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Nuova Zelanda

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Quando nel 1769 i primi europei misero piede sulle spiagge della Nuova Zelanda, i maori, una popolazione dalla pelle scura, erano già lì. Erano giunti in canoa in queste remote isole del Pacifico Meridionale nel XIV secolo, più di 400 anni prima dei bianchi. “I racconti maori”, conclude uno storico, “sulla Flotta del 1350 d.C. sono corroborati in modo così convincente da prove esterne da poter essere considerati storia autentica”.

Nel 1840, quando nella Nuova Zelanda c’erano solo 2.000 bianchi, migliaia di maori cominciarono a interessarsi della Bibbia. Al principio di quel decennio furono prodotte circa 60.000 copie delle Scritture Greche Cristiane in lingua maori. A quell’epoca più maori che bianchi sapevano leggere e scrivere.

Ma gli europei giungevano in numero sempre crescente, per cui scoppiarono guerre con i maori. La popolazione maori fu molto ridotta, e il numero dei bianchi crebbe in fretta. Ora la Nuova Zelanda ha oltre tre milioni di abitanti, dei quali solo l’8 per cento circa sono maori. Ogni anno arrivano ancora molti emigrati in Nuova Zelanda; circa il 15 per cento della popolazione proviene dall’estero.

La popolazione vive per la maggior parte nelle due isole principali, l’Isola del Nord e l’Isola del Sud. Uno stretto di 26 chilometri separa le due isole. Oltre il 70 per cento della popolazione abita nell’Isola del Nord, anche se è la più piccola delle due. La Nuova Zelanda ha un’estensione complessiva di 269.057 chilometri quadrati.

Questo paese, che i maori chiamarono Aotearoa, “Il paese della lunga nuvola bianca”, è ricco di bellezze naturali; ai verdi pascoli ondulati, dove prevale la pastorizia, si alternano laghi e fiordi pittoreschi, una regione di geyser e di sorgenti termali e di fanghi bollenti, una caratteristica flora di notevole bellezza, centinaia di spiagge sabbiose bagnate dall’oceano, impervie montagne incappucciate di neve, ghiacciai e città relativamente esenti da smog. Le maggiori città dell’isola — tutte con più di 100.000 abitanti — sono, in ordine di grandezza, Auckland, Wellington, Christchurch e Dunedin.

La stragrande maggioranza dei neozelandesi si professano cristiani. Oltre 900.000 persone appartengono alla Chiesa d’Inghilterra, circa 570.000 sono presbiteriani, 480.000 cattolici romani e 170.000 metodisti. Vi sono anche circa 7.000 testimoni di Geova, di cui un migliaio sono maori. La storia dei testimoni di Geova in Nuova Zelanda ebbe inizio oltre 75 anni fa.

GLI INIZI

Verso il 1904 giunsero dagli Stati Uniti un certo fratello Richardson e sua moglie. Si stabilirono a Auckland, nell’Isola del Nord, dove fu organizzata una piccola classe biblica. Nel 1907 un gruppo si riuniva anche in casa di H. S. Tarlton a Christchurch, nell’Isola del Sud. Subito dopo, però, alcuni si allontanarono per una disputa sorta in merito al significato del battesimo.

In quei primi tempi fu seminato del buon seme a Christchurch. Un colportore, come si chiamavano allora i predicatori a tempo pieno dei testimoni di Geova, fece una visita al numero 1 di Coronation Street. Una signora di buon cuore, la signora Barry, accettò i sei volumi del pastore Russell, ‘perché quel vecchio signore le fece pena’. Al principio del 1909 suo figlio William e un amico dovevano partire per un viaggio di sei settimane in nave, diretti in Inghilterra. Vedendo i sei volumi e sapendo che avrebbero dovuto ‘ammazzare il tempo’ durante il viaggio, infilarono i libri in una borsa da viaggio. Quando infine giunse a Londra dopo aver fatto mezzo giro del mondo via Valparaíso, Capo Horn, Rio de Janeiro e Tenerife, Bill Barry aveva studiato quei volumi e accettato il messaggio della verità.

Anni dopo, nel giugno del 1914, il suo compagno gli scrisse: ‘Bill, il mondo non è mai apparso più pacifico; il pastore Russell dev’essersi sbagliato’. Ma poi arrivarono luglio e agosto e scoppiò la grande guerra, introducendo un periodo di spaventose difficoltà, qualcosa che gli Studenti Biblici si aspettavano quell’anno.

Negli anni venti la verità divenne nota fra gli uomini d’affari di Christchurch come “la religione di Bill Barry”. Da giovane il fratello Barry aveva conosciuto alcuni ecclesiastici e discusso la verità con loro. Egli disse di avere conosciuto alcuni ‘bravi’ preti prima che scoppiasse la prima guerra mondiale, ma dopo non era più riuscito a trovarne uno. Lo attribuì al fatto che erano colpevoli di avere incoraggiato la guerra, per cui erano stati giudicati e rigettati da Geova.

Bill fece un ottimo lavoro inculcando le verità bibliche nel cuore dei suoi figli. In seguito suo figlio Lloyd andò a servire alla Betel in Australia, fece per 25 anni il missionario in Giappone, e negli scorsi sette anni ha fatto parte del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova a Brooklyn (New York).

Ma torniamo un po’ indietro. Verso il 1910, le sorelle Evans e Blick abitavano nella capitale, Wellington. Un colportore viaggiante fece visita a un contadino di Taita, distante circa venticinque chilometri da Wellington, e questo fu ben presto motivo di grande gioia per le sorelle. Il contadino visitato dal colportore era Jack Walters. Jack aveva ordinato tre volumi degli Studi sulle Scritture. Sua moglie Edith narra:

“Passarono due mesi prima che i libri fossero consegnati. Mio marito si mise a leggere giorno e notte finché li finì. Non parlavamo d’altro. Scrisse in America per chiedere una Bibbia e altri libri. Con sua gioia e sorpresa mandarono il quarto, il quinto e il sesto volume degli ‘Studi sulle Scritture’, di cui non sapevamo nulla. Ci diedero anche l’indirizzo della Società a Melbourne”.

Jack Walters scrisse a Melbourne, in Australia, chiedendo una cassa di libri. Quando li ebbe ricevuti, li caricò sulla bicicletta e andò dall’altra parte del colle, nella vicina valle di Wainuiomata per parlare della sua nuova fede ai pochi contadini isolati. Ora lì c’è un vasto quartiere residenziale, e una Sala del Regno dei Testimoni di Geova.

Ricevuta l’ordinazione di letteratura di Walters, l’ufficio di Melbourne scrisse alle sorelle Evans e Blick informandole che nella vicina Taita c’era un uomo interessato, un certo J. F. Walters. Come furono felici di trovare questo giovane di 26 anni, un fratello nella verità! Nel 1911 ebbe inizio così la congregazione di Wellington. Anche la madre di Jack Walters accettò la verità, come pure sua sorella, suo fratello e altri familiari.

DIEDERO IMPULSO ALL’OPERA DI PREDICAZIONE

Ed Nelson, un uomo molto energico e zelante, non certo dotato di molto tatto, ma devoto con tutta l’anima all’opera del Signore, ebbe una notevole parte nell’espansione della vera adorazione in Nuova Zelanda. Aveva un modo molto schietto di parlare e uno spiccato accento finlandese. Battezzato a Los Angeles, negli Stati Uniti, nell’estate del 1902, lavorò nell’ufficio della Società a Melbourne nel 1909 e nel 1910 prima di venire nella Nuova Zelanda. Fece il pioniere per cinquant’anni, fino alla sua morte avvenuta nel 1961. Dall’estremo settentrione con le sue piantagioni di abeti kauri — da cui si ricava una gommoresina — fino a Bluff (sulla punta più meridionale) si incontrano ancora persone che ricordano le visite fatte loro da Ed Nelson.

Il primo congresso del popolo di Geova nella Nuova Zelanda fu organizzato nel dicembre del 1912 dal fratello Nelson. Una ventina di persone si riunirono nel retro di una casa privata di Wellington. Di questo gruppo otto si presentarono per il battesimo. A quei tempi era un’occasione seria e i candidati indossavano lunghe vesti nere.

Frank Grove, battezzato nel dicembre del 1913, si unì a Ed Nelson nel 1914. Subito dopo Frank cessò la sua attività di libraio a Christchurch. Voleva fare come minimo alcuni mesi di pioniere prima che venisse la fine del sistema attesa nell’autunno del 1914. In seguito Frank amava citare Geremia 20:7: “Tu mi hai ingannato, o Geova, così che io sono stato ingannato”. Il suo servizio di pioniere, che aveva pensato di fare per breve tempo, si protrasse per oltre 50 soddisfacenti anni fino alla sua morte avvenuta nel 1967.

Una volta, riempiendo un questionario della Società, Frank Grove scrisse quanto segue riguardo alla sua salute: “Vista molto debole”. Coloro che lo conobbero ricordano le lenti molto spesse dei suoi occhiali e la sua penetrante voce maschia che non perse mai il vigore. Quando gruppi impegnati nell’opera di testimonianza facevano una pausa a mezzogiorno per mangiare un panino, i fratelli si riunivano spesso attorno a Frank che ripeteva a memoria lunghi passi delle Scritture, inclusi interi capitoli di Levitico e altri libri biblici. Per molti anni fu sorvegliante della congregazione di Christchurch e dal 1940 al 1945 adempì questo incarico anche a Invercargill.

