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Giamaica e le isole Cayman

Giamaica e le isole Cayman

Giamaica e le isole Cayman

L’ISOLA di Giamaica è uno dei posti più belli della terra. Situata nel Mar delle Antille, appena 150 chilometri a sud di Cuba e a circa 770 chilometri da Miami in Florida, ha una popolazione di oltre 2.300.000 abitanti. Il suo clima è caldo-temperato per tutto l’anno. Quando Cristoforo Colombo arrivò nell’isola nel 1494 vi abitavano gli indiani aruachi; furono loro a chiamare l’isola Xaimaca, che significa “terra di boschi e d’acqua”. Ed è veramente una terra di monti e di valli sempre verdi, di lussureggiante vegetazione tropicale, di rumoreggianti cascate e di belle spiagge coperte di sabbia bianca lambite da un mare azzurro e calmo. I turisti non hanno che parole di ammirazione per la pittoresca bellezza di questa “isola paradisiaca”, come alcuni la chiamano.

LA VERITÀ BIBLICA GIUNGE SULL’ISOLA

Nel 1897 giunse in Giamaica qualcosa di ancor più bello: la buona notizia del Regno di Dio. (Isa. 52:7) Due giamaicani emigrati in Costa Rica conobbero la verità in quel paese e pensarono che una così meravigliosa buona notizia doveva essere portata nella loro patria. H. P. Clarke e Louis Facey furono pertanto i primi a portare la buona notizia del Regno in Giamaica.

I rapporti dicono che si recarono nel villaggio di Camberwell sui monti della parrocchia [divisione amministrativa] di Saint Mary, dove predicarono a Patrick Davidson e a suo fratello. Questi accettarono entrambi la verità della Bibbia e intrapresero immediatamente l’opera di predicazione. L’accoglienza al messaggio fu incoraggiante e il 26 marzo 1899, cioè due anni dopo, 300 persone assisterono a un’assemblea e alla celebrazione della Commemorazione della morte di Gesù Cristo.

LA SOCIETÀ INVIA UN RAPPRESENTANTE

Vennero subito organizzati gruppi di studio. L’interesse destato fu tale che, sei anni dopo che il primo raggio di verità aveva cominciato a risplendere in questo paese, la Società ritenne necessario inviare un rappresentante, J. .A. Browne, per curare l’opera in Giamaica. Commentando l’opera svolta quell’anno, La Torre di Guardia (inglese) del 15 dicembre 1904 diceva a pagina 373: “Durante l’anno passato [1903] è stato compiuto un buon lavoro in Giamaica. Gli interessati sono quasi tutti negri e il fratello Browne . . . vi ha evidentemente svolto un ottimo servizio; non tanto nel suscitare nuovo interesse quanto nel coltivare e nell’approfondire quello che era già stato destato”.

Sì, veniva compiuto un buon progresso perché i giamaicani erano e sono gente che ama la Bibbia. Sin da quando vanno a scuola viene loro insegnato a rispettare la Bibbia come Parola di Dio. Imparare a memoria passi scritturali fa parte della loro istruzione. Perciò quando si comincia a parlare del Regno non bisogna prima dimostrare che la Bibbia è la Parola di Dio, perché in genere la maggioranza della popolazione ci crede.

HA INIZIO L’OPPOSIZIONE CLERICALE

Nel 1905 a un’assemblea di tre giorni tenuta a Kingston ci fu un massimo di 600 presenti. A quell’epoca 24 colportori (l’equivalente dei pionieri di oggi) erano occupati a distribuire pubblicazioni in tutta l’isola, e i gruppi venivano incoraggiati da otto pellegrini (rappresentanti viaggianti della Watch Tower Society) con discorsi biblici e con la loro sana compagnia. Questa attività richiamò subito l’attenzione del clero, che non accolse di buon grado la predicazione svolta dagli Studenti Biblici.

L’ultima sessione dell’ultimo giorno dell’assemblea era un’adunanza con domande e risposte. E chi si presentò se non un ecclesiastico che aveva scritto articoli offensivi e pronunciato discorsi violenti contro gli Studenti Biblici? Per quanto si sforzasse di creare scompiglio, la situazione si capovolse, e fu dimostrato che questo oppositore era un falso pastore. La Torre di Guardia (inglese) del 1° novembre 1905, pagina 326, riferiva: “Ci fa piacere pensare che le sue domande siano state provvidenzialmente permesse per illuminare i nostri visitatori, fra cui molti, come risultato, sono diventati amici della causa della Verità”.

DIVULGATA LA PAROLA NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ

In quei primi giorni ci volevano tanto coraggio, fede e determinazione per portare il messaggio nelle zone rurali. Non c’erano né macchine né mezzi di trasporto nelle campagne né strade asfaltate. Il fratello Browne riferì nella Torre di Guardia (inglese) del 1° gennaio 1907, pagina 7:

“Una speciale menzione meritano i fratelli colportori: qui l’opera è molto difficile, addirittura estenuante, e siamo certi che solo l’amore per la verità può indurre qualcuno a dedicare ad essa la propria vita.

“Non esistono mezzi per viaggiare o per spedire i libri. L’opera viene svolta interamente sui monti e i fratelli devono fare a piedi dai 30 ai 100 chilometri, portando dai 15 ai 30 libri sulle spalle. È difficile andare su e giù per i monti e per le valli: a volte si è sorpresi dalla pioggia, spesso la notte si dorme all’aperto perché non si riesce a trovare un alloggio e, poiché molte volte alla consegna i libri sono rifiutati, bisogna ripercorrere il lungo tragitto portandoli sulle spalle. Eppure alcuni dicono che questo è un gioioso privilegio. Che sia apprezzato è indicato dal fatto che altri si uniscono a loro”.

Amos Wilkinson, un fratello che ora è morto, narrò che una sera l’unica casa del villaggio dove c’era un alloggio disponibile era quella di un ecclesiastico. Quando il fratello aveva detto d’essere un predicatore di passaggio, l’ecclesiastico aveva prontamente acconsentito alla sua richiesta di passare la notte presso di lui. Ma non appena scoprì che il fratello Wilkinson era uno Studente Biblico, l’ecclesiastico ritirò la sua offerta di ospitalità e ordinò al fratello di andarsene.

Lasciata la casa dell’ecclesiastico, il fratello Wilkinson passò davanti alla chiesa e, avendo cercato di aprire la porta e visto che non era chiusa a chiave, entrò e passò lì la notte. La mattina, prima di andarsene, mise alcuni volantini della Società in mezzo alla Bibbia che era sul pulpito. In seguito, tornato in quel villaggio, seppe che lo stesso ecclesiastico aveva pronunciato un sermone basato su quei volantini dopo di che li aveva distribuiti ai fedeli.

Malgrado i problemi incontrati, oltre 1.200.000 copie delle nostre pubblicazioni, volantini inclusi, vennero distribuite nel solo anno 1906. Quello stesso anno la Società aprì una filiale a Kingston. Nei successivi nove anni l’opera di predicazione del Regno prosperò tanto che alla filiale giamaicana venne affidata la responsabilità di curare l’opera in Costa Rica, proprio il paese da cui i primi due Testimoni giamaicani avevano portato la verità.

UN GRANDE TERREMOTO COLPISCE LA GIAMAICA

Il 14 gennaio 1907 un grande terremoto distrusse quasi completamente la città di Kingston. Il fratello Browne scrisse alla Società: “Siamo lieti di comunicare che nessun servitore del Signore è rimasto ferito, per quanto ci consta, a parte un amico che si interessava e che era sempre presente alle adunanze, il quale ha perso la vita. . . . Ma quello che mi riempie continuamente di meraviglia è il fatto che la nostra sala di adunanze è il solo luogo di culto della città ancora in piedi e in condizioni d’essere usato; ed è tutto di mattoni come gli altri, a parte le due stanze superiori da noi occupate che sono più robuste della parte inferiore dell’edificio, il che lo rende più pericoloso. La vicenda ha rafforzato molto la nostra fede”. — La Torre di Guardia (inglese), 15 febbraio 1907, pagina 53.

ESTESA LA TESTIMONIANZA

Nel 1908 fu tenuta per la prima volta un’assemblea fuori di Kingston. Si tenne nella piccola città di mare di Annotto Bay, a otto chilometri da Camberwell, dov’era iniziata l’opera di predicazione del Regno nella Giamaica. Quest’assemblea ebbe un massimo di circa 350 presenti.

