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Isole Leeward

Isole Leeward

Isole Leeward

Nell’assolato Mar Caribico, le Isole Leeward si stendono dalle Isole Vergini americane a Dominica, oltre 550 chilometri a sud di Puerto Rico. Per secoli in queste minuscole gemme — Anguilla, S. Martin, Saba, Sint Eustatius, S. Kitts, Nevis, Antigua e Barbuda, Montserrat e Dominica — la vita è rimasta sempre la stessa. Ma la sete di potere e ricchezza ebbe la sua influenza. Ancor prima dell’arrivo degli europei, gruppi erranti di indiani caribi ebbero il sopravvento sui nativi arawak.

Il primo saluto straniero a una nave da guerra dei neonati Stati Uniti d’America fu la salva sparata nel 1776 dall’isola olandese di Sint Eustatius. La solatia Antigua, ormeggio per la flotta dell’ammiraglio Nelson, era un’importante base per la potenza navale inglese nei Caraibi. E secondo alcuni il soprannome di “limeys” dato ai marinai britannici deriva dal lime di Montserrat, dato loro per combattere lo scorbuto.

Varie culture si fondono in queste isole. Ci sono, per esempio, i bretoni-normanni di S. Barthélemy con le loro cuffie di pizzo bianco, che sono ben poco cambiati dall’arrivo dei loro antenati. Poi ci sono i dialetti olandese, francese e irlandese, che ricordano i primi colonizzatori.

SI TROVANO TESORI VERI

Oggi in queste isole, un tempo famose per i loro tesori, non si trova più un bottino materiale. Ma si trova certamente una quantità di “cose desiderabili”, persone che hanno profondo apprezzamento per il messaggio del Regno. — Agg. 2:7.

A differenza degli esploratori del passato, armati di spade e coltelli, agli albori del XX secolo coraggiosi cristiani vennero a prestarvi servizio con “la spada dello spirito”, la Parola di Dio. (Efes. 6:17) Erano loro stessi alla ricerca di tesori veri, di profondo intendimento delle Scritture. Ma non accumularono questi beni spirituali. Furono lieti di condividerli con altri su queste isole sperdute. — Confronta Matteo 12:35.

Negli anni dal 1914 al 1920 era difficile viaggiare a bordo delle golette e dei vapori che solcavano queste acque. Pericolose scogliere e violenti uragani erano all’ordine del giorno. Inoltre, dopo aver raggiunto una di queste isole, i viaggiatori a volte dovevano rimanervi per settimane, o mesi, prima che una nave di ritorno permettesse loro di continuare il viaggio.

Nonostante queste difficoltà, verso il 1914 alcuni vennero in contatto col messaggio del Regno. In che modo? Sia grazie ai contatti personali con gli Studenti Biblici (come erano chiamati allora i testimoni di Geova), che per mezzo di pubblicazioni inviate loro, o sentendo uomini come E. J. Coward dare testimonianza a Barbados e Trinidad. W. R. Roch di Antigua ricorda di aver sentito il fratello Coward parlare (sul ‘secondo avvento di Cristo’) nella sala delle udienze di Roseau, nella Dominica, nel lontano 1914.

LA VERITÀ RAGGIUNGE MONTSERRAT

In modo simile la verità biblica raggiunse Montserrat, comunemente chiamata “isola di smeraldo” per la forte influenza dei colonizzatori irlandesi. All’angolo di una strada di Plymouth, capitale del Montserrat, si poteva sentire il farmacista James Lynch parlare del ‘secondo avvento di Cristo’. Quelli che conobbero Lynch dicono che allora aveva più di sessant’anni. Verso il 1916 egli formò un gruppo, composto principalmente di giovani, con cui studiava la Bibbia in casa sua.

Nel 1919 gli Studenti Biblici Internazionali tennero un congresso a Barbados. Fra i presenti c’era W. H. Rock, allora diciannovenne, unico delegato di Montserrat. Durante quella riunione conobbe W. R. Brown e lo invitò a visitare l’isola. Il fratello Brown vi si recò l’anno dopo con la sua giovane moglie. Descrivendo quella visita, anni dopo Brown scriveva: “Ci sposammo nel 1920, ma c’era molto lavoro da fare. Due giorni dopo le nozze partimmo da Trinidad alla volta di Montserrat col Fotodramma della Creazione. Dopo aver dato testimonianza a Dominica, Barbados e Grenada, facemmo ritorno a Trinidad. Fu una piacevole luna di miele nel servizio di Geova”.

Il Fotodramma della Creazione (presentazione fotografica del proposito di Dio per la terra e l’uomo) fu proiettato in diverse località di Montserrat durante la visita del fratello Brown e di sua moglie. Edward Edgecombe, morto di recente, ricordava una di queste rappresentazioni: “Le diapositive erano molto ben presentate e assai incoraggianti per chiunque. Tutti eravamo impressionati dalla quantità delle cognizioni del fratello Brown e dalla sua capacità di spiegarle in modo così chiaro”. Il fratello Brown e sua moglie furono molto occupati durante la visita, trasferendosi da una località all’altra per portare la verità a molti.

L’INIZIO A DOMINICA

Durante il viaggio di ritorno a Trinidad nel 1920, i Brown fecero scalo a Dominica. Il fratello Brown c’era già stato nel 1915 e aveva lasciato i volumi degli Studi sulle Scritture a un uomo d’affari di nome De Boin, che a sua volta li aveva dati a E. F. Dumas. Questi lesse i libri con interesse e scrisse alla Watch Tower Society per farsi mandare delle pubblicazioni che offrì a uomini d’affari, ecclesiastici e altri. Nel frattempo scrisse al fratello Brown, invitandolo a venire a Dominica. I Brown vi fecero scalo nel 1920 e il Fotodramma fu presentato in una piccola sala.

Due anni più tardi il fratello Brown scriveva a J. F. Rutherford, allora presidente della Società: “Con l’aiuto di Geova ho dato testimonianza in gran parte delle isole dei Caraibi e fatto discepoli in molte. Dovrei ritornarci?” La risposta fu: “Va’ in Sierra Leone, nell’Africa occidentale, con tua moglie e tuo figlio”. Così, all’inizio del 1923, il fratello Brown e la sua famiglia s’imbarcarono a Trinidad sulla M/n Orange Nassau, diretti nell’Africa occidentale, dove egli divenne famoso come “Brown della Bibbia”.

Lo zelo del fratello Brown nel proclamare il messaggio del Regno nelle isole aveva aiutato molti. Nelle più piccole isole dei Caraibi, prima a Montserrat e poi a Dominica, alcuni avevano fatto piacevoli scoperte. Avevano trovato veri tesori spirituali. Ma avrebbero fatto buon uso di queste cose preziose e tratto così vere benedizioni da questa nuova ricchezza spirituale?

MESSI ALLA PROVA

Verso il 1922 ebbe inizio qui un periodo di prova. Alcuni che avevano abbracciato la verità biblica ‘seppellirono i loro talenti’, per così dire, mentre altri capirono la necessità di investirli. (Confronta Matteo 25:14-30) A Montserrat sorsero dei dissensi e tutti tranne il fratello James Lynch si unirono a un nuovo gruppo. Ci voleva vero coraggio e forte fede per rimanere fedele alla vera congregazione cristiana, ma il fratello Lynch ci riuscì. Egli prestò fedele servizio sino alla fine della sua vita terrena nel 1926, all’età di 75 anni.