Frank Grove fu uno dei presenti al secondo congresso tenuto nella Nuova Zelanda nel dicembre del 1913, a cui assisterono cinquanta persone venute da ogni parte del paese. A quei tempi non c’erano le macchine, per cui i congressisti fecero il viaggio in treno fino alla stazione ferroviaria di Lower Hutt. Ad attenderli c’erano delle carrozze che li trasportarono al luogo dell’assemblea in una fattoria. Pochissimi congressisti avevano già avuto occasione di incontrarsi, per cui fu un’occasione felice. Per le sessioni fu adattato un grande granaio. Fu sgomberato un fienile dove vennero sistemati dei lettini presi in affitto per i fratelli, mentre le sorelle furono alloggiate nella casa del podere, nonché in una casa ammobiliata presa in affitto.

Nel 1914 c’era un esiguo ma compatto nucleo di proclamatori del Regno. Quattro erano colportori mentre otto altri svolgevano quella che era definita opera “volontaria”. Quest’opera consisteva nella distribuzione del Pulpito dei Popoli e del Mensile degli Studenti Biblici, che erano fatti scivolare sotto le porte la domenica mattina. Nel 1914 questa piccola schiera di proclamatori del Regno, dodici in tutto, distribuì 3.172 libri e 75 riviste.

“FOTODRAMMA DELLA CREAZIONE”

Il Fotodramma della Creazione era un’esposizione dei propositi di Dio contenuti nella Bibbia fatta mediante una pellicola cinematografica e diapositive. Fu prodotto dalla Watch Tower Society e distribuito nel 1914. Il fotodramma fu portato nella Nuova Zelanda dal fratello Lee di Vancouver (Canada). Il 1° ottobre del 1914 venne proiettato nel Municipio di Wellington.

A volte la voce registrata dal pastore Russell era sincronizzata col film ma spesso no; ciò nonostante fu un eccellente lavoro. Dopo averlo visto, parecchi vennero nella verità. Tra questi ci fu Alice Webster, che è ancora una fedele predicatrice della congregazione di Lower Hutt.

A Christchurch c’erano a quell’epoca solo tre studenti biblici, così altri tre andarono ad aiutarli a proiettare il film e le diapositive. Affittarono la sala più grande di Christchurch, il King’s Theatre. Per un mese intero la sala fu gremita tutte le sere! Allora non era ancora vietato fumare nei locali pubblici. Quindi l’atmosfera era satura di fumo per cui ci voleva una lampada ad arco di 7.000 candele per penetrare la densa cortina.

Dato che la lampada ad arco funzionava a 45 volt, i fratelli impiegarono grandi bobine di comune fil di ferro per ridurre la tensione che era 110 volt. Ogni tanto le bobine si riscaldavano e in un’occasione la cabina dell’operatore prese fuoco. Un pompiere che stava all’erta staccò subito la corrente. Da allora in poi i fratelli avevano sempre a portata di mano coperte bagnate in caso di imprevisti. Tuttavia, né la cortina di fumo né i mezzi rudimentali ridussero la forza del Fotodramma. Il pubblico rimaneva incantato e prestava viva attenzione.

TEMPO DI PROVA

Quando Charles Taze Russell, presidente della Watch Tower Society, morì nel 1916 e gli successe Joseph F. Rutherford, le ripercussioni del dissenso giunsero anche in Nuova Zelanda. Nell’organizzazione alcuni disapprovarono apertamente la nomina del fratello Rutherford. Dagli Stati Uniti alcuni agitatori scrissero lettere ai fratelli della Nuova Zelanda, cercando di causare divisioni. Allo stesso tempo ci furono attacchi dall’esterno. I giornali neozelandesi scrissero delle volgarità sui servitori di Geova. In un’occasione degli investigatori si presentarono a uno studio biblico tenuto a Wellington, pensando di trovare dei sovversivi tra i fratelli.

Ad ogni modo l’opera di predicazione progredì e il numero dei proclamatori del Regno crebbe da 12 nel 1914 a 18 nel 1918. Tra coloro che si unirono alla piccola congregazione di Wellington durante gli anni della guerra ci fu Oliver Canty, un ex capitano dell’esercito della Salvezza. Lesse gli Studi sulle Scritture e capì di avere trovato la verità, per cui diede le dimissioni dall’esercito della Salvezza. Nel 1917 sposò una sorella della congregazione di Wellington e si trasferì a Dunedin dove fu sorvegliante di congregazione fino alla sua morte avvenuta nel 1934. Fu così formata una congregazione nella quarta città del paese, portando a sei il totale delle congregazioni da nord a sud. Esse costituirono una spina dorsale per l’energica opera di predicazione intrapresa negli anni venti.

COME SI DIFFUSE LA VERITÀ

I pionieri di quei primi tempi lo furono nel vero senso della parola. Penetrarono negli angoli più inaccessibili del paese in un’epoca in cui i mezzi di trasporto erano molto primitivi e le strade erano per la maggior parte poco più che piste per il bestiame. La sorella Early fu una di loro. I pionieri successivi scoprirono che la sorella Early era già stata lì prima di loro. Un pioniere disse: “La sorella Early [“early” in inglese significa “di buon’ora”] era tale di nome e di fatto”.

La sorella Early morì nel 1943 a 74 anni di età, dopo aver fatto la pioniera per 34 anni. Aveva percorso il paese in lungo e in largo in bicicletta. Anche quando era debilitata dall’artrite e non poteva più andare in bicicletta, la usava per appoggiarvisi e per trasportare i libri nel territorio commerciale di Christchurch. Riusciva a salire le scale, ma doveva scendere all’indietro a causa della sua debilitante malattia! Una sera il suo medico le chiese: “È pronta per andare in cielo, signorina Early?”

“Non vedo l’ora, dottore”, rispose. La sua speranza si realizzò senz’altro, e ‘le cose che fece andarono direttamente con lei’. — Riv. 14:13.

Anche i discorsi pubblici pronunciati dai fratelli della filiale australiana contribuirono in notevole misura a promuovere la crescita teocratica negli anni venti. Per esempio, Bill Cooper udì il discorso “Milioni ora viventi non morranno mai” pronunciato nel 1920 da William Johnston nel Municipio di Wellington. Bill accettò la verità e per molti anni fu sorvegliante della congregazione di Wellington.

Quando fu pronunciato lo stesso discorso a Waihi, dove si estraeva l’oro, il giovane Bill Samson e sua moglie andarono ad ascoltarlo. Dopo il discorso lasciarono nome e indirizzo, e furono visitati da Ed Nelson e sua moglie. La visita fu poi passata a Fred Franks che aiutò i Samson a venire nella verità.

Tra coloro che negli anni venti si unirono alla congregazione di Christchurch, che teneva le adunanze in una stanza interna scarsamente illuminata del “Builders’ Chambers”, ci fu un ex soldato che aveva perso una gamba nella prima guerra mondiale: Michael Cassidy O’Halloran. Mick era irlandese ed era stato cattolico. In seguito, quando fu ricoverato in ospedale per l’amputazione dell’altra gamba, il personale dell’ospedale non riusciva a capire come un uomo con un nome simile potesse essere un testimone di Geova. Nonostante la sua menomazione, Mick fece il servizio continuo per molti anni nella Nuova Zelanda e in Australia. Sempre allegro, e con la battuta sempre pronta, da buon irlandese, fece molto per incoraggiare altri, giovani e vecchi, a venire nella verità.

Molti si sono incamminati nella via della verità grazie alle pubblicazioni della Società lasciate da zelanti predicatori. Reg Johnston, che abitava a Thames, un altro centro noto per l’estrazione dell’oro vicino a Waihi, non riusciva a ricordare un tempo in cui negli scaffali di casa sua non ci fossero stati i sei volumi degli Studi sulle Scritture. Prima della sua morte avvenuta nel 1916, la madre gli parlava delle cose contenute in quei volumi. Desiderando sapere di più, in seguito Reg si mise in contatto con “nonno” Franks, come chiamavano il padre di Fred Franks. Reg spiegò:

“Una sera dopo l’altra questo anziano fratello mi aiutò a capire le verità che ci sono tanto care. Spesso, verso mezzanotte, diceva: ‘È ora di andare a casa, Reg’.

“Mio padre era ancora vivo e lui e altri parenti si arrabbiarono perché avevo cambiato religione, per accettare quella che a Thames veniva chiamata la ‛religione di Franks’. Alla fine venimmo al dunque. Papà mi cacciò di casa perché non ero rimasto fedele alla Chiesa d’Inghilterra”.

In seguito Reg Johnston si sposò e insieme a sua moglie Reta prestò servizio per tre anni e mezzo alla Betel dell’Australia. Nel 1940 tornò nella Nuova Zelanda e dal 1940 al 1946 fu “servitore dei fratelli”, com’erano allora chiamati i sorveglianti di circoscrizione.

Ken Pepin era giunto in Nuova Zelanda dall’Inghilterra nel 1924. Un giorno del settembre 1928, mentre usciva dal luogo di lavoro dopo una giornata faticosa, udì un uomo dire con un sospiro di sollievo: “Eccoci un giorno più vicini alla tomba!”

Ken si girò verso il compagno di lavoro che gli camminava a fianco e disse: “Vorrà dire un giorno più vicino al cielo, non ti pare?”

“No, ha ragione lui”, fu l’inaspettata risposta. Conversarono per alcuni minuti finché arrivarono al capolinea dell’autobus. Poiché andavano in direzioni diverse si separarono. Ad ogni modo, la mattina successiva il compagno di lavoro portò a Ken una copia dell’opuscolo Dove sono i morti? Ken narra:

“Lessi l’opuscolo per dimostrare che era in errore e confrontai ogni frase e ogni versetto con la Bibbia. Scoprii però che conteneva la prova che le mie precedenti idee erano errate. Non tornai più in chiesa”. In seguito Ken fece il pioniere per molti anni nella Nuova Zelanda.

