Vai direttamente al contenuto

Vai direttamente all’indice

Annuario dei Testimoni di Geova 1990

Annuario dei Testimoni di Geova 1990

Annuario dei Testimoni di Geova 1990

Se ne vede la prova dappertutto: in Africa, in Asia, in Europa, nelle Americhe e nelle isole più distanti. ‘La prova di che cosa?’, chiederete. Del fatto che un numero sempre crescente di persone glorificano Dio e si dimostrano veri discepoli di Gesù Cristo.

Come fanno questo? Producendo molto frutto eccellente. Questo è ciò che dovremmo aspettarci, poiché Gesù stesso disse: “Il Padre mio è glorificato in questo, che continuiate a portare molto frutto e vi dimostriate miei discepoli”. (Giov. 15:8) Quando si scelgono frutti letterali per la tavola, ci si preoccupa che siano di ottima qualità. Dovremmo forse essere meno esigenti per quanto riguarda la vita e le opere di coloro che asseriscono di essere discepoli di Cristo? Poiché la qualità è importante, questa dovrebbe essere evidente nelle attività e nel modo di vivere di tutti coloro che servono Dio.

Glorificando Dio i cristiani servono anche gli interessi vitali del loro prossimo. Pertanto la loro opera è in netto contrasto con le comuni imprese degli uomini. In che consiste specificamente la loro grande opera? In Matteo 13:18-23 Gesù ci spiega il punto. Nel versetto 23 identificò coloro che afferrano il significato della parola del Regno con quelli che veramente portano frutto, producendo il 100 o il 60 o il 30. Pertanto l’opera dei veri cristiani consiste nel portare frutto: nel proclamare che il Regno è il mezzo mediante cui Dio recherà le benedizioni della vita senza fine agli abitanti della terra. Questo è ciò che i testimoni di Geova hanno fatto nel corso di questo secolo. Nel 1989 hanno prodotto frutto in quantità più grande che mai predicando la buona notizia del Regno agli abitanti di 212 paesi.

Cosa rende noi testimoni di Geova così diversi? Il nostro messaggio basato sulla Bibbia e le sante qualità unite alla nostra opera di importanza vitale. Gesù sottolineò certe qualità essenziali che i suoi seguaci avrebbero coltivato e manifestato. In Giovanni 13:35 disse loro: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. Indipendentemente dal luogo in cui avrebbero compiuto il loro servizio nel campo mondiale, questo amore altruistico simile a quello di Cristo li avrebbe distinti.

Avrebbero anche avuto la gioia che ebbe il loro Signore. (Giov. 15:11) Non solo avrebbero avuto felici prospettive, ma la loro opera di testimonianza avrebbe recato loro gioia. Inoltre, pur vivendo in un mondo agitato, avrebbero avuto pace. (Giov. 14:27; 16:33) Avrebbero mantenuto questa pace straordinaria nonostante il fatto che la maggioranza avrebbe respinto il loro messaggio. — Matt. 10:12, 13.

Amore, gioia, pace: queste qualità sono elencate per prime tra i frutti dello spirito menzionati in Galati 5:22, 23. Producendo queste e altre sante qualità mentre svolgiamo il ministero cristiano e in tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana, glorifichiamo Dio e riceviamo la sua approvazione. (Matt. 7:17-20) Portando molto frutto eccellente, noi che formiamo l’associazione mondiale dei testimoni di Geova diamo straordinaria prova del fatto che stiamo camminando in modo degno del glorioso nome che portiamo e che siamo veri discepoli di Gesù Cristo. — Col. 1:10.

Esultiamo per il nostro paradiso spirituale

Molto tempo fa Geova predisse la florida condizione spirituale di cui gode ora la nazione del suo popolo. (Isa. 51:3) Con l’estendersi del nostro paradiso spirituale cresce anche il numero di coloro che lo abitano. (Isa. 26:15; 60:22) Che gioia è stata quindi vedere così tanti massimi nel numero dei proclamatori durante lo scorso anno di servizio! Mentre in media ogni mese il numero dei Testimoni è stato di 3.624.773, il massimo di coloro che hanno portato frutto è stato di 3.787.188. È stato il migliore anno mai avuto per quanto riguarda la quantità di tempo dedicato alla predicazione del Regno, con un totale di 835.426.538 ore spese nella meravigliosa opera che glorifica Geova.

Per dar prova di essere veramente discepoli di Cristo, i testimoni di Geova si fanno un dovere di insegnare ad altri tutte le cose che Cristo Gesù ha comandato loro. Ecco perché hanno condotto in media ogni mese 3.419.745 studi biblici a domicilio, col risultato che durante l’anno si sono battezzati 263.855 nuovi discepoli. Che ci sia il potenziale perché moltissimi altri diventino attivi componenti del popolo di Geova si può notare dal fatto che 9.479.064 persone hanno assistito alla Commemorazione. Vi invitiamo ora a leggere alcune avvincenti e piacevoli esperienze, nonché i rapporti relativi allo scorso anno di servizio.

Semina e raccolta generose

Nonostante le gravi agitazioni politiche all’interno del paese, la filiale del Panamá dà notizia di un altro anno fruttuoso per i testimoni di Geova. I battezzati durante lo scorso anno di servizio, 731 in tutto, sono stati tre volte più di quanti si battezzarono nel precedente anno di servizio e rappresentano circa il 13 per cento del totale dei proclamatori del paese. Il numero dei proclamatori che entrano nelle file dei pionieri regolari continua a crescere, ed ora ce ne sono circa tre volte più che nell’anno di servizio 1984.

I nostri fratelli nell’isola caribica di Guadalupa hanno avuto sette massimi nel numero dei proclamatori. Con l’ultimo massimo, quello di 5.980 che hanno fatto rapporto a maggio, si ha una proporzione di un proclamatore su 55 abitanti. I fratelli sono forse scoraggiati perché fanno ripetutamente visita agli abitanti del territorio? La filiale risponde: “Niente affatto!” Grazie a queste loro visite frequenti, gli studi biblici a domicilio hanno raggiunto la cifra massima di 8.438.

In Giamaica l’amore manifestato dai fratelli ha dato luogo a un’eccellente testimonianza. Quando l’uragano Gilbert colpì l’isola, 35 Sale del Regno furono danneggiate. Inoltre 11 altre Sale del Regno nonché 238 case appartenenti a fratelli furono distrutte. Questo ha dato luogo a una grande manifestazione d’amore da parte della fratellanza internazionale. Volontari provenienti da Stati Uniti, Canada e Antille Olandesi, insieme ai fratelli locali, hanno riparato e ricostruito gli edifici danneggiati. La filiale scrive: “I fratelli hanno riparato la casa di una signora che studia e frequenta le adunanze. Questo ha avuto un meraviglioso effetto su di lei, e da allora è diventata proclamatrice. Sua sorella, notando l’amore mostrato, ha chiesto uno studio biblico. Un mese dopo essa presentò alla chiesa una lettera con cui dichiarava di non farne più parte e da allora frequenta le adunanze della congregazione nonostante gli scherni e l’opposizione”.