Dovevano passare altri dieci anni prima che il messaggio del Regno raggiungesse di nuovo le spiagge di Montserrat. Ma cosa accadeva intanto nelle Leeward?

PROGRESSO A DOMINICA

Prima di tutto vediamo cosa ne fu dei semi di verità piantati a Dominica. Le piogge sono così abbondanti che si può ben dire che è un’isola dal “sole liquido”. A Roseau, sul mare, le precipitazioni annue raggiungono in media da 1.900 a 2.000 millimetri, e livelli ancora maggiori sulle alture. Per esempio, la media annuale è di 9.100 millimetri presso il lago Fresh Water, e non è neanche calcolata sui pendii del monte Diablotin, alto 1447 metri. Ma anche le preziose acque della verità cominciarono a bagnare Dominica, nonostante i decisi sforzi per deviarle.

Lennard Lee ricorda l’inizio degli anni trenta e la lotta per sopravvivere alla dura persecuzione contro i veri cristiani a Dominica. Lee stesso aveva visto E. F. Dumas predicare per le strade di Roseau, ma ricorda che molti lo trattavano assai male, arrivando ad attaccargli code d’asino alle spalle e a prenderlo a sassate. Alcuni avvocati e altri cittadini influenti, fra cui il direttore delle carceri, formarono il cosiddetto gruppo d’azione. Comparivano sulla scena e avvertivano Dumas che gli avrebbero fatto “qualche cosa” se si permetteva di menzionare il nome del vescovo mentre predicava per le strade, e gli agitavano minacciosamente dei bastoni in faccia. Consapevole dell’ingiustizia di tali azioni, Lee investigò la cosa, e così conobbe la verità.

In quei giorni Lee lavorava come carpentiere nella costruzione di una scuola religiosa. In certe ore del giorno gli operai dovevano fare il segno della croce. Senza sapere bene perché, Lee capì che non era giusto e si rifiutò di farlo. Questo gli costò il lavoro ma rafforzò la sua determinazione di attenersi al vero cristianesimo nonostante l’opposizione.

Naturalmente i preti erano arrabbiati con chiunque si sottraesse al loro controllo. Questa animosità si manifestava in vari modi. Per esempio Lennard Lee ricorda che Dumas aveva deciso di trasferire la sua casa da una località all’altra. Degli uomini erano stati assunti per questo, ma un prete si fece avanti e ordinò loro di abbandonare il lavoro. Essendo cattolici, gli ubbidirono e lasciarono la casa nel bel mezzo della strada! Rimase lì per parecchi giorni finché Dumas trovò altri uomini disposti a finire il lavoro.

In seguito il consiglio municipale approvò una legge che imponeva a chi desiderava predicare per le strade di Roseau di ottenere una licenza. Dumas rifiutò di farlo. Fu arrestato mentre predicava e dovette rimanere due giorni in prigione. Poiché l’opposizione alla predicazione del Regno continuava, i testimoni di Geova locali si misero in contatto con la filiale della Watch Tower Society a Trinidad e fu detto loro che qualcuno sarebbe venuto a Dominica entro l’anno. Fu così che nel 1934, come promesso, arrivò un pioniere di nome Waldo Roberts. A Roseau trovò un gruppo di 10 persone che cercavano di servire Geova. In seguito a questa visita fu stabilito il primo gruppo (congregazione) del popolo di Geova a Dominica.

Qual era l’attività svolta nel proclamare la “buona notizia”? Ebbene, durante la cosiddetta “Campagna alla lode del Regno” (29 settembre-7 ottobre 1934) un rapporto indicò che 10 proclamatori avevano dedicato 110 ore al servizio di campo e dato testimonianza a 463 persone, distribuendo 5 libri e 145 opuscoli. Questo, fra parentesi, oltre al rapporto personale di servizio del fratello Roberts. Quei nove giorni furono giorni felici, e segnarono l’inizio dell’opera di testimonianza di casa in casa a Dominica.

In quel periodo c’era anche un gruppetto che si radunava per studiare la Bibbia a La Roche, sulla costa orientale dell’isola. A Dominica le acque della verità non scendevano più a goccia a goccia. In effetti zampillavano pronte a filtrare in ogni parte dell’isola.

LA VERITÀ SI DIFFONDE AD ANTIGUA

A questo punto cominceremo a saltare da un’isola all’altra. Perciò, per orientarvi, date un’occhiata alla cartina che accompagna il racconto. Risalite di circa 160 chilometri a nord di Dominica, sorvolando Guadalupa, e non vi sarà difficile trovare Antigua. Questa è la nostra prossima tappa.

Verso la metà degli anni trenta, la “buona notizia” cominciò a giungere in altre isole delle Leeward. Questo grazie allo zelo di proclamatori del Regno di Barbados e Trinidad disposti a trasferirsi in nuovi territori, uno dei quali fu Antigua.

A differenza di Dominica, Antigua è soggetta a lunghi periodi di siccità. Perché? A motivo della mancanza di rilievi le precipitazioni annue raggiungono solo poco più di 1.000 millimetri.

Mentre a Dominica il cattolicesimo è così forte, ad Antigua sono rappresentate le principali religioni della cristianità. Fra queste predomina la religione anglicana, pur essendo presenti anche metodisti, moravi e cattolici. Ma in che modo il vero cristianesimo raggiunse quest’isola?

Nel 1934 William Byam, nativo di Antigua, che aveva conosciuto la verità a Trinidad, tornò ad Antigua per proclamare la “buona notizia” nell’isola come pioniere. Sembra che quell’anno vi giungessero da Trinidad anche due donne cristiane. Complessivamente il loro rapporto annuale indica che si davano da fare nel servizio di Geova. Dedicarono 1.008 ore al servizio di campo, diedero testimonianza 2.720 volte, distribuirono molte pubblicazioni, e tennero 20 adunanze di congregazione. Per altri quattro anni si ricevettero rapporti dell’attività di predicazione del Regno ad Antigua, ma poi l’opera cessò almeno per quanto riguarda i rapporti.

Ad ogni modo alcuni Testimoni ricordano ancora vividamente con quale ardore il fratello Byam presentava le verità della Parola di Dio ai crocicchi della capitale, Saint John’s. Per esempio, il fratello Donald Meade ricorda: “Byam predicava contro i preti e il clero e specialmente contro il loro abito. Li chiamava ‘sottanoni’. Ricordo che invitava la gente a non sostenere il clero”. Il fratello William Tonge, ora morto, una volta disse che Byam “veniva a Pigotts ogni martedì e pronunciava discorsi nel prato”.

Quella di William Byam che andava a piedi di villaggio in villaggio, con una lanterna in mano, pronunciando sermoni, era una figura familiare. Byam morì nel 1939, e in seguito, per qualche tempo, l’unico che proclamava la “buona notizia” ad Antigua sembra fosse il fratello Tonge, benché non facesse mai rapporto di alcuna attività alla filiale della Società a Trinidad. Comunque i semi della verità erano stati piantati e attendevano di essere innaffiati. — 1 Cor. 3:6.

GLI INIZI A S. KITTS E NEVIS

Diamo un’altra occhiata alla cartina. Qualche decina di chilometri a ovest di Antigua sono le isole di S. Kitts e Nevis. Negli anni trenta e all’inizio degli anni quaranta la nostra opera prese il via in queste isole.