Cliff Keoghan faceva il macellaio a Taumarunui, una città al centro dell’Isola del Nord. Nel 1928 la fidanzata gli scrisse da Auckland per dirgli che aveva appena letto un libro che spiegava molto chiaramente la Bibbia. Impacchettò il libro, L’Arpa di Dio, e glielo spedì. Quel giorno la sua casa fu rasa al suolo da un incendio. Tutto andò distrutto, ma il libro era in viaggio per posta.

Quel libro cambiò la vita di Cliff. Tornato a Auckland, cominciò ad assistere alle adunanze della congregazione locale formata da una trentina di persone. Ora egli è anziano a Auckland, dove ci sono 21 congregazioni e circa 1.800 proclamatori del Regno.

Alla fine degli anni venti ci furono gravi problemi di disoccupazione nella Nuova Zelanda e a quell’epoca nessuno in circostanze normali avrebbe rinunciato a un lavoro secolare. Tuttavia nel 1928 Bert Christensen lasciò il lavoro secolare per fare il pioniere. “Non ho mai avuto rimpianti”, spiegò. Il suo territorio? Tutta la costa occidentale dell’Isola del Sud! Bert impiegò sei mesi a percorrere il suo territorio, alloggiando dove poteva, presso amici o in locande.

Nel 1928 c’erano nella Nuova Zelanda 10 pionieri e circa 63 persone che dedicavano parte del loro tempo alla predicazione. Quell’anno distribuirono circa 12.000 libri e 28.000 opuscoli. Per rifornire di letteratura questi zelanti predicatori, nel 1928 fu aperto un deposito a Wellington. Infine, sempre a Wellington, al numero 69 di Kent Terrace, fu acquistato un locale da usare come deposito. Questa casa fu usata come sede centrale dei testimoni di Geova nella Nuova Zelanda fino a quando fu aperta la filiale nel 1947.

ASSEMBLEA MAORI

Il primo convegno maori fu tenuto nel 1928 nella casa di Tuiri Tareha a Taradale, sulla costa orientale dell’Isola del Nord. Tuiri aveva ricevuto la letteratura della Società da parenti, e si convinse subito di avere trovato la verità. Pertanto diede le dimissioni dalla chiesa. Il figlio Charles descrive quanto accadde:

“Questo provocò un terremoto nella gerarchia anglicana, per il fatto che papà era ben noto nella comunità maori. Immediatamente chiesero di poter tenere un’adunanza speciale allo scopo di indurlo a ritirare le dimissioni. Papà acconsentì a tenere questa adunanza, non nella chiesa, ma sulla nostra proprietà, dove per l’occasione fu eretto un enorme palco. Erano presenti diversi ecclesiastici, fra cui F. Bennett, vescovo anglicano della Nuova Zelanda, e una gran folla di circa 400 altri.

“Il portavoce maori della Chiesa sembrò evitare intenzionalmente di usare la Bibbia. Fece invece appello alle emozioni. ‘I nostri antenati credevano che l’anima continua a vivere dopo la morte’, rammentò, ‘eppure tu hai scelto di abbracciare una religione che nega l’esistenza dell’anima’. Allora papà cominciò a mostrare con la Bibbia che la persona stessa è un’anima, per cui, quando la persona muore, l’anima muore. Egli spiegò anche che Dio può risuscitare la persona affinché sia di nuovo un’anima vivente.

“A un certo punto l’ecclesiastico anglicano, non avendo chiaramente alcunché di convincente da dire, fece un gesto d’impazienza verso la vicina chiesa costruita dal mio bisnonno e, con la voce rotta dall’emozione, esclamò: ‘Ti rivolgo un ultimo appello a non abbandonare questa sacra eredità che ti è stata trasmessa dai tuoi illustri antenati’.

“A questo punto papà si alzò, ringraziò tutti per essere venuti, e spiegò che ora era più che mai convinto di avere la verità. Informò tutti sul giorno e sull’orario del nostro regolare studio biblico e li invitò ad assistere. Molti lo fecero”.

LA VERITÀ RAGGIUNGE UN PASTORE IN UN LUOGO REMOTO

Nel 1929 Lew James lavorava in un grande allevamento di pecore vicino a Cheviot nell’Isola del Sud. In una calda giornata di sole, terminato il pranzo, stava facendo un sonnellino nella baracca quando nel vano della porta si stagliò una figura. Era Ben Brickell, un giovane che, per usare le sue parole, stava cercando di “mettersi in contatto con tutti per aiutarli a conoscere la Parola di Dio, la Bibbia, mediante uno studio personale”. Lew cominciò a bombardarlo di domande: “Cosa succede quando si muore? C’è veramente un luogo di eterno tormento?”

“La facilità con cui l’uomo aprì la Bibbia e lesse i versetti per rispondere alle mie domande mi sbalordì”, spiegò Lew. “Per quasi un’ora stetti ad ascoltarlo affascinato, mentre mi parlava della risurrezione, dei futuri mille anni di pace, del paradiso restaurato sulla terra e, soprattutto, del vero Dio Geova”.

Lew prese i quattro libri Creazione, Profezia, Liberazione e Governo, e chiese di spedirgli altra letteratura. Ben presto stava alzato fino a notte inoltrata per parlare della Bibbia con i compagni di lavoro, e faceva leggere loro La Torre di Guardia. Infine scrisse alla filiale australiana e si offrì come pioniere. Gli fu suggerito di mettersi in contatto con Frank Grove di Christchurch. Lasciò l’allevamento di pecore e si diresse verso Christchurch per intraprendere una nuova carriera come pioniere al servizio di Geova.

GLI INTERESSI DEL REGNO AL PRIMO POSTO

Verso quell’epoca Cliff Keoghan pensava di sposarsi. Il Bollettino mensile (ora Il servizio del Regno) aveva un titolo a grossi caratteri: “ANDATE ANCHE VOI NELLA VIGNA”. “Ci sembrò un chiaro annuncio che era l’undicesima ora”, spiegò Cliff. Nel 1930 lui e la moglie Edna trascorsero le due settimane della luna di miele facendo i pionieri. Il loro territorio andava da Opotiki a Dannevirke, quasi un quarto dell’Isola del Nord! Cliff descrisse uno dei luoghi dove alloggiarono:

“A Opotiki affittammo una piccola baracca di lamiera dove dormimmo su una rete metallica. Era sistemata sopra delle casse e c’era solo una coperta sopra il fil di ferro. La chiamammo la nostra ‘macchina da stampa’, per le impronte che lasciava sui nostri corpi dopo una notte di riposo”.

Nel 1931 i Keoghan ebbero un figlio e passarono l’inverno ad Auckland. Ma alcuni mesi dopo ripartirono con il loro piccolo per recare il messaggio del Regno alla gente.

OPERA DI PIONIERE DURANTE I TEMPI DIFFICILI

I Keoghan si unirono ad altri che facevano i pionieri. Fra questi c’erano Norman e Olive Cochrane, Wally Wood e sua figlia Eileen, Len e Arthur Rowe e Len Belcher. Cominciando un po’ più giù di Auckland, il gruppo lavorò tutti i distretti da una costa all’altra, andando verso sud.

La depressione stringeva la Nuova Zelanda in una morsa e la gente lottava per sopravvivere. Nelle pianure di Hauraki, una zona prevalentemente paludosa, lo stato aveva istituito dei centri di assistenza. Vi affluivano uomini, tra cui medici e avvocati, da ogni parte dell’Isola del Nord. Alcuni venivano da Wellington e avevano percorso a piedi quasi 500 chilometri. Scavavano canali di scolo nella zona paludosa. La maggioranza di questi uomini ascoltavano i pionieri, ma non avevano il denaro per pagare la letteratura.

Si avvicinava il dicembre del 1932 e i pionieri partirono per assistere all’assemblea nazionale a Wellington. Il fratello MacGillivray, servitore di filiale dell’Australia, e Harold Gill, che avevano ricevuto l’incarico di organizzare l’opera di predicazione nella Nuova Zelanda, furono presenti all’assemblea. Fu organizzata l’opera dei pionieri in entrambe le isole principali.

SERVIZIO NELL’ISOLA DEL NORD

Un gruppo di pionieri ricevette istruzioni di stabilire la propria base di operazioni a Palmerston North, circa 150 chilometri a nord di Wellington. Avevano una roulotte, una macchina, due tende e quattro biciclette. Queste ultime erano trasportate su una piattaforma fissata sul muso della macchina. Quando arrivavano a una strada laterale, scaricavano una bicicletta e un pioniere scendeva per lavorare quel territorio. Di solito le sorelle davano testimonianza nelle città, mentre i fratelli lavoravano nelle zone rurali.

Da Eketahuna, dove avevano piantato le tende, i fratelli partivano alle sei di mattina e durante il giorno facevano più di quaranta chilometri in bicicletta su strade accidentate e ghiaiose. Molti poderi che visitavano erano stati abbandonati. Le famiglie se n’erano andate, avendo perso tutto a causa della depressione economica. Avevano abbandonato le case lasciandovi i mobili. Quelli che si trovavano a casa di solito erano lieti di udire la buona notizia del Regno e di sapere che al tempo fissato da Geova avrebbero ‘usato appieno l’opera delle loro mani’. — Isa. 65:22.

Poi successe qualcosa di imprevisto. Nella congregazione di Auckland si crearono delle difficoltà a causa della ribellione di alcuni anziani elettivi. La filiale australiana suggerì al gruppo di pionieri di tornare ad Auckland per dare man forte ai leali e per aprire lì una casa di pionieri. L’opera che si era voluto compiere nell’Isola del Nord fu interrotta.