In Costa Rica l’aumento continua. “Che gioia è stata per noi raggiungere in questo anno di servizio il massimo di 12.001 proclamatori!”, riferisce la filiale. “Inoltre, in gennaio del 1989 il numero dei pionieri ausiliari, ben 2.007 in paragone con i 785 del nostro precedente massimo, ci ha riempiti di gioia”. E la Malaysia scrive: “L’anno di servizio 1989 si è rivelato un anno molto felice”. Lo scorso febbraio i fratelli hanno varcato la soglia dei mille proclamatori. Successivi nuovi massimi hanno portato al totale di 1.102. Anche quello dei presenti alla Commemorazione è stato un nuovo massimo: 2.790.

La condotta eccellente da parte dei nostri fratelli comprende l’essere “pacifici con tutti gli uomini”. (Rom. 12:18) Questo attrae le persone sincere. In Kenya una donna era ostile alla verità e proibiva ai suoi bambini di giocare con figli dei Testimoni. Comunque, dopo un certo tempo, essa avvicinò la sua vicina Testimone per chiederle cos’è che rende i Testimoni così diversi. “Voi non litigate mai. La vostra famiglia è così pacifica”, disse. Fu iniziato con lei uno studio biblico, e oggi questa donna è nella verità.

Una circolare indirizzata ai parrocchiani della Chiesa d’Inghilterra in Nuova Zelanda accennava con preoccupazione a “una crisi religiosa”. Riferiva che alcune chiese di campagna stanno chiudendo e che non è più possibile sostenere un clero stipendiato in tutte le zone rurali. Per contrasto, nel rapporto proveniente dalla filiale di quel paese si legge: “Dando prova di una fede viva, un massimo di 11.007 proclamatori del Regno — il che rappresenta un aumento del 9,6 per cento rispetto alla media dell’anno precedente — hanno preso parte alla ‘pubblica dichiarazione per la salvezza’”. — Rom. 10:10.

Nel Libano dilaniato dalla guerra, come in altre zone inquiete della terra, ci vuole grande fede per frequentare le adunanze e partecipare alla predicazione della buona notizia. Mentre i fratelli assistevano a un’adunanza nella loro Sala del Regno, nei pressi cominciarono a esplodere bombe. Man mano che il pesante bombardamento continuava e si appressava all’edificio, molti fratelli presenti allo studio Torre di Guardia erano sempre più turbati e preoccupati. Rendendosene conto, i sorveglianti incoraggiarono tutti calorosamente e con calma a riporre la propria fiducia e speranza in Geova, che custodisce le anime dei suoi leali. (Sal. 97:10) Sopravvissuti a quella difficile prova, ringraziarono Geova di averli protetti.

In Portogallo si sta facendo un’abbondante raccolta. Cinque anni fa la filiale aveva cura di un totale di 34.091 proclamatori in sei territori. Ora ve ne sono 48.044, un aumento, questo, del 41 per cento. Il numero massimo degli studi biblici a domicilio tenuti in tutti i territori è stato di 61.657: uno splendido aumento del 64 per cento durante questi cinque anni. Certi mesi, in una nazione, in diverse congregazioni erano più numerosi i pionieri che i proclamatori. Per esempio, una congregazione fece rapporto di 10 pionieri regolari, 83 pionieri ausiliari e 58 proclamatori. Essi considerano ancora produttivo il loro territorio, poiché fanno rapporto di 99 studi biblici a domicilio, e questo in una città in cui la proporzione è di 1 proclamatore su 160 abitanti.

Un atto di benignità può significare un passo avanti nell’aiutare altri ad apprendere la verità. Mentre tornavano a casa dal servizio di campo, due proclamatrici portoghesi videro scendere dall’autobus una donna anziana che sembrava malata. Si fermarono e chiesero alla signora se aveva bisogno di aiuto. Essa fu così sorpresa che due estranee si interessassero di lei che insisté di sapere cos’è che le aveva spinte a compiere questo gesto gentile. Ne seguì una breve testimonianza. Senza esitare la signora diede alle sorelle il suo indirizzo e le invitò calorosamente a farle visita. Fu fatta la visita ulteriore e fu iniziato uno studio biblico a domicilio. Poco dopo la signora distrusse i suoi idoli, cominciò a frequentare le adunanze e ora parla delle verità bibliche ad amici e parenti.

La testimonianza informale porta frutto

Gesù diede ai suoi discepoli il consiglio di far risplendere la loro luce. Facendo questo a ogni opportunità, oggi i testimoni di Geova raggiungono molti con la buona notizia. Un fratello del Brasile riferisce: “Al lavoro tengo sempre Bibbia e libri nel mio cassetto, così posso dare testimonianza durante l’ora del pranzo. Diedi a un infermiere della fabbrica il libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca. Più o meno in quel periodo, un altro fratello aveva dato una copia dello stesso libro a un’infermiera, la quale semplicemente ripose il libro in un cassetto. Una terza infermiera trovò il libro e lo lesse da cima a fondo in sette ore, e il suo contenuto le piacque tanto. Parlò del libro all’infermiere al quale io avevo dato un libro, e lui me la presentò. La invitai a un’adunanza, ed essa venne con i suoi tre figli. Fu iniziato uno studio biblico con tutta la famiglia. Ora una figlia si sta preparando per il battesimo. La madre e l’altra figlia partecipano al servizio di campo, e il marito sta studiando e frequentando le adunanze con loro”.

In un paese dell’America Centrale in cui la nostra opera è sottoposta a restrizioni, un fratello che aspettava l’autobus alla fermata offrì due volantini a un giovane che pure stava lì in attesa. Ne seguì una bella conversazione intorno al Regno di Dio. Infine entrambi dovettero lasciarsi. Diversi mesi dopo un oratore in visita venne nella congregazione del fratello accompagnato da un giovane. Quando questo giovane vide il fratello, gli si avvicinò e disse: “Ti ricordi di me? Sono l’uomo a cui parlasti alla fermata dell’autobus alcuni mesi fa. Qualche settimana dopo che tu mi desti i due volantini, accettai uno studio biblico. Oggi sono un proclamatore e conto di battezzarmi presto”.

Costruzione di altre Sale del Regno

Mentre prosegue il radunamento durante questa stagione della mietitura, c’è bisogno di altre Sale del Regno. Nonostante da parte degli ambienti religiosi vi sia in Italia una certa opposizione, la filiale locale scrive che i testimoni di Geova stanno “venendo fuori da Sale provvisorie, quali garage, magazzini, seminterrati e negozi, e si radunano ora in belle Sale del Regno o Sale delle Assemblee in luoghi ben visibili al pubblico”. Attualmente in Italia ci sono 12 Sale delle Assemblee. Una è stata inaugurata la scorsa estate e altre tre sono in costruzione.