All’inizio degli anni trenta la “buona notizia” era giunta a S. Kitts, l’isola madre delle Antille, dove nel 1624 fu stabilita la prima colonia inglese permanente. Verso il 1932 una coppia di olandesi di nome Bennett visitarono l’isola e vi diedero testimonianza per breve tempo, lasciando alcune pubblicazioni cristiane agli abitanti. Pure nel 1932 giunse da Trinidad E. P. Roberts (fratello del Waldo Roberts già menzionato).

Negli anni trenta si cominciò a svolgere a S. Kitts l’opera di testimonianza di porta in porta, con buoni risultati. Parecchi furono battezzati prima che Roberts partisse nel 1936 alla volta di Montserrat. Dopo la sua partenza, un gruppo si radunava per lo studio biblico a Irish Town in casa di Edwin Saunders.

La famiglia Saunders e Adina Day diedero inizio all’opera a Nevis fra il 1939 e il 1940. A quel tempo c’erano nell’isola quattro o cinque proclamatori del Regno.

RISUONA LA VERITÀ!

La verità scritturale si stava davvero diffondendo nelle Leeward durante gli anni trenta. E certo Geova benediceva i nostri sforzi per proclamare la “buona notizia”. Ma prima di completare il racconto di quel decennio, vogliamo parlarvi di un aspetto particolarmente produttivo del nostro servizio a Geova.

Nel 1934 fu introdotto nelle Leeward un nuovo metodo per raggiungere il pubblico. A quel tempo la Watch Tower Society produceva dischi su cui erano incisi discorsi biblici che venivano trasmessi da fonografi portatili. Questi dischi furono molto utili qui, perché la gente non era molto amante della lettura ma ascoltava assai volentieri. Quindi fu suscitato molto interesse.

Anche noi cominciammo a usare il fonografo portatile nel servizio di campo, come faceva il popolo di Geova in altri paesi. I brevi discorsi biblici di quattro minuti e mezzo venivano ascoltati da molti con interesse e apprezzamento. Ci presentavamo alla porta e la gente ci invitava ad entrare in casa, dove poteva ascoltare senza sentirsi a disagio, particolarmente nella cattolica Dominica dove i preti dominavano col timore e le minacce la popolazione in prevalenza analfabeta.

I fonografi furono molto utili anche nelle adunanze pubbliche. Per esempio la sorella Beatrice Pond, che a quel tempo faceva la domestica a Plymouth (Montserrat), ricorda le adunanze all’aria aperta tenute a Salem. “La gente usciva e si avvicinava per ascoltare”, essa ricorda, aggiungendo: “Qualcuno diceva: ‘Faresti meglio ad ascoltare’, e altri esclamavano: ‘Senti questa!’”

UN’ACCOGLIENZA DIVERSA

Dobbiamo però ammettere che alcuni fratelli non sempre avevano molto tatto nell’usare i fonografi. Per esempio, sentite cosa accadde nel giugno 1936 a Roseau (Dominica) durante la celebrazione del Corpus Domini.

C’era una processione per le strade e alcuni fratelli pensarono che sarebbe stata una buona opportunità per dare testimonianza. Detto fatto, misero il fonografo sulla veranda al secondo piano di una casa e cominciarono a far sentire il disco che parlava dell’“Anno santo”. La folla s’infuriò! Una donna abbandonò la processione, salì di corsa le scale e strappò l’altoparlante che scagliò per terra.

Allora una quantità di gente attaccò i cancelli di ferro davanti all’edificio. Alcuni fratelli riuscirono a spingere delle grosse casse d’imballaggio contro i cancelli per trattenere momentaneamente la folla. Intanto i Testimoni scapparono nel cortile sul retro, ma non riuscirono a sottrarsi alla turba. Un fratello ricorda: “Li ricacciammo e, naturalmente, scoppiò un gran tumulto”.

Il vescovo insisté che la polizia arrestasse i fratelli, ma gli agenti dissero che non potevano farlo perché i Testimoni erano in casa propria. A causa di questo spiacevole incidente però per qualche tempo ci fu molta opposizione all’opera di testimonianza. Infatti i fratelli furono anche presi a sassate mentre andavano alle adunanze.

RICONOSCONO IL SUONO DELLA VERITÀ

In generale i discorsi biblici registrati dell’allora presidente della Watch Tower Society, J. F. Rutherford, erano ben accolti dalla popolazione. Infatti in questo modo alcuni udirono per la prima volta la “buona notizia”.

Per esempio, Charles Payne, un indigeno di carnagione scura con una forte cadenza irlandese, nel 1936 udì per la prima volta il messaggio del Regno trasmesso a Montserrat da un’auto munita di impianto acustico. Montanaro, gran lavoratore e gran bevitore, orgoglioso dei suoi lavori di falegnameria, Payne abbatteva a mano cedri maestosi e col legno faceva bellissimi mobili per i più ricchi abitanti dell’isola. Allora trentunenne e padre di due figli, era il caposquadra di un gruppo impegnato nella costruzione di una scuola nella parte settentrionale di Montserrat. Nella cucina di un vicino aveva trovato il libro della Società Liberazione e se l’era portato a casa da leggere. Durante una conversazione nell’intervallo di mezzogiorno, una donna disse a Payne: “Sul molo c’è un uomo che predica e dà due scellini e sei pence a chi si unisce alla sua religione”.

Payne ebbe modo di approfondire questa notizia insolita quando E. P. Roberts venne a casa sua per dare testimonianza. Dopo aver preso un libro, Payne chiese a Roberts se era lui quello che dava due scellini e sei pence a chiunque si unisse alla sua religione. L’informazione errata fu corretta, ne seguì una spiegazione della nostra opera che portò a una conversazione scritturale con la famiglia Payne.

Charles Payne era lettore laico e direttore della scuola domenicale della chiesa anglicana. Immediatamente cominciò a parlare del tesoro spirituale che aveva appena scoperto. Questo gli causò qualche difficoltà, ma egli resisté con ferma determinazione.

Payne aveva firmato un contratto per costruire la balaustra intorno all’altare di una chiesa di Antigua. Doveva essere pagato man mano che il lavoro procedeva. Tuttavia, a causa della zelante predicazione di Payne, due preti anglicani cercarono di portargli via il lavoro. Andarono a trovare Payne e, durante la discussione, uno di loro disse che egli aveva ricevuto il secondo pagamento per il suo lavoro. Allora Payne gli diede del bugiardo e ordinò a entrambi di andarsene dal suo cortile.

Per questo motivo uno dei preti intentò un’azione legale contro Payne. In tribunale il prete insisteva di esser chiamato “Reverendo”, ma Payne ribatté che per lui non era affatto reverendo. Il giudice minacciò di accusare Payne di oltraggio alla corte se non chiamava il prete “Reverendo”.

Payne rispose: “Sono nelle vostre mani e potete farmi quello che volete. Ma per me lui non è reverendo. Se si accontenta che lo chiami ‘Parroco’, va bene, ma ‘Reverendo’ no”. Alla fine il religioso disse: “Avanti, parla”. Payne fu condannato a due ghinee di multa oltre le spese processuali, ma alla fine fu pagato per la costruzione della balaustra come pattuito. Qualche tempo dopo, nel 1939, Charles Payne e sua moglie furono battezzati per simboleggiare la loro dedicazione a Geova Dio.