I successivi quattro anni furono contrassegnati da intensi sforzi per divulgare la Parola mediante la pagina stampata e mediante discorsi pubblici. Anche il clero intensificò la sua opera per scoraggiare la lettura delle pubblicazioni della Società. Come conseguenza alcune ordinazioni di libri furono annullate e venne chiesto il rimborso del denaro pagato per la letteratura, ma i fratelli non si scoraggiarono. Andarono anche in campi stranieri. Furono assegnati due pellegrini alla Costa Rica e a Barbados per organizzare congregazioni in quei paesi. A quell’epoca la filiale giamaicana si occupava anche dell’opera nel Panamá.

LA VISITA DEL FRATELLO RUSSELL

Charles Taze Russell, il primo presidente della Watch Tower Bible and Tract Society, fece una visita di tre giorni in Giamaica nel febbraio del 1913. In coincidenza con la sua visita fu organizzato un congresso. Il primo giorno vennero a udire il fratello Russell circa 600 fratelli e sorelle, oltre a interessati provenienti da tutte le parti dell’isola. La Torre di Guardia pubblicò un rapporto sul congresso e disse: “Alcuni di questi cari amici hanno speso quasi tutto quello che avevano per assistere all’assemblea. Formano un gruppo molto interessante, e sono molto zelanti per il Signore e per la Verità”.

Un esempio tipico dello zelo e della determinazione degli Studenti Biblici fu quello della sorella Eveline Prendergast di Camberwell, che per assistere all’assemblea percorse a piedi 58 chilometri su strade polverose. Quello zelo era evidente anche nel vivace canto dei fratelli giamaicani. Il presidente della Società disse: “Hanno cantato benissimo”.

Il discorso pubblico dell’assemblea attirò una folla così numerosa che si dovettero usare due sale, una per il pubblico e un’altra per gli Studenti Biblici. Nell’edificio destinato al pubblico erano stipate 1.800 persone, e oltre 2.000 non riuscirono a entrare! In mezzo all’uditorio c’erano diversi ecclesiastici, alcuni dei quali notarono che le persone erano impazienti di udire il messaggio. Un ministro episcopaliano osservò che l’interesse era motivato dal fatto che il messaggio era un “Vangelo di speranza”.

Anche la stampa fece molta pubblicità favorevole all’assemblea. La Torre di Guardia (inglese) del 15 marzo 1913, pagine 94 e 95, disse: “I giornali, parlando dei presenti all’assemblea, ne hanno menzionato la pulizia, l’ordine, ecc.; e il fatto che non fumavano e non consumavano alcolici e che non hanno avuto bisogno della polizia. . . . Hanno pure citato il fatto che in relazione a quest’assemblea non si è parlato né di denaro né di collette”. Quell’assemblea del 1913 rimase nel ricordo di coloro che ebbero il privilegio di assistervi.

PROVE E DIFFICOLTÀ DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Come quelli in altri luoghi, i fratelli della Giamaica attendevano con ansia il 1914 e la fine dei “tempi dei Gentili”. Anch’essi rimasero delusi quando la fine prematuramente attesa del sistema di Satana non giunse. Dopo la morte del fratello Russell avvenuta nell’ottobre del 1916, la loro fede fu duramente messa alla prova. Molti abbandonarono l’organizzazione e cominciarono a fare pressione sui leali. Le pressioni crebbero quando venne in visita dagli Stati Uniti Paul S. L. Johnson. Questi aveva lasciato la verità ed era venuto per dare appoggio agli sleali. Coloro che avevano fede che Geova avrebbe continuato a servirsi dello strumento impiegato fino a quel momento — la Watch Tower Society — rimasero saldi e tennero accesa la luce della verità in quei tempi difficoltosi.

L’opera di vagliatura di quegli anni indusse molti a smettere di associarsi con l’organizzazione. Col tempo si divisero in gruppetti e oggi non se ne sente più parlare. Si possono paragonare a un ramo spezzato. Per un po’ sembra verde, ma infine si secca e muore.

Durante la prima guerra mondiale gli Studenti Biblici non ebbero pressioni dall’esterno. Allora la Giamaica era una colonia inglese e anche se la Gran Bretagna era in guerra non c’era né coscrizione né leva. Perciò la questione della neutralità non presentava problemi. Furono le pressioni interne a mettere duramente alla prova i fratelli e a rallentare l’opera di evangelizzazione. Ma la proiezione del Fotodramma della Creazione, consistente di diapositive a colori e di pellicole cinematografiche su temi biblici sincronizzate con dischi fonografici, fu di grande aiuto per mantenere vivo in quel tempo l’interesse per il messaggio del Regno. Alle proiezioni c’era sempre un folto pubblico.

ESTESA DISTRIBUZIONE DELL’OPUSCOLO MILIONI

Nel 1920 fu fatta un’estesa distribuzione dell’opuscolo Milioni ora viventi non morranno mai. Quel titolo divenne uno slogan che molti giamaicani ricordano ancora. Quell’anno alla Commemorazione sull’isola assisterono solo 44 persone, un’indicazione del fatto che molti si erano allontanati dalla verità durante la purificazione avvenuta dopo la fine dei tempi dei Gentili. Quelli che erano rimasti saldi però non si scoraggiarono, ma continuarono a essere molto occupati nell’opera del Signore, e nel 1921 i presenti alla Commemorazione salirono a 132. — I Cor. 15:58.

LE VISITE DEI PELLEGRINI RAFFORZANO LA FEDE

Una visita del pellegrino George Young contribuì molto a rafforzare la fede dei leali. La sua visita a Port Antonio, una bella cittadina sulla costa settentrionale, ebbe come risultato una poderosa testimonianza. Dopo un discorso del fratello Young, un eminente cattolico e membro dell’Assemblea Legislativa disse: “Non m’importa chi mi sente. Questa sera ho udito cose che non sapevo fossero nella Bibbia. Il messaggio mi piace”.

Quando il fratello Young visitò la cittadina di Mandeville, un fresco luogo di villeggiatura nella parte centrale dell’isola, 365 persone andarono a sentirlo. Fra i presenti c’era un altro membro dell’Assemblea Legislativa che diede il benvenuto al fratello Young e disse ai presenti: “Sarete sorpresi di vedermi sul palco. La maggioranza pensa che non mi occupi mai di questioni bibliche. Si sbagliano. È stata la dottrina del tormento eterno nel fuoco che brucia e arrostisce a farmi scappare dalle chiese!” Le visite e le adunanze tenute in questa e in altre città posero il fondamento per l’incremento degli anni successivi.

IL GOVERNO NON SI OPPONE

Da quando si era cominciato a predicare la verità in questo paese nella seconda metà del XIX secolo, il governo non aveva mai ostacolato l’opera di predicazione. Ma quando in Giamaica fu fatta un’ampia distribuzione della Risoluzione intitolata Accusa, adottata all’assemblea tenuta a Columbus (Ohio, USA) dal 20 al 28 luglio 1924, il clero, a quanto viene riferito, fece segretamente pressione sul governo perché “fermasse l’opera degli Studenti Biblici”. Anziché spaventarsi e fermarsi, l’esigua schiera di Testimoni continuò l’opera di predicazione del Regno. Percorsero molti chilometri a piedi e anche a dorso d’asino, di mulo e in bicicletta per portare il messaggio nelle campagne. Un fratello narrò che partiva da casa alle 6 di mattina per recarsi in bicicletta nei territori rurali. Portava con sé la letteratura che distribuiva in un vasto raggio e tornava a casa circa 12 ore dopo.

TESTIMONIANZA DI GRUPPO CON IL TORPEDONE

Alla fine degli anni ’20 la congregazione di Kingston si procurò un torpedone con il quale la domenica un gruppo poteva andare a predicare nei territori rurali. Grazie a questo torpedone fu fatta una semina fenomenale del seme del Regno in territori vicini a lontani. Nel 1929, per esempio, l’esigua schiera di Testimoni distribuì in tutta l’isola 23.447 libri e opuscoli. Alcuni dei fratelli e delle sorelle che viaggiarono con quel torpedone sono ancora in vita e attivi e conservano un vivo ricordo di quei viaggi di testimonianza.

Il fratello Charles Crawford ricorda quei giorni e dice che la domenica mattina i fratelli e le sorelle dovevano alzarsi alle 3. Il torpedone partiva alle 4 e percorreva fino a 130 chilometri. I proclamatori scendevano in varie città lungo il percorso. Dato che alcuni arrivavano nei territori loro assegnati prima che spuntasse il sole, dovevano aspettare ore finché gli abitanti non si svegliavano. “Erano occasioni gioiose”, narra il fratello Crawford, “e a volte distribuivamo tutta la letteratura che avevamo portata”. Quel torpedone, ha detto, divenne uno spettacolo così familiare nei centri di campagna che alcuni lo soprannominarono Unity (Unità), forse per lo spirito di collaborazione che animava coloro che se ne servivano e per gli sforzi da essi compiuti. Il fratello Crawford si è detto profondamente soddisfatto d’essere vissuto abbastanza da vedere fiorenti congregazioni nelle cittadine da lui visitate con quel torpedone per seminare il seme del Regno. Ora ha 83 anni e fa il pioniere in un piccolo centro di campagna.