IL GRUPPO DI PIONIERI NELL’ISOLA DEL SUD

Il gruppo inviato nell’Isola del Sud era formato da 12-14 pionieri. Harold Gill organizzò il gruppo a cui in seguito si unì Jim Tait.

Jim era un giovane serio che aveva accettato l’invito di udire un discorso registrato di J. F. Rutherford nel Teatro Civico di Christchurch. Al suo arrivo, Jim fu presentato ad Harold Gill. Harold chiese a Jim Tait se poteva rivederlo fuori del Teatro Civico la sera seguente, avendo sentito che Jim era vivamente interessato alle cose udite. La sera successiva Jim munse in fretta le mucche e percorse in bicicletta i dieci chilometri fino al Teatro Civico. Si sedettero a parlare nella macchina di Harold. Alla fine Gill disse: “Se sei sicuro che questa e l’organizzazione di Dio devi cominciare subito a fare il pioniere!”

“Cosa vuol dire ‘fare il pioniere’?” chiese Jim.

Fu spiegato a Jim in che cosa consisteva l’opera del gruppo dei pionieri. Era disposto a lasciare il lavoro secolare e la sicurezza che esso rappresentava in quei tempi di depressione? Decise di sì. Egli racconta quanto accadde:

“Come d’accordo, il fratello Gill venne a prendermi a casa. Era una giornata calda e soffiava un forte vento di nord-ovest. Indossavo un abito blu scuro e avevo un cappello nuovo di zecca. Legammo le mie cose e la bicicletta sulla sua macchina. Salutai i miei genitori e partii per andare a raggiungere il gruppo dei pionieri, non sapendo ancora bene cosa significasse fare il pioniere. C’era una cosa di cui ero convinto . . . che mi univo all’organizzazione di Dio”.

INTREPIDI PROCLAMATORI DELLA BUONA NOTIZIA

Questi pionieri erano intrepidi, desiderosi e capaci di lavorare sodo e in condizioni difficili. Lavoravano da otto a dieci ore al giorno, senza ricevere alcun aiuto in denaro, ma contando esclusivamente sul ricavato della letteratura che ricevevano a prezzo ridotto.

L’inverno nell’Isola del Sud metteva alla prova la perseveranza. Quando si svegliavano la mattina i pionieri trovavano dei ghiaccioli che pendevano all’interno della tenda, formatisi con la condensazione del loro respiro mentre dormivano. Le pareti della tenda erano gelate e dure come una tavola. Per lavarsi la mattina bisognava rompere uno strato di ghiaccio di oltre un centimetro. Spesso i fratelli facevano colazione col cappotto addosso per stare caldi.

Un giorno della settimana era riservato per revisionare e riparare i “cavalli di ferro” (biciclette) e fare il bucato. Quest’ultima era un’operazione primitiva che si faceva usando un bidone per cherosene aperto a un’estremità e messo sopra un fornello a cherosene. Le sorelle usavano un ferro da stiro a petrolio mentre i fratelli mettevano ogni sera i pantaloni sotto il materasso per mantenerli stirati.

L’esperienza dell’apostolo Paolo narrata in II Corinti 11:26, “in pericoli di fiumi”, si ripeté quando i pionieri giunsero nella cittadina di Tuatapere nell’estremo sud. A questo punto erano divisi in due gruppi di sei pionieri. Alcuni fratelli si accamparono poco lontano da Tuatapere, sulle rive del fiume Waiau. Trovarono un fragile riparo inutilizzato e vi si sistemarono.

Il tempo era insolitamente mite e questo provocò un disgelo fuori stagione sui monti. Il livello del fiume si alzò, ma essendo intenti a cenare i pionieri non se ne preoccuparono troppo. Mentre si faceva buio, però, notarono con inquietudine che l’acqua lambiva le assi del pavimento. Erano in trappola! Avevano solo due candele per far luce. Infine più tardi, dopo aver detto una preghiera a Geova, si addormentarono.

Durante la notte il fiume ruppe gli argini. Pezzi di legno e tronchi trasportati dalla corrente cominciarono a picchiare contro il loro fragile riparo, svegliandoli. Stesa la mano per rimboccarsi le coperte, un pioniere si spaventò toccando l’acqua! Fu un’esperienza paurosa! La mattina dopo ringraziarono Geova scoprendo che il livello dell’acqua era sceso al di sotto del pavimento, lasciando un maleodorante strato di fango e sabbia. Temporaneamente bloccati, si trattennero un’altra notte finché poterono raggiungere sani e salvi la strada per continuare, impavidi, il servizio di Geova.

L’Isola del Sud fu percorsa due volte dal gruppo. Un fatto interessante, solo nel 1933, dopo aver fatto il pioniere per un anno intero insieme al gruppo, Jim Tait fu battezzato nel mare in una fredda giornata di ottobre. Facendo il giro dell’isola per la seconda volta, Jim cercò di risparmiare abbastanza dalla letteratura che distribuiva per comprarsi una dentiera. Al termine del giro, aveva proprio la somma necessaria, 25 sterline (circa 50.000 lire). Come fu contento che Geova lo avesse fatto prosperare in questo modo permettendogli di soddisfare questo bisogno! Ma prima che comprasse la dentiera ricevette una lettera dalla Società con cui veniva invitato a recarsi nelle isole Chatham, un territorio vergine a quell’epoca.

Le isole Chatham sono situate circa 800 chilometri a est di Christchurch e sono considerate parte della Nuova Zelanda. Erano abitate da circa 800 maori, dediti soprattutto all’agricoltura e alla pesca. Conducevano una vita piuttosto primitiva, non avendo mai visto neppure una bicicletta. L’unico mezzo di trasporto era il cavallo. Jim avrebbe dovuto fare a sue spese il viaggio per nave da Lyttelton a Waitangi, un piccolo porto dell’isola principale delle Chatham, e il viaggio costava esattamente 25 sterline!

SERVIZIO NELLE ISOLE CHATHAM

Jim partì per le isole Chatham, e per il momento la dentiera rimase un roseo sogno. Arrivò con varie scatole di libri e opuscoli. Egli spiegò:

“Non conoscevo nessuno sull’isola. Nessuno mi venne incontro. Andavano tutti a cavallo. Non c’erano né strade né motoveicoli d’alcun genere. Mi avvicinai a un contadino e affittai un cavallo. Con dei sacchi feci delle borse e le riempii di libri, appendendole ai lati della sella. Sulla schiena avevo un altro sacco contenente l’occorrente per la barba e un asciugamano, e mi accinsi a portare il messaggio del Regno sull’isola.

“La gente era curiosa e la sera c’era sempre qualcuno che mi dava alloggio. Com’ero grato di tale provvedimento di Geova! Certi giorni percorrevo molti chilometri, riuscendo a visitare solo una o due case. Una volta ricevetti le più strane indicazioni per raggiungere un remoto allevamento di pecore distante una quarantina di chilometri. Un punto di riferimento era un mucchio di ossa secche dov’era morto un bue. Lì dovevo cambiare direzione e arrivare a un particolare punto dove dovevo entrare nelle acque basse di un lago, che dovevo attraversare per sei chilometri in linea retta; se cambiavo direzione il cavallo ed io saremmo finiti nelle sabbie mobili. Mi chiesi: Geova provvederà per me stanotte? Mi accoglieranno in quella casa? E se non mi danno alloggio?

“Era buio quando legai il cavallo allo steccato della fattoria. Con il sacco pieno di libri mi avvicinai alla porta e bussai. Venne ad aprire una donna che mi guardò trattenendo il respiro ed esterrefatta disse: ‘Jim Tait! Che ci fai qui?’ Da piccoli eravamo stati a scuola insieme con questa giovane donna. Mi fecero un’ottima accoglienza. Geova Dio aveva provveduto nuovamente per me. Come fui felice! Lasciai quasi tutti i libri in quella fattoria e il giorno dopo tornai a Waitangi”.

Dopo avere trascorso due mesi nelle isole Chatham, durante i quali diede testimonianza e distribuì molte scatole di libri, Jim tornò a Lyttelton, il porto di Christchurch. Fece il conto delle spese e delle contribuzioni ricevute per la letteratura e vide d’avere ancora esattamente 25 sterline! Finalmente poté comprarsi la dentiera! Anni dopo a un’assemblea ebbe la gioia di incontrare una sorella coi figli piccoli che ricordava d’averlo visto per la prima volta quando era andato a casa loro nelle isole Chatham.

PUBBLICITÀ A CHRISTCHURCH

La congregazione di Christchurch dispose di tenere un discorso pubblico in un teatro al centro della città. Si trattava della conferenza registrata “Fascismo o libertà, quale?” di Joseph F. Rutherford, presidente della Watch Tower Society. Il Consiglio comunale diede il permesso di annunciare il discorso mediante una sfilata di uomini-sandwich. Fu indicato il percorso da seguire per non scontrarsi con una parata di bande musicali che verso la stessa ora prendevano parte a una gara.

I fratelli partirono con i loro cartelloni pubblicitari, marciando a due a due. Si avvicinavano alla strada principale quando udirono la musica delle bande sempre più vicina. Giunti all’incrocio passò una banda che suonava un’allegra marcetta. C’era uno spazio di una ventina di metri fra questa e la successiva fanfara. Cosa avrebbero fatto i fratelli? Gli uomini-sandwich avanzarono in questo spazio coi cartelloni che annunciavano il discorso. Fu una bella testimonianza per le migliaia di persone allineate lungo i lati del percorso! Quella domenica la piccola congregazione di Christchurch ebbe 500 presenti al discorso pubblico. Che poderosa testimonianza!

