotti rocciosi), che comprendono 150.000 isole più o meno grandi. Baie e fiordi inclusi, la costa è lunga ben 20.000 chilometri, quasi metà dell’intera circonferenza della terra all’equatore!

POPOLAZIONE E RISORSE

La Norvegia non è un paese popoloso. Benché sia grande quasi quanto l’Italia, ha solo 4.000.000 di abitanti circa, in confronto ai 55.000.000 dell’Italia. Gran parte dei Norvegesi vivono nella pianura sudorientale del paese o sulla costa. La maggioranza della popolazione costiera vive di pesca. Le altre principali risorse sono agricoltura, foreste, industria, marina mercantile e miniere.

Nell’estremo nord vivono circa 25.000 Lapponi. Questi appartengono a un altro gruppo etnico che si distingue per la piccola statura e i capelli neri. I Lapponi hanno cultura e lingua proprie. La maggioranza di loro ha accettato il modo di vivere moderno e la loro antica cultura sta scomparendo.

LINGUA E RELIGIONE

Il norvegese è affine al danese e allo svedese. Le lingue scandinave risalgono a un migliaio d’anni fa, al tempo dei Vichinghi. Neanche dopo dieci secoli la differenza tra le lingue è tale che Svedesi, Danesi e Norvegesi non possano capirsi l’un l’altro.

La principale religione della Norvegia è la luterana. Vi è una chiesa di stato luterana a cui appartiene il 96 per cento della popolazione. Comunque, solo una piccolissima parte va in chiesa regolarmente. Qui, come in altri paesi occidentali, l’interesse per la religione è in declino. Materialismo e immoralità prendono sempre più piede, benché più lentamente che non in altre nazioni.

Circa ottantacinque anni fa un’altra religione giunse nel “paese verso il nord”. Un Norvegese che era emigrato in America tornò in patria per portare alla famiglia la buona notizia. Questo, per quanto si sappia, fu l’inizio della storia dei Testimoni di Geova in Norvegia.

È POSTO UN FONDAMENTO

La Norvegia è uno dei primi paesi d’Europa in cui si sia seminato il seme della verità in tempi moderni. Già nel 1885, Charles Taze Russell, primo presidente della Watch Tower Society, esortò a iniziare la ‘mietitura’ in Norvegia. Un fratello americano d’origine norvegese gli aveva scritto una lettera che in parte diceva:

“Sono norvegese per nascita. Ultimamente ho molto pregato il Signore affinché susciti qualcuno nel mio paese, la Norvegia, per spiegare la lieta novella . . . Probabilmente direte: ‘Le pubblicazioni [della Watch Tower Society] in svedese non sopperiscono anche al bisogno dei Norvegesi?’ Rispondo: ‘No; le due lingue sono così diverse che l’edizione svedese della [Torre di Guardia] è di ben poca utilità per i Norvegesi, e difficilmente verrà letta da alcuno di loro’. . . . Prego Dio che ne renda possibile la pubblicazione in norvegese”.

Russell disse che questa lettera gli ricordava la supplica del Macedone. (Atti 16:9) E aggiunse: “Non appena ve ne siano l’opportunità e i mezzi risponderemo all’invito”.

Nel 1891 il fratello Russell fece un viaggio in Europa per vedere se era tempo che iniziasse l’espansione cristiana in questa parte del mondo. Trovò che il momento era propizio e disse: “In Norvegia e in Svezia vi è pure un grande risveglio e una crescente reazione contro la chiesa di stato (luterana). Gli Svedesi e i Norvegesi sono persone serie, riverenti e riflessive, e molti cominciano a rendersi conto che una cosa è far parte dalla nascita di una chiesa nominale e una cosa ben diversa essere un vero cristiano”.

Nel 1895 i primi due volumi della Società della serie Aurora millenniale furono tradotti in danonorvegese. A quel tempo il danese e il norvegese scritto erano molto simili. Quindi, a parte poche differenze di ortografia, i libri potevano essere letti senza difficoltà da persone di entrambi i paesi. Si stamparono alcuni volantini biblici da distribuire gratuitamente. Queste pubblicazioni furono utili anche ai Danesi e ai Norvegesi che si erano stabiliti negli Stati Uniti, che erano già parecchie centinaia di migliaia.

I PRIMI PROCLAMATORI DELLA BUONA NOTIZIA IN NORVEGIA

Nel 1892 un fratello americano di origine norvegese, Knud Pederson Hammer, tornò a Skien, sua città natale, nella Norvegia meridionale, per portare la buona notizia alla sua famiglia. Prima di accettare la verità il fratello Hammer era stato ministro di una chiesa battista del North Dakota. In seguito al suo viaggio in Norvegia, sua madre e sua sorella si interessarono della buona notizia.

A quel tempo, Rasmus Blindheim viveva nella Norvegia occidentale. Nel 1895 suo fratello, che abitava a Minneapolis (Minnesota, U.S.A.), gli mandò due libri pubblicati dalla Watch Tower Society, ed egli capì che questa era la verità. Si procurò la letteratura della Società man mano che veniva pubblicata e per posta mantenne regolari contatti con suo fratello in America. Sembra che Blindheim sia stato il primo effettivo testimone di Geova norvegese, e durante tutta la sua vita si adoperò per divulgare la verità finché morì nel 1935 all’età di ottant’anni.

Nel 1899 Knud Hammer tornò in Norvegia. Il fratello Russell gli aveva chiesto di andarci per cercare di stabilire una congregazione in Norvegia. Hammer portò con sé alcune copie dei libri della Società in danonorvegese e trovò alcuni interessati, ma non riuscì a stabilire una congregazione. Non poté trattenersi a lungo, dovendo tornare in America.

In breve, però, il seme che era stato seminato cominciò a crescere e a produrre frutto. Un giorno all’inizio del secolo, Ingebret Andersen, che abitava nei dintorni di Skien, ricevette un libro da un uomo che disse di averlo avuto da un marinaio. Il libro era Il piano delle età, il primo volume della serie Aurora millenniale di Russell. Il fratello Hammer aveva probabilmente portato questo libro a Skien l’anno prima.

Ingebret Andersen e sua moglie Berthe furono entusiasti di ciò che lessero nel libro. Andersen aveva spesso partecipato a riunioni religiose durante le quali aveva dato delle testimonianze. Cominciò dunque a proclamare le nuove cose che aveva imparate, parlando del Millennio, il regno millenario di Cristo. Questo fece parecchie volte. Ma si cominciò a dire che in quel posto vi era un falso insegnamento. Durante una riunione, tutti i presenti si alzarono e cominciarono a cantare mentre Andersen voleva dare una testimonianza. Fece un altro tentativo in seguito, ma lo condussero per un braccio fuori della stanza.

Tuttavia alcuni avevano ascoltato la buona notizia proclamata da Andersen. Egli andò a casa loro per leggere il libro e la Bibbia con loro. In questo modo, altri si unirono a lui. Dopo qualche tempo, a Graten, nei dintorni di Skien, si era formato un gruppetto di studenti biblici. Questi fratelli assistevano a certe riunioni religiose e davano delle testimonianze quando ne avevano l’opportunità. Parecchi nuovi si unirono a loro. Dapprima non avevano letteratura. Perciò il fratello Andersen compose un cantico sul Regno con riferimenti scritturali dopo ogni strofa. Questo cantico veniva usato nella predicazione. Effettivamente, era sorta una piccola congregazione cristiana molto attiva, la prima della Norvegia. I fratelli erano zelanti, e in breve tempo erano già dieci o dodici.

Nel 1904 accadde qualche cosa di molto incoraggiante per questi cristiani di Skien. Il fratello Hammer tornò per vedere il frutto del suo lavoro. Non conosceva i fratelli, ma ne aveva sentito parlare da un parente. Riuscì a trovarli e parlò loro dell’organizzazione e dell’opera di predicazione in America. Inoltre diede loro diversi volumi Aurora. Fu certo una grande gioia per quei cristiani di Skien sapere di avere fratelli spirituali in altre nazioni. Il fratello Hammer dovette presto tornare dalla propria famiglia in America. Ma ritornò di nuovo in Norvegia nel 1912, per parlare ai fratelli e rafforzarli nella fede.

Verso il 1905 venne a Skien un predicatore veramente straordinario, invitato a fare un discorso da una delle società missionarie della città. I fratelli avevano sentito dire che rendeva più interessanti i suoi discorsi con idee tratte dai libri Aurora, perciò andarono ad ascoltare. Sedettero in prima fila ascoltando con interesse. I fratelli tornarono anche per l’ultimo discorso del predicatore. Un fratello che aveva fatto parte dell’Esercito della Salvezza non poté trattenersi dal gridare: “Alleluia!” Dopo quest’adunanza, tutti sapevano dove l’oratore aveva trovato le sue idee, e i membri della chiesa gli dissero che non lo volevano più. Comunque, un anno più tardi egli era di nuovo a Skien, questa volta per parlare alle adunanze dei veri cristiani. Vedremo tra poco chi fosse.

Fin dall’inizio, i fratelli tenevano adunanze, specialmente le cosiddette “conversazioni”, in cui si trattavano argomenti scritturali. Ben presto cominciarono a fare pubblicità alle adunanze nel giornale locale. Negli annunci, usavano il nome “Aurora millenniale”. Questa divenne la comune designazione del loro gruppo, non solo a Skien e dintorni, ma anche nel resto del paese.

IN ALTRE CITTÀ

Nei primi anni di questo secolo, la verità biblica penetrò anche in altre città della Norvegia, grazie ai colportori viaggianti, predecessori dei pionieri di oggi. Essi andavano di casa in casa distribuendo libri e opuscoli. Nella primavera del 1903, due colportori vennero dalla Svezia, Viktor Feldt e Fritiof Lindkvist. Dapprima il fratello Feldt predicò nelle città della Norvegia meridionale. Lindkvist, che divenne poi il responsabile locale dell’opera in Norvegia, si stabilì nella capitale, Cristiania (ora Oslo). Già nel 1904, un ufficio che rappresentava la Watch Tower Society funzionava in casa di Lindkvist in Pilestrædet 49 A. Gli interessati potevano scrivere a questo ufficio e ordinare letteratura o fare abbonamenti alla Torre di Guardia, che era spedita dalla Danimarca. La rivista aveva allora otto pagine e si pubblicava mensilmente dal gennaio 1905.

Il maggiore interesse era manifestato nella Norvegia occidentale. Ottimi risultati si ebbero a Stavanger e Bergen. Lindkvist riferì che a Bergen alcuni interessati tenevano delle “adunanze di lettura”, nelle quali si leggevano ad alta voce i libri Aurora. Quando un punto non era chiaro, veniva discusso finché non fosse compreso da tutti. A una di queste adunanze in una casa privata vi furono ventitré presenti.

Fra coloro che accettarono la verità a Bergen in quel tempo vi era l’eminente predicatore della Missione Libera, Theodor Simonsen. Fu lui che venne a Skien verso il 1905 e fece infuriare i religiosi con i suoi nuovi insegnamenti.

Simonsen aveva cominciato a interessarsi dopo aver ricevuto una copia di uno del libri Aurora dal colportore E. R. Gundersen, che era venuto in Norvegia dagli Stati Uniti. Rendendosi conto che la dottrina dell’inferno di fuoco era falsa, Simonsen cominciò a confutarla nei suoi discorsi alla Missione Libera, e i presenti si alzarono in piedi per l’eccitazione al sentire questa meravigliosa notizia. Ma poi si seppe che era stato in contatto con l’“Aurora millenniale”. Perciò un giorno, appena finito il suo discorso, gli fu consegnato un biglietto che diceva: “Questo è stato il tuo ultimo discorso!” E con ciò fu espulso dalla Missione Libera. Da allora in poi egli parlò al gruppo di interessati di Bergen che aumentava rapidamente.

Il fratello Simonsen era un ottimo oratore, e come tale particolarmente servì i fratelli nei decenni che seguirono. Dal 1919 al 1935, rappresentò la Società come oratore viaggiante in Norvegia, Svezia e Danimarca. Sapeva anche cantare e suonare la cetra tirolese. Prima e dopo il discorso soleva cantare cantici presi dal libretto Inni dell’aurora millenniale, accompagnandosi con la cetra. Il fratello Simonsen morì nel 1955, a novantun anni, dopo aver servito Geova Dio per cinquant’anni. Pochi hanno svolto un’attività così incoraggiante per i fratelli in Norvegia.

Ma torniamo all’opera a Bergen verso il 1905. L’attività dei colportori in quella città ebbe risultati. Alcuni avevano accolto con favore i discorsi del fratello Simonsen alla Missione Libera. Fra questi vi era la giovane insegnante della scuola domenicale Helga Hess. A diciannove anni divenne la prima colportrice della Norvegia. Questo avvenne probabilmente nel 1905. La luce della verità aveva cominciato a dissipare le tenebre religiose nella Norvegia occidentale; ma qual era la situazione nella Norvegia settentrionale, lunga, stretta e scarsamente popolata?

LA LUCE SPLENDE AL NORD

La prima ad accettare la verità nella Norvegia settentrionale fu Lotte Holm, che abitava nella città di Narvik, circa 200 chilometri a nord del Circolo Polare Artico. Nell’autunno del 1903 era andata a Trondheim, più a sud, dove aveva conosciuto il colportore E. R. Gundersen. Egli le diede il volantino Gesù subisce il tormento eterno? Essa si abbonò anche alla rivista svedese I Morgonväkten, come si chiamava allora La Torre di Guardia svedese.

In questa rivista Lotte Holm lesse che i veri cristiani commemorano la morte di Cristo solo una volta l’anno, e apprese la data della Commemorazione per il 1904. “Dissi a mia madre che volevo celebrare la Cena del Signore nell’anniversario della morte di Gesù contemporaneamente agli altri cristiani in tutto il mondo”, scrisse in una lettera alla Società. “Mi diede dell’uva passa. Feci del pane non lievitato e il ‘prodotto della vite’, e celebrai da sola. In quel tempo non vi era nessuno che ascoltava per chilometri all’intorno. Ma nel marzo di quel primo anno ebbi una celebrazione indimenticabile. . . . Il mio primo contatto con l’ufficio di Cristiania avvenne quando scrissi per avere delle riviste da distribuire”.

Presto si seppe che vi erano altri disposti ad ascoltare nella città di Narvik, non lontano dall’abitazione di Lotte Holm. Tra il 1903 e il 1905 Viktor Feldt era venuto a Narvik come colportore. Qui aveva conosciuto una coppia di coniugi che mostrarono interesse, e presto un’altra coppia si era unita a loro. Questo gruppetto scrisse alla Società per sapere se ci fossero altri nelle vicinanze di Narvik interessati alla buona notizia. In questo modo conobbero Lotte Holm, che abitava ad alcune ore di barca da Narvik. Questo gruppo, il primo nella Norvegia settentrionale, consisteva ora di cinque persone. Per molti anni furono gli unici veri cristiani in questa parte del paese. Lotte Holm rimase fedele a Geova Dio fino alla morte nel 1966, quando aveva quasi novantatré anni.

I COLPORTORI

Sempre in movimento, i colportori predicavano in una città o in un territorio, davano letteratura agli interessati e quindi proseguivano il viaggio. Quando ne avevano bisogno, la letteratura veniva inviata loro dall’ufficio.

