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Filippine

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A sud della Cina, si allungano come un filo di perle nell’oceano Pacifico le 7.083 isole che costituiscono la Repubblica delle Filippine. Con una superficie di poco inferiore a quella dell’Italia, le numerose isole delle Filippine hanno un’estensione costiera doppia di quella degli Stati Uniti d’America. Degli oltre trenta buoni porti, il più importante è senz’altro quello della baia di Manila, che ha 160 chilometri di costa ed è considerato da molti uno dei migliori porti naturali dell’Asia.

A motivo della loro posizione immediatamente a nord dell’equatore, le Filippine hanno un clima tropicale, ma la piacevole brezza marina mantiene tutto l’anno la temperatura su valori che variano da 26 a 29 gradi centigradi. Il clima caldo e umido, insieme alle abbondanti precipitazioni, favoriscono una ricca vegetazione tropicale, e nel paese non esistono regioni completamente aride. L’intero arcipelago è montuoso; le isole in realtà non sono altro che le sommità di una catena montuosa parzialmente sommersa. La maggioranza della popolazione vive sulle pianure costiere o nelle fertili valli che solcano le montagne. Situate nella cintura vulcanica che circonda il Pacifico, le Filippine hanno parecchi vulcani attivi, il più imponente dei quali è il Mayon, considerato da alcuni il più bel cono del mondo.

Il paese è diviso in tre principali zone geografiche: Luzon, le Visayan e Mindanao. Luzon è l’isola più grande, si trova al nord e ha una “coda” di terra che si protende verso sud-est. Mindanao, nella parte meridionale delle Filippine, è la seconda isola in ordine di grandezza. Fra queste due c’è il gruppo di isole chiamate Visayan.

Queste belle isole ospitano 42 milioni di Filippini, popolazione amichevole ed estroversa, principalmente di origine malese. È gente socievole dotata di senso dell’umorismo. Ama parlare e scambiare idee su quasi ogni soggetto immaginabile. Il piacere di vivere è espresso dall’amore per la musica e la danza. Le famiglie sono molto unite, ma i Filippini sono ospitali verso gli estranei e la loro porta è sempre aperta a vicini e visitatori. A parte le grandi città, la vita nelle campagne è ancora tranquilla. Tutte queste caratteristiche dei Filippini hanno in qualche modo contribuito alla rapida divulgazione del messaggio di verità di Dio nelle isole.

Nel sedicesimo secolo dell’Èra Volgare, a causa dell’immigrazione di Malesi maomettani, la religione islamica prevaleva in molte parti delle Filippine. Ma con la conquista del paese da parte della Spagna, vi fu introdotto e largamente diffuso il cattolicesimo, tanto che oggi l’83 per cento della popolazione si dichiara cattolica. La Spagna dominò le isole per oltre 300 anni finché, nel 1898, fu spodestata da una rivoluzione filippina con l’appoggio degli Stati Uniti d’America. I Filippini stabilirono quindi un governo proprio, che non fu riconosciuto dall’America, e in un trattato di pace con la Spagna, firmato a Parigi il 10 dicembre 1898, le Filippine furono cedute agli Stati Uniti. Così il paese passò da un padrone coloniale all’altro.

L’America vi introdusse la lingua inglese e un clima più liberale nei confronti della religione, fattori che avrebbero avuto un profondo effetto sulla piantagione e lo sviluppo del seme della verità biblica agli albori del ventesimo secolo. L’inglese divenne la lingua della cultura e degli affari, e lo è tutt’ora, essendosi imposta alle 87 lingue e dialetti locali preesistenti nel paese. Quindi per un Filippino dei nostri giorni è normale parlare inglese e una o più altre lingue, il che facilita la comunicazione tra i diversi gruppi etnici.

IL MESSAGGIO DEL REGNO RAGGIUNGE LE FILIPPINE

Quando, nel 1912, un famoso ministro religioso americano visitò Manila, poté pronunciare una conferenza in inglese dinanzi a un pubblico composto in gran parte di Filippini. L’oratore era Charles T. Russell, presidente della Watch Tower Bible and Tract Society, che stava facendo un giro di conferenze in tutto il mondo. La domenica 14 gennaio 1912 pronunciò nel teatro dell’opera di Manila il discorso “Dove sono i morti?” Con quest’avvenimento il messaggio del Regno raggiunse per la prima volta le Filippine, ed ebbe inizio in questo paese la storia moderna del popolo di Geova.

Ancor prima dell’arrivo del fratello Russell e di quelli che viaggiavano con lui, c’era stata molta pubblicità. Annunci a pagamento sul Times di Manila dell’8, 11 e 13 gennaio suscitarono molto interesse per la conferenza. Comunque, alcuni giornali pubblicarono osservazioni sprezzanti sul fratello Russell, senza dubbio sulla base delle false accuse fatte dal Brooklyn Eagle e da altri giornali americani. Alcuni asserirono che ci guadagnava, che era un profittatore, un predicatore errante che abusava dell’entusiasmo religioso degli ignoranti. Altri giunsero a riferire falsamente che il gruppo non era arrivato secondo il previsto.

Tutta questa pubblicità contraria non soffocò l’interesse per la conferenza. Anzi, sembrò accrescere l’interesse e un migliaio di persone furono presenti. Durante la riunione venne fatto l’annuncio che a chiunque avesse lasciato nome e indirizzo sarebbe stata inviata letteratura gratis.

Poiché al teatro dell’opera il fratello Russell era stato presentato dal generale J. Franklin Bell in persona, comandante in capo dei 20.000 soldati americani di stanza a quel tempo nelle Filippine, un successivo numero del Free Press delle Filippine osservò: “Quando uomini come il generale Bell e il generale Hall [compagno il viaggio di Russell che dieci anni prima aveva vissuto nelle Filippine] si dicono d’accordo col pastore Russell e la sua propaganda, non ci può essere nulla di veramente male in tutto questo”.

Non c’è dubbio che questa prima predicazione della buona notizia nelle Filippine ebbe un potente effetto sulla popolazione di Manila. La conferenza divenne argomento di conversazione tra persone d’ogni tipo. Inoltre la letteratura distribuita e il discorso stesso piantarono semi di verità e diedero una vigorosa testimonianza, un inizio adatto per la storia del popolo di Geova nelle Filippine.

CONTATTI ISOLATI NEGLI ANNI VENTI

Dopo la visita del fratello Russell, il successivo rappresentante della Società che venne nelle Filippine fu il fratello H. Tinney. Nel 1922 o 1923 egli partì da Vancouver (British Columbia, Canada) per compiere opera missionaria nelle Filippine. Dopo avervi svolto un diligente servizio per circa un anno, distribuendo molta letteratura e organizzando una classe di studio biblico a Manila, egli fu costretto a tornare in Canada per motivi di salute. La classe di studio biblico fu mandata avanti da Filippini e l’interesse così suscitato continuò evidentemente a crescere. Come facciamo a saperlo? Ebbene, verso la metà degli anni venti un certo Petronilo Salazar riceveva regolarmente letteratura dalla sede centrale della Società a New York e la distribuiva. In casa sua, in San Marcelino Street a Manila, si tenevano classi bibliche settimanali, e un’insegna sulla porta lo identificava come luogo di adunanza dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici. Una decina di persone assistevano agli studi settimanali in quel periodo e fino all’inizio degli anni trenta, e ogni anno si teneva la Commemorazione della morte di Gesù Cristo.

I contatti con il popolo di Dio e il loro messaggio avvenivano anche attraverso militari americani (o i loro parenti) temporaneamente di stanza nelle Filippine. Un’anziana sorella sull’ottantina, il cui figlio era ufficiale dell’esercito, si ammalò mentre era nelle Filippine e fu ricoverata nell’ospedale militare di Fort Mills nell’isola di Corregidor. Un’infermiera filippina s’interessò di quello che le diceva della Bibbia questa signora anziana. Infatti, dopo esser stata dimessa dall’ospedale, l’anziana sorella tenne due volte alla settimana uno studio biblico, che chiamò “Circolo intimo”, con l’infermiera e altre cinque persone.

Dopo che l’anziana sorella, Annie D. Barrett, fu tornata negli Stati Uniti, l’infermiera non ebbe più contatti con gli Studenti Biblici (come venivano chiamati i testimoni di Geova) fino al 1932, quando un’altra paziente americana, la signora Lampert, le diede l’opuscolo Libertà e il libro L’Arpa di Dio. Prima di finirne la lettura, fu colpita dalle osservazioni che la falsa religione è un mezzo di cui si serve Satana per accecare le menti degli uomini. Ne parlò con il cappellano militare, che aveva conosciuto gli Studenti Biblici negli Stati Uniti e che accennò al loro aumento nonostante il fatto che fossero duramente perseguitati. Egli le disse: ‘Non troverai veri cristiani se non tra loro in tutti gli Stati Uniti’. Nuovamente incoraggiata da ciò, l’infermiera ordinò tre serie dei nostri libri per mezzo del marito della sorella Lampert, che era sergente delle forze armate degli Stati Uniti. Ricevuti i libri, li distribuì tra gli amici.

Quell’infermiera, Purificacion Bennett, lasciò poi l’ospedale militare di Corregidor e si mise in contatto con l’ufficio della Società a Manila. Nel 1935 divenne pioniera e, nei successivi dieci anni, ebbe una parte attiva nel divulgare la verità nell’isola di Luzon e a Davao, e ha continuato a servire fedelmente fino alla sua morte nel maggio 1977.

INIZIA L’OPERA ORGANIZZATA

Un altro dei primi incontri fu quello di Van Bolin, un militare americano che, mentre nel 1932 era in missione a Shanghai, in Cina, aveva trovato in un bidone dei rifiuti l’opuscolo della Watch Tower Society Dove sono i morti? L’opuscolo era stato gettato via dal suo luogotenente, che l’aveva ricevuto da un parente negli Stati Uniti ma non se ne era interessato. In seguito, lo stesso luogotenente ricevette il libro Governo e l’opuscolo Il Regno, la speranza del mondo, e fu ben lieto di darli a Van Bolin. Poi nel corso dell’anno, il reggimento di Van Bolin tornò alla base di Manila ed egli scrisse immediatamente alla Watch Tower Society a Brooklyn (New York) per farsi mandare altra letteratura e chiedere se la Società poteva metterlo in contatto con qualcuno nelle Filippine. Gli fu mandato l’indirizzo del sergente Lampert a Corregidor, ma i Lampert erano già partiti dalle Filippine quando egli andò a cercarli.

Van Bolin continuò a leggere i libri che aveva ricevuti finché un giorno, mentre ascoltava la stazione radio KZRM di Manila, udì un breve annuncio relativo all’opera della Watch Tower Society, che invitava a leggerne la letteratura. Veniva indicato un indirizzo in Lealtad Street. Andatovi, trovò un rappresentante della Watch Tower e cominciò ad associarsi al popolo di Geova. A parte le adunanze tenute in Lealtad Street, in questo tempo si tennero conferenze bibliche in diverse parti della zona di Manila.

In quel tempo un altro rappresentante della Watch Tower era in viaggio per le Filippine. Si trattava di Joseph Dos Santos, un americano di origine portoghese, che era stato pioniere nelle Hawaii dal 1929. Era partito dalle Hawaii nel 1933 a bordo del piroscafo “Great Northern”, con l’intenzione di fare il giro del mondo e di fermarsi durante il viaggio nelle città principali per proclamare il messaggio del Regno e distribuire letteratura. Aveva con sé delle pubblicazioni e si fece mandare altra letteratura da usare a Manila. Ma quando la nave attraccò a Yokohama, tutta la letteratura venne confiscata dalle autorità giapponesi. Evidentemente certi ecclesiastici che viaggiavano col fratello Dos Santos l’avevano falsamente accusato di essere comunista, avvertendo telegraficamente le autorità giapponesi prima dell’arrivo del piroscafo.

Questa falsa accusa di essere comunista seguì il fratello Dos Santos a Manila. Al suo arrivo, fu immediatamente convocato dal direttore della dogana, che desiderava vedere uno dei libri della Società. Il partito comunista era stato ufficialmente organizzato nelle Filippine nel 1930, e quindi il governo sorvegliava tutti coloro che erano sospettati di essere comunisti. Dopo aver letto uno dei libri nel giro di una settimana, il direttore della dogana si convinse evidentemente che si trattava di libri religiosi e non comunisti. Comunque, per parecchi mesi il servizio segreto fece seguire da un agente il fratello Dos Santos nella sua attività di testimonianza, mentre un legale della dogana giunse al punto di chiedere uno studio biblico in casa sua solo per scoprire se quest’opera era comunista o no. Alla fine si convinse che l’opera era puramente cristiana, e quindi il fratello Dos Santos poté unirsi liberamente al gruppo già esistente di una decina di fratelli nelle adunanze e nell’attività di testimonianza a Manila e dintorni.

STABILITA LA FILIALE

Il progetto del fratello Dos Santos di proseguire il viaggio per il Brasile e intorno al mondo fu improvvisamente mutato da una lettera di Joseph F. Rutherford, presidente della Watch Tower Bible and Tract Society. La lettera chiedeva al fratello Dos Santos di occuparsi dell’opera di predicare il Regno nelle Filippine e stabilirvi una filiale della Società. Egli fu lieto di farlo, affittando un locale al 1132 di Rizal Avenue a Santa Cruz (Manila), che fu il primo ufficio della filiale. Fu così che il 1° giugno 1934 la filiale delle Filippine cominciò la sua attività.

Ora che c’era la filiale, le adunanze e il servizio di campo furono meglio organizzati. Uno studio Torre di Guardia in inglese veniva tenuto ogni domenica sera dal fratello Dos Santos. In seguito si aggiunse uno studio in tagalog il venerdì sera, sugli opuscoli che erano stati tradotti in quella lingua, come Il Regno, la speranza del mondo; Fuggite al Regno; Crisi e Oltre la tomba. I fratelli di tutta la zona di Manila frequentavano quest’unica adunanza. Allora non era difficile attraversare Manila, perché la città non era così affollata come oggi e vi erano molti mezzi di trasporto. La trambia, o tram, passava proprio davanti alla filiale e una corsa costava solo sei centavos. Per soli dieci centavos si poteva fare un breve tratto in carrozza (calesa). Ma, se i fratelli volevano fare economia, per soli due centavos potevano prendere una caretela a cavallo. Oppure potevano semplicemente andare a piedi, come spesso facevano.

Comunque, il gruppetto non si limitava affatto a radunarsi per lo studio biblico. Ogni giorno il fratello Dos Santos dedicava mezza giornata alla Testimonianza di casa in casa, oltre a occuparsi della filiale, dando così un buon esempio agli altri. Tra i primi che udirono la verità grazie alla sua testimonianza vi furono Agustin Dagdag e Narciso Samson, che tuttora servono fedelmente Geova.

In quel tempo si usava nel servizio una cartolina di testimonianza. Dopo che il padrone di casa l’aveva letta, gli veniva offerta la letteratura. Col loro zelo, questo gruppetto di non più di venti proclamatori del Regno distribuirono, nel 1934 soltanto, ben 23.405 libri e opuscoli.

Inoltre, quando venivano stampate nuove pubblicazioni, ne venivano offerte copie ai funzionari del governo e alle biblioteche pubbliche. Anche questo portò frutto. Infatti, due che prestarono servizio come “servitori di zona” durante la seconda guerra mondiale avevano conosciuto la verità grazie alla letteratura presa in biblioteca. Fulgencio de Jesus si fece prestare l’opuscolo Diviso il popolo e il libro Liberazione dalla Biblioteca Nazionale di Manila e si mise in contatto con la filiale, avendone trovato l’indirizzo all’interno del libro. Salvador Liwag insegnava in una scuola di Cabanatuan, a oltre 100 chilometri da Manila, quando vide il libro Creazione nella succursale locale della Biblioteca Nazionale. Aveva già letto l’opuscolo Dove sono i morti? che l’aveva liberato dalla superstizione religiosa e dall’influenza dei demoni. Un tempo questi lo disturbavano ogni notte, facendogli perdere il sonno e danneggiandogli la salute. Quindi, quando vide il libro Creazione con l’indirizzo all’interno della copertina, fu assai ansioso di saperne di più e andò immediatamente a Manila, recandosi alla filiale in Rizal Avenue. Acquistò tutti i libri disponibili e si abbonò alla Torre di Guardia e all’Età d’Oro (precursore di Svegliatevi!). Nell’ottobre 1934 il fratello Liwag rinunciò alla sua professione di insegnante per diventare un proclamatore della buona notizia a tempo pieno. Il suo servizio a tempo pieno continua fino ad oggi, ed egli ora fa parte della famiglia Betel di Quezon City.

Mentre la filiale era ancora nella sua infanzia, la lealtà dei servitori di Dio verso la sua organizzazione fu messa alla prova. Alcuni si risentirono per la nomina del fratello Dos Santos a direttore della Filiale e perciò si allontanarono dagli altri fratelli tenendo adunanze separate. Alla fine degli anni trenta, almeno altri due gruppi a parte quelli della filiale si definivano “Testimoni di Geova”, e uno di questi ottenne localmente il riconoscimento come Watch Tower Bethel and Pulpit Society. Anche se ciò causò confusione, Dio non permise che facesse inciampare coloro che sinceramente cercavano la verità, e quelli leali a Geova rimasero fedeli alla sua organizzazione, rifiutando di lasciarsi trascinare nei conflitti di personalità. La cosa interessante è che, siccome i gruppi dissidenti si servivano fondamentalmente di materiale tratto dalla letteratura della Società per le conferenze e i dibattiti che tenevano, molti che li ascoltarono in seguito vennero in contatto con i veri servitori di Dio e ancora oggi servono lealmente Geova.

ESPANSIONE A LUZON DAL 1935 AL 1939

Benché dapprima l’opera si concentrasse a Manila e dintorni, si vide presto la necessità di estenderla alle province. Uno dei primi pionieri, Pablo Bautista, aveva svolto qualche attività nelle province meridionali e centrali di Luzon nel 1933 e 1934, ma fu principalmente dal 1935 in poi che si ebbe l’espansione fuori Manila. Il direttore della filiale incoraggiò tutti quelli che potevano farlo a iniziare il servizio di pioniere per dare testimonianza nelle zone vergini delle Filippine.