SORELLE ZELANTI

Intanto, nell’Isola del Nord, la sorella Ida Thompson, insieme alle sorelle Barton, Jones e Priest, erano in testa alla schiera di predicatori negli anni trenta. Stavano nove giorni di seguito lontane da casa, dando testimonianza in tutte le città e le fattorie in un tratto di parecchie centinaia di chilometri a nord di Wellington. Portavano con sé molte scatole di letteratura e la distribuivano sempre quasi tutta. Molte notti dormivano nei capannoni del fieno o nell’automobile. Erano preparate a fare una vita dura per amore del Regno, e continuarono questa attività dal 1932 fino al 1940. Adrian, il figlio di Ida Thompson, fu uno dei primi missionari che entrarono in Giappone nel 1949; egli mostrò un simile spirito di “pioniere”, servendo come primo sorvegliante di circoscrizione dei testimoni di Geova in quel paese.

In quei primi anni si dava importanza solo alla distribuzione della letteratura. Le persone erano incoraggiate a leggere e studiare le pubblicazioni, ma non si era mai parlato di studi biblici come quelli che teniamo ora. Furono comunque seminati molti semi della verità.

L’OPERA CON LE MACCHINE MUNITE DI ALTOPARLANTE

Uno dei mezzi principali usati a quell’epoca per proclamare il messaggio del Regno era la macchina munita di altoparlante. I discorsi del fratello Rutherford erano amplificati in modo che a volte potevano essere uditi a oltre cinque chilometri di distanza. Una volta una donna disse a Jim Tait: “Sa, questa mattina ho udito una cosa stranissima. Ho sentito venire dalle nubi una musica e una voce d’uomo. Ho pensato che fosse la fine del mondo!” La cosa le fu spiegata ed essa accettò subito la letteratura biblica.

Ad Auckland l’opera con le macchine munite di altoparlante fu accolta nei modi più svariati. A volte, quando arrivavano i proclamatori dopo l’annuncio dato con l’altoparlante, i padroni di casa li aspettavano con il denaro della letteratura in mano. Altre volte, folle adirate scuotevano la vettura, cercando di strappare l’altoparlante dal tetto.

LA VISITA DI J. F. RUTHERFORD

Nel 1938 J. F. Rutherford fece la sua prima e unica visita alla Nuova Zelanda. Arrivò in aprile mentre stava andando all’assemblea in Australia e pronunciò un discorso alla congregazione di Auckland alla Fountain of Friendship Hall. Quella stessa sera la nave del fratello Rutherford partì per Sydney e con lui viaggiavano ora 14 fratelli neozelandesi. Il 15 aprile furono tutti invitati nel suo appartamento privato sulla nave per celebrare la Commemorazione.

Durante il viaggio di ritorno due settimane più tardi fu data una testimonianza organizzata sulla nave. Vennero fatti scivolare volantini sotto ciascuna porta e l’intera nave fu coperta nelle prime ore del mattino prima che qualcuno si accorgesse di cosa stava succedendo. Il 2 maggio 1938, dovendo rimanere alcune ore in porto a Auckland, il fratello Rutherford pronunciò un discorso pubblico nel Municipio di Auckland durante l’ora del pranzo.

SI ADDENSANO NUBI DI TEMPESTA

Nel 1939 Robert Lazenby ricevette l’incarico di occuparsi del deposito della letteratura a Wellington. Reg Johnston, che aveva lavorato alla Betel australiana, si unì a Robert. A quel tempo la congregazione di Wellington era formata solo di 12 fratelli che si riunivano nel soggiorno della casa situata al numero 69 di Kent Terrace, pure usata come deposito. Nel 1939 c’erano 320 proclamatori del Regno nella Nuova Zelanda, inclusi 35 pionieri, ed erano organizzati in 19 congregazioni.

Si stavano addensando nubi tempestose di opposizione religiosa. La Chiesa Cattolica in particolare fremeva per la denuncia dei suoi insegnamenti e delle sue pratiche contenuta nella letteratura distribuita dai Testimoni. Il giornale cattolico neozelandese Tablet, nel numero del 19 aprile 1939, disse riguardo ai testimoni di Geova: “Nel frattempo è dovere di tutti i buoni cittadini protestare presso il proprio rappresentante al Parlamento contro questa crescente minaccia. Se le proteste fossero abbastanza energiche, il Governo sarebbe costretto ad agire”.

VIETATA L’OPERA DI PREDICAZIONE

L’anno dopo, il 13 ottobre 1940, i fratelli stavano annunciando il discorso registrato del fratello Rutherford “Governo e pace” nella cittadina di Oamaru, nell’Isola del Sud. Quella sera andarono a udirlo una quarantina di persone, tra cui un poliziotto. In Europa si combatteva la seconda guerra mondiale e la persecuzione contro i Testimoni si era intensificata. Pertanto George Edwards e Hallett Ridling facevano la guardia alla porta. Un certo William Meehan, armato di fucile e con la baionetta inastata, si avvicinò loro. “Siete sotto il mio tiro”, disse. “Mani in alto o sparo”.

Ne seguì una colluttazione in cui i due fratelli cercarono di disarmare l’uomo. Il fucile lasciò partire un colpo e Frederick MacAuley che era lì nei pressi cadde a terra, ferito a una gamba. Perdeva molto sangue e fu portato d’urgenza all’ospedale. Sei giorni più tardi le sue condizioni erano così critiche che la gamba gli fu amputata. Dopo di che si rimise. Al processo, Meehan fu trovato colpevole solo d’avere minacciato col fucile Edwards e MacAuley, e condannato a due mesi di prigione da scontare ai lavori forzati.

Tre mesi dopo l’incidente, il sig. A. C. Piper, segretario dell’Associazione dei Reduci di Oamaru, scrisse al segretario generale dell’Associazione dei Reduci della Nuova Zelanda a Wellington queste parole:

“A un convegno dell’Esecutivo dell’Associazione dei Reduci di Oamaru è stata presa all’unanimità la seguente risoluzione: Che, tenendo presenti i tragici avvenimenti verificatisi a un’adunanza della setta che si chiama ‘testimoni di Geova’ tenuta il 13 ottobre 1940 a Oamaru, e tenendo presente gli accesi sentimenti suscitati da questa setta fra la popolazione, si prega il Governo di farla mettere al bando in tutta la Nuova Zelanda. . . . Le loro attività dovrebbero essere impedite prima che siano causate ulteriori difficoltà in altre parti del paese”.

Nell’ottobre del 1940 le attività dei testimoni di Geova nella Nuova Zelanda furono messe al bando. Fatto degno di nota, però, sei settimane dopo, durante il dibattito dei regolamenti di emergenza bellica (War Emergency Regulations), il primo ministro P. Fraser disse:

“Non difendo nessuna particolare Chiesa, ma reputo sia mio dovere in qualità di primo ministro . . . fare in modo che, durante la guerra, si ponga un freno agli oltraggi contro la religione dei propri simili, e, se possibile, che vi si ponga fine . . . Spero che il procuratore generale giunga a un’intesa coi testimoni di Geova, poiché non dubito della loro sincerità e devozione. Non abbiamo nulla da dire contro di loro, e non mettiamo in dubbio il loro diritto di adorare secondo i dettami della loro coscienza”.

L’8 maggio 1941 il governo approvò un emendamento al bando contro i testimoni di Geova. Pertanto potevano tenere legalmente le loro adunanze “per lo studio della Bibbia, la preghiera o il culto”. In pratica i fratelli e le sorelle potevano anche dare testimonianza di casa in casa ma solo con la Bibbia, e questo è ciò che fecero.

L’ATTIVITÀ DURANTE IL BANDO

Poco prima che fosse annunciato il bando era stata acquistata la proprietà al numero 177 di Daniell Street da usare come casa Betel, dato che i locali al numero 69 di Kent Terrace erano diventati troppo piccoli. L’edificio di Kent Terrace venne dato in affitto come pensione fino a che fu tolto il bando nel 1945. Con l’annuncio del bando la letteratura fu distribuita fra le congregazioni del paese. Fu nascosta sotto i letti, nei capannoni e nei solai delle case. Nella casa di Daniell Street, Reg Johnston divise con un tramezzo una sezione del solaio, sopra il soffitto, vi fece una botola e vi nascose la letteratura. Quando riceveva le ordinazioni prendeva la letteratura di lì e rinnovava le scorte secondo il bisogno prendendo la letteratura che i fratelli avevano in casa in varie parti della città.

La polizia arrivava a casa dei proclamatori senza preavviso e faceva una perquisizione per trovare la letteratura della Società. Spesso era nascosta così bene che non riuscivano a trovarla. Una sorella aveva nascosto la letteratura sotto il tappeto e la polizia ci camminò sopra senza trovarla. Un altro fratello rammenta: “Non trovarono altro che le nostre copie personali. Non sapevano che nella soffitta avevamo 50 scatole di letteratura”.

Molly Thompson faceva le matrici per ciclostilare ciascun articolo di studio della Torre di Guardia. Ne venivano fatte delle copie che erano spedite alle congregazioni per lo studio. Il nuovo libro Fanciulli fu ciclostilato e ne vennero prodotte mille copie inviate in sezioni agli amici, insieme alle domande da usare agli studi di libro a metà settimana. Il materiale per la stampa e i duplicatori erano nascosti dietro pannelli di rivestimento delle pareti e nelle soffitte della casa alquanto isolata di George Covacich, a Auckland.

Gli amici si riunivano in segreto a tarda notte per mettere opuscoli nelle cassette postali, e talora rientravano a casa verso le due di notte. Il giorno dopo c’era un po’ di subbuglio quando la gente telefonava alla polizia. A Christchurch la sorella Messervey fu arrestata e tenuta in prigione per una settimana. La polizia voleva sapere chi erano i capi dei testimoni di Geova in Nuova Zelanda. La sorella disse che glielo avrebbe comunicato come speciale favore. Quando i tre uomini le si raccolsero impazientemente attorno, lei disse in un sussurro che i capi erano Geova Dio e Cristo Gesù, con loro grande disappunto.