Uno dei colportori che viaggiò di più fu Andreas Oiseth, che conobbe la verità nel 1908. Un giorno tagliava la legna nella fattoria paterna nella parte orientale della Norvegia meridionale, quando ricevette la visita di un colportore. Acquistò il primo volume dell’Aurora millenniale, rendendosi subito conto che era la verità. Nel giro di un anno aveva preso la sua decisione: Avrebbe ceduto la fattoria a suo fratello e se ne sarebbe andato a fare il colportore.

Per prima cosa Andreas Oiseth si procurò una bicicletta e si diresse a nord, predicando sistematicamente senza trascurare nessun villaggio o centro abitato. Si fece anche una slitta, che fu il suo mezzo di trasporto durante l’inverno. Su questa slitta portava tutto il necessario: cibo, vestiario e letteratura. Quando si faceva tardi, cominciava a chiedere un posto per dormire e, nella maggioranza dei casi, gli veniva accordato, poiché allora la gente era molto ospitale verso i viaggiatori.

Il fratello Oiseth non tornò verso sud finché non raggiunse Tromsö, 1.100 chilometri a nord di casa sua. Nel viaggio verso sud, predicò in tutti i fiordi, le valli e le isole finché raggiunse la parte più meridionale del paese. Finito questo giro, aveva percorso quasi tutto il paese e aveva viaggiato di continuo per otto anni!

Poi il fratello Oiseth rimase per molti anni nell’ufficio della Società, facendo tra l’altro lavoro di traduzione. Fino alla sua morte nel 1973, all’età di ottantotto anni, fu fedele e attivo nel servizio del regno di Dio, portando ad altri la buona notizia.

RAFFORZATA L’‘ASSOCIAZIONE DEI FRATELLI’

La prima assemblea cristiana in Norvegia fu quella tenuta il 22 e 23 ottobre 1905 a Cristiania. Si ritiene che vi fossero quindici presenti e tre battezzati. I delegati provenivano da Cristiania, Bergen, Stavanger, Skien e Moss. Ebbero pure l’opportunità di conoscere Carl Lüttichau e August Lundborg, che erano responsabili dell’opera in Danimarca e in Svezia.

Anche le visite dei rappresentanti viaggianti della Società erano molto incoraggianti per i fratelli. In giugno e luglio del 1907, il dott. John Edgar di Glasgow (Scozia) visitò le congregazioni di Cristiania, Skien e Bergen quale rappresentante della Società. Lo stesso giorno in cui il suo discorso pubblico di Cristiania era stato annunciato da un giornale, un oppositore fece pubblicare un “annuncio” mettendo in guardia contro la sua predicazione.

La Società pagava le spese di viaggio, ma ci si attendeva che i fratelli mostrassero ospitalità. Quest’attività era l’inizio di quella dei sorveglianti di circoscrizione dei nostri giorni. Rendeva più unite le congregazioni e ricordava ai fratelli che avevano compagni di fede in altre parti del mondo. Nei primi anni, i fratelli che viaggiavano in Norvegia erano in gran parte svedesi. Ma dal 1914 in poi un fratello norvegese viaggiò per qualche tempo. Dal 1919 i fratelli norvegesi ebbero un “fratello pellegrino” permanente: l’ex predicatore della Missione Libera, Theodor Simonsen.

MAGGIORE ATTIVITÀ TRA I FRATELLI

I pochi che in quel tempo avevano aperto gli occhi alla luce della verità cominciarono a parlare ad altri delle loro nuove convinzioni. I colportori lavoravano sistematicamente, ma pochi furono in grado di iniziare quest’opera. Ecco un esempio di come alcuni, approfittando delle opportunità che avevano, contribuirono a diffondere la luce:

Verso il 1907 Anna Andersen cominciò a interessarsi della verità. Era stata un ufficiale dell’Esercito della Salvezza per molti anni. Nella cittadina di Kristiansund nella Norvegia occidentale, conobbe un altro ufficiale dell’Esercito della Salvezza, Hulda Andersen, che mostrò interesse. (Hulda Andersen in seguito sposò Andreas Oiseth, e fu zelante per la verità fino alla morte nel 1971 all’età di novantadue anni). L’anno dopo Anna Andersen chiese a Hulda Andersen di accompagnarla in un viaggio. Insieme si diressero al nord in barca, e ad ogni porto toccavano terra per distribuire libri Aurora. Si spinsero fino a Kirkenes al confine finlandese (ora russo), e allorché furono di ritorno a Kristiansund avevano percorso circa 2.000 chilometri e distribuito 400 libri e altra letteratura. Queste due sorelle fecero in seguito altri viaggi simili.

Anna Andersen divenne una delle colportrici più note in Norvegia. Si può dire che non esista un villaggio in Norvegia che essa non abbia visitato con la sua bicicletta e le borse di libri. Nel 1935, a sessantott’anni, fece l’ultimo viaggio con una sorella giovane nella parte più settentrionale del paese, visitando ogni città e villaggio. Erano trascorsi più di trent’anni dalla sua prima visita a Hulda Andersen e più di vent’anni da quando era diventata colportrice. Continuò l’opera di colportrice per parecchi anni e morì fedele nel 1948, a ottantun’anni. I risultati ottenuti da queste due sorelle nel loro viaggio nella Norvegia settentrionale furono straordinari.

Dal 1906 in poi La Torre di Guardia cominciò a esortare i fratelli norvegesi a distribuire copie della rivista fra amici e conoscenti e anche a prender parte alla distribuzione dei volantini. Questi venivano distribuiti gratuitamente. Furono pure tradotti dall’inglese e pubblicati libretti e opuscoli che parlavano di spiritismo, della morte e della falsa dottrina del fuoco dell’inferno.

Queste nuove pubblicazioni contribuirono alla crescita spirituale e produssero un migliore intendimento della responsabilità che tutti i cristiani avevano di predicare la buona notizia del Regno.

LA VISITA DEL FRATELLO RUSSELL NEL 1909

Gli avvenimenti più importanti di quei primi anni furono forse le visite del fratello Russell a Bergen e Cristiania, dal 17 al 20 maggio 1909. Egli non era stato in Norvegia nei due precedenti viaggi in Europa nel 1891 e nel 1903. L’argomento del principale discorso del fratello Russell a Cristiania fu di interesse immediato in un paese dove la gente viveva nel costante timore del tormento dell’inferno. Il tema era “Come si devono intendere le parole della Bibbia circa il malfattore in paradiso, il ricco nell’inferno e Lazzaro nel seno di Abraamo?”

LA SECONDA VISITA DI RUSSELL

Nel marzo 1911 il fratello Russell tornò in Norvegia. Nei due anni trascorsi dalla sua ultima visita, i suoi scritti erano divenuti più noti nel paese. La sua seconda visita attirò perciò molta più attenzione.

Le conferenze bibliche di Russell furono annunciate nel giornale di Cristiania Morgenposten. Allo stesso tempo fu tenuta a Cristiania un’assemblea. I fratelli norvegesi sostennero in modo eccellente l’assemblea; alcuni percorsero quasi cinquecento chilometri e un fratello fece un viaggio di mille chilometri per assistervi! La congregazione di Skien era presente quasi al completo con una trentina di fratelli e sorelle.

Nonostante le proteste del clero, i fratelli avevano affittato una sala municipale per il discorso pubblico. Grazie all’energica attività per fare pubblicità al discorso, la sala era gremita, e molti dovettero rimanere in piedi. Un giornalista calcolò che vi fossero 1.200 presenti! Lo stesso giorno un giornale di Cristiania pubblicò un attacco contro Russell scritto da un lettore. Nel suo discorso di due ore, Russell osservò che nonostante tutti i tentativi da parte di diversi ecclesiastici per scoraggiare la gente dall’ascoltarlo, egli parlava ogni settimana a un pubblico più numeroso di qualunque altro predicatore del mondo. Questo avvenne anche a Cristiania. La visita di Russell fu una grande testimonianza e fu molto incoraggiante per i fratelli.

IL MEMORABILE ANNO 1914

Sin dal 1876 l’anno 1914 era stato scritturalmente identificato come un’importante svolta della storia umana. Perciò quell’anno fu messo in risalto dai fratelli nell’opera di predicazione ed essi erano ansiosi di vedere che cosa sarebbe accaduto nel 1914.

Nel 1913 c’era stata una diminuzione dell’attività cristiana, ma nel 1914 i fratelli fecero di nuovo grandi sforzi per proclamare la buona notizia. In primavera fecero una campagna contro la dottrina del fuoco dell’inferno, mediante un numero speciale del Pulpito dei Popoli. Dall’ufficio della Società ne furono spedite ben 150.000 copie. Quasi in ogni città lungo la costa, furono tenuti discorsi pubblici in grandi sale. Il fratello Russell aveva mandato un fratello americano di origine norvegese, Henry Björnestad, per aiutare nell’opera. Egli fu il primo fratello che viaggiasse in Norvegia in qualità di pellegrino norvegese per incoraggiare i compagni di fede.

L’inizio della prima guerra mondiale nell’agosto 1914 fece una profonda impressione. Molti che avevano udito la nostra predicazione, volevano saperne di più circa il futuro e chiedevano letteratura. Questo fornì molte occasioni di dare testimonianza, e nel rapporto annuale del 1914 si affermò: “Da che è scoppiata la guerra abbiamo avuto molte e ricche opportunità di proclamare la buona notizia. . . . Il Signore ha benedetto gli sforzi di tutti noi per incrementare la sua opera”.

Alcuni che si erano aspettati troppo dal 1914 furono delusi e lasciarono la verità. Ma la maggior parte dei fratelli rimase fedele. Oggi sappiamo che avevano ragione nel credere che i 2.520 anni dei Tempi dei Gentili sarebbero scaduti verso il 1° ottobre 1914. Il regno messianico cominciò dunque a dominare in cielo. Si era verificato uno dei più grandi avvenimenti della storia umana, e i fratelli avevano avuto il privilegio di annunciarlo!

IL FOTODRAMMA DELLA CREAZIONE

Anche il 1915 fu un anno significativo, principalmente per la proiezione del “Fotodramma della Creazione”, prodotto dalla Società. Rappresentava il racconto biblico del proposito di Dio per la terra e l’uomo mediante pellicole e diapositive con registrazioni sincronizzate.

Il Fotodramma fu rappresentato per la prima volta a Cristiania dal 25 al 28 dicembre 1914, ed ebbe molto successo. Durante l’inverno fu presentato a un vasto pubblico in numerose città norvegesi. In alcuni luoghi i giornali ne pubblicarono l’annuncio su quattro colonne. In una città alcuni capi religiosi cercarono di impedirne la proiezione. Comunque, il capo della polizia fu molto entusiasta quando parte del Dramma fu proiettato per lui e alcuni ecclesiastici. Perciò diede il consenso perché fosse presentato al pubblico. In un’altra città così tanti vennero per vedere il Dramma che la polizia suggerì di far pagare il biglietto d’ingresso per contenere la folla, ma i fratelli non vollero farlo.

SI INCONTRANO DIFFICOLTÀ

Nel corso degli anni c’era stato non poco dissenso in relazione a Lindkvist e al suo modo di dirigere l’opera in Norvegia. Questo indubbiamente influì sull’attività dei fratelli e delle sorelle. Era ormai chiaro che Lindkvist aveva cominciato a fare le cose a modo suo. Nel 1915 l’ultimo numero in norvegese del Pulpito dei Popoli annunciò che non sarebbe più stato pubblicato a partire dal 1916 e che Lindkvist avrebbe cominciato a pubblicare un periodico intitolato “Ararat”. Questo avrebbe sostituito in Norvegia sia il Pulpito dei Popoli che La Torre di Guardia. Insieme a un Finlandese che era stato il rappresentante del fratello Russell in Finlandia, Lindkvist diede origine a un movimento proprio. Ma non riuscì a convincere i fratelli norvegesi a unirsi a lui. Essi compresero che questa non era la volontà di Dio. In una lettera aperta indirizzata ai due nella Torre di Guardia danese del marzo 1916, il fratello Russell affermò la stessa cosa. Si decise che dal gennaio 1916 il fratello Lüttichau, responsabile dell’opera in Danimarca, avrebbe rappresentato la Società anche in Norvegia. Il Finlandese tornò all’organizzazione di Dio e in seguito visitò parecchie volte la Norvegia come pellegrino, ma Lidndkvist se ne era andato, per non tornare più.

RIORGANIZZAZIONE

Come si è menzionato, l’attività di testimonianza in Norvegia dal gennaio 1916 dipendeva dall’ufficio della Società in Danimarca. Comunque, il fratello Russell ritenne che l’opera in tutta la Scandinavia avrebbe dovuto esser diretta da un unico ufficio, poiché a causa della guerra mondiale era difficile per la sede centrale in America mantenere i contatti con gli uffici nelle altre nazioni. La Torre di Guardia danese del marzo 1916 annunciò quindi che August Lundborg, che aveva avuto la responsabilità dell’opera in Svezia dall’inizio del secolo, avrebbe rappresentato la Società in tutta la Scandinavia. Per ragioni pratiche, però, un deposito di letteratura per la Norvegia fu aperto a Cristiania in Parkveien 60, dove una sorella aveva messo a disposizione della Società una piccola camera nel suo appartamento.

Il 31 ottobre 1916 morì il fratello Russell, primo presidente della Società. Prima di morire egli aveva suggerito una nuova attività per promuovere la proclamazione del Regno. Era l’“opera pastorale”, che venne iniziata anche in Norvegia. L’opera consisteva nel visitare gli interessati e nel prestare loro dei libri. Inoltre, nel 1917 fu stabilito in Norvegia un “Fondo per i colportori”. Questo fondo avrebbe aiutato i colportori nelle spese di viaggio. Joseph Franklin Rutherford, che era stato eletto nuovo presidente della Watch Tower Society il 6 gennaio 1917, diede risalto all’“opera pastorale” e all’attività dei colportori.

UN TEMPO CRITICO PER IL POPOLO DI DIO

L’elezione del nuovo presidente della Società nel 1917 diede inizio a un tempo difficile per l’organizzazione, poiché nella sede centrale alcuni ribelli avevano cominciato a opporsi a Rutherford. Essi cercarono di indurre i fratelli in America e in altri paesi a unirsi a loro. Alcuni individui lo fecero, ma la maggioranza rimase fedele.

La Norvegia non fu risparmiata da questo dissenso; le congregazioni in alcuni luoghi si divisero in due gruppi. Le conseguenze furono particolarmente gravi a Bergen e Trondheim. A Bergen, dell’intera congregazione rimasero solo sette sorelle e un fratello. D’altra parte, nella capitale e a Skien non ci furono problemi gravi. A quel tempo vi erano in Norvegia circa 150 Studenti Biblici e la maggior parte dei fratelli continuò a collaborare con la Società.

NUOVE DISPOSIZIONI PER PROMUOVERE L’OPERA

Dal 1919 in poi l’organizzazione ebbe di nuovo pace, e si iniziò un’intensa opera di riorganizzazione. La guerra mondiale era finita e la Società desiderava tornare alla disposizione esistente in Scandinavia prima del 1916, con un rappresentante in ogni nazione.

