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Francia

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La Francia, con un’estensione di oltre 550.000 chilometri quadrati, è il paese più grande d’Europa, a eccezione dell’Unione Sovietica. I francesi hanno l’abitudine di chiamare il loro paese “esagono”. Ne capite il perché guardando la cartina della Francia che accompagna questo rapporto. Il paese ha belle spiagge lungo il canale della Manica e lungo le coste atlantiche e mediterranee; vi si trovano inoltre le maestose cime innevate delle Alpi e dei Pirenei.

La Francia è una repubblica suddivisa in 96 dipartimenti amministrativi e include l’isola mediterranea della Corsica. La popolazione francese di oltre 53 milioni di persone è una mescolanza di vari tipi che rispecchiano i loro remoti antenati: mediterranei, celti, germani e latini. La lingua parlata oggi è il francese, benché in quella che era l’Alsazia-Lorena i vecchi parlino ancora tedesco o un dialetto tedesco locale. Molti minatori venuti in Francia dalla Polonia dopo la prima guerra mondiale parlano polacco. Ci sono anche parecchi italiani e algerini. Negli ultimi tempi sono venuti in Francia molte migliaia di lavoratori spagnoli e portoghesi, per cui da un capo all’altro del paese si ode parlare spesso la loro lingua.

La Francia è un paese prevalentemente cattolico; la comunità protestante francese fu notevolmente ridotta in seguito alle persecuzioni del XVI e del XVII secolo. Tuttavia, commentando la situazione religiosa in Francia, l’Encyclopædia Britannica afferma:

“Un fenomeno comune a tutti i paesi occidentali ma particolarmente evidente in Francia è l’allontanamento delle masse dai gruppi religiosi. Ha a che fare con la maggiore industrializzazione e urbanizzazione. Mentre le comunità rurali restano in genere più attaccate alla fede tradizionale, gli abitanti delle città, in particolare quelli dei quartieri suburbani, vanno soggetti a un processo di scristianizzazione”.

RUSSELL PONE LE BASI

L’attività dei testimoni di Geova in Francia risale alla fine del XIX secolo. Nel 1891 Charles T. Russell, presidente della Watch Tower Society, fece un viaggio a Parigi e nel numero inglese della Torre di Guardia di Sion del novembre 1891 scrisse le sue impressioni sul campo francese: “L’aperta miscredenza si va rapidamente diffondendo tra i francesi, benché molti siano ancora accecati dalla profonda superstizione cattolica”.

Tuttavia, questa impressione negativa non impedì al fratello Russell di far tradurre in francese gli Studi sulle Scritture. Egli dispose anche di far tradurre in francese vari trattati e opuscoli, ponendo così le basi per la futura predicazione della buona notizia in Francia.

UN OSCURO BOSCAIOLO SVIZZERO

In un imprecisato anno dopo il 1890 e prima del 1900, un oscuro boscaiolo svizzero di nome Adolphe Weber si recò negli Stati Uniti. A Pittsburgh lavorò come giardiniere per il fratello Russell e grazie a lui ottenne profonda conoscenza delle Scritture. Dopo qualche tempo, Weber si offrì di tornare in Europa per evangelizzare i paesi di lingua francese. Il fratello Russell finì per accettare la proposta e acconsentì a finanziare l’opera di predicazione nell’Europa di lingua francese.

Adolphe Weber era un uomo semplice dall’aspetto contadinesco. Ma nello stesso tempo era un cristiano devoto e maturo che conosceva bene l’inglese, il francese e il tedesco. Tornato in Svizzera, mise degli annunci pubblicitari su riviste e giornali religiosi francesi per il I Volume degli Studi sulle Scritture e per altri opuscoli scritti dal fratello Russell.

PRIMI SEGNI DI INTERESSE

Il 12 agosto 1900 un francese di nome Elie Thérond, abitante in un paesino chiamato Beauvène nella Francia centrale, rispose all’annuncio e ordinò della letteratura biblica. Elie riconobbe l’accento della verità e cominciò subito a divulgare il messaggio. Più tardi, nel 1905, la sua casa fu utilizzata come primo deposito per la spedizione di letteratura della Watch Tower in Francia.

Nel 1901 anche Jean-Baptiste Thilmant, un droghiere abitante in un villaggio minerario vicino a Charleroi, in Belgio, lesse uno degli annunci del fratello Weber e ordinò della letteratura biblica. Nel 1902 organizzò in casa sua un gruppetto di Studenti Biblici. In seguito questo gruppo portò la verità nella Francia settentrionale, come vedremo presto.

Nel 1903 il fratello Russell tornò in Europa e prese accordi col fratello Weber per pubblicare in francese La Torre di Guardia di Sion. Il primo numero, che portava la data dell’ottobre 1903, fu un’edizione trimestrale di otto pagine. Nel gennaio del 1904, divenne un periodico mensile.

“COLTIVATO” IL TERRENO FRANCESE

Rispondendo agli annunci del fratello Weber su giornali e riviste, il numero delle persone che ordinavano e studiavano la letteratura biblica della Società aumentava di continuo. D’estate, il fratello Weber faceva il boscaiolo e il giardiniere in Svizzera, distribuendo trattati e predicando agli svizzeri di lingua francese. Quindi intraprendeva lunghi viaggi per visitare coloro che avevano ordinato letteratura o si erano abbonati alla Torre di Guardia in Francia e in Belgio. Durante questi viaggi faceva lavori di giardinaggio e altri lavori saltuari per pagarsi le spese. Grazie al devoto servizio del fratello Weber, la verità cominciò a diffondersi in varie parti della Francia.

Nel 1904 il fratello Weber visitò la famiglia Thilmant vicino a Charleroi in Belgio. Spiegò loro come distribuire i trattati fuori delle chiese protestanti e li incoraggiò a estendere le loro attività nella Francia settentrionale. Nell’agosto del 1904 Thilmant e la giovane figlia Joséphine si recarono in treno nella città di Denain, nella regione mineraria della Francia settentrionale, dove distribuirono trattati e riviste Torre di Guardia fuori della chiesa battista. Vari seguaci di questa chiesa lessero con interesse la letteratura e si abbonarono alla Torre di Guardia. Queste famiglie cominciarono a fare domande imbarazzanti al ministro battista, che alla fine disse loro di non farsi più vedere nella sua chiesa. Essi decisero di radunarsi insieme per studiare la Bibbia nella casa di Jules Lequime, ad Haveluy, vicino a Denain. Fra parentesi, i figli e i nipoti di queste famiglie di Denain — i Lequime, i Vaucamp e i Polard — sono ancora Testimoni attivi, e due nipoti servono attualmente come sorveglianti di circoscrizione in Francia.

Nel 1906 il fratello Weber visitò il gruppo di Denain e li aiutò a organizzarsi. Ben presto la congregazione di Denain distribuiva trattati fuori della chiesa protestante nella vicina città di Sin-le-Noble. A poco a poco parecchie famiglie si interessarono della verità, e tra queste la famiglia Palmaert. Il fratello Weber li organizzò in un gruppo che si radunava nella casa di Victor Jupin, morto il 15 novembre 1969, dopo avere servito Geova fedelmente per una sessantina d’anni.

Il ministro battista di Denain nutriva sempre la speranza che quelli che erano diventati Studenti Biblici sarebbero infine tornati all’ovile battista. Fra sé pensava: ‘Aspetta che uno di loro muoia o che voglia sposarsi! Correranno da me per la funzione’. Ma le sue speranze andarono in fumo prima nel 1906, alla morte di un fratello, e di nuovo nel 1907, quando due delle ragazze Lequime si sposarono. I fratelli della congregazione locale di Studenti Biblici tennero il servizio funebre e celebrarono i matrimoni.

L’opera intanto si estendeva più a sud. Nel 1907 un maestro di scuola vicino a Rennes distribuiva il I Volume degli Studi sulle Scritture e riviste Torre di Guardia nella cattolica Bretagna. A quell’epoca c’erano tre depositi di letteratura in Francia, e gli abbonamenti alla Torre di Guardia in francese potevano essere inviati a uno qualsiasi di questi tre indirizzi. Verso la fine del 1907 fu pubblicata nella Torre di Guardia francese una “Richiesta di volontari”.

Nel 1908 e nel 1909 le congregazioni di Denain e di Sin-le-Noble predicarono nel territorio circostante e formarono gruppi di studio in altri centri della Francia settentrionale, tra cui Lens e Auchel, nel dipartimento di Pas-de-Calais.

LE PRIME VISITE DEI PELLEGRINI

Dal dicembre del 1908 al febbraio del 1909, Weber visitò come pellegrino vari fratelli isolati e gruppi in venti dipartimenti o circoscrizioni amministrative della Francia, inclusi grossi centri come Besançon, Grenoble, Valence, Bordeaux, Nantes, Rennes, Angers, Parigi e Nancy. Pure verso quell’epoca la verità aveva cominciato a penetrare nella regione di lingua tedesca dell’Alsazia-Lorena. Un certo fratello Schutz operava nella città di Sainte-Marie-aux-Mines, e nella cittadina di Petersbach altri Studenti Biblici distribuivano la pubblicazione Cibo per i cristiani riflessivi in lingua tedesca.

Nel dicembre del 1909 e nel gennaio del 1910, tre fratelli pellegrini, A. Meyer, S. Seguier e Adolphe Weber, visitarono 34 città della Francia, tenendo adunanze in molte di esse, tra cui Roubaix, un grosso centro dell’industria tessile nel nord della Francia, dove fu formata una congregazione. La sosta più lunga fu fatta a Parigi, dal 18 al 20 dicembre 1909, il che sta a indicare come a questo punto stava nascendo l’interesse nella capitale francese. Quello stesso anno, La Torre di Guardia francese cambiò nome, da Le Phare de la Tour de Sion (letteralmente Il Faro della Torre di Sion) a La Tour de Garde (La Torre di Guardia), nome che ha ancor oggi.

Nel 1910 fu pubblicato in francese il primo numero dei trattati “Pulpito dei popoli”. Il numero della Torre di Guardia francese dell’aprile 1910 conteneva un’altra “Richiesta di volontari”, così espressa: “Abbiamo ora un gran numero di trattati Pulpito dei popoli. Sono state appena stampate 100.000 copie del primo trattato. È un’edizione speciale che si può dare a tutti”.

Il 1910 terminò con un altro viaggio del fratello Weber come pellegrino nelle varie parti della Francia. Egli parti il 22 dicembre 1910 e terminò il viaggio il 28 gennaio 1911 dopo aver visitato 30 gruppi di Studenti Biblici in Francia. Immediatamente prima del suo viaggio, il 4 e 5 dicembre 1910, era stata tenuta a Lens, nel nord della Francia, un’assemblea generale degli Studenti Biblici.

RUSSELL VISITA LA FRANCIA ALTRE DUE VOLTE

Il grande avvenimento del 1911 fu la visita del presidente della Società, Charles T. Russell. Il 14 aprile, a un’assemblea tenuta a Denain, parlò a un gruppo di oltre 100 persone e il giorno dopo, a Lens, a 70 persone. A queste assemblee furono presenti anche Studenti Biblici provenienti dal Belgio. Il fratello Weber e Alexandre Freytag, un altro fratello svizzero che cominciava ad avere un’importante parte direttiva nell’opera nei paesi di lingua francese, assisterono il fratello Russell in queste occasioni.

Dal dicembre del 1911 al marzo del 1912 il fratello Russell fece il giro del mondo. Gli appunti su quel viaggio (Souvenir Notes) dicono: “Da Roma siamo andati a Parigi, dove abbiamo incontrato la piccola classe di Studenti Biblici Internazionali di quella grande città”. Durante questo viaggio Russell dispose fra l’altro che nel giugno del 1912 venisse aperto a Ginevra in Svizzera quello che sarebbe stato chiamato l’“ufficio francese”. Doveva dirigere l’opera in Francia, Belgio e Svizzera di lingua francese. Il fratello Russell affidò la direzione di questa filiale a Emile Lanz, un dentista svizzero abitante a Mulhouse, in Alsazia. Lanz si valse dell’opera di Alexandre Freytag, che aiutò a tradurre La Torre di Guardia in francese.

Pertanto Adolphe Weber, che aveva fedelmente diretto l’opera nell’Europa di lingua francese sin dagli inizi sul volgere del secolo, si mise da parte cedendo il passo ai più istruiti Lanz e Alexandre Freytag. Tuttavia il fratello Weber conservò un buono spirito e continuò a fare le sue visite annuali come pellegrino alle congregazioni e ai fratelli isolati nei territori di lingua francese. Nel dicembre del 1912 partì per un lungo viaggio che lo portò in 42 città e villaggi della Francia.

UNA LETTERA DEL PRESIDENTE

Il numero della Torre di Guardia francese del marzo 1913 pubblicò una lettera del fratello Russell indirizzata ai fratelli di lingua francese. Essa diceva fra l’altro:

“È con piacere che ho appreso recentemente del crescente interesse manifestato dai fratelli in Francia, Svizzera, Belgio e Italia. Ne sono felicissimo. . . . Devo dire alcune parole sui vantaggi dell’opera dei distributori volontari che offrono trattati liberamente e saggiamente a chiunque sia disposto a leggerli. Quest’opera dev’essere compiuta senz’altro, in modo particolare, nelle località protestanti, in base alle istruzioni che riceverete dall’ufficio di Ginevra. . . . Spero che quest’anno sia compiuto un grande sforzo in Francia, e che tutti i volontari che parteciperanno all’opera di mietitura ricevano benedizioni corrispondentemente grandi. Sembra che in Francia l’opera dei colportori non abbia avuto gli stessi buoni risultati che altrove. Ce ne dispiace, ma dobbiamo accettare la realtà”.

Nell’anno che precedette la prima guerra mondiale si tennero varie assemblee in Francia. In marzo si tenne un’assemblea di due giorni a Lens, nel nord, e durante l’estate si tenne un’altra assemblea di due giorni nella stessa regione, a Denain, a cui assisterono 260 persone.

RUSSELL E RUTHERFORD A PARIGI

Il 31 agosto 1913 il fratello Russell ripassò da Parigi e tenne un’adunanza nella Salle de l’Exposition d’Agriculture, rue d’Athènes, vicino alla stazione di Saint-Lazare. Furono presenti una settantina di fratelli, tra cui alcuni venuti dal Belgio, dalla Svizzera e dalla Germania.

Poche settimane dopo, il 19 settembre 1913, anche Joseph F. Rutherford pronunciò un discorso pubblico a Parigi. Il giorno seguente tenne un discorso pubblico nel Grand Théâtre di Denain, nel nord della Francia, alla presenza di oltre 1.000 persone!

RAPPORTO SUL PERIODO ANTERIORE ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Facendo un rapporto al fratello Russell sull’opera compiuta nel 1913 in Francia e nella Svizzera di lingua francese, il fratello Emile Lanz scrisse:

“Abbiamo deciso di concentrare gli sforzi specialmente su quelle parti del paese in cui abitano i discendenti protestanti degli ugonotti e i seguaci di altre sette protestanti. Stiamo indicendo adunanze pubbliche in queste località e raccogliendo gli indirizzi di quelli che mostrano interesse. . . . La ‘Tour de Garde’ [“Torre di Guardia” francese] ha 800 abbonati. . . . Il servizio dei fratelli pellegrini si limita alla Svizzera francese, alla Francia settentrionale e al Belgio, dove ci sono congregazioni”.

Pertanto, al termine del periodo che va dagli inizi del secolo al 1913, ci si era interessati soprattutto dei protestanti francesi, che formavano solo l’1,5 per cento della popolazione, e neppure di tutti questi, dato che ci si era concentrati sul nord della Francia.

Il 1914 vide anche estendere l’opera in Alsazia. Il 20 febbraio i fratelli di Mulhouse organizzarono la prima adunanza pubblica da tenere a Strasburgo. Davanti a un folto uditorio il fratello Emile Lanz pronunciò il discorso “Dove sono i morti?” Dei presenti, 350 lasciarono nome e indirizzo. Gli interessati furono visitati da un fratello colportore della Germania, e così fu formato a Strasburgo un gruppetto di Studenti Biblici. In luglio vennero battezzati sette nuovi fratelli.

TEMPI DIFFICILI IN FRANCIA

La Torre di Guardia francese dell’agosto 1914 annunciò per il 15 e 16 agosto un’assemblea generale a Denain. Ma il 3 agosto 1914 la Germania dichiarò guerra alla Francia, e l’assemblea dovette essere annullata. Ai primi di agosto la Germania invase il Belgio e il nord della Francia. Alcuni fratelli sfollarono nella zona di Parigi, dove si unirono alla piccola congregazione che vi era già lì. Altri fratelli rimasero sul posto e continuarono a predicare. Benché la zona fosse occupata dai tedeschi, i fratelli di Denain e dintorni riuscivano a tenere le adunanze tutte le domeniche. Dai fratelli di Charleroi in Belgio ricevevano copie dattiloscritte della Torre di Guardia.

Più a sud il fratello Théophile Lequime, che aveva lasciato Denain e abitava ora nei pressi di Parigi, traduceva gli articoli della Torre di Guardia e li ciclostilava per i fratelli. Quindi, di qua o di là delle linee tedesche, i fratelli ricevevano il cibo spirituale. Tuttavia, si andava diffondendo un sentimento di delusione fra certi unti cristiani, incluso lo stesso Emile Lanz. Aveva visto terminare il 1914 senza che i cristiani fossero stati “rapiti . . . per incontrare il Signore nell’aria”, secondo il loro intendimento di I Tessalonicesi 4:17. Era evidente che nei paesi di lingua francese stava cominciando un periodo difficile per l’opera.

Facendo il suo rapporto al fratello Russell sull’anno di servizio 1915, Lanz scrisse un lungo commento per giustificare l’operato dell’ufficio di Ginevra. Ma non disse una parola sugli sforzi compiuti in passato e che avevano fatto crescere l’opera fino al punto di rendere necessario l’ufficio di Ginevra! Il fratello Russell cominciò a nutrire dei sospetti sull’operato di Lanz, e nel 1916 mandò in Svizzera Conrad Binkele, un americano di origine tedesca residente a Brooklyn, per investigare la situazione. Lanz se ne risentì, manifestò uno spirito ribelle e infine si mise contro la Società. Pertanto il fratello Binkele si prese cura dell’ufficio centrale svizzero a Zurigo, mentre Alexandre Freytag dirigeva l’“ufficio francese” a Ginevra. La crisi era superata.

UNA CRISI MAGGIORE

Il fratello Freytag, che traduceva le pubblicazioni della Società in francese, si prendeva delle libertà, inserendo le proprie idee nella Torre di Guardia. Il fratello Weber notò questi cambiamenti e avvisò Brooklyn. Il fratello Russell, che aveva appena nominato Freytag direttore dell’ufficio di Ginevra, scrisse a Weber: “Se [Freytag] è un servitore malvagio, lo si vedrà”.

Il 31 ottobre 1916 il fratello Russell morì e questo causò ulteriori dubbi e prove ai fratelli, che attendevano la notizia di chi sarebbe stato il suo successore. Infine, nel gennaio del 1917, il fratello Rutherford fu eletto presidente della Società.

In seguito Rutherford, in una lettera a Freytag, incoraggiò i fratelli francesi ‘a seguire il programma stabilito per le domande bereane’. Questo termine si applicava alle domande fornite per lo studio della Torre di Guardia in gruppo. Pare che nel 1917 questi studi bereani fossero stati trascurati nelle congregazioni di lingua francese, il che spiega la lettera del fratello Rutherford.

Ma un’altra ragione per cui il fratello Rutherford insisteva sull’uso delle domande bereane era di aiutare i fratelli ad attenersi alla verità pubblicata dalla Società. È assai probabile che il fratello Rutherford fosse stato informato che Freytag, quando traduceva La Torre di Guardia, vi inseriva le sue idee. È significativo che quando Freytag organizzò un’assemblea per i fratelli di lingua francese da tenersi a Ginevra dal 6 all’8 ottobre 1917, il fratello Rutherford scrisse una lettera da leggere al congresso, che diceva in parte:

“Desidero cogliere questa occasione per salutarvi nell’amore di Cristo e assicurarvi che la vostra felicità spirituale e temporale mi sta profondamente a cuore. . . . Le prove infuocate che sono permesse mostreranno chi è approvato e chi non lo è. . . . Tutti coloro che hanno orgoglio e ambizione nel proprio cuore sono in grave pericolo, perché gli angeli caduti approfitteranno della loro debolezza e li sopraffaranno se non resistono con fermezza a queste tendenze. Qualsiasi sentimento di amarezza profondamente radicato nel loro cuore è un’occasione per il Maligno. . . . Sforziamoci d’essere messaggeri e servitori della verità, non dell’errore. . . . Evitiamo le discussioni vuote e allontaniamoci da ogni calunnia e pettegolezzo. . . . Dio ama la fedeltà e la lealtà, il che significa che dobbiamo essere leali a Dio, leali al Signore, leali alla sua causa e ai metodi che ha stabiliti per diffondere il messaggio del Regno”.

Benché cordiale e generoso con i suoi collaboratori, il fratello Rutherford era anche un tipo brusco e schietto. Sospettava di coloro che davano l’impressione di volerselo ingraziare con l’adulazione. D’altra parte, Freytag era uno che dava moltissima importanza alla formazione del carattere e amava richiamare l’attenzione su di sé e suscitare ammirazione, particolarmente fra le sorelle. Quindi Freytag era uno di quelli che si offendeva per le maniere di Rutherford.

In un rapporto sull’opera in territorio francese stampato nel numero della Torre di Guardia francese del dicembre 1918, Freytag criticò apertamente la ‘sede centrale’ per averlo informato che da quel momento in poi l’ufficio di Ginevra doveva provvedere alle proprie spese. Bisogna ricordare che a quell’epoca il fratello Rutherford e sette altri fratelli della sede centrale della Betel stavano ingiustamente scontando una condanna nella prigione di Atlanta (Georgia, U.S.A.). Evidentemente Freytag fece questo ragionamento: ‘Russell è morto. I suoi collaboratori sono in prigione. Quindi secondo Rivelazione 3:15-21, essi sono i moderni laodicesi che Dio ha vomitato dalla sua bocca. Io sono il messaggero del Signore. Dio mi ha scelto per stabilire la nuova terra e condurre d’ora innanzi il suo popolo’.

LA CONGREGAZIONE DI PARIGI INFORMA PITTSBURGH

Data la situazione, il 19 gennaio 1919 la congregazione di Parigi inviò una lettera all’ufficio di Ginevra con copia alla sede centrale della Società, temporaneamente trasferita a Pittsburgh in Pennsylvania. Questa lettera parlava delle traduzioni “difettose” di libri, opuscoli e riviste nella lingua francese. Secondo questa lettera, contenevano “tanti errori di traduzione che i fratelli esitano a vendere o distribuire varie pubblicazioni”. La lettera deplorava “i metodi usati da uno dei direttori responsabili dell’ufficio di Ginevra”. Questa lettera era firmata dal fratello H. Roussel, segretario della congregazione di Parigi, per conto del comitato degli anziani.

Lo stesso mese, il gennaio del 1919, la congregazione di Parigi costituì il cosiddetto “Comitato centralizzato” al posto dell’ufficio di Ginevra. Questo perché non pensavano più che la direttiva impartita dall’ufficio di Ginevra rappresentasse la direttiva del Signore.

LE MANOVRE DI FREYTAG

A partire dal numero di aprile del 1919, Freytag stampò il suo nome nella seconda pagina di ciascuna Torre di Guardia francese, non più come “direttore” dell’ufficio di Ginevra, ma come “editore” della Torre di Guardia. Dato che l’edizione francese della Torre di Guardia corrispondeva sempre meno all’edizione inglese, alcuni fratelli della Svizzera si presero la briga di pubblicare una traduzione più accurata della Torre di Guardia inglese. Così per qualche tempo circolarono tra i fratelli due edizioni francesi della Torre di Guardia!

Nell’agosto del 1919 Freytag trasferì al proprio indirizzo parte della letteratura in deposito e altre cose di proprietà della Società. Sapendo che in gennaio la congregazione di Parigi aveva informato Pittsburgh di quanto stava avvenendo, e che il 25 marzo 1919 il fratello Rutherford era stato scarcerato, indubbiamente Freytag si rendeva conto che presto la Società avrebbe agito di sicuro contro di lui. Pertanto cominciò a mettere al sicuro le cose che intendeva tenersi.

Infine, nel numero francese della Torre di Guardia del settembre 1919, Freytag scrisse un articolo in cui asseriva che ora la verità di Dio si poteva trovare per mezzo di lui a Ginevra.

SCACCIATO UNO SCHIAVO MALVAGIO

Il successivo numero della Torre di Guardia conteneva una lettera del fratello Rutherford indirizzata a tutti i lettori francesi. Essa diceva:

“Cari fratelli in Cristo,

“. . . Alcuni anni fa il fratello Russell, in qualità di rappresentante del Signore, stabilì a Ginevra, in Svizzera, una filiale della Watch Tower Bible and Tract Society, nominando il fratello A. Freytag come suo rappresentante locale. Il fratello Freytag era un semplice servitore della Società e del Signore. . . . Egli non è mai stato autorizzato a pubblicare riviste o trattati né a distribuire pubblicazioni a parte quelle scritte dal fratello Russell o sotto la sua direttiva. . . . Egli è in una posizione gravissima, poiché ora afferma che il Signore lo ha nominato come suo speciale messaggero con il compito di portare a termine l’opera della Chiesa.

“A causa della sua infedele condotta, l’amministrazione della Watch Tower Bible and Tract Society lo ha destituito, esonerandolo da ogni responsabilità in relazione alla filiale di lingua francese, e lo ha sostituito con il fratello C. C. Binkele. Il fratello Binkele è autorizzato a fare la scelta, subordinata alla mia approvazione, di un fratello francese che si occupi, sotto la sua direttiva, dell’opera francese”.

FREYTAG PORTATO IN TRIBUNALE

Sebbene Freytag fosse stato esonerato legalmente dall’incarico di rappresentante della Watch Tower Bible and Tract Society, la cosa non finì lì. Il personale dell’ufficio prese le sue parti e si rifiutò di sgombrare i locali della Società al N. 7 di rue de la Tour-Maîtresse, a Ginevra. Egli si tenne anche l’archivio degli abbonamenti alla Torre di Guardia, la letteratura in deposito e le costosissime apparecchiature usate per proiettare il Fotodramma della Creazione, tutto di proprietà della Società. Inoltre, continuò a pubblicare una rivista intitolata “La Torre di Guardia”.

Fu tentato di tutto per convincere Freytag a restituire alla Società quanto le apparteneva, ma invano. Infine si ricorse alla legge e Freytag fu costretto a restituire alla Società le cose che aveva rubato. L’ufficio della Società a Ginevra fu chiuso ufficialmente e le sue attività furono trasferite a Berna.