In Cile vengono condotti oltre 50.000 studi biblici a domicilio, e alla Commemorazione i presenti sono stati tre volte il numero dei proclamatori. La filiale dice: “È diventato piuttosto urgente costruire altre Sale del Regno che facciano onore all’adorazione di Geova, e questo è stato un evento notevole durante l’anno di servizio”. In Bolivia, con la costruzione di 12 grandi Sale del Regno, le prospettive locali di una crescita futura appaiono molto più luminose.

L’Irlanda riferisce che anche congregazioni con meno di 30 proclamatori sono state in grado costruire belle Sale del Regno. Anche a Taiwan è stato fatto molto lavoro. Delle 22 congregazioni ora attive sull’isola, 12 hanno costruito, o acquistato, la propria Sala del Regno o sono in procinto di farlo.

In Australia la costruzione di Sale del Regno prosegue di buon passo. Durante gli scorsi cinque anni sono state costruite oltre 170 nuove Sale del Regno. L’anno scorso a Trinidad sono stati realizzati cinque progetti. Altre due congregazioni hanno ristrutturato la propria sala per far fronte all’aumento. In Giamaica è stato impiegato per la prima volta il sistema di costruzione rapida di nuove Sale del Regno. In una località il sindaco è venuto a vedere l’edificio finito. In principio aveva espresso dubbi su una simile impresa, e riteneva che chiunque dicesse di poterla portare a termine in due giorni fosse pazzo. Ma dopo aver visto con i propri occhi, si meravigliò delle capacità dei fratelli.

Questioni legali

Il 1° aprile ha avuto luogo in Messico un cambiamento per quanto riguarda lo stato giuridico e il metodo organizzativo dei testimoni di Geova. Ora alle adunanze di congregazione si può pregare liberamente e nel servizio di campo si può usare la Bibbia. Una donna, attiva sostenitrice di un programma cattolico di studio biblico, parlando della libertà religiosa di cui ora godono i Testimoni ha detto: “Se prima ci lasciavano senza parole, ora che aprono la Bibbia alle porte siamo perduti!”

Negli ultimi anni nell’Europa orientale è stata aperta ai cristiani dedicati la strada perché portino frutto in maggior misura. In Polonia si erano avuti prolungati colloqui tra i fratelli responsabili e i funzionari governativi riguardo alla concessione del riconoscimento giuridico ai nostri fratelli. Il 12 maggio fu accolta la richiesta di costituire un’associazione religiosa dei testimoni di Geova, e quest’ultima fu legalmente riconosciuta lo stesso giorno, appena in tempo per tenere le grandi assemblee in programma a Chorzów (presso Katowice), Poznań e Varsavia.

Poco più di un mese dopo, il 27 giugno, i fratelli in Ungheria si rallegrarono quando in quel paese fu concesso il riconoscimento giuridico ai testimoni di Geova. Per la prima volta le autorità permisero loro di servirsi di pubblici luoghi di riunione per tenere le loro assemblee di distretto in varie città.

I testimoni di Geova in ogni dove condividono la gioia dei loro conservi in Messico, Ungheria e Polonia. Preghiamo Geova perché benedica riccamente la loro attività mentre producono frutti cristiani ed eseguono appieno la Sua volontà. — 1 Tess. 4:1, 9, 10.

La questione del sangue

La rapida diffusione dell’AIDS preoccupa il mondo, compreso Tonga, un piccolo arcipelago del Pacifico meridionale. Ai primi di novembre dell’anno scorso si tenne nelle Tonga un convegno di un giorno sulle cause e la prevenzione dell’AIDS. Vi presenziava anche un rappresentante dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Tra le altre fu sollevata la domanda se erano disponibili in quel paese espansori non ematici del volume plasmatico. Ai presenti fu notificata la posizione che i testimoni di Geova assumono riguardo all’uso del sangue. E insieme al numero di Svegliatevi! dell’8 ottobre 1988 che trattava l’argomento dell’AIDS, fu distribuito l’opuscolo I Testimoni di Geova e il problema del sangue. A eccezione di una persona, tutti accettarono prontamente le pubblicazioni.

Nelle vicine isole delle Samoa Occidentali un medico appartenente al consiglio dei medici dell’ospedale nazionale fece notare che i medici dovrebbero curare i pazienti tenendo conto dei loro desideri e non minarne la coscienza. Spiegò che i testimoni di Geova sono disposti ad accettare forme alternative di terapie mediche, per cui, anche da un punto di vista medico, i chirurghi hanno valide ragioni per rispettare i loro desideri.

Assemblee in cui folle benedicono Dio

Il salmista Davide provava grande diletto nello stare tra le folle congregate che benedicevano Geova. (Sal. 26:12) Questa è la medesima sensazione provata dai servitori di Geova in tutto il mondo durante lo scorso anno di servizio. Furono ben 6.273.804 coloro che assisterono alle assemblee di distretto “Giustizia divina” tenute durante la seconda metà del 1988 e all’inizio del 1989.

Per essere presenti, alcuni fratelli dovettero fare sforzi straordinari. Ad esempio, nel Myanmar (ex Birmania) era rischioso viaggiare a causa delle condizioni pericolose esistenti in alcuni luoghi. Nonostante i rischi alcuni proclamatori camminarono per giorni e viaggiarono su treni affollatissimi per non mancare alla loro festa spirituale. E in Kenya i proclamatori percorsero chilometri e chilometri in bicicletta o a piedi pur di essere presenti.

Circa l’atmosfera scevra di pregiudizi razziali che regna alle nostre assemblee, un fratello della Zambia che si è recato in Sudafrica ha scritto: “È stato meraviglioso essere presente qui all’assemblea di Johannesburg. Sono stato veramente molto bene in compagnia dei fratelli di diverse razze: eravamo tutti insieme come una sola famiglia”. Un giovane musulmano del Senegal che non aveva mai assistito a una nostra adunanza fu molto colpito dallo spirito amorevole dei partecipanti all’assemblea e dalla netta posizione assunta dai testimoni di Geova contro le pratiche errate. Dopo il programma del sabato non se la sentì più di portare addosso gli amuleti e i portafortuna che teneva legati intorno alla vita come protezione. “Non vedo più la necessità di riporre fiducia in essi”, ha ammesso. “So che sono i testimoni di Geova ad avere la verità, e nessuno di loro porta amuleti come protezione. È Geova che li protegge”.

La pulizia e l’ordine caratteristici delle nostre assemblee danno buona testimonianza. L’amministratore di uno stadio del Brasile ha detto: “È stato un piacere avervi qui, dato che questo significa che lo stadio sarà più pulito e lasciato in ordine. Siete da lodare per la vostra pulizia. Tornate!”