TESTIMONIANZA CON IL FONOGRAFO

Nel 1933 l’opera entrò in una nuova fase con l’impiego del fonografo portatile e della macchina munita di fonografo e di altoparlante. Erano gli strumenti ideali per questo paese. Qui la gente accorre subito quando ode la musica, per cui il suono del fonografo era per molti il segnale di riunirsi presso la porta dei vicini a sentire il messaggio del Regno. E quando cominciava a trasmettere il fonografo più potente installato sulla macchina, la gente usciva a frotte dalla boscaglia, e si riuniva nelle strade principali per vedere e udire.

I fratelli disponevano di tre auto con impianto acustico. Una di queste era affidata a una sorella, Amy Foote, abitante a Spanish Town, la prima capitale della Giamaica all’epoca in cui era sotto il dominio spagnolo. Poco prima della sua morte, la sorella Foote rammentò di avere scritto a J. F. Rutherford, allora presidente della Watch Tower Society, per chiedergli se si poteva affidare a una donna un’auto con impianto acustico. Ottenuto il permesso, visitò entusiasticamente città e villaggi, guidando lei stessa la vecchia Ford e proclamando pubblicamente la buona notizia. La sorella Foote fece un lavoro da uomo e preparò il campo per l’ulteriore opera di semina e di raccolta!

Un’altra di queste auto era affidata a Robert Logan, uno zelante fratello che era medico. A Kingston e in altri centri migliaia di persone lo ricordano ancora per l’opera di predicazione pubblica che svolse e per l’uso che fece del fonografo. Il suo zelo era tale che ogni suo paziente doveva ricevere un’esauriente testimonianza prima della visita medica. Perfino ai Testimoni, prima di visitarli, egli rammentava ciò che credevano.

La terza auto era affidata al fratello P. H. Davidson, sorvegliante della filiale. La potente voce di questi fonografi suscitò le ire del clero e nel 1936, dietro sua istigazione, il governo ne vietò l’uso nei luoghi pubblici. Questo bando però fu tolto nel 1938 e il messaggio del Regno cominciò ancora una volta a echeggiare sui colli e nelle valli, giungendo fino alle case delle persone.

L’IDENTIFICAZIONE DELLA “GRANDE FOLLA” SUSCITA ZELO

Un’altra pietra miliare nella storia del popolo di Geova fu raggiunta nel 1935 quando, all’assemblea tenuta nella città di Washington, fu chiaramente indicato che la “grande folla” di Rivelazione 7 era una classe terrena che doveva essere radunata prima di Armaghedon. Questo nuovo intendimento fu uno stimolo a compiere maggiore attività, e dalle registrazioni risulta un aumento costante dei lodatori di Geova in Giamaica. Il loro numero crebbe da 100 nel 1914 a 390 nel 1938, e nel 1939 coloro che invitavano altri a unirsi a loro nel lodare Geova raggiunsero la cifra di 543.

Si stava organizzando meglio l’opera e cominciò a prendere forma la disposizione degli studi biblici a domicilio. Il radunamento della “grande folla” era cominciato e quella classe stava compiendo una notevole parte dell’opera di predicazione del Regno, tanto che mostrava lo stesso zelo e la stessa intrepidezza dei membri dell’unto rimanente.

INCORAGGIATI DA UNA VISITA DI THOMAS BANKS

Nel 1936 un pellegrino degli Stati Uniti, Thomas E. Banks, fece una visita in Giamaica. Commentando la visita in una lettera inviata al fratello Rutherford in data 4 maggio 1936, il fratello Davidson scrisse: “Desidero ringraziarti personalmente per avere disposto, in qualità di presidente, di mandare il fratello Banks a visitare la Giamaica. La sua visita ha portato Brooklyn proprio qui in Giamaica e abbiamo realizzato un desiderio coltivato per tanto tempo, quello di veder funzionare le cose qui come a Brooklyn; quindi, seguendo l’esempio e i suggerimenti del fratello Banks, abbiamo migliorato la nostra casa Betel, gli studi, il servizio, le visite alle classi, le assemblee e l’opera di testimonianza pubblica”.

In coincidenza con la visita del fratello Banks venne predisposta un’assemblea a Kingston a cui assisté un massimo di 2.000 presenti.

IL PAPA RICEVE UNA LETTERA

Un esempio tipico di questo zelo fu quello del fratello Ronald Feurtado. Veniva da una devota famiglia cattolica, ed era stato lui stesso un fervente cattolico. Conosciuta la verità ritenne sua responsabilità dare testimonianza al papa e smascherare i falsi insegnamenti della gerarchia cattolica, ciò che fece con una lettera. Il Vaticano rispedì la lettera in Giamaica, inviandola al rappresentante della Chiesa Cattolica sull’isola. A sua volta questi informò della cosa il governatore della Giamaica, dato che il fratello Feurtado era un impiegato statale. Il governatore mandò quindi a chiamare il fratello Feurtado, chiedendogli di scrivere al papa una lettera di scuse. Il fratello si rifiutò cortesemente di farlo, perché era convinto che quanto aveva scritto era la verità. Per punire il fratello Feurtado gli fu negata la promozione, ma egli morì fedele e felice di aver potuto dare testimonianza sia al papa che al governatore.

NUOVO SORVEGLIANTE DELLA FILIALE

Nel 1939 la Società rimandò Thomas E. Banks in Giamaica per assumere la responsabilità della filiale. Il fratello Banks disse: “In quei primi anni nella filiale della Società non c’era tanto lavoro d’ufficio come oggi. Quindi il mio lavoro consisteva principalmente nell’andare in tutte le parti dell’isola con un’auto munita di impianto acustico per trasmettere discorsi biblici registrati e anche nel pronunciare discorsi biblici la sera”.

Il fratello Banks si impegnò molto per incoraggiare i fratelli e per promuovere gli interessi del Regno in Giamaica. Ricoprì l’incarico di sorvegliante della filiale fino al 1946 quando, all’età di 75 anni, dovette rinunciarvi per motivi di salute, il che rese necessario che qualcuno più giovane e più forte si addossasse la responsabilità di curare la filiale. Il fratello Banks disse: “Mi fu offerto di scegliere se tornare negli Stati Uniti a vivere insieme ai miei figli o se continuare a vivere presso la sede della Società in Giamaica, dove avrei potuto svolgere qualsiasi lavoro la salute mi consentisse. Dato che la Giamaica era la mia assegnazione, decisi di rimanere lì”.

A 93 anni, il fratello Banks fece questi commenti: “Colgo ogni occasione per parlare dei propositi di Geova e delle verità della sua Parola con chi mi viene a trovare, oltre che per corrispondenza. Sono molto felice di poter terminare i miei giorni sulla terra nella mia assegnazione straniera, sempre nel servizio continuo. Il fatto di aver potuto dedicare tutto il mio tempo al servizio di Geova è ciò che ha rallegrato la mia vita, e attendo con ansia di poter continuare a servirlo in eterno, insieme a Gesù Cristo e ai suoi ‘santi nella luce’”. (Col. 1:12) Rimase fedele nella sua assegnazione fino al 1967, quando terminò la sua vita terrena all’età di 96 anni.

ORGANIZZATA L’OPERA DI ZONA

Nel 1939 fu organizzata l’opera di zona. L’isola fu suddivisa in quattro zone. Furono nominati alcuni fratelli come servitori di zona i quali ricevettero istruzioni di trascorrere una settimana in ciascuna congregazione per rafforzarla e aiutarla nell’attività di campo. Il fratello Charles Laurent fu inviato nella zona orientale, il fratello Conrad Anderson in quella occidentale, il fratello Headley Graham in quella settentrionale e il fratello Edgar Carter in quella meridionale.

Il fratello Carter rammentava il tempo in cui era un giovane e zelante pioniere dalle energie quasi inesauribili. Fece un ottimo lavoro organizzando le congregazioni nelle “parrocchie” di Clarendon, Saint Catherine e Manchester. Il suo mezzo di trasporto nell’opera di zona era una bicicletta munita di portapacchi su cui caricava le sue cose. Distanze e alture non erano un ostacolo per lui. In seguito, quando l’opera di zona cessò percorse in lungo e in largo l’isola con la sua bicicletta, servendo le congregazioni come servitore dei fratelli (sorvegliante di circoscrizione). Nel 1945 andò alla Scuola missionaria di Galaad (Watch Tower Bible School of Gilead), essendo il primo giamaicano a frequentarla. Dopo essersi diplomato nel gennaio del 1946 continuò a servire le congregazioni giamaicane, ma ben presto cadde gravemente ammalato e dovette interrompere il servizio continuo. Benché invalido, rimase attivo nel servizio di Geova fino alla sua morte avvenuta nell’agosto del 1983.