Naturalmente tutto questo fu una grande prova per i fratelli della Francia, del Belgio e della Svizzera di lingua francese. Alcuni, soprattutto in Svizzera, seguirono Freytag, che fondò una setta in cui egli era “il messaggero del Signore”. Con i mezzi finanziari forniti dai suoi seguaci, in seguito Freytag comprò una grande villa fuori Ginevra da cui dirigeva la sua setta. Quest’ultima esiste ancora in Francia col nome di “Amici dell’uomo”.

RISTABILITA LA PACE, C’È PROGRESSO

Nei territori di lingua francese l’opera ricominciò da capo. Risolto l’affare Freytag, il 28 settembre 1919 i fratelli francesi tennero un piccolo congresso a Parigi, dove fu evidente un ottimo spirito di unità e pace. I fratelli presero la determinazione di collaborare con i fratelli nominati dal presidente della Società. Il “Comitato centralizzato” fu sciolto, poiché era stato solo una ‘misura difensiva’ contro l’operato dell’ufficio di Ginevra finché la Watch Tower Bible and Tract Society non avesse riorganizzato l’opera.

Di nuovo ci fu solo una Torre di Guardia francese, e il fratello Adolphe Weber rientrò nel comitato di traduzione. Il fratello Rutherford scrisse ai fratelli di lingua francese e la sua lettera fu pubblicata nella Torre di Guardia francese del novembre 1919. Esprimeva il suo rammarico per l’affare Freytag e spiegava che ora il fratello Ernest Zaugg di Berna era responsabile dell’opera in lingua francese. Inoltre diceva:

“Speriamo che ora il Signore farà prevalere l’unità e l’armonia tra gli amici di lingua francese. . . . Se la situazione fosse stata più favorevole, sarei stato felice di venirvi a trovare, ma in questo momento di grande angustia per gli uomini e per le nazioni, sembra impossibile farlo. Tuttavia se l’anno prossimo, volendo il Signore, me ne sarà data l’occasione, spero di venire a trovarvi”.

Il fratello Rutherford riorganizzò l’opera in Francia, assegnando ai seguenti fratelli compiti direttivi: Conrad Binkele, con ufficio a Zurigo, era il responsabile generale. Ernest Zaugg, con ufficio a casa sua a Berna, era il direttore di quella che era chiamata “opera francese”, sotto la direttiva del fratello Binkele. Il fratello Zaugg aveva due “assistenti e consiglieri” locali, cioè Joseph Lefèvre a Parigi ed Emile Delannoy a Le Havre. Lefèvre assisteva Zaugg nella pubblicazione di letteratura in francese e Delannoy doveva aiutarlo a soddisfare le necessità delle congregazioni francesi. Inoltre, al fratello Henri Roussel fu affidata la responsabilità del deposito di letteratura che aveva in casa sua, al N. 11 di rue du Rhin, Parigi.

Il 27 agosto 1919 fu formata l’Associazione Francese degli Studenti Biblici Internazionali, con sede a Parigi, al N. 11 di rue du Rhin. Naturalmente l’opera in Francia era ancora diretta dalla filiale svizzera, ma questa associazione locale diede all’organizzazione francese una solida base legale.

All’inizio del 1920, il fratello Zaugg fece un lungo viaggio per visitare i fratelli in Francia (inclusa l’Alsazia-Lorena) e in Belgio. Tornato a Berna, scrisse ai fratelli una lettera che diceva:

“Ci siamo profondamente commossi vedendo lo zelo dei fratelli e delle sorelle che sono pronti e attendono istruzioni dalla Società e il materiale necessario per cominciare l’opera di mietitura. Ovunque ho avuto la netta sensazione che la terribile prova degli anni passati abbia dato frutto nei nostri diletti fratelli in Francia, Belgio e Alsazia, e siamo convinti che il Supremo Signore ha così preparato i suoi affinché, mediante i suoi strumenti, portino a termine l’opera che si deve ancora compiere nei territori di lingua francese”.

I fratelli accrebbero le loro capacità di insegnanti usando il questionario “Ministro della Parola di Dio” (chiamato V.D.M.). Consisteva di una ripetizione scritta di quattro pagine con 22 domande su soggetti scritturali. I fratelli francesi inviavano a Berna questi fogli con le risposte per farli correggere. Coloro che rispondevano in modo soddisfacente ad almeno l’85 per cento delle domande erano considerati ministri esperti della Parola di Dio.

Nel 1920 furono nominati in Francia anche fratelli pellegrini locali. Il primo fu il fratello Alfred Durieu di Roubaix, che aveva già svolto l’opera di colportore. In agosto anche il fratello Joseph Lefèvre di Parigi cominciò a servire come pellegrino, visitando i fratelli isolati della Francia centrale, una regione che era stata a lungo trascurata quando l’opera francese era sotto la direttiva di Lanz e Freytag. Poi nel dicembre del 1920, il fratello Emile Delannoy fu nominato pellegrino per la Francia e il fratello Werner Giger per l’Alsazia-Lorena e la Saar.

Dopo la prima guerra mondiale la Germania restituì l’Alsazia-Lorena alla Francia. E le miniere di carbone della Saar furono assegnate alla Francia a titolo di riparazione dei danni di guerra, mentre la Saar stessa fu posta sotto la tutela della Lega delle Nazioni per un periodo di 15 anni. Comunque, entrambi questi territori furono posti di nuovo sotto l’amministrazione dell’ufficio della Società a Berna.

VISITA DI RUTHERFORD: NUOVA ORGANIZZAZIONE

Come aveva sperato, nel settembre del 1920 il fratello Rutherford visitò Parigi. Il 19 settembre incontrò circa 120 fratelli, 40 dei quali venivano dal Belgio e dall’Alsazia. Il fratello Alfred Durieu gli fece da traduttore. La sera il fratello Rutherford pronunciò un discorso pubblico nella sala delle Sociétés Savantes alla presenza di un migliaio di persone, oltre 300 delle quali lasciarono nome e indirizzo per farsi visitare.

Verso la fine del 1920 fu annunciata la creazione dell’“Ufficio centrale europeo”. I paesi sotto la giurisdizione di questo ufficio con sede a Zurigo (in precedenza chiamato “filiale tedesca in Svizzera”) erano Svizzera, Francia, Belgio, Olanda, Germania, Austria e Italia. Il fratello Binkele ne fu nominato direttore, e il fratello Zaugg fu confermato come direttore dell’“opera francese”, i cui uffici si trovavano a Berna.

IL FOTODRAMMA DELLA CREAZIONE DÀ BUONI RISULTATI

Nel 1920 fu usato estesamente in Francia il Fotodramma della Creazione. Ad esempio fu proiettato nel nord, nella città di Denain, alla presenza di 900 persone. Si ottennero risultati anche migliori in Alsazia-Lorena e nella Saar. La Torre di Guardia francese dell’aprile 1921 riferisce:

Il Fotodramma è stato un completo successo in diverse parti dell’Alsazia-Lorena e del Bacino della Saar. Il successo più grande si è avuto a Saarbrücken, Völklingen e Strasburgo. . . . Benché la sala (di Saarbrücken) abbia 3.000 posti a sedere, molte persone interessate sono rimaste fuori ogni sera . . . A Völklingen lo spettacolo annunciato per le 8 di sera abbiamo dovuto anticiparlo alle 18,30 e i negozianti hanno chiuso prima proprio per assistere al Fotodramma. A Strasburgo, alla 4a proiezione, i 2.000 spettatori hanno ascoltato con insolito interesse e profondo rispetto fino alle 23,30 la spiegazione della meravigliosa istituzione del regno di Dio. Preghiamo il nostro buon Padre celeste di far produrre molto frutto a questo seme”.

Non v’è dubbio che Geova benedisse gli sforzi di far conoscere in questo territorio il suo nome e il suo regno. Il rapporto del pellegrino svizzero Werner Giger pubblicato nel numero della Torre di Guardia francese dell’agosto 1921 dice:

A Strasburgo il numero dei presenti alle adunanze continua a essere ottimo. Anche la domenica, agli studi bereani sul VII Volume assistono un centinaio di persone, mentre prima eravamo solo 50. A Brumath è stato formato un gruppo di 30 interessati. Non pèrdono mai un’adunanza ed è evidente che crescono in conoscenza. . . . Qui a Strasburgo 10 fratelli e sorelle si sono offerti per l’opera di colportore. Tornando a Saarbrücken, c’è un gruppo di 150 interessati che si riuniscono regolarmente. . . . In quella regione [Saar] parecchi amici vorrebbero essere battezzati”.

Il grande interesse mostrato in Alsazia e nella Saar fu coltivato dai pochi fratelli locali, nonché da fratelli della Svizzera. L’ufficio di Berna affidò a Fred Germann la responsabilità dell’opera in Alsazia-Lorena e nella Saar, dov’egli servì fedelmente fino al suo trasferimento avvenuto nel 1926. In quest’opera si avvalse dello zelante appoggio di Henri Geiger, sorvegliante della congregazione di Strasburgo. Pertanto, nel 1921, l’opera in Alsazia-Lorena e nella Saar cominciò a essere ben organizzata.

L’OPERA PROGREDISCE NONOSTANTE LE PROVE

L’opera progrediva anche nelle altre parti della Francia. Al principio del 1921 si tennero battesimi a Denain e a Bruay-en-Artois nel nord della Francia, oltre che a Parigi. Il rapporto della Commemorazione di quell’anno rivela che il totale dei presenti in Francia fu di 422 in 16 diverse città, tra cui 81 a Denain e 68 a Parigi.

Nel numero della Torre di Guardia francese dell’ottobre 1921 fu pubblicato l’invito a compiere il servizio di colportori. L’opera di predicazione consisteva soprattutto nella distribuzione del libro Milioni ora viventi non morranno mai. La Società stampò una lettera speciale che i fratelli avrebbero usato per presentare questo libro a parenti ed amici.

Nel 1921 anche l’opera dei pellegrini fu intensificata in Francia. I fratelli Delannoy e Durieu visitarono le congregazioni e i gruppi isolati a nord e a sud della Loira, e il fratello Adolphe Weber visitò le congregazioni della Francia orientale e settentrionale, di Parigi e della Normandia, terminando il suo viaggio in Alsazia.

Si ricorderà che dopo che Alexandre Freytag aveva lasciato la verità nel 1919, i fratelli Delannoy, Lefèvre e Roussel erano stati nominati assistenti del fratello Zaugg in Francia. Forse ricordate che Roussel era quel fratello che, come segretario della congregazione di Parigi, aveva firmato la lettera inviata nel gennaio del 1919 a Ginevra e a Pittsburgh, per protestare contro la slealtà di Freytag e dichiarare lealtà alla Società. Col passar del tempo, sia il fratello Lefèvre che il fratello Roussel cominciarono a essere insoddisfatti e finirono per diventare servitori malvagi.

Questo secondo periodo di prova nel territorio francese fu in effetti una conseguenza della ribellione che c’era stata in America nel 1917. Quell’anno, P. S. L. Johnson e quattro membri del consiglio dei direttori della Società avevano cercato di strappare il potere al neo-eletto presidente, fratello Rutherford. Andati a monte i loro piani, estesero la loro opposizione fuori della Betel con una grande campagna di discorsi e di lettere in ogni parte degli Stati Uniti, del Canada e dell’Europa.

Nel 1920 Johnson visitò le congregazioni più vecchie della Francia settentrionale, come Sin-le-Noble. Egli voleva causare divisione e allontanare i fratelli dall’organizzazione di Geova, e alla fine ci riuscì. Nel settembre del 1922 un gruppo di fratelli francesi, tra cui Roussel e Lefèvre di Parigi, stamparono una dichiarazione di 16 pagine, intitolata “Necessario un nuovo schieramento”, in cui criticavano il fratello Rutherford. Ne fecero un’ampia distribuzione tra i fratelli di lingua francese, accrescendo la confusione e le divisioni.

Nel 1922 fu tenuta a Denain una riunione generale e il fratello pellegrino Adolphe Weber fu mandato dalla Svizzera per occuparsene. La sorella Rachel Beugin e il fratello Samuel Nongaillard descrivono quanto accadde:

“Secondo quelli che erano scontenti, il fratello Russell era lo schiavo fedele e saggio, e dalla sua morte avvenuta nel 1916 l’opera doveva rimanere com’egli l’aveva lasciata. Non doveva esserci ulteriore luce. . . . Per costoro che erano scontenti, la predicazione di porta in porta era inammissibile. Secondo loro, dovevamo semplicemente aspettare che Dio intervenisse ad Armaghedon. Con l’aiuto della Bibbia, il fratello Weber dimostrò loro che l’organizzazione era nel giusto. . . . Fu fatta una votazione in cui si ottenne la maggioranza con uno scarto minimo: 39 si espressero contro il punto di vista della Società e 42 a favore. I 39 ‘ribelli’ se ne andarono, portando con sé le proprie sedie, e costituirono l’‘Associazione degli Studenti Biblici di Denain’”.

Ma benché nel 1922 alcuni lasciassero la verità e divenissero servitori malvagi, la maggioranza dei fratelli rimase fedele. Nel giugno di quell’anno il fratello Rutherford si recò a Parigi e rafforzò i fratelli. Nel 1922 ebbe inizio l’opera di porta in porta con il libro Milioni ora viventi non morranno mai. Per la prima volta furono anche organizzati studi Torre di Guardia nelle congregazioni. E durante il 1922 l’opera dei pellegrini fu notevolmente incrementata.

Pertanto, malgrado le difficili prove subite dai fratelli francesi, coloro che rimasero fedeli poterono partecipare in misura notevole all’importante proclamazione del Regno.

TESTIMONIANZA IN ALSAZIA-LORENA

Con l’accresciuta distribuzione della rivista L’Età d’Oro (in tedesco), la Watch Tower Society aprì nella città di Strasburgo un ufficio e un deposito di letteratura per l’Alsazia-Lorena, di cui venne incaricato il fratello Henri Geiger. Le riviste L’Età d’Oro erano inviate alla rinfusa da Berna e in questo ufficio di Strasburgo venivano avvolte singolarmente e spedite agli abbonati. Le sorelle si recavano nei numerosi ristoranti di Strasburgo offrendo di tavolo in tavolo le riviste a coloro che mangiavano. Non di rado ne lasciavano fino a 90 copie in una serata. La sorella Lydia Geiger aveva particolare successo in quest’opera, dando a volte 2.000 riviste in un mese.

Nel 1923 l’ufficio di Berna mandò il fratello Franz Zürcher a proiettare il Fotodramma nell’Alsazia-Lorena e nella Saar. Questo fratello svizzero continuò l’opera con il Fotodramma in Francia e nella Saar fino al 1925, quando fu chiamato alla Betel di Berna. Nel 1923, a Mulhouse in Alsazia c’era una congregazione a cui erano associate una cinquantina di persone. Ma quell’anno ci furono 110 presenti alla Commemorazione a Mulhouse, e altrettanti a Strasburgo.

RAFFORZATA L’ORGANIZZAZIONE

Dal punto di vista organizzativo, l’opera francese prese bene l’avvio nel 1923. La Società nominò un “direttore del servizio” in ciascuna congregazione. Egli aveva due assistenti, uno per occuparsi della contabilità e l’altro delle provviste di letteratura, e questi tre fratelli formavano un “comitato di servizio”. Questo contrassegnò l’inizio di una direttiva teocratica centralizzata nel territorio francese. Per tutto il 1923, la Società organizzò dei Giorni di Testimonianza per mezzo dei direttori del servizio. Poi il 26 agosto 1923 i fratelli francesi presero parte alla “testimonianza mondiale” organizzata dall’ufficio di Brooklyn.

Un’altra pietra miliare nell’espansione dell’opera nel territorio di lingua francese fu la pubblicazione in francese dell’Arpa di Dio. Questo libro diede forte impeto all’opera di insegnamento in Francia. Il 2 e il 3 settembre 1923, inoltre, fu tenuta a Denain un’assemblea generale per i fratelli di lingua francese. Furono presenti anche i fratelli Zaugg e Weber della Svizzera, i quali, insieme al pellegrino francese Emile Delannoy, pronunciarono i discorsi principali. Un grande striscione con le parole “Annunciate il Re e il Regno” fu spiegato davanti all’uditorio, proprio come aveva fatto l’anno prima il fratello Rutherford a Cedar Point in America. I fratelli furono pieni di entusiasmo e tutti i presenti adottarono all’unanimità una risoluzione. Riassumendo l’opera svolta nel territorio francese nel 1923, il fratello Rutherford scrisse:

“Notiamo in tutta l’opera un accresciuto zelo fra gli amici. Apprezziamo il grande privilegio che abbiamo di proclamare la buona novella del Regno. In genere gli amici escono in gruppi di cinque o sei per l’opera di colportori, e certe domeniche mattina vendono fino a 250 volumi”.

Nel 1924 furono pubblicati in francese i primi numeri della rivista L’Età d’Oro. Nel 1925 divenne una rivista quindicinale, ma dietro istruzione del fratello Rutherford nel 1926 cessò le pubblicazioni. Uscì di nuovo nell’ottobre del 1932, quando divenne una rivista pubblicata regolarmente ogni mese.

Nel maggio del 1924, il fratello Rutherford fece una breve visita in Francia, parlando a Parigi e nel nord. Egli osservò: “C’è un certo risveglio tra i francesi per quanto riguarda la verità, ma c’è ancora molto da fare in Francia”. Poi, in luglio, si tenne ad Haveluy, vicino a Denain, nel nord della Francia, un’assemblea generale per i fratelli di lingua francese, e il fratello Zaugg e vari altri membri della famiglia Betel di Berna svolsero le parti in programma.

LE SPERANZE DEI FRATELLI

Nel 1924 alla Commemorazione in Francia ci fu un totale di 557 presenti, di cui circa 300 nell’Alsazia-Lorena. La sorella Suzanne Beugin osserva riguardo alle speranze di molti fratelli: ‘Quelli del rimanente si aspettavano di andare in cielo prima della fine del 1924. Il fratello Delannoy, che è venuto a trovarci a Denain, ha confortato quelli di noi che erano della grande moltitudine. Ha detto che non saremmo stati abbandonati. Ad ogni modo, quando il 1924 è finito, è stato un sollievo vedere che i miei genitori c’erano ancora’. Tuttavia, questa situazione presagiva le ulteriori prove e la vagliatura che ci sarebbero state l’anno seguente.

1925, UN ANNO CRITICO

Il 1925 cominciò abbastanza bene, essendo le pagine della rivista Torre di Guardia in francese portate da 12 a 16. Fu anche distribuito in Francia il trattato intitolato “Accusati gli ecclesiastici”, molte copie proprio fuori delle chiese. In tutto il territorio di lingua francese, ne vennero messi in circolazione più di due milioni!

Il fratello Rutherford visitò di nuovo la Francia nel maggio del 1925. Egli doveva pronunciare il discorso “Smascherati gli inganni del clero” nel grande palazzo del Trocadéro lungo la Senna, di fronte alla torre Eiffel. Fratelli del nord della Francia erano venuti a Parigi una settimana prima per aiutare i fratelli locali ad annunciare il discorso. Ma i grandi volantini andarono subito a finire nelle mani del clero cattolico, che fece pressione sulla polizia perché facesse smettere questa pubblicità per le strade. Di conseguenza alcuni fratelli furono arrestati.

Circa 2.000 persone accolsero l’invito e vennero al discorso. Il fratello Rutherford aveva appena cominciato a parlare quando all’improvviso una cinquantina di preti e di membri dell’Azione Cattolica armati di bastoni si precipitarono nella sala cantando la Marsigliese (inno nazionale francese). Tre volte il fratello Rutherford lasciò il palco e vi tornò. Gli oppositori gridavano: ‘Se è un giudice, vada a giudicare gli americani!’ La Torre di Guardia (inglese) del 1° agosto 1925 riferì:

“Sebbene la maggior parte degli ascoltatori fossero contrari al clero, . . . si canzonavano fra loro e non badavano all’oratore; ed era impossibile parlare loro. . . . fu assolutamente necessario interrompere l’adunanza”.

In quello stesso 1925 sorsero difficoltà anche maggiori all’interno dell’organizzazione. Sin dal 1921 nel territorio francese si era fatta un’ampia distribuzione del libro Milioni ora viventi non morranno mai, e in base al suo contenuto ci si attendeva molto dal 1925. Ma quando il 1925 giunse e passò senza che gli avvenimenti previsti si verificassero, le persone di fuori che avevano letto il libro canzonarono i fratelli. Il fratello Jules Anache di Sin-le-Noble scrive: “Eravamo derisi dai nostri nemici che scrivevano articoli, uno dei quali fu intitolato ‘Milioni ora viventi non morranno mai se prendono le pillole Pink’, un popolare farmaco dell’epoca”.

Ciò che fu peggio, la fede di alcuni fratelli fu scossa. Alcuni si aspettavano di andare in cielo quell’anno. Questo provocò una vagliatura nelle congregazioni, particolarmente in Alsazia. La sorella Anna Zimmermann scrive: “Le speranze infondate causarono grandi prove. Molti si fermarono”.

Un’indicazione di questa prova fu l’adunanza con domande e risposte tenuta dal fratello Rutherford durante l’assemblea di Basilea in Svizzera che ebbe luogo dall’1 al 3 maggio 1926. Il rapporto sul congresso riferiva:

“Domanda: I dignitari dell’antichità sono tornati?

“Risposta: Certo che no. Nessuno li ha visti, e sarebbe sciocco fare un tale annuncio. Il libro ‘Milioni’ diceva che potevamo ragionevolmente attenderci il loro ritorno poco dopo il 1925, ma quella era semplicemente un’opinione”.

Era stato commesso un errore ma, come dichiarò il fratello Rutherford, non era una ragione per smettere di servire il Signore. Tuttavia questo è proprio ciò che fecero alcuni, e così quel periodo fu contrassegnato da ulteriore vagliatura nel campo francese. Le cifre pubblicate nella Torre di Guardia francese indicano che nel 1925 ci furono 93 presenti alla Commemorazione tenuta nella congregazione di Mulhouse in Alsazia, mentre nel 1927 i presenti alla Commemorazione erano scesi a 23.

ULTERIORI PROVE PER I FRATELLI FRANCESI

Nel luglio del 1925, per ragioni di salute, il fratello Binkele, direttore dell’Ufficio centrale europeo, fu sostituito dal fratello Zaugg. L’anno seguente, Binkele si mise contro la Società e fondò una setta chiamata “Studenti Biblici Liberi”. Poi, nel 1926, il fratello Zaugg fu sostituito dal fratello Martin Harbeck, che il fratello Rutherford inviò da Brooklyn. Il fratello Zaugg smise il servizio continuo e infine lasciò la verità.

Pertanto, nel giro di due anni, la direttiva dell’opera francese cambiò mano due volte in circostanze drammatiche. La notizia giunse ai fratelli in Francia, ciò che non migliorò certo la situazione. Ebbe fine così per i fratelli nel territorio di lingua francese un lungo periodo di prove in tempo di guerra e di vagliatura dopo la guerra.

ESPANSIONE FRA I POLACCHI

Per varie ragioni politiche ed economiche, dopo la prima guerra mondiale il governo francese aveva dato la possibilità a molti polacchi di lavorare nelle miniere di carbone francesi. Ben presto sorsero comunità minerarie in cui si sentiva parlare solo polacco. I minatori furono subito seguiti da fornai, macellai, droghieri e sacerdoti cattolici polacchi. Nel 1923 c’erano circa 100.000 polacchi nella Francia settentrionale, e ne arrivavano molti altri ogni giorno.

Le congregazioni francesi del nord della Francia predicarono fra questi minatori polacchi e le loro famiglie, e molti di loro si interessarono della verità. Nel 1923 fu formata la prima congregazione polacca e l’anno seguente il fratello Rutherford mandò da Brooklyn pellegrini americani di lingua polacca a proiettare il Fotodramma tra i polacchi. Le visite di questi pellegrini furono un grande incentivo per i fratelli e rafforzarono i legami con la sede centrale dell’organizzazione.

L’opera del Regno crebbe in modo sorprendente fra i polacchi. Dei 1.138 presenti alla Commemorazione in Francia nel 1926, 518 erano di nazionalità polacca. E delle 34 congregazioni che erano in Francia quell’anno, 12, in Alsazia-Lorena, erano di lingua tedesca, 12 erano di lingua polacca e 10 erano di lingua francese. Queste congregazioni polacche erano visitate da fratelli pellegrini americani di lingua polacca inviati da Brooklyn, come i fratelli Krett, Ludwig Kuzma e Rycombel. Nel 1926 fu tenuta a Sin-le-Noble un’assemblea generale, con circa 300 presenti alla sessione francese, e 1.000 a quella polacca! Il fratello Albert Kosmalski, che servì come pellegrino nelle congregazioni polacche dal 1928 al 1936, narra quanto segue:

“Quando il fratello Rutherford visitò Bruay-en-Artois [nel 1924] disse ai polacchi che Geova li aveva fatti uscire dal loro paese affinché conoscessero la verità in Francia e che insieme ai loro figli dovevano aiutare anche i francesi a conoscere la verità. Aggiunse che c’era ancora una grande opera di predicazione da compiere e che Geova avrebbe suscitato proclamatori per quell’opera.

Queste parole del fratello Rutherford si dimostrarono corrette. L’Annuario (inglese) del 1929 narra:

“I polacchi sono zelanti; non si accontentano di lavorare nelle loro vicinanze, ma alcune classi [congregazioni] si sono assunte la responsabilità di raggiungere territori distanti. Per recare il messaggio del Regno ai loro connazionali in Francia molti fanno cento chilometri in bicicletta, scovando non solo i polacchi che sono nelle regioni minerarie ma anche quelli dei poderi nelle campagne. Alcuni fratelli polacchi hanno cominciato a dare testimonianza anche ai francesi e hanno avuto notevole successo con l’opuscolo francese ‘Libertà’. I fratelli polacchi si sono resi conto della necessità di svolgere l’opera del Signore in modo unificato e secondo il metodo e l’organizzazione del Signore. Durante l’anno, 332 fratelli polacchi hanno simboleggiato la loro consacrazione con il battesimo”.

I FEDELI AVANZANO

Nonostante le prove, i fratelli francesi della Francia settentrionale continuarono l’opera di predicazione. Nel 1927 iniziò in Francia la predicazione domenicale di casa in casa con libri e opuscoli. Il fratello Weber continuò a visitare le congregazioni e i gruppi isolati. Se ne formavano di nuove. Nella grande città di Lione una famiglia venne alla conoscenza della verità tramite un parente in Germania. Col tempo tutt’e tre le figlie di questa famiglia i Roque, vennero nella verità, e col matrimonio presero il nome di Fenouil, Boiteux e Blanck. Queste famiglie costituirono il nucleo della futura congregazione di Lione. Nel 1927 l’opera in Francia era curata unicamente dall’ufficio di Strasburgo, sotto la direttiva dell’ufficio di Berna in Svizzera.