Nei quattro mesi immediatamente successivi al bando ci furono 14 processi. Alcuni fratelli furono condannati a tre mesi di carcere, mentre altri ricevettero una condanna col beneficio della condizionale. Grace Bagnall era impegnata nell’opera di testimonianza quando fu arrestata dalla polizia che aveva ricevuto una telefonata da un cattolico. Essendosi rifiutata di pagare le cinque sterline di multa (circa 10.000 lire) fu messa in carcere dove rimase 14 giorni.

DETENZIONE A CAUSA DELLA NEUTRALITÀ

Durante la guerra il governo istituì dei campi di detenzione. Per il rifiuto di prestare servizio militare, i fratelli furono rinchiusi in quei campi per tutta la durata della guerra, e vi rimasero altri sei mesi dopo che era finita. C’erano più o meno otto di questi campi e un’ottantina di fratelli vi trascorsero quattro anni e mezzo ciascuno. Furono messi a potare gli alberi nelle foreste di pini, a lavorare nelle strade e a fare altre cose del genere. Robert Lazenby e Reg Johnston potevano far visita ai fratelli in questi campi una volta al mese, e avevano colloqui di un’ora.

Nei mesi invernali le condizioni dei fratelli nei campi erano difficili. Vivevano in baracche e non potevano accendere il fuoco. L’inchiostro gelava nelle bottiglie. I fratelli mettevano fogli di giornale fra le coperte e sotto di sé per ripararsi meglio dal freddo. I campi erano circondati da filo spinato e pattugliati dalle guardie per ventiquattr’ore al giorno, ma le riviste Torre di Guardia e altre pubblicazioni nuove riuscivano ugualmente a penetrare nei campi.

Furono escogitati vari sistemi per introdurre le pubblicazioni nei campi. Quando Doris Best andava a trovare il marito Cliff, gli passava il loro bambino. Lui a sua volta passava il bambino agli altri fratelli per farglielo tenere un po’ in braccio. La letteratura era nascosta nei vestitini del bambino e, dopo averla tolta, restituivano il bambino alla madre. Le riviste, inoltre, erano avvolte in carta oleata e messe dentro una torta prima di cuocerla. La torta veniva poi spedita ai detenuti.

Nei campi i fratelli predicarono il messaggio del Regno a tutti quelli che ascoltavano. Si tenevano anche adunanze e nel campo di Strathmore, distante più di sessanta chilometri da Rotorua, fu anche organizzata un’assemblea. I fratelli ebbero il permesso di usare una lunga baracca doppia che veniva messa a disposizione per tenervi adunanze religiose. Prepararono un programma in base a quello che era stato introdotto clandestinamente nel campo. Invitarono segretamente altri detenuti ad assistere e molti seguirono il programma insieme ai 31 fratelli.

TOLTO IL BANDO

Nel frattempo i fratelli di fuori non cessavano di far pressione sul governo perché togliesse il bando. Finalmente il 29 marzo 1945 i giornali di tutta la Nuova Zelanda annunciarono che il bando era stato tolto. Il Dominion di Wellington comunicò in un piccolo articolo di una sola colonna:

“Le speciali restrizioni imposte ai testimoni di Geova sono state tolte, ha annunciato ieri il procuratore generale, il sig. Mason. Egli ha detto di avere revocato la comunicazione da lui data in virtù delle norme eccezionali per la sicurezza pubblica, che dichiarava sovversive le loro organizzazioni. . . . In Australia (come in altri paesi) i testimoni di Geova sono liberi da restrizioni da un bel po’ di tempo, e i risultati sono stati del tutto soddisfacenti. . . . Il Governo aveva la piena certezza che gli stessi buoni risultati avuti in Australia una volta tolte le restrizioni si sarebbero avuti anche nella Nuova Zelanda”.

Ancor oggi coloro che sono contrari alla nostra opera accusano i testimoni di Geova d’essere stati sovversivi durante la guerra. Ma questo è vigorosamente confutato dal fatto che il bando fu tolto mentre la guerra era ancora in corso. L’azione cattolica, a braccetto con l’Associazione dei Reduci, aveva cospirato per dimostrare che i testimoni di Geova fomentavano disordini e che l’incidente di Oamaru era un’indicazione del genere di guai che il governo poteva attendersi in tutto il paese se non limitava l’attività dei testimoni di Geova.

Tolto il bando, i fratelli si trovarono in circostanze un po’ insolite. La polizia di Christchurch telefonò ad Andrew Downie per dirgli che poteva venire a ritirare tutte le pubblicazioni confiscate. Con testardaggine tipicamente scozzese, il fratello Downie disse: “Ma signore, non siamo mica stati noi a portarvele”. Quindi proseguì che siccome era stata la polizia a confiscare i libri si aspettava che fossero loro a riportarli indietro. Il furgone della polizia dovette fare due viaggi per riportarli tutti.

Malgrado il bando, il numero dei proclamatori del Regno era salito da 320 nel 1939 a 536 nel 1945. Finita la guerra ci furono aumenti anche maggiori. Nel 1949 fu raggiunto un massimo di 1.131 proclamatori! E quell’anno fu tenuta la prima assemblea con oltre 1.000 presenti!

RAFFORZATA L’ORGANIZZAZIONE

Nel dicembre del 1946 arrivò Charles Clayton. Era il primo diplomato della Scuola di Galaad assegnato alla Nuova Zelanda. Nel marzo successivo il presidente della Watch Tower Society, Nathan H. Knorr, visitò la Nuova Zelanda e fu aperta una filiale a Wellington. Robert Lazenby fu nominato servitore di filiale. Alcuni mesi dopo arrivarono altri tre diplomati di Galaad: Howard Benesch, Orville Crosswhite e Samuel Betley.

Il fratello Betley imparò la lingua maori e poté promuovere l’opera tra i maori. L’Annuario del 1950 (inglese) narra:

“Ci sono ottime prospettive di ulteriore aumento tra i maori. . . . Durante l’anno sono stati pronunciati venti discorsi pubblici tra i maori, con un totale di 470 presenti, la maggioranza dei quali erano estranei. Prima che cominci il discorso, e secondo l’usanza maori, un anziano del villaggio dà il benvenuto all’oratore e alle persone di altri villaggi. Al termine la gente non se ne va immediatamente, ma resta a parlare del discorso. Forse uno o due faranno un discorso improvvisato, dicendo ognuno la sua idea sui punti menzionati dall’oratore. Uno può essere pienamente d’accordo con quanto è stato detto, un altro può contestare e fare domande. L’oratore ha poi l’ultima parola e chiarisce i punti che richiedono ulteriori spiegazioni. Tali discussioni, tutte in lingua maori, durano spesso un bel po’ dopo la fine dell’adunanza pubblica”.

La prima Sala del Regno della Nuova Zelanda fu costruita a Waima dai fratelli maori nel 1950. Il legname proveniva in gran parte da alberi abbattuti nella loro terra.

LA REGINA E SUO MARITO RICEVONO LETTERATURA

Al principio del 1954 la regina d’Inghilterra venne a conoscenza dell’attività dei testimoni di Geova in Nuova Zelanda tramite una sorella maori. Un giornale neozelandese, il Dominion di Wellington, spiegò:

“Una Bibbia e un libro editi dalla Watchtower Society sono stati inaspettatamente messi in mano alla regina da una maori che oggi è salita sul palco al McLean Park di Napier per essere presentata a Sua Maestà e al duca di Edimburgo. Il signor Tuiri Tareha e consorte sono stati fra le 74 persone presentate ai Reali in visita. La signora Tareha, invece di stringere la mano alla Regina, ha consegnato a Sua Maestà un pacchettino ben confezionato”.

Il pacchetto conteneva la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane e una copia del libro “Nuovi Cieli e Nuova Terra”. Secondo un giornale il fratello Tareha avrebbe spiegato: “Una volta la Regina disse che avrebbe voluto avere la sapienza di Salomone per governare il suo popolo con giustizia ed equità. Eravamo certi che quei libri avrebbero potuto aiutarla”.

CRESCITA NEGLI ANNI CINQUANTA

Al principio e verso la metà degli anni cinquanta la Nuova Zelanda ebbe un sorprendente sviluppo teocratico. Nel 1951 al congresso nazionale tenuto nel Municipio di Wellington, ben 1.645 persone ascoltarono il discorso pubblico “Proclamate la libertà in tutto il paese” pronunciato dal fratello Knorr. L’Herald della Nuova Zelanda del 31 dicembre 1953, commentando un recente censimento, chiese come mai i testimoni di Geova aumentavano così tanto. Diceva:

“In alcune cifre si riflette l’accresciuta immigrazione. La Chiesa Riformata Olandese, ad esempio, aveva solo 37 seguaci in Nuova Zelanda nel 1945, ma nel 1951 ne vantava 264. Non si può dare una spiegazione così semplice dell’aumento dei testimoni di Geova da 650 a 1756 nello stesso periodo”.

Dean Chandler, eminente ecclesiastico anglicano della Nuova Zelanda, indicò forse una delle ragioni dell’incremento dei testimoni di Geova. Scrivendo in merito nello Star-Sun di Christchurch, disse:

“Forse la nostra più grave negligenza è nelle visite pastorali; infatti, come è necessario che un pastore si interessi continuamente del suo gregge, così è necessario trovare l’occasione di discutere con i nostri fedeli problemi vitali che li assillano e di liberarli da alcuni lacci dell’eresia in cui rischiano di restare impigliati. Detto questo, sono penosamente consapevole della mia propria negligenza al riguardo”.