La nuova disposizione fu introdotta nel 1921. Il fratello Lundborg avrebbe continuato a occuparsi dell’opera in Svezia e in Finlandia. Al fratello Lüttichau fu di nuovo affidata l’opera in Danimarca. Col tempo si decise di nominare, quale rappresentante della Società in Norvegia, Enok Oman, un fratello svedese che viveva a Cristiania. Oman era stato colportore in Svezia dal 1911 ed era venuto in Norvegia su richiesta di Rutherford nel febbraio 1917, per occuparsi del lavoro dell’ufficio di Parkveien 60, sotto la direttiva di Lundborg. Il fratello Oman fu responsabile dell’opera di predicazione in Norvegia per ventiquattro anni, dal 1921 al 1945.

ADUNANZE E ASSEMBLEE

Nei primi tempi, in ogni congregazione “anziani” e “diaconi” erano eletti per alzata di mano. Gli “anziani” avevano la direttiva delle adunanze della congregazione, assistiti dai “diaconi”.

Le prime adunanze tenute in Norvegia consistevano di letture e conversazioni. Brani dei libri del fratello Russell venivano letti ad alta voce, e quando i presenti volevano fare commenti o domande, alzavano la mano. In seguito si disposero delle “adunanze con domande”. I fratelli potevano scrivere una domanda su un foglio di carta e vi si sarebbe risposto durante l’adunanza.

La preghiera aveva una parte preminente in tutte le adunanze. Alle “adunanze di preghiera e testimonianza” tutti i presenti si inginocchiavano e, a turno, ognuno poteva pronunciare una preghiera e dare una testimonianza. Sia fratelli che sorelle solevano quindi esprimere il loro amore per Geova e per la verità. Spesso narravano come avevano conosciuto la verità, o facevano un commento su una scrittura interessante. A tutte le adunanze si cantava.

I discorsi pubblici venivano fatti solo nelle congregazioni dove vi erano fratelli capaci, e pochi si sentivano all’altezza di pronunciare discorsi. In molti luoghi non si tennero discorsi pubblici finché non fu organizzato il servizio dei pellegrini. L’attività dei discorsi pubblici non fu fatta sistematicamente fino al 1919, quando il fratello Theodor Simonsen divenne il primo pellegrino permanente.

Nel 1916 fu pubblicato un opuscolo intitolato “Studi bereani sul divin piano delle età”. (Atti 17:10, 11) Conteneva domande su ogni paragrafo del primo volume dell’Aurora millenniale (chiamato in seguito Studi sulle Scritture), da usare negli studi di gruppo. Tali studi si tenevano anche prima del 1916, sul libro Ombre del Tabernacolo. In questo modo era più facile condurre gli studi, e durante gli anni successivi l’intera serie degli Studi sulle Scritture fu studiata con domande e risposte negli “Studi bereani”.

Una nuova e importantissima adunanza fu organizzata nel 1922, quando si cominciarono a stampare le domande per gli articoli principali della Torre di Guardia. Fondamentalmente, questo studio veniva tenuto come si tiene oggi. Col tempo, le adunanze di testimonianza si trasformarono in quelle che ora chiamiamo adunanze di servizio.

Ogni anno i fratelli si radunavano per uno o più “congressi”, tenuti quasi sempre a Cristiania. All’inizio, in Norvegia i congressi erano tenuti in occasione di visite di rappresentanti viaggianti della Società. Prima del 1920 pochi fratelli norvegesi erano in grado di fare discorsi alle assemblee. Perciò, la maggior parte dei discorsi erano pronunciati da fratelli stranieri, specialmente svedesi e danesi. L’ultima parte del programma era di solito un “simposio”, e diversi fratelli pronunciavano brevi discorsi sui diversi aspetti di un dato argomento. Questi discorsi erano spesso pronunciati da fratelli che avevano meno esperienza, i quali facevano così un po’ di pratica. Dal 1920 in poi, i fratelli norvegesi cominciarono a fare la maggior parte dei discorsi alle assemblee.

“MILIONI ORA VIVENTI NON MORRANNO MAI”

Nel 1920 la Società diede inizio a una campagna mondiale di discorsi pubblici sul tema “Milioni ora viventi non morranno mai”. La campagna durò parecchi anni e attrasse grande attenzione.

Il 4 dicembre 1920, A. H. Macmillan, della sede della Società a Brooklyn, venne a Cristiania per pronunciare un discorso. Ne venne fatto l’annuncio sui giornali e i fratelli affittarono la sala per conferenze dell’università, nel centro della capitale. La sala aveva settecento posti a sedere, ma quando si riempì per il discorso di Macmillan, altrettante persone erano rimaste fuori. Allora il fratello Oman, che era all’entrata, si arrampicò su una cassa e gridò: “Se tornate fra un’ora e mezzo, Macmillan farà il discorso un’altra volta!” Perciò, al termine del discorso la gente affollò di nuovo la sala e Macmillan ripeté il discorso. In seguito, per le strade, i fratelli distribuirono il libro Milioni in danonorvegese. L’interesse fu grande, e si distribuirono molti libri.

Il fratello Macmillan si recò in altre città e tenne discorsi a un pubblico molto numeroso. I fratelli annunciavano le conferenze distribuendo foglietti d’invito. Per parecchi anni questo e altri discorsi furono pronunciati in parecchie località della Norvegia da fratelli norvegesi nei cosiddetti “giorni della campagna”. Con questi discorsi era data una testimonianza, e i proclamatori del Regno erano incoraggiati a sostenerli e a farne pubblicità.

Nondimeno, l’opera in Norvegia e nel resto della Scandinavia non progredì con la stessa rapidità che in altre parti del mondo. Alcuni fratelli impiegarono più tempo per rendersi conto dei benefici di proclamare la buona notizia di casa in casa. Principalmente erano stati i colportori a compiere quest’opera.

Eppure, diversi giovani entravano a far parte della congregazione. A un’assemblea a Cristiania nel 1924 furono battezzati circa 25 nuovi fratelli e sorelle, un numero grande per quel tempo. Negli anni successivi, si parlava di quella gioiosa occasione come del “grande battesimo”.

UN’ORGANIZZAZIONE ATTIVA

Il 1925 fu un anno memorabile. Dal 23 al 26 maggio fu tenuta un’assemblea a Orebro, in Svezia, dove si trovava la filiale svedese della Società. I fratelli di tutta la Scandinavia furono invitati, e vi fu presente il fratello Rutherford. Oltre 500 vi parteciparono, e una trentina di Norvegesi vennero in treno da Oslo in un vagone riservato. Fra parentesi, nel 1925 Oslo divenne il nuovo nome della capitale della Norvegia.

Quest’assemblea fece storia, introducendo una nuova epoca per il popolo di Dio in tutta la Scandinavia. Il lunedì 25 maggio il fratello Rutherford fece l’annuncio che sarebbe stato aperto a Copenaghen un ufficio per l’Europa settentrionale. Questo ufficio si sarebbe occupato dell’opera di predicazione in Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Lettonia, Lituania ed Estonia. Fu annunciato che il fratello William Dey di Londra si sarebbe occupato del lavoro, e i fratelli espressero la loro gioia per questa disposizione. Tuttavia vi sarebbe stato un responsabile locale in ogni paese, e il fratello Enok Oman continuò ad avere la responsabilità dell’ufficio norvegese. Questa nuova disposizione ebbe la benedizione di Geova, infatti seguì un tempo di attività cristiana senza uguali.

“L’ETÀ D’ORO”

Dal 1916, quando l’opera di predicazione in Norvegia cominciò a essere curata dall’ufficio della Svezia, ben poco della letteratura della Società era stato pubblicato in norvegese o danonorvegese. La letteratura biblica usata in Norvegia era quasi tutta in danese, ma i fratelli si procuravano anche pubblicazioni in svedese per uso personale. Leggevano l’edizione danese della Torre di Guardia e continuarono a farlo per parecchi anni. Dal 1916 solo tre libri della Società erano stati pubblicati in danese, cioè il sesto e il settimo volume degli Studi sulle Scritture (1917 e 1919) e L’Arpa di Dio (1922).

Un importantissimo passo avanti fu quello del marzo 1925, quando la Società cominciò a pubblicare L’Età d’Oro in norvegese. La rivista aveva sedici pagine. Dal 1936 l’edizione norvegese fu chiamata Ny Verden (“Il nuovo mondo”) e aveva venti pagine.

L’Età d’Oro ebbe una grande divulgazione in Norvegia e anche in Danimarca, dove venne usata l’edizione norvegese fino al 1930. I fratelli ottennero molti nuovi abbonamenti a questa rivista. Per esempio, nel 1936 in Norvegia vi erano 485 abbonati alla Torre di Guardia, mentre ve n’erano 6.190 all’Età d’Oro (Ny Verden). Nel 1938 vi erano 10.000 abbonati a Consolazione (Ny Verden), quanti ne ha oggi l’edizione norvegese della successiva Svegliatevi!

ESPANSIONE DELLA FILIALE NORVEGESE

Il 1925 fu un anno memorabile anche per il lavoro alla filiale norvegese. In quel tempo la Società acquistò un edificio di tre piani ad alcuni isolati dall’ufficio di Parkveien 60. L’indirizzo era Inkognitogaten 28 B. Un fratello che aveva avuto un’eredità acquistò la casa e poi la vendette alla Società per 10-15.000 corone norvegesi meno di quanto l’aveva pagata lui. In questo modo la Società aveva un edificio proprio e non era più limitata alla piccola camera di Parkveien, dov’era situato l’ufficio dal 1916.

Era necessario che l’ufficio avesse più locali. Il fratello Oman aveva fatto da solo quasi tutto il lavoro della filiale, ma l’espansione dell’attività di predicazione dopo il 1925 richiedeva che altri lavorassero nell’ufficio. L’Età d’Oro si doveva tradurre e spedire agli abbonati. C’era bisogno di altri nell’ufficio, e quindi altri fratelli vennero ad aggiungersi alla famiglia Betel.

La cantina del nuovo edificio fu adibita a deposito per la letteratura. Negli anni successivi, grandi quantità di libri furono inviate dalla stamperia della Società a Magdeburgo, in Germania. Comunque la Società non aveva l’uso dell’intero edificio. Alcuni degli affittuari ebbero difficoltà nel trovare un altro alloggio, e certe camere erano ancora occupate da costoro. All’inizio, solo alcuni componenti della famiglia Betel abitavano a Inkognitogaten, e l’indirizzo dell’ufficio era ancora Parkveien 60. Ma nel 1930 l’ufficio e gli altri componenti della famiglia Betel si trasferirono nella casa della Società. A quel tempo otto fratelli e sorelle lavoravano alla filiale. Da quell’anno l’ufficio della Società in Norvegia si trova in questa casa.

SFORZI UNITI

William Dey, il responsabile dell’ufficio della Watch Tower Society per l’Europa settentrionale, diede impulso all’opera di testimonianza. In settembre e ottobre del 1925 fece un viaggio in Norvegia, per organizzare l’opera nelle congregazioni secondo le istruzioni della sede centrale della Società. Quell’anno i fratelli della Norvegia ricevettero per la prima volta il Bollettino (ora Il Servizio del Regno), che dava utili consigli su come predicare la buona notizia e incoraggiava a partecipare al servizio di campo.

Dal 1927 in poi i “giorni della campagna” con discorsi divennero “settimane della campagna” di nove giorni con servizio di campo. Inoltre, quell’anno si cominciò a dare testimonianza di casa in casa la domenica. I pellegrini avevano un’importante nuova opera da svolgere. Oltre a pronunciare discorsi, aiutavano le congregazioni a organizzare il servizio di campo e ne prendevano la direttiva. In Norvegia c’era solo un pellegrino permanente, ma era assistito validamente da molti fratelli capaci della Svezia e della Danimarca.

Il rapporto annuale del 1926 indicava che 120 persone avevano preso parte regolarmente al servizio, e 14 classi o congregazioni erano state “organizzate per il servizio”. Avevano distribuito 8.830 libri e 43.650 opuscoli, oltre a 269.500 risoluzioni e volantini. Tali risultati erano molto migliori che in qualsiasi anno precedente. Era evidente che i fratelli cominciavano ad apprezzare il loro privilegio di servizio.

IMPORTANTI CAMPAGNE CON GLI OPUSCOLI

Molti fratelli furono entusiasti delle campagne per il servizio di campo, e distribuirono molti opuscoli come Libertà per i popoli. Nella capitale, Oslo, la domenica i fratelli affittavano una corriera e andavano nelle zone rurali, impegnandosi nel servizio di campo tutto il giorno. Durante la settimana andavano di casa in casa in città. Alcuni davano testimonianza in ristoranti e bar. Il prezzo dell’opuscolo era solo 10 öre la copia, e se le persone non contribuivano, venivano lasciati gratuitamente.

Un fratello ricorda: “Entrai in un ristorante di Cristiania. Il locale era pieno, molti sedevano ai lunghi tavoli. Gridai: ‘Libertà per i popoli! Dieci öre! . . .’ Tutti presero l’opuscolo. La domenica percorrevo la Studenterlunden [via principale di Oslo] dove la gente sedeva sulle panchine. Tutti prendevano l’opuscolo. Nelle case con vari appartamenti suonavo contemporaneamente i campanelli di tutte le porte su uno stesso piano, e tutti venivano alla porta con monetine da 10 öre. Avevo la borsa piena di opuscoli e riuscivo a distribuire da 30 a 40 ‘libretti’, come li chiamavamo, in un’ora”.

Questo è solo un esempio di come i fratelli compivano l’opera. Un bravo “operaio” riusciva a distribuire 1.000 opuscoli la settimana. Queste campagne tenute nel 1928 e nel 1929 furono molto incoraggianti per i fratelli in Norvegia. La distribuzione degli opuscoli aiutò molti a iniziare l’opera di testimonianza di casa in casa.

SIAMO TESTIMONI DI GEOVA

I fratelli continuarono a impegnarsi con grande entusiasmo nel servizio negli anni dal 1930 al 1935, nonostante la depressione economica, la disoccupazione, gli scioperi e l’incertezza del mondo. In Norvegia non vi erano molti proclamatori del Regno, solo 200 circa. Ma Geova benedì la loro opera.

Come fu appropriato che Geova desse al suo popolo un nome che li identificasse chiaramente come suoi testimoni! Durante un congresso a Columbus (Ohio) nel luglio 1931, fu approvata una risoluzione con cui si adottava il nuovo nome “Testimoni di Geova”. (Isa. 43:10-12) All’assemblea tenuta a Oslo dal 29 agosto al 1° settembre, questo nome fu adottato anche dai fratelli norvegesi.

Per far conoscere al mondo intero il nuovo nome adottato dal popolo di Dio, questa risoluzione fu stampata nell’opuscolo Il Regno, la speranza del mondo. Questo opuscolo fu pubblicato in norvegese nel 1932 e fu distribuito durante una grande campagna nel marzo di quell’anno. I fratelli consegnarono l’opuscolo in busta chiusa a tutte le personalità più in vista: uomini politici, ecclesiastici, medici e insegnanti. Questo opuscolo fu dato anche a Haakon VII, allora re di Norvegia.