Molti che facevano i pionieri in quei tempi non erano battezzati. Anche il direttore della filiale, il fratello Dos Santos, non fu battezzato che nell’ottobre 1935. Solo quando fu pubblicato il libro Ricchezza nel 1936 si cominciò a dare la giusta importanza al battesimo nelle Filippine. In quel libro venne spiegato (a pag. 145 dell’edizione inglese) che “sottoporsi all’immersione in acqua è un atto di ubbidienza che illustra come uno si sia messo completamente nelle mani del Signore, e quindi il battesimo è necessario, ed è appropriato che vi si sottopongano tutti quelli che vogliono fare la volontà di Dio”.

Gruppi di pionieri furono organizzati e invitati prima in varie parti dell’isola di Luzon. Fra questi vi erano le famiglie Bautista e Lacson, i fratelli Salvador Liwag, Jose Medina, Virginio Cruz e Benjamin Sampana, e le sorelle Elvira Alinsod e Purificacion Bennett. Essi partirono da Manila, percorrendo il territorio rapidamente, poiché allora si dava più importanza alla distribuzione di letteratura che alla cura degli interessati. Ma se qualcuno mostrava il desiderio di imparare, i fratelli si trattenevano in casa sua per parecchie ore onde insegnargli le verità della Parola di Dio.

Verso la fine degli anni trenta, alle file dei pionieri si unirono altri che avevano conosciuto la verità e compreso l’urgenza di proclamare la buona notizia. Uno di questi fu Isabelo Taeza. Egli ricorda che i pionieri del suo gruppo nella parte settentrionale di Luzon dedicavano da 250 a 280 ore al mese al servizio di campo, molto più delle 150 ore richieste. Mostrando la completa devozione di quei primi pionieri, la maggior parte dei quali nuovi nella verità, il fratello Taeza dice: “Percorrevamo a piedi da 80 a 100 chilometri alla settimana dando testimonianza su e giù per i monti di Bontoc e lungo il fiume Abra”. In quanto ai pionieri, siccome alcune tribù montane mangiavano cibi strani, come rane non spellate, questi proclamatori del messaggio del Regno a tempo pieno spesso portavano con sé melassa per sostentarsi. Quando vennero a scarseggiare i fondi, il fratello Taeza, che allora aveva famiglia, vendette parte del suo terreno e della sua proprietà personale per poter continuare a fare il pioniere.

Ovunque andassero, i pionieri trovavano lo stesso desiderio di conoscere la Parola di Dio che il fratello Russell e i suoi compagni avevano osservato nel 1912. Benché negli anni trenta spesso non si facessero visite ulteriori, la grande quantità di letteratura distribuita ebbe il risultato di piantare semi di verità in ogni parte di Luzon, e, pur senza aiuto personale, molti di questi portarono frutto nel cuore di chi aveva fame spirituale.

Uno di questi era un imprenditore edile di Baguio. Sua moglie aveva preso il libro Ricchezza e alcuni opuscoli da un pioniere. Egli cominciò immediatamente a leggere il libro e, dopo averne discusso animatamente con la moglie per tutta la notte, entrambi accettarono la verità da quello che avevano letto. Ne parlò ai suoi operai della Dangwa Transportation Company, e alcuni ascoltarono divenendo poi testimoni di Geova. Quando fu pubblicato il libro Fanciulli quest’uomo riuscì a procurarsene una copia che gli servì per insegnare la Bibbia ai suoi figli. Per quattro anni studiò e parlò di religione con altri, benché non fosse stato in contatto con i fratelli e non avesse mai assistito a un’adunanza cristiana. Questo fratello è Alfredo Estepa, che in seguito si associò ai fratelli e nel 1949, avendo perso la famiglia durante la guerra, entrò a far parte della famiglia Betel di Quezon City. Egli presta ancora fedele servizio alla Betel.

Dopo aver lavorato per oltre due anni con la letteratura e le cartoline di testimonianza, nel 1937 i pionieri cominciarono a usare i discorsi biblici registrati del fratello Rutherford. Per 20 pesos si poteva avere un fonografo portatile, che, volendo, si poteva pagare in rate settimanali di un peso. Inoltre la filiale di Manila si era procurata l’impianto acustico per poter trasmettere in pubblico le conferenze più lunghe. Il fratello Dos Santos aveva acquistato un furgoncino su cui si poteva montare l’impianto acustico. Nel 1939 c’erano nelle Filippine due macchine fornite di impianto acustico e ventiquattro fonografi.

NELLE VISAYAN E A MINDANAO

Una volta iniziata l’opera nell’isola di Luzon, i fratelli Salvador Liwag e Jose Medina furono incaricati di divulgare per la prima volta il messaggio del Regno nelle Visayan e a Mindanao. Cominciarono dalla città di Cebu. Mentre davano testimonianza al piano terreno dell’edificio del Centro Studentesco, un pastore presbiteriano, che aveva appena terminato una funzione religiosa a un piano superiore, intavolò con loro un’accesa discussione e infine gettò fuori con ira le loro borse di letteratura. Uno del “gregge” del pastore, un uomo di nome Florencio Udog, stava osservando e notò gli argomenti scritturali presentati dai pionieri. Perciò si rivolse loro e prese l’opuscolo Chi governerà il mondo? In seguito si fece dare tutti i libri che avevano. Nel giugno 1935 Florencio Udog rimase solo, perché i pionieri si erano trasferiti. Essendo un proclamatore non battezzato, scrisse alla filiale per avere istruzioni e gli venne inviata una copia del Bollettino (ora Il servizio del Regno). Benché allora ci fossero solo alcuni interessati coi quali era in contatto, Florencio fu nominato direttore di servizio del piccolo gruppo.

Partiti da Cebu, i pionieri giunsero a Bacolod sull’isola di Negros. Lì incontrarono il fratello Narciso Samson che si era trasferito da Manila per svolgervi un lavoro secolare. Mentre erano a Bacolod i tre fratelli attesero fino alle prime ore del mattino il 3 giugno 1935 (2 giugno negli Stati Uniti), per ascoltare la conferenza del fratello Rutherford, “Governo”, trasmessa direttamente da Washington (District of Columbia, U.S.A.). Furono emozionati di udire chiaramente il discorso. A Manila il direttore della filiale e altri fratelli andarono in una stazione radio per sentire la stessa trasmissione, ma non riuscirono a sentirla bene a causa di interferenze. A San Pablo, nell’isola di Luzon, quella mattina un altro gruppo di pionieri sentì la trasmissione. In quel tempo in cui erano così pochi, questo fece davvero sentire i fratelli delle Filippine più intimamente uniti al popolo di Geova in tutta la terra.

Dopo aver predicato per parecchi mesi nell’isola di Negros, i pionieri si spostarono più a sud a Mindanao, giungendo per la prima volta a Zamboanga. Lì un allievo ufficiale di polizia, il Filippino Conrado Daclan, prese dei libri dai pionieri, ma perse i contatti e in seguito non riuscì a trovare i pionieri. Presumendo che sarebbero stati in corrispondenza col loro ufficio di Manila, si mise ad aspettarli vicino all’ufficio postale. Dopo diversi giorni di attesa, finalmente i pionieri vennero ed egli chiese immediatamente il loro aiuto per studiare la Bibbia. Dopo tre mesi di studio quest’uomo fu battezzato nel fiume Zamboanga. Non molto tempo dopo si unì al gruppo dei pionieri nelle Visayan e durante la seconda guerra mondiale ebbe una parte importante nel divulgare la verità come “servitore di zona”.

AIUTI PER ESTENDERE LA TESTIMONIANZA

A parte la testimonianza di casa in casa con la letteratura e il fonografo, negli anni trenta i fratelli si servirono di un altro mezzo per proclamare la verità in tutte le Filippine. Si trattava dei dibattiti pubblici. In quegli anni i Filippini si interessavano moltissimo di discussioni pubbliche e chiunque poteva mettersi a fare un discorso nella pubblica piazza, specialmente se parlava di religione, e attirare una considerevole folla di ascoltatori. Così i fratelli pronunciavano una conferenza pubblica in seguito alla quale si potevano fare domande. Altre volte erano ufficialmente predisposti dibattiti con dirigenti di altre religioni, benché questo fosse scoraggiato dalla filiale. Questa forma di discorsi pubblici sulla Bibbia contribuì molto ad attirare persone alla verità, e molti di coloro che ora sono Testimoni udirono per la prima volta il messaggio del Regno durante un dibattito o una discussione pubblica.

Una volta per esempio, a Zamboanga del Sur, quando il fratello Liwag affrontò il pastore locale in una discussione pubblica, il moderatore del dibattito cominciò a interessarsi della verità e ora è un testimone di Geova. Benché l’usanza dei dibattiti scomparisse negli anni quaranta, quella di tenere discorsi nelle piazze e nei parchi pubblici rimase popolare fino agli anni cinquanta, e questo metodo di annunciare il Regno fu certo ben utilizzato dal popolo di Geova in questo paese. Un altro grande aiuto per raggiungere un maggior numero di persone con la buona notizia fu la pubblicazione di letteratura nelle lingue locali.

Si vede dunque chiaramente che quello dal 1935 al 1939 fu un periodo di vigorosa attività per la piccola schiera di proclamatori del Regno nelle Filippine. In quei cinque anni si distribuirono ovunque fra gli abitanti delle isole quasi 500.000 libri e opuscoli. Nel 1939 c’erano quattordici congregazioni e 159 proclamatori facevano rapporto del servizio di campo. Con poche eccezioni, quasi tutte le province del paese avevano ricevuto in qualche modo una testimonianza del Regno, e il seme era stato piantato in attesa della ricca raccolta degli anni successivi.

L’OPERA SI INTENSIFICA MENTRE SI ADDENSANO LE NUBI DELLA GUERRA

Un gioioso avvenimento nella storia dei testimoni di Geova delle Filippine ebbe luogo il 21 e 22 marzo 1940 nel teatro dell’opera di Manila. Nella stessa sala in cui aveva parlato il fratello Russell nel 1912, la filiale della Società dispose di tenere il primo congresso del popolo di Geova in questo paese. Vi assisterono fratelli di ogni parte della nazione, i quali contribuirono a fare pubblicità al discorso pubblico “Governo e Pace”, che era una registrazione del discorso pronunciato il 25 giugno 1939 dal fratello Rutherford al Madison Square Garden di New York.

Con una sfilata dimostrativa, portando cartelloni, venne data un’imponente testimonianza agli abitanti di Manila. Camminando a una distanza di 6-9 metri l’uno dall’altro, i fratelli portavano cartelli su cui si leggeva: “La religione è un laccio e una truffa” e sul retro c’era l’esortazione: “Servite Dio e Cristo il Re e vivete”. Per annunciare il discorso pubblico si usarono pure foglietti d’invito. Quando, il 22 marzo, fu trasmesso mediante l’impianto acustico il discorso “Governo e Pace”, vi erano oltre 300 attenti ascoltatori.

Dopo questa prima assemblea, al fine di svolgere l’opera con maggiore efficacia, nove pionieri furono nominati “servitori di zona”, oggi chiamati sorveglianti di circoscrizione. Comunque, in quel tempo, nei loro viaggi percorrevano un vasto territorio. La nomina di quei servitori di zona fu certo tempestiva, infatti avrebbero avuto un’importanza capitale durante i successivi anni critici.

Ora che i servitori di zona servivano sistematicamente nelle rispettive “zone”, la nostra attività procedeva più rapida e ordinata che nel passato. Nove nuove congregazioni furono stabilite nel 1940 e otto nel 1941, così che quell’anno si ebbe un totale di 31 congregazioni e 373 proclamatori. Nel 1940 e 1941 si distribuirono oltre 300.000 libri e opuscoli, e 108.548 persone udirono le registrazioni dei discorsi del fratello Rutherford. L’11 aprile 1941, alla Commemorazione, ci furono 621 presenti, 16 dei quali presero gli emblemi.

Nel gennaio 1940 l’angusto ufficio della filiale in Rizal Avenue, a Manila, fu ampliato affittando un altro locale nello stesso stabile. Ma anche questo non bastava per soddisfare i crescenti bisogni. A quel tempo il fratello Dos Santos, sua moglie e i loro due figli erano i soli che vivevano in permanenza alla Betel, anche se altri fratelli venivano ogni tanto ad aiutare. Verso la fine del 1940 fu acquistata una casa più grande, di due piani, per 4.500 pesos (circa due milioni di lire); quasi metà della somma fu pagata dal sorvegliante di filiale e il resto fu prestato da un Tedesco interessato. La nuova proprietà, situata al 1736 di M. Natividad Street, a Santa Cruz (Manila), era spaziosa, ben aerata e lontana dal rumore e dalla polvere di Rizal Avenue, che è una strada di grande traffico. Lo scantinato serviva come deposito di letteratura, mentre l’ufficio e le camere erano al primo piano. La sala o grande atrio serviva per le adunanze della congregazione di Manila.

Poco dopo l’acquisto di questa proprietà, si aggiunse un nuovo membro alla famiglia Betel. Era Narciso Delavin, che era stato servitore di zona nelle province meridionali. Nel 1941 due sorelle si aggiunsero al personale della filiale, così che i lavoratori della Betel erano cinque in tutto, senza contare i due figli del fratello e della sorella Dos Santos. Nessuno di quei lavoratori richiedeva alcun dono, perché le contribuzioni ricevute per la letteratura che distribuivano quando partecipavano al servizio di campo bastavano alle loro necessità. In quel tempo a Manila il costo della vita era molto basso. Per esempio, uno spuntino a base di un uovo fritto, panini e caffè costava meno di 10 centavos (pari a 50 lire attuali). Perciò solo dopo la seconda guerra mondiale coloro che lavoravano alla Betel nelle Filippine cominciarono a ricevere un piccolo dono per le loro necessità personali.

Comunque, insieme a questa prosperità e crescita spirituale cominciò a farsi sentire la minaccia della guerra. La seconda guerra mondiale infuriava già in Europa, e nel luglio 1941 gli eserciti imperiali giapponesi avevano praticamente circondato le Filippine. Il timore del nemico all’interno indusse alcuni a sospettare che i testimoni di Geova fossero spie o comunisti, e questo causò una certa pressione sul piccolo gruppo di fratelli in questo paese.

A Balaoan, nella provincia di La Union, alcuni pionieri furono arrestati perché non si erano fatti rilasciare la licenza per proclamare la buona notizia nella città. Quando altri pionieri protestarono che quest’azione ingiusta limitava la loro libertà di parola e di religione, anch’essi furono arrestati e accusati di essere comunisti. Per difendersi i fratelli seguirono i consigli legali provveduti dalla Società e, dopo una settimana, furono trasferiti nel carcere provinciale di San Fernando (La Union). Trascorso un mese in prigione, grazie all’aiuto di un avvocato americano amante della libertà che offrì i suoi servigi gratuitamente, furono rilasciati essendo stati riconosciuti innocenti.

In altre province i fratelli furono accusati di essere una “quinta colonna”, cioè spie delle Potenze dell’Asse. I giornali religiosi incoraggiavano queste accuse affermando falsamente che lo scopo della Società era di insidiare e abbattere i governi umani. Tali ingiuste accuse non erano limitate all’isola di Luzon, ma si ripetevano a Mindanao e anche nelle Visayan. Le accuse a volte erano accompagnate dalla violenza contro i fratelli.

Due volte la filiale fu visitata da rappresentanti del Servizio Segreto che controllavano le attività dei testimoni di Geova. Dopo aver letto qualche pubblicazione, essi riconobbero che l’opera non aveva alcuna tendenza politica, ma era puramente cristiana. Uno dei rappresentanti consigliò al sorvegliante di filiale: “In caso di qualsiasi malinteso sulla vostra opera da parte di funzionari del Commonwealth, non dovete far altro che rivolgervi a noi”.

La vicinanza della guerra accrebbe anche i sentimenti nazionalisti, e si discusse molto sull’opportunità di rendere obbligatorio il saluto alla bandiera nelle scuole pubbliche e private. Già nel 1939 alcuni figli di testimoni di Geova erano stati espulsi da scuola per non aver salutato la bandiera e, a causa della loro obiezione religiosa al saluto a qualunque emblema nazionale, erano spesso menzionati in modo cospicuo nei giornali che trattavano l’argomento. Alla fine fu inviata a tutte le scuole una circolare che rendeva obbligatorio il saluto alla bandiera in base a un giudizio emesso dall’allora ministro della giustizia, Jose Abad Santos. Senza dubbio su tutto ciò influì in qualche modo il risultato del caso Gobitis, quando, nel giugno 1940, la Corte Suprema degli Stati Uniti condannò i testimoni di Geova.

LA GUERRA RAGGIUNGE LE FILIPPINE

Tutti questi avvenimenti giunsero al culmine quando, l’8 dicembre 1941, l’aviazione giapponese bombardò Pearl Harbor nelle Hawaii poco dopo le due del mattino, secondo il fuso orario delle Filippine. Poche ore dopo ci fu un’incursione aerea su Davao, nella parte meridionale di Mindanao, e a mezzogiorno dello stesso giorno le basi statunitensi di Clark e Iba sull’isola di Luzon furono bombardate da aerei giapponesi provenienti da Formosa. La guerra aveva raggiunto le Filippine.

Alcuni giorni dopo la prima incursione aerea, la filiale della Società nelle Filippine inviò alla sede centrale di Brooklyn il seguente telegramma: “Saluti. Opera paralizzata. Fratelli determinati a ‘confortare tutti gli afflitti’!” Questo fu l’ultimo contatto che la filiale ebbe con la sede centrale della Società a New York fino alla fine della guerra.

Quattro giorni dopo il bombardamento di Pearl Harbor, verso le 10, due agenti della polizia filippina vennero alla filiale in M. Natividad Street e presero il sorvegliante di filiale per sottoporlo a un interrogatorio. Elementi religiosi in malafede avevano falsamente riferito alle autorità che il sorvegliante di filiale era il N. 1 della quinta colonna nelle Filippine. Alcune ore più tardi, tre fratelli filippini che quel giorno si trovavano alla filiale furono pure arrestati dagli stessi agenti. Giunti al comando, furono prese le loro impronte digitali e furono fotografati come criminali comuni, per essere interrogati il giorno dopo. Durante l’interrogatorio, se rifiutavano di rispondere direttamente a domande particolarmente insidiose, spesso erano percossi. Dopo di che i tre fratelli — Narciso Delavin, Agustin Dagdag e Melchor Maninang — furono gettati in una vecchia prigione in Azcarraga Street (ora C. M. Recto Avenue). Il fratello Dos Santos, sorvegliante della filiale, vi si trovava già, benché fosse tenuto separato dai fratelli filippini. Per due giorni non venne dato loro alcun cibo, ma il fratello Engracio Alinsod portò loro dei viveri.