PERSEVERANZA DURANTE GLI ANNI DI GUERRA

La seconda guerra mondiale creò dei problemi per i proclamatori del Regno nelle Leeward. Durante gli anni del conflitto fu imposto un bando all’importazione delle pubblicazioni della Watch Tower Society, la cui mancanza fu molto sentita. Comunque il popolo di Geova in questa parte del mondo continuò a darsi da fare con le pubblicazioni che aveva. Venivano impiegati anche i fonografi ogni volta che era possibile.

A S. Kitts, le pubblicazioni inviate ai fratelli furono trattenute nei magazzini dello stato. Il 20 marzo 1944, le scatole che contenevano i libri Fanciulli e Il Nuovo Mondo, e anche l’American Standard Version, Bibbia pubblicata dalla Società, furono trasportate in uno zuccherificio. Perché mai? Furono date istruzioni di bruciare la letteratura nella caldaia.

Ma in quell’epoca i fratelli Franklin Nisbett e Arthur Henry lavoravano in quello stabilimento. Qualcuno corse a dir loro: “Nel locale della caldaia ci sono dei libri dei testimoni di Geova e sembra che stamattina li bruceranno!”

I due fratelli interruppero il lavoro e riuscirono a salvare quasi una scatola piena di Bibbie e abbastanza libri per la congregazione. E molti operai si portarono dei libri a casa così che, nonostante gli sforzi per distruggerli, alcuni finirono nelle mani della popolazione.

A Montserrat, dove pure era in vigore il bando, due proclamatori del Regno facevano quello che potevano e rimasero in contatto con la Società nonostante il disservizio postale. A Dominica, nell’anno di servizio 1944, tre proclamatori del Regno dedicarono 74 ore al servizio di campo e distribuirono 94 pubblicazioni, oltre a fare alcune visite ulteriori. È vero, i fratelli di Dominica, S. Kitts e Antigua avevano bisogno di aiuto spirituale. Comunque perseverarono nell’attività cristiana e cercarono il favore di Geova in quei difficili anni di guerra.

STRENUA LOTTA PER LA FEDE

Perché l’aiuto spirituale era così necessario? Perché in certe congregazioni si erano creati problemi interni. I fedeli servitori di Geova dovettero “combattere strenuamente per la fede”. — Giuda 3.

Alcuni non volevano associarsi alla congregazione di S. Kitts, per esempio, a causa della condotta del servitore di congregazione (sorvegliante che presiede). Egli fu sostituito, ma continuarono a esserci delle fazioni e tre gruppi si radunavano separatamente. Alla fine Franklin Nisbett fu nominato servitore di congregazione, ma c’era ancora bisogno d’aiuto.

Col tempo i problemi interni furono risolti. Ma intanto non era stato facile rimanere fedeli e continuare a servire Geova. Il fratello Arthur Henry di S. Kitts dice che le parole del Salmo 72:4 l’avevano aiutato a rimanere fedele alla congregazione del popolo di Dio in quegli anni di prova. Secondo l’Authorized Version che egli usava, questo versetto dice: “Giudicherà i poveri del popolo . . . e frantumerà l’oppressore”.

DISSENSI A DOMINICA

A Dominica i fratelli in generale non partecipavano all’opera di testimonianza di porta in porta. I rapporti fra Philip C. Pemberton, allora pioniere a Roseau, Lennard Lee ed E. F. Dumas non erano dei migliori. Ognuno di loro teneva adunanze separate in casa propria e scriveva alla Società criticando gli altri. Comunque la Società rispondeva incoraggiandoli a smettere di litigare e a continuare l’opera del Regno.

Molti fratelli se ne stavano a casa a motivo di questi battibecchi, anche se davano testimonianza in un modo singolare. Scrivevano versetti biblici su lavagne affisse davanti a casa così che i passanti potessero leggerli. Questa usanza continuò per alcuni anni, ma alla fine fu abbandonata.

Il fratello Hodge Dominique ricorda che ogni tanto c’erano discussioni, e almeno una volta non si tenne l’adunanza di servizio a causa dei dissensi. Quando nel 1943 Dumas partì per gli Stati Uniti, il fratello Lee si occupò della congregazione. Ricordando l’accaduto egli dice:

“Capii dalla Torre di Guardia che altri andavano di casa in casa. Perciò dissi ai fratelli: ‘Teniamo solo adunanze come gli altri gruppi religiosi se non usciamo per compiere l’opera’. Essi erano contrari, perciò lasciai l’incarico a un altro fratello e me ne andai a La Roche per incoraggiare anche loro. Ma non erano d’accordo con l’idea di dare testimonianza di casa in casa.

“Quando tornò Dumas, disse che era venuto a sapere che avevo iniziato l’opera di casa in casa, e sostenne che minacciavo la sua posizione. Ne parlammo e fu deciso che io dovevo svolgere l’opera di porta in porta e lasciar stare gli altri del gruppo”.

Come altri Testimoni, il fratello Lee fu preso a sassate e percosso più volte mentre dava testimonianza nei piccoli villaggi cattolici intorno a Roseau. In quell’epoca morì sua cognata, pare di dolore, solo tre settimane dopo esser stata scomunicata dalla chiesa cattolica per aver rifiutato di scacciare di casa sua il fratello Lee, come le aveva detto di fare un prete. La moglie del fratello Lee, Lictina, fu scacciata di casa dai genitori perché si era rifiutata di smettere di associarsi col popolo di Geova. Comunque l’attività cristiana continuò a Dominica.

In quel tempo i fratelli di Roseau si radunavano in una sala di un edificio di proprietà di E. F. Dumas. Egli era contrario a dare testimonianza di casa in casa. Ed era irritato che la Società non l’avesse sostenuto nella faccenda del fonografo che aveva provocato disordini nel 1936.

Nel giugno 1947 Joshua W. Steelman venne a Roseau come sorvegliante dei fratelli (ora sorvegliante di circoscrizione). In seguito alla visita la congregazione locale fu riorganizzata per un migliore servizio del Regno. Due mesi dopo la visita del fratello Steelman, i Testimoni furono costretti a lasciare l’edificio di proprietà di E. F. Dumas, e cominciarono a tenere le adunanze in casa del fratello Lee.

Dumas poi pubblicò dei volantini per giustificarsi e li spediva ai fratelli e alla Società. Nel febbraio 1948 Dumas fu disassociato dalla congregazione cristiana, e morì nel 1957.

L’OPERA AD ANTIGUA

Vediamo un po’ cosa accadeva ad Antigua e nella vicina isola di Barbuda, centri del commercio inglese degli schiavi all’inizio del XIX secolo. Quando E. P. Roberts arrivò nell’isola nel 1939, trovò che il fratello Byam predicava ancora per le strade, ma la sua opera non portava molto frutto.

In seguito, Roberts, che aveva dimostrato tanto zelo altruistico nel proclamare la “buona notizia”, cominciò ad abusare delle cose preziose che gli erano state affidate. Per alcuni anni tenne i fratelli nel timore, insegnando loro che erano “raccoglitori di legna e attingitori d’acqua” e facendo loro credere che dovevano servirlo perché si professava un unto seguace di Gesù Cristo. (Gios. 9:23) Roberts giunse persino ad arrogarsi il titolo di “profeta”. Nel 1948 fu disassociato, ma per grande misericordia di Geova fu riassociato al popolo di Geova nel gennaio 1962.