CONGREGAZIONI ATTIVE

Molte delle congregazioni più numerose disposero escursioni per il servizio di campo durante il fine settimana. “Operai” zelanti viaggiavano in corriere, autocarri o macchine private fino alle città vicine e alle zone rurali. Sui veicoli spesso compariva in grosse lettere rosse il nome “Testimoni di Geova”. Venivano pronunciati anche discorsi pubblici.

La congregazione di Oslo affittò corriere per recarsi in città distanti oltre 120 chilometri dalla capitale. I proclamatori del Regno salivano sulla corriera la mattina presto. Verso le nove o le dieci scendevano in luoghi diversi e a ognuno era assegnato un vasto territorio. Tutto il giorno, per sette o otto ore, andavano di casa in casa e più tardi la corriera passava a prenderli per tornare a casa. Dopo un fine settimana del genere, nella congregazione vi erano molti piedi dolenti, ma questo certo non raffreddava lo zelo dei cristiani.

Per molti anni, estate e inverno, si fecero queste escursioni. Spesso erano il punto culminante di una settimana di attività. Ecco l’esempio dei risultati ottenuti in una campagna di nove giorni, dal 6 al 14 ottobre 1935: A Oslo vi presero parte 76 proclamatori, che fecero rapporto di 1.291 ore, 4.637 persone che avevano preso letteratura, 52 libri, 13.313 opuscoli, 13 abbonamenti e 66 riviste. Era una media di circa 17 ore e 177 pezzi di letteratura per proclamatore in nove giorni!

Dopo una campagna del genere, i fratelli delle congregazioni più grandi si riunivano per una “festa del rapporto” nel luogo di adunanza della congregazione. Tutti consegnavano i loro rapporti e i risultati erano letti con grande gioia. Alcuni narravano le esperienze avute durante la campagna. Quindi si servivano caffè e dolci. Queste riunioni rinsaldavano i legami tra i fratelli, e contribuivano a far conoscere a tutti il progresso della verità.

Pochi possedevano una macchina in quel tempo. Perciò, in molti luoghi i fratelli usavano la bicicletta per andare in servizio. Specialmente nella congregazione di Bergen si faceva molto uso della bicicletta. Proclamatori zelanti si recavano fuori città in bicicletta durante il fine settimana. Spesso viaggiavano in gruppi, con borse e scatole di libri, per lavorare nelle zone rurali. Durante le vacanze alcuni viaggiavano per settimane lungo i fiordi della costa occidentale o nelle zone rurali dell’interno. Grande attività fu svolta nella seconda città della Norvegia in ordine di grandezza e nei dintorni, e la congregazione crebbe rapidamente. Nel 1940 la congregazione di Bergen aveva circa 80 proclamatori.

A motivo dell’estensione delle coste norvegesi la barca fu un mezzo di trasporto eccellente per i Testimoni di Geova. Parecchi fratelli acquistarono barche a motore negli anni trenta e se ne servirono nell’opera di testimonianza. A Narvik (dove vi era un gruppo di cristiani sin dal 1905) vi erano otto o dieci proclamatori. Durante l’estate i fratelli uscivano in motobarca la domenica. Una volta l’anno veniva tenuta una piccola assemblea per la congregazione di Narvik e per i fratelli della parte settentrionale della Svezia. Essi affittavano una barca da pesca e se ne servivano per andare in servizio, recandosi in località distanti da Narvik oltre 200 chilometri. In quel tempo in questa parte settentrionale del paese c’erano pochissime strade, e in molti luoghi non esistevano traghetti. Perciò la barca era l’unico mezzo per circolare. In tal modo la congregazione più settentrionale del paese proclamava in quel tempo la buona notizia del Regno a nord del Circolo Polare Artico.

ZELANTE LAVORO DEI PIONIERI

Benché le congregazioni facessero tutto il possibile per diffondere la verità, in Norvegia vi erano numerose località che non riuscivano a raggiungere. In molte città non c’era neanche una congregazione. Inoltre, circa il 60 per cento della popolazione (quasi due milioni di persone) viveva nei distretti rurali della Norvegia orientale. Nelle regioni occidentali e settentrionali del paese, molte fattorie, gruppi di case e villaggi rurali erano praticamente isolati dal resto del mondo. Solo il 10 per cento dei fiordi erano collegati da strade, e molte isole non erano servite da traghetti. Qui entravano in azione i colportori, o pionieri.

Dalla metà degli anni venti vi erano una decina di colportori norvegesi, inclusi i colportori ausiliari che non dedicavano tutto il loro tempo al servizio. Nel 1938 il numero dei proclamatori del Regno era salito a 430, quello dei pionieri e pionieri ausiliari a 50. Allora cominciò realmente a notarsi il lavoro dei pionieri.

A quel tempo i pionieri si preoccupavano di distribuire letteratura; non davano grande importanza alle visite ulteriori e non tenevano studi biblici a domicilio. Perciò non rimanevano a lungo in un posto, ma distribuivano letteratura nella zona e poi se ne andavano.

Parecchi pionieri facevano un lavoro molto duro. Per esempio, consideriamo il fratello Bernhard Risberg, che faceva il pioniere negli anni trenta. Dopo aver predicato tutto il giorno, chiedeva alla gente un alloggio, e spesso gli mostravano ospitalità, lasciandolo dormire in un letto o nel granaio. Per due anni il suo territorio fu il Sognefiord, uno dei fiordi più lunghi del mondo. In questo fiordo, che ha molte diramazioni e ripidi pendii, viaggiava a piedi, con le sue due borse di libri, portando la buona notizia.

Dopo due anni il fratello Risberg poté comprarsi una vecchia bicicletta. Così gli era più facile spostarsi. In seguito acquistò una bicicletta furgoncino, una tenda e un sacco a pelo. Sul furgoncino poteva portare tre o quattro scatole di libri. Con questo equipaggiamento andava in giro portando il messaggio del Regno.

Il fratello Risberg cominciava a dare testimonianza sulle aie verso le cinque o le sei del mattino e continuava per tutto il giorno, fino a sera inoltrata, solo con brevi interruzioni per i pasti. In un mese fece rapporto di 400 ore di servizio, una media di oltre 13 ore al giorno! D’inverno non trascorreva così tanto tempo nel servizio di campo, ma spesso dedicava da 200 a 250 ore a parlare della buona notizia. In questo modo il fratello Risberg e altri pionieri zelanti impiegarono i migliori anni della loro vita nel servizio di Geova Dio.

Dopo il 1930, per qualche tempo vi furono in Norvegia anche sei o sette pionieri stranieri. Fra questi vi era una coppia di Inglesi in pensione che viaggiavano per il paese con la macchina e la roulotte. Secondo alcuni fu la prima roulotte mai vista in Norvegia. Il fratello e la sorella Hollis furono fra i primi pionieri a cui la polizia proibì di distribuire letteratura senza licenza. L’origine di ciò era una nuova legge commerciale. In quel tempo (1932) i due pionieri distribuivano l’opuscolo Il Regno, la speranza del mondo. Quando intervenne la polizia, i pionieri ordinarono alla Società parecchie migliaia di opuscoli e li distribuirono gratuitamente. La polizia proibì loro anche di dare gli opuscoli gratis, ma ormai il lavoro era quasi ultimato.

Molti pionieri ebbero difficoltà del genere. Un poliziotto andò anche dal rappresentante locale della Società a Oslo per chiedergli di persuadere i pionieri a smettere. Comunque, dopo qualche tempo la questione fu definita senza alcuna azione legale e i pionieri continuarono il loro lavoro. A volte venivano interrogati dalla polizia quando qualche religioso fanatico, che voleva fermare la predicazione del Regno, li denunciava alle autorità.

IN BARCA LUNGO LA COSTA

Alcuni pionieri viaggiavano lungo la costa in barca, diffondendo la buona notizia. Nel 1928 la Società acquistò un piccolo battello pilota e lo adattò perché se ne potessero servire due fratelli che, partendo da Oslo, facevano l’opera di colportore lungo la costa meridionale del paese. I fratelli salparono in dicembre e costeggiarono la parte occidentale del fiordo di Oslo con la piccola imbarcazione “Eliu”, benché il fiordo fosse pieno di ghiaccio. Durante il primo mese visitarono molte città e zone densamente popolate e distribuirono circa 800 libri e opuscoli. Ma in una buia notte burrascosa di febbraio, l’“Eliu” si sfasciò contro la costa. L’imbarcazione era rovinata, ma i fratelli raggiunsero la riva sani e salvi.

Nel 1931 la Società acquistò un’altra barca a motore, che fu chiamata “Ester”. Era lunga 12 metri e vi era posto per tre pionieri, benché fosse più pratico che ve ne fossero solo due. L’“Ester” venne impiegata lungo la costa occidentale e nella Norvegia settentrionale fino al 1938, quando fu sostituita dalla motobarca “Rut”, lunga 10 metri. Anche la “Rut” aveva due fratelli a bordo e fu utilizzata particolarmente nella Norvegia settentrionale.

Con queste barche i fratelli compirono un ottimo lavoro lungo le coste della Norvegia. In un anno riuscirono a distribuire da 10.000 a 15.000 libri e opuscoli. Visitarono numerosi isolotti e fari abitati, e inoltre poterono parlare ai Lapponi del nord. Con le borse dei libri, il fonografo e il sacco in spalla, proclamarono la buona notizia in zone isolate sulle montagne. Percorsero grandi distanze, perché le case erano molto lontane fra loro. Certi giorni questi fratelli riuscivano a visitare solo alcune famiglie. Ebbero anche degli incidenti. Diverse volte le barche fecero naufragio. Ma i fratelli sopravvissero e le barche vennero riparate.

Una volta i due fratelli a bordo dell’“Ester” visitarono una località della Norvegia settentrionale dove si diceva che la gente ‘viveva in armonia coi libri di Russell e di Rutherford’. Più di metà della popolazione s’interessava della verità. Le chiese erano rimaste vuote e circa il 95 per cento della popolazione aveva letto qualche pubblicazione della Società.

MAGGIORE CURA PER GLI INTERESSATI

Un importante passo avanti fu quello compiuto nel gennaio 1939, quando venne organizzata in Norvegia l’opera di zona. Il paese fu diviso in quattro zone. In ciascuna viaggiava un servitore di zona. Egli visitava coloro che avevano mostrato interesse per la verità e cercava di stabilire nuovi gruppi e congregazioni. Naturalmente, visitava anche le congregazioni già stabilite per incoraggiare i compagni di fede.

La zona N. 4 era la più vasta. Dalla cittadina di Florö sulla costa occidentale andava fino al porto di Kirkenes al nord, presso il confine con la Finlandia, a una distanza di 1.810 chilometri lungo la costa. In questa zona vi erano solo tre piccole congregazioni con quindici proclamatori in tutto che facevano rapporto di servizio di campo.

Era inverno (gennaio 1939) quando il fratello Andreas Kvinge, in qualità di servitore di zona per la zona 4, cominciò il suo primo viaggio verso nord, in bicicletta, insieme a sua moglie. Una volta dovevano visitare due località isolate nei boschi presso il confine con la Svezia. La neve ricopriva ancora le strade. Perciò si doveva viaggiare a cavallo, e i cavalli dovevano avere racchette da neve per procedere sull’altopiano. Il fratello e la sorella Kvinge mandarono avanti la letteratura e poi seguirono a piedi con le biciclette. Per raggiungere certi luoghi il fratello Kvinge si faceva prestare gli sci, e a volte ci voleva tutto il giorno per raggiungere due o tre case. Una sera nessuno volle ospitare i Kvinge per la notte. Quindi attraversarono il confine e in Svezia qualcuno offrì loro da dormire. Ma la sorella Kvinge era così stanca che il marito dovette portare sia lei che le borse dei libri per l’ultima parte del tragitto. Un’altra volta dovettero camminare tutta la notte con una temperatura sotto zero perché nessuno offrì loro un posto per dormire.

Ma i Kvinge ebbero anche molte esperienze gioiose. In una località trovarono un gruppetto di proclamatori del Regno che predicavano da parecchi anni senza fare rapporto del loro servizio di campo. Si stabilirono parecchie nuove congregazioni e gruppi di proclamatori. I fratelli isolati furono incoraggiati. Certo, l’opera di zona ebbe la benedizione di Geova.

Era tempo di mostrare maggior cura per gli interessati. Questa caratteristica del nostro servizio avrebbe assunto speciale importanza negli anni successivi, poiché i proclamatori del Regno in Norvegia avrebbero dovuto lavorare in circostanze diverse. Il 9 aprile 1940, i Tedeschi invasero la Norvegia e il paese sentì l’effetto della seconda guerra mondiale.

IL PRIMO COLPO

I Tedeschi invasero di sorpresa la Norvegia il 9 aprile 1940. Il primo fu un attacco navale. Grossi contingenti di soldati sbarcarono nei porti principali, che furono occupati nel corso della giornata. Poiché la Norvegia era poco preparata militarmente, i Tedeschi incontrarono scarsa resistenza. Presto truppe inglesi e francesi si unirono ai Norvegesi nel combattimento, ma dopo circa tre settimane gli Alleati dovettero ritirarsi dalla Norvegia meridionale. Nella parte settentrionale del paese, dove la resistenza fu più forte, i combattimenti continuarono fino al 10 giugno, quando capitolò l’ultima divisione norvegese. Parecchie città e villaggi della Norvegia occidentale e settentrionale avevano subito intensi bombardamenti e alcune città erano in rovina. La campagna militare era durata sessantadue giorni.

La distruzione fu maggiore nella Norvegia settentrionale. Pur essendo pochi di numero, i fratelli se la cavarono abbastanza bene. A Narvik lasciarono la città quando cominciarono le sparatorie e i bombardamenti. Alcuni rimasero per qualche tempo a bordo della “Rut”, la motobarca della Società, che rimase in un fiordo nei pressi della città per tutta la durata dei combattimenti. Quando non fu più sicuro rimanere a bordo, i fratelli si rifugiarono sotto grandi massi di pietra lungo il pendio. Narvik fu in gran parte distrutta, e due fratelli furono uccisi, uno da una granata. Una famiglia perse la casa e tutto ciò che aveva. Anche a Bodö, Fauske, Namsos e Steinkjer quasi tutti gli edifici furono distrutti, ma tutti i fratelli sopravvissero. Tuttavia, parecchi avevano perso tutto. Ovunque strade e ponti erano stati distrutti, interi villaggi erano stati incendiati, e le strade sembravano cimiteri di automobili. Finiti i combattimenti, il fratello Kvinge, servitore di zona, percorse l’intera zona per incoraggiare i fratelli.

Frattanto, il fratello Oman, responsabile locale della nostra opera in Norvegia, fu arrestato dalla Gestapo (la polizia segreta del regime nazista). Fu tenuto in prigione per una settimana al comando della polizia a Oslo, ma fu poi rilasciato dopo breve interrogatorio. Alcune settimane più tardi subì un nuovo interrogatorio, essendo sospettato di fare la spia a favore dell’Inghilterra. L’interrogatorio durò sei ore e mezzo ininterrottamente, dopo di che il fratello Oman fu di nuovo posto in libertà. In entrambi i casi, fu trattato gentilmente e non gli fu detto che l’opera dei Testimoni di Geova era al bando o che sarebbe stata fermata.