Le assemblee di distretto del 1989 avevano il tema “Santa devozione”. Da molte parti della terra giungevano notizie dello straordinario numero di persone che vi hanno assistito e dei numerosissimi battezzati. Per esempio, nel territorio curato dalla filiale degli Stati Uniti i presenti furono 1.366.700 e i battezzati 18.011. Questa serie di assemblee proseguirà nell’emisfero meridionale durante la prima parte dell’anno di servizio 1990.

Comunque, durante il mese di agosto del 1989, l’attenzione di tutti era concentrata sulla Polonia. L’esperienza vissuta lì dal popolo di Geova è qualcosa di indimenticabile.

Assemblee storiche in Polonia

In ottobre del 1987, all’adunanza annuale della Società, fu annunciato che nel 1989 si sarebbero tenute assemblee internazionali in Polonia. A quel tempo pochi si rendevano conto di quanto si sarebbero rivelati importanti questi raduni. Chorzów (presso Katowice) e Poznań ospitarono simultaneamente le assemblee dal 4 al 6 agosto; poi fu la volta di Varsavia, dall’11 al 13 agosto.

Si era calcolato che 140.000 persone provenienti da 22 paesi sarebbero state attratte da queste feste spirituali. Invece il totale dei presenti ammontò a 166.518, e il numero dei paesi superò la stima iniziale.

Per due settimane di seguito, a partire dal 28 luglio, l’aeroporto di Varsavia è stato molto movimentato allorché un giorno dopo l’altro i fratelli accoglievano i delegati che arrivavano da ogni parte d’Europa, oltre che dal Giappone e dal Nordamerica. Alcuni delegati avevano percorso 11.000 chilometri, prevalentemente in treno, viaggiando per sei giorni e sei notti. Arrivarono visitatori dalla Siberia, dal Kazakistan, dal Caucaso e dagli Stati baltici, come pure dall’Ucraina. Nonostante i ritardi dovuti al periodo delle ferie e ad altri problemi, i fratelli non furono scoraggiati. Furono invece molto felici di radunarsi per questa festa spirituale.

Parlando delle delegazioni provenienti dall’Europa occidentale, dal Giappone e dall’America Settentrionale, l’Ufficio Congressi della Orbis, l’agenzia di viaggi ufficiale polacca, ha riconosciuto che si è trattato del massimo movimento avuto finora di turisti stranieri che, in un’unica occasione, hanno visitato la Polonia e assistito a congressi. Questi funzionari furono molto colpiti dalla condotta eccellente dei fratelli e dall’efficiente organizzazione.

La cooperazione delle autorità è stata grandemente apprezzata. Ai terminal dei mezzi di trasporto aerei, stradali e ferroviari, gli addetti polacchi alle assemblee sono stati gentilmente assistiti dai funzionari e dal loro personale.

Mentre circa 12.000 delegati furono ospitati negli alberghi delle varie città in cui si teneva l’assemblea, più di 60.000 furono alloggiati dai nostri fratelli locali in appartamenti e case private, Sale del Regno, dormitori scolastici e tende. Una congregazione di 86 proclamatori accolse oltre 500 visitatori. Un’altra congregazione di 146 proclamatori nella periferia ovest di Varsavia ne ospitò 1.276.

A ciascuna assemblea il venerdì mattina il traffico su tutte le arterie principali che portavano allo stadio era intasato dai delegati. I tram arrivavano carichi di Testimoni che conversavano allegramente. Autobus noleggiati pieni di nostri fratelli provenienti dalle città e di paesi vicini parcheggiavano nei luoghi prestabiliti. Altri Testimoni giungevano con treni straordinari. Dappertutto si vedevano i distintivi dell’assemblea.

Alle tre assemblee ai delegati stranieri erano stati riservati specifici settori degli stadi. Gruppi numerosi arrivarono da diversi paesi, specialmente dalla Cecoslovacchia. Furono presenti anche molti dell’Unione Sovietica venuti a visitare amici e parenti.

Aspetti speciali del programma

Poiché queste assemblee avevano un carattere internazionale, furono presentati rapporti di circa 25 paesi diversi. Parti del programma vennero tradotte simultaneamente in ben 16 diverse lingue, e ogni gruppo linguistico poteva udire chiaramente il programma senza interferenza da parte degli altri settori linguistici dello stadio. Un esperto di acustica, quando fu consultato per sapere come realizzare questa impresa, disse: “È impossibile amplificare l’acustica dello stadio in modo tale che i presenti possano ascoltare il programma simultaneamente in 16 lingue”. Ciò nonostante i nostri fratelli fecero proprio questo, e tutti furono in grado di ascoltare con attenzione i membri del Comitato Nazionale della Polonia e quelli del Corpo Direttivo.

L’annuncio della pubblicazione di due volantini in polacco il sabato pomeriggio fu una grande sorpresa per tutti. Era la prima volta che ai fratelli in Polonia veniva presentata una pubblicazione all’assemblea. L’annuncio della pubblicazione dell’opuscolo Dovreste credere nella Trinità? la domenica mattina fu una sorpresa ancora più grande. Per la Polonia esso sarà un efficacissimo strumento che permetterà di smascherare questa falsa dottrina e aiutare persone sincere a conoscere la verità intorno all’unico vivente e vero Dio e al suo Figlio, Cristo Gesù.

Assistere al battesimo il sabato fu qualcosa di commovente. A ciascuna assemblea, quando i candidati si alzarono per rispondere alle due domande poste loro dall’oratore, un potente applauso scosse lo stadio. Mai prima alle assemblee in Polonia si erano battezzate così tante persone. Lacrime di gioia sgorgavano dagli occhi di tutti!

Per vari motivi sarà difficile dimenticare l’atmosfera che regnava in queste tre assemblee. Innanzi tutto, che gioia e che privilegio è stato trovarsi in questi grandi stadi per cibarsi dell’ottimo cibo spirituale disposto sulla tavola di Geova dallo “schiavo fedele e discreto”. (Matt. 24:45-47) E che emozione stare seduti accanto a fratelli della Cecoslovacchia, dell’Ungheria, della Germania Orientale, dell’Unione Sovietica, della Iugoslavia e di altri paesi, che in passato non avevano avuto la possibilità di incontrare gruppi così numerosi di compagni di fede!

Un visitatore sovietico disse: “Per molti anni abbiamo atteso questo giorno, e adesso siamo qui a questa assemblea internazionale. Ci è difficile capire tutto e assimilare tutto. Sembra un sogno. È impossibile esprimere a parole tutto quello che abbiamo visto e udito. Quando abbiamo visto il gigantesco stadio gremito e abbiamo sentito la musica, i nostri occhi si sono riempiti di lacrime. E la preghiera . . . eravamo come uno solo, immobili . . . abbiamo sentito i brividi nella schiena. È stata così solenne e unanime. L’assemblea di Varsavia è un avvenimento così splendido e grandioso che solo il nuovo mondo sarà meglio. Ricorderemo sempre queste meravigliose giornate. È qualcosa che non si può dimenticare. Al nostro Creatore, Geova Dio, siano resi gloria e uno speciale ringraziamento!”