A quell’epoca si cominciò a portare il messaggio del Regno agli italiani in Francia. L’Annuario (inglese) del 1929 fa rilevare: “Il Fotodramma è stato proiettato anche fra gli italiani. . . . Mussolini caccia via i bravi italiani dal suo territorio ed ecco, il Signore fa loro conoscere la verità in Francia!” Nel 1928 ci fu un massimo di 447 proclamatori in Francia, tra cui sette colportori, com’erano allora chiamati i pionieri. C’erano 45 congregazioni.

APERTO UN UFFICIO A PARIGI

Nel 1929 l’ufficio di Strasburgo fu trasferito nei locali che la Società aveva preso in affitto al N. 105 di rue des Poissonniers, Parigi 18. Un fratello alsaziano, Gustave Zopfer, fu nominato direttore di questo nuovo ufficio di Parigi. L’ufficio, naturalmente, era ancora sotto la giurisdizione della filiale svizzera di Berna, di cui il fratello Harbeck era direttore generale.

C’erano circa 40 proclamatori a Parigi e nei vicini sobborghi nel 1929. Nell’autunno si tenne un congresso a Lens, nella Francia settentrionale, con circa 1.200 presenti! Al servizio di campo parteciparono intorno a 600 persone che diedero più di 5.000 libri e opuscoli. Naturalmente, la maggioranza erano fratelli polacchi.

COLPORTORI STRANIERI

Nel 1929 due colportori inglesi (ora chiamati pionieri) attraversarono la Manica per lavorare nella zona di Dunkerque, e furono presto seguiti da altri. Il fratello Harbeck, direttore dell’ufficio di Berna, scrisse:

“Abbiamo pregato il Signore di mandare colportori in Francia e le nostre preghiere sono state esaudite. La maggioranza dei colportori è venuta dall’Inghilterra e da altri paesi, e pur non conoscendo la lingua, usano le cartoline [di testimonianza], ottenendo un fenomenale successo. Nel 1930 le classi hanno distribuito in Francia otto volte più letteratura che nel 1928”.

Nel 1930 il numero dei colportori salì a 27. L’opera di questi predicatori in servizio continuo consisteva soprattutto nel percorrere grandi sezioni di territorio, lasciando letteratura. Così si cominciò a udire il messaggio del Regno in zone dove non l’avevano mai sentito. Come ulteriore segno che l’opera progrediva, nel 1930 fu aperta la filiale francese della Watch Tower Society. A quell’epoca, nell’ufficio di Parigi lavoravano cinque persone, incluso il responsabile locale, il fratello Zopfer, che lavorava sotto la direttiva del fratello Harbeck di Berna.

CONGRESSO INTERNAZIONALE A PARIGI

Il primo grande congresso di Parigi fu tenuto nella Salle Pleyel dal 23 al 26 maggio 1931; segnò una svolta decisiva nella storia dei testimoni di Geova in Francia. La Torre di Guardia (inglese) del 1° agosto 1931 riferiva:

“Secondo il miglior calcolo possibile al congresso sono stati presenti 1.450 tedeschi, 778 inglesi, 551 polacchi, 200 francesi e, in numero minore, persone di molti altri paesi. Facendo un’accurata indagine al congresso si è appurato che erano rappresentate ventitré nazionalità, ma la quasi totalità capiva una di queste lingue: inglese, polacco, francese o tedesco. I discorsi sono stati pronunciati in queste lingue, e a volte c’erano contemporaneamente sul palco fino a tre interpreti. . . . Il presidente della Società ha pronunciato vari discorsi, tradotti via via in francese, tedesco e polacco. . . .

“Al congresso ha regnato per tutto il periodo uno spirito di entusiasmo, e al termine tutti dicevano: ‘Questo è stato senz’altro il miglior congresso tenuto finora’, e naturalmente è il migliore che sia stato tenuto a Parigi, ed è probabile che non ce ne sia mai stato uno migliore in alcun altro posto. Pare sia giunto il momento di estendere l’opera in Francia. . . .

“Sono stati trovati nuovi locali per l’ufficio, con più spazio e più luce. In aggiunta il Signore ha provveduto una casa in cui il personale potrà abitare comodamente come una sola famiglia e che potrà ospitare anche alcuni colportori che lavoreranno regolarmente nella città di Parigi”.

Il servizio di campo fu un aspetto saliente del congresso. Era tutto ben organizzato, e ciascun proclamatore ricevette istruzioni e assistenza. E l’opera fu coronata da un meraviglioso successo, come riporta Il Messaggero (inglese) del 25 luglio 1931:

“Ciascun gruppo aveva un paio di interpreti che assistevano il capitano a sistemare i lavoratori. Alcuni gruppi si recarono sul territorio con grandi autobus turistici, noleggiati appositamente e in attesa fuori della sala. Altri a cui era stato assegnato un territorio nelle vicinanze vi si recarono in tram, taxi o a piedi. In pratica il 100 per cento di coloro che erano presenti al congresso in quel tempo presero parte al servizio. In quell’unica mattinata di servizio, i lavoratori distribuirono 1.329 libri e 14.557 opuscoli; durante l’intero congresso fu distribuito a Parigi un totale di 16.776 libri e opuscoli”.

INVITO A FARE I COLPORTORI

Al congresso di Parigi fu lanciato un appello per avere più colportori. Questo, insieme all’evidente manifestazione dello spirito di Dio, spinse molti a intraprendere l’opera a tempo pieno. John Cooke, che a quell’epoca era solo un ragazzo ma che in seguito ha compiuto il servizio missionario in Spagna e serve al presente nella Repubblica Sudafricana, scrive:

“Che assemblea fu quella! Non la dimenticherò mai. Per un giovane fratello abituato a una piccola congregazione fu emozionante fare il viaggio da Londra a Parigi insieme a centinaia di fratelli. E fu ancora più emozionante incontrare il folto numero di fratelli venuti dalla Germania e quelli di varie altre nazioni. A noi inglesi più posati come apparivano esuberanti ed entusiasti questi fratelli del continente! . . . Tutto sembrava così ben organizzato, così dinamico, e tutti apparivano molto felici.

“Fu allora che presi la grande decisione che cambiò la mia vita. Avevo riflettuto molto sulla possibilità di fare il pioniere e lo desideravo, ma l’opposizione di mio padre mi aveva trattenuto. Tuttavia, alla prima sessione, una sorella con cui conversavo mi disse: ‘Perché un giovane fratello come te non fa il colportore?’ Varie persone mi avevano detto cose del genere parecchie volte. Il fratello Rutherford disse con enfasi: ‘Non c’è nulla sotto il sole che dovrebbe impedire a voi giovani di fare l’opera di colportori’”.

Un altro fratello inglese, Eric Wilkinson, osserva che ‘chiunque di qualsiasi paese fu invitato a venire in Francia per partecipare all’opera’ Eric e un amico della sua congregazione di Lancaster in Inghilterra, accolsero l’invito e ben presto predicavano la buona notizia in Francia a tempo pieno. Pertanto in Francia i pionieri salirono da 27 nel 1930 a 104 nel 1931.

OPERA DEI COLPORTORI IN FRANCIA

Parlando dell’opera dei colportori in Francia il fratello Wilkinson narra:

“Ci avevano assegnato da lavorare i quartieri poveri di Parigi. I portieri erano tanto decisi a impedirci l’accesso ai loro palazzi come lo eravamo noi a entrarvi. Spesso chiamavano la polizia e venivamo portati dal commissario, che in genere si mostrava comprensivo e ci lasciava andare. Alla fine ci cucimmo una specie di grembiule con cinque tasche dietro e trattenuto da bretelle. Lo portavamo sotto la giacca e ci stava abbastanza letteratura per un palazzo. Con esso riuscivamo a passare inosservati ai portieri (nelle loro guardiole di vetro), tenendo il resto della letteratura in una cassetta sulla bici. Naturalmente, lavoravamo con la cartolina di testimonianza, e il mio amico (che parlava francese) fu molto sorpreso scoprendo che io, contrariamente alle sue aspettative, davo più letteratura di lui. Ma lui parlava troppo, per cui, quando aveva finito, la gente non aveva più alcuna curiosità da soddisfare.

“Era molto faticoso lavorare a Parigi, specie per uno cresciuto in campagna. A peggiorare le cose, nel quartiere dove lavoravamo c’era spesso un solo gabinetto ogni quattro o sei appartamenti. Questi [gabinetti] non avevano il sifone, ma un semplice tubo. Potete immaginare che odore d’estate! Desideravamo tanto i campi verdeggianti, e poiché nelle province c’era più bisogno di pionieri, ci offrimmo di andarvi”.

Samuel Nongaillard, un fratello francese che allora abitava nei pressi di Parigi, narra una divertente esperienza avuta da due proclamatrici che non conoscevano ancora molto bene il francese:

“A Parigi la difficoltà più grande era eludere i portieri, dei veri e propri cani da guardia. Due sorelle inglesi lavoravano un palazzo di Parigi quando salì per le scale il portiere e chiese loro da chi andavano. Questo portiere era piuttosto aggressivo, per cui le sorelle dovevano trovare una risposta in fretta. Notando una targhetta di smalto su una porta e pensando che fosse il nome della padrona di casa, una delle sorelle rispose con un largo sorriso: ‘Siamo venute a trovare Madame Tournez le bouton [Girare la maniglia]’”.

ESEMPI DI ZELO E PERSEVERANZA

Quei primi pionieri furono esempi di zelo e perseveranza. Rinunciarono alle comodità materiali, ma ricevettero molte ricche benedizioni spirituali. Mona Brzoska, una sorella inglese, scrivendo in merito alle sue esperienze di pioniera in Francia nel 1931 e negli anni successivi, riferì:

“Il nostro alloggio era in genere molto semplice e uno dei grossi problemi era il riscaldamento d’inverno. Spesso eravamo costrette ad accontentarci di una stanza fredda e la mattina prima di lavarci dovevamo rompere il ghiaccio nella brocca dell’acqua. Con un fornellino a petrolio preparavamo i nostri pasti frugali. A quel tempo non esistevano le attrezzature da campeggio che ci sono oggi. Quindi il nostro equipaggiamento era piuttosto primitivo e conducevamo una vita spartana.

“Non vedevamo mai altri Studenti Biblici: eravamo completamente isolate. Questo fu il cambiamento più grande rispetto al nostro paese dov’eravamo sempre a contatto con i fratelli. Dovevamo combattere questo isolamento studiando insieme regolarmente le pubblicazioni della Società. Dato che a quel tempo non facevamo né visite ulteriori né studi biblici a domicilio, la sera avevamo il tempo per scrivere alla famiglia e specialmente ad altri pionieri, per scambiarci esperienze e incoraggiarci a vicenda. Per alcuni anni dovemmo anche fare la Commemorazione insieme, solo noi due.

“Le giornate di lavoro erano lunghe. Percorrevamo quotidianamente 50 o 60 chilometri in bicicletta. Dovevamo cominciare presto la mattina, specialmente d’inverno, per sfruttare le ore di luce”.

Sebbene la maggioranza dei primi pionieri fossero inglesi, ce n’erano anche di altre nazionalità, tra cui tedeschi, svizzeri, polacchi e francesi. Questi pionieri si accontentavano spesso di poco per vivere. Un fratello francese narra di avere visitato alcuni pionieri stranieri a Lione che gli diedero la seguente ricetta:

“La sera metti una misura di grano in un termos e riempilo d’acqua bollente. La mattina dopo versalo e aggiungi un po’ di zucchero. Il risultato era qualcosa di commestibile, senz’altro nutriente, anche se non molto appetitoso”. Non almeno per un francese!

ESPULSI I MISSIONARI, MA LA LORO OPERA PORTA FRUTTO

Nel 1934, il ministero dell’Interno ordinò alla polizia di espellere tutti i missionari stranieri che lavoravano per la Watch Tower Society. Questo decreto fu firmato dall’uomo politico francese Pierre Laval, che in seguito, durante la seconda guerra mondiale, tradì il suo paese, fu processato e fucilato. Pertanto nel 1934 e nel 1935 la maggioranza di questi colportori stranieri fu costretta a lasciare la Francia.

Tuttavia l’opera che avevano compiuta produsse risultati. Nel 1935, il fratello Zopfer, direttore dell’ufficio di Parigi, scrisse: “L’opera di semina da essi svolta dal 1930 al 1934 ha portato frutto. Da ogni parte della Francia riceviamo continuamente lettere di persone che esprimono la loro gioia per le visite dei testimoni di Geova e per avere imparato qualcosa sulla verità”.

Sì, non pochi di quelli che si sono schierati dalla parte di Geova presero per la prima volta letteratura da questi colportori in quegli anni prima della guerra. Per esempio, alcuni anni fa il fratello Daniel-Oviez scrisse alla filiale della Società: “Qui nei pressi di Narbona alcuni che ora mostrano interesse ricevettero pubblicazioni dai pionieri inglesi prima della guerra”. Un’altra sorella fece questi commenti: “Ogni tanto si incontrano fratelli e sorelle anziani che presero per la prima volta letteratura della Società a quell’epoca. Proprio ora studio con una signora che prese il libro Creazione negli anni trenta”.

Quindi tutti quegli zelanti pionieri che lavorarono in Francia prima della guerra possono essere certi che i loro fratelli francesi d’oggi riconoscono la grande utilità dell’opera da essi compiuta. Erano veri pionieri, un meraviglioso esempio per i giovani delle congregazioni d’oggi.

TRASMISSIONI RADIOFONICHE

Il 15 febbraio 1930 la Società stipulò un contratto con la VITUS, una stazione radio di Parigi, e per l’estate del 1931 la stazione aveva trasmesso 140 discorsi biblici in francese, 35 in inglese e 9 in polacco. Il discorso pubblico che il fratello Rutherford pronunciò al congresso di Parigi del 1931 fu trasmesso da questa stazione. Un’idea del buon effetto delle trasmissioni è data dalla seguente lettera scritta da un parigino:

“Ho ascoltato attentamente la conferenza trasmessa ieri alla radio dalla stazione VITUS; e permettetemi di esprimere il mio apprezzamento per l’oratore, di cui non riesco a ricordare il nome. La stazione radio VITUS sarà fiera un giorno d’essere stata impiegata a tale meraviglioso scopo e questo in un’epoca in cui la religione e la scienza, nonostante il progresso, sono così incoerenti. Evviva la VITUS!”

L’Annuario (inglese) del 1932 riportò: “Migliaia di persone a Parigi e nei dintorni odono il messaggio. Molti sono venuti all’ufficio di Parigi, ubicato ora centralmente, e hanno preso letteratura”.

Tra quelli che vennero nella verità attraverso la radio ci fu la famiglia Queyroi. Abitavano a Saint-Ouen, un sobborgo a nord di Parigi. Parecchi componenti di questa famiglia intrapresero infine l’opera di predicazione a tempo pieno. Un figlio, Jean Queyroi, andò in seguito a Galaad e compie ancora fedelmente il servizio continuo nei pressi di Parigi.

Ma queste trasmissioni ebbero un altro vantaggio, come spiegò la sorella Mona Brzoska, una delle pioniere straniere: “Bastava dire che questi programmi erano trasmessi alla radio per farci ascoltare dalle persone. Non volevano ammettere che ignoravano quanto avveniva”.

Nel corso degli anni altre stazioni radio francesi oltre alla VITUS trasmisero i nostri discorsi biblici. Inoltre, in Francia venivano ricevute trasmissioni dirette dall’America. La domenica 13 gennaio 1935, fu fatta una trasmissione sperimentale da stazioni radio di Schenectady e Pittsburgh. Il discorso del fratello Rutherford intitolato “Vicina la guerra universale” fu trasmesso su onde corte e ricevuto in Francia. Il successo di questo esperimento fece sì che il 2 giugno 1935 fosse trasmesso anche il discorso del fratello Rutherford intitolato “Governo”, da lui pronunciato al congresso di Washington e trasmesso da Radio Filadelfia e udito a Parigi a un’assemblea tenuta nella Salle Pleyel.

NUOVI LOCALI

Nell’aprile del 1931 l’ufficio parigino della Società fu trasferito dai locali piuttosto bui e angusti al N. 105 di rue des Poissonniers, Parigi 18, a locali più comodi e situati in una posizione migliore che furono presi in affitto al N. 129 di rue du Faubourg Poissonnière, Parigi 9. Lo stesso anno la Società comprò una villa a Enghien-les-Bains, alla periferia nord di Parigi, e questa divenne la prima vera casa Betel in Francia. I fratelli risiedevano lì e ogni giorno andavano a Parigi in treno a lavorare nell’ufficio parigino. Il fratello Gustave Zopfer era il responsabile, e la moglie stava a Enghien a fare i lavori nella casa Betel.

Alice Berner, che adesso lavora alla Betel di Wiesbaden, al principio degli anni trenta visse per qualche tempo nella Betel francese. Essa narra:

“Era un bel posto con un grande giardino. Naturalmente, c’era anche da lavorare. Così nei fine settimana, noi ragazze dell’ufficio passavamo molte ore a pulire il giardino e anche ad aiutare a stirare.

“La mattina, dopo la scrittura del giorno e la colazione, prendevamo di corsa il treno che ci portava alla Gare du Nord a Parigi. Era un treno comodo e la gente leggeva il giornale del mattino. A volte c’era anche l’occasione di dare testimonianza.

“Il locale situato al N. 129 di rue du Faubourg Poissonnière serviva a molteplici scopi. Fungeva da ufficio e c’era anche un grande tavolo con della letteratura per quelli che venivano a prendere libri o riviste. L’altra parte serviva da dispensa, e un po’ nascosto avevamo sistemato un cucinino, dato che non andavamo a casa a pranzo ma mangiavamo in ufficio. Allora eravamo intorno a sette persone, ma ogni tanto fratelli o sorelle venivano ad aiutarci quando avevamo spedizioni urgenti. Così certe volte eravamo 10 o 12 persone a pranzo ed erano occasioni felici”.

1931: IL NUOVO NOME

Nel 1931 fu adottato il nuovo nome “testimoni di Geova”, e molti fratelli francesi più anziani menzionano l’incitamento che ne ricevettero. Il Bollettino (“Servizio del Regno”) francese dell’ottobre 1931 diceva in un articolo intitolato “Un nuovo nome”: “Quando qualcuno chiede: ‘Chi siete o come vi chiamate?’ che soddisfazione poter rispondere: ‘Sono un testimone di Geova!’”

STRUMENTI PER L’OPERA DI PREDICAZIONE

Nel gennaio del 1932, una copia in francese del nuovo opuscolo Il Regno, la speranza del mondo fu inviata al presidente della Repubblica Francese, a ministri del governo, senatori, deputati, magistrati, ufficiali dell’esercito ed ecclesiastici, dai cardinali ai parroci locali. Fu fatta un’ampia distribuzione dell’opuscolo di casa in casa.

Nell’ottobre dello stesso anno ricomparve L’Età d’Oro in francese. Fu adattata al gusto francese, e pubblicava regolarmente le conferenze del fratello Rutherford trasmesse alla radio. La rivista era curata a Parigi — con i fratelli Gustave Zopfer, Abel Degueldre ed Emile Delannoy facenti parte del comitato editoriale — ed era stampata da un tipografo di Parigi. L’anno successivo La Torre di Guardia francese, che fino ad allora era stata una rivista mensile, divenne un quindicinale di 16 pagine.

L’OPERA SI ESTENDE IN TUTTA LA NAZIONE

Nel 1932 c’erano in Francia 85 pionieri e 796 proclamatori in tutto. Per divulgare il messaggio del Regno in lungo e in largo si servivano di 100 motociclette, 4 macchine e due grandi autobus. Si afferma che la Francia fu percorsa in lungo e in largo dai proclamatori del Regno per la prima volta nel 1932, quando furono distribuiti 965.808 libri e opuscoli.

PRIME ESPULSIONI

Già nel 1932, la Francia aveva costretto alcuni proclamatori stranieri a lasciare il paese. Fra questi c’erano alcuni fratelli polacchi, e il fratello e la sorella Rütimann della Svizzera. Il fratello Rütimann si occupava delle traduzioni in francese e dopo essere tornato in Svizzera continuò il suo lavoro. Morì nel 1959, dopo molti anni di fedele servizio, mentre era ancora membro della famiglia Betel di Berna. Il 21 gennaio 1971, la sorella Rütimann, in una lettera alla filiale francese, scriveva: “Alfred lavorò con grande amore per i fratelli di lingua francese. Non risparmiò sforzi nel collaborare alle traduzioni francesi; era come se ci fosse uno zelo ardente in lui, e preghiamo che i nostri sforzi abbiano contribuito un po’ ai magnifici aumenti che ci sono oggi”.

I LIBRI DELLA SOCIETÀ RICEVONO LA MEDAGLIA D’ORO

Nel settembre del 1933 i fratelli francesi furono invitati a esporre la letteratura della Società a un’esposizione di Parigi. Due settimane dopo i fratelli ricevettero dal Comitato dell’Esposizione un diploma con la medaglia d’oro per gli scritti religiosi. Questo li incoraggiò a partecipare alcuni mesi dopo a un’altra esposizione e questa volta fu accordato alla Società un attestato di onorificenza con la medaglia d’oro e la croce della città di Parigi. In una lettera il Comitato dell’Esposizione spiegava:

“Gli attestati che vi sono stati accordati durante le esposizioni di settembre e dicembre del 1933 sono in riconoscimento dell’alto valore morale della vostra opera e dell’innegabile onestà che traspare dai vostri scritti. . . . La letteratura della Watch Tower è un simbolo di onestà, lealtà e coraggio”.

TELEGRAMMI INVIATI A HITLER

A questo punto le persecuzioni dei testimoni di Geova che si trovavano oltre frontiera in Germania si erano intensificate. Il 7 ottobre del 1934 tutte le congregazioni francesi si unirono ai loro fratelli delle altre parti del mondo nell’inviare a Hitler e al suo governo telegrammi di protesta contro la persecuzione dei testimoni di Geova. Alcuni uffici postali francesi rifiutarono di inviare questo telegramma, ma dietro insistenza dei fratelli la maggioranza li spedì.

OPPOSIZIONE DEL CLERO ED ESPULSIONI IN MASSA

Dato che l’opera dei testimoni di Geova in Francia prosperava, il clero vide il grande “pericolo” che correvano i “suoi” greggi. A Parigi certi ecclesiastici polacchi tennero una conferenza, concordando di fare tutto il possibile per fermare la nostra attività fra i polacchi. Fecero bruciare le nostre pubblicazioni di fronte alle porte delle chiese. In altri luoghi affissero cartelli sulle porte delle chiese e delle scuole avvertendo di non comprare le nostre pubblicazioni.

Poi, nel febbraio del 1934, una lettera del ministero francese dell’Interno dichiarava che i nostri scritti erano “sovversivi”, e ordinava alla polizia di espellere dalla Francia tutti i missionari stranieri. Il decreto colpiva anche alcuni fratelli polacchi che avevano conosciuto la verità in Francia. In certi luoghi, intere comunità di questi cristiani devoti dovettero lasciare la Francia entro 48 ore. Così alcune congregazioni formate interamente di fratelli polacchi, non solo nel nord della Francia, ma anche nelle città e nei villaggi minerari della Francia centrale, scomparvero da un giorno all’altro. L’Annuario dei Testimoni di Geova del 1935 (inglese) faceva questo commento in merito:

“Molti di questi [fratelli polacchi] sono rimasti senza lavoro e senza mezzi di sussistenza e non hanno denaro per tornare nel paese d’origine. Sono venuti a trovarsi in grandi difficoltà. Il governo francese ha espulso anche cittadini tedeschi e inglesi che vi compivano il servizio di pioniere. Per cui è stato difficile ottenere il successo sperato nell’opera”.

Circa 280 fratelli polacchi tornarono in Polonia nel 1935, e alcuni di quelli che rimasero in Francia si scoraggiarono per le difficoltà e rinunciarono alla fede. Così il numero totale dei proclamatori in Francia scese da 1.054 nel 1934 a 889 nel 1935, e il numero dei pionieri calò da 62 a 41.

USO DEL FONOGRAFO

Nel 1934 e nel 1935 un nuovo metodo usato per divulgare il messaggio del Regno fu quello di far ascoltare nelle case delle persone discorsi biblici registrati su disco. In Francia, durante il 1935, si usarono un centinaio di fonografi portatili. I rapporti mostrano che nel 1936 ben 12.709 persone ascoltarono i dischi della Società in Francia. Alcuni fratelli che lavoravano nelle miniere di carbone si servirono dei fonografi per proclamare il messaggio del Regno ai compagni di lavoro. In una miniera venne installato per parecchi giorni un fonografo, e si fecero ascoltare ai minatori tutti i dischi.

Nel 1937 smettemmo di usare la radio in Francia quando il clero costrinse con le minacce i proprietari delle stazioni a rifiutare di trasmettere il nostro messaggio se prima non era sottoposto a una specie di censura. Così intensificammo l’uso dei dischi e i fratelli cominciarono a usare il fonografo nell’opera di casa in casa. Si cominciò anche a fare un largo uso di macchine dotate di altoparlante. Il fratello Samuel Nongaillard narra:

“Non appena arrivavamo in un paese o in una città, prima richiamavamo l’attenzione degli abitanti facendo sentire un disco di musica, generalmente una marcia, e poi facevamo ascoltare dischi come ‘Dove sono i morti?’, dopo di che dicevamo al pubblico che i testimoni di Geova avrebbero fatto loro visita a domicilio”.

Il fratello Jules Anache, della congregazione di Sin-le-Noble, narra la seguente divertente esperienza:

“In un villaggio della Piccardia, nel dipartimento della Somme, producemmo un particolare effetto sonoro. Fermammo il torpedone dotato di altoparlanti in cima a un colle che dominava il villaggio, ma nascosto fra gli alberi. Quindi alzammo tutto il volume. Gli abitanti sentirono prima la musica e poi la conferenza e si chiesero se non stessero udendo un messaggio dal cielo! Lasciammo parecchie pubblicazioni in quel villaggio”.

CAMBIAMENTI NELL’UFFICIO DI PARIGI PER AIUTARE I PIONIERI

In seguito alla partenza di tanti fratelli stranieri, nel 1936 ci fu una leggera diminuzione di proclamatori da 889 a 822. Tuttavia in Francia c’erano ancora 40 pionieri, per lo più stranieri. Per qualche tempo l’ufficio di Parigi non aveva dato loro che poco o nessun aiuto per risolvere i loro problemi.

All’assemblea di Lucerna, in Svizzera, tenuta nel mese di settembre, i pionieri parlarono al fratello Rutherford e la cosa fu risolta. L’Annuario dei testimoni di Geova del 1937 (inglese) affermò in proposito: “È molto spiacevole dire che durante l’anno il rappresentante locale della Società non ha cooperato con i pionieri come avrebbe dovuto; ma si è posto rimedio alla faccenda e ci si attende che le condizioni migliorino”.