I fratelli avevano temuto che i Tedeschi fermassero immediatamente l’attività di predicazione e riservassero ai Testimoni norvegesi lo stesso trattamento dei loro fratelli tedeschi. Ma questa preoccupazione si dimostrò infondata. Perciò, passato il primo momento, la proclamazione della buona notizia fu ripresa con grande vigore.

NUOVI MASSIMI

Sotto la direttiva della Società, ebbe inizio una grande attività. Nessuno sapeva per quanto tempo ci sarebbe stato permesso di continuare la nostra opera. Perciò la letteratura della Società in deposito si doveva distribuire il più possibile ai fratelli e al pubblico. Un’opera particolarmente intensa fu svolta col libro Salvezza, appena pubblicato in norvegese (1940). Ben presto tutti i libri della prima edizione erano stati spediti, e una nuova edizione, in brossura, venne stampata a Oslo. A motivo della guerra era impossibile ricevere letteratura dall’estero, ma alcune copie di nuovi opuscoli pubblicati dalla Società negli Stati Uniti furono introdotte nella Norvegia occupata, dove furono tradotti e stampati. Diversi di questi opuscoli furono stampati in norvegese dopo l’aprile 1940.

Dopo che l’oscura ombra della guerra era calata sul paese, la gente ascoltava più attentamente la buona notizia, poiché molti sentivano il bisogno di un messaggio di conforto e di speranza. I fratelli fecero tutto il possibile per soddisfare tale bisogno. La congregazione di Oslo continuò a fare lunghe escursioni in corriera nelle città vicine e nei territori rurali, dove si distribuirono moltissime pubblicazioni. Neanche i pionieri persero tempo. In due mesi una pioniera distribuì da 800 a 900 libri in una sola valle nella parte orientale del paese.

Vi era crescente interesse in tutta la nazione. Molti nuovi intraprendevano il servizio e diventavano proclamatori del Regno. Una delle principali ragioni di ciò era che si erano cominciati molti studi biblici a domicilio, allora chiamati studi modello. Le adunanze continuavano, e in parecchie località si tennero assemblee. Con grande gioia dei fratelli, dalla Danimarca continuò ad arrivare La Torre di Guardia in danese, e Consolazione veniva pubblicata in norvegese come prima.

I rapporti dell’epoca rivelano quanto fosse intensa l’attività. Dall’ottobre 1940 al giugno 1941, furono distribuiti 272.419 libri e opuscoli. Durante l’anno di servizio 1939-1940, in media 377 proclamatori parteciparono al servizio di campo. Ma nel maggio 1941 i proclamatori avevano raggiunto il numero di 477! In effetti, i fratelli erano piuttosto sorpresi che le autorità tedesche non cercassero di fermare l’opera.

UN PIANO BEN PREPARATO

Infatti, in un primo momento i nazisti avevano progettato di agire contro l’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici. Già nell’estate del 1940 c’erano state delle proposte per proibire la letteratura della Società. Ciò non avvenne, poiché ritennero che tale azione avrebbe fermato la nostra attività solo in parte e sarebbe servita da avvertimento, dando ai fratelli l’opportunità di procurarsi la letteratura dall’estero. Invece, la Sipo, servizio di sicurezza tedesco, cominciò a raccogliere ampie informazioni sulla portata e sull’attività dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici in Norvegia. Rappresentanti della polizia tedesca vennero nell’ufficio della Società per avere della letteratura, e il fratello Oman venne interrogato parecchie volte.

Il primo effetto di quest’azione fu che il libro Nemici (pubblicato in norvegese nel 1939) fu confiscato a motivo di certe affermazioni sul fascismo e sul nazismo. Questo avvenne nell’autunno del 1940. Comunque, i libri che la Società aveva in deposito non furono toccati. Perciò all’insaputa dei Tedeschi, parecchie centinaia di copie del libro Nemici furono trasferite nelle case di vari fratelli.

L’opera di testimonianza continuò senza molte interruzioni durante tutto il 1940. Ma i nazisti continuavano a lavorare ai loro piani. In ottobre una proposta per lo scioglimento dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici fu inviata a Berlino. Fu proposto di chiudere l’ufficio della Società per l’Europa settentrionale che si trovava a Copenaghen. La decisione, comunque, fu rimandata.

Durante l’inverno e la primavera del 1941 in parecchie città i pionieri furono arrestati e interrogati dalla polizia, essendo accusati di vendere letteratura considerata “antitedesca”. Ma la proclamazione del Regno non fu proibita e i pionieri furono rilasciati.

In diverse congregazioni, spie naziste tedesche e norvegesi comparvero alle nostre adunanze. Una donna fu inviata a spiare nell’ufficio della Società a Oslo e riferì che vi aveva visto “quattro uomini ovviamente ebrei”. Un rapporto della polizia tedesca del 13 marzo 1941 dice in parte: “L’attività di propaganda degli Zelanti Studenti Biblici [Testimoni di Geova] è aumentata considerevolmente nelle ultime settimane. In diversi quartieri di Oslo, e anche in molte altre città, compaiono i ‘colportori’, che vendono pubblicazioni della ‘Watch Tower Bible and Tract Society’. Queste pubblicazioni sono sovversive, e sotto la maschera della religione sono contro gli stati autoritari”.

Senza dubbio la nostra crescente attività irritava sempre più le autorità. Durante l’inverno e la primavera del 1941, dei funzionari chiesero parecchie volte a Berlino l’approvazione del piano per sciogliere l’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici in Norvegia. Il 24 aprile 1941, Berlino diede il benestare. Ma nel frattempo la cosa era stata sottoposta a Josef Terboven, commissario del Reich tedesco in Norvegia. Egli era dell’opinione che l’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici era così poco numerosa in Norvegia che non era necessario intervenire. Si decise di sottoporgli più ampio materiale relativo all’organizzazione, e l’azione predisposta fu di nuovo rinviata.

All’inizio dell’estate si ebbe la prima indicazione che si stava preparando qualche cosa. La polizia nazista norvegese venne a confiscare gli opuscoli della Società Fascismo o libertà e Governo e pace. Quindi, il martedì 8 luglio, si verificò quello che i fratelli avevano sperato non accadesse. La Gestapo colpì duramente tutto il paese per porre fine all’organizzazione. Attraverso accurata investigazione, i Tedeschi si erano procurati nome e indirizzo di tutti i sorveglianti che presiedevano della Norvegia, e quel giorno ricevettero tutti la visita della polizia. Fu confiscata tutta la letteratura pubblicata dalla Società trovata in casa loro, e fu detto ai fratelli che se non avessero cessato l’attività di predicazione sarebbero stati mandati in campo di concentramento. In varie località i fratelli responsabili delle congregazioni furono arrestati e detenuti per parecchi giorni, ma nessuno fu maltrattato.

Cinque poliziotti tedeschi vennero alla Betel e confiscarono tutta la proprietà della Società, la letteratura in deposito, il denaro in contanti e le macchine dell’ufficio. Il valore della letteratura e del denaro si aggirava sulle 40.000 corone norvegesi. Allo stesso tempo la famiglia Betel fu condotta alla sede della Sipo (servizio di sicurezza) e interrogata. Nessuno fu arrestato, ma il fratello Oman ricevette l’ordine di presentarsi alla polizia norvegese ogni giorno per dodici settimane.

La letteratura in deposito alla Betel non venne portata via immediatamente, ma la porta del deposito fu sigillata. In seguito, i Tedeschi arrivarono con tre autocarri e la letteratura fu portata in una cartiera come carta da macero. Poco dopo, i fratelli seppero che i libri erano stati presi dagli operai. La motobarca della Società, la “Rut”, ancorata sulla costa occidentale, fu rimorchiata via.

Il 21 luglio l’edificio della Società fu confiscato, insieme a tutti i libri e i documenti relativi alla costruzione. L’opera era ufficialmente al bando, e le congregazioni non potevano più svolgere apertamente la loro attività. Da quel momento non si poté più spedire letteratura dall’ufficio di Oslo. Ma, abbastanza stranamente, si poté ordinare La Torre di Guardia direttamente dalla Danimarca almeno fino all’inizio del 1942. In quanto a Consolazione, l’ultimo numero pubblicato fu quello di luglio. I componenti della famiglia Betel rimasero per qualche tempo nell’edificio della Società, ma alla fine quasi tutti si trasferirono e cominciarono a lavorare per guadagnarsi da vivere. Comunque il fratello e la sorella Oman continuarono a stare nell’edificio.

L’OPERA CONTINUA CLANDESTINAMENTE

Se le autorità naziste pensavano che le azioni e le minacce contro i fratelli avrebbero posto fine alla loro attività cristiana, si sbagliavano. Il popolo di Dio in Norvegia non era disposto a starsene in ozio. Si accinse invece a riorganizzare l’opera.

La nostra attività riprese con un’amministrazione decentrata. Uno dei fratelli che avevano lavorato alla Betel poté fare qualche viaggio nella Norvegia meridionale. Anche Andreas Kvinge riuscì per qualche tempo a continuare l’opera di zona nella Norvegia settentrionale. Fu arrestato il 12 luglio e interrogato per parecchie ore. I Tedeschi insistevano per sapere dove si trovassero tutti i fratelli della Norvegia settentrionale, e dove fosse diretto, ma egli non lo rivelò. Venne minacciato e gli fu detto che sarebbe stato pedinato ovunque andasse e inviato in campo di concentramento se avesse continuato la sua attività. Ma il fratello Kvinge non si lasciò intimorire, e nel dicembre 1941 viaggiava ancora con i traghetti, a piedi o con gli sci. Per nascondere lo scopo delle sue visite, faceva dei lavoretti per le famiglie che visitava. In questo modo i fratelli furono aiutati a continuare il loro servizio cristiano. Verso la primavera del 1942 il fratello Kvinge si stabilì a Bergen. Ma venuta l’estate, partì in bicicletta verso nord per vedere i fratelli e incoraggiarli.

Anche altri fecero simili gite in bicicletta. Lo scopo era di mantenere i contatti con i fratelli che conoscevano e vedere come stavano. Nell’estate del 1943, uno dei fratelli che avevano preso parte ai viaggi su una delle motobarche della Società nella Norvegia del nord, percorse 1.207 chilometri in bicicletta per visitare e incoraggiare altri cristiani.

Molti si tennero informati per corrispondenza della nostra opera in altre parti del paese. A motivo della severa censura postale da parte del servizio di sicurezza tedesco, i fratelli spesso scrivevano in codice affinché le lettere sembrassero innocenti se venivano aperte e lette. Invece di “congregazione”, per esempio, usavano la parola “famiglia” o “ditta”. Non sappiamo fino a che punto la corrispondenza dei fratelli venisse censurata, ma sappiamo che i Tedeschi per lo meno cercavano di tener d’occhio tutta la corrispondenza da e per l’estero di coloro che avevano lavorato alla Betel.

ADUNANZE E PREDICAZIONE

Le nostre adunanze, naturalmente, erano proibite. Ma i fratelli, rispettando i comandi di Dio più di quelli dell’uomo, cominciarono ben presto a radunarsi in case private, in gruppetti di cinque o sei persone. (Atti 5:29; Ebr. 10:24, 25) Quando era possibile, i gruppi erano più numerosi. Tutti prendevano la preoccupazione di venire da soli o pochi alla volta per evitare di attirare l’attenzione. Non sapevano mai se ci fosse un informatore nei pressi a sorvegliare il luogo di adunanza. Spesso sul tavolo vi erano tazzine di caffè affinché la riunione sembrasse una visita qualsiasi.

I fratelli si radunavano principalmente per studiare La Torre di Guardia. Copie della rivista in danese e svedese venivano introdotte clandestinamente nel paese, tradotte e scritte a macchina. Questi manoscritti erano fatti circolare nelle congregazione di tutta la Norvegia. Di solito solo il conduttore dello studio aveva un manoscritto. Perciò, prima leggeva il paragrafo e poi faceva le domande. Queste riunioni aiutarono soprattutto i fratelli ad avere coraggio e continuare a dare testimonianza intrepidamente durante quegli anni difficili.

Trovato il modo di radunarsi con relativa sicurezza, il popolo di Geova cominciò a tenere adunanze più numerose in occasioni speciali. Una di queste fu la Commemorazione. Oltre un centinaio di cristiani si radunarono in ubbidienza al comando di Cristo di commemorare la sua morte. (Luca 22:19, 20) Il 31 marzo 1942, per esempio, 280 fratelli si radunarono in due diverse luoghi a Oslo. Novanta presero gli emblemi.

In tutto il paese si tennero anche “congressi”, in fattorie isolate o nella foresta. Una volta, durante un “congresso” del genere nel bosco, i fratelli finsero di raccogliere bacche per non destare sospetti. Portavano secchielli e altri arnesi necessari per la raccolta.

Naturalmente, lo scopo di queste riunioni era di rafforzare spiritualmente i fratelli. Si pronunciavano discorsi, e si consideravano interessanti articoli della Torre di Guardia. Ma era provveduto anche cibo materiale. Molti Testimoni, specialmente nelle città, avevano difficoltà a procurarsi il cibo necessario. Ma quelli che avevano del cibo, amorevolmente lo dividevano con quelli che non ne avevano.

Nell’estate del 1943 il più grande di questi “congressi” fu tenuto nella parte boscosa di una fattoria nei dintorni di Oslo. Si erano radunati circa 180 fratelli e sorelle, provenienti da diverse città del fiordo di Oslo. All’improvviso, tre soldati tedeschi a cavallo si avvicinarono alla fattoria e videro i fratelli. Un fratello che parlava tedesco si rivolse ai soldati. Essi volevano andare a nuotare, ma avevano sbagliato strada. Un paio di fratelli si offrirono di mostrare loro la giusta via, e lo fecero. Quando i soldati scomparvero i fratelli trassero un sospiro di sollievo. Durante il percorso verso la spiaggia il fratello che parlava tedesco sentì due dei soldati discutere di che specie di riunione si trattasse. Uno disse che secondo lui doveva essere una specie di società corale, come quella che avevano incontrata in un altro luogo.

Quindi non accadde nulla neanche questa volta. Non abbiamo notizia che i fratelli avessero difficoltà per essersi radunati in simili “congressi” in armonia con la volontà di Geova.

Naturalmente, anche la proclamazione del Regno veniva svolta con la massima cautela, soprattutto all’inizio. I fratelli sapevano con quanta cura le autorità naziste avrebbero sorvegliato la loro attività. Dapprima, il popolo di Dio non dava testimonianza di casa in casa, ma venivano visitati coloro che avevano mostrato interesse, e inoltre si parlava con parenti e con compagni di lavoro. In questo modo i fratelli poterono avvicinare alcuni nuovi. Comunque, dopo un paio d’anni, alcuni cominciarono ad andare di casa in casa con la Bibbia.

Dopo pochi mesi cominciò a scarseggiare la letteratura. Alcuni, previdenti, avevano sepolto o nascosto libri e opuscoli, che vennero tirati fuori e usati. Col tempo, i proclamatori di solito davano solo in prestito la letteratura a coloro che mostravano interesse per il messaggio del Regno.