Il giornale polacco Życie Warszawy, nella sua edizione del 16 agosto 1989, parlando dell’assemblea tenuta nello Stadio Dziesieciolecia di Varsavia disse: “Coloro che adorano Geova Dio — come dicono essi stessi — stimano altamente le loro riunioni, che sono senz’altro una dimostrazione di unità fra di loro. . . . E qualcos’altro: in quanto a ordine, tranquillità e pulizia, i partecipanti alle assemblee sono esempi da imitare”.

A dire il vero, è difficile descrivere il senso di fratellanza, amore e gioia che si è provato stando insieme. Si può ben capire quindi perché a ciascuna assemblea i fratelli, dopo il discorso conclusivo, si siano attardati, non volendo lasciarsi, non volendo dimenticare quel momento. Essi nutrono fede e fiducia che in un futuro non lontano l’intera terra sarà piena di coloro che amano e servono unitamente il nostro grande Creatore Geova.

Per coloro che hanno avuto il privilegio d’essere presenti alle assemblee in Polonia nell’estate 1989, sono veramente appropriate le parole di Salmo 70:4: “Esultino e si rallegrino in te tutti quelli che ti cercano, e dicano di continuo: ‘Dio sia magnificato!’, quelli che amano la tua salvezza”.

La Scuola di Addestramento per il Ministero porta frutto

Durante l’anno di servizio 1989 altre due classi hanno frequentato questa scuola negli Stati Uniti. La Sala delle Assemblee di Saint Louis, nel Missouri, e quella di Coraopolis, in Pennsylvania, sono state usate rispettivamente per la terza e la quarta classe. Una quinta classe ha seguito il corso a Vienna, in Austria, nella primavera del 1989.

Dei 25 studenti della terza classe, 6 sono stati assegnati all’estero. Gli altri hanno ricevuto incarichi di servizio negli Stati Uniti e nel Canada, alcuni di loro nell’opera di circoscrizione. Dei 24 studenti della quarta classe, 16 sono stati assegnati a campi esteri e gli altri continuano a svolgere il servizio a tempo pieno negli Stati Uniti e nel Canada.

Nella seconda metà di aprile del 1989 la Scuola di Addestramento per il Ministero ha assunto un carattere ancor più internazionale. Due istruttori esperti che servono come sorveglianti viaggianti negli Stati Uniti furono mandati a Vienna. I 23 studenti che hanno composto la prima classe europea provenivano da Austria, Belgio, Francia, Germania, Iugoslavia, Paesi Bassi e Svizzera. Inoltre hanno frequentato il corso otto probabili istruttori per future classi che frequenteranno la scuola in Germania, Francia, Italia e Spagna. Vennero messe a disposizione una bella aula, una biblioteca e un ufficio apposito. L’ospitalità fu offerta dalla Casa Betel.

Gli istruttori furono molto compiaciuti dell’ottimo progresso fatto dagli studenti, per i quali si è trattato di un’esperienza unica nella loro vita, qualcosa che non dimenticheranno né rimpiangeranno mai. Quattro diplomati sono stati assegnati a paesi extraeuropei, mentre attualmente gli altri assolvono i compiti loro assegnati nello stesso continente europeo.

Terminata la scuola, gli studenti della classe di Vienna hanno scritto una lettera che in parte diceva: “Prima di venire qui la maggioranza di noi svolgeva già qualche mansione pastorale. Ma ora comprendiamo molto meglio qual è la norma che i pastori del popolo di Dio devono soddisfare. Siamo fiduciosi di essere stati ben addestrati e preparati per servire Geova, i nostri fratelli e il nostro prossimo molto meglio di quanto avessimo potuto fare senza questa ottima istruzione”.

Finora i diplomati della Scuola di Addestramento per il Ministero hanno ricevuto incarichi di servizio in 25 nazioni fuori dei loro paesi d’origine. Si spera che durante l’anno di servizio 1990 i benefìci di questa scuola verranno estesi anche altrove.

La dedicazione di filiali glorifica Dio

Il giorno più importante della vita di una persona è quello in cui si dedica al Sovrano Signore Geova. In modo simile, il giorno più importante della vita teocratica della filiale di un paese è quello in cui i suoi edifici e le sue attrezzature vengono dedicati allo stesso Sovrano Signore, che è “Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e tutte le cose che sono in essi”. (Atti 4:24) Durante lo scorso anno di servizio sono state dedicate cinque filiali, compresa quella del Messico.

Perú

All’alba del 6 novembre 1988 faceva fresco e il cielo era coperto. Ma presto, come incoraggiato dai visi felici di coloro che si recavano in un luogo speciale a Monterrico Chico, presso Lima, il cielo si aprì illuminato da un sole radioso. Il popolo di Geova stava per vivere uno straordinario avvenimento: la felice conclusione dei lavori di “Espansione della Betel del Perú”. Ricolme di gratitudine, 694 persone si radunarono nella nuova Sala del Regno della filiale e, collegato telefonicamente, un uditorio di 48.150 persone radunate in un luogo di assemblea a Campoy, nella periferia di Lima, prestò con loro viva attenzione al programma della dedicazione. Erano davvero tanti, dal momento che nell’intero paese risiedono solo 31.000 Testimoni! Il discorso della dedicazione fu pronunciato da Theodore Jaracz, del Corpo Direttivo.

Quando nel 1980 furono fatti i piani per la costruzione della parte originale della filiale, non si aveva la minima idea di quanto sarebbero aumentati i proclamatori. Così, al termine dei lavori di costruzione nel dicembre 1984, fu evidente che la filiale si sarebbe presto dovuta ampliare nuovamente.

Il piano di “Espansione della Betel del Perú” prevedeva che si raddoppiasse il complesso esistente effettuando la costruzione secondo criteri antisismici. Il sistema di costruzione con pannelli in calcestruzzo fabbricati sul posto (denominato tilt-up in inglese) suscitò molta curiosità. C’erano sempre molti spettatori quando una gru di portata fino a 60 tonnellate sollevava per la posa in opera i pesanti pannelli in calcestruzzo prefabbricato, di diverse tonnellate ciascuno. In tutto furono usati 120 pannelli, completi di tubi incorporati per l’impianto elettrico, oltre che delle intelaiature per le porte e le finestre. Intanto anche i fratelli della falegnameria lavoravano alacremente per preparare tutte le necessarie parti in legno col bel mogano proveniente dalle foreste peruviane.

Da altri paesi vennero a proprie spese 55 componenti della squadra internazionale di operai edili volontari, che hanno collaborato di cuore mettendosi a completa disposizione. Essendo soggetti a certi problemi di salute, come lo è generalmente chi viene da altri paesi, hanno espresso la loro gratitudine ai due medici, entrambi Testimoni, che li hanno costantemente assistiti sotto questo aspetto. Durante l’intero periodo della costruzione vennero resi anche altri servizi essenziali. Ad esempio, due barbieri, nostri fratelli, a turno ogni settimana hanno “aperto bottega” sul posto, felici di tagliare a tutti i capelli.