Detto fra parentesi, il summenzionato Annuario fu il primo a uscire in francese. Ne uscì un’edizione francese anche nel 1938 e nel 1939, ma poi scoppiò la guerra, e l’Annuario in francese non ricomparve che nel 1971.

Il fratello Zopfer fu sostituito nel 1936 nella direzione dell’ufficio di Parigi da Fred Gabler, un fratello inglese che era da anni nel servizio continuo, ed Emile Delannoy fu nominato suo assistente. In seguito Gustave Zopfer abbandonò la verità e durante la guerra collaborò perfino con i nazisti.

SECONDO CONGRESSO INTERNAZIONALE DI PARIGI

Nel 1937, dal 21 al 23 agosto, si tenne alla Maison de la Mutualité il secondo congresso internazionale dei testimoni di Geova a Parigi. Questo edificio ha alcune delle sale più grandi e più comode che si potessero avere per un simile convegno. L’oratore parlò in inglese nella sala principale, mentre le altre sale erano collegate telefonicamente. In ciascuna di esse l’interprete traduceva il discorso nella lingua del suo uditorio. Così l’intero congresso udì contemporaneamente lo stesso discorso, ciascun gruppo nella propria lingua. Assisterono circa 3.500 persone e altre 1.000 gremirono le sale in occasione del discorso principale.

A quell’epoca solo un centinaio di persone assistevano alle adunanze a Parigi. Come furono felici di ricevere la visita di delegati di varie parti del mondo! Vennero due treni dall’Inghilterra e uno dalla Svizzera. Il primo congresso internazionale tenuto a Parigi nel 1931 aveva avuto un grande successo, ma non c’è dubbio che il congresso del 1937 fu straordinariamente ben organizzato, fornendo una piccola anticipazione delle assemblee tenute oggi dai testimoni di Geova.

Dopo il congresso, il fratello Gabler fu trasferito a Bruxelles per dirigere l’opera in Belgio, e al fratello Charles Knecht, un alsaziano che per qualche tempo aveva diretto l’opera in Belgio, fu affidata la responsabilità dell’ufficio di Parigi. Sotto la direttiva del fratello Knecht l’opera del Regno progredì. A quell’epoca lavoravano 10 persone nella Betel di Enghien, e nell’ufficio al centro di Parigi. L’opera coi fonografi era in rapida espansione, se ne usavano 236, e il numero di coloro che udirono i dischi della Società salì da 28.412 nel 1937 a 103.801 nel 1938.

CHI DEVE PARTECIPARE?

Questo sottotitolo apparve nella Torre di Guardia francese del 1° aprile 1938. In quella rivista le “altre pecore”, allora chiamate spesso “Gionadab” furono direttamente invitate ad assistere alla Commemorazione, un invito che non era mai stato rivolto negli anni precedenti. Nella mente di molti fratelli c’era confusione su chi doveva partecipare agli emblemi della Commemorazione. Ma un discorso del fratello Harbeck, direttore dell’Ufficio centrale Europeo in Svizzera, aiutò a chiarire il punto. Il fratello Louis Piéchota dice riguardo al discorso del fratello Harbeck a Sin-le-Noble:

“Prima di cominciare il discorso, chiese all’uditorio chi fra loro pensava di avere ricevuto la chiamata celeste. Quasi tutti i presenti alzarono la mano. Quindi il fratello Harbeck sviluppò il soggetto e descrisse le molte benedizioni riservate all’umanità nel paradiso restaurato. Alla fine del discorso pose all’uditorio questa domanda: ‘Chi fra voi vorrebbe vivere in quel paradiso?’ Si alzarono molte mani. Egli aggiunse: ‘Se tutte le vostre speranze sono riposte nella vita in quella terra paradisiaca, non avete ricevuto la chiamata celeste”.

È degno di nota che il numero dei partecipanti agli emblemi della Commemorazione diminuì, mentre quello dei presenti crebbe. Alla Commemorazione del 1939 in Francia ci furono 1.510 presenti e solo 631 partecipanti.

INTENSIFICATA L’ATTIVITÀ MENTRE SI AVVICINA LA GUERRA

Nubi di guerra si addensavano sull’Europa e il fratello Knecht prevedeva che quanto stava accadendo in Germania poteva accadere benissimo fra breve ai testimoni di Geova di altre parti d’Europa, anche in Francia. Quindi visitò le assemblee di zona e le congregazioni della Francia e avvertì i fratelli di cominciare a prepararsi per le future difficoltà.

Nel 1938 il fratello Franz Zürcher della Betel di Berna pubblicò un libro intitolato “Crociata contro il cristianesimo”, fornendo un rapporto particolareggiato sulla persecuzione dei testimoni di Geova nella Germania nazista. L’anno successivo questo libro fu pubblicato in francese. E il fratello Zürcher si recò nella città di Mulhouse in Alsazia per parlare sul soggetto nel palazzo della Borsa alla presenza di 600 persone.

Fino al 1939 l’attività dei testimoni di Geova era consistita soprattutto di distribuzione di letteratura biblica. Ma ora le cose cambiarono; i rapporti del 1939 indicarono che erano state fatte 8.739 visite ulteriori a persone interessate. Questo fu un cambiamento provvidenziale nel modo in cui veniva svolta l’opera, perché rese i fratelli esperti in una fase dell’attività cui sarebbero ricorsi largamente negli anni della guerra quando la letteratura era assai limitata.

Il 14 luglio 1939, festa nazionale della Francia, fu dedicata dal fratello Knecht la prima Sala del Regno di Parigi. Il locale era stato in precedenza la bottega di un fabbro, ma dopo parecchie settimane di duro lavoro i fratelli lo trasformarono in una bella sala di riunioni con posti a sedere per 375 persone. Purtroppo, però, i fratelli di Parigi vi si riunirono solo per pochi mesi prima che la Francia dichiarasse guerra alla Germania il 3 settembre 1939; subito dopo l’opera divenne clandestina.

Alla fine di quegli anni prebellici in Francia c’erano 84 congregazioni. Di queste, 13 erano di lingua tedesca in Alsazia-Lorena, 32 erano di lingua polacca, soprattutto nella Francia del nord, e 39 erano di lingua francese. Complessivamente, c’erano 1.004 proclamatori, che rappresentavano un aumento del 19 per cento rispetto all’anno precedente.

Fatto interessante, nei 12 anni che precedettero la guerra furono distribuiti fra il pubblico francese 503.801 libri, 1.451.523 riviste e 5.798.603 opuscoli, per un totale di 7.753.927 esemplari di letteratura! Anche se l’opera fosse terminata allora, i francesi non avrebbero mai potuto dire che non c’era stato un profeta “in mezzo a loro”. (Ezec. 2:5) Ma l’opera in Francia era tutt’altro che finita, malgrado i tempi difficili che sarebbero venuti.

L’ORGANIZZAZIONE È MESSA AL BANDO

A metà ottobre del 1939, circa sei settimane dopo l’inizio della guerra, l’organizzazione dei testimoni di Geova in Francia fu messa al bando. Ma il fratello Knecht aveva previsto questa possibilità e aveva avvertito i fratelli. Quindi la maggioranza delle congregazioni ebbero il tempo di sistemare le scorte di letteratura in vari luoghi più sicuri, com’era stato fatto prima che l’ufficio della Società a Parigi venisse sequestrato. Anche la casa Betel di Enghien-les-Bains fu perquisita, ma il fratello Knecht aveva già portato via gli stampini con gli indirizzi di tutti gli abbonati alla Torre di Guardia e a Consolazione, insieme ad altri importanti schedari.

A quell’epoca il fratello Knecht si ammalò gravemente di polmonite. L’ultima lettera che inviò a tutte le congregazioni francesi come sorvegliante dell’opera in Francia portava la data del 24 ottobre 1939. Essa diceva:

“Cari fratelli,

“Vi scrivo per informarvi che per ordine del ministero dell’Interno, l’Associazione ‘La Tour de Garde’ e l’Associazione dei Testimoni di Geova in Francia non sono più autorizzate a esercitare la loro attività, e che di conseguenza l’ufficio della Watch Tower sito a Parigi al N. 129 di rue du Faubourg Poissonnière è stato chiuso e i locali devono essere sgombrati.

“Faremo tutto il possibile per difendere la nostra causa e la nostra opera e per chiarire la natura delle attività dei testimoni di Geova, particolarmente a motivo dell’attuale tendenza a considerarci comunisti.

“Da ora in poi queste due associazioni non esistono più. Da questo momento ciascun testimone di Geova porterà la propria responsabilità dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini. Sarete indubbiamente incoraggiati e confortati dal fatto che questa persecuzione è sorta in armonia con le parole del Signore riportate in Matteo 24:9, che devono adempiersi prima che si verifichino tutti gli avvenimenti predetti nella profezia biblica.

“Fratelli, fatevi coraggio.

“Vi salutiamo calorosamente con Isaia 43:12; II Cronache 20:15 e Matteo 10:28.

[Firmato] Charles Knecht”

Il fratello Knecht moriva pochi giorni dopo, il 2 novembre 1939, all’età di 41 anni. Per anni aveva fedelmente servito Geova a tempo pieno. Era molto amato dai fratelli in Francia, tanto più perché praticamente tutti quelli che erano stati responsabili dell’opera fino a quel tempo (Lanz, Freytag, Binkele, Zaugg e Zopfer) erano stati infedeli. Se si può imparare una lezione dalla storia dell’opera in Francia, è che l’opera di Geova non dipende da alcun uomo.

Dalla Svizzera fu mandato il fratello Charles Zutter a curare gli interessi della Società in Francia. Inoltre, Fred Gabler fu mandato a Parigi dall’Inghilterra, dov’era andato dopo la sua partenza dal Belgio poco prima che scoppiasse la guerra.

IL PERIODO DELLA “GUERRA BALORDA”

Durante quei primi mesi della guerra, dal settembre del 1939 al maggio del 1940, tra francesi e tedeschi ci furono poche azioni militari. Fu chiamato il periodo della “guerra balorda”, l’inizio di un tempo di vere prove per i fratelli. Molti specie nella Francia settentrionale, e anche in Alsazia, furono rinchiusi in prigione.

Louis Piéchota, che dopo la guerra compì l’opera di servitore di circoscrizione e di distretto fu arrestato insieme ad altri cinque fratelli. Vennero trattenuti in prigione per 24 giorni. Poiché questo accadeva poco prima che si ammalasse, il fratello Knecht visitò questi fratelli nella prigione di Dieppe. Il fratello Piéchota scrive: “Ci esortò a perseverare come l’apostolo Paolo. Aveva le lacrime agli occhi quando se ne andò, e anche noi”.

Durante i primi anni della guerra ci furono numerosi esempi della protezione di Geova. Il fratello Georges Dellemme, servitore di congregazione di Wattrelos, una città sul confine franco-belga narra:

“Un giorno fui fermato da un doganiere che mi perquisì molto attentamente. Trovatami una ‘Torre di Guardia’ in tasca disse: ‘E questo cos’è?’

“Risposi: ‘Una rivista “Torre di Guardia”’. Tenni la rivista in mano con le braccia alzate mentre lui continuava la perquisizione. Quando si chinò a perquisirmi le scarpe, rimisi in tasca ‘La Torre di Guardia’.

“Alzatosi disse: ‘Bene, può andare’. Che sorpresa! Volontariamente o involontariamente aveva dimenticato la rivista proibita”.

Il compito dei fratelli Zutter e Gabler era quello di fare tutto il possibile per proteggere i beni della Società a Parigi. C’erano il laboratorio dove si facevano i dischi, con delle costose apparecchiature, l’ufficio di Parigi in rue du Faubourg Poissonière e la casa Betel a Enghien-les-Bains. I locali dell’ufficio parigino erano stati presi in affitto, quindi per quelli non c’era nessun problema. E la casa Betel a Enghien era stata prudentemente intestata a Hugo Riemer, un cittadino americano, per cui era protetta e continuò a essere usata dai fratelli per tutta la durata della guerra.

Alla fine, gli unici beni confiscati dalle autorità furono una piccola automobile e alcuni mobili. Avendo dunque compiuto la propria missione, i fratelli Zutter e Gabler tornarono alle rispettive case in Svizzera e in Inghilterra, lasciando la Francia poco prima che i tedeschi la invadessero nel maggio del 1940. Poco tempo prima, il fratello Harbeck, direttore dell’ufficio della Società a Berna, in Svizzera, aveva chiesto al fratello Henri Geiger di andare a Parigi per dare una mano a liquidare gli affari della Società e organizzare l’opera clandestina. Forse ricordate che il fratello Geiger aveva avuto per molto tempo una parte direttiva nell’opera a Strasburgo e in tutta l’Alsazia. Il fratello Emile Delannoy fu nominato suo assistente.

LASCIA LA FRANCIA APPENA IN TEMPO

Nella primavera del 1940 il corso della guerra cambiò all’improvviso e tragicamente per la Francia. Le Panzerdivisionen di Hitler, dopo la loro trionfale conquista della Polonia, fecero a un tratto dietro front e la guerra-lampo contro l’Europa occidentale era incominciata. La rapidità della loro avanzata fu sorprendente! John Cooke era rimasto stoicamente in Francia, unico pioniere inglese restato nel paese. Era riluttante a lasciare il nuovo gruppo di interessati che aveva aiutato vicino a Bordeaux. Ma il console inglese avvertì tutti i sudditi britannici di partire senza indugio. John spiega:

“Mi resi conto che rimanendo sarei finito probabilmente in un campo di concentramento dove non avrei potuto fare nulla. La volta successiva che passai davanti al consolato era deserto e un cartello sulla porta diceva che tutti quelli che erano rimasti dovevano dirigersi verso Bayonne, un porto più a sud, dove avrebbero potuto imbarcarsi. Secondo le ultime notizie, le prime unità naziste erano a soli 50 chilometri. Si era nel giugno del 1940, e l’evacuazione di Dunkerque era in corso. Così decisi che era meglio andare.

“L’ultimo giorno sistemai gli affari e disposi che Joseph, il fratello svizzero, tenesse gli studi e le adunanze. Andai alla stazione a prendere il biglietto per Bayonne e sembrava un accampamento, con gente seduta o che dormiva da ogni parte, in attesa di un treno. Allora decisi di inforcare la bicicletta e mi avviai senza portare praticamente nulla con me.

“Appresi in seguito che le Panzerdivisionen tedesche erano entrate in città il giorno successivo. Percorsi i 175 chilometri fino a Bayonne senza incidenti. La principale ondata di profughi mi aveva preceduto, certo in mezzo alla confusione, come testimoniava il fatto che ogni tanto si vedeva una macchina abbandonata nel fosso lungo la strada. Giunto a Bayonne mi fu impossibile trovare alloggio e da mangiare, per cui andai a dormire senza cena in un edificio non ancora finito. Il giorno dopo si formò una folla immensa sui moli dov’era ormeggiata una nave diretta in Inghilterra. Ma non vi salii. Dopo un po’ fu dato l’ordine: ‘Solo le donne e i bambini’. Era stracarica quando si staccò dal molo. Si dice che sia stata affondata da un sommergibile tedesco prima di arrivare in Inghilterra.

“Noi che eravamo rimasti fummo trasportati in treno al villaggio di pescatori di Saint-Jean-de-Luz, giù vicino al confine spagnolo e lì, nel cuore della notte, e nella più profonda oscurità per timore di un incursione aerea, ci portarono con le barche da pesca fino alle navi ancorate al largo. Affluivano profughi da tutta la Francia meridionale. La gente aveva lasciato casa, negozio, tutto per sfuggire ai nazisti. Dopo essere rimasto all’ancora per un paio di giorni il convoglio di profughi fece rotta a zigzag per Plymouth, in Inghilterra. Mi recai direttamente alla Betel di Londra dove ricevetti una calorosa accoglienza nonché degli abiti, dato che avevo perso tutto”.

LA FRANCIA TAGLIATA IN DUE

Mentre le Panzerdivisionen tedesche avanzavano attraverso la Francia, sulle strade dirette a sud si formarono lunghe file di profughi che fuggivano davanti agli eserciti invasori. Alcuni fratelli rimasero dov’erano, mentre altri fuggirono a sud. Il fratello Geiger partì da Parigi, raggiungendo la moglie e il figlio nel dipartimento della Dordogna, nella Francia centro-sudoccidentale. Il 22 giugno 1940, il maresciallo cattolico Pétain firmò un armistizio con la Germania nazista.

La Francia fu divisa in due zone: la metà settentrionale e una striscia lungo la costa occidentale furono occupate dagli eserciti tedeschi e da loro amministrate, mentre il resto della Francia non fu occupato ma era amministrato dal governo filotedesco di Vichy, con il maresciallo Pétain quale capo dello Stato e Pierre Laval quale capo del governo.

Commentando la situazione, un rapporto inviato a Brooklyn dall’Ufficio centrale europeo di Berna, in Svizzera, diceva:

“Da quando la Francia è sotto il controllo dei tedeschi abbiamo perso tutti i contatti con i fratelli di Parigi e del territorio occupato in generale. Non abbiamo ricevuto né una lettera né una cartolina, né alcun altro messaggio.

“Per quanto riguarda il territorio francese non occupato, abbiamo una corrispondenza più o meno regolare con il fratello [Henri Geiger] che prima rappresentava la Società in Alsazia. Anch’egli afferma di non avere nessuna notizia dei fratelli che prima lavoravano a Parigi e abitavano nella casa di Enghien.

“Inoltre, è assolutamente impossibile per i fratelli svizzeri ottenere il visto per il territorio francese occupato o non occupato”.

ORGANIZZATA L’OPERA DOPO L’ARMISTIZIO

Dopo la firma dell’armistizio in giugno, molti civili francesi che erano fuggiti davanti agli eserciti di Hitler tornarono alle proprie case. Il fratello Geiger tornò a Parigi. Abitava con la moglie e il figlio in un appartamento, e di giorno lavorava presso una società tecnica alsaziana, mentre dedicava le serate e i fine settimana a organizzare l’opera di testimonianza e a visitare i fratelli. Parlando dell’organizzazione dell’opera clandestina nella Francia settentrionale nel settembre del 1940, il fratello Geiger scrisse:

“Tutte le lettere erano aperte dalla Gestapo. Perciò era necessario visitare personalmente ciascun gruppo e ciascun fratello isolato. I fratelli si riunivano in piccoli gruppi per lo studio ‘Torre di Guardia’ e l’adunanza di servizio. Continuavano a predicare di casa in casa solo con la Bibbia. Quando trovavano persone interessate, tornavano con le pubblicazioni e conducevano studi”.

A Parigi le provviste di letteratura erano state messe in salvo all’epoca del bando ed erano tenute in vari luoghi. Il fratello Delannoy organizzò la distribuzione della letteratura tra i fratelli e visitò anche i vari gruppi per incoraggiarli. La sorella Renée Gendreau e la sorella Hilda Knecht stavano alla casa Betel, ma poi, circa un anno dopo la morte del marito, la sorella Knecht morì. Proprio lì alla Betel, sotto il naso dei tedeschi, la sorella Gendreau scriveva a macchina gli articoli della Torre di Guardia che erano stati tradotti in francese e anche le matrici per ciclostilarli!

Ma come facevano i fratelli a ricevere le copie della Torre di Guardia per tradurle in francese, tedesco e polacco? E una volta tradotte e scritte a macchina, le copie ciclostilate come venivano passate da una zona all’altra? Infatti allora la Francia era non solo divisa in zona occupata e zona non occupata, ma le zone erano suddivise e i viaggi fra l’una e l’altra erano soggetti a limitazioni.

DISPENSATO CORAGGIOSAMENTE IL CIBO SPIRITUALE

La sorella Marthe Ebener, che aveva fatto parte della famiglia Betel a Enghien-les-Bains, era andata ad abitare con suo fratello a Clermont-Ferrand, una città della Francia centrale. Essa era abbonata alla Torre di Guardia inglese. Dopo l’invasione tedesca della Francia, Clermont-Ferrand era nella zona non occupata, sotto il governo di Vichy. Provvidenzialmente la sorella Ebener continuò a ricevere da Brooklyn La Torre di Guardia inglese fino al novembre del 1942, allorché i tedeschi occuparono tutta la Francia. Ma come faceva questa rivista inglese a giungere nelle mani dei fratelli Geiger e Delannoy a Parigi?

Lo strumento che Geova impiegò a questo scopo fu un fratello umile e modesto, Henri Germouty. Egli racconta:

“La città di Moulins era attraversata dalla linea di demarcazione fra la zona occupata e quella non occupata. Questa linea di demarcazione era sorvegliata da sentinelle tedesche che sparavano su qualsiasi persona non autorizzata cercasse di passare. Ma in questo punto la linea di demarcazione passava per il centro della città, dove abitava una sorella polacca che parlava tedesco. Andavo a casa sua, poi lei usciva di casa prima di me e distoglieva l’attenzione della sentinella mentre io attraversavo la linea.

“Quindi prendevo il treno, ma prima che arrivasse a Parigi tutti i passeggeri erano perquisiti, gli uomini da uomini e le donne da donne. Io sapevo in che punto cominciavano a fare questa ispezione, quindi prima che ci arrivassimo saltavo giù dal treno in un punto dove rallentava. Viaggiavo di notte e dopo essere saltato giù dal treno mi tenevo nascosto fino allo spuntar del giorno e poi terminavo il viaggio a piedi”.

Una volta a Parigi, La Torre di Guardia veniva tradotta, e poi la sorella Gendreau scriveva le matrici per ciclostilare gli articoli. Quindi le copie venivano portate ai fratelli nelle province. Il fratello Samuel Nongaillard narra come la rivista veniva portata di nascosto nella Francia settentrionale:

“Tutte le volte che era possibile, un fratello di Parigi prendeva il treno fino alla città di Péronne, dove passava la linea di demarcazione fra due zone militari tedesche. Un fratello dal nord gli veniva incontro e il passaggio delle riviste avveniva sul marciapiede della stazione di Péronne”.

Naturalmente, essendo le forniture di carta limitate e i mezzi di comunicazione così pericolosi, non era possibile ciclostilare e mandare una copia della Torre di Guardia per ciascun proclamatore. I fratelli che facevano da corrieri, rischiando la vita, potevano nascondere addosso solo una o due copie. Pertanto, quando una copia di un articolo della Torre di Guardia arrivava in una certa zona, si faceva molto lavoro di copiatura affinché ciascun piccolo gruppo di proclamatori ne avesse almeno una copia con il vitale cibo spirituale. La sorella Dina Fenouil, abitante allora nella zona di Lione, spiega:

“Avevo il compito di scrivere a macchina 10 copie della ‘Torre di Guardia’. Riuscivo a scriverne cinque copie per volta, e questo voleva dire scrivere due volte ogni ‘Torre di Guardia’. Dato che ciascun numero consisteva di circa 14 pagine dattiloscritte a un solo spazio, dovevo battere 28 pagine ogni volta. Avevo appena finito di scrivere un’edizione quando arrivava la successiva. Feci questo lavoro per tutto il tempo della guerra. Ciascun gruppo aveva una copia degli articoli della ‘Torre di Guardia’”.

Un esempio di quanto fosse pericoloso far pervenire i manoscritti ai fratelli è l’esperienza del fratello Stanis Sikora, responsabile di un gruppo di fratelli di lingua polacca a Saint-Denis, nella periferia nord di Parigi. Egli racconta:

“Una mattina portavo una copia della ‘Torre di Guardia’ scritta a mano a un altro gruppo quando vidi alcuni soldati tedeschi che fermavano tutti e li perquisivano. Continuai a pedalare e decisi di procedere lentamente. Passai accanto al primo gruppo di soldati che non fecero nulla per fermarmi. Proseguii molto lentamente e i soldati alla barriera mi lasciarono passare. Pedalai lentamente finché potei girare in un’altra strada, dopo di che accelerai notevolmente! Geova protegge la sua opera”.

ALTRI CANALI DI DISTRIBUZIONE

Quando i tedeschi occuparono il resto della Francia nel novembre del 1942 né in Francia né in Svizzera si riceveva più La Torre di Guardia inglese. Tuttavia la filiale svizzera riusciva a procurarsi una copia della Torre di Guardia in svedese. La sorella Alice Berner imparò in fretta lo svedese abbastanza bene da tradurre in tedesco gli articoli della Torre di Guardia. Queste traduzioni tedesche venivano introdotte in Francia e tradotte in francese.

Durante gli anni della guerra il responsabile dell’opera in Belgio fu il fratello Frédéric Hartstang ed egli escogitò un sistema per far giungere il cibo spirituale dal Belgio alla Francia. Le frontiere erano chiuse, ma i fratelli che lavoravano in ferrovia e che per ragioni di lavoro dovevano fare viaggi da un paese all’altro consegnavano queste preziose pubblicazioni. In tal modo il cibo spirituale circolò per tutta la durata della guerra.

IN ALSAZIA-LORENA

Dopo che Pétain ebbe firmato l’armistizio con la Germania nel giugno del 1940, l’Alsazia-Lorena fu annessa alla Germania. Non era considerata “territorio occupato”, ma piuttosto parte integrale dello stato tedesco. Fu pertanto stabilita una vera e propria frontiera, o confine, fra l’Alsazia-Lorena e il resto della Francia. Quindi i fratelli dell’Alsazia-Lorena furono completamente tagliati fuori dall’ufficio clandestino di Parigi. Come ricevettero il cibo spirituale durante la guerra?

Quando i nazisti occuparono l’Alsazia, i fratelli di lì andavano a prendere copie della Torre di Guardia sui Vosgi, i monti che separano la Francia dall’Alsazia-Lorena. Come facevano a ricevere le riviste sui monti? Il fratello Zinglé di Mulhouse, ottimo alpinista, andò ad abitare a Saint-Maurice, nella Francia occupata dai tedeschi. Egli riceveva La Torre di Guardia in francese e la prima domenica di ogni mese la portava in cima a un passo di montagna. Prendeva una strada molto ripida e rocciosa per non incontrare le guardie di confine. Dal lato dell’Alsazia, fratelli vestiti da escursionisti salivano sui monti a prendere la Torre di Guardia. La rivista era quindi tradotta dal francese al tedesco dai fratelli locali, che facevano questo lavoro nella massima segretezza. Dopo di che il fratello Marcel Graff ne faceva copie in ciclostile per i fratelli dell’Alsazia, e alcune copie arrivavano perfino nei campi di concentramento tedeschi.

Questo stesso percorso attraverso il passo di montagna, impiegato per far giungere La Torre di Guardia dalla Francia all’Alsazia, servì ai fratelli francesi nei successivi anni della guerra per introdurre in Francia dalla Germania le pubblicazioni di cui erano sprovvisti. Ma le cose non andavano sempre secondo il previsto. Il fratello Marcel Graff racconta:

“Un giorno partimmo all’alba con le nostre mogli per salire sui monti. C’era un tempo meraviglioso. Ma quando arrivammo in cima, non lontano dalla frontiera, sentimmo a un tratto: ‘Heil Hitler!’ Era una guardia tedesca di frontiera che ci chiese: ‘Dove siete diretti?’