Da questo breve resoconto è evidente che le condizioni non erano molto favorevoli al progresso degli interessi del Regno quando Joshua W. Steelman venne ad Antigua come servitore dei fratelli dal 2 al 5 luglio 1947. Tuttavia a Saint John’s egli lavorò coi fratelli nel servizio di campo, e prima di partire pronunciò un discorso di servizio per incoraggiarli spiritualmente. In quell’epoca il fratello Steelman visitò anche le altre congregazioni delle Leeward.

Dal 28 al 30 maggio 1948 fu tenuta una bella assemblea a Saint John’s (Antigua). Cinque fratelli in visita, insieme a uno o due proclamatori locali, svolsero l’intero programma dell’assemblea. Quattro persone furono battezzate in quell’occasione. Era stata organizzata una sfilata in bicicletta per annunciare il discorso pubblico “La gioia futura di tutta l’umanità”. Come furono felici i fratelli di vedere 184 presenti al discorso pubblico! Il cuore del popolo di Geova fu senz’altro stimolato dalle buone cose udite all’assemblea.

È vero, i fratelli di Antigua erano stati scossi dalle prove subite. Ma in ultima analisi la loro fede ne era stata rafforzata. Nel 1947 la congregazione di Saint John’s contava 26 attivi proclamatori. Quell’anno 67 furono i presenti al Pasto Serale del Signore, e nel 1948 i presenti alla Commemorazione salirono a 91.

ALBORI DI UNA ‘NUOVA ERA’

Il 1949 diede inizio a una ‘nuova era’ nelle Leeward. Si cominciò a dare importanza all’assistenza e all’addestramento spirituale dei proclamatori del Regno. Per esempio, nel febbraio 1949 fu tenuta a Roseau (Dominica) la prima assemblea di circoscrizione. Hodge Dominique (allora sorvegliante che presiedeva), insieme a Peter Brown e A. E. Tharp di Trinidad, svolsero l’intero programma dell’assemblea. Tutti furono entusiasti che 76 fossero presenti al discorso pubblico nonostante la pioggia torrenziale. Due furono immersi per simboleggiare la loro dedicazione a Geova Dio. L’intera assemblea fu un successo, e i fratelli ringraziarono Geova per l’amorevole direttiva e per l’evidente progresso spirituale.

Lionel Williams, un apicultore di Barbados, venne a Dominica nel 1948. I fratelli apprezzarono realmente il suo aiuto nelle adunanze di servizio e nella Scuola Teocratica. Quando B. H. Berry visitò l’isola come sorvegliante di circoscrizione, il fratello Williams lo accompagnò durante il viaggio di una trentina di chilometri lungo i sentieri della foresta e attraverso i fiumi, per organizzare un gruppo di persone che si radunavano a La Roche.

Alla fine degli anni quaranta l’opera di proclamazione del Regno nelle Leeward faceva dunque ottimo progresso. Davvero era iniziata una ‘nuova era’. Ma l’opera di predicazione avrebbe ricevuto un nuovo impulso prima della fine di quel decennio.

AIUTO DA GALAAD

Altri, armati della “spada dello spirito, cioè la parola di Dio”, cominciarono a giungere nelle Leeward nel 1949 dopo aver frequentato la scuola di Galaad. (Efes. 6:17) Infatti il 1949 fu un anno di punta per l’arrivo di missionari della scuola di Galaad. Il fratello e la sorella Krueger e il fratello e la sorella Frazier giunsero a S. Kitts, mentre il fratello e la sorella Howlett andarono ad Antigua.

Che giorni felici furono quelli! Al loro arrivo in piroscafo ad Antigua il fratello e la sorella Howlett ricevettero un’accoglienza tipica. La mattina dell’arrivo tutta la congregazione era ad attenderli sul molo, e furono accolti a braccia aperte con grandi sorrisi. A S. Kitts i Krueger e i Frazier trovarono un gruppo abbastanza ben organizzato di 15 proclamatori del Regno dedicati. Ma non fu facile ottenere dalle autorità il permesso di soggiorno nell’isola. I consiglieri comunali di S. Kitts, molti dei quali erano cattolici, vi si opposero. Robert Bradshaw, allora rappresentante sindacale presso la giunta, sostenne che se altri potevano venire nell’isola, si doveva concedere il permesso anche a questi missionari. Fino alla sua morte nel 1978, Bradshaw, che era premier dello stato, fu favorevole ai missionari.

L’obiettivo dei nuovi arrivati era di addestrare personalmente i fratelli nell’opera di predicazione e aiutarli nella congregazione. Quindi l’aiuto di Galaad avrebbe senz’altro prodotto buoni risultati.

NUOVI “NAVIGATORI” IN QUESTE ACQUE

I bucanieri un tempo infestavano queste acque saccheggiando le navi spagnole. Si dice che questi bucanieri fossero originari dell’isola della Tortuga, ma erano ex colonizzatori di S. Kitts sfuggiti ai francesi. Infatti il nome “bucaniere” sembra derivare dall’usanza della gente di mare di arrostire la carne su un fuoco o boucaner e di venderla ai viaggiatori di passaggio. Diverso dai bucanieri di un tempo era un nuovo tipo di “navigatore” che fece la sua comparsa in queste acque alla fine del 1949. Costoro introdussero un interessante metodo per portare la “buona notizia” agli isolani.

Il 18 novembre 1949 la Sibia, goletta della Società lunga 20 metri, fece vela da S. Thomas diretta a S. Martin nelle Leeward. A bordo c’erano quattro predicatori della “buona notizia”: Gust Maki, Ronald Parkin, Arthur Worsley e Stanley Carter. E naturalmente l’imbarcazione era carica di Bibbie e pubblicazioni cristiane.

Qualche brano del diario del fratello Parkin ci aiuta a rivivere il primo viaggio della Sibia. Venite a bordo!

“Raggiungiamo S. Martin la sera del 19 novembre, attracchiamo nel porto francese di Marigot. Questa è un’isola parte francese e parte olandese. Alcuni giovani, pieni di curiosità, ci vengono incontro quando arriviamo e siamo molto felici che sappiano parlare inglese. Ascoltano con attenzione il messaggio del Regno. Apprendiamo con sorpresa che nell’isola c’è già un testimone di Geova. Quattro giorni dopo facciamo la sua conoscenza.

“È George Manuel, che viene a salutarci sul molo e passa l’intera giornata con noi nel servizio di campo. La gente è ospitale e facciamo delle belle conversazioni. Ma il pastore avventista non è certo lieto della nostra presenza.

“Il 25 novembre facciamo la conoscenza di un certo signor Duchene, che mostra grande interesse per l’opera del Regno. Anche altri s’interessano e questo provoca un certo fermento in città. La sera del 27 novembre il fratello Carter pronuncia un discorso pubblico all’aria aperta, e ci sono quasi 200 presenti. Al termine rispondiamo a molte domande.

“Il 29 novembre il fratello Parkin pronuncia un discorso pubblico all’aperto, e quasi 250 persone vengono ad ascoltare. L’indomani il fratello Worsley pronuncia un discorso pubblico in una località chiamata Columbier. Un certo signor Fleming ci concede allo scopo l’uso del suo cortile e i preti furiosi minacciano di scomunicarlo. Anche quel pastore avventista è davvero arrabbiato. Le cose diventano più ‘calde’ man mano che pronunciamo altri discorsi pubblici, e il prete comincia ad avvertire il suo ‘gregge’ durante la messa del mattino. Ma con la gente la situazione rimane la stessa. Ascoltano ugualmente il messaggio del Regno.