Quindi tutti e quattro i fratelli furono portati in camion al Penitenziario Nazionale di Muntinlupa, nella provincia di Rizal, circa 25 chilometri a Sud di Manila. Di nuovo furono prese le loro impronte digitali, furono fotografati e i loro capelli sulla sommità della testa furono rasati a forma di croce, evidentemente per indicare che erano traditori del governo. Di nuovo il fratello Dos Santos venne tenuto separato dagli altri prigionieri. Fu tenuto in segregazione cellulare senza poter vedere la luce del sole.

I fratelli Delavin, Dagdag e Maninang furono messi in una grande cella con parecchi Sakdalistas, appartenenti a un movimento ribelle che cercava di abbattere il governo. I fratelli diedero intrepidamente testimonianza a questi uomini. Verso la fine del dicembre 1941 fu annunciato che tutti i Sakdalistas sarebbero stati liberati se da allora in poi avessero sostenuto il governo e avessero rinunciato alle loro idee politiche. I tre fratelli dissero immediatamente alle guardie che erano testimoni di Geova e non traditori del governo e quindi non avevano nulla a cui rinunciare. In seguito a questa ferma dichiarazione, vennero separati dai Sakdalistas, ricevettero un trattamento migliore, e più tardi quella notte furono messi in libertà insieme al fratello Dos Santos.

Il fratello Pedro Navarro di San Fabian, nella provincia di Pangasinan, circa 200 chilometri a nord di Manila, e diversi altri fratelli erano andati in bicicletta a Manila per procurarsi la letteratura necessaria per il servizio di campo, quando appresero del bombardamento di Pearl Harbor. Sulla via del ritorno videro che le forze armate americane (USAFFE: United States Armed Forces in the Far East) stavano appostandosi lungo le strade e le spiagge e che la popolazione veniva sfollata sulle colline. Perciò, giunti nel Pangasinan, anche questi fratelli lasciarono le loro case e andarono con la famiglia sulle colline di Lobong, a San Jacinto (Pangasinan).

Il 14 dicembre 1941 diciassette di questi fratelli furono arrestati. Le autorità militari filippine chiesero loro se il Regno che proclamavano era il governo giapponese e se Geova era il nome di un dio giapponese. I fratelli risposero con chiarezza che si trattava del regno di Dio e che Geova è l’Iddio dell’intero universo. Allora il sergente distese su un tronco d’albero, una a fianco all’altra, la bandiera americana e quella filippina e ordinò al fratello Navarro di spogliarsi fino alla cintola, di inginocchiarsi e baciare le bandiere. Poiché rimase in piedi, fu battuto spietatamente di fronte agli altri fratelli finché cadde a terra. Dopo avergli ordinato di rialzarsi, fu subito buttato a terra di nuovo. Il fratello venne percosso da gruppi di quattro soldati che si alternarono dall’imbrunire fino all’1,30 della mattina dopo, a brevi intervalli. Il fratello Navarro ebbe una costola slogata in seguito a questi maltrattamenti.

Tutta questa brutalità non spaventò i fratelli presenti come avevano sperato i soldati. Poiché anche questi Testimoni rifiutarono di fare un compromesso, anch’essi furono percossi, bruciati con mozziconi di sigarette e le loro mani vennero strette con forza dopo aver messo delle pallottole tra le dita. L’indomani i diciassette fratelli furono condotti nel cimitero di Manaoag e fu detto loro che sarebbero stati fucilati. Invece, furono esposti al sole tropicale, senza riparo, dalle 8 del mattino alle 3 del pomeriggio prima di essere interrogati di nuovo dagli ufficiali. Quindi furono portati nella prigione di Dagupan e messi in libertà dopo due o tre giorni, solo per essere arrestati di nuovo l’indomani e incarcerati a Tayug (Pangasinan).

Dopo altri maltrattamenti, durante i quali il fratello Navarro e suo zio furono incatenati insieme e percossi a più riprese in una pubblica piazza, alla fine i Testimoni furono trasportati a Manila in un camion militare. Poiché in quel tempo i Giapponesi bombardavano spesso ponti e strade, ogni volta che c’era un’incursione i soldati si riparavano a lato della strada, ma, coi fucili puntati su di loro, lasciavano i fratelli nel camion, sperando che sulla strada sarebbero stati colpiti dalle bombe. Comunque, essi sopravvissero e, giunti a Manila, furono interrogati al quartier generale dell’USAFFE, dove furono prosciolti dalle accuse e posti in libertà.

I Testimoni liberati rimasero a Manila alcuni giorni, cercando di mettersi in contatto con i fratelli, ma la prima volta che andarono alla filiale, questa era chiusa. Vi tornarono il giorno dopo e furono felici di incontrare il fratello Dos Santos, che era appena arrivato essendo stato rilasciato dal Penitenziario Nazionale. Il 26 dicembre 1941, però, le forze armate americane avevano dichiarato Manila città aperta. Gli eserciti giapponesi marciavano già sulla capitale e in pochi giorni avrebbero avuto il completo controllo di Manila. Rendendosene conto, il sorvegliante di filiale esortò il fratello Navarro a tornare nel Pangasinan, portando con se quanta letteratura e altri rifornimenti poteva. Come si rallegrarono i fratelli e le sorelle di San Jacinto quando il fratello Navarro e gli altri tornarono a casa sani e salvi, poiché erano sicuri che fossero stati tutti giustiziati!

A Manila, l’occupazione giapponese era imminente, quindi il sorvegliante di filiale fece i passi necessari per proteggere gli interessi della Società. Poiché la proprietà intestata a stranieri sarebbe stata senza dubbio confiscata dagli eserciti invasori, fu disposto di vendere la proprietà della filiale in M. Natividad Street. La letteratura fu distribuita nelle case di alcuni fratelli di Manila, e le registrazioni della filiale furono distrutte. Quando, il 2 gennaio 1942, i soldati giapponesi entrarono a Manila, in ogni angolo della città furono affissi manifesti che ordinavano a tutti gli stranieri “nemici” di presentarsi immediatamente all’Università di Santo Tomás per essere internati. Fu così che il 26 gennaio 1942 il sorvegliante di filiale entrò in questo campo di concentramento improvvisato, dove sarebbe rimasto per oltre tre anni, fino al 13 marzo 1945. Sua moglie, essendo cittadina filippina, non fu imprigionata con lui.

All’inizio della sua detenzione il fratello Dos Santos poté ricevere occasionali visite della moglie e di altri Testimoni, e questo gli diede l’opportunità di dare utili consigli. In seguito, quando il campo fu posto sotto il controllo militare, questo non fu più possibile. Una volta ricevette una lettera del fratello Nathan H. Knorr, nuovo presidente della Società, che lo informava della morte del fratello Rutherford, avvenuta l’8 gennaio 1942.

CONTINUA CRESCITA DURANTE L’OCCUPAZIONE GIAPPONESE

Prima della guerra, durante le prove imposte loro dalle forze armate americane e filippine, e poi nella persecuzione provocata dall’occupazione giapponese delle Filippine, i Testimoni mantennero una scrupolosa neutralità. Negli Annuari del 1938 e del 1939 avevano letto come i loro fratelli perseguitati nella Germania nazista erano rimasti fedeli a Dio, e questo fu una vera fonte in incoraggiamento. Inoltre, Geova aveva provvidenzialmente provveduto l’opuscolo Neutralità affinché i fratelli potessero servirsene ancor prima che la guerra giungesse nelle Filippine. Essi erano dunque consapevoli della loro posizione scritturale di fronte alle forze avversarie che si succedevano e spesso coesistevano.

L’arresto del sorvegliante di filiale e la chiusura dell’ufficio della Società a Manila non fermarono la proclamazione della buona notizia del Regno, né rallentarono l’aumento del popolo di Geova. Quasi tutti i sorveglianti di zona nominati rimasero nel territorio assegnato durante questo tempo difficile ed ebbero fedele cura degli interessi del Regno affidati loro, nel miglior modo possibile date le circostanze.

Nel tracciare la costante crescita dell’opera del Regno durante i tre oscuri anni dell’occupazione giapponese (1942-1945), sembra opportuno considerare la cosa dal punto di vista delle cinque diverse parti del paese, ciascuna con la sua storia: (1) Luzon centrale e meridionale, inclusa Manila; (2) Luzon settentrionale; (3) Visayan occidentali; (4) Mindanao settentrionale e Visayan orientali; e (5) Mindanao meridionale.

LUZON CENTRALE E MERIDIONALE

Dopo l’ingresso delle forze giapponesi d’occupazione a Manila, la vita divenne difficile nella città. Perciò molti sfollarono nelle province. Diversi fratelli di Manila si trasferirono in un centro per sfollati della cittadina di Bay, nella provincia di Laguna, circa settantacinque chilometri a sud della città. I fratelli rimasero tutti insieme, quindi, in effetti, gran parte della congregazione di Manila venne a trovarsi nella cittadina di Bay. Tenevano regolarmente studi sulle più recenti pubblicazioni disponibili. Ogni domenica svolgevano servizio di campo, visitando sistematicamente borgate e barrios (villaggi) intorno a Bay. Essendo vicini a Manila, poterono procurarsi la letteratura che prima della guerra era stata sistemata nelle case dei fratelli e se ne servirono nell’attività di testimonianza finché la riserva fu esaurita. Dopo di che i fratelli davano agli interessati libri in prestito.

In seguito a tale divulgazione della buona notizia da Bay, fu trovata la famiglia Rubio, che viveva a Makiling (Calamba), distante una ventina di chilometri, e in breve tutti accettarono la verità e furono battezzati. Essendo una famiglia numerosa, si formò una nuova congregazione a Makiling. Quando divenne pericoloso rimanere a Bay a causa degli attacchi giapponesi, i fratelli si trasferirono a Makiling e furono ospitati da questa famiglia sul loro vasto appezzamento di terreno. Di lì diedero testimonianza nelle zone circostanti, fino alla provincia di Batangas, spesso uscendo di casa alle 3 del mattino facendosi luce con le torce per giungere al territorio allo spuntar del giorno. A causa del pericolo da parte delle pattuglie giapponesi o dei guerriglieri filippini, i fratelli spesso si separavano. Perciò si contavano sempre prima di uscire e quando tornavano a casa.

Ma non tutti i fratelli avevano lasciato Manila all’inizio della guerra. Alcuni, rimasti in città, si radunavano per studiare in varie case, e continuavano a predicare la buona notizia per quanto possibile. Nella vicina città di Pasay, c’era un attivo gruppo di proclamatori, e nel 1943 prepararono perfino una piccola assemblea a cui parteciparono Testimoni della provincia di Pampanga.

A nord di Manila, nelle pianure centrali delle province di Pampanga e Bulacan, un giovane fratello di nome Ruben Lacanilao fu nominato servitore di zona durante la guerra. Questo fratello aiutò molti a conoscere la verità, inclusi i suoi stessi familiari. Rendendosi conto dell’importanza del battesimo in acqua dopo aver letto il libro Ricchezza, questi nuovi discepoli fecero l’immersione indossando abiti bianchi e cantando cantici del Regno (con parole del fratello Lacanilao su motivi mondani). Durante il primo anno dell’occupazione, cinquanta furono battezzati in questo gruppo, e altri cinquanta mostravano molto interesse e si associavano ai fratelli. Benché nella zona ci fosse una sola congregazione, le adunanze erano tenute a turno in tre diverse località, cioè a Mandili, Batasan e Pampangsapa.

In quel tempo si formò il movimento Hukbalahap per combattere i Giapponesi. Questo nome è una contrazione dell’espressione tagalog Hukbo ng Bayan laban sa Hapon, o “Esercito del popolo contro il Giappone”. Per brevità erano chiamati Huk. Dopo la guerra continuarono la resistenza attiva contro il governo filippino, e per questo furono in seguito messi fuori legge.

Una volta, circa ottantacinque fratelli erano radunati per studiare in una casa privata, quando ebbe luogo un violento scontro fra gli Huk e i soldati giapponesi solo a una trentina di metri dalla casa. I fratelli rimasero dov’erano, pensando che avrebbero mostrato poca fede in Geova se fossero scappati a nascondersi. Nessuno di loro fu ferito, benché diversi civili fossero uccisi da pallottole vaganti durante il combattimento, che durò cinque ore.

A causa del loro rifiuto di unirsi agli Huk per combattere i Giapponesi, i Testimoni furono spesso sospettati di essere filogiapponesi. Gli Huk cercavano regolarmente di reclutare i fratelli per la guerriglia. Si interessavano particolarmente del fratello Lacanilao, poiché era un fluente oratore e un buon organizzatore e pensavano che possedesse dei poteri occulti essendosi occupato di spiritismo e di preveggenza prima di conoscere la verità. Dapprima cercarono di allettarlo offrendogli un’alta posizione nella loro organizzazione; poi ricorsero alla pressione. Ma egli mantenne risolutamente la sua neutralità e continuò a servire i fratelli come servitore di zona, visitando le congregazioni di tutte le province centrali di Luzon per rafforzarli.

Questo fratello traduceva regolarmente in pampango vecchi articoli della Torre di Guardia per il beneficio dei fratelli. Scriveva la sua traduzione a mano o a macchina, e questa veniva prestata a diverse famiglie. I capifamiglia preparavano le domande su una certa parte e le sottoponevano al conduttore dello studio. La scrittura del giorno veniva tradotta dall’ultimo Annuario disponibile, e veniva considerata da ciascuna famiglia dopo aver cantato alcuni cantici. Poco a poco il fratello Lacanilao tradusse in pampango anche il libro della Società Fanciulli; lo traduceva oralmente mentre una squadra di quattordici fratelli in cerchio intorno a lui trascriveva quello che diceva. Poiché era ricercato dagli Huk, faceva queste traduzioni di nascosto, una volta in una capanna al centro di un campo di cocomeri, mentre i fratelli facevano la guardia all’esterno nel caso ci fossero visitatori. Se qualcuno s’avvicinava, il fratello Lacanilao nascondeva la macchina da scrivere sotto altre cose in un cesto di vimini e faceva finta di fare qualcos’altro.

Poiché il materiale tradotto era stato scelto per incoraggiare i fratelli ad aver fede, essi furono ben rafforzati spiritualmente per affrontare le difficoltà che incontrarono. Furono catturati e interrogati molte volte, e spesso sfuggirono alla morte solo per l’intervento di parenti che facevano parte del movimento Huk. Una volta però il fratello Armando Sarmiento, un sorvegliante che presiedeva, venne catturato, appeso a un albero a testa in giù e usato come bersaglio per il lancio di coltelli finché non fu ucciso. In tal modo morì fedele a Geova essendosi rifiutato di rinunciare alla sua neutralità cristiana.

Nonostante la situazione critica, i fratelli riuscivano ogni tanto a radunarsi insieme per le “assemblee di zona”. Nel settembre 1943 si radunarono nel villaggio di Mandili, presso Candaba (Pampanga). Furono invitati i fratelli di Pasay e Manila, e anche un numeroso gruppo di Angat (Bulacan).

Così i fratelli della parte centrale di Luzon rimasero attivi e forti nella fede durante la guerra. Quando la guerra finì, il fratello Lacanilao continuò a rafforzare i fratelli sotto la direttiva della filiale finché un giorno, il 9 luglio 1945, una banda di Huk irruppe in casa sua e con le armi spianate gli ingiunsero di unirsi a loro nella lotta contro il governo filippino. Quando rifiutò risolutamente, il berdugo (giustiziere) contò fino a tre e gli sparò di punto in bianco di fronte ai suoi fratelli e alle sue sorelle. Visse ancora mezz’ora, e per confortarlo la sua famiglia cantò un cantico del Regno intitolato “Avanti, anche fino alla morte!” Questo fratello fedele trascorse i suoi momenti di agonia incoraggiando la famiglia alla fedeltà e parlando della sicura speranza della risurrezione.

Nel febbraio 1945 arrivarono le truppe americane, e i prigionieri dell’Università di Santo Tomás a Manila furono liberati. Il fratello Dos Santos ricevette le prime cure dall’esercito americano e infine fu rilasciato il 13 marzo 1945. Pesava solo trentasei chili a quel tempo, invece dei sessantuno di quando era stato internato. Parlando dell’ultimo periodo di prigionia, egli dice: “Negli ultimi mesi si soffriva molto la fame. Ogni giorno ciascuno riceveva una scodella di acqua di riso con un po’ di sale. Qualunque cosa, bucce di patate dolci, erbacce e altra verdura che si poteva raccogliere nel cortile del campo, finiva nel nostro stomaco vuoto per calmare un po’ gli orribili morsi della fame”.

Benché all’inizio il fratello Dos Santos fosse l’unico Testimone del campo di concentramento, nel gennaio 1944 fu raggiunto da altri due, il fratello Van Bolin e suo figlio John, di vent’anni. Il fratello Bolin era stato congedato dalle forze armate americane e nel 1941 era tornato nelle Filippine. Insieme al figlio, era deciso a fare il pioniere. Erano stati assegnati a Zamboanga, ma poco dopo il loro arrivo scoppiò la guerra e nel maggio 1942 furono incarcerati a Zamboanga dai Giapponesi. Nel 1944 furono trasferiti nell’Università di Santo Tomás dove trovarono il fratello Dos Santos. Disposero di studiare insieme regolarmente e quell’anno tennero la Commemorazione all’interno del campo.

Durante la loro detenzione questi tre fratelli approfittarono di ogni opportunità per parlare della verità agli altri detenuti. Essi mantennero inoltre la loro integrità a Geova Dio.

Non appena liberato, il fratello Dos Santos stabilì temporaneamente la filiale nell’appartamento di un medico in Oroquieta Street, a Manila. Qui avvenne il felice incontro con i fratelli delle varie province, ed egli si rallegrò dell’eccellente opera che era stata svolta nella parte meridionale e centrale di Luzon durante gli anni di guerra. Vennero a trovarlo anche i fratelli della parte settentrionale di Luzon.

LUZON SETTENTRIONALE

Nei primi tempi dell’occupazione i fratelli nella parte settentrionale di Luzon ebbero un periodo relativamente tranquillo, e quindi l’opera procedeva bene. La Commemorazione diede l’opportunità di radunarsi insieme, e questo in ognuno dei quattro anni. La prima Commemorazione fu celebrata a Caba (La Union) non molto tempo dopo l’inizio dell’occupazione nel 1942, e vi furono un centinaio di presenti.