In questa situazione si vide la grande importanza dell’attività degli studi biblici. In tutto il paese si iniziarono molti studi con gli opuscoli Studio modello N. 1 e N. 2 (il secondo pubblicato in norvegese nel 1941). Gli interessati venivano dapprima invitati a queste adunanze, poi allo studio Torre di Guardia. Spesso vi erano da venticinque a trenta presenti. Questo avveniva specialmente nelle città più grandi. Quando i fratelli esaurirono gli opuscoli Studio modello, prepararono un libro per lo studio, simile ma più ampio, che fu stampato e usato largamente.

Certo, questi nuovi che si univano alle congregazioni dovevano essere battezzati. Spesso ciò avveniva in case private. Un fratello affermò che almeno cinquanta persone furono battezzate in casa sua durante la guerra. Anche durante i “congressi” segreti venivano prese disposizioni per il battesimo, e i candidati erano immersi in qualche laghetto.

Il fatto che i fratelli avevano ampia opportunità di dare testimonianza fu causa di qualche divergenza d’opinione fra loro. Come mai? Ebbene, alcuni ritenevano che si dovesse svolgere più apertamente l’opera di predicazione, mentre altri pensavano che questo avrebbe provocato le autorità naziste. Il risultato fu che alcuni cominciarono ad andare di casa in casa con la Bibbia, mentre altri lavoravano più segretamente, avvicinando le persone in altri modi. Nondimeno, era evidente che i fratelli di entrambi i gruppi agivano col sincero desiderio di servire Geova, poiché egli benedì la loro opera.

Il servizio di sicurezza tedesco si rese conto della ripresa attività dei Testimoni norvegesi? È molto inverosimile che un’organizzazione efficiente come la Sipo non ne fosse al corrente. La Sipo effettivamente sapeva che i fratelli non avevano rinunciato alla loro opera, ma forse non era al corrente della portata della loro attività. Da diverse parti, incluso il partito nazista norvegese, giunsero alla Sipo notizie dell’attività dei fratelli e lettere che sollecitavano ad agire contro i Testimoni di Geova. In una lettera si parlava della congregazione come della “setta di propaganda comunista, sotto l’influenza degli Ebrei”. Un’altra lettera anonima, spedita da Oslo in data 22 giugno 1942, diceva:

“Signor Commissario del Reich,

“So che lei è un devoto cattolico. Perciò ho fiducia che userà la sua invidiabile grande autorità per distruggere l’organizzazione che dipende da quell’Ebreo [!], il giudice Rutherford, che è un’onta alla comunità almeno qui in Norvegia . . .

“Per me è assolutamente inconcepibile che si permetta a questa losca organizzazione di svolgere la sua attività demoniaca.

“Perché non smascherare quest’organizzazione sui giornali, lasciando che il pubblico si renda conto di com’è ridicola e pericolosa l’attività di questa organizzazione?”

Comunque le autorità tedesche non spinsero oltre la loro azione contro i Testimoni di Geova. Forse i nazisti pensavano che la nostra organizzazione, essendo alquanto modesta, non era tanto pericolosa. Forse pensavano che bastava far cessare l’estesa distribuzione di “pubblicazioni sovversive”. Certo avevano molto da fare in altri campi, principalmente per combattere il movimento di resistenza norvegese. Ad ogni modo, fu particolarmente contro i patrioti norvegesi sul fronte interno che i nazisti usarono gli efficienti metodi del loro servizio segreto e misure punitive barbariche. In generale, non si occuparono più dei Testimoni di Geova dopo l’azione del 1941. Tuttavia, senza la protezione di Dio un aspetto dell’attività avrebbe potuto facilmente mettere i fratelli in difficoltà. Era il lavoro di ricopiare gli articoli della Torre di Guardia per distribuirli in tutto il paese. I fratelli lo fecero a rischio della propria vita.

SI DISTRIBUISCE IL CIBO SPIRITUALE

La Torre di Guardia entrava clandestinamente nel paese dalla Svezia e dalla Danimarca. Alcune riviste venivano portate da interessati e fratelli che attraversavano il confine tra Svezia e Norvegia, e in una località vi era una “linea di comunicazione” abbastanza regolare. Dalla filiale della Società in Svezia, e qualche volta dalla Danimarca, venivano inviati al fratello Oman pacchi di viveri. I generi alimentari, ad esempio le uova, erano incartati in pagine della Torre di Guardia! Queste pagine venivano stirate e il contenuto era tradotto in norvegese. A volte fratelli svedesi e danesi che viaggiavano per affari portavano letteratura.

Solo gli articoli principali per lo studio Torre di Guardia venivano tradotti e distribuiti in tutto il paese. La sera e di notte i fratelli si davano da fare per copiare a macchina il materiale. Per risparmiare tempo, facevano da cinque a nove copie con la carta carbone.

I fratelli non si sentivano mai sicuri quando facevano questo lavoro. I nazisti avevano molte difficoltà per arginare la stampa illegale del fronte interno norvegese. Per scoprire le redazioni dei giornali clandestini, venivano perquisite le case. Coloro che avevano materiale illegale in casa erano puniti severamente. Verso la fine della guerra, vi era la pena di morte per chi non consegnava alle autorità un giornale clandestino. Sì, il solo fatto di avere una macchina da scrivere in casa era considerato sospetto.

Nell’autunno del 1943, a Oslo, un alto ufficiale tedesco fu trovato ucciso non lontano dalla casa di un fratello che copiava a macchina gli articoli della Torre di Guardia. Quella stessa notte la Gestapo fece irruzione in tutta la zona. Improvvisamente, verso le tre del mattino, il fratello fu svegliato dal rumore dei soldati che marciavano e degli ufficiali che comandavano: “Montate di guardia alle entrate!”

Il fratello aveva appena finito di copiare quindici dattiloscritti della Torre di Guardia, ciascuno di sette pagine, e quindi in casa aveva 105 pagine dattiloscritte. Si rendeva conto di quello che sarebbe accaduto se questo materiale fosse stato trovato. La Gestapo non trattava con delicatezza quelli che arrestava.

La Gestapo forzò il portone d’ingresso, e da venticinque a trenta uomini si precipitarono in ciascuna entrata. Era un edificio di tre piani, e la perquisizione cominciò dal terzo piano. Il fratello abitava al primo piano. Questo gli diede un’opportunità. Afferrò i manoscritti e corse nel bagno, dove li fece a pezzi e li gettò nel gabinetto. Scaricò lo sciacquone una volta, gettò il resto dei fogli nel gabinetto e aspettò ansiosamente che il cassone si riempisse di nuovo. Ce l’avrebbe fatta? Aveva un paio di minuti e questo bastò; infatti quando quattro uomini armati entrarono nell’appartamento, i dattiloscritti erano spariti. Tutto fu messo sottosopra. Zuccheriere, il forno, cassetti e quadri alle pareti, ogni cosa venne accuratamente frugata, ma non fu trovato niente di illegale. Il fratello sentiva che Geova l’aveva protetto facendo cominciare la perquisizione dal terzo piano.

Per provvedere regolarmente il cibo spirituale a tutte le congregazioni e ai proclamatori isolati, ci volevano buona organizzazione e aiutanti volenterosi. Diversi fratelli di Oslo visitavano regolarmente le congregazioni vicine nella parte orientale del paese e tenevano lo studio Torre di Guardia la domenica. Avevano un dattiloscritto che veniva considerato con la congregazione. Le congregazioni e i fratelli che non potevano ricevere La Torre di Guardia in questo modo, ne ricevevano una copia per posta o da un fratello che viaggiava in bicicletta o in treno. I dattiloscritti venivano fatti proseguire da coloro che li ricevevano. In questo modo, si manteneva un servizio regolare.

I fratelli che viaggiavano con i dattiloscritti della Torre di Guardia in tasca o nella borsa correvano un rischio. Non era insolito che avvenissero perquisizioni per le strade, e il controllo di treni, automobili e imbarcazioni era divenuto più rigoroso. Comunque, Geova proteggeva i fratelli che lo servivano in questo modo.

Una volta un fratello si recò in treno da Oslo a una città vicina. Il treno si era appena messo in moto quando due agenti armati della polizia nazista norvegese entrarono nel vagone dove si trovava il fratello. Le porte furono chiuse e cominciò la perquisizione. Tutti dovettero vuotare le tasche e le borse, mentre altri erano perquisiti, col fucile puntato alla nuca.

Il fratello se ne stava seduto, non sapendo cosa fare con i dattiloscritti della Torre di Guardia. Decise di metterli nelle tasche esterne della giacca. Alla persona accanto a lui fu ordinato di alzarsi e venne perquisita. Il poliziotto si volse quindi al fratello, che se ne stava seduto invocando l’aiuto del suo Padre celeste. Guardando il fratello, il poliziotto disse: “Documenti!” Il fratello li mostrò. Fu tutto! Tutti quelli nel vagone dovettero mostrare quello che avevano con sé, tranne questo fratello!

La Norvegia venne divisa in due parti per facilitare la distribuzione degli articoli della Torre di Guardia. Da Oslo i dattiloscritti erano inviati in tutta la Norvegia orientale, e da Bergen si copriva la zona tra Stavanger e Kirkenes. La congregazione di Bergen di solito riceveva copie della Torre di Guardia in svedese o in danese. Quasi sempre si doveva andare a prenderle a Oslo, perché se erano spedite per posta venivano confiscate dal servizio di sicurezza tedesco. Diversi fratelli percorsero in treno o in bicicletta oltre 480 chilometri per procurarsi questo cibo spirituale, e per visitare la “famiglia”, come avrebbero detto se fossero stati interrogati. Il più delle volte viaggiavano in bicicletta. In altri casi le riviste erano mandate per mezzo di fratelli che viaggiavano via mare tra Oslo e Bergen.

A Bergen gli articoli della Torre di Guardia venivano copiati come a Oslo e quindi erano inviati al nord per mezzo di fratelli che lavoravano su pescherecci lungo la costa. Gli articoli erano mandati seguendo rotte regolari da un luogo all’altro, e il recapito più a nord era proprio al confine russo.

In questo modo Geova Dio provvide affinché i fratelli di tutta la Norvegia avessero cibo spirituale. Per mezzo della Torre di Guardia essi furono rafforzati e incoraggiati a continuare l’opera di predicazione in quegli anni difficili. Durante il periodo dal 1941 al 1944, circa 9.000 dattiloscritti furono copiati e distribuiti in tutto il paese.

AUMENTO NONOSTANTE LA GUERRA

Nonostante le difficoltà create dalla guerra, l’opera del Regno in Norvegia era in continuo aumento. Si ebbe lo stesso aumento in tempo di guerra che nei precedenti cinque anni, con una media dell’8 per cento di aumento nel numero dei proclamatori ogni anno. Infatti, dal 1940 al 1945 il numero dei proclamatori in Norvegia salì da 462 a 689.

I fratelli della Norvegia non furono perseguitati dalle autorità tedesche come i loro compagni di fede in altre nazioni occupate. È vero che l’azione del 1941 pose fine all’ampia divulgazione della letteratura, ma venne fatto ben poco per impedire che la nostra opera continuasse clandestinamente. Per quanto si sappia nessun fratello norvegese venne maltrattato. Alcuni furono arrestati e imprigionati dopo l’azione del luglio 1941, ma tutti furono rilasciati entro una settimana.

Pochissimi fratelli persero la vita a causa della guerra. Per quanto si sappia, solo tre fratelli furono uccisi, benché parecchi perdessero la casa e tutto quello che avevano quando diverse città furono bombardate, particolarmente nella Norvegia settentrionale e occidentale.

Quando la pace fu ristabilita nella primavera del 1945, molte cose erano accadute nell’organizzazione. J. F. Rutherford era morto e N. H. Knorr gli era succeduto quale presidente della Watch Tower Society. I fratelli e le sorelle della Norvegia erano felici di poter predicare di nuovo apertamente ed erano ansiosi di cooperare pienamente col resto dell’organizzazione di Geova in tutto il mondo.

SI RIORGANIZZA L’OPERA

Naturalmente, la riorganizzazione dell’attività di predicazione dopo che la nostra opera era stata al bando per quattro anni richiese tempo. Per prima cosa si dispose tra l’altro di tenere diverse adunanze pubbliche, che attirarono un pubblico abbastanza numeroso. Durante la guerra molti si erano resi conto del loro bisogno spirituale. (Matt. 5:3) È vero che alcuni che si erano interessati durante la guerra in seguito si trassero indietro. Ma parecchi che erano stati delusi dal nazismo prestarono ascolto alla buona notizia del regno di Dio. Ai tre discorsi pubblici tenuti a Oslo nell’estate del 1945, vi furono da 400 a 600 presenti.

In luglio e agosto del 1945, il fratello William Dey (responsabile dell’ufficio della Società per l’Europa settentrionale) visitò la Norvegia per aiutare i fratelli a riorganizzare l’attività di predicazione. Era ancora vivo il dissenso sorto durante la guerra tra due gruppi di proclamatori che avevano idee diverse sul modo di svolgere l’opera di testimonianza. Perciò, alle adunanze tenute a Oslo, Skien e Bergen, il fratello Dey esortò tutti a fare la pace e invitò tutti coloro che erano d’accordo ad alzarsi. Tutti i presenti si alzarono in piedi.

Mancava la letteratura da distribuire al pubblico; perciò i fratelli per cominciare prestavano libri e opuscoli come durante la guerra. Nel settembre 1945 arrivarono le prime pubblicazioni nuove: quattro opuscoli in svedese e uno in norvegese. Naturalmente, grande fu la nostra gioia nel ricevere La Torre di Guardia in norvegese, a partire dal 1° ottobre 1945. Negli anni precedenti avevamo usato l’edizione danese. Tutti si misero d’impegno per ottenere nuovi abbonamenti alla Torre di Guardia, e nel gennaio 1946 ebbe inizio una campagna della Torre di Guardia che durò quattro mesi.

Tuttavia, in molte congregazioni i fratelli erano ancora divisi in due gruppi. Perciò nel dicembre 1945 il fratello NH. Knorr e il fratello M. G. Henschel vennero in Norvegia dalla sede centrale della Società a Brooklyn per risolvere questo problema e per aiutare i fratelli a organizzare l’opera in armonia con le procedure seguite altrove. Alle due adunanze, tenute una a Oslo e l’altra a Bergen, vi furono rispettivamente 800 e 500 presenti. La visita del fratello Knorr fu una grande benedizione, ed ebbe l’effetto di comporre la disputa tra i fratelli. Alle adunanze tenute durante la sua visita, fu inoltre annunciato che Enok Oman non avrebbe più avuto la responsabilità dell’opera in Norvegia. Se ne sarebbe invece occupato direttamente il fratello Dey. Il fratello Oman continuò a lavorare nell’ufficio di Oslo fino al 1953, e in seguito fece il pioniere. Egli servì fedelmente Geova fino alla morte nel 1975, all’età di 94 anni.

Poco dopo William Dey fu sostituito, quale responsabile dell’opera in Norvegia, da Marvin Ferrol Anderson, un fratello americano mandato qui dalla Betel di Brooklyn nel 1946. Il 17 gennaio egli mise per la prima volta piede sul suolo norvegese. Il fratello Anderson cominciò a riorganizzare l’attività di predicazione. E non passò molto tempo che cominciò a conversare con i fratelli in norvegese.