Egli proseguiva dicendo:

“Sono più convinto che mai che la parola stampata deve integrare la parola orale in misura sempre crescente. Se desideriamo che i nostri fedeli siano forti nella fede dobbiamo incoraggiarli a leggere e studiare molto più di quanto non facciano al presente”.

Naturalmente questo è proprio ciò che i testimoni di Geova della Nuova Zelanda incoraggiavano e aiutavano il loro prossimo a fare. E molti accettavano l’incoraggiamento e crescevano verso la maturità cristiana. Infatti dalla Nuova Zelanda alcuni erano mandati a dare aiuto spirituale in altri paesi. Nel 1951 un totale di tredici pionieri neozelandesi si erano diplomati alla Scuola di Galaad ed erano stati mandati in altri territori. Fra loro c’era il primo diplomato maori, Rudolph Rawiri, che in seguito tornò nella Nuova Zelanda per compiere l’opera di circoscrizione.

NUOVI LOCALI PER LA FILIALE

Nel 1956 il fratello Knorr fece un’altra visita in Nuova Zelanda. Questa volta 3.510 persone udirono il discorso pubblico che pronunciò in occasione del congresso nazionale tenuto al Carlaw Park di Auckland. Durante la sua visita fu presa la decisione di acquistare un terreno a Auckland e costruirvi una nuova filiale.

Sebbene la capitale del paese sia Wellington, e la filiale era ubicata lì, la città che si sviluppa più in fretta è Auckland. Per cui i nuovi edifici da usare come casa Betel, uffici, Sala del Regno, reparto spedizioni e tipografia furono costruiti ad Auckland. Nel marzo del 1958, al termine dei lavori, la famiglia Betel vi si trasferì.

Dal 13 al 15 giugno 1958, per tre giorni, fu svolto un incoraggiante programma in occasione della dedicazione della nuova Sala del Regno e degli edifici della filiale della Società. Coincise con la visita di un giorno di 150 fratelli australiani che stavano andando a New York per assistere all’assemblea internazionale. Anche 152 delegati neozelandesi partirono poi per andare a questa storica Assemblea Internazionale “Volontà Divina”. I delegati rappresentavano più di metà delle 87 congregazioni della Nuova Zelanda. I fratelli furono molto incoraggiati da questi avvenimenti, come indicò il nuovo massimo di 3.346 proclamatori del Regno ottenuto in agosto nella Nuova Zelanda. Ora c’era una proporzione di un proclamatore ogni 616 abitanti.

Lo stesso mese, mentre parecchi fratelli neozelandesi erano al congresso “Volontà Divina”, il servitore di filiale, Robert Lazenby, morì. Accadde all’improvviso, mentre pronunciava un discorso di servizio nella congregazione Mount Albert di Auckland. In una lettera al fratello Gibbons, che aveva riferito l’accaduto, il fratello Knorr disse:

“Ho sempre gradito la compagnia del fratello Lazenby e sono felicissimo di sapere che è morto con gli stivali ai piedi, come usiamo dire qui in America, e che stava servendo i suoi fratelli. Questa è veramente una bella morte. Sapevo che era malato. Sarei stato molto felice se avesse assistito al congresso, ma è rallegrante sapere che era a conoscenza dei buoni risultati dell’assemblea e di ciò che è stato fatto qui”.

Benjamin Mason, un diplomato di Galaad che serviva nella filiale neozelandese dal 1957, fu il nuovo servitore di filiale.

BATTAGLIA LEGALE

Nel gennaio del 1958 i fratelli chiesero l’uso della War Memorial Hall [sala del monumento ai caduti] di Levin per un’assemblea di tre giorni. Il Consiglio comunale di Levin acconsentì fin quando l’Associazione dei Reduci non si oppose vivamente. Fu votata una risoluzione secondo cui “una sala [di questo genere] è consacrata alla memoria di coloro che hanno servito la patria in tempo di pericolo”, ragione per cui si doveva negare ai testimoni di Geova l’uso di questi locali. Alcuni Consigli comunali resisterono alle pressioni dell’Associazione dei Reduci, ma parecchi altri capitolarono debolmente. Pertanto, decine di queste sale sarebbero state rifiutate ai Testimoni.

I fratelli ricorsero alla legge per sventare questo provvedimento discriminatorio mirante a rifiutare loro l’uso di tali locali. All’udienza che si ebbe nel maggio del 1959, l’avvocato della Società, F. H. Haigh, disse nella sua arringa:

“Questo divieto può essere considerato a dir poco strano e non c’è la minima giustificazione per usare il comportamento di certuni durante la seconda guerra mondiale come criterio nel 1958 per decidere del loro diritto di usare alcune sale. Il provvedimento del Consiglio va contro la giustizia e nasce da un ingiustificata discriminazione”.

Il 21 agosto 1959 il giudice T. A. Gresson della Corte Suprema della Nuova Zelanda emise la seguente sentenza:

“Non c’è dubbio che i cittadini che sono testimoni di Geova costituiscono un settore legittimo della comunità e, pur essendo una relativa minoranza, davanti alla legge essi devono godere degli stessi diritti e rispondere degli stessi obblighi dei membri dell’Associazione dei Reduci. Rifiutando al querelante l’uso della sala, il Consiglio, il convenuto, ha agito a mio giudizio in violazione di questa fiducia . . .

“In tali circostanze faccio la seguente dichiarazione: ‘Che la Watch Tower Bible and Tract Society . . . ha diritto all’uso della War Memorial Hall di Mount Roskill per tenervi conferenze bibliche alle ore e alle condizioni ragionevoli che saranno stabilite dal Consiglio comunale di Mount Roskill”.

Il giorno dopo tutti i quotidiani pubblicarono un servizio sulla sentenza. L’articolo del Waiheke Resident di Auckland diceva:

“Il giudice Gresson ha emesso una sentenza in merito alla discriminazione religiosa esercitata da organismi locali che ha scosso i nostri consiglieri retrogradi, tutt’e otto. . . . Il Consiglio, come molti altri deboli organismi locali in ogni parte del paese, si era affrettato a ubbidire [all’Associazione dei Reduci] quando questa gli aveva detto che non si doveva concedere ai testimoni di Geova l’uso di queste sale. Il sig. Gresson dice che i Testimoni hanno gli stessi diritti [dell’Associazione dei Reduci]. Per cui il Consiglio deve ora concedere la Memorial Hall di Waiheke ai Testimoni, altrimenti disprezzerà apertamente la legge come ha disprezzato i diritti democratici dei Testimoni. Ora i Testimoni possono adorare il loro Dio come vogliono senza essere soggetti alla tirannide del Consiglio di Waiheke”.

ASSEMBLEA “ETERNA BUONA NOTIZIA”

L’assemblea “Eterna Buona Notizia” del 1963 fu tenuta nel Teatro Civico di Auckland, il più grande della Nuova Zelanda. Ma poiché non era abbastanza capiente, fu utilizzata anche la Sala Municipale di Auckland, con 2.000 posti, per accogliere la numerosa folla. Il massimo di 6.005 presenti includeva 191 visitatori provenienti da 16 paesi. Fred W. Franz, allora vicepresidente della Watch Tower Society, era tra i delegati che stavano facendo il giro del mondo e assistendo alla serie di congressi “Eterna Buona Notizia”.

Al suo arrivo il fratello Franz fu accolto secondo l’usanza tradizionale maori sul marciapiede davanti al Teatro Civico. I passanti furono immediatamente attratti dal canto delle danzatrici maori che indossavano l’attraente costume locale. Era difficile dire chi gradiva di più l’insolito benvenuto, se gli entusiastici spettatori o il fratello Franz e le sorelle maori che lo salutavano con una stretta di mano e una strofinata di naso.

Quest’assemblea fu una vera pietra miliare nella storia della Nuova Zelanda. Radio e televisione se ne occuparono in misura senza precedenti e l’avvenimento più saliente fu il filmato di 95 secondi sul battesimo. Fu data un’ottima testimonianza, sia con la predicazione che con la condotta dei congressisti. “Siete la gente meglio organizzata e di gran lunga più educata che abbia mai visto”, disse il direttore del Teatro Civico.

COSTRUZIONE DI SALE DEL REGNO

Come abbiamo già detto, nel 1950 i maori costruirono la prima Sala del Regno della Nuova Zelanda. Solo nel 1955 fu dedicata a Gisborne la seconda Sala del Regno del paese. Ma poi, durante gli anni sessanta, i fratelli abbandonarono le sale in affitto — che spesso erano locali ammuffiti e impregnati di odore di fumo e di alcool — per trasferirsi nelle proprie Sale del Regno, 58 begli edifici nuovi e puliti, dedicati all’adorazione di Geova. Come ne sono grati i fratelli!

Il programma di costruzione di sale continuò negli anni settanta. Ora ci sono 119 congregazioni di testimoni di Geova in Nuova Zelanda. Di queste, 112 tengono le adunanze in Sale del Regno di loro proprietà. E altre Sale del Regno sono in fase di progettazione.

ASSEMBLEA “PACE IN TERRA”

Nel novembre del 1969 l’Ippodromo di Auckland, nel pittoresco Alexandra Park, fu trasformato da 1.500 volontari in un bel luogo per l’assemblea. Per abbellire il palco furono usati oltre 5.000 vasi di fiori, 300 alberi e arbusti e centinaia di metri quadrati di prato. Il verde di gerani screziati su uno sfondo di begonie rosse formava la scritta “HaereMai” (“Benvenuti” in maori). L’occasione fu l’Assemblea Internazionale “Pace in terra”, a cui assisterono N. H. Knorr ed F. W. Franz, oltre a decine di altri congressisti di paesi stranieri.