Dal 1943 al 1945, il servitore di zona, il fratello Benjamin Sampana, dispose di tenere “assemblee di zona” in occasione della Commemorazione. A queste riunioni venivano date istruzioni per il successivo anno di servizio e venivano assegnati pionieri onde dare testimonianza in particolari città. Benché in quei tempi non si tenessero registrazioni accurate, risulta che i presenti all’assemblea del 1945 erano oltre cinque volte più numerosi dei presenti alla Commemorazione del 1942. Questo indicò che Geova aveva concesso l’aumento durante gli anni di guerra.

Nel tempo intercorso tra queste memorabili assemblee proclamatori e pionieri continuarono a dichiarare la buona notizia e a radunarsi per studiare il libro Fanciulli, la più recente pubblicazione della Società disponibile. In alcuni luoghi i fratelli ritennero opportuno cambiare il luogo dell’adunanza ogni settimana, sia per loro comodità che per evitare di attirare l’attenzione delle autorità giapponesi.

Verso la fine del 1944, gli Americani cominciarono a bombardare le Filippine. Questo indusse le forze d’occupazione giapponesi a istituire più rigidi controlli della popolazione. Allo stesso tempo, i guerriglieri erano stati mobilitati, e i testimoni di Geova si trovarono, per così dire, tra i due fuochi. Perciò, in alcune zone i fratelli dovettero fuggire di casa. Quelli di La Union si rifugiarono sulle colline e nella giungla, e a Baguio i Testimoni trovarono rifugio nelle caverne per proteggersi dai bombardamenti. Ovunque andassero, portavano con sé la letteratura e continuavano a studiare la Parola di Dio.

Nonostante le precauzioni, i fratelli non poterono evitare ogni contatto con le forze avversarie, e parecchie volte furono percossi dalle spie giapponesi o dai guerriglieri filippini. A Bucay, nella provincia di Abra al nord, il fratello Isabelo Taeza e il suo gruppo di pionieri, quattordici in tutto, furono arrestati dai Giapponesi. I quattordici fratelli furono incarcerati per essere giustiziati alcuni giorni dopo. Ogni sera venivano percossi con un bastone o col manico di un piccone. Per tre giorni non fu dato loro alcun cibo. Quando venne il giorno dell’esecuzione, i Giapponesi avvertirono il sindaco della città, com’era loro abitudine. Il sindaco, a sua volta, informò i parenti dei fratelli, ma, quando scoprì che alcuni di questi erano suoi intimi amici, intervenne a favore dei Testimoni condannati. Fortunatamente l’esecuzione fu sospesa e i fratelli furono liberati. Certo in quell’occasione sentirono su di sé la protettiva mano di Geova!

Più tardi lo stesso gruppo cadde nelle mani dei guerriglieri, i quali pretendevano che si unissero a loro, pena la morte. Per paura, uno o due di quei pionieri fecero compromesso in quell’occasione, ma la maggior parte rimasero saldi e non fu fatto loro alcun male. Questo gruppo di pionieri svolse un’opera molto zelante in quei tempi difficili, ed ebbe il privilegio di stabilire le congregazioni di Abulug e Claveria nella provincia di Cagayan, e anche di rafforzare i fratelli della congregazione di Bucay (Abra).

L’opera del popolo di Geova progredì dunque costantemente durante l’occupazione dell’isola di Luzon. Ma come se la passavano i fratelli nelle isole del sud, ad esempio nelle Visayan occidentali?

VISAYAN OCCIDENTALI

Quando scoppiò la guerra, c’erano già congregazioni a Bacolod, Iloilo e Cebu, una su ciascuna delle tre isole principali della zona. Vediamo cosa accadde a questi fratelli dal 1942 al 1945.

All’inizio della guerra, i fratelli di Bacolod si trasferirono sulle montagne di Kabatangan e lì continuarono a dare testimonianza e radunarsi. Vivevano in piccole capanne, accampati insieme, e funzionavano proprio come una congregazione, con regolari adunanze e disposizioni per il servizio di campo. Una volta, la popolazione locale seppe che si avvicinava una pattuglia giapponese e tutti andarono a nascondersi, tranne i Testimoni. I fratelli chiusero porte e finestre e rimasero tranquilli all’interno delle capanne, pregando Geova. Tutti quelli che erano fuggiti e si erano nascosti furono catturati dai Giapponesi, ma il popolo di Dio non fu toccato. Dopo esser rimasti per breve tempo sui monti, fu loro possibile tornare a Bacolod, dove continuarono il loro servizio a Geova per tutta la durata della guerra.

Quando i Giapponesi occuparono Iloilo i fratelli sfollarono nel villaggio di Buntatala in Leganes, appena fuori della città. Per le adunanze si radunavano in casa della famiglia Gustilo. Una volta vi tennero la Commemorazione a cui assisterono alcuni fratelli di Bacolod. Poi, quando fu troppo pericoloso rimanere in quel luogo, i fratelli si trasferirono sul terreno del fratello Blas Pamplona nel villaggio di Bilidan, presso Santa Barbara (Iloilo), dove le condizioni erano più pacifiche.

A Bilidan i fratelli si costruirono case sul terreno del fratello Pamplona, ed eressero una Sala del Regno per le adunanze. Di giorno coltivavano la terra, e ciascuna famiglia aveva una parte del prodotto, e la sera studiavano insieme la Parola di Dio, servendosi dei libri Salvezza e Fanciulli, che il fratello Manuel Enicola traduceva oralmente in hiligaynon man mano che lo studio procedeva. In seguito uno del gruppo offrì il capitale e i fratelli misero su una piccola impresa di compra–vendita per procurarsi il necessario per vivere. Si recavano in varie borgate per vendere la loro merce, e intanto davano testimonianza, a volte pronunciando discorsi pubblici. In tal modo poterono dare testimonianza nelle borgate di Dingle, Santa Barbara, Cabatuan, Lucena, Leganes, Zarraga, Barotac Nuevo, Lambunao, Janiuay e Calinog.

Poiché in passato il fratello Manuel Enicola era stato stenografo in tribunale, l’esercito lo invitò a fare lo stenografo per la corte marziale della zona. Pensando che questa sarebbe stata un’opportunità di dare ‘testimonianza dinanzi a governatori e re’, egli si recò al campo per spiegare perché non poteva accettare la posizione offertagli. (Matt. 10:18) Come risultato fu rinchiuso nella prigione del reggimento, dove gli davano da mangiare solo brodo di riso. Più tardi non veniva passato neanche quello, perciò i prigionieri bevevano grandi sorsi d’acqua per alleviare i morsi della fame. I segni dell’arrivo delle forze americane salvarono questo fratello da una sorte peggiore, e non furono mai presentate accuse contro di lui. In seguito andò alla Scuola di Galaad a New York e per qualche tempo fece parte della famiglia Betel di Quezon City.

A Cebu i fratelli incontrarono molte difficoltà sin dall’inizio della guerra. A quel tempo il fratello Leodegario Barlaan e la sorella Natividad Santos, che poi divenne sua moglie, erano pionieri a Cebu insieme a parecchi altri. Furono accusati dalle autorità governative di essere della quinta colonna e furono imprigionati per cinque giorni a Tuburan (Cebu). Campioni di letteratura furono inviati al comando dell’esercito, ma giunse un telegramma che ordinava la scarcerazione dei testimoni di Geova, prosciogliendoli così da questa falsa accusa. Fu detto loro di non dare testimonianza alla popolazione, ma i fratelli ‘ubbidirono a Dio anziché agli uomini’ e continuarono la loro opera, usando le scorte del libro Fanciulli e dell’opuscolo Fine delle Potenze dell’Asse: Conforto per tutti quelli che gemono. (Atti 5:29) Due settimane più tardi furono arrestati di nuovo e imprigionati, questa volta a Cebu. Benché il funzionario responsabile fosse gentile, spiegò che se era permesso loro di proclamare pubblicamente il messaggio, avrebbero scoraggiato altri dal combattere. Comunque, quando i Giapponesi cominciarono a bombardare la città, tutti i prigionieri furono rilasciati. Quindi quei Testimoni furono di nuovo liberi.

Verso la fine del 1942, il fratello Barlaan e la sorella Santos furono arrestati di nuovo, questa volta dai guerriglieri filippini che cercarono di indurli a firmare una dichiarazione in cui dichiaravano di essere spie giapponesi. Quando si rifiutarono di farlo, quei fedeli cristiani ricevettero un processo da burla, furono mandati al comando dei guerriglieri e per un periodo di otto mesi furon trasferiti in vari campi di lavoro forzato. Una volta fu chiesto loro di cantare una canzone patriottica, ma essi cantarono invece un cantico del Regno. Nel luglio 1943, quei perseveranti Testimoni furono posti in libertà, avendo finalmente convinto i guerriglieri che non erano spie giapponesi, ma cristiani neutrali.

Pur avendo solo gli abiti logori che indossavano quando furono rilasciati, il fratello Barlaan e la sorella Santos cominciarono immediatamente a dichiarare di nuovo la buona notizia. Provvidenzialmente un ragazzino indicò loro una persona del vicinato che era pure Testimone. Si trattava di un interessato che aveva letto un libro della Società, Creazione. Quest’uomo ospitale invitò l’intero gruppo di pionieri a stare da lui, e per qualche tempo usarono la sua casa per gli studi settimanali. Essi dedicavano una settimana alla testimonianza e la successiva a guadagnarsi da vivere, il fratello Barlaan piantando granturco sul terreno del padrone di casa e la sorella Santos intrecciando cappelli che vendeva al mercato. In questo modo, grazie alla generosa assistenza del benevolo padrone di casa, poterono acquistare nuovi abiti. Dopo due mesi di studio, quest’interessato fu battezzato dal fratello Barlaan.

Il gruppo contava ormai undici pionieri. Predicavano sulle montagne di Tuburan e nelle borgate di Sugod, Catmon, Carmen e Danao, giungendo fino a Toledo sulla costa occidentale dell’isola di Cebu. In quest’ultima città stabilirono uno studio Torre di Guardia (servendosi di vecchie edizioni della rivista) e anche uno studio in cebuano sull’opuscolo Scoperti. Prima della fine dell’occupazione giapponese nel 1945, molti degli interessati trovati in queste località erano stati battezzati.

Poiché le comunicazioni erano interrotte, i fratelli delle Visayan occidentali non poterono mettersi in contatto con la filiale subito dopo la fine della guerra. Quasi nessuno poté assistere alla prima assemblea del dopoguerra, tenuta a Lingayen nel novembre 1945. Infatti, la prima assemblea a cui assisté la maggior parte di loro nell’isola di Luzon fu quella tenuta a Manila nel marzo 1947, durante la prima visita del fratello N. H. Knorr nelle Filippine. Essi continuarono comunque a dichiarare la buona notizia, e nel marzo 1946 i fratelli di lingua hiligaynon disposero di propria iniziativa di tenere un’assemblea a Santa Barbara (Iloilo).

MINDANAO SETTENTRIONALE E VISAYAN ORIENTALI

Dopo l’assemblea del 1940 nel teatro dell’opera di Manila, il fratello Conrado Daclan ricevette l’incarico di servitore di zona nella parte settentrionale di Mindanao e nelle Visayan orientali. Nell’aprile o maggio di quell’anno egli giunse a Ozamis, sua prima tappa. Si trovarono degli interessati e i nuovi presto si unirono al fratello Daclan e agli altri pionieri nel dare testimonianza in tutta la parte settentrionale di Mindanao, da Zamboanga a Surigao.

I fratelli ebbero spesso difficoltà a causa della pressione del tempo di guerra. A Malaybalay, nella provincia di Bukidnon, il fratello Juliano Hermosa fu trattenuto al comando dell’esercito, essendo accusato di essere una spia, ma venne poi rilasciato. In seguito l’intero gruppo dei pionieri fu arrestato con la stessa accusa e detenuto per alcuni giorni a Gingoog. Il fratello Solano di Manila si trovava con loro quando furono arrestati in quell’occasione. Di nuovo, furono posti in libertà.

Procedendo verso est, i Testimoni giunsero infine a Buenavista, nella provincia di Agusan, che sarebbe diventata la loro sede in tempo di guerra. Anche qui si trovarono presto dietro le sbarre, e le guardie furono sorprese nel vedere la gioia dei fratelli che cantavano cantici di lode a Geova. I Testimoni parlarono della verità alle guardie e alcuni mostrarono considerevole interesse per il messaggio. Quella volta il fratello Daclan fu interrogato da ufficiali americani e fece una dichiarazione scritta in risposta a 75 domande rivoltegli. Evidentemente queste informazioni furono mandate in Australia, poiché non molto tempo dopo sembra che giungesse notizia dal comando del generale MacArthur, che i testimoni di Geova non erano colpevoli di essere della quinta colonna. Furono quindi posti in libertà. Questo avvenne nella primavera del 1942.

A quel tempo vi erano ormai un centinaio di proclamatori nella congregazione di Buenavista e si divisero in quattro gruppi più piccoli. Il libro Fanciulli era studiato ogni settimana, e si tenevano pure adunanze di servizio, che consistevano principalmente di discorsi tratti da pubblicazioni della Società e incoraggiavano a continuare a proclamare la buona notizia. Quando scoppiavano le ostilità fra gli eserciti avversari, i Testimoni spostavano le adunanze da un luogo all’altro, a volte riunendosi sulle colline per evitare i combattimenti. Poiché amavano cantare, i fratelli composero delle poesie che venivano cantate sull’aria di inni protestanti e servivano come cantici del Regno. Antonio Yangzon istituì un’orchestra, e Francisco Borja insegnò ai fratelli a cantare a quattro voci.

Quando le scuole pubbliche si chiusero a causa della guerra, la congregazione di Buenavista istituì le proprie scuole, con quattro sezioni, ciascuna col suo insegnante. Anche ragazzi che non erano figli di Testimoni frequentavano queste scuole improvvisate e davano una contribuzione agli insegnanti per l’istruzione ricevuta. Alcuni impararono la verità in questo modo, poiché la Bibbia e le pubblicazioni della Società venivano usate come libri di testo.

Dato che le comunicazioni con la filiale erano completamente interrotte, il fratello Daclan assunse la direttiva dell’opera in quella zona finché non furono ristabiliti i contatti con la Società. In quel periodo furono stabilite congregazioni ad Alegria, Mainit, Placer e Bacuag nella provincia di Surigao, e Cabadbaran, Esperanza, Las Nieves e Libertad (Butuan) nella provincia di Agusan.

Oltre all’opera svolta dai pionieri, a volte anche i proclamatori di Buenavista diedero testimonianza in territori lontani. Una volta, Benjamin Datig condusse una trentina di fratelli a visitare la popolazione dell’isola di Camiguin. Questo richiese una passeggiata di 100 chilometri fino a Talisayan, seguita da una gita in barca. Poiché in molte famiglie nessuno sarebbe rimasto a casa per occuparsi dei bambini piccoli, li portarono con sé, in braccio ai genitori. Mentre svolgevano il servizio di campo in varie località dell’isola di Camiguin, i Testimoni furono arrestati più volte dai guerriglieri. Inoltre, quando questi proclamatori del Regno tornarono sull’isola principale, l’intero gruppo, inclusi i bambini, furono tenuti in prigione per otto giorni a Talisayan.

Saputo che i nomi dei fratelli responsabili, a causa della loro posizione neutrale, erano sulle liste dei ricercati da parte dei guerriglieri filippini, i fratelli smisero di usare il loro vero nome e presero invece nomi biblici. Il fratello Daclan era chiamato “Caleb”, mentre altri presero nomi come “Giobbe”, “Sadrac” e “Mesac”. Questi divennero così comuni che di rado usavano il loro vero nome, e ancor oggi i fratelli di quel tempo spesso si ricordano a vicenda con i loro nomi biblici.

Come nel resto del paese, nel 1944 i combattimenti tra i soldati giapponesi e i guerriglieri si intensificarono. Questo procurò molte sofferenze ai fratelli nella parte settentrionale di Mindanao, poiché erano odiati da entrambe le parti. Javier Pauya, chiamato dai fratelli “Giobbe”, fu crudelmente torturato dai guerriglieri e morì non molto tempo dopo in seguito ai maltrattamenti. A Nasipit (Agusan) Santiago Sacro e sua moglie Dominga furono uccisi dai Giapponesi e i corpi furono bruciati insieme alla loro casa. Per un’intera notte Isidoro Monta fu tenuto legato a un albero formicolante di formiche rosse che lo pungevano, ma sopravvisse e mantenne l’integrità. Altri fratelli furono denudati e percossi brutalmente quando rifiutarono di trasportare munizioni per i guerriglieri.

Verso la fine del 1944, proprio nel mezzo di questa crudele persecuzione, il servitore di zona dispose di tenere un’assemblea a Bacuag (Surigao). Vi assisterono fratelli delle province di Agusan e Surigao, e i discorsi rafforzarono la loro fede. Durante l’assemblea furono incoraggiati a continuare a proclamare la buona notizia e si invitarono volontari a dare testimonianza in territori isolati. Una cinquantina di fratelli e sorelle dai quattordici ai trent’anni accolsero l’invito, e andarono prima di tutto a predicare nelle isole Siargao, al largo di Surigao. Queste isole erano relativamente tranquille, e quindi i Testimoni svolsero il loro servizio indisturbati, trovando molto interesse e stabilendo congregazioni a Dapa, Tuburan, Burgos e Numancia. In breve vi erano complessivamente circa 300 fratelli che davano testimonianza nella zona.

Mentre erano in queste isole i fratelli costruirono una robusta imbarcazione a vela che poteva portare una sessantina di persone e fu usata per dare testimonianza in vari luoghi. Questa barca fu chiamata “Mizpa”. Più tardi, altre due imbarcazioni si aggiunsero alla “flotta”, cioè “Teocrazia I” e “Teocrazia II”. Sulla “Mizpa” un giorno s’imbarcò un gruppo di fratelli diretti più lontano, che si prefiggevano di raggiungere le due grandi isole di Leyte e Bohol. Ormai la ritirata delle forze giapponesi dalle Filippine era a buon punto, e gli avamposti del generale MacArthur erano già sbarcati sull’isola di Leyte nell’ottobre 1944.

Sbarcati a Liloan, i Testimoni si separarono in due gruppi e si diressero rispettivamente nella parte orientale e occidentale di Leyte. Durante questo viaggio fu svolto un buon lavoro e congregazioni furono stabilite a Santa Paz, Sogod e Nahawong. Quando uno dei gruppi raggiunse Maasin, s’imbarcarono nuovamente sulla “Mizpa” diretti all’isola di Bohol. Sbarcati a Ipil, presso Talibon, nella parte settentrionale dell’isola di Bohol, questo gruppo guidato da Benjamin Datig si divise in tre parti e, essendo l’isola più o meno circolare, un gruppo si diresse verso est, un altro verso ovest e il terzo all’interno verso sud. In questo modo visitarono le oltre 40 borgate dell’intera isola e si riunirono a Tagbilaran, capoluogo della provincia.