I 60 membri della famiglia Betel possono attestare che il progetto di “Espansione della Betel del Perú” è sorto da un bisogno urgente ed è stato realizzato recando lode a Geova.

El Salvador

“La Teocrazia vediam aumentare! È l’espansione grandiosa davver”. Il sabato 12 novembre 1988, nel paese centroamericano del Salvador, 22.091 voci si unirono insieme per cantare queste entusiasmanti parole in occasione della dedicazione della nuova filiale e della Casa Betel.

Dall’alto di una collina fuori città, questo complesso residenziale e di uffici domina la capitale, San Salvador, ed ha una bella veduta su alcuni vulcani per i quali il paese è famoso.

Il fratello John Barr, membro del Corpo Direttivo, parlò calorosamente sul tema: “Il cantico dell’incremento della teocrazia”. Nel programma erano anche incluse pittoresche danze folcloristiche eseguite da un centinaio di fratelli e sorelle locali.

Alla gioia del programma della dedicazione poterono partecipare oltre 300 fratelli in visita, che rappresentavano nove diversi paesi dell’America Settentrionale e Centrale e dell’Europa. Fra questi vi erano diversi dei 326 componenti della squadra internazionale di operai edili volontari che avevano svolto gran parte del lavoro di costruzione.

Le prime note del cantico dell’incremento teocratico si erano udite nel 1945, quando i primi due missionari, Roscoe e Hilda Stone, si trovarono dinanzi al gigantesco compito di portare la verità al milione e mezzo di abitanti che costituivano a quel tempo la popolazione del paese. Da allora questo cantico è stato cantato con volume sempre crescente. Quest’anno si è avuto un massimo di 17.647 proclamatori, con una proporzione di 1 proclamatore ogni 322 abitanti. Durante il periodo che va dall’aprile 1983, quando furono acquistati i primi appezzamenti di terreno, al luglio 1989, quando la filiale fu completata dopo due anni e mezzo di lavori di costruzione, nel paese si ebbe un fenomenale aumento del 50 per cento, nonostante il fatto che molti pionieri regolari e speciali si fossero dovuti assentare dal loro territorio per poter dare una mano nella costruzione. Che ci sia il potenziale per un incremento ancora maggiore si può vedere dal grande numero di nuove persone che manifestano interesse venute alla Commemorazione del 1989, alla quale i presenti furono 58.503.

La struttura antisismica del nuovo edificio fu precocemente collaudata il 10 ottobre 1986, quando la città di San Salvador fu scossa da un violento terremoto. Mentre la maggioranza degli edifici del centro furono distrutti — con centinaia di vittime e migliaia di senzatetto — nessun fratello che lavorava alla nuova filiale fu ferito e gli edifici non subirono alcun danno. Ora che questi moderni impianti sono stati completati, lo spirito di Geova continua ad essere sui fratelli del Salvador mentre, unitamente ai loro fratelli di tutto il mondo, cantano l’incessante cantico dell’incremento della teocrazia.

Maurizio

Paragonabile a una gemma circondata da acque turchesi, scogliere coralline e candide spiagge, questa nazione insulare tropicale situata nell’Oceano Indiano è la dimora degli oltre un milione di discendenti di coloro che un tempo immigrarono qui. Quasi tutti affluiti a Maurizio per coltivare la canna da zucchero, essi vi trovarono un paesaggio verde smeraldo punteggiato da cime vulcaniche. Oggi la maggioranza della popolazione è costituita da indiani induisti, ma accanto a loro vivono in quest’isola anche creoli cattolici, indiani musulmani, europei e cinesi. La lingua ufficiale è l’inglese, benché la maggior parte degli abitanti parli anche un francese-creolo.

Nel 1933 la filiale del Sudafrica mandò qui due pionieri, Bert McLuckie e Robert Nisbet, i quali piantarono i primi semi del Regno. Comunque fu solo 18 anni più tardi, quando a Robert Nisbet si unì suo fratello George, che i semi misero radice e cominciarono a germogliare.

Nel frattempo la notizia del Regno aveva raggiunto le vicine isole di Riunione e Rodrigues. Attualmente l’attività di predicazione del Regno nelle isole di Riunione, Rodrigues e Mayotte, oltre che nelle Comore, viene pure svolta sotto la direttiva della filiale di Maurizio. In realtà ci sono più testimoni di Geova a Riunione che a Maurizio.

Dopo che per decenni erano stati impiegati locali presi in affitto, nella città interna di Vacoas è stata costruita una nuova filiale insieme alla Casa Betel e a una Sala del Regno. La dedicazione di questo complesso ebbe luogo il 10 dicembre 1988. Come furono felici le 701 persone che ascoltarono il discorso della dedicazione pronunciato da Carey Barber, membro del Corpo Direttivo!

I lavori di costruzione destarono l’interesse di molti vicini amichevoli. Spesso facevano commenti sulla condotta eccellente dei giovani fratelli che vivevano e lavoravano lì. Una vicina, Amrita, abita insieme alla madre a alla nonna in una casetta di lamiera ondulata a fianco del terreno della Betel. Quando fu contattata nel ministero di porta in porta durante le fasi iniziali della costruzione, accettò uno studio biblico. Spinta quindi da ciò che imparava, Amrita si offrì di lavorare lì ogni giorno, e aiutò a preparare da mangiare per i lavoratori affamati. Grazie a quella sana compagnia fece progresso spirituale e oggi è una Testimone dedicata e battezzata che compie l’opera di predicazione a tempo pieno.

Che gioia ha recato ai più anziani la crescita del popolo di Geova in questa parte del mondo! Nel 1951 fu formata la prima congregazione, con otto proclamatori del Regno. Ora ce ne sono 2.564, radunati nelle 30 congregazioni di queste isole dell’Oceano Indiano. I sentimenti dei quattro stranieri che a tempo pieno hanno prestato servizio qui per un totale di 132 anni, sono stati ben espressi dalla sorella Eunice Price con queste parole: “Noi abbiamo piantato, abbiamo seminato il seme, e Geova ha fatto crescere. Che privilegio abbiamo avuto potendo osservare questo con i nostri propri occhi!”

Giappone

Dopo cinque anni di lavoro compiuto da oltre 500 fratelli, il 13 maggio 1989 si tenne il programma della dedicazione della filiale giapponese a Ebina, con Carey Barber, John Barr e Lloyd Barry del Corpo Direttivo come oratori principali. * Fra i 3.213 presenti a questa occasione molto felice e particolare vi erano tutti i missionari e i sorveglianti viaggianti del Giappone, proclamatori che avevano partecipato ai lavori di costruzione e le rispettive famiglie, nonché molti che sono proclamatori fedeli da lunga data. C’erano anche circa 60 ospiti d’oltremare in rappresentanza di 13 filiali.