DIFFICOLTÀ ALLO SCOPPIO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939, nella mente dei Testimoni sorse la domanda: ‘Cosa significherà per l’opera di predicazione in Giamaica? Ci sarà la coscrizione obbligatoria stavolta?’ Le risposte non tardarono ad arrivare, mentre sempre più nazioni venivano coinvolte nella guerra totale.

I fratelli non smisero mai di dare testimonianza, ma continuarono instancabilmente a dichiarare il Regno come speranza dell’umanità. Non ci fu servizio militare obbligatorio. La Giamaica era ancora una colonia britannica e non ci fu mobilitazione, per cui non sorse il problema della neutralità cristiana. Ma i leali ebbero prove di altro genere. Poco dopo lo scoppio della guerra il governatore della colonia vietò quattro pubblicazioni della Società in base a una legge sulle pubblicazioni indesiderate (Undesirable Publications Law). Furono vietati i libri Nemici, Luce (I e II volume), e l’opuscolo Studio modello N. 2.

Alcuni fratelli pensarono fosse una buona idea mettere immediatamente i libri proibiti nelle mani delle persone, che ora erano molto curiose di conoscerne il contenuto. Il fratello Conrad Anderson, per esempio, mise i libri in una scatola su cui scrisse: “Per il commissariato di polizia di Montego Bay”. A chiunque chiedeva la ragione del divieto ne era offerta una copia. Vennero distribuiti tutti i libri contenuti nella scatola, per cui la polizia non ebbe più nulla da confiscare.

IMPOSTO IL BANDO TOTALE

Nel 1941 il bando parziale divenne totale. Fu vietato l’ingresso nel paese a tutte le pubblicazioni della Watch Tower Society o della International Bible Students Association. Ne venne dato l’annuncio nell’organo ufficiale del governo, la Jamaica Gazette del 19 ottobre 1941. L’organizzazione però non fu dichiarata illegale, e c’era sempre libertà di riunione.

Smisero i fratelli di predicare perché non avevano letteratura da offrire? Niente affatto! Armati solo della Bibbia, continuarono la predicazione di casa in casa.

IL CIBO SPIRITUALE NON MANCA

I Testimoni rimasero forse senza cibo spirituale a causa del bando? Tutt’altro! Le pubblicazioni, inclusi tutti i numeri della Torre di Guardia, giungevano sull’isola in modi miracolosi. Se ne facevano copie presso la filiale, che venivano inviate alle congregazioni così che non fu saltato nemmeno uno studio della Torre di Guardia. Le riviste Torre di Guardia, aventi sulla copertina solo i titoli degli articoli, erano ricevute per posta senza problemi. Si ricevevano anche altre pubblicazioni, tra cui il Corso di Ministero Teocratico, e nelle congregazioni si cominciò a tenere la Scuola di Ministero Teocratico mentre l’opera era ancora al bando.

Il seguente episodio illustra come la letteratura riusciva certe volte a entrare nel paese: Gli addetti alla dogana confiscavano le pubblicazioni della Società portate da persone che tornavano dagli Stati Uniti dov’erano andate a lavorare a contratto. Le pubblicazioni erano gettate per terra nell’edificio del porto dove sbarcavano i lavoratori. Quando gli addetti alla dogana se ne andavano, un fratello che lavorava al porto prendeva di nascosto un po’ di letteratura mettendola in salvo prima che venisse distrutta. Sì, Geova impiegò molti modi e mezzi per nutrire spiritualmente il suo popolo!

TENTATIVI PER FAR TOGLIERE IL BANDO

Furono fatti tentativi perché venisse tolto il bando, ma inutilmente. Una petizione che portava la data del 23 ottobre 1941 venne respinta, come lo fu la richiesta rivolta al governatore dell’epoca di ricevere una delegazione di fratelli locali per discutere la cosa. I fratelli però non si scoraggiarono, ma continuarono l’opera di predicazione del Regno tanto che alla fine della guerra, nel 1945, i proclamatori erano saliti a 884, rispetto ai 543 del 1939. Vennero anche organizzate assemblee, come quelle del 1943 dal tema “Chiamata all’azione”. Malgrado il limitato numero di oratori pubblici, la campagna delle adunanze pubbliche ebbe inizio qui nello stesso tempo che negli Stati Uniti.

IL BANDO È TOLTO

Il 23 giugno 1945 la filiale inviò una lettera al governo richiamando l’attenzione sul fatto che in Inghilterra e in molti paesi del Commonwealth le restrizioni imposte sull’opera dei testimoni di Geova erano state tolte. Ma fu solo ai primi del 1946 che il governo informò finalmente la filiale giamaicana che il bando sulla letteratura era stato tolto e che ne era di nuovo permessa l’importazione. I Testimoni accolsero la notizia con entusiasmo. L’Annuario dei testimoni di Geova (inglese) del 1947 riferì: “I pochi libri che il governo aveva confiscati vennero restituiti e in un mese circa vennero distribuiti praticamente tutti fra coloro che erano assetati di verità”. Particolarmente richiesto fu il libro Nemici, diventato famoso perché era stato il primo libro della Società vietato in Giamaica.

L’ESPANSIONE NEL DOPOGUERRA

Nel novembre del 1945 arrivò William Johnson, il primo missionario di Galaad assegnato alla Giamaica. Egli suggerì alcuni piccoli cambiamenti nell’unica congregazione di Kingston. Per esempio, ogni volta che i fratelli e le sorelle facevano commenti alle adunanze si alzavano in piedi; e all’adunanza di servizio il servitore di congregazione faceva sempre da presidente e sedeva sul podio per tutta la durata dell’adunanza. Il fratello Johnson fece notare che queste cose non erano necessarie, e i fratelli accettarono di buon grado i suggerimenti.

Il 1946 potrebbe essere definito un anno decisivo per l’opera di predicazione del Regno in Giamaica. Quell’anno fu attuato un programma che permise di realizzare il più regolare e rapido aumento nel numero dei proclamatori del Regno nella storia dell’opera in quest’isola. Il terreno fu preparato dalla visita dei fratelli N. H. Knorr e F. W. Franz.

Poco prima della visita dei fratelli Knorr e Franz arrivarono altri due missionari di Galaad, Lee Dillon e Aleck Bangle, che iniziarono immediatamente l’opera missionaria nella capitale, Kingston, ottenendo buoni risultati fra la popolazione.

L’ESPANSIONE A KINGSTON

Poco dopo il suo arrivo il fratello Knorr visitò la congregazione di Kingston, che allora aveva più di cento proclamatori, e illustrò alcune proposte per incrementare l’opera a Kingston. Egli propose di dividere la congregazione di Kingston in tre congregazioni e di trasformare il primo piano della filiale, usato come Sala del Regno, in casa missionaria. I fratelli approvarono con gioia. Vennero subito organizzate tre congregazioni chiamate Est, Ovest e Centrale, secondo il luogo dov’erano ubicate.

Durante la visita il fratello Knorr ribadì la necessità di dare immediatamente nuovo impulso all’opera del Regno, ed espresse il suo desiderio di introdurre sull’isola l’opera di pioniere speciale.

RAPIDO AUMENTO

La congregazione Est, di cui il missionario Aleck Bangle era servitore di congregazione, crebbe da 26 proclamatori nell’aprile del 1946 a 67 nell’agosto dello stesso anno. Fu registrato un aumento simile nelle altre due congregazioni. Come risultato il numero dei proclamatori di Kingston salì a 265 nel giro di sei mesi, e per la prima volta si raggiunsero in tutta l’isola i mille proclamatori, 35 dei quali servivano come pionieri.

Ben presto tutt’e tre le congregazioni acquistarono il terreno e costruirono la propria Sala del Regno. Nel corso degli anni l’espansione continuò, rapida dapprima e costante negli anni ’60 e ’70. Oggi a Kingston e dintorni ci sono 12 Sale del Regno, 22 congregazioni e un totale di 2.156 proclamatori.