“Il 5 dicembre raggiungiamo la parte olandese dell’isola arrivando a Philipsburg. Per fare discorsi pubblici dobbiamo avere il permesso del governo, ma la nostra attività procede bene. Dopo due settimane circa torniamo a Marigot e teniamo alcuni studi biblici.

“Il 25 dicembre facciamo vela per l’isola britannica di Anguilla. Sull’isola non ci sono mezzi di trasporto; perciò dobbiamo andare a piedi da una località all’altra. Ma i nostri sforzi sono premiati poiché diffondiamo il messaggio del Regno e distribuiamo pubblicazioni cristiane. Nel villaggio di Sandy Ground il fratello Carter pronuncia un discorso e ci sono un centinaio di presenti.

“Il 31 dicembre ripartiamo per Marigot, dove facciamo rifornimento di carburante. Poi, di nuovo ad Anguilla per continuare l’opera di testimonianza. Per l’11 gennaio siamo di ritorno a Marigot, e l’indomani ci lasciamo alle spalle l’isola di S. Martin, ma conserviamo i piacevoli ricordi del nostro primo viaggio nelle Leeward”.

ALTRI USI DELLE IMBARCAZIONI

Quando la Watch Tower Society cominciò a produrre pellicole cinematografiche bibliche, i fratelli a bordo della Sibia le proiettarono in vari luoghi. A volte, per far funzionare il proiettore si servivano del generatore portatile di bordo. Così le imbarcazioni venivano usate in vari modi.

In quei primi tempi, la testimonianza data per mare era piena di piacevoli esperienze nel cercare le persone mansuete in quelle isole sperdute. Quelli erano giorni “pieni di spirito missionario e gioia nel servizio di Geova”, ricorda Ronald Parkin. Si ebbero “benedizioni che non si possono descrivere a parole”, prosegue, esclamando: “Com’è buono Geova che ci permette di partecipare a questa grande opera di raccolta!”

Il battello Light di proprietà della Società infine sostituì la Sibia. Quest’ultimo solcò le acque del Mar Caribico toccando le Leeward e altre isole meridionali fino al 1957. E quale progresso ci fu in quegli anni?

All’inizio degli anni cinquanta, un gruppetto di testimoni di Geova si radunava a South Hill (Anguilla) in casa di Eugene Bradley. Nel 1957 due pionieri speciali furono mandati in un’altra località dell’isola, chiamata Stoney Ground. L’opera del Regno ha continuato a progredire e attualmente 14 proclamatori del Regno fanno parte della congregazione di Anguilla.

Il 18 novembre 1951 ebbe luogo a S. Martin il primo battesimo di cristiani dedicati. Due fratelli furono immersi in quell’occasione, George Dormoy e Leonce Boirard, della capitaneria del porto. Oggi a S. Martin ci sono due congregazioni con 100 proclamatori del Regno.

Quindi, in parte grazie all’impiego delle imbarcazioni per divulgare la “buona notizia”, nelle Leeward c’è stato progresso cristiano. Ripensando ai giorni in cui la Sibia e la Light solcavano il Mar Caribico, abbiamo alcuni vividi ricordi. Per esempio in quei tempi i fratelli seguivano vari metodi per attirare il pubblico. E. F. Krueger, ora morto, una volta raccontò che si metteva a suonare l’armonica per strada finché si radunava una bella folla. Allora tirava fuori la Bibbia e cominciava il suo discorso.

Naturalmente c’erano anche degli episodi umoristici. Il fratello Parkin ricorda: “Stavo pronunciando un discorso sotto un albero con una grossa lampada a gas sopra la testa. Durante il discorso un ratto inseguì un altro animale sull’albero. Mentre si azzuffavano, entrambi caddero ai miei piedi, poi fuggirono di gran carriera inseguiti da metà dei giovani presenti”.

In quell’epoca la filiale della Società a Trinidad soprintendeva all’opera di fare discepoli nelle Leeward. Perciò ci sentiamo autorizzati a raccontarvi quello che accadde in una piazza di Trinidad durante un discorso di uno dell’equipaggio, il fratello Parkin. Il suo tema era “L’inferno è uno spauracchio (scare)”. Ma i giornali annunciarono “L’inferno è un quadrato (square)”. Ebbene, 300 persone vennero a sentire il discorso, forse per la curiosità di sapere che forma avesse l’inferno. Era davvero quadrato?

PROGRESSO DELL’OPERA

L’opera di predicare il Regno e fare discepoli cominciava a espandersi nelle Leeward all’inizio degli anni cinquanta. Per esempio, c’era progresso a S. Kitts, la fertile isola nota per la produzione di zucchero e melassa. Infatti l’aumento era tale da consentire di tenervi la prima assemblea di circoscrizione dal 17 al 19 novembre 1950. Samuel McKenzie e Arnold Stoute, altri due diplomati di Galaad arrivati di recente, si avvicendarono nel programma.

Presto i fratelli McKenzie e Stoute raggiunsero Charlestown (Nevis), dove trovarono il fratello Walter Joseph, sua moglie e altri due proclamatori della “buona notizia”. Cominciarono a tenere adunanze regolari in casa Joseph, e il gruppetto che era stato organizzato come congregazione nel 1947 cominciò a fare notevole progresso.

Nella vicina Gingerland, il pioniere Benjamin Smith aveva il suo da fare con altri nove proclamatori. Ma i missionari scoprirono che sei di loro assistevano ancora alle funzioni di false organizzazioni religiose. Perciò furono immediatamente esclusi dalle file dei proclamatori del Regno.

L’opera faceva un certo progresso nelle isole come S. Kitts. Ma era evidente che ci voleva altra assistenza spirituale e che c’era una grande opera da compiere. Cosa si poteva dunque fare per promuovere gli interessi del Regno nelle Leeward?

ISTITUITA LA FILIALE

Il 1954 fu un anno importante per il popolo di Geova in queste isole. All’inizio della primavera la Watch Tower Society dispose di accelerare l’opera istituendo una filiale separata per le Leeward, che avrebbe consentito di promuovere più efficacemente l’opera. I fratelli Roy F. Bruhn e Kenneth Gannaway furono inviati qui per occuparsi della nuova filiale. Nel quadro di queste disposizioni, nell’isola di Antigua vennero formate due nuove congregazioni, a All Saints e Pigotts.

Le iniziali difficoltà per trovare i locali per la filiale a Saint John’s (Antigua) furono superate con l’aiuto di un uomo d’affari del luogo. Nonostante le pressioni dei colleghi, egli affermò che, finché la Società voleva i locali, erano disponibili. Così la nuova filiale cominciò a funzionare in quella località. Poco dopo fu trasferita in locali migliori nello stesso isolato, dove l’ufficio della filiale, una casa missionaria e una Sala del Regno rimasero per i successivi 14 anni.

Milton G. Henschel, della sede centrale della Società a Brooklyn, visitò le Leeward dal 30 marzo al 1° aprile 1954, e in occasione della sua visita si dispose di tenere un’assemblea di tre giorni. I Testimoni locali apprezzarono senz’altro gli ottimi consigli scritturali contenuti nei discorsi del fratello Henschel all’assemblea. Immaginate la gioia dei fratelli per l’inaspettata proiezione del film “La Società del Nuovo Mondo all’opera”! Il fratello Henschel tornò nelle Leeward come servitore di zona nel 1961 e di nuovo nel 1966.