“Risposi: ‘Stiamo facendo una passeggiata sui monti’.

“Ci guardò con sospetto e disse: ‘Non sapete che siete vicinissimi alla frontiera?’

“‘Davvero?’ rispondemmo con fare innocente.

“In fretta aggiunse: ‘Se avete intenzione di passare in Francia, vi avverto che i nostri fucili sono carichi di pallottole vere!’

“Proseguimmo in direzione del luogo stabilito. Eravamo appena fuori di vista della guardia di confine quando trovammo il fratello Zinglé e sua moglie ad attenderci. Ci salutammo con gioia, scambiammo alcune parole e le pubblicazioni che avevamo portate. Poi, dopo una preghiera, ci separammo”.

La sorella Simone Arnold aveva solo 13 anni quando fu impiegata per portare preziosi manoscritti, che nascondeva nella cintura. Una volta, mentre accompagnava il fratello Adolphe Koehl, per un pelo non furono scoperti, come narra Simone:

“Fummo fermati da un doganiere che ci ordinò di seguirlo alla più vicina fattoria. Ero così spaventata che mi venne letteralmente una colica. Grazie ad essa, alla fattoria mi diedero una bevanda calda e mi permisero di andare a sdraiarmi sul fieno, sempre con la ‘Torre di Guardia’ nascosta addosso. Il fratello Koehl e mia madre furono perquisiti, ma non avevano nulla addosso, per cui fummo semplicemente accompagnati alla più vicina stazione ferroviaria”.

Questi fratelli e queste sorelle che fecero da corrieri mostrarono indubbiamente grande coraggio e amore per Geova. Ma altrettanto può dirsi di coloro che ciclostilavano la letteratura per poterla distribuire ai fratelli. In quali circostanze si faceva questo lavoro?

PREPARAZIONE DELLA LETTERATURA PER LA DISTRIBUZIONE

Il fratello Adolphe Koehl aveva un negozio di barbiere nella strada principale di Mulhouse in Alsazia, nei pressi della stazione centrale. Il negozio si trovava al pianterreno di un palazzo di cinque piani e lui e il fratello Graff avevano un appartamento ciascuno in questo palazzo sopra il negozio. Il lavoro di ciclostilare si faceva di sopra, anche mentre soldati e poliziotti si facevano tagliare i capelli dal fratello Koehl al pianterreno! A volte la scamparono per miracolo, come racconta il fratello Graff:

“Ricordo quando i nazisti confiscarono la radio di tutti quelli che non ‘collaboravano’ con loro. Avevo venduto una vecchia ghiacciaia al nostro lattaio che disse che il giorno dopo sarebbe venuto a prenderla. La mattina successiva stavo correggendo alcune matrici mentre mia moglie sfaccendava in cucina. All’improvviso sentimmo bussare alla porta. Dato che aspettavamo il lattaio, mia moglie aprì. ‘Polizia!’ disse uno degli uomini. ‘Possedete una radio e dobbiamo confiscarla’.

“Riavutasi dalla sorpresa, mia moglie gridò: ‘Sbrigati!’ Poi disse ai tre poliziotti che ero malato e che mi sarei vestito il più in fretta possibile. Così ebbi il tempo di raccogliere le matrici e metterle sotto il letto. Avevo appena finito quando spinsero mia moglie da parte ed entrarono nella stanza dicendo: ‘Heil Hitler!’ Dopo che furono usciti con la nostra radio, ci abbandonammo a una vera esplosione di gioia e ringraziammo Geova Dio per averci ancora una volta protetti”.

Un giorno, un amichevole uomo della Gestapo che andava regolarmente nel salone del fratello Koehl a farsi tagliare i capelli gli chiese a bruciapelo: ‘Herr Koehl, studia ancora la Bibbia?’ Ma prima che potesse rispondere, l’uomo della Gestapo lo avvertì di stare attento perché era sorvegliato. Suggerì al fratello Koehl di sbarazzarsi in fretta di qualsiasi pubblicazione proibita se ne aveva ancora.

Dando retta all’avvertimento, il fratello Koehl sollevò il parquet del negozio e nascose le copie della Torre di Guardia sotto il pavimento. I nazisti che andavano a tagliarsi i capelli non immaginavano certo di camminare sopra scorte di riviste Torre di Guardia proibite, a soli pochi centimetri! Ma a un certo punto tutto lo spazio sotto il pavimento era stato riempito. Che fare allora?

Il fratello Koehl ebbe una brillante idea: La vetrina del negozio sarebbe stata un buon nascondiglio. Così le matrici venivano nascoste ai lati della vetrina e le copie della Torre di Guardia erano nascoste nei manifesti pubblicitari di cartone affissi nella vetrina. Così per buona parte della guerra, i nazisti guardarono la sua vetrina senza rendersi conto che le pubblicità di cartapesta contenevano riviste Torre di Guardia proibite!

CORRIERI CHE PAGARONO CON LA VITA

Mentre i fratelli Graff e Koehl riuscirono a eludere la Gestapo, altri fratelli furono meno fortunati. Nel 1943 i fratelli di Mulhouse ricevevano regolarmente dalla Germania copie della Torre di Guardia, consegnate da due fratelli di Friburgo in Brisgovia. All’improvviso, da quella parte non giunsero più riviste Torre di Guardia. Il fratello Marcel Graff si recò in quella città tedesca e seppe che due corrieri tedeschi erano stati presi dalla Gestapo e decapitati con la scure. Da quel momento in poi i fratelli di Mulhouse, che ricevevano copie della Torre di Guardia anche dalla Francia, produssero copie extra di riviste Torre di Guardia tedesche, introducendole in Germania. Così, quando una fonte di cibo spirituale veniva a mancare, se ne apriva un’altra, e così fu per tutto il tempo della guerra.

ADUNANZE CLANDESTINE IN ALSAZIA-LORENA

Si tenevano regolarmente piccole adunanze e i sorveglianti fornivano ai proclamatori copie della Torre di Guardia e li incoraggiavano. A quelli che non avevano il coraggio di andare alle adunanze non veniva data letteratura, perché non erano considerati fidati. Il fratello Jacques Danner racconta:

“Si tenevano adunanze ogni settimana, in giorni diversi, a ore diverse e in luoghi diversi. Secondo l’epoca dell’anno, ci incontravamo nel bosco, in un prato o in una casa, spesso attorno a un tavolo apparecchiato per servire il caffè, e le sorelle portavano con sé lavori a maglia per avere un alibi. Durante queste adunanze la Gestapo non ci colse mai di sorpresa. I fratelli accettavano la propria responsabilità e la frequenza alle adunanze era buona. Quando tenevamo le adunanze in casa mia, lasciavamo la bambina più piccola giù in cortile e se veniva la polizia lei gridava: ‘Mamma’, e i presenti uscivano dal giardino sul retro”.

NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO

Nel settembre del 1941 parecchi fratelli di Mulhouse e dintorni furono arrestati dalla Gestapo. Fra questi c’erano il fratello Franz Huber, servitore di congregazione di Mulhouse dal 1938, e i fratelli Adolphe Arnold, Fernand Saler, Eugène Lentz e Paul Dossmann. Entro la fine del 1941 erano stati internati tutt’e cinque nel campo di concentramento di Dachau vicino a Monaco di Baviera.

Furono messi nel blocco di punizione, insieme a Testimoni tedeschi, cecoslovacchi, iugoslavi e belgi. A causa del trattamento bestiale, verso l’aprile del 1942 il fratello Franz Huber era diventato molto debole. Il fratello Arnold scrisse:

“Il fratello Franz Huber aveva 64 anni e le forze lo stavano abbandonando. Ma non smise mai di esprimere la speranza che lo sosteneva, dando una meravigliosa testimonianza. Un giorno, appena una settimana prima di morire, mi afferrò per le braccia e guardandomi dritto in viso disse: ‘Malgrado tutto, abbiamo vinto!’ E gli brillavano gli occhi!”

Il fratello Arnold fu condotto nell’ufficio del comandante del campo e gli dissero che se rinnegava la propria fede la sua abilità in serigrafia sarebbe stata messa a profitto nel campo e avrebbero provveduto a sua moglie e sua figlia. Ma fu avvertito che se si rifiutava la moglie sarebbe stata arrestata e la giovane figlia messa in riformatorio. Naturalmente, il fratello Arnold rifiutò. Così fu consegnato ai medici del campo che lo usarono come cavia per sperimentare i germi della malaria e del tifo. Sopravvisse, ma lo attribuì al fatto che la moglie gli mandava pacchi di cibo. Questi contenevano qualcosa di speciale; infatti spiegò:

“Un giorno, mentre mangiavo del cibo che avevo ricevuto in un pacco, sentii qualcosa di duro sotto i denti. Era un rotolino di carta avvolto in cellofan. La carta era coperta di minutissima scrittura. Era un articolo della ‘Torre di Guardia’ in forma condensata. Naturalmente mia moglie rischiava la vita facendo questo. Dopo che lei fu arrestata e deportata, mia cognata, la sorella Walter, continuò questa pericolosa corrispondenza con l’aiuto del fratello Koehl di Mulhouse. In tal modo questi pacchi di cibo contenevano vitamine spirituali!”

FANCIULLI MESSI ALLA PROVA

Che accadde ai fanciulli in quei terribili giorni di persecuzione? Ci si poteva aspettare che rimanessero fedeli nelle dure prove a cui li sottoposero i nazisti?

All’inizio di ciascuna lezione a scuola, si cantava l’inno nazionale tedesco, si recitava una preghiera per il Führer e i ragazzi dovevano dire ‘Heil Hitler!’ con il braccio destro levato. Ma i figli dei Testimoni, come Ruth Danner di otto anni, rifiutavano. Fu portata davanti al direttore e a tutti gli altri insegnanti e interrogata, ma non tradì i genitori. Il fratello Jacques Danner spiega: “Ogni giorno, prima che uscisse per andare a scuola, dicevamo una preghiera insieme e le consigliavamo di chiedere in fretta lo spirito e l’aiuto di Geova prima d’essere interrogata”. In seguito Ruth fu deportata insieme ai genitori e internata in sei diversi campi tedeschi. Dopo la guerra, cominciò a fare la pioniera e si diplomò alla 21a classe della scuola missionaria di Galaad negli U.S.A.

Anche la figlia del fratello Arnold, Simone, fu espulsa dalla scuola superiore perché rifiutava di dire ‘Heil Hitler!’ Fu mandata a un’altra scuola, dove presto si trovò di nuovo in difficoltà perché ogni settimana i ragazzi dovevano portare a scuola vecchi rottami di ferro da usare per fare munizioni. Infine fu processata da un tribunale minorile e mandata in un istituto di rieducazione a Costanza, in Germania, dove per 22 mesi fu indottrinata dai nazisti. Tuttavia mantenne l’integrità! In seguito anch’essa fece la pioniera, si diplomò a Galaad, fece la missionaria in Africa e sposò Max Liebster, che a quell’epoca era membro della famiglia Betel di Brooklyn.

NEUTRALI FINO ALLA MORTE

Nell’agosto del 1942 i giovani dell’Alsazia-Lorena furono chiamati a prestare servizio negli eserciti di Hitler. Alcuni Testimoni, tra cui i fratelli Freyermuth, Hofer e Sutter, pagarono con la vita la propria neutralità. Poche ore prima d’essere decapitato con la scure nella prigione di Torgau, in Germania, il 23enne Marcel Sutter scrisse la seguente lettera:

“Miei cari e diletti genitori e sorelle,

“Quando riceverete questa lettera, non ci sarò più. Solo poche ore mi separano dalla morte. Vi chiedo d’esser forti e coraggiosi; non piangete, poiché ho vinto. Ho terminato il mio corso e ho mantenuto la fede. Geova Dio mi aiuti sino alla fine. Solo un breve periodo di tempo ci separa dal regno del nostro Signore Gesù Cristo. Ci rivedremo presto in un mondo migliore di pace e giustizia. Mi rallegro al pensiero di quel giorno, poiché allora non ci saranno più sospiri. Come sarà meraviglioso! Desidero ardentemente la pace. In queste poche ultime ore ho pensato a voi e il mio cuore è un po’ amareggiato al pensiero di non potervi salutare con un bacio. Ma dobbiamo essere pazienti. È vicino il tempo in cui Geova rivendicherà il suo Nome e mostrerà a tutta la creazione che è il solo vero Dio. Ora desidero dedicare a lui le poche ore che mi restano, per cui termino questa lettera e vi dico addio finché non ci rivedremo presto. Lodate il nostro Dio Geova! Ricevete i miei affettuosi saluti.

Vostro diletto figlio e fratello

Marcel”

GETTATE NEI CAMPI ANCHE ALCUNE SORELLE

Nel 1943 le sorelle dell’Alsazia-Lorena cominciarono ad essere arrestate e molte furono inviate nel campo di concentramento di Schirmeck-Vorbruck in Alsazia. La sorella Arnold riuscì a introdurvi di nascosto una Bibbia e narra:

“Dato che mi aspettavo d’essere arrestata, mi feci fare una speciale pancera per l’utero abbassato con una tasca che si poteva gonfiare d’aria. Misi una piccola Bibbia in questa tasca. Quando mi portarono in prigione mi dissero di spogliarmi, ma quando l’ispettrice vide questa pancera complicata disse: ‘Santo cielo! Non c’è tempo per togliere quella’. Così, grazie a Geova potei introdurre nel campo di concentramento di Schirmeck il solo cibo spirituale che avremmo avuto per mesi. Divisi questa piccola Bibbia in tante parti quante erano le sorelle nel campo”.

Alcune sorelle furono trasferite ai campi di concentramento in Germania, anche nel temuto campo di concentramento di Ravensbrück. Così molti fratelli e molte sorelle, giovani e vecchi, mantennero l’integrità attraverso dure prove, alcuni suggellando la loro fedeltà con la morte. Si può dire veramente che la storia moderna dei testimoni di Geova in Alsazia-Lorena fa onore al nome di Geova.

ALTRI SOPPORTANO DURE PROVE

Anche i fratelli nel resto della Francia mantenevano l’integrità. Al principio della guerra, le autorità francesi arrestarono vari fratelli polacchi, che furono internati nel campo di Le Vernet nella Francia meridionale. Furono picchiati per il rifiuto di salutare la bandiera, e uno di loro, il fratello François Baran, morì. Molti di questi intrepidi fratelli polacchi finirono nei campi di concentramento nazisti. Uno di loro, il fratello Louis Piéchota, che era passato da una prigione e da un campo all’altro, narra:

“Fummo trasferiti dal campo di Vught a Sachsenhausen nella primavera del 1944. Lì avemmo la grande gioia di incontrare i fratelli tedeschi, alcuni dei quali erano detenuti dal 1933. Essi ci diedero un prezioso aiuto sia spirituale che materiale. Non appena un convoglio arrivava nel campo, i fratelli tedeschi chiedevano ai nuovi arrivati se fra loro c’erano Testimoni. Se ce n’erano, li aiutavano immediatamente. A volte si trattava di biancheria intima calda o di un pullover, o forse di qualche avanzo dei pasti delle guardie, dato che alcuni fratelli lavoravano nelle cucine. Un giorno un fratello mi diede una Bibbia. Immaginate, una Bibbia francese in un campo di concentramento tedesco! Non seppi mai come se l’era procurata. Ne fui felicissimo. I fratelli ricevevano regolarmente ‘La Torre di Guardia’. Essendo spiritualmente nutriti, erano spiritualmente forti.

“In seguito mi misero a lavorare nel forno del campo. I fratelli tedeschi mi incoraggiarono a non portar fuori pane se non era permesso. Dicevano che era preferibile morire di fame piuttosto che recare disonore all’organizzazione di Geova. Questo consiglio mi fece molta impressione”.

Anche il fratello Jean Queyroi, che nel 1938 era diventato pioniere e poi aveva lavorato alla Betel di Parigi nel reparto spedizioni, fu rinchiuso in varie prigioni e in vari campi tedeschi. In questi luoghi di detenzione egli riuscì a mantenersi spiritualmente forte; infatti spiega:

“In qualsiasi campo mi trovassi, facevo del mio meglio per dare testimonianza. Per esempio, in un campo della Prussia orientale, c’era una tabella a cui venivano affisse le istruzioni per i detenuti. Ogni giorno affiggevo in un angolo di questa tabella un foglio di carta su cui avevo scritto una testimonianza su qualche soggetto biblico. I detenuti che erano interessati venivano a trovarmi e ogni sera tenevo una piccola adunanza con sei, otto o anche dieci detenuti.

“Il cibo spirituale non mi mancava. Mia sorella scriveva a macchina gli articoli della ‘Torre di Guardia’ su carta finissima che arrotolava e nascondeva nei maccheroni. Questi pacchi erano ispezionati dalle guardie che però non si accorsero mai di quanto avveniva. In questo modo ricevetti anche il libro ‘Fanciulli’”.

Pertanto, anche i fratelli della Francia ebbero la loro parte di persecuzione, anche se meno dei fratelli in Germania e in Alsazia-Lorena.

AIUTO DURANTE L’OCCUPAZIONE

Malgrado il bando e l’occupazione tedesca, i fratelli continuarono a predicare solo con la Bibbia, visitando alcune case in una strada e poi alcune in un’altra. Se qualcuno mostrava sincero interesse, tornavano portando letteratura. Ma bisognava stare attenti e si poteva contare sull’aiuto degli angeli di Geova, come indica l’esperienza del fratello Kosmalski:

“Un certo signor Heinrich ordinò i due libri ‘Liberazione!’ e ‘Creazione’ in tedesco. Quando bussai alla sua porta come gli avevo promesso, mi chiese di tornare dopo un’ora perché aveva visite. Così scesi al piano di sotto per visitare un altro uomo interessato. Egli mi chiese se ero stato al piano di sopra, e se sapevo chi era il signor Heinrich. Gli dissi che era un alsaziano e che si interessava della verità.

“‘No, è della Gestapo, e oggi intende arrestarla’, replicò l’uomo. ‘Ha detto al portiere di non farle lasciare la casa’.

“Questo signore mi accompagnò giù silenziosamente e mi fece uscire dalla porta di dietro. Ringraziai Geova di avermi liberato da quella situazione. Verso la fine della guerra Heinrich fu fucilato per strada da uomini della Resistenza francese”.

In effetti, le autorità francesi in genere furono molto indulgenti con i testimoni di Geova durante l’occupazione nazista. A volte ci aiutarono perfino, come riferisce Auguste Blas di Denain:

“Qualcuno aveva detto al comandante tedesco che in casa mia c’era della letteratura. Per cui fu ordinata una perquisizione, che doveva essere eseguita dalle autorità tedesche guidate dal locale capo della polizia francese e da un interprete. Il capo della polizia sapeva che la letteratura era in casa mia. Così invece di condurre i tedeschi a casa mia, li portò a casa di Marius Nongaillard, il servitore di congregazione, dove non trovarono niente. In tal modo questo amichevole capo della polizia francese mi salvò dal campo di concentramento”.

Citiamo un esempio simile: Quando i tedeschi arrivarono a Sin-le-Noble, requisirono la Sala del Regno per loro uso. Tuttavia, la vasca per l’immersione situata sotto il palco era piena di letteratura, incluso il libro Crociata contro il cristianesimo in tedesco! Allora i fratelli andarono dal sindaco di Sin-le-Noble, spiegando la situazione e dicendo che se i tedeschi trovavano questa letteratura i loro rapporti con le autorità locali si sarebbero guastati. Quindi il sindaco disse ai tedeschi che questa sala serviva per la scuola locale. Così la sala diventò un’aula e, meraviglia delle meraviglie, vi fu mandato a insegnare un maestro che era Testimone!

Le locali autorità francesi venivano spesso in aiuto dei fratelli in modi simili. Citiamo un altro esempio: Un fratello nel nord della Francia che stava portando sulla bicicletta una scatola di opuscoli Fascismo o libertà fu fermato da un ispettore di polizia francese. L’ispettore gli chiese cosa portava.

“Apra la scatola e guardi”, rispose il fratello.

Visto ciò che conteneva, l’ispettore chiese al fratello: “Cosa ne farà?”

Il fratello gli diede una buona testimonianza, dopo di che l’ispettore gli disse di proseguire, ma di stare attento a non farsi fermare da altri!

STAMPA CLANDESTINA

Una delle maggiori imprese dei fratelli francesi durante la guerra fu la stampa clandestina del libro Fanciulli. Dato che il fratello Samuel Nongaillard era in affari, poté procurarsi un po’ di carta, che durante la guerra era razionata. Furono presi accordi per la stampa con una tipografia di Chennevières-sur-Marne, una cittadina pochi chilometri a est di Parigi.

“Il giorno che andai a ritirare i libri Fanciulli, fui fermato dalla polizia sulla via del ritorno”, riferisce Samuel. “Si era nel maggio del 1943. Mi chiesero cos’avevo nel furgone. Risposi che trasportavo libri. Li ispezionarono e chiesero di che trattavano. Combinazione era l’epoca in cui i genitori fanno fare ai figli la prima comunione. Così risposi: ‘Un libro per spiegare Gesù ai bambini’. Evidentemente questa spiegazione li soddisfece, poiché mi lasciarono andare”.

RAPPORTI DEL SERVIZIO DI CAMPO

Durante gli anni della guerra in Francia, i fratelli cercarono di far pervenire i rapporti del servizio di campo. Tuttavia, contrariamente alle istruzioni, una sorella anziana mandò un rapporto su una cartolina postale usando le solite abbreviazioni. Questo incuriosì un uomo del servizio segreto tedesco. Il fratello Robert Jung spiega:

“Un giorno, mentre il fratello Auguste Charlet, mio fratello e io stavamo cenando, suonò il campanello. Era un agente della polizia segreta francese. Senz’altro ci scambiò per membri della Resistenza. Ad ogni modo, ci chiese di aiutarlo a inviare un rapporto sulla faccenda che soddisfacesse la polizia tedesca e ci evitasse difficoltà. Si offrì di tornare il giorno dopo per darci il tempo di escogitare una spiegazione.

“Come d’accordo, tornò nelle prime ore della mattina successiva e lesse la spiegazione che avevamo preparata. Dicevamo che si trattava di un gioco biblico che si faceva per corrispondenza e che le abbreviazioni e i numeri rappresentavano i libri e i versetti biblici dove si trovavano le risposte. Parve molto soddisfatto di questa spiegazione e ci ringraziò di averlo aiutato ad assolvere la sua missione. Se ne andò e non sentimmo più parlare della cosa”.

Alla fine i rapporti del servizio di campo erano inviati tutti a tre indirizzi di Parigi o dintorni: al fratello Geiger, al fratello Delannoy o alla sorella Renée Gendreau che abitava alla casa Betel. Ma molto spesso fratelli o persone in possesso della nostra letteratura scrivevano all’ufficio di Parigi che era stato chiuso dalla polizia nell’ottobre del 1939. Così la sorella Gendreau andava a trovare la portiera che le dava la posta arrivata per la Società. Quando la Gestapo chiedeva dei Testimoni, questa portiera diceva loro che aveva conosciuto solo il responsabile (il fratello Knecht) e che questi era morto. Così questa brava donna rischiò la vita per tutto il tempo della guerra per proteggere la Società e i fratelli.

ASSEMBLEE DURANTE LA GUERRA

A partire dal 1942 e per tutto il periodo dell’occupazione tedesca si tennero piccole assemblee regionali. Erano servite dal fratello Geiger o dal fratello Delannoy. Anche i fratelli Auguste Charlet e Robert Jung visitarono le congregazioni e i proclamatori isolati della Francia meridionale. Durante queste assemblee e queste visite speciali, si fecero dei battesimi.

Nel 1943 si tenne un’assemblea clandestina a Vénissieux, un sobborgo di Lione, con un centinaio di partecipanti. Va da sé che tali occasioni erano fonte di conforto e di forza per i fratelli. Naturalmente si correvano grandi rischi per svolgere tutte queste attività.

UN SOLDATO AMERICANO FA DISCEPOLI

Nel 1944 ebbe inizio la liberazione della Francia. Questa fu una buona notizia per i fratelli francesi, anche se i combattimenti attraverso la Francia causarono nuove difficoltà. Ad ogni modo, l’opera di predicazione continuò, in modo piuttosto singolare, anche per mezzo di almeno uno dei liberatori.

Una sera del settembre 1944 Suzanne Perrin di Vittel nella Francia nordorientale era seduta alla finestra quando un soldato americano si fermò e le chiese in un pessimo francese: “Ama Dio?” Suzanne rispose: “Amo Dio, ma non la religione”. Il soldato chiese se poteva tornare a trovare suo marito, il che fece.

“Fu così”, spiega la sorella Perrin, “che Richard Boeckel (che aveva conosciuto la verità sei mesi prima d’essere mobilitato) ci portò la verità. Predicava in uniforme, ma rifiutava di salutare la bandiera, per cui era continuamente punito. Predicò con zelo nell’intera città di Vittel, distribuendo i libri Creazione, Liberazione!, Luce, Nemici e Geova. Richard ci mise in contatto con il fratello Emile Ehrmann, il servitore di congregazione di Nancy, che in seguito venne a trovarci insieme alla moglie”.

BROOKLYN RICEVE NOTIZIE

Evidentemente nel 1944 Brooklyn aveva ricevuto notizie sulle attività teocratiche in Francia. Per parecchi anni non ce n’erano state. Pertanto nell’Annuario dei Testimoni di Geova del 1945 (inglese) il fratello Knorr scrisse:

“Ci è giunta notizia che ‘l’intera famiglia a Parigi sta bene ed è occupata nell’opera del Padre’. . . . I fratelli attendono con impazienza il tempo in cui le comunicazioni fra loro e l’ufficio centrale saranno completamente ristabilite, affinché il messaggio della verità abbia libera diffusione in tutta la Francia”.

RIORGANIZZAZIONE DOPO LA GUERRA

Il 1945 vide il crollo del regime nazista e la fine della guerra. In Francia le condizioni di vita erano assai difficili, e le cose indispensabili erano scarse al prezzo ufficiale ed esageratamente costose al mercato nero. Il nemico aveva spogliato il paese della sua ricchezza, distrutto le strade e le ferrovie, e messo sottosopra le comunicazioni. Queste erano le condizioni quando i fratelli e le sorelle, fisicamente deboli, ma spiritualmente forti, cominciarono a tornare dai campi di concentramento

Ad accrescere le difficoltà, l’opera dei testimoni di Geova in Francia era ancora soggetta al bando governativo. Ma non essendoci più i tedeschi, viaggi e corrispondenza divennero più facili. Si potevano quindi stabilire contatti migliori fra le congregazioni e l’ufficio clandestino di Parigi diretto dal fratello Geiger. I fratelli Geiger e Delannoy fecero lunghi viaggi in tutta la Francia per visitare le congregazioni.