Per il giorno successivo alla dedicazione, la domenica 14 maggio, era stata disposta un’adunanza speciale, con 46 località collegate telefonicamente. Così 233.780 persone furono in grado di ascoltare i discorsi pronunciati dai delegati di vari paesi e del Corpo Direttivo. Senza dubbio gli avvenimenti che ebbero luogo in quei due giorni sono stati una pietra miliare nella storia teocratica del Giappone.

Al presente sono circa 38 le filiali in cui si stanno facendo piani, o sono già in corso i lavori, per costruire nuovi edifici o ampliare quelli già esistenti. E a 30 di esse sono stati inviati componenti della squadra internazionale di operai edili volontari per assistere le squadre di operai locali. Geova ha veramente concesso al suo popolo, in vari modi, grande potenza per ‘rendere testimonianza’ a sua gloria e alla gloria di suo Figlio. — Atti 4:33.

Africa

È volontà di Dio che “ogni sorta di uomini siano salvati”. E, a tal fine, l’anno di servizio 1989 è stato un anno di costante progresso nel continente africano. — 1 Tim. 2:4.

Nel Senegal da anni un professore di liceo si abbona regolarmente alle nostre riviste. Spesso usa gli articoli di Svegliatevi! per insegnare ai suoi alunni durante le lezioni. Per aiutare gli studenti a seguire meglio, prestava loro le sue copie personali. Ma dato che ha avuto difficoltà a farsi restituire le riviste dagli studenti, ora alla fine dell’anno prende i volumi rilegati e in classe usa questi!

Benché nella Guinea i testimoni di Geova siano pochi di numero, l’opera di predicare e fare discepoli viene compiuta con grande zelo. I fratelli hanno lavorato alla costruzione di una piccola Sala delle Assemblee, situata a una certa distanza da una strada principale e su una collina. Essi si chiedevano come avrebbero fatto a trasportare fin lassù vari carichi di sabbia. Si recarono presso un’impresa di costruzione delle strade per affittare un camion per il trasporto della sabbia. Il direttore della compagnia provvide a far mettere a disposizione dei fratelli un camion e una pala meccanica. Si dovettero fare sei viaggi per trasportare tutta la sabbia. Quando i fratelli si presentarono per saldare il conto, il direttore disse loro che era tutto gratis. “La sola cosa che potete fare”, disse, “è pregare Geova per noi, affinché anche in noi si sviluppi l’interesse per la sua adorazione”.

Un sorvegliante di circoscrizione nella Côte d’Ivoire (Costa d’Avorio) era in cerca di una sala abbastanza spaziosa per la proiezione speciale di diapositive nella città di Bondoukou. Contattò il direttore del locale centro culturale, il quale dapprima fu contrario a lasciarlo usare ai Testimoni, giacché in passato altri gruppi religiosi avevano causato troppo scompiglio. Comunque egli suggerì al sorvegliante di circoscrizione di scrivere una lettera spiegando la ragione della richiesta. Quello stesso giorno il sorvegliante di circoscrizione incontrò un poliziotto, un uomo col quale in precedenza aveva studiato la Bibbia ad Abidjan. Si dava il caso che il poliziotto fosse un amico del direttore. Andò a trovare il direttore e gli spiegò che sui Testimoni si poteva fare affidamento. Quindi il direttore acconsentì all’uso della sala, dando la chiave al poliziotto. La piccola congregazione di 21 proclamatori fu felicissima di avere 124 presenti, fra i quali c’erano sia il direttore che il suo amico poliziotto. Il direttore fu così colpito dalla pulizia della sala e dal sano programma spirituale che mise il locale a disposizione per qualsiasi occasione futura. Inoltre da allora ha acconsentito a studiare la Bibbia.

Mary, una ragazza di 11 anni che vive nella Sierra Leone, soffre di una dolorosa malattia chiamata anemia falciforme. A causa di questa malattia, durante gli scorsi due anni è entrata e uscita dall’ospedale dovendo subire interventi per asportare dalla gamba il tessuto osseo infetto. Mary è sempre stata determinata a non infrangere la legge di Dio chiaramente esposta in Atti 15:29, che dice di ‘astenersi dal sangue’, anche se questo ha significato una continua lotta con i medici per la questione delle trasfusioni di sangue. Anche se la madre sostiene la sua decisione, Mary si difende da sola quando si tratta di rifiutare il sangue. Due anni fa, quando aveva nove anni, Mary trascorse tre mesi in ospedale, durante i quali medici, infermiere e altri pazienti cercarono di indurla ad accettare un’operazione con l’uso del sangue. I chirurghi le dicevano che quell’operazione non poteva essere eseguita senza trasfusioni di sangue, avvertendola che se non si fosse operata non avrebbe mai più camminato, e che forse sarebbe morta. Mary tuttavia rispondeva: “Preferisco morire piuttosto che accettare sangue. Geova non approva le trasfusioni di sangue. . . . Se accettassi sangue mi sentirei impura al cospetto di Geova”.

I medici fecero pressione sulla madre di Mary, asserendo che voleva che Mary morisse e che lei sarebbe stata responsabile della morte della figlia. Sostenevano che essa aveva fatto a Mary il lavaggio del cervello.

Mary e sua madre rimasero ferme nella loro decisione di ubbidire alla legge di Dio. Infine due chirurghi accettarono di eseguire l’intervento lavorando insieme, così che l’operazione sarebbe stata compiuta celermente e senza sangue. Comunque non diedero molte speranze circa la riuscita. Quando Mary riprese coscienza dopo l’operazione, le sue prime parole furono: “O Geova, salva la tua servitrice!” Mary si riprese più rapidamente degli altri due pazienti che avevano subìto quel giorno lo stesso intervento, ma con l’uso del sangue.

Triste a dirsi, l’anemia falciforme è incurabile, e Mary continuerà a soffrire e a sottoporsi ad altri interventi. Non può più frequentare tanto le adunanze poiché ha difficoltà a camminare. I fratelli non hanno l’automobile né ci sono mezzi di trasporto a disposizione. Con enorme sforzo l’anno scorso è riuscita ad assistere alla Commemorazione, ma tornando a casa è caduta più volte.

Anche se Mary è piccola e ha un aspetto fragile e cammina appoggiandosi a una stampella di legno, la sua fede non è affatto debole. Lo indica fra l’altro il nome che ha dato al cagnolino donatole da sua madre quando stava per subire il suo primo intervento. Lo ha chiamato Benfermo. Quando lo zio è andato a trovarla, le ha chiesto: “Gli hai messo questo nome perché devi tenerlo ben fermo affinché non morda?”

“No, zio”, rispose Mary, “l’ho chiamato così perché la Bibbia ci dice di rimanere ben fermi mantenendo l’integrità. Se manteniamo saldamente l’integrità ci andrà bene”.