OCCORRONO SERVITORI A TEMPO PIENO

In tutto il paese dopo la guerra vi era grandissimo interesse per il messaggio del Regno. Molti interessati venivano ai discorsi pubblici, e si distribuiva facilmente la letteratura. Ma il problema era: Ci sarebbe stato qualcuno in Norvegia disposto a iniziare il servizio di pioniere per portare la verità in zone isolate? Attraverso l’Informatore (ora Il Servizio del Regno) i fratelli furono incoraggiati a intraprendere il servizio di pioniere. Molti accettarono, inclusi parecchi che avevano dovuto lasciare le file dei proclamatori a tempo pieno quando la nostra attività era stata messa al bando nel 1941. Ma i pionieri avevano bisogno di molta letteratura, preferibilmente in Norvegese. Sotto questo aspetto, la situazione era difficile. Comunque, in seguito alla visita del fratello Knorr in Norvegia nel dicembre 1945, furono pubblicati in norvegese i libri Salvezza e Nemici, e anche gli opuscoli Scoperti, Protezione e Sicurezza. I pionieri ebbero così sufficiente letteratura. Alla fine dell’anno di servizio 1946, quarantasette fratelli e sorelle avevano intrapreso questo servizio.

Quelli furono tempi difficili, e lo sentirono anche i pionieri. Fu messa particolarmente alla prova la perseveranza e la fiducia in Geova di quelli che viaggiavano nella parte settentrionale del paese. Vaste zone erano state bombardate e incendiate dai nazisti durante la ritirata. Vi era una grande scarsità di alloggi, e mancavano i viveri.

La sorella Svanhild Neraal fu una di coloro che viaggiarono nella Norvegia settentrionale nel 1946. Nel 1941 aveva fatto la pioniera nel Finnmark, la regione più settentrionale del paese, e aveva assistito al bombardamento di due città. Ma aveva avuto tante belle esperienze ed era così entusiasta dell’ospitalità della popolazione di quella zona che durante tutta la guerra aveva desiderato di tornarvi. Perciò all’inizio dell’estate del 1946 si recò a Kirkenes, al confine russo. La gente pensava che fosse una pazzia venire qui senza avere un posto dove stare. Ma essa invocò l’aiuto di Geova.

Durante tutto il primo inverno la sorella Neraal dormì sul pavimento della cucina di una casetta in cui stavano altre cinque persone. In quel primo anno non riuscì a mangiare a sazietà neanche una volta. Inoltre, incontrò molte difficoltà nel servizio di campo. Per esempio, i tedeschi avevano affondato quasi tutte le imbarcazioni locali, e non si sapeva mai quando sarebbe arrivato o partito il prossimo piroscafo. Perciò, più di una notte rimase seduta sul molo nella pioggia o nella neve, ad aspettare invano un passaggio.

Ma nei due anni e mezzo trascorsi nel nord, la sorella Neraal ebbe anche molte esperienze piacevoli e interessanti, come quando andò a predicare ai Lapponi. Viaggiò in bicicletta o in barca lungo i fiumi, oppure, dove possibile, in corriera. Spesso sedeva con i Lapponi nella loro tenda, fatta di pelle di renna, e mangiava carne di renna direttamente dalla pentola. Con l’aiuto di interpreti lapponi diede testimonianza a gruppi di interessati. Mentre si trovava nella parte settentrionale del paese, la sorella Neraal trovò persone interessate che in seguito accettarono la verità. Fece 2.000 abbonamenti alla Torre di Guardia e distribuì 2.500 libri!

I pionieri fecero un buon lavoro anche in altri luoghi. Nel 1948 la Società acquistò una motobarca che fu chiamata “Gionadab” e fu usata dai pionieri per tre o quattro anni prima di essere venduta. Venne usata nella parte occidentale del paese e fu la quarta e ultima barca di proprietà della Società usata dai pionieri. Quasi tutti i pionieri, comunque, lavoravano nel modo normale, ponendo il fondamento per nuove congregazioni in tutto il paese. Il numero dei pionieri variò alquanto nei primi anni dopo la guerra, ma la media del periodo 1946-1950 fu di quarantadue.

I FRATELLI NORVEGESI RICEVONO E OFFRONO AIUTO

Subito dopo la guerra, molti fratelli norvegesi mancavano di indumenti, e dapprima fu impossibile acquistarne di nuovi. Questo fu portato all’attenzione del fratello Knorr quando visitò la Norvegia alla fine del 1945, ed egli provvide affinché generosi Testimoni di altri paesi inviassero in Norvegia scarpe e abiti usati. Dalla Svezia ne giunsero due tonnellate e sei dall’America. A Oslo gli indumenti venivano divisi secondo la misura e inviati ai fratelli che ne avevano fatto richiesta. Complessivamente, oltre 3.000 fratelli e interessati furono aiutati in questo modo. Le lettere giunte da ogni parte del paese rifletterono la grande riconoscenza dei fratelli norvegesi per questi doni preziosi.

Un fratello di origine danese ebbe in Norvegia un’esperienza divertente in relazione a questi indumenti venuti dall’estero. Mentre era in servizio di campo una signora gli disse che divulgava una religione americana, aveva un accento americano e indossava abiti americani. Il fratello le rispose con calma che il cappotto proveniva dal Canada, il maglione dagli Stati Uniti, i pantaloni dalla Norvegia, le scarpe dalla Svezia e la cravatta dalla Danimarca. ‘Ma questi libri’, egli disse, ‘contengono la verità della Bibbia’. Fu invitato a entrare, si iniziò una conversazione e furono accettati un libro e alcuni opuscoli.

La situazione economica della Norvegia migliorò gradatamente, e presto i fratelli furono in grado di aiutare quelli di altri paesi. Nel 1947 appresero dalla Società che i fratelli tedeschi avevano specialmente bisogno di viveri e indumenti. Nel 1948 e nel 1949 molti Testimoni norvegesi spedirono pacchi di viveri in Germania e ricevettero lettere di ringraziamento dai felici destinatari. Furono inviati viveri anche ai fratelli finlandesi.

Questo scambio di aiuti da parte dei cristiani era in armonia con le parole di Gesù: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. — Giov. 13:35.

L’ORGANIZZAZIONE E IL SERVIZIO

Quando il fratello Anderson giunse a Oslo nel gennaio 1946, vi erano da fare parecchi cambiamenti necessari alla casa Betel di Inkognitogaten, che era stata restituita alla Società dopo la guerra. Prima di tutto ci voleva nuova attrezzatura per l’ufficio e l’edificio in generale; occorrevano macchine da scrivere, sedie, scrivanie, letti, e così via. Inoltre l’edificio era stato maltenuto durante la guerra e ci volevano molte riparazioni. In secondo luogo, c’erano ancora diversi affittuari, quasi tutte donne anziane, che occupavano locali necessari alla Società. A motivo della grande scarsità di alloggi che vi era allora a Oslo, era difficile trovare un’altra casa per loro. Si studiarono quindi le possibilità di vendere l’edificio e di trovarne uno migliore o di costruire una nuova casa Betel, ma la conclusione fu che si continuò a stare in Inkognitogaten 28 B. A poco a poco la casa Betel fu attrezzata, e uno degli acquisti più utili fu una macchina tipografica a pedale, che funzionò per parecchi anni. Questa fu la prima macchina da stampa della Società in Norvegia.

Nell’estate del 1946 entrarono in vigore nuove istruzioni relative all’organizzazione dell’opera. Tra l’altro, si dispose che le congregazioni tenessero una nuova adunanza settimanale, la Scuola Teocratica, basata sull’opuscolo Corso di Ministero Teocratico.

I risultati della Scuola Teocratica furono presto evidenti. In novembre si iniziò in tutta la Norvegia una campagna di adunanze pubbliche. Ai fratelli più qualificati fu assegnato un discorso da preparare basato su uno degli otto schemi provveduti dalla Società. Molti pronunciavano discorsi pubblici per la prima volta. A Oslo e in altre città questi discorsi vennero pronunciati dinanzi a un folto pubblico nei parchi pubblici. In breve, grazie alla Scuola Teocratica, ci furono in Norvegia molti oratori qualificati.

Nel dicembre 1946 i sorveglianti di circoscrizione cominciarono a viaggiare nella Norvegia. Per cominciare vi erano quattro circoscrizioni, con un totale di 78 congregazioni, che venivano visitate due volte l’anno. Inoltre erano tenute regolarmente assemblee di circoscrizione. Per aiutare quanti più possibile, i sorveglianti viaggianti accompagnavano nel servizio di campo da cinquanta a settanta fratelli e sorelle durante la settimana della visita. A poco a poco i proclamatori impararono a presentare personalmente il messaggio alle porte, e smisero di usare le cartoline di testimonianza e i fonografi nell’opera di predicazione. Si diede molta più importanza alle visite ulteriori e all’opera degli studi biblici.

Di grande aiuto per l’opera di testimonianza qui in Norvegia è stato il fatto che abbiamo potuto mandare molti fratelli alla Scuola Biblica Watch Tower di Galaad. I prime due vi andarono nell’autunno del 1947. Come quasi tutti gli studenti provenienti dalla Norvegia, furono assegnati a servire qui come pionieri a tempo pieno, sorveglianti viaggianti o membri della famiglia Betel.

Il risultato di queste nuove caratteristiche dell’organizzazione e del servizio fu che gli anni dal 1945 al 1950 furono anni di rapido sviluppo spirituale per il popolo di Dio in Norvegia. Più uomini divennero qualificati per responsabilità nelle congregazioni. Inoltre, i singoli proclamatori ricevevano maggiore attenzione e completo addestramento.

I TESTIMONI DI GEOVA IN TRIBUNALE

Tranne negli anni di guerra, i Testimoni di Geova in Norvegia avevano avuto poche difficoltà nei loro rapporti con le autorità. All’inizio degli anni trenta alcuni pionieri erano stati accusati di vendita ambulante illegale, ma la vertenza era stata definita senza ricorrere ai tribunali. In seguito vi erano stati solo incidenti sporadici. Ma nel 1948 e nel 1949 ci furono difficoltà simili. A due pionieri e ad altri due fratelli la polizia vietò di offrire letteratura della Società al pubblico, facendo riferimento alla legge sul commercio dell’8 marzo 1935, articolo 86. La Società fece ricorso al ministero della giustizia, e il caso fu sottoposto al ministero del commercio. In una lettera ufficiale in data 10 ottobre 1949, il ministero del commercio dichiarò che l’attività dei Testimoni di Geova si doveva considerare d’“interesse generale” ai sensi della legislazione commerciale, e che quindi non era necessario ottenere il permesso della polizia per partecipare a tale attività. Il procuratore generale fu d’accordo col ministero del commercio. Quindi i pionieri che erano stati condannati a pagare una multa di quindici corone norvegesi, furono prosciolti con un’ordinanza ministeriale del 10 marzo 1950.

Ma quello che fece più scalpore a Oslo fu il processo di parecchi fratelli per aver distribuito La Torre di Guardia nelle vie. L’opera per le strade con La Torre di Guardia aveva avuto inizio l’11 settembre 1948. Il 28 novembre 1949, i fratelli che compivano l’opera nella via principale di Oslo furono invitati a seguire le guardie al posto di polizia. Parecchi Testimoni furono fermati. Al comando di polizia furono lasciati in piedi per un paio d’ore nell’entrata, dopo di che furono rilasciati.

Questo incidente fu in breve risaputo da tutti i fratelli di Oslo, e una settimana dopo comparvero molto più numerosi nella parte centrale della città, distribuendo La Torre di Guardia. Di nuovo intervenne la polizia. Tutti i Testimoni furono arrestati e portati al comando di polizia. Questa volta sette fratelli e sorelle furono interrogati e informati che avevano violato un articolo del codice penale e un’ordinanza della polizia di Oslo secondo cui nessuno, senza il permesso della polizia, poteva distribuire materiale pubblicitario, e simile, o fare della pubblicità mentre camminava o guidava. Il caso fu deferito alla corte municipale, che emise la sentenza il 21 gennaio 1950. La corte ritenne che non fosse implicata alcuna vendita o attività commerciale, ma i sette accusati furono ritenuti colpevoli di aver violato l’ordinanza summenzionata. Allora si fece appello sottoponendo il caso direttamente alla corte suprema.

Mai tanti proclamatori del Regno si erano impegnati nella testimonianza per strada come in seguito a ciò, e molti la consideravano una prova della loro fede. Gli arresti continuarono. Le multe salirono a cinquanta corone norvegesi. Alcuni dei fratelli furono arrestati ben dieci volte, e la polizia non era troppo entusiasta di fare questi arresti che facevano tanto scalpore.

Il 17 giugno 1950 la corte suprema emanò il suo verdetto. La sentenza della corte municipale fu respinta all’unanimità, e i fratelli furono tutti prosciolti! Era permesso ai Testimoni di Geova distribuire La Torre di Guardia per strada senza chiedere il permesso della polizia.

Con questi processi fu dimostrato che la nostra attività non è illegale e che abbiamo il diritto di dare testimonianza distribuendo letteratura di casa in casa e per le strade. Da allora in poi le autorità non sono più intervenute per impedire qualsiasi fase dell’opera di testimonianza qui in Norvegia.

SI RIORGANIZZA L’ATTIVITÀ DEI CONGRESSI

Come fummo felici di riunirci di nuovo in congressi normali dopo parecchi anni nei quali non era stato possibile farlo! I primi congressi dopo la guerra furono tenuti nelle principali città del paese, Oslo, Bergen e Trondheim, in settembre e ottobre del 1946. Vi fu un totale di 3.011 presenti al discorso pubblico e 52 furono battezzati.

La successiva grande assemblea fu tenuta a Oslo dal 20 al 22 giugno 1947. Il fratello Knorr e il fratello Henschel erano venuti per vedere come procedeva l’opera e pronunciarono parecchi discorsi a quest’assemblea. Fu il congresso più grande tenuto in Norvegia fino a quel tempo. Quaranta furono i battezzati e 1.446 i presenti al discorso pubblico del fratello Knorr, “L’allegrezza per tutto il popolo”.

All’Assemblea “Pura Adorazione” tenuta a Lillehammer dal 21 al 23 settembre 1951, il numero dei presenti superò ogni record precedente per una singola assemblea; infatti 2.391 persone ascoltarono il fratello Knorr pronunciare il discorso pubblico: “Risolverà la religione la crisi mondiale?” Ottantanove furono i battezzati a quest’assemblea.

Nel periodo intercorso tra l’assemblea del 1947 e quella del 1951 il numero dei proclamatori del Regno in Norvegia era salito da 972 a 2.066. Un aumento del 113 per cento in quattro anni!

ALTRE ASSEMBLEE

Diversi Norvegesi, 120 in tutto, poterono assistere all’Assemblea Internazionale Volontà Divina di New York nel 1958. Tra quei 120 vi furono diciassette servitori a tempo pieno che avevano potuto fare il viaggio gratis grazie alle contribuzioni fatte a questo scopo dai fratelli norvegesi. In Norvegia le parti più importanti del programma di New York furono ripetute in assemblee “eco” a Oslo e Bodö. A Oslo vi furono 3.077 presenti al discorso pubblico e 113 battezzati, due nuovi massimi per la Norvegia.