Nel 1945 la famiglia Betel era formata di cinque membri, cioè il fratello Geiger, tre sorelle e un altro fratello. Inoltre, Emile Delannoy abitava a casa sua ad Arcueil, appena a sud di Parigi. Le provviste di letteratura erano nascoste in un altro sobborgo di Parigi, dove c’era il reparto spedizioni.

La Torre di Guardia era pubblicata col nome di Études bibliques (Studi biblici) da una tipografia esterna. Ne venivano stampate 2.300 copie in francese, 1.200 copie in polacco e 500 copie in tedesco. In tal modo i fratelli non dovevano sprecare tanto tempo prezioso a copiare a mano gli articoli.

Un giorno del 1945 il fratello François Wisniewski, un minatore polacco, ebbe un’esperienza degna di nota. All’ora di pranzo fu sorpreso di vedere un giovane che si toglieva l’elmo protettivo di cuoio per dire una preghiera prima di mangiare. Allora gli diede testimonianza e l’uomo accettò subito la verità. Si chiamava Léopold Jontès, che in seguito divenne servitore di filiale della Francia.

LA VISITA DEI FRATELLI KNORR ED HENSCHEL

La stampa francese, sia nella Francia occupata che in quella non occupata, aveva annunciato in un dispaccio di agenzia del gennaio 1942 la morte del fratello Rutherford. La notizia della sua morte e del fatto che gli era succeduto il fratello Nathan H. Knorr era arrivata anche nel campo di concentramento di Dachau nel 1943. Ma chi era il fratello Knorr?

I fratelli francesi lo videro personalmente per la prima volta il 17 novembre 1945, quando insieme al suo segretario, il fratello Milton Henschel, fece una breve sosta a Parigi. La visita durò solo poche ore, ma fornì l’occasione per discutere come riorganizzare l’opera e ottenere il riconoscimento legale. Tuttavia, quella sera Knorr ed Henschel dovettero prendere il treno per Berna ma promisero di tornare.

Undici giorni dopo, la mattina del 28 novembre, i fratelli Knorr ed Henschel e il loro interprete, Alfred Rütimann, arrivarono alla stazione ferroviaria di Parigi Est dove ad accoglierli c’erano il fratello Henri Geiger e suo figlio. Si recarono all’ambasciata americana, alla Camera di Commercio americana a Parigi e infine da un avvocato. Rammenterete che nell’ottobre del 1939 l’opera in Francia era stata proibita per ordine del ministero dell’Interno. Era dunque necessario seguire le vie legali per ottenere il riconoscimento dell’opera.

Quella sera a Parigi il fratello Knorr, tramite un interprete, parlò per un’ora e tre quarti a 21 fratelli e sorelle. Furono tutti molto entusiasti ed espressero la loro gioia per i privilegi di servizio che avevano. Il fratello Knorr promise di far inviare loro degli indumenti. Aveva notato che i fratelli avevano molto bisogno di tali aiuti materiali, poiché i loro abiti erano vecchi e logori. Alla fine il vestiario arrivò e in proposito il fratello Geiger scrisse:

“Gli indumenti promessi — otto tonnellate, per uomini, donne e bambini — sono arrivati in 75 casse e sono stati distribuiti ai fratelli. Molti, con i doni in mano, avevano i lucciconi agli occhi, e tutti hanno ringraziato di cuore i fratelli americani per questo autentico dono cristiano. Pertanto numerosi fratelli sono meglio equipaggiati per l’opera di predicare il vangelo l’inverno prossimo”.

DIMINUZIONE DURANTE GLI ANNI DELLA GUERRA?

Forse ricordate che nel 1939, allo scoppio della guerra, era stato raggiunto in Francia un massimo di 1.004 proclamatori del Regno. Doveva esserci stata senz’altro una diminuzione nei difficili anni della guerra. Invece no! Il numero dei proclamatori era raddoppiato, giungendo a 2.003 nell’ottobre del 1945. E come sapete questi nuovi proclamatori avevano cominciato a predicare a rischio della libertà, e perfino della vita!

Crebbe anche il numero dei presenti alla Commemorazione, da 1.510 nel 1939 a 3.644 nel 1945. Così mentre c’erano voluti quasi 40 anni di attività per raggiungere il totale di 1.004 proclamatori nel 1939, ce ne vollero solo sei — i difficili anni della seconda guerra mondiale — per raddoppiare questa cifra. Questo è un fatto notevole nella storia moderna dei testimoni di Geova in Francia, un fatto che attesta come Geova protesse e benedisse il suo popolo.

COSA SI FECE RIGUARDO AL BANDO?

Sebbene nel 1946 il bando fosse ancora in vigore, l’opera di predicazione continuò a progredire. Dapprima i fratelli lavorarono di casa in casa solo con la Bibbia. Nel 1946, per aiutarli, fu organizzata anche l’opera di circoscrizione. A quel tempo c’erano solo due circoscrizioni, servite da due fratelli che erano stati entrambi nei campi tedeschi, i fratelli Paul Dossmann e Jean Queyroi. I fratelli apprezzarono molto le visite dei due “servitori dei fratelli”, come si chiamavano allora i sorveglianti di circoscrizione. Ma cosa si poteva fare perché venisse tolto il bando?

Durante la sua visita nel novembre del 1945 il fratello Knorr aveva consultato un influente avvocato francese, Pierre Gide. Tuttavia, gli sforzi di questo avvocato si erano dimostrati vani. Pertanto i fratelli francesi decisero di vedere cosa potevano fare essi stessi. Nell’autunno del 1946 fecero ripetuti sforzi per interpellare i responsabili dei vari uffici governativi che bloccavano la situazione e impedivano il riconoscimento legale dell’opera. Tuttavia, nel 1947 in vari uffici governativi francesi le cose non si muovevano ancora.

Ma poi i fratelli di Parigi appresero che il famoso uomo politico francese Léon Blum, fondatore del moderno partito socialista francese e del suo giornale Le Populaire, era stato insieme ad alcuni testimoni di Geova in un campo di concentramento tedesco durante la guerra e aveva espresso la sua ammirazione per loro. Sebbene Léon Blum si fosse ritirato dalla vita politica, era considerato uno dei più rispettati statisti della Francia. I fratelli tentarono dunque d’ottenere il suo appoggio.

Seppero però che era malato e che non poteva ricevere visite, e il suo indirizzo era tenuto segreto per evitare che gli scrivessero. Ma i fratelli scoprirono che l’autista di Léon Blum andava tutti i giorni alla redazione di Le Populaire a ritirare la sua posta. Fu scritta una lettera al signor Blum, spiegando il problema della Società, e venne consegnata personalmente all’autista. Alcuni giorni dopo i fratelli di Parigi ricevettero una lettera in cui egli si diceva disposto ad aiutarli e comunicava di aver già scritto al governo raccomandando di togliere il bando che colpiva la nostra opera. Come risultato, il 1° settembre 1947 l’opera dei testimoni di Geova in Francia fu di nuovo riconosciuta!

NUOVA CASA BETEL

Per facilitare l’organizzazione dell’opera, il fratello Knorr stabilì di vendere la casa di Enghien-les-Bains e di utilizzare il denaro per acquistare a Parigi locali abbastanza grandi per la casa Betel e l’ufficio. Il fratello Geiger trovò una casa adatta in un tranquillo quartiere residenziale di Parigi, sita al 3 di Villa Guibert, 83, Rue de la Tour, Parigi 16. Pertanto dal 1° ottobre 1947 questo fu il nuovo indirizzo ufficiale dell’associazione francese. Inizialmente andarono a servire in questa nuova Betel un totale di otto persone, fra cui il fratello e la sorella Geiger.

ASSEMBLEE CON ORATORI DA BROOKLYN

Negli otto anni in cui era stato in vigore il bando, non era stato possibile tenere regolari assemblee pubbliche. Quindi l’80 per cento dei fratelli non aveva mai assistito a tali convegni, dato che la maggioranza di essi avevano accettato la verità durante e dopo gli anni della guerra. Perciò come fu meraviglioso nel 1947 vedere un totale di 6.500 persone riunite liberamente in assemblea nelle città di Lione, Strasburgo, Parigi e Douai. E fu un avvenimento speciale avere oratori della sede centrale di Brooklyn, tra cui Frederick Franz, Grant Suiter, Hayden Covington e i fratelli Knorr ed Henschel.

LA MORTE DI DUE SERVITORI FEDELI

Quando si dispose di ricevere di nuovo regolarmente la rivista Torre di Guardia in Francia, i fratelli Dossmann e Queyroi, che fino ad allora avevano visitato le congregazioni, furono chiamati alla Betel per aiutare a organizzare il reparto spedizioni. Così Emile Delannoy fu mandato a visitare le congregazioni, come aveva fatto spesso negli anni precedenti. Ma fu il suo ultimo viaggio, poiché si ammalò e il 5 agosto 1948 morì. Il fratello Delannoy, insieme a sua moglie Marie, aveva fedelmente servito Geova in Francia per una quarantina d’anni.

Appena l’anno prima Adolphe Weber aveva terminato la sua vita terrena fedele a Geova. Ricorderete che questi era il fratello svizzero che aveva dato inizio all’opera in Francia circa mezzo secolo prima. In varie occasioni aveva aiutato i fratelli francesi a sostenere le ondate di prove che si erano abbattute su di loro. Tutti i fratelli in Francia che hanno conosciuto il fratello Weber ne parlano con calore e riconoscono l’importante ruolo che svolse nello sviluppo dell’opera in Francia.

LE ADUNANZE ESCONO DALLA CLANDESTINITÀ

Dal 1939 i fratelli si erano riuniti in piccoli gruppi familiari, ma a partire dal 1947 le congregazioni affittarono sale per le adunanze. A quell’epoca c’erano tre congregazioni a Parigi. Riprese le adunanze nelle Sale del Regno, ci furono alcune sorprese. La sorella Marcelle Malolepszy narra quanto avvenne a Besançon, nella Francia orientale:

“Adesso l’opera era di nuovo libera. Com’eravamo felici! Alla prima adunanza alcuni incontrarono dei conoscenti nella Sala del Regno e vennero a sapere che erano Testimoni. Un droghiere, per esempio, scoprì che alcuni clienti erano suoi fratelli. La figlia di un gendarme incontrò nella sala la sua ex insegnante di dottrina. È impossibile descrivere la gioia che provammo riunendoci insieme per la prima volta. A quella prima adunanza eravamo presenti in 80 circa”.

RICOMINCIA L’OPERA DI PIONIERE

Sebbene nel 1947 ci fossero in Francia 2.380 proclamatori e 104 congregazioni, non c’era neppure un pioniere. Come abbiamo già detto, l’opera era stata autorizzata legalmente solo nel settembre del 1947. Quindi l’Informatore (Il servizio del Regno) francese del dicembre 1947 rivolse l’invito a fare i pionieri e l’anno successivo molti lo accettarono.

Nel gennaio del 1948 otto zelanti Testimoni, tra cui la sorella Simone Arnold, cominciarono a fare i pionieri. In agosto c’erano complessivamente 96 pionieri, inclusi 20 pionieri temporanei. Insieme formavano un felice e valoroso esercito di Testimoni — fratelli e sorelle, giovani e vecchi, sposati e non — che rendevano tutti testimonianza malgrado molte difficoltà. In 60 dei 90 dipartimenti che formavano allora la Francia non c’era neppure un testimone di Geova! Quindi il servizio di pioniere ebbe un’importanza determinante per iniziare l’opera in molte parti della nazione.

Nel 1948 i pionieri predicavano in 49 città, in alcune delle quali non c’era neppure un Testimone. Molti furono mandati in luoghi dove c’erano solo gruppi isolati di proclamatori. Così, soprattutto grazie ai loro diligenti sforzi e alla benedizione di Geova, il numero delle congregazioni salì da 104 nel 1947 a 150 nel 1950.

COMINCIA L’OPERA DI CIRCOSCRIZIONE

Al principio del 1948 in Francia non c’erano “servitori di circoscrizione” che visitassero le congregazioni. Ma era evidente che ce n’era bisogno. Pertanto cinque zelanti giovani pionieri, tutti poco più che ventenni — Léopold Jontès, Antoine Skalecki, François Baczinski, Raymond Tomaszewski e Thaddée Mlynarski — furono chiamati alla Betel e addestrati per questo servizio. Il 1° ottobre 1948 cominciarono a servire le congregazioni.

Questi giovani fratelli avevano circoscrizioni grandi. E dato che a quell’epoca la maggioranza dei Testimoni in Francia erano poveri e abitavano in case minuscole, dovevano essere pronti a fare a meno delle comodità. Di rado avevano una camera da letto tutta per sé. E nessuno di loro poteva permettersi la macchina e neppure una motocicletta.

COMMEMORAZIONE E ASSEMBLEE

La Commemorazione celebrata in Francia nel 1948 fu la prima ad essere tenuta pubblicamente dopo quella del 1939. I fratelli della regione parigina si riunirono tutt’insieme in una grande sala presa in affitto nel sobborgo meridionale di Kremlin-Bicêtre. I presenti furono circa 500, sebbene a quel tempo le 10 congregazioni della conurbazione parigina avessero meno di 300 proclamatori. In tutta la Francia, ci furono 5.912 presenti e 407 partecipanti.

Nel 1948 furono organizzate dieci assemblee di distretto. All’adunanza pubblica assisterono complessivamente 9.235 persone. Fu presentato in francese il libro “Sia Dio riconosciuto verace” che si dimostrò un meraviglioso strumento per liberare i cattolici francesi dalla schiavitù alla falsa religione. Per molti anni la maggioranza di coloro che si schierarono dalla parte della verità avevano studiato questa pubblicazione biblica.

Sempre nel 1948 si ricominciò a ricevere in Francia la rivista Torre di Guardia in francese. Fu organizzata la prima campagna Torre di Guardia del dopoguerra, e quell’anno si ottennero 6.043 nuovi abbonamenti.

ULTERIORMENTE ORGANIZZATA L’OPERA DOPO LA GUERRA

A partire dal numero di gennaio del 1948, la rivista Svegliatevi! francese pubblicò alcune lezioni del testo inglese Aiuto teocratico per i proclamatori del Regno. Questo accrebbe l’entusiasmo per la Scuola Teocratica, che da qualche tempo si avvaleva dell’opuscolo Corso di Ministero Teocratico.

Nel 1948, dopo che era stato tolto il bando nel settembre precedente, si cominciarono a fare discorsi pubblici nelle congregazioni. Erano le prime adunanze pubbliche dal 1939.

Poi nel 1949 arrivarono in Francia quattro diplomati di Galaad per dare una mano. Due furono mandati come missionari nella città portuale di Le Havre, in Normandia. Uno narra cosa gli accadde per il fatto che non capiva molto bene il francese:

“Vedevo spesso il cartello ‘Chien méchant’ [letteralmente, Cane cattivo; noi diremmo ‘Attenti al cane’]. Tuttavia confusi la parola ‘méchant’ con la parola inglese ‘merchant’ [‘mercante’ in italiano] per cui questo avviso per me significava ‘Mercante di cani’ o ‘Compratore e venditore di cani’. Spesso osservavo fra me e me quanti ce n’erano a Le Havre che facevano questo mestiere! Così, ignaro del pericolo, aprivo il cancello con il cane alle calcagna che abbaiava. Il padrone di casa era spesso sorpreso di vedermi davanti alla porta, calmo, e con il cane a fianco. Neppure una volta fui morso! Senza dubbio si chiedevano quale fascino esercitassi sui loro cani. Non si rendevano conto che la ragione era la mia scarsa conoscenza del francese!”

Gli altri due diplomati di Galaad furono mandati alla filiale di Parigi allo scopo particolare di aiutare il fratello Geiger a organizzare l’opera di predicazione in Francia nonché il funzionamento della filiale. Allora la famiglia Betel era formata di 12 membri. Tutti desideravano mettere in pratica i suggerimenti per fare le cose nello stesso modo in cui le faceva il resto del popolo di Dio in tutto il mondo, sotto la direttiva dello “schiavo fedele e discreto”.

Così si tennero per la prima volta in Francia assemblee di circoscrizione, seguendo attentamente il modello del programma provveduto dall’ufficio di Brooklyn. A queste assemblee di circoscrizione del 1949 fu usato per la prima volta il libretto dei cantici (Recueil de cantiques pour le service du Royaume) allora pubblicato da poco in francese.

Pure di grande aiuto per i proclamatori fu la stampa dell’edizione francese dell’opuscolo Consigli sull’organizzazione teocratica per i testimoni di Geova. Questo, insieme all’aiuto dato dai servitori di circoscrizione, contribuì molto a unificare i metodi di predicare e di organizzare le congregazioni in tutta la Francia.

L’OPERA FA UN BALZO AVANTI

Tutti gli sforzi compiuti nel 1949 per organizzare teocraticamente l’opera in Francia produssero abbondanti frutti nel 1950. Il numero dei proclamatori del Regno, 3.236 nel 1949, salì a 4.526 nel 1950, un aumento del 40 per cento! Si raggiunse anche un massimo di 5.441 proclamatori, più del doppio del numero medio di proclamatori francesi di due anni prima!

Per soddisfare le esigenze create da questo enorme aumento, il numero delle circoscrizioni fu portato a 10. Quell’anno i servitori di circoscrizione ricevettero grande aiuto da due americani diplomati di Galaad di origine polacca e ucraina, cioè Stephen Behunick e Paul Muhaluk, che erano stati deportati dalla Polonia e che, prima di tornare negli Stati Uniti, rimasero vari mesi in Francia dove accompagnarono i servitori di circoscrizione. Essi lavorarono particolarmente nelle circoscrizioni del nord dove c’erano molti fratelli polacchi. Nel 1950 inoltre fu iniziata in Francia l’opera di pioniere speciale.

Il 1950 fu un anno memorabile per varie altre ragioni: I primi tre fratelli francesi andarono a Galaad e si diplomarono nell’estate del 1950 all’Assemblea “Incremento della Teocrazia” tenuta nello Yankee Stadium di New York. Poi sette altri dalla Francia frequentarono la 16a classe di Galaad cominciata nel settembre del 1950.

Venti delegati francesi, inclusi i fratelli invitati a Galaad, assisterono alla memorabile Assemblea “Incremento della Teocrazia” nello Yankee Stadium. Gli echi di questo meraviglioso congresso giunsero ai fratelli in Francia alle assemblee di distretto tenute in seguito quell’anno. A queste assemblee alcuni delegati francesi fecero entusiastici rapporti sulle cose meravigliose che avevano viste e udite a New York. Particolare impressione aveva fatto loro la visita alla sede centrale di Brooklyn.

PRIMA ASSEMBLEA INTERNAZIONALE DEL DOPOGUERRA

Il grande avvenimento del 1951 fu l’Assemblea “Pura Adorazione”, il primo grande convegno internazionale tenuto a Parigi dal 1937. Furono presenti delegati di 28 paesi, inclusi luoghi lontani come Australia, Nuova Zelanda, Filippine, India, Repubblica Sudafricana, Venezuela e America del Nord. Il luogo del congresso, il Palais des Sports, era solo a un isolato dalla bella Senna e pochi isolati più a sud dell’imponente torre Eiffel. I testimoni di Geova in Francia non avevano mai tenuto un congresso di simili proporzioni.

“L’assemblea fu come un grande esperimento”, osservò La Torre di Guardia. “Quella era la prima volta che veniva organizzata una mensa calda, la prima volta che venivano fatte, distribuite e usate borse per le riviste, la prima volta che erano prenotati treni speciali. Ma la grande impresa fu affrontata con fede, gli ostacoli furono sormontati e l’Iddio Onnipotente diede la sua benedizione e il suo aiuto. Il risultato: un grande successo! . . . all’annunciato discorso pubblico furono presenti 10.456 persone rispetto ai 6.188 Testimoni che c’erano nel paese”.

Durante il congresso il fratello Knorr spiegò che dopo molti anni di fedele servizio, il fratello Henri Geiger, per ragioni di salute e per altri motivi, veniva sostituito come sorvegliante di filiale dal fratello Léopold Jontès. Con un applauso i francesi espressero il loro apprezzamento sia per il servitore di filiale uscente che per il nuovo.

UN PERIODO DI STRAORDINARIA CRESCITA

Nel 1951 terminò un periodo di straordinaria espansione postbellica. Dal 1947 il numero dei proclamatori era aumentato a passi di gigante. Nel 1947 c’era stato un aumento del 10 per cento rispetto all’anno prima, e la sola ragione per cui non fu molto più alto era che molti fratelli polacchi nel nord della Francia accettarono l’offerta del governo polacco di tornare in Polonia. Quindi nel 1948 ci fu un aumento del 20 per cento, seguito da un aumento del 23 per cento nel 1949, del 40 per cento nel 1950 e del 34 per cento nel 1951.

In un periodo di quattro anni il numero dei proclamatori era triplicato, salendo da 2.380 nel 1947 a 7.136 nel 1951. Solo nell’anno di servizio 1951 la congregazione dell’agglomerazione parigina crebbe da 650 a 1.085 proclamatori; durante l’anno ci furono 1.065 battezzati, un proclamatore su sette in Francia!

Questo voleva dire che in Francia la maggioranza dei proclamatori, spiritualmente parlando erano “agnellini”, bisognosi di diventare maturi. Quindi il successivo periodo della storia dei testimoni di Geova in Francia, dal 1952 al 1956, fu contrassegnato da un rallentamento dell’espansione e quelli che erano già nelle congregazioni furono aiutati a divenire maturi.

VIETATA “LA TORRE DI GUARDIA”, MA LA PREDICAZIONE SI ESTENDE

A partire dal numero dell’8 gennaio 1952, la rivista Svegliatevi! francese divenne quindicinale. Inoltre, fu intrapresa la testimonianza per le strade con la borsa delle riviste, e quell’anno furono distribuite in Francia 285.837 riviste Torre di Guardia e Svegliatevi!, più che in qualsiasi tempo precedente nella storia dell’opera in Francia. Ma poi, alla fine del dicembre del 1952, scoppiò la bomba: la stampa diede la notizia che la rivista Torre di Guardia era stata proibita.

Il ministro dell’Interno, su consiglio del capo della polizia, vietò la distribuzione e la vendita della Torre di Guardia in tutta la Francia e i territori francesi. La ragione del divieto fu che La Torre di Guardia, stando alle apparenze, istigava i giovani a rifiutarsi di prestare servizio militare. Ma certi giornali francesi espressero l’idea che questo era solo un pretesto e che la vera ragione era che gli articoli pubblicati dalla Torre di Guardia smascheravano la doppiezza della Chiesa Cattolica Romana.

Nonostante la proibizione, il 1952 fu un buon anno per l’opera del Regno. Una ragione particolare è che i fratelli fecero uno sforzo concertato per predicare in quelle zone della Francia dove non c’erano Testimoni. L’Informatore (Il servizio del Regno) francese di marzo incoraggiò i Testimoni a predicare nei mesi estivi nel territorio non assegnato alle congregazioni. La maggioranza dei proclamatori francesi abitava allora nella regione mineraria del nord, dove le grandi congregazioni lavoravano il territorio ogni due o tre settimane. Tuttavia nelle grandi città dei dipartimenti vicini non si faceva alcuna predicazione. Non se ne faceva neppure nell’isola mediterranea della Corsica, che fa parte della Francia. Così nel 1952 due pionieri speciali cominciarono l’opera del Regno in quest’isola.

CONSOLIDAMENTO DELL’OPERA

Nel 1953 e nel 1954 ci fu costante progresso nell’opera, e in ciascuno di quegli anni si ottenne un aumento del 9 per cento nel numero dei proclamatori. Inoltre, in quegli anni furono battezzate 1.657 persone. Nel gennaio del 1953 le circoscrizioni furono ristrutturate e portate a 11. Contemporaneamente, il numero delle congregazioni visitate da ciascun servitore fu ridotto da 24 a 18 o 20, consentendo visite più frequenti. Inoltre, il numero degli studi di libro di congregazione crebbe notevolmente permettendo a più persone di assistervi e dando ai conduttori la possibilità di offrire una migliore assistenza a chi ne aveva bisogno.

Un’altra cosa che contribuì a consolidare l’opera nel 1953 fu l’Assemblea della Società del Nuovo Mondo tenuta nello Yankee Stadium di New York nel mese di luglio. Settantadue delegati dalla Francia assisterono a questa meravigliosa assemblea ed ebbero l’opportunità di visitare la Betel e lo stabilimento tipografico di Brooklyn. Furono come tante regine di Saba che scoprirono che ‘non era stata riferita loro la metà’.

Sempre nel 1953 fu nominato in Francia il primo servitore di distretto a tempo pieno, il fratello Skalecki. Fino a quell’epoca, le assemblee di circoscrizione erano state servite da fratelli della Betel durante il fine settimana quando erano liberi dal lavoro regolare. L’anno seguente il fratello Skalecki proiettò in tutta la Francia il film “La Società del Nuovo Mondo all’opera”. Questo film diede un’idea di come veniva svolto il lavoro nella casa Betel e nello stabilimento tipografico di Brooklyn, ciò che servì a unire più strettamente i fratelli francesi con la sede centrale dell’organizzazione.

ULTERIORE CONSOLIDAMENTO

Il 1955 fu un altro anno di servizio durante il quale in Francia si badò più a consolidare gli aumenti del passato che a favorire una rapida espansione. Ci fu un aumento del 6 per cento nel numero medio dei proclamatori, una media di 456 più che nel 1954. Ma un fatto degno di nota è che ci furono 1.246 battezzati. Questo mostra che molti di coloro che già proclamavano non si erano ancora schierati apertamente dalla parte di Geova, dedicando la propria vita a lui e simboleggiandolo con l’immersione in acqua. Questa elevata cifra di battezzati nel 1955 fu dunque la prova che l’organizzazione di Geova in Francia si stava consolidando.

Un altro rimarchevole aspetto dell’opera quell’anno fu il grande aumento nel numero di riviste messe nelle mani dei francesi. Nel 1954 erano state distribuite 288.902 riviste, ma nel 1955 il numero delle riviste distribuite salì di colpo a 513.236! Quell’anno segnò una svolta decisiva nella distribuzione delle riviste, poiché il numero delle copie distribuite crebbe regolarmente di parecchie centinaia di migliaia all’anno per molti anni. Naturalmente, si trattava sempre di riviste Svegliatevi!, dato che La Torre di Guardia continuava a essere vietata.

UN’ALTRA ASSEMBLEA INTERNAZIONALE A PARIGI

Il grande avvenimento del 1955 fu l’Assemblea “Regno Trionfante” tenuta a Parigi dal 3 al 7 agosto. Nel 1951 il primo congresso internazionale del dopoguerra era stato tenuto nello stesso Palais des Sports. A quell’epoca c’erano stati 10.456 presenti all’adunanza pubblica e 351 battezzati. Come sarebbe andata l’assemblea del 1955?