Durante il viaggio questi Testimoni incontrarono un altro gruppo di interessati a Sevilla, nell’isola di Bohol. Essi studiavano insieme la Bibbia, con l’aiuto di pubblicazioni della Società, pur non essendo mai stati in contatto col popolo di Dio. Prima della guerra, Salvador Maleza aveva preso alcune pubblicazioni da un fratello che dava testimonianza per la strada a Manila. Salvador aveva cominciato a leggerle durante l’occupazione giapponese. Benché fosse un guerrigliero, cominciò a cambiare molte abitudini, rifiutando di partecipare alle cerimonie pubbliche a causa di ciò che aveva appreso dalle pubblicazioni. Un altro guerrigliero, Ignacio Digao, notò il suo cambiamento e cominciò a interessarsi. Quindi, con altri ancora, cominciarono a studiare insieme, leggendo la Bibbia capitolo per capitolo. Come furono felici di poter conoscere i fratelli in visita e acquistare più conoscenza! Dopo la guerra essi furono battezzati.

Da Bohol il gruppo raggiunse i fratelli che erano rimasti a Leyte e insieme s’imbarcarono sulla “Mizpa” per far ritorno alle isole Siargao. Durante il viaggio dovettero lottare contro un forte ciclone e un ragazzino cadde in mare, ma il fratello Daclan si tuffò e lo trasse in salvo, e nessuno perse la vita. In seguito fu compiuto altro lavoro nelle province di Bukidnon e Misamis Oriental, e si stabilirono le congregazioni di Balintad, Lumbia e Imbatug.

I fratelli di questa zona fecero una quantità di energico lavoro durante la guerra, tanto che nel 1946, quando furono ristabilite le comunicazioni con la filiale, c’erano molte congregazioni. Quell’anno il fratello Daclan si recò a Manila per riferire personalmente alla filiale e da allora in poi l’opera fu di nuovo diretta dalla filiale della Società.

MINDANAO MERIDIONALE

Prima dello scoppio della guerra, un gruppo di sei pionieri, insieme ad alcuni interessati, davano testimonianza a Davao, nella parte meridionale di Mindanao. Si radunavano regolarmente per lo studio biblico in casa del fratello Cipriano Sepulveda. Salvador Liwag, che aveva ricevuto l’incarico di servitore di zona in quella regione, era uno di loro, e con lui c’erano i fratelli Desiderio Pauya, Lino Ilaguison e Felino Comidoy, e anche le sorelle Purificacion Bennett ed Elvira Alinsod. Quando i Giapponesi sbarcarono a Davao nel dicembre 1941, il fratello Ilaguison si trovava sull’isola di Samal, al largo di Davao, mentre gli altri Testimoni sfollarono nella provincia di Cotabato, con molti altri che fuggivano dinanzi agli eserciti invasori.

Il gruppetto camminò attraverso fitte foreste per molti giorni, dormendo tra le radici degli alberi e cercando di liberarsi dalle mignatte che succhiavano loro il sangue. Quando non c’era acqua dolce bevevano la linfa della canna d’India. Questa è simile alla canna da zucchero e quando si taglia trasversalmente secerne un liquido dolciastro che è dissetante. I Giapponesi non erano molto lontani da loro e ogni tanto un aereo lasciava cadere volantini che incoraggiavano la popolazione ad arrendersi agli invasori. Un volantino, con una figura del papa che benediceva dei fanciulli, esortava tutti a cooperare con la “Sfera per la comune prosperità dell’Asia sudorientale”.

Giunti a Cotabato, i fratelli e le sorelle parlarono della Parola di Dio sia coi residenti locali che con gli sfollati di Davao che vi si erano stabiliti. Nella cittadina di Pikit i Testimoni furono accolti amichevolmente da un uomo che aveva preso della letteratura prima della guerra. Per mezzo suo conobbero due suoi parenti, Pedro e Aniano Brillas, che accettarono la verità e fanno tuttora parte del popolo di Geova. Quando alla fine le forze giapponesi occuparono Cotabato, i fratelli dovettero spostarsi continuamente da un luogo all’altro per evitare di essere costretti a lavorare per la guarnigione giapponese. Quando era pericoloso stare nell’abitato, si accampavano sulle colline. Questi spostamenti furono tuttavia una benedizione, infatti parecchi che ora sono sorveglianti e servitori di ministero, specialmente a Kabacan e Kidapawan, vennero trovati in quel tempo. In quest’ultima località, un certo Guillermo Alegado si rallegrò di vedere i fratelli, perché un tempo, nelle Hawaii, aveva studiato la Bibbia col fratello Dos Santos, prima che questi venisse nelle Filippine. L’intera famiglia Alegado accettò la verità. Oltre alle famiglie Alegado e Brillas, altri che vennero nella verità in quel tempo furono Antero e Macario Baswel, Alfredo Nadong, Anastacio Gonzales, Arsenio Bermudez e Manuel Gamponia.

Una volta alcuni fratelli furono arrestati dai guerriglieri essendo sospettati di essere spie giapponesi. Quando appresero che Pedro Brillas era un ex militare, lo percossero spietatamente. Quattro dei fratelli furono trattenuti per la notte e quindi portati nel profondo della giungla per essere imprigionati. Furono messi in gabbie, simili a quelle che si usano per trasportare maiali vivi, e queste erano così anguste che i fratelli non potevano né sdraiarsi né stare in piedi, ma solo seduti. Essi continuarono a dare testimonianza, anche in queste condizioni e, a causa di ciò, una delle guardie, Lorenzo Hersan, accettò la verità e fu poi battezzato. I fratelli rimasero in prigionia quasi due mesi prima di esser messi in libertà grazie all’intervento di un parente dei fratelli Brillas.

Ad un certo punto la maggior parte della letteratura era stata perduta o consumata e i fratelli avevano solo alcune Bibbie. Si divisero allora in gruppi di sei o otto, e una settimana metà lavoravano per procurarsi il cibo materiale, mentre l’altra metà andavano a predicare. La settimana successiva l’ordine era invertito. Quando erano in servizio, poiché di solito nel gruppo c’era una sola Bibbia, andavano in una casa tutti insieme. Un fratello pronunciava un sermone mentre gli altri partecipavano rispondendo alle domande del padrone di casa. In tal modo tutti potevano prendere parte alla testimonianza.

Verso l’autunno del 1944 divenne sempre più difficile rimanere neutrali. Perciò i fratelli stavano assieme in gruppi numerosi evitando il più possibile le zone popolate. Circa 200 di loro, inclusi i bambini, formarono una “congregazione” viaggiante, che alla fine si stabilì nella giungla di Lamitan, presso Makilala (Cotabato), ai piedi del monte Apo, la montagna più alta delle Filippine.

Approfittando di una temporanea tregua dei combattimenti, alcuni fratelli e sorelle erano tornati a Davao, loro città nativa. Nell’isola di Samal trovarono Lino Ilaguison che prestava ancora fedele servizio. Nonostante il fatto che fosse stato arrestato e imprigionato cinque volte dai Giapponesi o dai loro adepti, questo fratello era riuscito a stabilire diversi gruppi sull’isola.

Quando le forze americane giunsero a Davao alla fine del 1944, questi fratelli di Samal si trasferirono sull’isola maggiore, ansiosi di prendere contatti con altri Testimoni. Un gruppo di una cinquantina si recò dapprima a Bato, presso Santa Cruz (Davao), in casa di Galicano Picot, un interessato che era stato trovato dal fratello Felino Comidoy. Picot era presidente dell’Associazione Rionale controllata dai Giapponesi, ma aveva accettato la verità e dava attivamente testimonianza a tutti quelli che incontrava. Poiché in coscienza non poteva svolgere gran parte del lavoro richiesto dall’Associazione Rionale, alla fine venne esonerato dal suo incarico, cosa di cui fu felice. Quando i cinquanta fratelli dell’isola di Samal rimasero per qualche tempo in casa sua, venne accusato da vicini e parenti di ospitare dissidenti. Ma prima che i Testimoni potessero essere arrestati, egli li mandò via di notte, ed essi attraversarono foreste e montagne finché raggiunsero la “congregazione” del fratello Liwag ai piedi del monte Apo.

La congregazione nel suo insieme era chiamata “Geova-Shammah”, e ogni Testimone aveva un nome biblico, come “Gioele”, “Gionadab”, “Davide”, ecc., e alcuni di questi nomi sono rimasti ai fratelli fino a oggi. Lo facevano per evitare di essere identificati, poiché specialmente il fratello Liwag era sulla lista dei “ricercati” sia dai guerriglieri che dai soldati giapponesi. Se estranei si avvicinavano al campo, si usava la parola tiki per dare l’avvertimento agli altri. Tra parentesi, questa parola significa “lucertola” in cebuano.

Durante questo periodo di un anno circa, la “congregazione” era di continuo rafforzata spiritualmente. Il fratello Liwag visitava a turno ciascuno dei sette casolari e la sera teneva studi biblici. Poiché ormai quasi tutta la letteratura era consumata, egli preparava la scrittura del giorno e i commenti onde rafforzare e incoraggiare i fratelli. Questi venivano tradotti in iloko da Macario Baswel e in cebuano da Moises Supera, poiché il gruppo apparteneva in parti quasi uguali a questi due gruppi linguistici. Materiale scritto a mano su racconti biblici, come quelli di Ester e Rut, fu pure preparato e tradotto, e veniva considerato quando l’intero gruppo si radunava per le adunanze una volta alla settimana. Leovihildo Comidoy preparava le domande su questo materiale. Informazioni tratte dal libro Fanciulli, esposte in forma semplificata in tre parti scritte a mano, erano usate ogni mattina dai genitori per insegnare la Parola di Dio ai figli.

Poiché il canto aveva tanta parte nella loro adorazione, cantici sia in iloko che in cebuano vennero composti da Moises Supera. Venivano cantati all’inizio e alla conclusione degli studi e delle adunanze bibliche.

Onde avere il necessario per vivere, ciascun casolare aveva i propri campi e i fratelli piantavano riso e cassava. Se una casa si trovava nel bisogno, gli altri aiutavano con lo stesso spirito mostrato dai primi cristiani rimasti insieme a Gerusalemme dopo la Pentecoste del 33 E.V. (Atti 2:42-45) In attesa del primo raccolto, il gruppo visse di frutta e radici selvatiche, facendo ogni tanto la festa a un maiale selvatico.

Alcune volte i Testimoni furono scoperti da una delle parti in guerra. Una volta una pattuglia giapponese portò il fratello Liwag al quartier generale, dove fu interrogato per parecchie ore dall’ufficiale in capo. Lo straordinario è che fu rimesso in libertà dopo aver dato una buona testimonianza relativa al regno di Geova. In un’altra occasione, una banda di guerriglieri venne a cercarlo, ma egli si nascose nel soffitto di corteccia di una casa e non fu trovato.

A causa dell’isolamento in cui vivevano nella provincia di Cotabato, i fratelli non si accorsero che la guerra era finita. Il sorvegliante di filiale aveva scritto parecchie lettere a indirizzi conosciuti prima della guerra per cercare di localizzare il fratello Liwag, e alla fine gli fu consegnato un messaggio che lo invitava a tornare a Manila. Egli lasciò dunque la “congregazione” e si diresse a Davao per imbarcarsi alla volta di Manila.

Verso la fine del dicembre 1945, la maggioranza della grande “congregazione” aveva lasciato il nascondiglio nella giungla e si era spostata fino a Panabo (Davao), percorrendo quasi 150 chilometri. Lì rimasero quasi tutti, in attesa di precise istruzioni dalla filiale della Società. Quando nell’ottobre 1946 i fratelli Liwag e Supera tornarono da Manila, i fratelli erano preparati e si accinsero a compiere un’attività di testimonianza più grande che mai. Tredici cominciarono immediatamente a fare i pionieri, mentre altri tornarono alle proprie città per portarvi la buona notizia. Presto in tutta la regione di Davao e Cotabato le congregazioni cominciarono a spuntare come funghi, tanto che oggi vi sono 238 congregazioni in questa parte del paese.

RIORGANIZZATI DOPO LA GUERRA

La guerra aveva lasciato le Filippine sull’orlo del disastro. In tutto il paese vi erano oltre un milione di dispersi. Secondo una valutazione prudente le Filippine avevano perso quasi due terzi di tutta la loro ricchezza materiale. La maggiore città era stata devastata a un punto tale che uno storico sostiene che solo la distruzione di Stalingrado e Varsavia poteva paragonarsi a quella di Manila. La città era stata distrutta dai bombardamenti di entrambe le parti in guerra, e anche dai furiosi combattimenti di casa in casa nell’antica città murata di Intramuros, combattimenti che posero fine alla battaglia di Manila. Due anni dopo, quando l’allora presidente della Watch Tower Society, il fratello Nathan H. Knorr, visitò per la prima volta Manila, la città era ancora in rovina. Ecco le osservazioni che fece in quell’occasione: “Interi isolati della città che avevano ospitato la popolazione erano ora aperta campagna; era davvero molto peggio di qualsiasi cosa avessimo visto in Europa un anno fa”.

Era un tempo di rinnovamento, di ricostruzione, e questo non solo per la nazione, ma anche per la struttura della congregazione del popolo di Dio in questo paese. C’era molto lavoro da fare.

Quando il fratello Dos Santos fu liberato di prigione il 13 marzo 1945, una delle prime cose che fece dopo aver ritrovato la famiglia fu di riaprire la filiale in un appartamento al 1219 B di Oroquieta Street, a Manila, accanto alla clinica di un medico, il fratello Yngson. La clinica del fratello veniva usata per le adunanze.

Il fratello Dos Santos si mise di nuovo in contatto con l’ufficio di Brooklyn, benché la maggior parte della corrispondenza potesse essere spedita solo via mare, poiché il servizio aereo era limitato al personale militare. Chiese e gli furono inviate tutte le copie arretrate della Torre di Guardia e di altre pubblicazioni, e anche le informazioni che i fratelli delle Filippine non avevano ricevuto durante la guerra. In tal modo le cose cominciarono di nuovo a procedere e la filiale delle Filippine ricuperò il tempo perduto e si mise al passo col progresso mondiale del popolo di Geova.

Nel frattempo cominciavano a giungere i rapporti dei fratelli di varie parti di Luzon. Da questi e dai rapporti incompleti fatti da due servitori di zona si calcolò che nell’isola vi erano circa 2.000 proclamatori del Regno, organizzati in 64 congregazioni. Questo significava che durante l’occupazione erano state organizzate nella zona 31 nuove congregazioni. Questo comunque non includeva i rapporti delle Visayan e di Mindanao, perché quei fratelli non erano ancora in contatto con la filiale. Pur essendo incomplete, queste cifre rivelavano che vi era stato un enorme aumento dal 1941, quando l’ultimo rapporto fatto prima della guerra da tutte le Filippine indicava che vi erano 373 proclamatori. Quale benedizione di Geova e quale eccellente risposta ai decisi tentativi di Satana il Diavolo per distruggervi la vera adorazione durante la seconda guerra mondiale!

Dal luglio al settembre 1945 il fratello Dos Santos visitò e incoraggiò parecchie congregazioni dell’isola di Luzon. In luglio s’incontrò una volta con ventiquattro servitori di congregazione nel Pangasinan, in un’adunanza tenuta per cercare di correggere certe speculazioni e interpretazioni private avanzate da alcuni fratelli durante la guerra, le quali avevano causato qualche dissenso. Alcuni pensavano che Armaghedon fosse già iniziato e altri dicevano che i profeti dell’antichità erano stati risuscitati. Questi e altri malintesi meno gravi furono corretti in quell’occasione e i fratelli furono aiutati a perseverare uniti nell’attività di predicare il Regno, ora che la guerra era finita.

In settembre cominciarono ad arrivare di nuovo per posta le riviste Torre di Guardia e i Testimoni filippini poterono avere, per la prima volta dopo quarantasei mesi, uno studio Torre di Guardia aggiornato. Inoltre in quell’epoca circa duecento appartenenti al gruppo che si era staccato dalla Watch Tower Society negli anni trenta espressero il desiderio di associarsi all’unito popolo di Geova. Furono accolti con gioia e si unirono ai fratelli nell’opera del dopoguerra.

PRIMA ASSEMBLEA DOPO LA GUERRA

Poco dopo la sua liberazione, il fratello Dos Santos aveva preso disposizioni per tenere un congresso nazionale a Lingayen, nel Pangasinan. Fu affittato il Sison Auditorium dalle forze armate americane, che a quel tempo avevano preso in affitto l’auditorium e il terreno circostante dall’amministrazione provinciale del Pangasinan. A questa eccellente assemblea, tenuta dal 9 all’11 novembre, furono presenti oltre 2.000 fratelli e sorelle, quasi tutti dell’isola di Luzon. Vi erano rappresentate sessanta congregazioni. Il locale dell’assemblea era vicino a una spiaggia sabbiosa circondata da palme, e solo i danni della guerra offuscavano la bellezza del luogo, poiché la sala stessa era stata colpita da alcune bombe. Nell’auditorium non c’erano sedili; perciò i fratelli si misero al lavoro e costruirono panche di bambù. I congressisti furono alloggiati in un centinaio di baracche militari fatte di bambù e palme nipa. Quelle più grandi potevano ospitare una quarantina di persone. La sala che era servita per la mensa venne usata dai fratelli che cucinarono i propri pasti, avendo portato con sé all’assemblea i viveri e le pentole.

Poco dopo che l’assemblea era iniziata e i fratelli erano andati nel servizio di campo portando dei cartelloni, un prete cattolico cercò di far interrompere la riunione. Convinto dal prete che la riunione fosse illegale, il funzionario facente funzione di governatore provinciale ordinò ai fratelli di sgombrare il locale. Egli sosteneva che il permesso avuto dalle forze armate statunitensi non era valido, poiché l’amministrazione provinciale del Pangasinan non aveva concesso alcun permesso. Inoltre sosteneva che una proprietà privata come il Sison Auditorium non poteva essere usata per riunioni religiose. Quando i fratelli rifiutarono di sospendere l’assemblea, il governatore inviò la polizia militare per scacciarli. Ma quando il poliziotto esaminò i permessi che i fratelli avevano, non eseguì immediatamente l’ordine, ma si rivolse prima al suo comandante. Il comandante disse ai testimoni: “Continuate il vostro congresso”, e ordinò al poliziotto di “proteggerli”.