Fu preparato uno speciale programma per i congressisti d’oltremare, con canti e danze maori. Un fratello maori narrò all’uditorio entusiasta che all’assemblea erano presenti 193 suoi parenti, un esempio di com’è accolto favorevolmente il messaggio del Regno tra i maori.

Alcuni membri del comitato del Club delle corse al trotto di Auckland avevano avanzato qualche riserva sulla possibilità di far usare ai Testimoni i loro impianti. Ma questa lettera scritta dal segretario indica come la pensavano dopo l’assemblea:

“Ora che il vostro congresso è terminato colgo l’occasione per esprimere a voi e a tutti i congressisti la gratitudine del mio Comitato per il modo eccezionale in cui avete tenuto le vostre riunioni all’Ippodromo dell’Alexandra Park.

“Desideriamo anche ringraziare voi e i vostri volontari della meravigliosa cooperazione prestata e del modo in cui avete avuto cura degli impianti in questi giorni.

“Se vorrete tenere un altro congresso in questa zona, speriamo che chiederete gli impianti dell’Alexandra Park.

“Per concludere, desidero esprimere a tutti gli interessati i miei personali ringraziamenti e quelli dell’amministratore dell’ippodromo e informarvi che è stato senz’altro un piacere avervi qui”.

Dirigenti dell’ippodromo, proprietari di alberghi, vigili urbani e negozianti ebbero molte parole di lode per la pulizia, la cordialità e l’esemplare condotta dei Testimoni. Un poliziotto disse di non avere mai visto niente di simile nei suoi 40 anni di attività. Alcuni lo definirono il congresso meglio organizzato fra tutti quelli tenuti in Nuova Zelanda.

Di nuovo i mezzi d’informazione fecero una buona pubblicità. Il battesimo di 421 nuovi Testimoni fu oggetto di commenti in tutta la nazione. Un oratore del congresso fece notare che di tutti i Testimoni battezzati e attivi, uno su dieci era stato immerso il 7 novembre 1969, a questa assemblea. Al discorso pubblico pronunciato dal fratello Knorr, sul tema “La via che riconduce alla pace in paradiso”, furono presenti ben 8.400 persone.

INGRANDITA LA FILIALE

Nel 1973 era stato raggiunto un massimo di oltre 6.000 proclamatori del Regno e la filiale terminata nel 1958 era ormai troppo piccola. Così nel luglio del 1973 cominciarono i lavori per ingrandire l’edificio originale. Il Ministero del Regno del dicembre 1973 diceva:

“L’ultimo mattone è stato posto domenica 18 novembre . . . L’intera impresa è stata praticamente portata a termine in 18 settimane e le prime cifre indicano che 248 fratelli hanno dedicato circa 16.000 ore ai lavori in questo periodo. Come siamo grati della loro splendida cooperazione. Sentiamo già i benefici dell’accresciuto spazio in cui lavorare”.

ASSEMBLEE MEMORABILI NEGLI ANNI SETTANTA

L’Assemblea Internazionale “Vittoria Divina” del 1973 fu il più importante avvenimento teocratico che si fosse mai avuto a Christchurch, la città più grande dell’Isola del Sud. I 500 visitatori provenienti dall’Australia e i 350 provenienti dall’America del Nord portarono il numero dei presenti al Lancaster Park a ben 11.640, oltre 3.000 più del numero di quelli che avevano assistito all’assemblea internazionale del 1969. Il principale oratore dell’assemblea fu Leo K. Greenlees del Corpo Direttivo.

Cinque anni dopo, nel dicembre del 1978, fu tenuta nell’Eden Park di Auckland l’Assemblea Internazionale “Fede Vittoriosa”, il più grande congresso che i testimoni di Geova avessero mai tenuto in Nuova Zelanda. Il massimo dei presenti fu 12.328. Lloyd Barry, John Booth e Ted Jaracz, tutti membri del Corpo Direttivo, parteciparono al programma dell’assemblea.

PER SODDISFARE I BISOGNI SPIRITUALI DELLA POPOLAZIONE

Nel corso degli anni circa 60.000 polinesiani delle isole di Samoa, Tonga, Niue e Rarotonga sono venuti a lavorare in Nuova Zelanda; circa 36.000 abitano ad Auckland e dintorni. Per soddisfare i bisogni spirituali di questa gente nel febbraio del 1977 fu stabilita a Auckland una congregazione di lingua samoana. È una delle congregazioni che cresce più in fretta; 216 furono i presenti alla Commemorazione tenuta nel marzo del 1980.

Per preparare i fratelli ad aiutare in modo più efficace le persone simili a pecore, sono stati istituiti corsi speciali. Nel 1978, i 700 anziani cristiani della Nuova Zelanda seguirono il corso riveduto della Scuola di Ministero del Regno. Poi, nel 1979, 184 predicatori a tempo pieno trassero grande beneficio dal corso della Scuola per il Servizio di Pioniere, della durata di due settimane. E verso la stessa epoca John Wills, Ed Gibbons, Charles Tareha e John Cumming, membri del comitato della filiale neozelandese, seguirono il corso di cinque settimane alla Scuola di Galaad, presso la sede di Brooklyn, dove ricevettero istruzioni pratiche per adempiere meglio le loro responsabilità, quelle di soddisfare i bisogni spirituali della popolazione neozelandese.

Un altro ottimo provvedimento per promuovere l’opera di predicazione del Regno è stata la nuova sala dei congressi dei testimoni di Geova nella Nuova Zelanda. Il vecchio State Cinema che sorge in un sobborgo di Auckland, originariamente costruito nel 1934, è stato acquistato e completamente rimesso a nuovo da circa 400 Testimoni che hanno offerto i loro servizi. Questo bel locale è stato dedicato nel febbraio del 1978 e da allora sette circoscrizioni vi tengono le loro assemblee due volte all’anno.

CON IL SOSTEGNO DI GEOVA

Passando in rassegna l’opera svolta dai testimoni di Geova in Nuova Zelanda sin dagli inizi oltre 75 anni fa, è chiaramente evidente che Geova Dio l’ha benedetta. Ora ogni settimana migliaia di persone affluiscono alle oltre cento belle Sale del Regno per conoscere meglio il loro Dio Geova e i suoi meravigliosi propositi. Il 31 marzo 1980 una grande folla di 15.385 persone assisterono alla Commemorazione. Molti di loro proclamano attivamente la speranza del Regno.

Ora in Nuova Zelanda ci sono più di 7.000 proclamatori del Regno. Circa 350 sono pionieri. Tutti insieme dedicano ogni anno circa un milione di ore alla predicazione e distribuiscono oltre un milione di copie di riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! Praticamente ogni casa della Nuova Zelanda riceve una visita dei testimoni di Geova circa tre volte l’anno.

I risultati ottenuti nella predicazione della buona notizia del Regno in Nuova Zelanda, nonché in tutto il mondo, non sono dovuti semplicemente alle fatiche o alle capacità di un uomo o di un gruppo di uomini. Piuttosto, ciò è avvenuto, come Geova stesso dice, “non mediante forza militare, né mediante potenza, ma mediante il mio spirito”. — Zacc. 4:6.

[Cartina a pagina 208]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Nuova Zelanda

MAR DI TASMAN

OCEANO PACIFICO

Auckland

Thames

Waihi

Rotorua

Opotiki

Gisborne

Taumarunui

Taradale

Dannevirke

Palmerston North

Eketahuna

Lower Hutt

WELLINGTON

Cheviot

Christchurch

Lyttelton

Oamaru

Dunedin

Tuatapere

Invercargill

[Immagine a pagina 210]

Bill Barry (a destra): A Christchurch la verità divenne nota come “la religione di Bill Barry”. Suo figlio Lloyd (a sinistra) è ora membro del Corpo Direttivo dei testimoni di Geova

[Immagine a pagina 214]

Frank Grove fece il pioniere per oltre 50 anni, fino alla sua morte, nel 1967

[Immagine a pagina 220]

Charles Tareha, un maori, che ora presta servizio alla Betel della Nuova Zelanda. Quando suo padre, un maori in vista, accettò la verità, nella comunità religiosa dei maori ci fu un vero terremoto

[Immagine a pagina 228]

Opera di pioniere nell’isola del sud, durante gli anni trenta: “in pericoli di fiumi”

[Immagine a pagina 230]

Jim Tait, dopo avere udito un solo discorso di J. F. Rutherford, lasciò il lavoro e la sicurezza che gli offriva per fare il pioniere

[Immagine a pagina 232]

Una delle macchine munite di altoparlante usate per proclamare il messaggio del Regno

[Immagine a pagina 237]

Casa Betel al numero 177 di Daniell Street, dove durante il bando la letteratura fu nascosta in una sezione del solaio, sopra il soffitto

[Immagine a pagina 242]

Fratelli maori costruirono a Waima, nel 1950, la prima Sala del Regno della Nuova Zelanda

[Immagine a pagina 247]

Robert Lazenby, servitore di filiale per molti anni fino alla sua morte avvenuta nel 1958

[Immagine a pagina 249]

Il fratello Franz riceve il tradizionale saluto maori, una stretta di mano e una strofinata di naso, in occasione della sua visita a Auckland per l’Assemblea “Eterna Buona Notizia”

[Immagine a pagina 253]

Edificio della filiale a Auckland

[Immagine a pagina 255]

Il vecchio State Cinema che sorge a Devonport, un sobborgo di Auckland, è stato acquistato e completamente rimesso a nuovo per farne una sala dei congressi