LA PARTE SVOLTA DAI MISSIONARI

La parte svolta dai missionari di Galaad nell’espansione dell’opera del Regno non sarà mai messa abbastanza in risalto. Negli anni dal 1946 al 1962 furono assegnati complessivamente 29 missionari alla Giamaica. In quel periodo il numero dei predicatori del Regno salì da 899 a 4.465. E il numero delle congregazioni di Kingston, dov’era assegnata la maggioranza dei missionari, crebbe da una a 14 in quel periodo di 16 anni. Oggi del gruppo originario solo uno è ancora nel servizio missionario qui, Aleck Bangle, che ha svolto fedelmente il servizio in Giamaica per 38 anni e ora serve come coordinatore del Comitato della Filiale. Il bisogno di missionari è notevolmente diminuito perché nel paese ci sono 153 pionieri regolari e speciali che svolgono un buon servizio. Ma le basi furono poste dai missionari, alcuni dei quali sono stati poi assegnati ad altri paesi dove c’è più bisogno.

I missionari riuscirono a penetrare nei territori dove abitava la gente più ricca e dove i proclamatori locali di rado riuscivano a farsi ascoltare. Fu data così una buona testimonianza a questo strato della popolazione precedentemente irraggiungibile.

EX PRIMO MINISTRO INGLESE ODE IL MESSAGGIO DEL REGNO

Parecchie persone importanti udirono il messaggio del Regno dal defunto Theodore Nunes, un sarto che fra i suoi clienti aveva molti dell’alta società. Era molto zelante e faceva in modo che tutti i suoi clienti ricevessero il messaggio del Regno mentre provava loro gli abiti. In questo modo distribuì parecchie pubblicazioni.

Il quotidiano locale The Gleaner del 5 giugno 1980 citò un esempio dello zelo manifestato dal fratello Nunes nella predicazione. Menzionava il fatto che era stato convocato dal governatore della colonia della Giamaica, sir Edward Denham, per fare un vestito a David Lloyd George, che era stato primo ministro inglese (1916-22) e che stava visitando l’isola. Il fratello Nunes colse l’occasione per dirgli che il Regno di Dio era la sola speranza per l’afflitta umanità. Lloyd George ne convenne e aggiunse che il mondo “non sarà mai più un luogo tranquillo”. Al che il fratello chiese all’ex primo ministro perché allora non diceva agli inglesi che il Regno di Dio è la sola speranza per l’uomo. Lloyd George rispose: “Non vogliono sentirlo”! Proprio com’era stato predetto: che la gente avrebbe ‘allontanato gli orecchi’ dall’udire la verità di Dio, preferendo invece “false storie”. — II Tim. 4:4.

L’ACCRESCIUTA ATTIVITÀ PROVOCA LA REAZIONE DEL CLERO

Com’era da prevedere, il clero reagì a questa crescente invasione dei loro preziosi pascoli. Nel 1952 trovarono un pretesto per fare opposizione quando furono presentati al locale Consiglio comunale di Kingston i progetti per la costruzione di una Sala del Regno su un appezzamento di terreno vicino alla chiesa della parrocchia di Sant’Andrea, un edificio della Chiesa d’Inghilterra costruito 200 anni fa e frequentato da molti appartenenti all’élite del paese.

Il clero sosteneva che le adunanze dei testimoni di Geova erano rumorose e avrebbero disturbato le funzioni della chiesa, e che ci sarebbero stati ingorghi stradali nella zona. Quando la faccenda venne discussa dalla Commissione Edilizia del comune, quelle “ragioni” vennero dimostrate infondate dall’avvocato della Società, Enos Finlason, egli stesso un Testimone. Così la Commissione Edilizia approvò la domanda, respingendo le obiezioni sollevate dal legale del gruppo laico della Chiesa d’Inghilterra. La cosa fu oggetto di vasta e continua pubblicità da parte della stampa locale, dal momento in cui venne sollevata l’eccezione fino a che la domanda venne approvata.

Non volendo accettare la sconfitta, il clero e la commissione ecclesiastica cercarono di aggirare la decisione. Dopo che i progetti erano stati firmati dai normali firmatari e consegnati ai richiedenti, e dopo che la costruzione era cominciata, presentarono ricorso in appello all’intero Consiglio comunale.

REVOCATO IL PERMESSO DI COSTRUZIONE

Il sindaco, che faceva parte della Commissione Edilizia e che aveva votato contro la domanda, ordinò di fermare i lavori e di consegnare i progetti. Il motivo addotto fu che non erano stati debitamente firmati, poiché l’ingegnere del comune e il segretario comunale non li avevano firmati personalmente, come richiesto dalla legge. Lo scopo di questa manovra era di costringere la Commissione Edilizia a tenere un’altra udienza, durante la quale gli ecclesiastici speravano di indurla a cambiare la decisione in loro favore.

Il presidente della commissione, Cleveland Walker, un uomo giusto, decise di chiedere una perizia legale in merito all’eccezione prima di tenere un’altra udienza. E fu ciò che fece. La perizia legale stabilì che i progetti erano debitamente firmati, che dovevano essere restituiti ai richiedenti e che i lavori dovevano andare avanti. La perizia legale diceva pure che se la costruzione era illegale per il fatto che il segretario comunale e l’ingegnere del comune non avevano firmato personalmente i progetti, allora centinaia di altri edifici erano stati costruiti illegalmente e avrebbero dovuto essere demoliti perché i progetti per la loro costruzione erano stati firmati allo stesso modo. Di nuovo la Chiesa d’Inghilterra e il Consiglio delle Chiese della Giamaica (in rappresentanza di otto denominazioni religiose che avevano inviato una lettera di protesta firmata dai loro capi) persero la battaglia contro il popolo di Geova.

I nemici religiosi lanciarono allora una campagna contro i Testimoni per mezzo della stampa, sotto la direttiva di un giornalista molto seguito. Dopo di che il governo, ovviamente influenzato dai capi religiosi, si rifiutò di rinnovare il permesso di soggiorno a due missionari, Louis e Cora Woods. I Testimoni locali fecero ampia pubblicità alla cosa e molte congregazioni approvarono risoluzioni di protesta contro questa decisione e le inviarono al governo. Infine le autorità cedettero e rinnovarono il permesso di soggiorno ai missionari.

NUOVE RESTRIZIONI RELATIVE ALLA LETTERATURA

Ancor prima che venisse rinnovato il permesso di soggiorno ai Woods, le autorità competenti avevano ricevuto ordine di non vendere alla Watch Tower Society valuta estera che serviva a pagare la letteratura biblica importata in Giamaica. Così una spedizione di letteratura venne trattenuta nel porto d’arrivo e infine bruciata (eccetto le Bibbie), malgrado fosse stata presentata la documentazione che la sede di Brooklyn era disposta a considerare la spedizione come un dono. Dopo alcune proteste scritte e una petizione firmata da 145.000 persone (più di uno ogni 14 abitanti della Giamaica), fu accordato il permesso di importare letteratura dall’Inghilterra ma non dagli Stati Uniti. Da quest’ultimo paese si potevano importare solo Bibbie. Dopo ulteriori appelli e lettere di protesta, sia sul posto che in Inghilterra, (dato che il paese era ancora sotto il dominio britannico), il 19 luglio 1954 il governo acconsentì infine a far entrare letteratura dagli Stati Uniti sotto forma di dono. Questa disposizione è ancora in vigore perché la valuta estera continua a scarseggiare.

UN’ALTRA VISITA DEL FRATELLO KNORR

Prima che venisse fatto questo tentativo di mettere a tacere i Testimoni e di ostacolarne le attività di predicazione, i fratelli furono preparati e rafforzati per resistere alle prove da una visita dei fratelli Knorr e Henschel.

Quattro anni dopo la prima visita del fratello Knorr, l’espansione era stata tale che era ora di fare progetti per l’ulteriore espansione. Il numero dei proclamatori di Kingston era aumentato del 25 per cento. Venne formato un comitato per la costruzione di cui fu nominato presidente il fratello Robert Clarke: doveva occuparsi dell’acquisto del terreno e della costruzione di due nuove Sale del Regno per le due nuove congregazioni che dovevano essere formate. Una di esse era la congregazione Nord. Era stata la costruzione della loro sala a suscitare le ire del clero, come abbiamo narrato sopra. Non è strano che un giornale pubblicasse una foto di quella sala con una didascalia che diceva: “La chiesa nata da una controversia”.