Così l’assemblea giunse alla sua felice conclusione con la protezione dei soldati che erano stati mandati a scacciare i fratelli. Al discorso pubblico in inglese “Pace — Può essa durare?” vi furono quasi 4.000 presenti. Altri discorsi furono pronunciati in iloko e pangasinan. Il battesimo di ben 119 persone fu tenuto nel golfo di Lingayen dove gli eserciti di MacArthur erano sbarcati meno di un anno prima. A quest’assemblea si ricevette per la prima volta l’opuscolo Istruzioni organizzative, e si prepararono dimostrazioni per far vedere come tenere efficaci studi biblici a domicilio con gli interessati. Questo permise di avere nella congregazione una migliore direttiva e metodi d’insegnamento perfezionati, che erano molto necessari ai fratelli, la maggior parte dei quali aveva conosciuto la verità negli anni di guerra.

Dopo l’assemblea, il governatore provinciale accusò i tre fratelli che facevano parte del comitato del congresso di aver disubbidito a un ordine delle autorità. Furono processati presso il tribunale di prima istanza di Dagupan e condannati a trenta giorni di prigione. Si fece appello contro la sentenza e, dopo molti indugi, questo fu accolto dalla Corte d’Appello. L’avvocato Emmanuel Pelaez, che divenne in seguito vicepresidente delle Filippine, difese la causa dei Testimoni e la corte revocò la sentenza del tribunale inferiore.

Questa fu una sentenza importante; provvide un precedente che fu spesso usato in anni successivi per sostenere il diritto dei testimoni di Geova di tenere assemblee cristiane in scuole e in altri edifici pubblici in tutta la Repubblica delle Filippine.

Poco dopo l’assemblea di Lingayen, ebbe inizio l’opera del servitore dei fratelli (oggi chiamato sorvegliante di circoscrizione), che sostituiva il servitore di zona. Il fratello Salvador Liwag fu il primo servitore dei fratelli, e a quel tempo visitava tutte le congregazioni dell’isola di Luzon. Il 16 aprile 1946, un totale di 4.185 persone si radunarono per celebrare il Pasto Serale del Signore nelle varie isole.

I locali della filiale erano diventati troppo piccoli per far fronte alla rapida crescita dell’opera del Regno. Proprio al momento giusto, nell’agosto 1946, Geova diede modo di trasferirsi in locali più vasti al 2621, int. 2, di Herran Street, Santa Ana (Manila). Era la spaziosa casa di una famiglia dedicata, che generosamente aveva offerto i locali per la filiale e una Sala del Regno. Lo scantinato serviva come deposito della letteratura. Questa casa è ancora usata come Sala del Regno da due congregazioni di Manila.

In questo tempo inoltre la filiale delle Filippine ricevette trentasei cassoni di indumenti del peso di parecchie tonnellate. Erano stati donati dal popolo di Geova negli Stati Uniti per quelli che avevano tanto sofferto durante la guerra. La filiale distribuì i soccorsi, e 5.046 individui poterono ricevere aiuto. I fratelli filippini furono davvero rincorati da questo gesto amorevole, molto necessario e apprezzato in quei tempi difficili.

Il 1946 terminò con l’Assemblea Teocratica “Nazioni Liete”, tenuta dal 18 al 20 dicembre. Fu un’eco dell’assemblea internazionale tenuta a Cleveland (Ohio, U.S.A.) nell’agosto dello stesso anno. Ben 5.000 furono i presenti al discorso pubblico “Il Principe della pace” nel Philippine Racing Club di Santa Ana (Manila).

SECONDA VISITA DI UN PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ

Un’importante pietra miliare nella storia del popolo di Dio nelle Filippine fu quella dell’Assemblea Teocratica “Nazioni che rendono lode”, tenuta dal 31 marzo al 2 aprile 1947. Il primo giorno l’assemblea ebbe inizio al Rizal Memorial Coliseum in Vito Cruz Street a Manila. Ma poiché la scadente acustica rendeva quasi incomprensibile il programma nelle varie lingue, la riunione fu spostata per gli ultimi due giorni nel Philippine Racing Club di Santa Ana.

Per la prima volta dopo la visita del fratello Russell nel 1912, un presidente della Watch Tower Society, N. H. Knorr, doveva visitare le Filippine, e i fratelli erano ansiosi di conoscerlo. Questo fu il primo congresso veramente nazionale dopo la guerra, poiché furono presenti fratelli provenienti dalle Visayan e da Mindanao, oltre che da Luzon. A causa di ritardi, il fratello Knorr e il suo segretario Milton G. Henschel non arrivarono che il 1° aprile. Ma quando arrivarono, ricevettero una straordinaria accoglienza da parte dei fratelli filippini.

L’ultimo giorno dell’assemblea, mercoledì 2 aprile, il fratello Knorr tenne un’adunanza con i pionieri e per la prima volta invitò fratelli filippini a fare la domanda per frequentare la Scuola Biblica Watchtower di Galaad negli Stati Uniti. Quella mattina furono presentate trentasei domande. Nel frattempo, il battesimo di 151 nuovi discepoli aveva luogo nella baia di Manila, tra i resti di molte navi affondate, silenzioso ricordo della battaglia di Manila. Nel pomeriggio il discorso pubblico “L’allegrezza per tutto il popolo” fu pronunciato dal fratello Knorr dinanzi a 4.200 presenti. L’intero discorso fu trasmesso dalla stazione radio KZPI, che poteva essere ascoltata in tutta la nazione. Nel concludere l’assemblea, il fratello Knorr annunciò tra l’altro che quattro diplomati della Scuola di Galaad sarebbero presto arrivati nelle Filippine, e questo riempì il cuore dei fratelli filippini di grande aspettativa.

ARRIVANO I PRIMI DIPLOMATI DI GALAAD

Neanche tre mesi dopo quest’assemblea, il 14 giugno 1947, arrivarono i primi tre diplomati di Galaad assegnati alle Filippine, e un mese dopo un quarto. Erano i fratelli Earl Stewart, Victor White, Lorenzo Alpiche e Nick Skelparick.

I fratelli andarono a incontrarli al porto e li accompagnarono alla filiale. Poiché alla filiale non c’era posto, i nuovi arrivati furono alloggiati temporaneamente in una stanza sopra una lavanderia, a circa un isolato di distanza. Un mese dopo i fratelli White e Alpiche ebbero l’incarico di viaggiare come servitori dei fratelli, mentre il fratello Stewart fu nominato sorvegliante di filiale in sostituzione del fratello Dos Santos. Il fratello e la sorella Dos Santos rimasero alla filiale fino al febbraio 1949, quando cominciarono i preparativi per partire per le Hawaii. Il 17 luglio 1949 lasciarono le Filippine, dopo aver avuto una parte rilevante negli anni formativi di quella filiale.

LE PRIME ASSEMBLEE DI CIRCOSCRIZIONE

Alla fine del 1947 si organizzarono dodici circoscrizioni, introducendo così nel paese questa disposizione. La prima serie di dodici assemblee di circoscrizione fu tenuta dal settembre al dicembre 1947, e il fratello Stewart le servì tutte come sorvegliante di distretto. Questo gli diede un’eccellente opportunità di vedere le condizioni dei fratelli in tutto il paese e di fare la loro conoscenza.

I fratelli filippini affrontarono difficoltà apparentemente insormontabili per andare alle rispettive assemblee. A Surigao un fratello fu l’unico superstite allorché la motobarca affondò durante un ciclone. Perse quasi tutto quello che aveva, ma assisté ugualmente all’assemblea. Cinque cicloni si abbatterono sul paese durante l’intera serie di assemblee, ma ciò non impedì ai fratelli di essere presenti. Nella parte settentrionale di Luzon, i fratelli scesero il fiume Abra su due zattere stracariche per recarsi dalle loro case sui monti all’assemblea di Vigan. Quando giunsero alla foce del fiume, smantellarono le zattere e vendettero il legname per acquistare i biglietti onde tornare a casa in corriera dopo l’assemblea.

Nel rapporto all’ufficio della Società a Brooklyn, il sorvegliante di filiale scriveva: “Era strano per uno abituato alla civiltà occidentale vedere questi fratelli arrivare ai vari luoghi di assemblea. Portavano con sé grossi sacchi di riso, fagotti di viveri, stuoie per dormire e molti bambini, ed erano gentili e sempre più sorridenti man mano che l’assemblea procedeva. Con un po’ di riso, un vecchio fornello a legna e una stuoia per dormire erano soddisfatte tutte le loro necessità materiali”.

All’assemblea di circoscrizione tenuta nella Sala del Regno di Santa Ana (Manila) c’era una delegazione di interessati della borgata di Biñan, nella provincia di Laguna. Fu interessante sentire da loro come avevano conosciuto la verità. In quella borgata c’erano oltre venti famiglie che facevano parte di un gruppo separato di Avventisti del Settimo Giorno. Teodoro Reyes era il loro pastore e avevano una piccola cappella nel villaggio De La Paz. In un primo tempo attendevano la seconda venuta di Gesù, ma un giorno venne un pastore da una provincia vicina e disse loro che Gesù aveva già assunto il potere del Regno in senso spirituale. L’uomo aveva imparato questo dalle pubblicazioni della Società, ma non li aveva informati della fonte delle sue informazioni. Dopo molta discussione, essi accettarono questo insegnamento. In seguito li visitò un rappresentante della Watch Tower Bethel and Pulpit Society, il quale insegnava la Bibbia servendosi di fogli ciclostilati, che erano pure presi dalle pubblicazioni della Watch Tower Bible and Tract Society. Più tardi scoprirono dove quegli uomini prendevano le informazioni bibliche. Sentirono parlare dell’assemblea di Santa Ana, e mandarono una delegazione per vedere se questa era realmente la vera congregazione di Dio. Quando la delegazione tornò dall’assemblea pienamente convinta di aver trovato la verità, l’intera congregazione di oltre venti capifamiglia, incluso il “pastore” Reyes, accettò la verità e cominciò ad associarsi col popolo di Geova! La cappella fu trasformata in una Sala del Regno e questo fu l’inizio della Congregazione dei Testimoni di Geova di Biñan. Sei mesi dopo tutti questi capifamiglia erano battezzati, e quasi tutti sono ancora attivi nel servizio di Geova.

All’assemblea di circoscrizione di Baguio, città che si trova a oltre 1.500 metri sul livello del mare, il fratello Stewart e il sorvegliante di circoscrizione, il fratello Skelparick, conobbero l’unica pioniera che si trovava allora in quella provincia montana, la sorella Rosalia Sotero (ora Rosalia Delis). Aveva conosciuto la verità durante la guerra e grazie a lei fu iniziata la proclamazione del Regno in quella provincia. Essendo della tribù degli Igoroti, poté predicare agli Igoroti e ad altre tribù, molte delle quali non erano cristiane. Essa li aiutò amorevolmente addestrandoli a seguire la giusta via. Nel 1977 c’erano 74 congregazioni in quella provincia montana, ed è una grande testimonianza vedere l’enorme cambiamento in meglio che la verità biblica ha prodotto nella vita di questi umili montanari.

Quindi la prima serie di assemblee di circoscrizione ebbe un successo entusiasmante. Complessivamente 7.516 persone udirono il discorso pubblico “Benedetti i pacifici” e 366 furono battezzate in simbolo della loro dedicazione a Geova. Come mostravano le esperienze narrate a queste assemblee, c’era un grande potenziale per maggiore aumento nelle Filippine. Le assemblee incoraggiarono l’attività di servizio e aiutarono i fratelli ad avere una chiara veduta dell’opera da svolgere per predicare il Regno. Questo, a sua volta, li preparò per il grande aumento che ci sarebbe stato in seguito.

TRADUZIONI IN PIÙ LINGUE

Durante questo primo giro del paese il fratello Stewart notò che, pur sapendo leggere l’inglese, molti fratelli si sentivano più a loro agio quando facevano commenti alle adunanze e discorsi dal podio nella loro lingua locale. Perciò, alcune congregazioni preparavano le proprie traduzioni delle pubblicazioni della Società, sia oralmente durante l’adunanza sia scrivendole a macchina in anticipo. La congregazione di Manila ciclostilava la propria traduzione della Torre di Guardia in tagalog, mentre ad Angat (Bulacan) il libro “Sia Dio riconosciuto verace” veniva tradotto e ciclostilato dai fratelli. Poiché non sempre tale traduzione delle verità bibliche era delle più accurate, si ritenne opportuno che la Società si occupasse di questo e producesse letteratura in più lingue locali. Si cominciò col libro “Sia Dio riconosciuto verace” in tagalog, iloko e cebuano; e nel settembre 1947 La Torre di Guardia cominciò a essere ciclostilata quindicinalmente in tagalog. Nel 1948 si cominciò a ciclostilare La Torre di Guardia anche in hiligaynon e iloko, e nel 1949 seguirono le edizioni in cebuano e pangasinan. Nel 1951 le edizioni in tagalog, iloko e cebuano cominciarono a essere stampate nella tipografia della Società a New York. Queste furono seguite da altre finché la Società stampava per la filiale delle Filippine otto edizioni della Torre di Guardia e quattro di Svegliatevi! nelle lingue locali. Attualmente queste sono stampate dalla tipografia della Società nelle Filippine.

Il primo libro pubblicato in una lingua locale, dopo il libro Ricchezza in tagalog, fu “Sia Dio riconosciuto verace” in tagalog, presentato all’assemblea internazionale tenuta nel 1950 allo Yankee Stadium di New York. Da allora la Società ha pubblicato altri settantasei libri e numerosi opuscoli in nove lingue delle Filippine.

NUOVO EDIFICIO PER LA FILIALE

La rapida espansione verificatasi nel 1947 rese indispensabile cercare un edificio più grande per la filiale. Già nel luglio 1947 parte della nostra letteratura veniva tenuta in un locale dello studio cinematografico di un fratello a Quezon City, perché la filiale di Herran Street non aveva spazio sufficiente per i grossi quantitativi che arrivavano. In agosto un violento ciclone portò piogge torrenziali che allagarono lo scantinato della filiale e danneggiarono molta letteratura; fu quindi evidente che ci voleva un luogo più sicuro per il deposito della letteratura.

Dopo aver preso in esame alcune possibilità, nel settembre 1947 si trovò a Quezon City un luogo ideale. Era un terreno elevato di quasi 10.000 metri quadri, su cui sorgeva un vasto edificio di due piani. Questa proprietà venne acquistata dalla Società nel dicembre 1947, e subito i fratelli della zona di Manila si offrirono per aiutare a pulire, riparare e ridipingere l’edificio. La costruzione era servita come quartier generale delle forze d’occupazione giapponesi durante la guerra e i fratelli trovarono nella soffitta molte vecchie uniformi da lavoro ed elmetti. Al grande albero da frutta di santol dietro casa erano ancora appese catene e funi che erano servite per legare i prigionieri in attesa dell’esecuzione. A causa delle numerose esecuzioni avvenutevi, alcuni vicini spaventati pensavano che ci fossero gli “spiriti”. I volontari, comunque, lavorarono felici, e il 1° febbraio 1948 la famiglia Betel poté trasferirsi nella nuova casa.

Come furono lieti i fratelli delle Filippine di avere una filiale così spaziosa! Sembrava provvidenziale che ci fosse tanto terreno intorno all’edificio, poiché questo non solo rendeva il luogo quieto e riposante, ma permetteva anche di ampliare i locali della filiale in anni successivi. Questa proprietà, situata nel sobborgo di San Francisco del Monte presso Quezon City (allora al 104 di Roosevelt Road, che ora corrisponde al 186 di Roosevelt Avenue) ospita ancora la filiale.

L’ESPANSIONE CONTINUA

Entusiasti dei nuovi eccellenti locali della filiale, i fratelli delle Filippine lavorarono ancora più assiduamente che nel passato. Durante la seconda serie di assemblee di circoscrizione, che iniziò poco dopo il trasloco della filiale, ci furono complessivamente 9.701 presenti al discorso pubblico e 429 battezzati: un sostanziale aumento rispetto alla prima serie. Non molto tempo dopo, la prima assemblea di distretto delle Filippine fu tenuta nell’University Club di Bacolod dal 20 al 22 agosto 1948. La sala usata per l’assemblea era allora il miglior auditorio di Bacolod, e al discorso pubblico vi furono quasi 2.000 presenti. Il programma includeva discorsi sull’organizzazione della congregazione, e queste informazioni aiutarono molto i fratelli.

Nel 1949 arrivarono nelle Filippine altri quattro diplomati di Galaad e questo accelerò l’espansione dell’opera del Regno. Nel dicembre di quell’anno ci fu un nuovo massimo di 7.952 proclamatori, un’eccellente conclusione per il decennio degli anni quaranta, che era iniziato con soli 300 proclamatori presenti all’assemblea tenuta nel 1940 nel teatro dell’opera di Manila. Che eccellente raccolta dava Geova! Nell’anno di servizio 1949 si ebbe il 61 per cento di aumento dei proclamatori rispetto all’anno precedente, e alla fine dell’anno vi erano 14 circoscrizioni e 315 congregazioni in tutto il paese.

Un altro passo avanti fu fatto nel dicembre 1949, quando tre fratelli filippini, i primi dei trenta Filippini che ebbero questo privilegio, partirono per gli Stati Uniti per frequentare la Scuola di Galaad a South Lansing (New York). Questi tre fratelli ricevettero il diploma durante l’Assemblea Incremento della Teocrazia, tenuta allo Yankee Stadium di New York nell’estate del 1950. Altri cinque Filippini assisterono a quell’assemblea prima di frequentare la sedicesima classe di Galaad, che cominciò subito dopo. Questi otto diplomati di Galaad tornarono nel loro paese nativo per rafforzare le congregazioni, e l’addestramento ricevuto contribuì enormemente al progresso dell’opera. Ricevettero incarichi alla Betel e come sorveglianti di circoscrizione e di distretto.