Il primo giorno 9.701 persone affollarono l’edificio, riempiendo lo spazio al centro di fronte al palco e le gradinate laterali, mentre alcuni erano perfino nell’ultimo settore in alto. Due giorni dopo, 774 candidati risposero fermamente “Oui!” alle domande poste loro dall’oratore francese che pronunciava il discorso del battesimo. E al discorso pubblico della domenica pronunciato dal fratello Knorr in inglese e tradotto in francese, 16.500 persone affollarono il luogo dell’assemblea! Il fratello Jontès scrisse:

“Come siamo grati a Geova di aver potuto tenere tale assemblea! E che emozione vedere gli operatori filmare l’immersione e anche il vasto uditorio al discorso pubblico! La settimana dopo l’assemblea centinaia di migliaia di persone in tutta la Francia poterono vedere questi filmati. La stampa si occupava dei testimoni di Geova”.

PREPARATIVI PER UN’ULTERIORE ESPANSIONE

Nel 1956 il numero medio dei proclamatori salì a 8.867, appena 355 più che la media dell’anno precedente, solo un aumento del 4 per cento. Tuttavia ci furono 951 battezzati, e 12.801 presenti alla Commemorazione, con 232 partecipanti. Inoltre, il numero delle riviste distribuite salì da 513.236 nel 1955 a 869.841 nel 1956! Questa eccellente attività presagiva una maggiore espansione in futuro.

Le congregazioni si impegnavano per recare il messaggio del Regno al maggior numero possibile di francesi. Oltre 100 congregazioni chiesero territorio non assegnato e visitarono città e villaggi nei quali non veniva data testimonianza sin da prima della seconda guerra mondiale, se pure vi era stata data allora. Per raggiungere queste persone, il numero dei pionieri speciali fu aumentato da 33 nel 1955 a 64 nel 1956. Andarono in regioni quasi mai lavorate, come la Bretagna. Nel 1956 erano attivi in Francia 15 diplomati di Galaad. Le 194 congregazioni francesi furono suddivise in 12 circoscrizioni, e per la prima volta in due distretti.

La casa di Villa Guibert, acquistata nel 1947 per la casa Betel e l’ufficio, era diventata troppo piccola, e le prospettive di ulteriore aumento richiedevano con urgenza l’acquisto di locali più grandi. Pertanto il 18 luglio 1956 fu acquistato un appezzamento di terra di 660 metri quadrati a Boulogne-Billancourt, un sobborgo industriale appena a ovest di Parigi, conosciuto in tutto il mondo perché sede della Renault, la colossale fabbrica di automobili. Fu progettato un edificio di quattro piani, abbastanza grande per la famiglia, l’ufficio e una piccola tipografia. Era in vista una maggiore espansione dell’opera in Francia.

COMINCIA UN PERIODO DI PIÙ RAPIDO AUMENTO

Per la prima volta nel 1957 fu raggiunto il numero di 10.000 proclamatori del Regno, con un nuovo massimo di 10.954 proclamatori, un aumento del 12 per cento rispetto al 1956. E sia il numero delle ore dedicate alla predicazione che il numero delle riviste distribuite superò il milione! Inoltre, ci furono 1.100 battezzati e 14.488 presenti alla Commemorazione. Durante l’anno fu tenuto un corso di addestramento per tutti i servitori di distretto e di circoscrizione che servivano le 212 congregazioni della Francia, suddivise in 14 circoscrizioni e due distretti.

Nel frattempo i tentativi per cominciare a costruire la nuova Betel erano giunti a un punto morto. Infine, il 20 maggio 1957 fu concessa la necessaria licenza di costruzione, 10 mesi dopo l’acquisto del terreno. Si cominciò lo scavo il 12 giugno e il 2 ottobre 1957 furono poste le fondamenta. Ma ci volle un anno e mezzo per portare a termine l’edificio.

DUE IMPORTANTI AVVENIMENTI CONTRASSEGNANO IL 1958

Il primo di essi fu di natura politica, ma influì direttamente sulla stabilità della predicazione del Regno in Francia. A causa della crisi provocata dalla guerra in Algeria, in Francia fu dichiarato lo stato di emergenza e tutte le adunanze pubbliche furono vietate. Per qualche tempo si temé che andasse al potere una giunta militare, ma il 1° giugno si seppe che il generale Charles de Gaulle aveva accettato di diventare capo del governo e quindi capo dello Stato. Il suo ritorno al potere diede inizio in Francia a un periodo di stabilità nel governo che il paese non conosceva da decenni.

Dato che in Francia non v’è nessuna legge che accordi ai ministri di religione l’esenzione dal servizio militare, alcuni giovani Testimoni erano in prigione da quasi 10 anni. Il generale de Gaulle dispose per la scarcerazione di quelli che erano in prigione da cinque anni o più. In seguito il suo governo ridusse le condanne alla prigione inflitte ai fratelli al doppio della durata del servizio militare obbligatorio. Quindi, se i giovani francesi erano chiamati a prestare servizio militare per 18 mesi, i fratelli scontavano una condanna al carcere di tre anni. Questo era molto meglio della situazione precedente, quando entravano in prigione a vent’anni senza la minima idea di quando sarebbero usciti.

La stabilità politica favorì un altro ottimo aumento dell’11 per cento nel numero dei proclamatori del Regno, con un massimo di 12.141. Furono formate ventitré nuove congregazioni, e vennero stabiliti molti gruppi isolati di proclamatori quando zelanti Testimoni animati da uno spirito di pioniere andarono a servire in luoghi dove c’era maggior bisogno. La filiale indirizzò questi, e i quasi 100 pionieri speciali, prima nelle città con 50.000 abitanti o più dove non c’era nessun Testimone, e poi, man mano che in queste città si estendeva la predicazione, in quelle con popolazione progressivamente inferiore.

Così l’opera cominciò a svilupparsi in centri minori come Poitiers, Digione, Annecy, Limoges e Rennes, l’ex capitale della Bretagna. Un caso degno di nota fu quello di Caen in Normandia. In quella città, nel giro di pochi anni, una piccola congregazione formata da un pugno di proclamatori divenne una grande congregazione e alla fine diede origine a molte congregazioni nei dintorni. Così invece d’essere concentrata in certe zone, particolarmente nelle regioni minerarie del nord della Francia, l’opera cominciò a estendersi in tutte le parti del paese.

L’altro grande avvenimento del 1958 fu l’Assemblea Internazionale “Volontà Divina” di otto giorni tenuta a New York nei mesi di luglio e agosto. Furono presenti 641 delegati francesi — 551 dei quali fecero il viaggio in aereo e 90 con la nave — quasi nove volte di più di quelli che avevano assistito all’assemblea di New York nel 1953. Quindi, dei proclamatori francesi, ne era presente quasi uno su venti, una cifra notevole! Questa assemblea ebbe l’effetto di rafforzare e unificare in modo straordinario l’opera nel territorio francese. I delegati udirono il fratello Knorr annunciare l’istituzione di corsi d’addestramento in molte filiali e parlare del progresso nei lavori di costruzione della nuova Betel in Francia.

Questo meraviglioso congresso ebbe una vasta eco che giunse al resto dei fratelli francesi alle cinque assemblee di distretto tenute in Francia nel settembre del 1958. A queste assemblee furono immersi complessivamente 677 nuovi fratelli. La vigorosa Risoluzione adottata a New York fu adottata anche a queste assemblee, e poi, nel mese di dicembre, furono distribuite in tutta la Francia 1.670.000 copie del volantino intitolato “Come la cristianità ha deluso il genere umano?” Che poderosa testimonianza fu quella!

NUOVA BETEL FRANCESE

Nella primavera del 1959 fu portata a termine la nuova Betel. Quindi dal 17 al 19 aprile — venerdì, sabato e domenica — gli uffici e la famiglia furono trasferiti da Villa Guibert ai nuovi locali di Boulogne-Billancourt, in rue du Point-du-Jour 81. Il lunedì successivo la nuova Betel entrò in funzione.

L’edificio di quattro piani aveva un seminterrato abbastanza grande da potervi installare la tipografia. Sala del Regno e uffici erano al pianterreno. Al primo piano c’erano la sala da pranzo e la cucina, e ulteriore spazio per gli uffici. Al secondo, terzo e quarto piano c’erano 24 camere da letto in tutto. Essendovi nella famiglia Betel solo 17 membri, c’era molto posto per altri, nonché per ospitare la Scuola di Ministero del Regno di cui il fratello Knorr aveva parlato per la prima volta all’assemblea internazionale del 1958. Verso la fine di maggio il fratello Knorr fece una visita per vedere i nuovi locali, e il 1° giugno pronunciò un discorso nella Salle Pleyel per i fratelli della zona di Parigi, alla presenza di 2.026 persone.

IMPORTANTE VITTORIA LEGALE

Due giorni dopo, il 3 giugno, il fratello Jontès ricevette un’importante notizia da un avvocato di Parigi. Tempo addietro, il 2 luglio 1957, il fratello Jontès era stato invitato a comparire davanti a un magistrato inquirente. Era stato accusato di istigare i giovani a rifiutarsi di prestare servizio militare, accusa che poteva renderlo soggetto, insieme ai fratelli che formavano il consiglio dei direttori dell’Associazione Francese della Società, a una condanna al carcere. Inoltre, l’Associazione Francese dei Testimoni di Geova rischiava d’esser messa al bando.

L’inchiesta giudiziaria continuò per tutto il 1957 e il 1958. Infine, il 16 febbraio 1959 giunse il giorno del processo. Il fratello Jontès poté dare una buona testimonianza. Il 2 marzo 1959 fu emanato un verdetto di non colpevolezza. Tuttavia il pubblico ministero ricorse in appello contro questa sentenza, e il 20 maggio 1959 la causa fu dibattuta davanti all’Undicesima Corte d’Appello. Poi, il 3 giugno, l’avvocato della Società telefonò al fratello Jontès per informarlo che gli imputati erano stati di nuovo trovati non colpevoli. Questa fu una meravigliosa vittoria teocratica, che dava la possibilità di compiere ulteriore predicazione della buona notizia in Francia.

Ci fu un ottimo aumento del 17 per cento nel numero medio dei Testimoni nel 1959, con un massimo di 13.935 proclamatori. Inoltre, il numero delle congregazioni salì da 235 a 254, incluse nuove congregazioni a Bastia, sull’isola di Corsica, e a Rennes, in Bretagna. Ci fu il sorprendente numero di 2.106 battezzati, di cui 525 alle sei assemblee di distretto.

ESPANSIONE NEL 1960

“L’anno di servizio 1960 è stato uno dei più straordinari che i fratelli in Francia abbiano visto”, scrisse il presidente della Società, Nathan H. Knorr. Anzitutto, il fatto di mettere in funzione la nuova tipografia, con la linotype, le macchine da stampa, le macchine piegatrici e cucitrici, fu una vera e propria pietra miliare per l’opera in Francia. Le prime copie del Ministero del Regno (Il servizio del Regno) uscirono dalle macchine da stampa francesi nel marzo del 1960. Da quel momento in poi, tutte le operazioni di stampa tramite tipografie esterne cessarono; la tipografia locale della Società ha soddisfatto le necessità dei fratelli, eccetto che per le riviste, i libri e gli opuscoli, stampati a Brooklyn, in Svizzera o a Wiesbaden (Germania).

L’espansione continuava in altri campi. Il numero medio dei Testimoni crebbe del 10 per cento, e si ottenne un massimo mai raggiunto di 15.439 proclamatori. Per la prima volta furono superati i 20.000 presenti alla Commemorazione, per l’esattezza 23.073. Pertanto furono formate 26 nuove congregazioni, portando il numero a 280. Per la fine dell’anno c’erano soltanto tre città in Francia con popolazione superiore a 20.000 abitanti che erano ancora territorio vergine.

IL GRANDE EVENTO DEL 1961: L’ASSEMBLEA “ADORATORI UNITI”

Per l’Assemblea “Adoratori Uniti” che si tenne a Parigi dal 3 al 6 agosto fu affittato lo stadio Parc des Princes all’estremità occidentale della città. Tuttavia, appena tre mesi prima, un colpo di stato militare in Algeria aveva minacciato di far precipitare la Francia in un’orribile guerra civile. Una campagna terroristica di attentati scatenata dagli elementi di destra in tutto il paese creò un clima di apprensione. Le autorità vietarono tutti i grandi convegni. Così il contratto per lo stadio Parc des Princes fu annullato appena qualche settimana prima dell’inizio dell’assemblea. Tuttavia, alla fine si ottenne uno speciale permesso per tenere il congresso allo stadio Colombes, poco fuori Parigi.

Questa situazione precaria e il fatto di non sapere con certezza dove si sarebbe tenuto il congresso avrebbero complicato le cose anche per degli organizzatori esperti. Ed era anche la prima assemblea francese all’aperto, e la prima in cui i fratelli costruivano e installavano gli impianti per la mensa (tende, tavole, caldaie, pentole a vapore, forni, macchine per lavare vassoi, ecc.). Ma infine, con la cooperazione di tutti e con il sostegno dello spirito di Dio, ogni cosa fu pronta in tempo per l’apertura del congresso.

Si dimostrò un convegno sorprendente. Circa 800 fratelli arrivarono dalla Spagna, dove a quel tempo l’opera era al bando. Poterono assistere alle adunanze nella loro lingua e in libertà! Vennero anche 80 delegati dal Portogallo. I discorsi furono pronunciati simultaneamente in francese, polacco, spagnolo e portoghese.

Non essendo permesso fare pubblicità, ed essendo il luogo dell’assemblea fuori Parigi, i fratelli si chiedevano se il numero dei presenti sarebbe stato superiore a quello dell’assemblea internazionale di Parigi del 1955. E fu superiore, poiché 23.004 persone si radunarono per udire il discorso pubblico del fratello Knorr intitolato “Tutte le nazioni si uniranno sotto il regno di Dio”. Fatto degno di nota, all’assemblea ci furono 1.203 battezzati, oltre il 5 per cento dei presenti!

Un altro aumento del 10 per cento nel numero medio dei proclamatori si ebbe nel 1961, quando si raggiunse un massimo di 17.108 Testimoni. E quell’anno ci fu l’inaugurazione della Scuola di Ministero del Regno in Francia; la prima classe, che si tenne alla Betel dal 13 marzo all’8 aprile, era formata da servitori di circoscrizione e di distretto. Poi, col passare degli anni, questo corso fu seguito da servitori di congregazione francesi, belgi e svizzeri e anche da fratelli e sorelle pionieri speciali.

AUMENTO DEL 100 PER 100 IN SETTE ANNI

Nel giro di sette anni il numero medio dei proclamatori in Francia fu più che raddoppiato, da una media di 8.512 proclamatori nel 1955 a una media di 17.299 nel 1962. C’era stato un meraviglioso radunamento di “altre pecore”! A questo punto c’erano proclamatori in tutte le città con oltre 20.000 abitanti. E 324 sorveglianti e pionieri speciali avevano già frequentato la Scuola di Ministero del Regno.

Il fratello Henri Geiger, che era stato battezzato e aveva cominciato il servizio attivo nel 1920, visse fino a vedere questa meravigliosa crescita dalle poche decine di predicatori che c’erano nel 1920. Quando nel 1951 il fratello Jontès fu nominato per prendere il suo posto come servitore di filiale, il fratello Geiger continuò a lavorare alla Betel per un po’. Poi, giacché la sua salute peggiorava, lui e sua moglie andarono a stare dal figlio. E lì il 29 agosto 1962 terminò la sua vita terrena. La storia della sua vita è stata pubblicata nella Torre di Guardia del 1° luglio 1963.

PIONIERI SPECIALI A PARIGI

Strano a dirsi, sebbene l’opera si estendesse rapidamente in tutta la Francia, a Parigi, capitale della nazione, gli aumenti non erano altrettanto rapidi. Si decise allora di aprire una casa missionaria al N. 11 di rue de Seine, Boulogne-Billancourt, non lontano dalla Betel. La Società acquistò la casa e fratelli pionieri chiamati appositamente alla Betel fecero i lavori di ampliamento. Questa casa missionaria fu aperta il 17 dicembre 1962; vi abitavano i pionieri speciali che predicavano a Parigi e dintorni. Il vasto edificio fu utilizzato come parte degli annessi della Betel. Il reparto spedizioni della Società, che si trovava in un magazzino in un’altra parte di Parigi, fu trasferito lì.

1963-1966: LE BENEDIZIONI DI GEOVA CONTINUANO

Nei pochi anni che seguirono, continuarono a esserci abbondanti prove che Geova benediceva il suo popolo in Francia. Prima ci fu la serie di Assemblee “Eterna Buona Notizia” tenute in varie parti del mondo nel 1963. Non si tenne nessuno di questi congressi in Francia, ma fu meraviglioso vedere circa 11.000 fratelli francesi — più di metà dei proclamatori del paese — assistere a una di queste assemblee a Milano, in Italia, o a Monaco, in Germania. Furono prenotati molti treni speciali per trasportare i delegati. E quali splendide benedizioni spirituali ricevettero, tra cui la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane in francese.

Per la prima volta nel 1963 il numero dei Testimoni in Francia superò i 20.000. E poi nel 1964 si ottenne un aumento del 9 per cento nei proclamatori, e ci furono oltre 2.000 battezzati! Sempre nel 1964 la distribuzione di Svegliatevi! oltrepassò per la prima volta i 3.000.000 di copie, e quasi 1.000 pionieri, inclusi i pionieri temporanei (ausiliari), fecero la loro parte per mettere questi periodici nelle mani del pubblico.

Nel 1965 assisterono alla Commemorazione 34.862 persone, e fu raggiunto un nuovo massimo di 22.933 proclamatori. La distribuzione di Svegliatevi! continuò ad aumentare vertiginosamente e quell’anno ne furono distribuite ai francesi oltre 3.500.000 copie. C’erano ora 380 congregazioni e 92 gruppi isolati in Francia, ma c’erano ancora 94 centri con popolazione da 5.000 a 12.000 abitanti in cui non abitava nessun Testimone. Tuttavia, nelle grandi città l’opera di testimonianza progrediva. C’erano 11 congregazioni a Parigi, sette a Lione e quattro a Nizza e Mulhouse, e in varie altre grandi città vi erano tre congregazioni.

Un avvenimento saliente del 1966 fu la formazione di 62 nuove congregazioni per cui il numero complessivo della nazione fu portato a 442. Esse erano divise in 30 circoscrizioni e in 3 distretti. Inoltre quell’anno furono tenute cinque assemblee di distretto, con un totale di 22.153 presenti all’adunanza pubblica. All’assemblea di Bordeaux, i fratelli francesi ebbero il privilegio di ospitare i fratelli del Portogallo. Dato che la maggioranza di questi fratelli non poteva permettersi di pagare l’albergo, e non c’era posto per tutti nelle case dei fratelli, fu affittato un cinema che venne trasformato in un grande dormitorio provvisto di docce, lavandini, ecc., e dove uomini e donne furono alloggiati separatamente. Essi apprezzarono molto l’amore manifestato dai fratelli francesi. Il servitore di distretto fratello Marian Szumiga riferì: “Molti avevano le lacrime agli occhi quando giunse l’ora di partire”.

“L’AFFRETTERÒ AL SUO PROPRIO TEMPO”

Sebbene il radunamento delle “altre pecore” avesse fatto costante progresso dal 1963 al 1966, si può dire che ora Geova cominciava veramente ad ‘affrettarlo nel suo proprio tempo’. (Isa. 60:22) Non solo nel 1967 ci fu un aumento del 10 per cento nei proclamatori, ma i presenti alla Commemorazione salirono a ben 41.274, con 143 partecipanti. Un’ulteriore indicazione che in futuro ci sarebbero stati aumenti anche maggiori fu che ogni mese si tennero in media 19.327 studi biblici a domicilio, un aumento rispetto ai 15.964 dell’anno prima. E le copie di Svegliatevi! distribuite al pubblico superarono i 4.000.000; si ottennero inoltre 55.446 nuovi abbonamenti.

Quell’estate si tennero in Francia nove Assemblee di Distretto “Facciamo discepoli”, con un totale di 27.009 presenti. I drammi biblici furono particolarmente apprezzati alle assemblee. Come segno di questo incremento affrettato, durante l’anno furono battezzati 2.269 nuovi discepoli, 960 dei quali alle assemblee di distretto.

CRISI POLITICA E SOCIALE IN FRANCIA

Nella primavera del 1968 la Francia fu scossa da una gravissima crisi politica e sociale. I guai cominciarono con le dimostrazioni studentesche, dapprima a Parigi, nella famosa Sorbona e in altre università della capitale; poi in seguito i disordini si estesero alle università e alle scuole superiori di tutta la Francia. Per qualche tempo il Quartiere Latino di Parigi fu un vero e proprio campo di battaglia. Gli studenti combattevano contro la polizia, che cercava di mantenere l’ordine. Strapparono selci dalle strade per lanciarle addosso alla polizia. Alcuni alberi dei famosi boulevard di Parigi furono abbattuti dagli studenti per fare barricate, auto furono bruciate e vetrine frantumate. Ci furono centinaia di feriti da ambo le parti.

Poi scesero in campo i sindacati degli operai, con le loro marce di protesta e con l’ordine ai lavoratori di fare uno sciopero generale. Così in maggio e giugno del 1968, la Francia fu praticamente paralizzata. Poste e treni non andavano; gli ingranaggi dell’industria si arrestarono. Si fermò anche il traffico aereo. Per qualche tempo sembrò che il regime gollista sarebbe caduto, i sindacati comunisti e non comunisti erano divisi, inoltre non c’era unità fra lavoratori e studenti. Finalmente, dopo che governo e datori di lavoro ebbero fatto alcune spettacolari concessioni, violenza e scioperi cessarono. Alla fine di giugno ci furono le elezioni e il partito gollista vinse a grande maggioranza.

Per circa un mese la filiale non poté corrispondere con le congregazioni. Ma i fratelli continuarono fedelmente la loro attività. E c’è di più: i fratelli misero a profitto il tempo libero che avevano, e data la completa cessazione del lavoro secolare dedicarono più tempo al servizio di campo. Per la prima volta in Francia la media delle ore per proclamatore salì a 12.

PROVVEDIMENTI PER DARE FORZA SPIRITUALE

Dal 7 al 12 maggio 1968, proprio al culmine delle dimostrazioni studentesche, il fratello Milton Henschel visitò la filiale francese. La sua visita fu molto edificante, perché dedicò molto tempo alla famiglia nell’insieme e disse parole di incoraggiamento a ognuno, rincorandoli. Lasciò Parigi appena in tempo, dato che pochi giorni dopo il traffico aereo fu paralizzato da uno sciopero generale. Il fratello Knorr avrebbe dovuto visitare la filiale in giugno, ma data la situazione, non riuscì a entrare nel paese.

Perciò il fratello Jontès e il suo assistente, il fratello Jean-Marie Bokaert, incontrarono il fratello Knorr in Belgio per discutere come far giungere ai fratelli francesi una maggior quantità di cibo spirituale. Abbiamo già detto che in Francia La Torre di Guardia era vietata. Tuttavia venivano stampati edificanti articoli in un opuscolo mensile di 64 pagine. Ma ora si decise di pubblicare due volte al mese un opuscolo di 48 pagine. Dal 1° gennaio 1969 in poi i fratelli francesi cominciarono a ricevere ogni mese 96 pagine di materiale tradotto anziché 64. Il fratello Knorr autorizzò la filiale francese ad acquistare una quarta macchina da stampa per questo lavoro extra.

IL LIBRO “VERITÀ” IN FRANCESE

Gli avvenimenti politici di maggio e giugno del 1968 ebbero conseguenze impreviste sugli interessi del Regno in Francia. Molti forse ricordano che il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna è stato pubblicato nel 1968. Dopo la Bibbia, esso è il libro più diffuso nel mondo occidentale, essendone state distribuite oltre 95 milioni di copie in 112 lingue. Si dispose di inviare a certe filiali estere le prime bozze di stampa del libro Verità, affinché lo traducessero nelle rispettive lingue. In questo modo il libro poté uscire contemporaneamente in alcune delle lingue maggiormente parlate del mondo.

Nella filiale francese tutto era filato liscio; un traduttore era riuscito a tradurre il libro nel giro di un mese. Parte della traduzione fu inviata a Brooklyn dove arrivò senza incidenti. Fu quindi inviata un’altra parte del manoscritto, ma all’improvviso ebbe inizio lo sciopero delle poste e il manoscritto rimase bloccato.

Il manoscritto fu ricopiato e portato a Bruxelles in Belgio. Fu quindi organizzato un servizio tra Parigi e Bruxelles, e dei fratelli che avevano la macchina facevano la spola, portando la corrispondenza della filiale francese affinché fosse spedita dal Belgio e ritirando la corrispondenza per la Francia che era stata inviata a Bruxelles. Così il libro fu portato a termine e per la prima volta i francesi ricevettero un libro contemporaneamente ai loro fratelli di lingua inglese. È vero che ne erano disponibili solo alcune copie da presentare alle assemblee di quell’estate, ma presto ce ne furono copie a sufficienza per tutti, e da distribuire nel campo.

ASSEMBLEA “PACE IN TERRA”

L’avvenimento più importante del 1969 fu l’assemblea internazionale “Pace in terra” tenuta allo stadio Colombes nei pressi di Parigi. Fece parte di una serie di congressi, il primo dei quali si era tenuto all’inizio di luglio negli Stati Uniti. Un totale di 334 delegati francesi attraversarono in volo l’Atlantico per questo raduno di sette giorni. Ma poi, dal 5 al 10 agosto, ci fu l’assemblea in Francia.

Era stato disposto di tenere nello stadio un congresso portoghese, nonché un raduno per i fratelli di lingua polacca abitanti in Francia; complessivamente furono rappresentate 78 nazionalità. Oltre ai 2.731 presenti al convegno portoghese e ai 600 presenti a quello polacco, circa 5.000 delegati vennero dal Belgio, 1.000 dalla Svizzera, oltre 1.300 dagli Stati Uniti, 200 dal Canada, 170 dall’Inghilterra e 120 dall’Africa. Ci furono speciali sessioni in lingua inglese a cui assisterono più di 800 persone.

L’assemblea dei fratelli portoghesi fu la migliore tra quelle tenute fino a quel tempo. Nella storia dell’opera in Portogallo, il precedente massimo di presenti a un congresso era stato di 825 all’assemblea tenuta nel 1968 a Tolosa, in Francia. Si calcola che un’alta percentuale dei fratelli portoghesi poté assistere al congresso di Parigi e ne furono ben felici. Una congregazione di Lisbona con 90 proclamatori mandò 65 delegati! Una sorella risparmiò due anni per avere il denaro per il viaggio di andata e ritorno. Erano presenti fratelli da Angola, Azzorre, isole del Capo Verde, Madeira e Mozambico.