DIMOSTRAZIONE D’AMORE DURANTE IL DISASTRO CAUSATO DA UN URAGANO

Nell’estate del 1951 un violento uragano investì la Giamaica uccidendo 168 persone. L’edificio che serviva da filiale e da casa missionaria fu scoperchiato del tutto, ma nessun fratello rimase ferito. Migliaia di persone, tra cui molti fratelli, rimasero senza tetto o persero i loro averi. La reazione dei Testimoni degli Stati Uniti fu immediata e generosa. Vennero spedite tonnellate di indumenti per provvedere aiuto a coloro che avevano riportato danni. Fu una dimostrazione pratica dell’amore che lega il popolo di Geova in una fratellanza internazionale. I fratelli furono incoraggiati a darsi da fare per confortare coloro che soffrivano e spiegare loro chi è il responsabile dell’afflizione mondiale.

NUOVA SEDE DELLA FILIALE

Nel 1954 il fratello M. G. Henschel fece una visita come sorvegliante di zona e raccomandò di fare un controllo per vedere se l’edificio della filiale era solido. Il controllo fu fatto, e venne confermata la necessità di una nuova sede per la filiale. L’anno seguente il fratello Knorr fece una visita e diede il via per acquistare il terreno e fare i progetti per il nuovo edificio che sarebbe servito come sede della filiale e come casa missionaria. Fu subito trovato un luogo adatto al numero 41 di Trafalgar Road nella parrocchia suburbana di Sant’Andrea; i progetti vennero preparati e presentati all’ufficio competente.

Nel 1957 si era pronti per iniziare i lavori di costruzione. I Testimoni locali diedero il loro appoggio all’impresa con prestiti e doni. L’edificio venne dedicato il 31 agosto 1958, davanti a un uditorio di 1.276 persone.

LA PRIMA ASSEMBLEA INTERNAZIONALE

Nel 1966 la Giamaica fu scelta per tenervi una delle molte assemblee internazionali indette per quell’anno. Era la prima volta che i Testimoni locali dovevano ospitare un raduno internazionale. Si occuparono con entusiasmo di trovare gli alloggi e organizzare tour e si assunsero tutte le altre responsabilità connesse con una grande assemblea. Che emozione fu per loro accogliere delegati di 18 paesi, inclusi 246 delegati provenienti dalle Isole Britanniche e 218 dagli Stati Uniti. I presenti al discorso pubblico furono 9.458: fino a quel momento non ce n’erano mai stati tanti a un’assemblea dei testimoni di Geova in Giamaica.

Con l’inizio degli anni ’70 l’incremento continuò. Nel 1970 i presenti al Pasto Serale del Signore raggiunsero un massimo: 13.359. Durante il decennio la predicazione continuò senza sosta. C’era libertà di predicare la buona notizia e di riunirsi insieme. Ma i problemi non mancavano, a ricordare che qui in Giamaica c’erano ancora nemici della verità del Regno.

OSTACOLATA LA COSTRUZIONE DI UN’ALTRA SALA DEL REGNO

Per esempio, nel 1978 vennero presentati alle autorità competenti di Kingston i progetti per costruire una Sala del Regno nella parte nordoccidentale della città. La Sezione Urbanistica chiese di modificare i progetti perché venisse costruito un edificio più elaborato, un edificio, per citare le loro parole, che “arricchisse la zona”. L’edificio sarebbe venuto a costare molto di più, ma la richiesta fu soddisfatta, e sia gli urbanisti che la Commissione Edilizia del comune approvarono un progetto soddisfacente per tutti gli altri uffici del comune.

Tuttavia, come la Sala del Regno che aveva suscitato controversie nel 1952 e nel 1953, il luogo dove doveva sorgere questa nuova sala si trovava a breve distanza dalla chiesa anglicana di quella zona, e l’ecclesiastico non voleva assolutamente che venisse costruita una Sala del Regno così vicino alla sua chiesa.

I lavori però erano già cominciati quando lui si accorse che si stava costruendo una Sala del Regno. L’ecclesiastico si mise in contatto con i suoi amici del Consiglio comunale i quali, a loro volta, chiesero se erano state rispettate tutte le norme sulle costruzioni. Una di queste norme era che si doveva mettere bene in vista nel cantiere un avviso sull’intenzione di costruire, invitando tutti coloro che erano contrari alla costruzione a presentare una protesta scritta entro un tempo stabilito. Dato che l’ecclesiastico non aveva notato tale avviso, pensava che questa norma fosse stata trascurata. Con grande disappunto dell’ecclesiastico, il segretario comunale informò i consiglieri interessati che tutte le norme erano state rispettate dai richiedenti.

LA FALSA ACCUSA DELL’ECCLESIASTICO

La successiva mossa di questo oppositore fu di mettere in circolazione un opuscolo in cui si diceva che la Sala del Regno veniva costruita con fondi provveduti dalla CIA, il servizio di controspionaggio americano. Fece questa affermazione infondata perché a quell’epoca alcuni politici, e anche questo ecclesiastico, accusavano la CIA di destabilizzare il governo che c’era allora in Giamaica.

Naturalmente, l’accusa circa la provenienza dei fondi per la costruzione della sala era senza fondamento, come fece notare prontamente un uomo scrivendo a un giornale locale e confutando l’asserzione dell’ecclesiastico. La lettera diceva: “I testimoni di Geova . . . credono in una terra futura purificata da Gesù Cristo e in cui dimorerà la giustizia . . . dove l’uomo non sfrutterà più il suo simile. . . . I testimoni di Geova però credono in una soluzione puramente spirituale, non salutano la bandiera americana né alcun’altra bandiera. Non cantano l’inno nazionale americano né alcun altro inno nazionale. È piuttosto improbabile che siano una chiesa della CIA”.

Davanti al fatto compiuto e incapace di impedire i lavori, l’ecclesiastico scrisse al Consiglio comunale, suggerendo che in futuro tutte le domande per la costruzione di chiese venissero sottoposte al locale Consiglio delle Chiese della Giamaica per averne la raccomandazione prima che la Commissione Edilizia desse il benestare. Finora il Consiglio comunale ha saggiamente ignorato questo suggerimento.

ULTIMATA E DEDICATA LA SALA DEL REGNO

La Sala del Regno venne ultimata entro il tempo previsto, grazie al fatto che molti fratelli e sorelle avevano generosamente impiegato il loro tempo e le loro capacità per dare una mano nella costruzione, specie nei giorni festivi e nei fine settimana. Nel periodo della costruzione il costo dei materiali crebbe notevolmente, per cui la sala venne a costare il doppio della spesa preventivata. Per aiutare a far fronte all’aumento, diverse sorelle fecero dolci e pasticcini di noce di cocco e li vendettero, offrendo il ricavato. Altri raccolsero e restituirono i vuoti delle bibite, devolvendo il ricavato per la costruzione. Fu così che il 15 ottobre 1980 la sala fu ultimata e dedicata. Il discorso della dedicazione fu pronunciato dal fratello U. V. Glass della Betel di Brooklyn, davanti a un folto uditorio di 1.830 persone. Ora si riuniscono tre congregazioni in questa sala, che è usata anche come Sala dei Congressi per le assemblee di circoscrizione. Così Geova aveva nuovamente aiutato il suo popolo a vincere l’opposizione.

UN’INONDAZIONE IMPROVVISA

Una prova dell’amore che unisce il popolo di Dio in una fratellanza mondiale si ebbe nel giugno del 1979, quando un’eccezionale e improvvisa inondazione devastò la punta occidentale dell’isola. L’inondazione spazzò via case e ponti, distrusse colture e provocò l’annegamento degli animali dei poderi. Trenta persone persero la vita travolte nel cuore della notte da torrenti d’acqua.

Venuto a conoscenza del disastro, il fratello Louis Rochester, un anziano e sorvegliante di città abitante a oltre 110 chilometri di distanza, si diede immediatamente da fare. Prese a prestito del denaro, acquistò dei viveri, li caricò su un piccolo autocarro e si diresse verso la zona disastrata per portare i soccorsi ai fratelli colpiti. Essendo molte strade impraticabili, si dovette fare un giro tortuoso di oltre 300 chilometri. Ma il fratello Rochester ce la fece, e come gli furono grati i fratelli per le sue amorevoli fatiche!

Al suo ritorno, il fratello Rochester trovò ad attenderlo 40 cartoni. Provenivano dalla filiale e contenevano indumenti regalati. Così, accompagnato dalla moglie, fece un secondo viaggio portando gli indumenti necessari ai fratelli riconoscenti. Un gruppo di fratelli era rimasto isolato a causa di un lago creato dall’inondazione, e i soccorsi dovettero essere portati loro con una barca.