Nel 1950 inoltre fu aperta a Cebu la prima casa missionaria. In seguito, dopo l’arrivo di altri missionari nel 1954 e 1955, ci furono per qualche tempo case missionarie nelle città di Davao, Cagayan de Oro, Zamboanga, Ormoc e Tacloban, tutte nelle Visayan e a Mindanao. I missionari ebbero un’ottima influenza, rafforzando l’organizzazione delle congregazioni e migliorando l’efficacia del servizio di campo. Questa fase dell’opera terminò nell’ottobre 1962 quando venne chiusa l’ultima casa missionaria, essendoci ormai abbastanza proclamatori e pionieri speciali locali per aver cura dell’opera. Da allora in poi, i pochi fratelli e sorelle stranieri che rimasero o che in seguito vennero inviati nelle Filippine furono impiegati nella casa Betel o come sorveglianti di circoscrizione e di distretto o come pionieri speciali. Attualmente rimangono nel paese solo dodici diplomati stranieri della Scuola di Galaad.

IL CONGRESSO NAZIONALE DEL 1951

Il 16 aprile 1951 il fratello Knorr venne per la seconda volta nel paese, per visitare la filiale e partecipare al congresso nazionale tenuto a Quezon City dal 20 al 22 aprile. L’assemblea ebbe luogo su due lotti di proprietà di un fratello a circa quattro isolati dalla filiale. I fratelli costruirono l’intero padiglione per l’assemblea, come pure i sedili e il podio, di bambù, con foglie di cocco intrecciate per riparare dal sole tropicale.

Un ex studio cinematografico dell’Oriental Pictures servì come mensa per i congressisti. Per la prima volta in una grande assemblea delle Filippine, questa venne organizzata come la mensa delle grandi assemblee internazionali, invece di obbligare i fratelli a portare con sé e cucinare il proprio cibo.

Benché i viaggi in quel tempo fossero piuttosto pericolosi a causa dell’attività antigovernativa degli Huk, i fratelli affluirono da ogni parte del paese e 5.459 furono presenti dall’inizio. Dopo i primi discorsi, il programma venne tradotto dall’inglese in iloko, poiché la maggioranza dei fratelli nella verità in quel tempo parlava quella lingua.

Una grande piscina di proprietà di una sorella venne usata per l’immersione. Fu un piacere assistere al battesimo di 522 persone in questa piscina, che era adiacente all’edificio della mensa.

La domenica 22 aprile, alle 17, il discorso pubblico dal titolo “Proclamate la libertà in tutto il paese” fu pronunciato dal fratello Knorr non nel locale dell’assemblea a Quezon City, ma nel New Luneta, un grande parco presso la baia di Manila. Una folla di oltre 10.000 persone si radunò per ascoltare.

Durante questo congresso il fratello Knorr annunciò, con gran gioia dei suoi ascoltatori, che prima della fine del 1951 la rivista Torre di Guardia sarebbe stata stampata in cebuano, iloko e tagalog a Brooklyn (New York). Queste avrebbero sostituito le edizioni ciclostilate in uso dal 1947. In quel tempo i fratelli svolgevano con molto zelo l’opera con le riviste per la strada, coprendo letteralmente le vie principali di Manila e dando un’eccellente testimonianza con le riviste inglesi. L’aggiunta delle edizioni stampate nelle lingue locali diede un enorme incentivo a quest’opera, e rese più facile ottenere abbonamenti.

All’epoca dell’assemblea nazionale del 1951 il numero dei proclamatori nelle Filippine era salito a 14.007, e vi erano buone prospettive di continuo progresso. Il congresso e la visita del presidente della Società contribuirono molto a incoraggiare tale progresso.

LOTTA PER LA LIBERTÀ DI PROCLAMARE LA BUONA NOTIZIA

Ora che i testimoni cristiani delle Filippine erano cresciuti di numero e avevano divulgato in ogni parte del paese il messaggio della verità, cominciò a esserci opposizione, specialmente nelle comunità fortemente cattoliche. In alcuni casi fu necessario lottare per difendere il diritto dei fratelli di dichiarare la buona notizia. — Filip. 1:7.

Uno di questi casi si verificò a Sibalom (Antique), nelle Visayan. La mattina del martedì 31 ottobre 1950, durante la visita del sorvegliante di circoscrizione Pedro Fegid, alcuni fratelli e sorelle furono arrestati mentre svolgevano l’opera per la strada vicino al mercato pubblico di Sibalom. Il fratello Gimeno Gillera e la sorella Josefa Sobremisana furono accusati di vendere al mercato senza pagare la tassa necessaria, e furono condannati dal giudice conciliatore. Ma si fece ricorso e il 5 marzo 1952 la sentenza del giudice fu revocata dal tribunale di prima istanza della provincia di Antique. Nella sua sentenza il giudice F. Imperial Reyes osservò: “La corte deve considerare corretta l’opinione dell’accusato [il fratello Gillera] che distribuì gli opuscoli non per scopi commerciali o di lucro, tanto meno ne fece una vendita, ma semplicemente diede gli stessi a coloro che potevano mostrare interesse per la sua religione”. Questo sosteneva il fatto che i testimoni di Geova non sono venditori ambulanti. (Confronta II Corinti 2:17). Dopo il verdetto, il giudice invitò la sorella Sobremisana a fargli visita, il che essa fece dandogli una buona testimonianza. Egli accettò la Bibbia e il libro “Il Regno è vicino”. La sorella fece inoltre l’abbonamento alla Torre di Guardia e Svegliatevi! per lo stenografo del tribunale.

Il 20 aprile 1952, poco dopo che era stato emesso il verdetto summenzionato, una pacifica assemblea di circoscrizione dei testimoni di Geova fu interrotta a Solana (Cagayan), nella parte nordorientale di Luzon. Persino alcuni funzionari cittadini si unirono all’attacco armato, che provocò la morte di un Testimone e il ferimento di altre trentadue persone. L’arrivo della polizia filippina impedì altro spargimento di sangue. Quando la cosa fu portata in tribunale, i colpevoli furono puniti a norma di legge. Negli anni successivi, casi del genere contribuirono a sostenere il diritto del popolo di Geova di radunarsi pacificamente. Infatti attualmente i testimoni di Geova tengono ogni anno quasi duecento assemblee di circoscrizione in tutta la Repubblica delle Filippine, in condizioni relativamente pacifiche.

Dal 6 all’8 giugno 1952, si tenne un’assemblea di circoscrizione a Santa Barbara (Iloilo). Benché l’assemblea si svolgesse in un teatro cittadino, si dispose di pronunciare il discorso pubblico in una pubblica piazza. Tuttavia, siccome la piazza era molto vicina alla chiesa cattolica, una grande folla di cattolici locali tenne un indignato raduno per protestare contro la concessione del permesso di tenervi la conferenza. Secondo alcuni giornali, ben 5.000 persone parteciparono a questo raduno. Cedendo alla pressione, il sindaco revocò il permesso e così i fratelli furono costretti a tenere l’adunanza pubblica nella sala dell’assemblea. Successivi tentativi di ottenere il permesso di pronunciare una conferenza biblica nella pubblica piazza non ebbero successo finché il governatore della provincia, Mariano B. Peñaflorida, intervenne a favore della libertà di adorazione e di parola. Fu quindi concesso un permesso per il 13 luglio, ma durante il discorso undici altoparlanti che gli oppositori avevano disposti tutt’attorno alla piazza cominciarono a suonare a tutto volume, soffocando le parole dell’oratore.

Questo incidente di Santa Barbara scandalizzò molti nelle Filippine democratiche, e provocò per oltre un mese molti commenti sui giornali, quasi tutti favorevoli al popolo di Geova. Difficoltà simili ci furono anche in altre località, specialmente a Tigbauan (Iloilo), Santa Cruz (Zambales), Mangaldan (Pangasinan) e Gerona (Tarlac). Nella piazza principale di Gerona, l’oratore proseguì il suo discorso nonostante le mitragliatrici puntate su di lui. Più tardi il sindaco che aveva cercato di impedire il discorso si scusò dell’accaduto.

È vero che in quel tempo i fratelli corsero dei rischi nell’affermare il proprio diritto di dichiarare la buona notizia in pubblico ed erano piuttosto aggressivi nel farlo, ma la loro zelante lotta per i diritti costituzionali servì ad abbattere molti pregiudizi e a far riconoscere il popolo di Dio come cristiani ligi alla legge. Ciò a sua volta pose la base per una maggiore libertà di adorazione e di parola, non solo per i testimoni di Geova, ma anche per altre minoranze religiose.

Negli anni del dopoguerra, alcuni pensavano che i testimoni di Geova forse si servivano della religione per mascherare qualche attività antidemocratica, senza dubbio a causa della nostra posizione neutrale nelle questioni politiche. Ma ora tutti riconoscono che siamo un’organizzazione puramente religiosa. Nel 1952 il sorvegliante di filiale ebbe l’autorizzazione a celebrare matrimoni e anche a designare altri per farlo, un’eccellente indicazione del riconoscimento da parte del governo che il popolo di Geova nelle Filippine era un’organizzazione strettamente religiosa.

AMPLIATA LA BETEL

Alla fine dell’anno di servizio 1953 si era avuto nelle Filippine un massimo di 20.120 proclamatori, organizzati in due distretti, 30 circoscrizioni e 487 congregazioni. Per far fronte all’ulteriore lavoro derivante da questa crescita, nel 1952 si cominciò a costruire un secondo edificio per la filiale, circa della stessa grandezza del primo, sulla proprietà della Società in Roosevelt Avenue. Era un edificio di due piani, costruito da lavoratori volontari tra i fratelli. Il lavoro fu diretto dal fratello Alfredo Estepa, della famiglia Betel. Solo l’impianto elettrico e quello idraulico non furono eseguiti da Testimoni. Nel 1953 l’ufficio, la lavanderia e i reparti riviste e spedizioni furono trasferiti nel nuovo edificio, raddoppiando così lo spazio e ampliando notevolmente i locali della filiale.

Quell’anno 27 fratelli delle Filippine poterono assistere all’Assemblea della Società del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova nello Yankee Stadium di New York. Come furono felici di trovarsi insieme ai loro fratelli di tanti paesi!

INIZIA L’OPERA DEI PIONIERI SPECIALI

Verso la fine del 1954 ricevemmo l’approvazione per nominare cinquanta pionieri speciali tra i fratelli e le sorelle delle Filippine. Nel gennaio 1955 questi furono inviati in varie città isolate, molto popolate. Quel primo gruppo di cinquanta pionieri speciali fece un eccellente lavoro e molti di loro servono ancora fedelmente come lodatori di Geova a tempo pieno.

La possibilità di essere nominati pionieri speciali diede un grande incentivo all’opera di pioniere nel paese. Nel 1955, oltre ai cinquanta pionieri speciali, c’erano in media 846 pionieri regolari e temporanei che prestavano servizio ogni mese. Nel 1960 il numero dei pionieri speciali era salito a 270, e 1.592 erano i pionieri regolari e temporanei. Ora vi sono 700 pionieri speciali e quasi 4.000 pionieri regolari, oltre a molti altri che svolgono l’opera di pionieri ausiliari. Questa eccellente partecipazione dei fratelli filippini al servizio di pioniere è una delle ragioni del buon aumento che c’è stato nel corso degli anni.

ASSEMBLEA “REGNO TRIONFANTE”

Un altro avvenimento notevole fu l’assemblea nazionale “Regno Trionfante”, tenuta dal 13 al 15 aprile 1956, in occasione della terza visita del fratello Knorr nelle Filippine. Era accompagnato dal suo segretario Don Adams e da Lloyd Barry, allora sorvegliante di filiale in Giappone. Che gioia vedere 17.259 persone radunarsi domenica pomeriggio nello stadio (Rizal Memorial Football Stadium) per ascoltare il discorso pubblico “Unificazione di tutto il genere umano sotto il suo Creatore”. A quest’assemblea il programma si svolgeva in inglese, e i traduttori, che ascoltavano il discorso mediante cuffie, facevano la traduzione simultanea in iloko e tagalog. Dopo il discorso del battesimo, i 434 candidati risposero alle due domande fatte in otto lingue, oltre all’inglese.

Duecento fratelli vennero con un piroscafo da Davao, mentre migliaia della distante valle di Cagayan arrivarono con quarantacinque autobus speciali. All’arrivo i delegati ricevettero una piantina di Manila, che indicava il luogo dell’assemblea e l’indirizzo delle ventisei Sale del Regno che vi erano in quel tempo.

Un’eccellente testimonianza fu data dalla stazione radio DZBB quando il fratello Knorr venne intervistato nel corso del programma “Notizie in esclusiva”. L’intervista avrebbe dovuto durare 30 minuti, ma a causa dell’interesse degli intervistatori si protrasse per 45 minuti. Per mezzo di altoparlanti l’intervista fu ascoltata anche all’assemblea.

INCORAGGIANTE VISITA DI F. W. FRANZ

Solo nove mesi dopo la visita del presidente della Società, i fratelli delle Filippine ebbero il privilegio di accogliere il vicepresidente, Frederick W. Franz. Pur essendo avvertiti della visita all’ultimo momento, disposero di tenere un’assemblea nazionale di tre giorni, dal 15 al 17 gennaio 1957, e 9.463 furono i presenti nello stadio al suo discorso pubblico “La pace del nuovo mondo nel nostro tempo — Perché?” I congressisti applaudirono calorosamente il fratello Franz quando salì sul podio per pronunciare il discorso. Perché? Perché indossava l’abito da cerimonia dei filippini, il barong tagalog, una camicia di tessuto jusi finemente ricamata, donatagli da fratelli filippini riconoscenti.

Durante quell’assemblea venne presentata una vigorosa risoluzione contro la persecuzione del popolo di Geova in Russia, risoluzione che fu adottata con entusiasmo dalla folla radunata. Poiché la Repubblica Filippina allora non aveva rapporti diplomatici con l’Unione Sovietica, il fratello Franz, insieme al sorvegliante di filiale e a un altro fratello, fece visita al Ministro degli Esteri, che non era altri che il vicepresidente delle Filippine, Carlos P. Garcia. Dopo l’intervista di quarantacinque minuti, gentilmente concessa, egli acconsentì a far pervenire la risoluzione al funzionario russo competente, per mezzo del governo americano. Due mesi dopo questa intervista Carlos P. Garcia divenne presidente delle Filippine, in seguito alla morte di Ramon Magsaysay, avvenuta in una sciagura aerea.

ASSEMBLEA INTERNAZIONALE DEL 1958

Ottantuno fratelli delle Filippine ebbero il privilegio e la gioia di essere presenti alla grandiosa Assemblea Internazionale “Volontà Divina” tenuta a New York allo Yankee Stadium e ai Polo Grounds nell’estate 1958. Quei fratelli si rallegrarono nel vedere tre filippini ricevere il diploma della Scuola di Galaad in quell’occasione. Tali raduni internazionali contribuirono molto a rendere i fratelli più uniti e più vicini alla famiglia mondiale di Geova.

IL PROBLEMA DEL SALUTO ALLA BANDIERA

Da quasi vent’anni si trascinava l’alterna controversia del saluto alla bandiera, che aveva preso il via nel 1940 dalla sentenza avversa della Corte Suprema degli Stati Uniti sul caso Gobitis. A quel tempo l’allora Ministro della Giustizia, Jose Abad Santos, espresse l’opinione che in tutte le scuole pubbliche e private i ragazzi dovessero fare il saluto alla bandiera, pena l’espulsione. Quando col caso Barnette la Corte Suprema degli Stati Uniti revocò la sentenza Gobitis, ci fu anche nelle Filippine un simile mutamento di posizione nel giudizio emesso nel 1948 dall’allora Ministro della Giustizia, Roman Ozaeta. L’11 giugno 1955, però, fu approvato dall’allora presidente Ramon Magsaysay un disegno di legge che rendeva obbligatorio il saluto alla bandiera filippina da parte di tutti i ragazzi nelle scuole pubbliche e private; in caso contrario sarebbero stati espulsi.

I testimoni di Geova cercarono di ottenere l’esenzione dai tribunali a motivo della loro obiezione di coscienza basata su Esodo 20:4-6. A Masbate i figli del fratello Gerona furono espulsi da scuola. Il tribunale di prima istanza di quella provincia sostenne la legge e rifiutò di concedere l’esonero ai Testimoni. La cosa fu portata allora dinanzi alla Corte Suprema delle Filippine, dove il 15 maggio 1959 venne dibattuta la causa (Gerona contro Ministro dell’Istruzione). Unico nella storia della giurisprudenza filippina fu il fatto che fu accordato a un avvocato americano il permesso di spiegare la posizione dei testimoni di Geova dinanzi alla Corte Suprema. Venne data una buona testimonianza, e fu chiaramente portato all’attenzione degli eminenti giudici che il rifiuto del popolo di Geova di salutare la bandiera non denotava mancanza di rispetto per la bandiera, ma si basava puramente su motivi religiosi e di coscienza.

Comunque, il 15 agosto 1959, la Corte Suprema delle Filippine decise che si poteva imporre ai figli dei testimoni di Geova di salutare la bandiera delle Filippine, nonostante le loro obiezioni religiose al salutare qualsiasi emblema umano. Nonostante questa sentenza avversa, i testimoni di Geova continuarono a seguire al riguardo la loro coscienza addestrata secondo la Bibbia. Se era possibile, i fratelli si valevano dell’istruzione provveduta dalle scuole, ma mai a costo di violare la loro coscienza cristiana. Dove non potevano frequentare le scuole a causa di scrupoli religiosi, i genitori facevano del loro meglio per istruire i figli a casa.

CAMBIAMENTI DI SORVEGLIANZA

Negli anni sessanta ci furono parecchi cambiamenti nella sorveglianza dell’opera nelle Filippine. Poiché il fratello Stewart dovette lasciare le Filippine a causa della salute della sorella Stewart, il 1° aprile 1960 Louis Leone fu nominato sorvegliante di filiale. Quindi il 1° marzo 1963, quando i Leone dovettero andarsene per motivi di famiglia, William D. Johnson venne nominato al suo posto. Quando il fratello e la sorella Johnson dovettero tornare in Canada dato che aspettavano un bambino, Denton Hopkinson fu nominato sorvegliante di filiale il 1° maggio 1966. Attualmente un comitato di filiale di cinque fratelli sovrintende all’opera di predicare il Regno nelle Filippine.

LA VISITA DI M. G. HENSCHEL

Nel 1960 Milton G. Henschel visitò la Filiale delle Filippine come sorvegliante di zona e, dal 24 al 27 marzo, si tenne un congresso nazionale nello stadio (Magsaysay Memorial Stadium) di Lingayen. Durante quella visita venne data molta amorevole assistenza alla filiale in fase d’espansione. All’assemblea, il programma fu tradotto simultaneamente in cinque lingue mentre gli oratori pronunciavano i discorsi in inglese. Il Sison Auditorium che era stato usato nel 1945 per il primo congresso del dopoguerra, era adiacente allo stadio e servì per la mensa. Fu una gioia vedere 658 persone battezzate alla spiaggia di Lingayen, il numero più alto immerso in una sola volta fino ad allora. E al discorso pubblico del fratello Henschel, “Dio parla di pace a tutte le nazioni”, assisterono 19.640 persone, l’uditorio più numeroso che si fosse mai visto.