GRADUALE ESPANSIONE

A questo punto sarebbe forse utile confrontare le cifre che indicano il progresso della nostra opera dopo che fu aperta la filiale nelle Leeward. Nel 1954 si ricevettero rapporti del servizio di campo da sette isole: Antigua, Anguilla, Dominica, Montserrat, Nevis, S. Kitts e S. Martin. Durante quell’anno di servizio i 193 proclamatori del Regno dedicarono 34.367 ore all’opera di proclamare la “buona notizia”. I presenti alla Commemorazione furono complessivamente 303. Dieci anni più tardi, nell’anno di servizio 1964, 396 proclamatori del Regno dedicarono 114.047 ore all’opera di fare discepoli. Quell’anno un totale di 575 persone furono presenti al Pasto Serale del Signore in queste isole.

Intanto c’erano stati altri avvenimenti degni di nota. Per esempio, i fratelli a bordo del battello della Società Light avevano continuato a visitare isole sperdute fino alla metà del 1957, quando l’imbarcazione venne venduta e tre componenti dell’equipaggio furono mandati in case missionarie. Il quarto, Arthur Worsley, presta servizio da anni nella famiglia Betel di Brooklyn (New York).

Nel 1957 Alban Joseph divenne il primo sorvegliante di circoscrizione nativo delle Leeward. E nel 1958, durante l’assemblea internazionale “Volontà divina” di New York, Carlton Hull di S. Kitts fu il primo dei tre fratelli delle Leeward che frequentarono la scuola di Galaad nel giro di un anno. Nel 1959 Gerald Christopher e Kennedy Phillip, entrambi di S. Kitts, frequentarono pure la scuola.

Geova ha continuato a benedire i nostri sforzi, nonostante la partenza di alcuni per l’Inghilterra e gli Stati Uniti in cerca d’impiego. Altri “operai” vennero qui per aiutare nella “messe”. Nel 1966 il fratello e la sorella Jackson, degli Stati Uniti, vennero come missionari a Montserrat. Il fratello e la sorella Ondejko, canadesi, arrivarono a S. Kitts l’anno dopo. E, naturalmente, i proclamatori del Regno locali, sempre più numerosi, hanno continuato il fedele servizio a Geova.

L’OPERA DEI SORVEGLIANTI VIAGGIANTI

Da quando Joshua W. Steelman visitò le Leeward come sorvegliante viaggiante nel 1947, quest’opera ha avuto una parte molto importante nel promuovere la predicazione del Regno in queste isole. Permetteteci dunque di parlarvi un po’ di quest’attività nel corso degli anni.

In quei primi tempi, nelle Leeward, i sorveglianti viaggianti spesso dovevano portare con sé un lettino pieghevole e cucinare i propri pasti, perché i loro umili compagni di fede semplicemente non erano in grado di ospitarli. Soprattutto a Dominica era molto difficile viaggiare. Perciò in quell’epoca nessun sorvegliante viaggiante era sposato. Solo nel 1956 Roseau e Portsmouth furono collegate da una strada. Ma ugualmente, a causa delle strade tortuose ci volevano quasi due ore e mezzo per percorrere in auto gli oltre 80 chilometri di strada che separavano le due città, benché la loro distanza effettiva fosse di soli 32 chilometri. Un visitatore osservò: “Nell’isola ci sono tanti picchi, creste e burroni che in proporzione all’estensione è più montuosa della Svizzera”. Il patois, un brutto dialetto francese parlato da quasi 70.000 abitanti, presenta un altro ostacolo per la divulgazione della verità biblica.

Quando visitavano Dominica, i sorveglianti di circoscrizione dovevano percorrere a piedi impervi sentieri di montagna per recarsi da una città all’altra. La forte fibra e lo zelo di Fred Snow lo indussero a sforzarsi di ridurre ogni volta il tempo che impiegava per recarsi a piedi da Grand Bay a La Roche superando il monte Paix Bouche.

Nel corso degli anni molti fratelli hanno svolto l’opera della circoscrizione nelle Leeward. Non è possibile raccontare tutte le loro esperienze. Ma una cosa è certa: i loro sforzi sono stati apprezzati.

Ripensando alle prime visite dei sorveglianti di circoscrizione a Dominica, Hodge Dominique osserva: “Quando ricevevo una lettera della Società che annunciava la visita di un fratello, rimanevamo sul molo fin quasi a mezzanotte scrutando il mare per avvistare qualche imbarcazione. In quei tempi, prima che la Società aprisse la filiale ad Antigua, spesso arrivavano a bordo di un piroscafo francese. Ricordo che il sorvegliante di circoscrizione era sempre così contento di vederci, e io lo accompagnavo subito a casa mia”. Certo tale apprezzamento, l’intima associazione e il relativo scambio d’incoraggiamento hanno nel corso degli anni recato beneficio sia ai sorveglianti viaggianti sia ai fratelli che visitavano. — Rom. 1:11, 12.

Alla fine degli anni cinquanta, piste di atterraggio cominciarono a comparire al limitare della foresta in quasi tutte le isole e questo portò maggiore afflusso di turisti. Ma ha permesso anche ai sorveglianti di circoscrizione e alle loro mogli di viaggiare da un’isola all’altra in pochi minuti. Era certo molto meglio che attendere per settimane, e a volte mesi, i due piroscafi che facevano servizio nell’arcipelago.

Inoltre, con gli aiuti finanziari della Gran Bretagna, del Canada e degli Stati Uniti, nelle isole è migliorata la situazione in quanto a elettricità, acqua e strade. Di questo progresso beneficia tutta la popolazione, inclusi i Testimoni locali e i sorveglianti viaggianti.

CAMBIA IL MODO DI VIVERE

Il passar del tempo ha portato molti cambiamenti in queste isole e ai loro abitanti. Ma nulla ha influito sulla vita di alcuni più della Parola e dello spirito di Geova Dio. Con la proclamazione del messaggio del Regno sono state trovate le persone “desiderabili” che hanno preso posizione per Geova. (Agg. 2:7) Molti isolani sono cauti per natura, ma amichevoli. Alcuni, pur essendo timidi come gli originali caribi, cambiano modo di fare e accettano uno studio biblico.

Ogni parte del territorio, ogni villaggio isolato, è diventato importante per noi che vi abbiamo proclamato la “buona notizia”. Per esempio circa 400 discendenti dei caribi vivono in una riserva nella zona del fiume Gaulette, sulla sponda atlantica di Dominica. Essi intagliano ancora a mano le canoe che un tempo usavano per la guerra e ora vendono ai turisti amanti della pesca. Il messaggio del Regno ha raggiunto anche questi discendenti dei caribi e ha avuto una buona influenza sulla loro vita. Che gioia, durante l’anno di servizio 1970, vedere i primi due di loro battezzati!

Pure incoraggiante è il fatto che i fratelli e le sorelle più giovani hanno accettato con entusiasmo la responsabilità e hanno avuto la benedizione di Geova. Negli ultimi anni parecchi di questi giovani, come i primi proclamatori della “buona notizia” in queste isole, hanno organizzato gli interessati in piccoli gruppi nei villaggi sperduti. Tale opera ha rafforzato moltissimo le congregazioni centrali, specialmente ad Antigua, S. Kitts e Dominica.