IL PERICOLOSO VIAGGIO DI UN SORVEGLIANTE DI CIRCOSCRIZIONE

Il sorvegliante di circoscrizione Edgar Patterson serviva una congregazione a molti chilometri dalla cittadina di Savanna-la-Mar, che si trovava nella zona disastrata. Appreso del disastro, raccolse viveri donati da fratelli generosi, li caricò sulla sua macchina e, accompagnato dalla moglie, partì per Savanna-la-Mar. Giunse fino a Whitehouse, una cittadina sulla costa distante una trentina di chilometri, ma non poté procedere oltre perché le strade erano allagate. Così noleggiò una piccola barca a remi e fece il resto del viaggio via mare. Fu un viaggio difficile in mezzo a un mare agitato. La sorella Patterson, temendo che la barca si rovesciasse da un momento all’altro, continuò a cantare cantici del Regno e a pregare nel suo cuore che potessero arrivare a destinazione sani e salvi. Il barcaiolo però era un bravo rematore e giunsero infine a Savanna-la-Mar, dove distribuirono i viveri ai fratelli e agli interessati pieni di gratitudine.

PROTETTI DURANTE LA VIOLENZA POLITICA

Nel 1980 la Giamaica tenne le quinte elezioni generali da quando aveva ottenuto l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1962. Quelle elezioni furono precedute dalla più violenta campagna elettorale che il paese avesse mai visto. Centinaia di persone persero la vita e in certe zone divenne molto pericoloso predicare il Regno di Dio, perché c’erano scontri a fuoco giorno e notte. L’essere neutrali fu una protezione per i testimoni di Geova, e neppure un Testimone perse la vita. Il seguente episodio mostra come Geova protesse i suoi servitori che abitavano e predicavano nelle zone dove c’era più violenza.

Un anziano stava facendo una visita ulteriore quando nella stessa strada scoppiò una sparatoria. Egli narra: “Terminata la visita cercai di andarmene in fretta dalla zona. Durante il tragitto un gruppo di uomini mi si avvicinò e disse: ‘Sembri un poliziotto!’ [In quel periodo venivano uccisi molti poliziotti]. Dissi subito che ero un testimone di Geova, mostrando le pubblicazioni che avevo e alcuni volantini. Furono soddisfatti ed ebbi salva la vita. Diedi un volantino a ognuno di loro e proseguii per la mia strada”.

Mentre andava a un’adunanza, una sorella fu fermata e perquisita da un gruppo di uomini che le presero libri e denaro. Lei disse a quegli uomini: “Sto andando alla Sala del Regno e ho bisogno dei libri che mi avete preso e quel denaro è la mia offerta”. Le restituirono tutto!

“CAUTI COME SERPENTI”

I Testimoni che abitavano nelle zone più turbolente dovettero seguire le istruzioni che Gesù diede ai suoi discepoli d’essere “cauti come serpenti e innocenti come colombe”. (Matt. 10:16) Alcuni dovevano cambiare periodicamente il percorso che facevano per andare alle adunanze di congregazione. Spesso i fratelli dovevano tornare indietro e tentare per una via diversa. Lo sforzo fisico che molti dovevano fare per raggiungere il luogo di adunanza indebolì fisicamente alcuni, ma il loro atteggiamento è riassunto dalle parole di un pioniere che disse: “In tutto questo periodo di violenza non ho perso neppure un’adunanza”. Un altro proclamatore disse: “Le esperienze dell’Annuario su ciò che i fratelli di altri paesi hanno sofferto mi sono state senz’altro di aiuto”.

Nelle zone colpite dalla violenza si dovettero modificare i programmi per il servizio di campo. Se in una zona gli scontri erano particolarmente intensi, il servizio di campo veniva sospeso per qualche giorno finché non tornava la calma. Gli anziani prendevano la direttiva lavorando insieme ai fratelli. Per farsi riconoscere facilmente, i fratelli tenevano in mano copie delle riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! Dopo il servizio di campo l’intero gruppo doveva ritrovarsi a un’ora e in un luogo stabiliti per essere certi che ci fossero tutti prima di lasciare la zona.

RISPETTATA LA POSIZIONE NEUTRALE

La posizione neutrale dei testimoni di Geova nei confronti dell’attività politica era rispettata dalla maggioranza. Ad esempio, in una zona il centro dello studio di libro fu bersagliato di sassi e altri oggetti. Durante l’attacco i Testimoni che abitavano in quella casa uscirono fuori reggendo in mano ben visibili copie della Torre di Guardia e di Svegliatevi! e gridando ripetutamente: “Non ci occupiamo di politica!” Immediatamente l’attacco cessò. Per impedire che l’incidente si ripetesse, i fratelli scrissero sul muro della casa “Geova è la nostra salvezza”, e incollarono sui vetri delle finestre diverse copertine di riviste Svegliatevi! e Torre di Guardia. Qualche tempo dopo gli attaccanti tornarono nella zona. Distrussero molte abitazioni con sassi, bombe fabbricate in casa e altri oggetti, ma la casa che veniva usata come centro dello studio di libro non fu toccata.

In un’altra occasione, mentre un gruppo di fratelli, a causa della violenza politica, stavano abbandonando la zona in cui abitavano, 14 uomini armati fermarono il camion su cui avevano caricato i loro averi e chiesero al conducente: “Chi c’è a bordo: laburisti o socialisti?” (Queste erano le due fazioni in lotta). I fratelli risposero: “Siamo testimoni di Geova”. Alcuni uomini armati salirono sul camion per controllare. Aprirono la borsa di un fratello e videro la sua Bibbia, copie della Torre di Guardia e di Svegliatevi! e altre pubblicazioni della Watch Tower. Questo, insieme alla spiegazione dei Testimoni — cioè che erano neutrali nei riguardi della politica a motivo della loro fede e della loro fiducia nel Regno di Geova retto da Gesù Cristo — soddisfece quegli uomini. “Benissimo, potete andare”, dissero gli uomini armati. Ed è quello che i fratelli fecero, ringraziando Geova.

Il giorno delle elezioni, un anziano e sua moglie furono condotti con la forza a un seggio elettorale e minacciati di violenza se non votavano. Mantennero la loro neutralità nonostante fossero oggetto di maltrattamenti fisici. Furono poi costretti ad abbandonare la loro casa, ma furono accolti da amorevoli fratelli e sono ancora felici e attivi nel servizio di Geova. Altri furono minacciati a causa della loro neutralità, ma Geova protesse il suo popolo e nessuno riportò seri danni.

TORNA UNA CERTA CALMA

Da allora è tornata una certa calma nel paese. Anche se nell’isola la predicazione del Regno non è mai cessata, il ritmo di aumento è rallentato in paragone a quello che c’è stato da metà degli anni ’40 fino al principio degli anni ’60. Una ragione è che molti proclamatori sono emigrati negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna, spesso a causa delle cattive condizioni economiche esistenti in Giamaica.

PROGRESSO NONOSTANTE L’EMIGRAZIONE

Ciò nonostante, nell’aprile del 1984 fu raggiunto un nuovo massimo di 7.517 proclamatori. Quello stesso mese furono indicati nel rapporto 6.564 studi biblici a domicilio. La pubblicazione biblica Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca ha contribuito al fenomenale aumento degli studi biblici. Da quando è stata stampata, ne sono state distribuite oltre 40.000 copie, e ha prodotto un effetto decisamente positivo sull’opera di predicazione. Un giornalista ha aiutato a fare pubblicità a questo libro. Ha avuto parole di lode per esso e ha scritto fra l’altro: “I Testimoni meritano di essere ascoltati. Se non si può permettere che entrino in casa, allora si acquisti senz’altro [il libro] Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca”.

Quelli che sono rimasti continuano a predicare con zelo la buona notizia del Regno per radunare le molte persone simili a pecore che abitano su questa bella isola. Che ce ne siano ancora molte da radunare è indicato dal gran numero di presenti al Pasto Serale del Signore, che nel 1984 furono 23.270. Come mostra la seguente esperienza, ci sono ancora alcuni che si schierano dalla parte del Regno.

Un uomo aveva rifiutato molte volte di venire alla Sala del Regno, benché accettasse gli inviti di altri gruppi religiosi. In seguito ricevette una rivista della Società che parlava del problema della trasfusione di sangue, e ne ebbe un’impressione favorevole. Ora voleva venire alla Sala del Regno. Udì un discorso biblico che spiegava il proposito di Dio riguardo all’uomo e gli piacque. Fu colpito anche dalla cordialità dei Testimoni e fu spinto a cercare e leggere tutti i libri e le riviste che aveva preso in passato dai testimoni di Geova. Accettò subito uno studio biblico a domicilio, e ora lui e due suoi familiari sono dedicati servitori di Geova.

Gli oltre 7.000 Testimoni di questo paese sperano che molti altri, come questa famiglia, siano spronati a cercare prima il Regno e abbiano così il privilegio di avere una parte nel fare di questa terra un paradiso di bellezza, una bellezza di gran lunga superiore a quella per cui la Giamaica è stata definita un’“isola paradisiaca”.