Nel corso degli anni i fratelli norvegesi erano stati invitati a grandi assemblee internazionali all’estero. Ma ora per la prima volta toccava a noi invitare a un’assemblea Testimoni stranieri. Fummo felici di godere la compagnia dei nostri fratelli danesi all’Assemblea “Parola di verità” tenuta a Oslo dal 17 al 20 giugno 1965. L’assemblea fu tenuta allo Stadio Ulleval, e un grande appezzamento di terreno nei dintorni della città fu trasformato in campeggio per roulottes e tende. La sera prima dell’inizio della nostra assemblea ci fu una partita di calcio fra Norvegia e Iugoslavia, con 30.000 spettatori. Ma i Testimoni industriosi si affaccendarono per tutta la notte e la mattina lo stadio era trasformato. Le gradinate e il campo erano puliti, e sull’erba erano stati eretti due palchi, uno per il programma in danese e l’altro per quello in norvegese. Erano stati costruiti un padiglione per l’orchestra, un deposito su pilastri e due chalet nell’antico stile norvegese. I giornali ne furono favorevolmente impressionati, e uno parlò della trasformazione dello stadio come di un “miracolo durante la notte”.

Dei fratelli stranieri, 7.000 provenivano dalla Danimarca e un centinaio da diversi altri paesi, inclusi Stati Uniti, Canada, Olanda e Germania. Per gli ospiti stranieri si predisposero a Oslo speciali giri turistici. Durante una di queste gite il fratello F. W. Franz, della Betel di Brooklyn, ebbe un’esperienza interessante. Con un gruppo di altri Testimoni visitò la fortezza di Akershus, che sovrasta il porto di Oslo. Quando il gruppo di fratelli giunse nella cappella, una guida stava parlando della chiesa. Indicando quattro lettere ebraiche al di sopra dell’altare, disse che nessuno era stato in grado di dirle che cosa significassero. Il fratello Franz ebbe l’opportunità di spiegare che quelle quattro lettere ebraiche rappresentavano il Nome Divino, Geova.

Fra i punti culminanti dell’assemblea vi fu il battesimo il venerdì mattina, quando 199 persone simboleggiarono la loro dedicazione, il numero più alto di battezzati a un’assemblea in Norvegia. Per il discorso pubblico del fratello Knorr, “Il governo mondiale sulle spalle del Principe della pace”, vi furono 12.332 presenti.

PUBBLICAZIONI BIBLICHE IN NORVEGESE

Abbiamo già menzionato che subito dopo la guerra vi era scarsità di letteratura in norvegese. Nel 1948, tuttavia, ricevemmo il nuovo libro “La verità vi farà liberi”. Dal dicembre 1949 si usava nel servizio di campo l’edizione danese della rivista Svegliatevi!, ma nel gennaio 1951 ricevemmo questa preziosa rivista nella nostra lingua. Da quell’anno in poi non abbiamo più usato pubblicazioni straniere nell’opera di predicazione, benché usassimo un paio di libri in danese nella Scuola Teocratica.

Una delle pubblicazioni bibliche più care al cuore dei fratelli fu il libro “Sia Dio riconosciuto verace”, pubblicato in norvegese nel 1951. Nessun altro libro fino a quel momento era stato così largamente usato nell’attività degli studi biblici. Quindi nel 1969 fu disponibile una preziosissima pubblicazione di studio biblico, il libro La verità che conduce alla Vita Eterna. Non avevamo mai avuto una pubblicazione migliore per tenere studi biblici.

A questo proposito vogliamo menzionare il libro L’uomo è venuto per mezzo dell’evoluzione o per mezzo della creazione? (pubblicato in norvegese nel 1970). Durante la prima campagna con questo libro, nel settembre 1970, distribuimmo 31.727 libri, più che durante l’intero anno di servizio 1968. I proclamatori fecero davvero del loro meglio e molti provarono nuovi metodi; parecchi si fermavano all’angolo di vie affollate con intere scatole di libri o con una pila di libri in mano. Molti proclamatori andarono nelle scuole e offrirono il libro agli studenti durante l’intervallo fra le lezioni. Una volta uno studente venne all’ufficio della Società chiedendo venti libri per sé e per altri studenti.

“ANCHE AD ALTRE CITTÀ . . .”

Gesù Cristo si rese conto che vi erano “altre città” in cui doveva proclamare la buona notizia. (Luca 4:43) Similmente, nel 1952 e nel 1953 si fecero sforzi speciali per predicare la buona notizia anche nei villaggi più piccoli e nei territori rurali della Norvegia, dove vivevano molte persone. La Società incoraggiò i fratelli a predicare in queste zone durante i mesi estivi, e parecchi lo fecero. Di conseguenza in quei due anni fu lavorato il 60 per cento di tutto il territorio non assegnato del paese. I risultati? Si trovarono molti interessati e fu distribuita una quantità di letteratura. I fratelli rivisitarono molti di questi interessati o scrissero loro, e la filiale ricevette il nome di 6.000 persone a cui fu offerto ulteriore aiuto spirituale. In seguito a queste campagne, alcuni proclamatori si trasferirono in località dove non vi erano congregazioni. In questo modo si stabilirono nuove congregazioni.

Due missionari della Scuola di Galaad lavorarono nella parte settentrionale della Norvegia dal 1951 al 1953 ed ebbero molte esperienze eccezionali nel servizio di campo. Specialmente d’inverno il servizio richiedeva grossi sacrifici. Dalla Società avevano acquistato zaini, sacchi a pelo e pellicce da usare quando il freddo era più intenso, molto al di sotto dello zero. Spesso usavano gli sci per andare in servizio. Durante uno di questi viaggi con gli sci, furono sorpresi da una tormenta di neve e il vento era così forte che era difficile stare in piedi. La neve sferzava talmente il viso che erano quasi accecati. Quando si fermavano, dovevano continuamente sbattere le braccia per tenersi caldi. Ma furono ricompensati quando raggiunsero finalmente il piccolo porto di Kiberg, che allora aveva circa 350 abitanti ed era spesso chiamato “Piccola Mosca” perché vi erano molti comunisti. I fratelli invitarono la popolazione a un discorso e più di novanta persone gremirono la sala. Durante questo viaggio si iniziarono parecchi studi biblici.

L’opera in territorio non assegnato continuò anche negli anni successivi, ma non fino a quel punto. Verso la metà degli anni sessanta si fecero di nuovo particolari sforzi per incrementare la predicazione in tali territori. Vi erano ancora località nelle quali il messaggio del Regno praticamente non era stato predicato. Gruppi di due, quattro o più pionieri si trasferirono in zone densamente popolate, cercando di stabilirvi congregazioni, e parecchi proclamatori di congregazione si trasferirono dove vi era maggior bisogno. Inoltre la Società incoraggiò tutti i fratelli ad andare in territori non assegnati nei mesi estivi. Il risultato fu che vaste zone del paese furono percorse ogni anno e si iniziarono molti studi biblici. Per aiutare i proclamatori a tenere questi studi per corrispondenza, la filiale di Oslo preparò un piccolo opuscolo con speciali domande sul libro ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’. Ma la cosa migliore è che l’interesse per curare questi territori è ancora vivo. Vi sono sempre proclamatori che si trasferiscono nelle località dove vi è maggiore bisogno, o vi danno testimonianza nei mesi estivi. Così, nel corso degli anni, tutto il territorio non assegnato nelle zone rurali è stato percorso durante i mesi estivi.

LA BETEL E L’UFFICIO

Poiché i proclamatori non sono molto numerosi, in Norvegia non c’è stato bisogno di avere un ufficio e una Betel grandi. La famiglia Betel attualmente ha solo quindici membri. Fino al 1956 La Torre di Guardia e Svegliatevi! in norvegese erano stampate da una tipografia di Oslo. In seguito furono stampate dalla filiale della Società in Svezia. Comunque, qui alla Betel abbiamo una piccola tipografia, dove stampiamo Il Servizio del Regno, moduli e altre cose del genere.

Siamo ancora nell’edificio di Inkognitogaten 28 B. Sembra che questa sia la volontà di Geova, perché parecchie volte nel corso degli anni abbiamo cercato invano di trovare un’altra sistemazione. A motivo della crescita dell’opera del Regno, era necessario avere più spazio alla Betel. Perciò, quando il fratello Knorr fu qui nel 1965, si decise che la Società avrebbe chiesto alle autorità il permesso di costruire una nuova Betel e un ufficio per la filiale su un appezzamento di terreno, in una posizione ideale, donato da un fratello. I progetti per l’edificio erano pronti, ma le autorità non erano disposte a dare il permesso di costruire in quella zona alla periferia di Oslo. In seguito abbiamo cercato invano di procurarci dell’altro terreno.

Nel 1970 ci fu una svolta decisiva. Una pensione era da molto tempo in funzione al terzo piano dell’edificio della filiale. Ma la proprietaria non vi trovava più alcun vantaggio economico. I fratelli di Oslo furono incoraggiati a cercare un appartamento adatto per la signora che aveva tenuto la pensione. Ma siccome dapprima non si ebbero risultati, rispose lei stessa a un annuncio su un giornale. In seguito apprese che era stata scelta a caso tra oltre settecento che ne avevano fatto domanda! Alcuni fratelli l’aiutarono a sistemare il suo nuovo appartamento e a fare il trasloco.

Abbiamo appena finito di rinnovare e restaurare il terzo piano della nostra casa Betel ampliata e vi abbiamo apportato altri cambiamenti. Così attualmente abbiamo sufficiente spazio. Inoltre, questo edificio è in una posizione ideale per noi. Si trova a pochi minuti di macchina dal porto di Oslo e dalle due stazioni ferroviarie della città. Eppure, è in un quartiere bello e relativamente tranquillo.

LA FORTE ORGANIZZAZIONE D’OGGI

Durante il periodo di progresso dell’organizzazione dopo la seconda guerra mondiale, certi fratelli hanno assolto grandi responsabilità qui in Norvegia. Marvin Anderson era stato sorvegliante della filiale dal 1946 al 1963. Dal 1964 ha avuto la responsabilità della stamperia qui alla Betel. Il fratello Roar A. Hagen fu sorvegliante della filiale dal 1963 al 1969, quando lasciò quest’incarico per ragioni di famiglia. È stato sostituito da Thor R. Samuelsen che attualmente è il coordinatore della filiale.

Alle assemblea di distretto del 1971 abbiamo appreso che nei tempi apostolici le congregazioni cristiane erano curate da un corpo di anziani assistiti da servitori di ministero. Questa nuova disposizione è stata accettata con gioia e ha recato grandi benefici negli anni successivi. Nel 1974 e nel 1975 tutti gli anziani nominati della Norvegia hanno avuto l’opportunità di frequentare la Scuola di Ministero del Regno, e questo li ha resi più qualificati per aver cura del “gregge”. — 1 Piet. 5:1-3.

Negli anni settanta abbiamo avuto un enorme aumento. Senza dubbio una nuova caratteristica dell’opera vi ha contribuito. Nel 1973 i fratelli norvegesi furono invitati a un’assemblea internazionale a Copenaghen, in Danimarca. Qui fu annunciato il nuovo programma per l’intensiva distribuzione internazionale dei volantini Notizie del Regno. La prima di queste campagne ebbe luogo in Norvegia per dieci giorni a partire dal 21 settembre di quell’anno. Grazie alla natura di quest’opera molti nuovi hanno preso parte al servizio di campo. Dal settembre 1972 al settembre 1973 abbiamo avuto un aumento di 1.119 proclamatori, o del 19,4 per cento.

Molti si interessarono della verità in seguito alla campagna dei volantini. Un uomo, avendo letto Notizie del Regno N16, chiamò il numero telefonico indicato a tergo. Fu iniziato con lui lo studio biblico. Dopo tre studi smise di fumare, e dopo sei si dimise dalla sua chiesa. Fece cambiamenti anche nella foggia dei capelli, della barba, ecc. Nel frattempo assisteva regolarmente alle adunanze con sua moglie. Quest’uomo fece un rapido progresso e fu battezzato circa sei mesi dopo il suo primo contatto con la verità. Sia lui che la moglie sono zelanti proclamatori del Regno.

Abbiamo già distribuito parecchi numeri delle Notizie del Regno, ed è stata data una grande testimonianza. Molti nuovi sono divenuti attivi nel servizio di campo. Dal 1° al 10 maggio 1976, distribuimmo 800.000 volantini, e 7.405 proclamatori presero parte in quel mese al servizio di campo. Alla Commemorazione, il 14 aprile 1976, ci furono 13.037 presenti. Speriamo dunque che molti altri parteciperanno alla rivendicazione del nome di Geova.

Nel trentennio dal 1945 al 1975 il numero dei proclamatori del Regno in Norvegia è salito da 689 a 7.543. Questo è un aumento di quasi il 1.000 per cento! Durante questi anni il numero delle congregazioni da 40 è salito a 197, e le circoscrizioni da quattro sono divenute undici. E l’aumento continua!

AVANTI NELL’OPERA DI GEOVA!

La buona notizia del Regno viene ora predicata in ogni parte della Norvegia. Ha raggiunto le isole e le scogliere più remote lungo l’intera costa, i profondi fiordi, le valli e le grandi foreste. Mentre ci sforzavamo di proclamare la verità, abbiamo avuto periodi di cambiamento, con progresso e difficoltà. Il progresso ci ha rafforzati, e le difficoltà hanno avuto un effetto purificatore. Siamo stati davvero benedetti riccamente da Geova negli ottantacinque anni trascorsi da che Knud P. Hammer portò la buona notizia in Norvegia nel 1892.

La nostra opera di predicazione non ha incontrato grande opposizione da parte dei circoli politici o religiosi, a parte gli anni di guerra dal 1941 al 1945. Nell’insieme, sembra che i Norvegesi rispettino il punto di vista altrui e non si lascino facilmente influenzare da fanatici religiosi o politici. Inoltre, è evidente a chiunque che l’influenza delle organizzazioni religiose è in declino, specialmente fra quelli della generazione più giovane, che prendono posizione contro molti degli errori perpetrati in nome della religione.

Dopo la seconda guerra mondiale il tenore di vita in Norvegia è salito rapidamente. Il materialismo ha una forte presa sulle persone, e i cristiani devono stare in guardia per evitarne il laccio. Criminalità e abuso di droga sono in allarmante aumento, e la moralità è in declino.

Ma il popolo di Dio che cammina nei “sentieri di Geova” ha provato la sua amorevole benignità. (Sal. 25:10) I Testimoni di Geova in Norvegia sono felici di essere un gruppo di adoratori attivi, uniti e in rapida espansione. Preghiamo Geova Dio affinché continui a ritenerci degni di svolgere la sua grande opera qui in Norvegia, “il paese verso il nord”.

[Cartina a pagina 193]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

NORVEGIA

Kirkenes

Narvik

Bodö

Circolo Polare Artico

Namsos

Trondheim

Kristiansund

Florö

Lillehammer

Sognefiord

Bergen

Oslo (Cristiania)

Moss

Skien

Stavanger

Kristiansand

URSS

FINLANDIA

SVEZIA

DANIMARCA

[Immagine a pagina 214]

Pioniere con la borsa dei libri e il fonografo; nello sfondo la barca “Rut”, impiegata per dare testimonianza lungo la costa

[Immagini a pagina 238]

Filiale e famiglia Betel di Oslo