COSTRUIAMO IN VISTA DEL FUTURO

Oltre al mutato modo di vivere, negli ultimi anni è cambiato il contorno stesso di queste isole. Giganti meccanici hanno scavato enormi tratti di terra per costruirvi complessi residenziali e alberghi di lusso. Ma anche i testimoni di Geova hanno costruito in vista del futuro.

Già nel 1966, con la continua espansione della nostra opera, i locali della filiale e della casa missionaria, affittati al secondo piano di un edificio a Saint John’s (Antigua) cominciavano a essere insufficienti. Quell’anno si cominciò a cercare locali più adatti. Anche in questo abbiamo avuto la benedizione di Geova. Infatti nel novembre 1966 venne acquistato un appezzamento di terreno a Saint John’s e la Società vi ha costruito un bell’edificio a due piani. A pianterreno c’è una spaziosa Sala del Regno e anche il deposito della letteratura e l’ufficio della filiale. Al primo piano possono essere alloggiati comodamente otto missionari. L’edificio venne inaugurato il 26 gennaio 1968, durante la visita di zona di Robert W. Wallen della sede centrale della Società a Brooklyn. Oltre 200 persone furono presenti in quella felice occasione.

Ma il lavoro di costruire in vista del futuro non finisce qui. In varie parti di queste isole il popolo di Geova ha costruito bei locali per l’adorazione. Oggi tutte le congregazioni delle Leeward tranne due hanno la propria Sala del Regno in proprietà. Una delle sale più grandi, con 500 posti all’interno e possibilità di accogliere una folla ancora maggiore, è stata costruita nel 1976 dai fratelli di Antigua.

FORTI VINCOLI DI AMORE CRISTIANO

Oggi i veri cristiani delle Leeward non hanno ragione di sentirsi lontani e isolati dai compagni di fede in altre parti della terra. Sentono invece il vincolo di amore e l’intimità caratteristici del popolo di Geova in tutto il mondo. (Giov. 13:34, 35) Indubbiamente molti fattori vi contribuiscono, ma sembra particolarmente opportuno menzionarne uno.

I fratelli e le sorelle di queste isole hanno ricevuto molto incoraggiamento spirituale dalle visite dei fratelli della sede di Brooklyn. Per esempio, nel novembre 1968 furono molto felici della prima visita del fratello N. H. Knorr, allora presidente della Società. I 281 presenti al suo discorso ebbero l’opportunità di vedersi nello “specchio” menzionato dal discepolo Giacomo. Furono esortati a ‘accettare con mitezza che fosse piantata in loro la parola di Dio’, e furono aiutati a vedersi alla luce dei tempi pericolosi in cui viviamo. (Giac. 1:21-24) Quindi un gruppo di circa 20 o 30 fratelli e sorelle rimasero per un’ora all’aeroporto, sotto una volta di stelle tropicali, continuando la cordiale conversazione in attesa dell’aereo che avrebbe portato il fratello Knorr alla prossima tappa della sua visita alle filiali delle Antille e dell’America meridionale.

Siamo anche stati molto incoraggiati dalle recenti visite di fratelli dell’attuale Corpo Direttivo dei testimoni di Geova. Lloyd Barry, Albert Schroeder e John Booth hanno visitato S. Kitts e Antigua nell’agosto 1976. Il fratello Barry e il fratello Schroeder, nonostante l’intenso programma, sono riusciti a venire a S. Kitts per una serata. Quella sera, meno di un’ora prima del discorso che dovevano pronunciare, i visitatori espressero il desiderio di provare com’era il territorio. Immaginate la gioia dei Testimoni locali e dei loro ospiti mentre si avviavano nel crepuscolo per dare testimonianza agli isolani. Poco dopo i fratelli furono felici di vedere 375 persone riunite per ascoltare gli incoraggianti discorsi pronunciati dai fratelli in visita.

John Booth ha presieduto un’assemblea di distretto tenuta nelle Leeward alla fine di agosto del 1976. Ma altri fratelli del Corpo Direttivo ci hanno fatto visita. Nell’ottobre 1976 Lyman Swingle ha trascorso due giorni con i fratelli di Dominica. E. C. Chitty ci ha fatto una visita di zona nel 1977, e Daniel Sydlik nel 1978. Non è meraviglia dunque che i fratelli e le sorelle delle Leeward si sentano vicini ai loro compagni di fede della sede centrale. Certo il popolo di Dio in queste isole apprezza il vincolo dell’amore cristiano che lo unisce agli adoratori di Geova in tutta la terra.

CONGRESSI INTERNAZIONALI “FEDE VITTORIOSA”

Com’è stato elettrizzante per i fratelli e le sorelle delle Isole Leeward ospitare il congresso internazionale “Fede vittoriosa” tenuto dal 23 al 27 agosto 1978 a Saint John’s (Antigua)! Che gioia vedere fra i delegati fratelli e sorelle provenienti da Svezia, Inghilterra, Stati Uniti, Canada e dalle Antille. Il massimo dei presenti è stato di 1.717, e 35 sono stati i battezzati.

Molto incoraggiante per i missionari, e una prova della crescita spirituale dei fratelli locali, era il fatto che l’assemblea era stata organizzata interamente da fratelli locali. Il fratello Karl Klein del Corpo Direttivo presiedeva all’assemblea, e diversi altri della famiglia Betel di Londra e di Brooklyn hanno partecipato al programma.

SEMPRE FELICI NEL SERVIZIO DI GEOVA

“Dovrei ritornarci?” aveva scritto W. R. Brown al fratello J. F. Rutherford nel 1922 dopo aver fatto discepoli in queste deliziose isole. Il fratello W. R. Brown venne mandato altrove, ma negli anni successivi molti altri come il fratello Brown sono ‘tornati più volte in queste isole’, e molte persone preziose sono affluite alla casa di Geova, servendolo fedelmente. (Isa. 2:2-4; Agg. 2:7) Ma che dire del futuro? Le prospettive sono eccellenti! Attualmente nelle Leeward ci sono 716 proclamatori del Regno. Al Pasto Serale del Signore il 23 marzo 1978 ci sono stati 1.594 presenti, in 18 congregazioni e due gruppi isolati.

Ricordando gli anni in cui si è recato testimonianza al Regno nelle Leeward, risulta che è stato scritto un documento inalterabile di fedeltà. Abbiamo goduto il grande amore e la paziente direttiva di Geova per mezzo dello “schiavo fedele e discreto”. (Matt. 24:45-47) E siamo felici nel servizio di Dio. Finché egli non dirà che l’opera è finita, i veri cristiani nelle Isole Leeward continueranno a rallegrarsi mentre proclamano la meravigliosa notizia: “Geova stesso regna! Gioisca la terra. Si rallegrino le molte isole”. — Sal. 97:1.

[Cartina a pagina 176]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

ISOLE LEEWARD

ANGUILLA (Brit.)

S. MARTIN (Oland. e Fr.)

Oceano Atlantico

S. BARTHÉLEMY (Fr.)

SABA (Oland.)

SINT EUSTATIUS (Oland.)

S. KITTS (Brit.)

BARBUDA (Brit.)

NEVIS (Brit.)

ANTIGUA (Brit.)

MONTSERRAT (Brit.)

GUADALUPA (Fr.)

Mare Caribico

DOMINICA (Brit.)

[Immagine a pagina 188]

La “Sibia”, goletta usata un tempo per portare la “buona notizia” nelle Leeward e in altre isole dei Caraibi