Ma la storia dell’opera di predicazione in Giamaica sarebbe incompleta se mancasse un rapporto sulle isole Cayman: si tratta di tre isole coralline situate circa 320 chilometri a nord-ovest della Giamaica e ancora sotto il governo inglese.

LE ISOLE CAYMAN

Grand Cayman, Little Cayman e Cayman Brac sono le isole che formano questo gruppo e vi abitano circa 19.000 persone. La capitale, Georgetown, si trova sull’isola più grande, Grand Cayman. L’opera del Regno è curata dalla filiale giamaicana. Il defunto fratello P. H. Davidson visitò Grand Cayman nel 1929 e vi seminò i semi della verità. Nel 1937 vi fece un altro viaggio e cercò di raggiungere il maggior numero possibile dei 6.000 abitanti. Predicò anche a Cayman Brac. Facendo alcuni commenti sulla sua seconda visita nelle isole, il fratello Davidson scrisse:

“Vi sono religioni di tutti i tipi. L’ex commissario di Cayman Brac, H. W. Rutty, è uno zelante sostenitore della verità da circa 25 anni. Ma la gente è molto contraria alla verità. Alcuni mandano messaggeri ad avvertire altre persone che è arrivato dalla Giamaica l’uomo ‘che nega l’inferno’. Non ho mai visto un’opposizione del genere fra la gente comune. Alcuni hanno minacciato di passare a vie di fatto”.

CAMBIA L’ATTEGGIAMENTO

Da quei giorni l’atteggiamento degli abitanti delle Cayman nei confronti della verità è cambiato notevolmente. Cosa ha prodotto questo cambiamento? Ebbene, quando N. H. Knorr, presidente della Watch Tower Society, visitò la Giamaica nel 1950, suggerì di mandare nelle isole Cayman due missionari dalla Giamaica. Furono scelti Aleck Bangle e Louis Woods.

Caricarono su un battello 16 cartoni di libri e dopo un viaggio di due giorni arrivarono a Georgetown. Fu permesso loro di sbarcare, ma la letteratura venne trattenuta perché le autorità pensavano che fosse ancora in vigore il bando in Giamaica, di cui le Cayman erano allora dipendenze. Venne esaminato l’organo governativo ufficiale, la Jamaica Gazette, e si ebbe la conferma che nel novembre del 1945 il bando era stato tolto, per cui la letteratura poté entrare.

L’obiettivo dei missionari era quello di seminare il seme della verità del Regno da un capo all’altro delle isole. Il fratello Bangle rammenta che si procurarono due biciclette e percorsero l’intera isola di Grand Cayman, cominciando dalle zone più remote, visitando poi i piccoli centri e i villaggi e da ultimo la capitale. La ragione di questa strategia, disse, era di predicare nel resto dell’isola prima che le autorità della capitale, Georgetown, venissero a conoscenza dell’opera e, qualora fossero state contrarie, annullassero il permesso di soggiorno dei fratelli nelle isole.

A differenza della situazione incontrata dal fratello Davidson nel 1937, i missionari riscontrarono che la gente era molto amichevole. Erano sempre invitati a entrare nelle case, dove dovevano ascoltare tutta la storia della famiglia prima di poter dare testimonianza. In sei settimane fu percorsa con la letteratura l’isola principale, dopo di che Louis Woods proseguì per l’isola di Cayman Brac che percorse da un capo all’altro. Nelle due isole vennero distribuite circa 2.000 pubblicazioni, una semina fenomenale se si pensa che i missionari rimasero in queste isole sette settimane.

INNAFFIATO IL SEME

Nel 1952 due altri diplomati di Galaad vennero a innaffiare il seme, e furono iniziati diversi studi biblici a domicilio. Fu aperta una casa missionaria a West Bay, nell’isola di Grand Cayman, e furono organizzate le adunanze. Nel luglio del 1956 otto persone parteciparono insieme ai missionari all’opera di predicazione. Dopo dieci mesi i missionari dovettero lasciare l’isola, ma il fondamento per la futura espansione era stato posto.

Nel 1959 fu organizzata a Georgetown una congregazione di 12 proclamatori come risultato dell’ottima opera svolta dai pionieri speciali.

Quando i pionieri speciali lasciarono l’isola, il fratello Wilbert Sterling, residente a Grand Cayman, fu nominato sorvegliante di congregazione per curare gli interessi del Regno in quel luogo. Egli serve ancora nella congregazione come anziano, anche se ha perso la vista molti anni fa. È un ottimo esempio, e nonostante la sua menomazione continua a pronunciare discorsi pubblici.

Richard Dunning e sua moglie Eileen appresero che c’era grande bisogno nelle Cayman e nel 1971 lasciarono l’Inghilterra per andare a servire lì. Hanno fatto molto per consolidare l’interesse suscitato dai precedenti Testimoni. Il fratello Dunning ha ora la residenza lì e serve come anziano nella congregazione di Georgetown.

Su un appezzamento di terreno regalato da un commerciante delle Cayman di cui il fratello Dunning era divenuto amico è stata costruita una bella Sala del Regno. L’incremento è stato costante nel corso degli anni e nel febbraio del 1984 fu raggiunto un nuovo massimo di 56 proclamatori. Si stanno facendo progetti per organizzare una seconda congregazione sull’isola.

LE ASSEMBLEE DESTANO L’INTERESSE

La congregazione di Georgetown fa parte della Circoscrizione n. 2 della Giamaica. Ma a causa del costo dei viaggi non è pratico organizzare assemblee di circoscrizione a Grand Cayman, perché la maggioranza dei proclamatori della circoscrizione abitano in Giamaica e non potrebbero assistervi. Per la stessa ragione la maggioranza dei proclamatori delle Cayman non possono assistere alle assemblee di circoscrizione in Giamaica. Per dare ai fratelli delle Cayman la possibilità di ricevere il beneficio delle assemblee, sono state tenute a Georgetown assemblee di circoscrizione con un programma modificato. Vengono organizzati viaggi charter in aereo e sono invitati ad assistervi i fratelli di tutte le parti della Giamaica.

La prima di queste assemblee fu tenuta nel 1970 con 94 presenti. Un’altra fu tenuta due anni dopo, e due aerei charter trasportarono oltre 200 fratelli. Una terza fu tenuta il 2 e il 3 maggio 1982, e di nuovo giunsero dalla Giamaica due aerei pieni di fratelli. Questi raduni sono serviti a incoraggiare i fratelli delle Cayman e a dare una buona testimonianza agli abitanti di queste isole.

La gente continua ad essere molto amichevole e sensibile al messaggio, e ci sono buone prospettive di ulteriore incremento. Ogni tanto fratelli di altri paesi vengono a lavorare a contratto nelle isole e questo aiuta a rafforzare l’organizzazione della congregazione.

Le isole Cayman sono senz’altro fra quelle che hanno accolto l’invito di Salmo 97:1: “Geova stesso regna! . . . Si rallegrino le molte isole”.

[Cartine a pagina 71]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

GIAMAICA e le isole Cayman

ISOLE CAYMAN

Little Cayman

Cayman Brac

West Bay

Grand Cayman

Georgetown

[Cartina]

MAR DELLE ANTILLE

Montego Bay

Falmouth

Savanna-la-Mar

Annotto Bay

Whitehouse

Port Antonio

Mandeville

Spanish Town

Kingston

[Immagine a pagina 68]

Patrick Davidson, il primo giamaicano che accettò la verità in Giamaica (qui mentre dà testimonianza nelle isole Cayman)

[Immagine a pagina 77]

La domenica alcuni componenti della congregazione di Kingston si recavano con questo torpedone a testimoniare nei territori rurali

[Immagine a pagina 79]

Amy Foote (a destra nella foto) e l’auto con impianto acustico che lei stessa guidava

[Immagine a pagina 80]

Robert Logan, un medico, dava testimonianza a tutti i suoi pazienti

[Immagine a pagina 82]

Thomas Banks servì per molti anni come sorvegliante della filiale

[Immagine a pagina 84]

Edgar Carter con la bicicletta che usava nell’opera di circoscrizione

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I primi diplomati di Galaad assegnati alla Giamaica. Da sinistra a destra: Lee Dillon, Aleck Bangle, Edgar Carter e William Johnson

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Theodore Nunes, il sarto che diede testimonianza all’ex primo ministro inglese David Lloyd George

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La Sala del Regno che suscitò l’opposizione del clero nel 1952 e nel 1953

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Attuale sede della filiale

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La Sala del Regno ultimata nel 1980 e usata anche come Sala dei Congressi