Il congresso cominciò con il bel tempo, e ci fu il sole tutti i giorni. Questa fu una fortuna, perché portoghesi, polacchi e metà dell’uditorio francese erano allo scoperto, senza alcun modo di proteggersi dagli elementi. Quale sarebbe stato dunque il massimo complessivo dei presenti al congresso?

Al discorso pubblico della domenica, intitolato “Si avvicina la pace di mille anni”, furono presenti 47.480 persone, più del doppio dei presenti alla precedente assemblea tenuta allo stadio Colombes nel 1961! Ma ancora più sorprendente fu il fatto che ci furono 3.619 battezzati, circa il 10 per cento del numero medio dei presenti al congresso! Questo aumento dei testimoni di Geova preoccupava il clero, come si nota dai seguenti commenti del diffuso quotidiano parigino della sera France-Soir del 6 agosto 1969:

“Ciò che preoccupa il clero di altre religioni non è il metodo spettacolare impiegato dai testimoni di Geova per distribuire le pubblicazioni, ma, piuttosto, il loro proselitismo. Ciascun testimone di Geova ha l’obbligo di dare testimonianza o proclamare la sua fede usando la Bibbia di casa in casa, seguendo la direttiva dell’organizzazione. . . . Le dottrine dei testimoni di Geova sono basate sulla Bibbia. . . . Essi credono in un solo Dio (Geova), respingono la trinità, l’immortalità dell’anima, l’esistenza dell’inferno e del purgatorio”.

Stampa, radio e televisione si occuparono del congresso in misura senza precedenti. A motivo della delicata situazione in cui si trovava la Francia non si fece nessun tentativo per far venire i giornalisti al congresso. Ma vennero di loro iniziativa. La prima mattina c’erano una decina di cronisti, e il giorno dopo sulla prima pagina di parecchi quotidiani francesi del mattino a larga tiratura apparvero articoli corredati di fotografie. Il giovedì 7 agosto la televisione fece un buon servizio, incluso un filmato di quasi tre minuti al telegiornale delle 20, il programma più seguito in Francia. Tutti i programmi furono favorevoli.

Lo stesso giorno, l’autorevole giornale Le Monde pubblicò nella pagina religiosa un servizio di 90 centimetri di colonna, dedicando solo ventitré centimetri di colonna alle notizie sulla Chiesa Cattolica! Tutti i migliori giornali francesi fecero servizi favorevoli — non in edizioni speciali vendute nei pressi dello stadio per i Testimoni — ma nelle edizioni nazionali, vendute in tutta la Francia e in tutto il mondo di lingua francese. Complessivamente la stampa francese pubblicò articoli e fotografie per oltre 22 metri di colonna!

Inoltre la famiglia Betel stampò due rapporti sull’assemblea che furono pubblicati durante il congresso: prima un rapporto di 16 pagine e poi un altro di 32 pagine, entrambi corredati di fotografie. Era la prima volta che venivano pubblicati i rapporti in francese su un’assemblea tenuta in Francia. Questi rapporti si dimostrarono utilissimi anche dopo il congresso per dare alle persone un’idea della grandezza e del raggio d’azione dell’organizzazione di Geova.

Il nuovo libretto di cantici intitolato ‘Cantate e accompagnatevi con musica nei vostri cuori’ fu pubblicato in francese nel 1969. I fratelli lo ricevettero poco prima del congresso al Colombes; così ebbero la possibilità di imparare i cantici che avrebbero cantato durante il congresso.

IL LIBRO “VERITÀ” AFFRETTA L’OPERA

Nel 1969 si ebbe una media di 29.754 proclamatori, un aumento del 12 per cento per quell’anno. Il libro Verità, pubblicato l’anno prima, contribuì molto ai grandi aumenti che ci furono. Ogni settimana si tennero in media 25.949 studi biblici a domicilio, e alla Commemorazione assisterono 60.457 persone, rispetto alle 49.086 dell’anno prima. E ci furono 4.583 battezzati, più del doppio del numero massimo di battezzati in qualsiasi anno fino a quell’epoca!

Questa rapida espansione continuò. Nel 1970 si ebbe un aumento del 15 per cento nei proclamatori, seguito da un aumento del 14 per cento nel 1971. Pertanto, il numero dei proclamatori salì di colpo da 26.614 nel 1968 a una media di 39.026 nel 1971, un aumento di oltre 12.000 in soli tre anni! E alla Commemorazione del 1971 assisterono 80.293 persone, oltre 30.000 più di tre anni prima! Inoltre, venivano formate nuove congregazioni in Francia al ritmo di oltre una alla settimana — 53 nel 1971 — portando il totale a 636 congregazioni in tutta la nazione. Certo il libro Verità contribuiva in notevole misura a radunare le pecore del Signore!

PREPARATIVI PER L’ASSEMBLEA DI TOLOSA

L’avvenimento più importante del 1971 avrebbe dovuto essere l’Assemblea di distretto “Nome Divino” di Tolosa, in Francia. Erano attesi circa 5.000 delegati alle sessioni francesi, 5.000 a quelle portoghesi e 15.000 a quelle spagnole, per un totale di 25.000. Per quest’assemblea trilingue erano stati prenotati ogni stanza d’albergo e ogni campeggio disponibili a Tolosa e dintorni. Ma accadde l’imprevisto.

In Spagna scoppiò il colera. Si parlava di misure preventive. Ma le autorità esitavano a vietare l’assemblea perché questa decisione non sarebbe stata gradita ai commercianti del posto. Inoltre temevano che la Società le citasse per danni poiché erano stati firmati contratti ed erano stati fatti grandi preparativi. Questi continuarono ma a un certo punto giunse la notizia che l’assemblea era stata ufficialmente vietata. Il fratello Jean-Claude Rézer, sorvegliante dell’assemblea, osservò:

“I fratelli sono stati meravigliosi sino alla fine quando c’è stato l’annuncio che l’assemblea era stata vietata. . . . Sì, alcuni hanno pianto, ma con spirito devoto tutti hanno riconosciuto la necessità di rimettersi al lavoro per smantellare tutto quello che era stato costruito invano. I fratelli responsabili dei diversi reparti sono stati all’altezza della situazione. I fratelli spagnoli e portoghesi ci hanno dato una mano nei lavori di smontaggio, mentre si agiva contemporaneamente per tenere l’assemblea da un’altra parte”.

BENEDIZIONI NONOSTANTE IL DIVIETO

Praticamente tutti i fratelli di lingua francese poterono assistere a una delle altre assemblee tenute in Francia. E quasi 900 fratelli del Portogallo assisterono a un programma “di emergenza” a Londra, facendo il viaggio con 12 autobus, un aereo e varie macchine private. Alle assemblee “Nome Divino” in Francia furono presenti complessivamente 48.533 persone, e ben 2.084 furono i battezzati.

Pertanto il 1971 fu un anno di straordinaria espansione teocratica in Francia. L’anno fu contrassegnato anche da un provvedimento particolarmente buono, l’Annuario dei Testimoni di Geova in francese, che non si era più avuto da prima della seconda guerra mondiale.

NECESSARIO UN NUOVO EDIFICIO PER LA BETEL

Nel 1972 la Betel francese ubicata nel sobborgo di Boulogne-Billancourt, sul lato occidentale di Parigi, era diventata troppo piccola, e si era reso necessario un altro edificio. Occorreva spazio in particolare per il reparto spedizioni. Nel 1959, quando la Betel di Boulogne era stata ultimata, venivano spediti 85.000 libri all’anno, mentre nel 1972 questa cifra era salita a 1.094.231, per non menzionare opuscoli, moduli e altri stampati.

Sembrò opportuno costruire questo edificio in qualche punto fra Parigi e Le Havre, un porto della Francia occidentale dove giungeva la letteratura dagli Stati Uniti. Nel novembre del 1970 fu trovato un appezzamento di terra di 73 metri per 33 a Louviers, una cittadina della Normandia situata a 105 chilometri sia da Parigi che da Le Havre. Ci vollero circa 18 mesi per superare le difficoltà amministrative, e i documenti comprovanti il diritto di proprietà non vennero firmati che il 28 aprile 1972. La costruzione vera e propria fu cominciata il mese successivo e fu portata a termine nel dicembre dello stesso anno.

È un prefabbricato a un piano molto bello, rivestito all’esterno con mattoni da paramano e pannelli verdi verniciati a smalto. Al pianterreno ci sono una spaziosa tipografia e il reparto spedizioni, oltre a cucina, celle frigorifere e una bella sala da pranzo. Al primo piano ci sono lavanderia, biblioteca e 22 camere da letto. Complessivamente il fabbricato ha una superficie di 2.044 metri quadrati.

La tipografia fu trasferita a Louviers il 29 maggio 1973. Era un giorno di pioggia e a Boulogne fu uno spettacolo insolito veder caricare le macchine da stampa e altro macchinario su enormi autocarri parcheggiati nella strada fuori della Betel. Automobilisti e camionisti, costretti ad aspettare, erano così curiosi che dimenticarono di suonare il clacson, ciò che è molto frequente negli ingorghi del traffico parigino, anche se vietato! Le quattro macchine da stampa, la linotype, la taglierina e la piegatrice meccanica arrivarono finalmente senza incidenti a Louviers, e due giorni dopo erano già in funzione.

Il giorno fissato per la dedicazione fu il sabato 9 giugno 1973, e al programma ci furono 157 presenti. Vari fratelli fecero un resoconto retrospettivo dell’opera in Francia. Fu emozionante sentire dell’enorme incremento dell’opera; fu menzionato che nel 1972 il numero dei battezzati aveva superato per la prima volta i 5.000. Inoltre, il fratello responsabile della tipografia spiegò in breve che nel 1960 erano state stampate 291.530 riviste, mentre nel 1972 la produzione era salita a 1.771.300! E il numero totale degli stampati era cresciuto da 4.161.994 nel 1960 a 32.043.610 nel 1972.

ASSEMBLEA INTERNAZIONALE “VITTORIA DIVINA”

Lo stadio olimpico di Colombes doveva essere usato di nuovo per un congresso internazionale. Il 1° gennaio 1973 fu costituito il comitato dell’assemblea, sette mesi prima dell’inizio della stessa. Che enorme impresa fu provvedere alla trasformazione dello stadio in una gigantesca Sala del Regno! Ma l’opera fu coronata dal successo!

Migliaia di piante in vaso che Testimoni orticultori avevano coltivato per mesi ornarono il centro dello stadio, tutt’attorno al palco. Inoltre c’era un bel laghetto artificiale con due fenicotteri veri. Il “Racing Club di Francia”, a cui appartiene lo stadio, si servì di questo allestimento per illustrare la copertina del suo mensile sportivo.

Tutto era pronto per il giorno di apertura, il mercoledì 1° agosto. Una moltitudine di persone invasero letteralmente lo stadio. I giornali francesi, spesso molto pungenti e ironici nei riguardi dei testimoni di Geova, ebbero molte parole di lode per la folla attenta. Il giornale cattolico La Croix commentò:

“Anche se si parla molto di loro per l’attiva opera di proselitismo che svolgono di casa in casa, finora i testimoni di Geova hanno avuto solo un moderato successo in Francia. Nondimeno, la loro assemblea a Colombes è stata veramente uno spettacolo di grande effetto per la perfetta organizzazione, le rappresentazioni bibliche, e per il loro senso di responsabilità”.

Nei giornali quest’assemblea internazionale fu definita l’avvenimento dell’estate. Le Monde dichiarò: “Lo stadio traboccava di una folla attenta e diligente che avrebbe ingelosito qualsiasi partito politico”.

E gli uomini della consegna dei giornali non erano all’oscuro del buon comportamento dei congressisti. L’uomo che effettuò la consegna del Parisien Libéré depositò mucchi di giornali sul marciapiede, mettendo delle scatolette per il denaro e lasciando solo un uomo a sorvegliare la situazione. I delegati, sorpresi di potersi servire, gli chiesero se non aveva paura d’essere imbrogliato sul resto. Egli rispose: “Oh, no. Abbiamo fatto la stessa cosa nel 1969”.

Il venerdì 3 agosto un totale di 2.703 candidati si presentarono per il battesimo, rispondendo “Oui” alle domande poste loro. Che momento indimenticabile quando sfilarono in ordine per andare alla piscina distante appena 500 metri! Il Journal du dimanche commentò questo eccezionale avvenimento:

“Non chiunque può diventare testimone di Geova, scoprendo a un tratto la loro ‘verità’ come un fulmine a ciel sereno. Ci vogliono pazienza, tempo, coraggio e una fede cristiana assai profonda. Ma si devono anche accettare i precetti contenuti nelle leggi della Bibbia”.

Le assemblee al Colombes sono state pietre miliari per quanto riguarda il progresso nel territorio francese. Nel 1961 vi furono presenti 23.004 persone e nel 1969 ce ne furono 47.480. Che dire del 1973? Al discorso pubblico della domenica, intitolato “Vittoria Divina: Suo significato per l’afflitta umanità”, uno stupefacente numero di 60.241 persone gremirono l’immenso stadio!

“TRADUZIONE DEL NUOVO MONDO” IN FRANCESE

Già nel 1963 era uscita in francese la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane. Finalmente, undici anni più tardi, la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture fu accolta con grande entusiasmo dai fratelli. L’importanza di questa nuova pubblicazione assunse speciali proporzioni in Francia. Perché? Per capirlo bisogna conoscere un po’ di storia.

I papi chiamarono la Francia “la figlia maggiore della Chiesa”, e ancor oggi l’85 per cento della popolazione francese si dichiara cattolica. Se pensate che prima della Rivoluzione Francese nel 1789 c’era un sacerdote ogni 110 abitanti, e più recentemente, nel 1970, c’era ancora un sacerdote, un frate o una suora ogni 297 residenti, è chiaro che la Chiesa Cattolica ha avuto ottime possibilità di insegnare la Bibbia ai francesi.

Tuttavia, per secoli i sacerdoti hanno applicato la norma stabilita dal Concilio di Tolosa nel 1229: “I laici non devono avere libri del Vecchio e del Nuovo Testamento in loro possesso”. È vero che dagli anni cinquanta sono state pubblicate in francese parecchie Bibbie cattoliche, fra cui La Bibbia di Gerusalemme, ma sono piuttosto costose, per cui poche famiglie ne hanno acquistata una. Pertanto, con la pubblicazione della Traduzione del Nuovo Mondo in francese, anche le famiglie più povere sono state in grado di procurarsi una Bibbia completa. Dal 1974 sono state spedite alle congregazioni quasi 800.000 copie di questa eccellente traduzione da distribuire nel campo.

UNA SPERANZA STIMOLANTE

In linea di massima la vita dei francesi è migliorata dal lato materiale, però molti sono delusi e sconcertati, e nella loro vita manca la stabilità. Quando hanno problemi non sanno che fare, poiché la religione non ha dato loro forza spirituale e vera fiducia. Il messaggio del Regno produce spesso su costoro una trasformazione veramente utile. Citiamo solo un esempio:

Una donna che per i suoi molti problemi aveva avuto un esaurimento nervoso decise di suicidarsi e di uccidere insieme a lei i tre figli. Tuttavia, prima di mettere in atto la sua orribile intenzione, parlò a Dio in preghiera della sua angustia. Pulì l’appartamento, scrisse lettere d’addio al marito e alla madre e portò giù il bidone dell’immondizia, per lasciare tutto in perfetto ordine.

Ma mentre scendeva incontrò due Testimoni, che le parlarono e disposero di farle una visita ulteriore. Tornata nel suo appartamento, rifletté sull’appuntamento e decise di rimandare il suicidio di una settimana. Una settimana più tardi le Testimoni arrivarono puntualmente e dopo una breve introduzione fu iniziato uno studio nel libro Verità. Qualche settimana dopo, la signora era in condizioni di salute così gravi che dovette essere portata all’ospedale. Nelle cinque settimane che vi rimase ricoverata, le Testimoni le fecero regolarmente visita per informarsi sulla sua salute.

Uscita dall’ospedale, la signora continuò lo studio e fece tutto il possibile per assistere alle adunanze insieme ai figli, benché abitasse lontano dalla Sala del Regno. La Parola di Dio le dava uno stimolo tale che testimoniava a tutti quelli che incontrava, con ottimi risultati. Non solo è stata battezzata lei, ma anche la madre e il marito di lei hanno cominciato a studiare e infine hanno intrapreso l’opera di predicazione!

È un piacere dire che persone di ogni età e ceto sociale vengono alla conoscenza delle verità della Bibbia, e trasformano la propria vita mentre comprendono la sicura prospettiva di ricevere da Dio il dono della vita eterna. Nel 1974 ci furono 8.689 nuovi discepoli che accettarono la bontà di Dio e furono battezzati. Questo vuol dire che in media, giorno e notte, una persona all’ora in Francia diventava un cristiano battezzato! Nel 1974 oltre 53.000 Testimoni furono attivi ogni mese nell’opera di predicare e fare discepoli, conducendo più di 36.000 studi biblici. E alla Commemorazione quell’anno assisterono più di 110.330 persone.

TOLTO IL DIVIETO SULLA “TORRE DI GUARDIA”

Nel 1975 ci fu un avvenimento che costituì una pietra miliare nella storia dei testimoni di Geova in Francia. Per 22 anni la rivista Torre di Guardia era stata vietata, ma il divieto venne tolto. A partire dal mese di gennaio i fratelli francesi cominciarono a ricevere le riviste da studiare. E alcune settimane dopo ebbero la grande gioia d’avere La Torre di Guardia da usare anche nell’attività di testimonianza di porta in porta.

SODDISFATTI I BISOGNI SPIRITUALI DI TUTTI

Forse rammentate che nel 1952 due pionieri speciali cominciarono l’opera di predicazione in Corsica, che fa parte della Francia. Quindici anni dopo, nel 1967, c’erano due congregazioni. Nel 1969 fu formata una terza congregazione, e per la prima volta nel 1970 venne tenuta sull’isola un’assemblea di circoscrizione. Da allora vari pionieri speciali sono stati mandati sull’isola, e nel 1978 c’erano 431 proclamatori organizzati in nove congregazioni.

Il piccolo principato indipendente di Monaco, sulla costa mediterranea, è sotto la giurisdizione della filiale francese. Saprete che qui si trova Montecarlo, con il suo famoso casinò. Sebbene sia vietato compiere l’opera di testimonianza di casa in casa fra i 27.000 abitanti di Monaco, i proclamatori della congregazione francese di Beausoleil vi hanno predicato regolarmente. Nel 1978 c’erano sette Testimoni attivi a Monaco.

Vengono soddisfatti anche i bisogni spirituali della popolazione di lingua straniera. Nel 1975 c’erano in Francia 17 congregazioni portoghesi e 16 spagnole, oltre a una congregazione greca e due tedesche. Inoltre, alle congregazioni francesi erano associati 24 gruppi portoghesi e 12 spagnoli. Com’è stato incoraggiante vedere che tutte queste persone di diverse parti della terra sono venute alla conoscenza della verità nella propria lingua!

ALTRE CLASSI DELLA SCUOLA DI MINISTERO DEL REGNO

Come abbiamo già detto, nel marzo del 1961 fu inaugurata in Francia la Scuola di Ministero del Regno. Il suo scopo era di aiutare gli anziani ad adempiere le proprie responsabilità scritturali. Per il dicembre del 1971, 93 classi in tutto avevano seguito il corso della durata di un mese che, dopo la 28a classe, fu portato a due settimane.

Sospesa per più di tre anni, nel febbraio del 1975 la scuola ricominciò con l’uso di un nuovo testo. Quell’anno 2.043 anziani seguirono con profitto questo nuovo corso. Infine, nel 1978, in un periodo di sei settimane, gli oltre 5.300 anziani della Francia seguirono un corso riveduto della durata di due giorni. Fu utile per loro? Un anziano rispose appropriatamente a questa domanda: “Ringraziamo la premurosa organizzazione di Geova che ci spiega sempre più chiaramente come edificare i fratelli della congregazione”.

COSTRUITO UN ALTRO EDIFICIO

Quando nel 1973 fu dedicato l’edificio di Louviers, si pensava che sarebbe bastato per soddisfare le esigenze dell’opera in Francia fino alla “grande tribolazione”. Anche quando nel 1974 fu acquistato un appezzamento di terra a Incarville (un villaggio appena fuori di Louviers), non si pensava di costruirvi un altro edificio della Betel, ma solo una Sala del Regno. Presto però la rapida espansione dell’opera del Regno ci fece cambiare idea. Infine, il 2 aprile 1976 fu accordato il permesso per costruire un fabbricato di un piano avente una superficie totale di 2.483 metri quadrati.

Fu inviata una circolare a tutte le congregazioni della Francia in cui si chiedevano volontari esperti nell’edilizia. Dato che i fratelli non erano tanto soddisfatti del prefabbricato di Louviers decisero di costruire essi stessi il nuovo edificio. Un fratello esperto in edilizia si offrì di coordinare i lavori entrando a far parte del comitato per la costruzione, sotto la direttiva del Comitato della Filiale e del Corpo Direttivo.

I lavori procedettero secondo le previsioni fino all’8 dicembre 1976, quando il Corpo Direttivo suggerì di costruire un secondo piano, con altre 10 camere da letto. Pertanto l’architetto preparò nuovi progetti che vennero presentati per l’approvazione. Ci furono accordati altri 390 metri quadrati di superficie, portando il totale a 2.873 metri quadrati.

L’edificio fu finalmente terminato e il sabato 13 maggio 1978 fu ufficialmente dedicato. Nell’edificio di Incarville vi è ora il reparto spedizioni; inoltre vi alloggiano i fratelli della Betel che lavorano a Louviers. Quasi tutte le 34 camere da letto al primo e secondo piano sono già occupate. Al presente la famiglia Betel francese ha 136 membri, 46 a Boulogne e 90 a Louviers-Incarville.

ABBONDANZA DI NUOVE PUBBLICAZIONI

Negli ultimi anni è stato fatto un enorme lavoro di traduzione, e in francese sono uscite quasi tutte le pubblicazioni che ci sono in inglese. A partire dal 1976 è stato pubblicato in francese anche l’annuale Indice delle pubblicazioni della Società, la prima lingua ad avere questo Indice, dopo l’inglese. In francese sono state prodotte anche cassette registrate di libri biblici, e del libro di Giovanni ne sono state distribuite più di 12.000 in 28 paesi.

I CONGRESSI “FEDE VITTORIOSA”

Dato che nel 1973 lo stadio di Colombes era già stato occupato fino all’ultimo posto, il comitato della filiale organizzò per il 1978 sei assemblee “Fede Vittoriosa” in varie parti della Francia. E fu un bene, poiché il totale dei presenti fu di 83.419, cioè 23.178 più che nel 1973!

Il venerdì mattina, i delegati fecero conoscere la loro fede vittoriosa alla gente del posto mediante l’opera di testimonianza. Una giovane parigina accolse i testimoni di Geova, dicendo: “La vostra visita è provvidenziale. Avevo assoluto bisogno di parlare con qualcuno. Ho già avuto tre esaurimenti nervosi e volevo perfino suicidarmi”. Quindi confidò ai Testimoni che sentiva il bisogno di avvicinarsi a Dio. Si dispose che al discorso pubblico venisse insieme a un amico.

POSSIBILITÀ DI ULTERIORE CRESCITA

Ci sono ancora persone che ascoltano il messaggio del Regno. Lo dimostra il fatto che alla Commemorazione in Francia ci furono 133.584 presenti nel 1979, vale a dire 9.810 più che solo due anni prima. E il fatto che il numero dei presenti alla Commemorazione sia il doppio dei circa 67.000 proclamatori del Regno francesi è un indice delle ottime possibilità di continua crescita dell’opera del Regno.

Alla fine del 1978 c’erano già in Francia 1.188 congregazioni, 60 circoscrizioni e sei distretti. Vi sono 28 congregazioni a Parigi e 116 negli immediati dintorni, per un totale di 144. Ve ne sono 17 a Marsiglia, 11 a Lione, 10 a Nizza, 8 a Nantes, 8 a Tolosa, 7 a Grenoble, 7 a Mulhouse, 5 a Caen, e in molte altre città francesi vi sono due o tre congregazioni.

Riflettendo su come l’opera è cresciuta da un pugno di coraggiosi e risoluti cristiani al principio del secolo, si vede veramente che Geova ha benedetto il suo popolo. Speriamo che questo racconto incoraggi tutti coloro che lo leggeranno ad andare avanti nel servizio di Geova, ricordando che gli avvenimenti narrati servono a dimostrare la veracità delle parole dell’apostolo Paolo: “Poiché non possiamo fare nulla contro la verità, ma solo per la verità”. — II Cor. 13:8.

[Cartina a pagina 37]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Francia

LA MANICA

BELGIO

GERMANIA

LUSSEMBURGO

VOSGI

LORENA

ALSAZIA

SVIZZERA

ITALIA

ALPI

MONACO

MARE MEDITERRANEO

CORSICA

PIRENEI

SPAGNA

PARIGI

LOIRA

BRETAGNA

NORMANDIA

SAARLAND

Roubaix

Bruay

Sin-le-Noble

Lens

Douai

Denain

Le Havre

Caen

Louviers

Strasburgo

Nancy

Rennes

Angers

Nantes

Poitiers

Moulins

Limoges

Bordeaux

Bayonne

Tolosa

Marsiglia

Bastia

Nizza

Valence

Beauvène

Clermont-Ferrand

Grenoble

Lione

Annecy

Digione

Besançon

Mulhouse

[Immagine a pagina 41]

1900

Adolphe Weber, un boscaiolo svizzero, diede inizio all’opera di predicazione in Francia

[Immagine a pagina 73]

1931

(Nello sfondo) L’ufficio di Parigi dal 1931 al 1940

(In primo piano) Il fratello Rutherford con il personale dell’ufficio francese e di quello svizzero

[Immagine a pagina 76]

1932

Per divulgare il messaggio del Regno in Francia vennero usate un centinaio di motociclette

[Immagine a pagina 81]

1933

Lo stand della Società a un’esposizione di Parigi. Negli anni trenta vari libri vinsero la medaglia d’oro

[Immagine a pagina 84]

1937

Proclamatori della congregazione di Sin-le-Noble con il loro torpedone dotato di altoparlante

[Immagine a pagina 104]

1945

Emma, Adolphe e Simone Arnold di nuovo insieme dopo anni di separazione durante la seconda guerra mondiale

[Immagine a pagina 121]

1948

Testimonianza in bicicletta, con cartelli che annunciano i discorsi pubblici

[Immagine a pagina 125]

1951

PARIGI — Prima assemblea internazionale del dopoguerra: presenti 10.456 persone di 28 paesi

[Immagine a pagina 136]

1959

Nuova Betel a Boulogne-Billancourt

[Immagine a pagina 152]

1972

Edificio della Betel a Louviers

[Immagine a pagina 160]

1978

Edificio della Betel a Incarville in Normandia