IN VISTA DI UNA MAGGIORE ESPANSIONE

Quasi un anno dopo, cioè il 5 febbraio 1961, ebbe inizio nelle Filippine la Scuola di Ministero del Regno per addestrare i sorveglianti delle numerose congregazioni dell’isola. Il corso di un mese venne tenuto inizialmente in inglese, e in seguito nelle varie lingue locali. Benché la casa Betel fosse affollata durante quelle prime classi, tutti apprezzarono l’associazione con i fratelli provenienti da vari luoghi. Successivamente si tennero classi a Cebu, Davao e Iloilo per i fratelli delle Visayan e di Mindanao che trovavano difficile fare il lungo viaggio in piroscafo fino a Manila.

Nel 1965 il corso di un mese venne sospeso, ma nell’ottobre 1966 ebbe inizio alla Betel il corso di due settimane della Scuola di Ministero del Regno. Venne poi estesa e si tennero classi in sedici diverse località di tutto il paese. Finora 7.460 sorveglianti hanno frequentato la Scuola di Ministero del Regno nelle Filippine. Quale meraviglioso provvedimento spirituale!

Nove fratelli della filiale filippina ebbero il privilegio di frequentare il corso specializzato di dieci mesi della Scuola di Galaad a Brooklyn (New York) nel periodo dal 1961 al 1965. Questo contribuì a rafforzare l’organizzazione della filiale, perché questi fratelli, una volta tornati, ricevettero l’incarico di lavorare nell’ufficio della filiale o nel campo con posizioni di responsabilità. Sette prestano ancora servizio a tempo pieno, cinque fanno parte della famiglia Betel.

Nel 1961 si presero disposizioni affinché la filiale delle Filippine cominciasse a stampare in proprio. Perciò nel luglio di quell’anno vennero inviate dalla stamperia di New York una macchina da stampa verticale Miehle, una linotype, una taglierina e un tirabozze. Così nel dicembre 1961 si stamparono nelle Filippine le prime edizioni del Ministero del Regno (ora Il servizio del Regno) nelle lingue bicol, cebuano, hiligaynon, iloko e tagalog. Volantini, moduli e altro materiale cominciarono pure a essere stampati localmente. Nel luglio 1962 si aggiunsero altre quattro edizioni del Ministero del Regno in pampango, pangasinan, samar-leyte e ibanag, portando così a nove le edizioni mensili, che tuttora vengono stampate qui e inviate ai fratelli.

Nel 1961 il numero dei proclamatori era salito a 35.713, con 929 congregazioni. Con l’aggiunta della stamperia e della Scuola di Ministero del Regno, lo spazio era di nuovo limitato. Perciò il 19 giugno 1961 venne iniziato il terzo edificio della filiale. Era proprio accanto ai due già esistenti ed era approssimativamente della stessa forma e grandezza. Alla fine dell’anno l’ufficio fu trasferito al pian terreno di questo edificio, e il 12 e 13 maggio 1962 il nuovo edificio venne dedicato a Geova. Circa 1.550 persone ascoltarono il discorso della dedicazione pronunciato dal fratello Salvador Liwag la sera del sabato 12 maggio, e 2.099 assisterono al discorso pubblico la domenica. Come furono felici i fratelli filippini del nuovo edificio, bello e moderno, che avrebbe permesso di far fronte alla continua espansione!

SI MINACCIA L’ESPULSIONE DEI MISSIONARI

Il 29 settembre 1962, forse in conseguenza della sentenza avversa emessa nel 1959 sulla vertenza del saluto alla bandiera, il sorvegliante di filiale ricevette una lettera del Ministero della Giustizia, che lo invitava a presentarsi alla commissione per le espulsioni il 1° ottobre 1962. Risultò che la commissione stava investigando la posizione dei testimoni di Geova riguardo al saluto alla bandiera. Pensavano che i missionari stranieri insegnassero a un numero sempre maggiore di Filippini di non salutare la bandiera filippina e che quindi i missionari dovevano essere espulsi dal paese essendo persone indesiderabili. Un funzionario osservò: “La vostra organizzazione cresce rapidamente, e più cresce, più numerosi saranno i Filippini che non saluteranno la nostra bandiera”. Al sorvegliante di filiale furono concessi venti giorni per preparare un memorandum che spiegasse perché i missionari non avrebbero dovuto essere espulsi per questi motivi.

Il memorandum fu presentato e, dopo attento studio e considerazione, la commissione per le espulsioni si rese conto che i missionari dei testimoni di Geova insegnavano semplicemente la Bibbia e non dicevano a nessuno di non salutare la bandiera filippina. Si resero inoltre conto che, lungi dal costituire una provocazione o una minaccia alla sicurezza della nazione, i Testimoni mostravano molto rispetto per la bandiera essendo cittadini modello e tenendo sempre una condotta retta. Per questa ragione, con una lettera della commissione in data 10 dicembre 1962, la filiale fu informata: “Siamo lieti di rendervi noto che la causa contro di voi e altri dei vostri ‘TESTIMONI DI GEOVA’ per il noto rifiuto di salutare la nostra Bandiera è stata revocata”. I missionari stranieri si rallegrarono di poter continuare a prestare servizio insieme ai loro fratelli e sorelle delle Filippine.

Si diede molta pubblicità alla cosa; quindi il pubblico ebbe una buona opportunità di sentire il punto di vista del popolo di Geova.

1963: ASSEMBLEA INTORNO AL MONDO

Il 14 agosto 1963 l’Assemblea Internazionale “Eterna Buona Notizia” raggiunse le Filippine, dopo aver riscosso molto successo in tanti altri paesi. Per l’occasione venne affittato uno stadio (Rizal Memorial Football Stadium), ma, poiché i posti a sedere al coperto non erano sufficienti per la folla che si aspettava, si costruì una tettoia di lamiera ondulata, lunga 305 metri, per riparare le gradinate scoperte. Questa protesse i fratelli dalle piogge stagionali d’agosto. Il giorno prima dell’inizio del congresso un ciclone si abbatté su Manila e provocò estesi allagamenti in città e danneggiò i locali del congresso, ma il programma iniziò il 14 agosto secondo il previsto.

All’assemblea i discorsi erano pronunciati in inglese e tradotti in cebuano, iloko e tagalog. Fu una vera gioia vedere un totale di 37.806 presenti al discorso pubblico del fratello Knorr, “Dio sarà Re di tutta la terra”. Particolarmente entusiasmante fu il più grande battesimo in massa mai tenuto nelle Filippine, quando 2.342 persone simboleggiarono la loro dedicazione a Geova Dio.

Questa era la prima assemblea internazionale in questo paese, con rappresentanti di 22 diverse nazioni. I delegati stranieri furono accolti festosamente dai loro fratelli filippini e furono accompagnati a visitare la città di Manila, e anche la filiale della Società a Quezon City. Alcuni visitatori furono intervistati alla radio e alla televisione, e i giornali fecero un’enorme pubblicità al congresso.

AIUTO AI PAESI VICINI

Poiché i proclamatori del Regno erano ormai molto numerosi nelle Filippine, nel 1964 si poté considerare di mandare alcuni dei pionieri filippini più esperti in altri paesi dell’Asia dove c’era più bisogno di proclamatori del Regno. Quell’anno due sorelle ebbero l’incarico di lavorare come pioniere speciali per la filiale della Società in Thailandia. Ma dopo un anno furono mandate in una casa missionaria, anche se non avevano studiato alla Scuola di Galaad. Poiché queste sorelle svolsero un buon lavoro, imparando la lingua thai e trovandosi bene con questi vicini asiatici, negli anni successivi si inviarono altri missionari filippini.

Fino al giugno 1977, complessivamente 78 Filippini sono stati mandati in paesi come Hong Kong, Indonesia, Corea, Laos, Malaysia, Formosa, Thailandia e Vietnam nel corso di tredici anni; parecchi di più dei 51 diplomati di Galaad stranieri che hanno lavorato nelle Filippine dalla fine della seconda guerra mondiale. È un gran piacere per i fratelli di questo paese poter contribuire in qualche modo alla proclamazione della buona notizia in altre nazioni asiatiche.

VISITE DEL FRATELLO KNORR

Oltre alle sue visite durante le assemblee internazionali, N. H. Knorr venne nelle Filippine in due altre occasioni negli anni sessanta per visitare la filiale. La prima volta, nel dicembre 1964 fece un discorso al Manila Jockey Club, con 7.463 presenti. Nel maggio 1968 parlò nella stessa sala, e questa volta 9.669 fratelli vennero da ogni parte del paese per sentire il discorso di due ore “Non devi dimenticare”. Entrambe queste visite furono assai utili e incoraggianti e diedero un grande incentivo all’opera.

L’ASSEMBLEA “PACE IN TERRA”

Durante quest’ultima visita del presidente della Società nel maggio 1968, si presero le disposizioni finali per poter usare un complesso sportivo (Rizal Memorial Athletic Complex) per l’attesa Assemblea Internazionale “Pace in terra” che si sarebbe tenuta dal 22 al 26 ottobre 1969. Poiché si aspettava un pubblico così numeroso che nessuno stadio di Manila avrebbe potuto contenerlo, la filiale aveva disposto di affittare due stadi adiacenti (il Rizal Memorial Football Stadium e il Rizal Memorial Baseball Stadium). Ma anche questi due stadi, con circa 50.000 posti a sedere, non furono sufficienti. La folla di ben 64.715 persone che venne per ascoltare il discorso del fratello Knorr, “Si avvicina la pace di mille anni”, si riversò sul campo dello stadio di baseball e nella strada adiacente, riempiendo anche il locale della mensa dall’altra parte della strada.

Gran parte del programma fu svolto nelle tre lingue principali, cebuano, iloko e tagalog, con un podio per ciascun gruppo linguistico. I discorsi principali furono pronunciati in inglese e tradotti nelle altre lingue. Al congresso erano presenti delegati di venticinque paesi, fra cui il fratello e la sorella Knorr, il fratello F. W. Franz, il fratello e la sorella Suiter e altri della famiglia Betel degli Stati Uniti, del Canada, dell’Australia e della Gran Bretagna. Fu un privilegio stare con questi fratelli maturi e sentire alcuni di loro pronunciare discorsi all’assemblea.

Furono presentate molte nuove pubblicazioni, non solo in inglese, ma anche nelle lingue locali, con gran gioia dei congressisti. I fratelli furono particolarmente felici di ricevere il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna, in tre lingue, e il libro È la Bibbia realmente la Parola di Dio?, in due lingue.

Il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna ha certo svolto una parte importante nell’aumento avuto da quando venne presentato per la prima volta in inglese nelle Filippine nel dicembre 1968. Allora il numero dei proclamatori in questo paese aveva appena superato i 40.000, mentre neanche diciotto mesi più tardi, nell’aprile 1970, fu raggiunto un nuovo massimo di 54.789 proclamatori! Lo studio biblico tenuto per sei mesi con gli interessati su questo libro diede un grande incentivo all’opera e aiutò le persone che avevano una giusta disposizione a fare progressi molto rapidi nella verità.

In breve il libro Verità diventò il libro più diffuso nella storia del popolo di Geova nelle Filippine. Fino al giugno 1977 se ne erano distribuite complessivamente 1.267.782 copie in inglese e in otto lingue locali. Questa cifra ha superato di gran lunga le 402.610 copie del libro “Sia Dio riconosciuto verace”, la più alta cifra precedente, che era stata raggiunta in vent’anni.

MAGGIORE ATTIVITÀ DELLA STAMPERIA

Gli anni settanta hanno visto il continuo eccellente progresso dei servitori di Geova nelle Filippine. Nel luglio 1971 il fratello Knorr entusiasmò la folla di 17.071 persone che si erano radunate nel Rodriguez Sports Center di Marikina (Rizal) per il suo discorso. Annunciò che la stamperia della filiale filippina sarebbe stata ampliata. Si doveva costruire una nuova casa e stamperia. Sarebbero state installate una nuova rotativa e altre macchine da stampa, e le Filippine si sarebbero assunta la responsabilità di stampare le riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! sia in inglese che nelle lingue locali.

Questa era una notizia rallegrante. In precedenza le riviste venivano stampate a Brooklyn, e nel corso degli anni quei fratelli avevano fatto un ottimo lavoro per le Filippine. Ma c’erano inevitabili problemi per spedire ciascuna edizione delle riviste quasi dall’altra parte del mondo. Perciò sarebbe stato un grosso passo avanti stampare le riviste sul posto.

Finalmente, il 2 febbraio 1972, le autorità diedero il permesso di costruire, e lo stesso giorno iniziarono i lavori. Quasi tutto il lavoro fu fatto da Testimoni, e procedette rapidamente. Il 25 agosto, nonostante una delle più forti stagioni di piogge nella storia delle Filippine, lo stabilimento di 2.082 metri quadri stava per essere ultimato, e fu consegnata la prima delle grandi casse di macchinario pesante proveniente dal Giappone.

Nel settembre 1972, a causa dei crescenti disordini, il presidente della nazione proclamò la legge marziale, proprio quando la filiale si accingeva a iniziare il lavoro di stampa! Ci si chiedeva fino a che punto ciò avrebbe influito sulla stampa, e si ebbe subito la possibilità di saperlo. Quasi immediatamente, si dovette chiedere un permesso per stampare. Questo fu concesso il 28 settembre, solo sei giorni dopo la proclamazione della legge marziale!

Tra il 1971 e il 1973 quattordici missionari con speciale esperienza come costruttori e tipografi furono assegnati alla Betel delle Filippine. Essi poterono aiutare dapprima nella costruzione e quindi nell’addestramento di pionieri locali al lavoro della nuova stamperia. Nell’ottobre 1972 fu iniziato questo addestramento, e nel febbraio 1973 uscirono dalla rotativa le prime due riviste.

Da allora il lavoro di stampa è cresciuto. La produzione è aumentata gradatamente fino a includere tutte le otto edizioni della Torre di Guardia e le quattro di Svegliatevi! nelle lingue locali. Poi si sono aggiunte le riviste inglesi. Nuovo macchinario, inclusa una seconda rotativa arrivata il 29 maggio 1975, è stato installato per poter far fronte al crescente lavoro. Grazie all’ottimo addestramento da parte di questi missionari, sei dei quali sono ancora qui, tutto l’effettivo lavoro di stampa è ora fatto da fratelli filippini, e da questa stamperia le riviste vengono mandate in settantadue nazioni straniere.

ULTERIORE PROGRESSO NEGLI ANNI SETTANTA

Nel 1973 ci fu un altro passo avanti. Nel luglio 1974 doveva scadere l’accordo che concedeva speciali facilitazioni agli Americani in quanto al possesso di proprietà nelle Filippine. Quindi sembrò opportuno trasferire a un ente locale tutta la proprietà della Società. Il 19 ottobre 1973 veniva riconosciuta la Watch Tower Bible and Tract Society delle Filippine. Questo ha dato maggiore stabilità alla posizione dei testimoni di Geova in questo paese.

Le visite dei sorveglianti di zona sono pure state uno stimolo per i fratelli in questo periodo. Membri del Corpo Direttivo come Milton Henschel, Nathan Knorr e Lloyd Barry hanno pronunciato discorsi dinanzi a folle numerose, dando grande incoraggiamento con la loro guida e i loro saggi consigli. E nell’agosto 1973, le Filippine hanno tratto grande beneficio dalla visita di cinque membri del Corpo Direttivo durante una riunione internazionale tenuta qui a Manila.

Inoltre, le Filippine hanno avuto beneficio dalla nuova disposizione degli anziani nelle congregazioni, che andò in vigore nell’ottobre 1972, come pure dalla disposizione del comitato di filiale introdotta a partire dal 1° febbraio 1976. Ovunque i fratelli prestano ora maggiore attenzione ai requisiti che gli anziani cristiani devono soddisfare, e le congregazioni vengono aiutate dalla maggiore cura personale che può essere offerta da un corpo di anziani.

La nostra opera ha avuto un notevole progresso negli anni settanta. Nel 1969 la media dei proclamatori era di 45.479. Nel giugno 1977 avevamo una media di oltre 66.000. E le prospettive per il futuro sono buone. Gli oltre 165.000 presenti alla Commemorazione nel 1977 hanno mostrato interesse per il riscatto di Cristo e i benefici che recherà.

Per far fronte a tale progresso, abbiamo visto un corrispondente aumento della famiglia Betel. Nel 1948, quando la filiale fu trasferita nella nuova proprietà in Roosevelt Avenue, solo nove persone vivevano in quell’unico edificio. Ora vi è un complesso di cinque edifici spaziosi, per un totale di 4.670 metri quadri, e 89 lavoratori vivono alla Betel per servire i loro conservi secondo i rispettivi compiti.

Così si è fatta molta strada dai lontani anni trenta, quando un pugno di fedeli Testimoni lavorava tanto strenuamente in quel territorio quasi completamente vergine. Molti di quegli anziani fratelli sono ancora tra noi. Parecchi non sono menzionati in questo racconto per mancanza di spazio, ma sono tutti felici di vedere l’eccellente frutto del loro duro lavoro, e i più giovani, che hanno cominciato a prestare servizio più recentemente, continuano a essere incoraggiati dal loro esempio di zelo e devozione.

Tutti i testimoni di Geova delle Filippine si rallegrano del privilegio di servizio che hanno. Riconoscono in mezzo a loro l’operato dello spirito di Geova mentre ricevono tante benedizioni dalla sua mano. E sono determinati a continuare a dichiarare il suo nome e il suo regno, e a fare altri discepoli in questo paese finché Geova lo permetterà.

[Cartina a pagina 80]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

FILIPPINE

LUZON

Vigan

San Fernando

Baguio

Lingayen

Cabanatuan

Quezon City

Manila

VISAYAN

Masbate

Sibalom

Iloilo

Bacolod

Cebu

LEYTE

Tacloban

BOHOL

Tagbilaran

MINDANAO

Siargao

Surigao

Buenavista

Cagayan de Oro

Dipolog

Ozamis

Zamboanga

Cotabato

Makilala

Davao

Mar delle Filippine

Mar Cinese Meridionale

Mar di Sulu

MALAYSIA