Una missionaria nel Burkina Faso teneva uno studio biblico con una donna il cui marito era molto contrario. Poiché a motivo del suo lavoro egli doveva viaggiare spesso, la missionaria incoraggiò la donna a mettere qualche rivista nella valigia del marito quando partiva. A poco a poco l’uomo cominciò a leggere le riviste. Ben presto smise di opporsi. Fu invitato alla Commemorazione del 1988 e con sorpresa di molti venne. Da allora è stato iniziato uno studio biblico con quest’uomo, il quale ha fatto così tanti cambiamenti nella sua vita che i familiari e gli amici dicono che i testimoni di Geova devono avere la vera religione, perché sono stati capaci di fare di lui una persona migliore.

In un altro paese africano la polizia fece irruzione nel luogo in cui i nostri fratelli stavano tenendo un’adunanza. Un pioniere speciale fu arrestato, trascinato in prigione, perquisito e interrogato. La polizia mise le mani su un foglio di carta sul quale il pioniere stava annotando versetti biblici durante l’adunanza. I poliziotti videro scritti i nomi Giovanni, Pietro e Geremia seguiti da cifre, e dedussero che si trattava di un elenco di uomini che dovevano al pioniere una forte somma di denaro. I poliziotti chiesero al pioniere: “Come faranno costoro a ripagarti il debito quando sarai in prigione?” Pur trovandosi in una simile circostanza difficile, il pioniere non poté trattenere un sorriso.

Asia

I nostri fratelli in Asia stanno offrendo con grande entusiasmo abbonamenti alla Torre di Guardia e a Svegliatevi! Cercando con diligenza di trovare coloro che si interessano del messaggio biblico, li aiutano ad ‘ascoltare’ la Parola di Dio affinché la loro anima ‘continui a vivere’. — Isa. 55:3.

In India un pioniere regolare, seguendo i suggerimenti dati dal Ministero del Regno, preparò con cura un elenco di suoi conoscenti, parenti e studenti biblici con l’intenzione di proporre loro di abbonarsi alle nostre riviste durante la campagna degli abbonamenti. I suoi sforzi sinceri produssero ottimi risultati, poiché quel mese fece 30 abbonamenti.

Un altro fratello, che lavora in una grande azienda di autotrasporti, durante un concorso da essa indetto per i suoi 36.000 dipendenti scrisse quelli che secondo lui erano i dieci consigli da seguire per una guida sicura. Egli trasse spunto da Svegliatevi! dell’8 gennaio 1988. I suoi dieci consigli risultarono essere i migliori. Gli fu rilasciato un attestato, e anche i principali quotidiani dello stato fecero pubblicità all’avvenimento. Comunque il fratello riconosce umilmente: “So che non sono io la persona cui spetta il merito per tutto ciò. Il merito va a Geova e alla sua organizzazione, che ha fornito queste preziose informazioni”.

In Giappone un sorvegliante di circoscrizione incoraggiò ciascuna congregazione che visitò durante la campagna degli abbonamenti a fare speciali sforzi per ottenere abbonamenti. Egli riferisce che, come risultato, durante la settimana la prima congregazione riuscì a fare 181 abbonamenti, la seconda 153 e la terza 145. Benché alla congregazione che visitò a partire dal 30 maggio fosse rimasto un solo giorno della campagna, incoraggiò i fratelli a darsi molto da fare il giorno dopo. In un solo giorno essi fecero 84 abbonamenti, 56 dei quali di casa in casa.

Una sorella si era prefissa di fare 30 abbonamenti per ciascun mese della campagna, aprile e maggio. Dice che ha seguìto i suggerimenti contenuti nell’inserto del Ministero del Regno del 1983 e che Geova ha benedetto i suoi sforzi. Quando qualcuno veniva a casa sua, ad esempio persone che raccoglievano denaro, venditori o fattorini, raccomandava loro le riviste. Ha offerto gli abbonamenti anche a conoscenti sia andandoli a trovare che telefonando loro, e mentre faceva la spesa li ha offerti ai commessi che in quel momento non sembravano occupati. Ha fatto 40 abbonamenti ad aprile e 32 a maggio. Di questi, 46 li ha ottenuti mediante la testimonianza informale.

Un fratello di Pusan, nella Repubblica di Corea, notò che svolgendo il ministero non si visitavano abbastanza spesso gli uffici. Essendo un avvocato, poteva facilmente ottenere accesso a quei luoghi e parlare con presidenti o dirigenti di società. Il suo metodo? Dava una testimonianza semplice e concisa. Solo se si vedeva incoraggiato da una certa disponibilità proseguiva la conversazione. In tal modo fu in grado di fare 26 abbonamenti durante il mese della campagna. Era deciso a raggiungere il suo obiettivo e non si lasciò scoraggiare anche se, dato il tipo di territorio, dovette salire più scale del solito. Non è stata una cosa facile per lui perché, in seguito a un ictus cerebrale, un lato del suo corpo è rimasto paralizzato.

Taiwan è una delle regioni più densamente popolate del mondo, con oltre 20.000.000 di abitanti. Di questi, il 95 per cento sono cinesi, la maggioranza dei quali seguaci del buddismo e del taoismo. Avrebbero queste persone accettato il messaggio del Regno? Certo! Attualmente sia buddisti che taoisti, oltre a molti cristiani nominali, accettano la buona notizia e stanno imparando intorno al loro Creatore. Cos’è che in effetti attrae persone dal tradizionale pensiero cinese inducendole a intraprendere uno studio della Bibbia?

Un ex buddista, ora nostro fratello, ci narra cosa lo attrasse: “Fui allevato in seno a un’attiva famiglia buddista che abitava all’ombra di un tempio buddista. Ciò significa che nei primi anni della mia vita fui fortemente influenzato dal buddismo. Mentre ero in età scolare la mia famiglia si trasferì in una grande città, e lì conobbi la Bibbia e la Chiesa Presbiteriana. In effetti non capii mai la Bibbia, ma divenni membro della chiesa dato che le sue attività corrispondevano a quelle che erano allora le mie aspirazioni. Desideravo diventare ricco e indipendente. La chiesa dava risalto al denaro e al sostegno materiale da parte dei parrocchiani, incoraggiando una mentalità materialistica. Perciò la chiesa mi andava bene.

“Col tempo raggiunsi una buona posizione economica ed ero ormai sposato e con figli, eppure in cuor mio non mi sentivo soddisfatto. Un giorno una testimone di Geova visitò mia moglie e le chiese se conosceva il nome di Dio. Poiché non lo conosceva, le fu mostrato che il nome di Dio è Geova. (Sal. 83:18) Quando tornai a casa dal lavoro, mia moglie mi fece la stessa domanda, e mi sentii veramente deluso al pensiero che fino a quel momento avevo fatto parte della Chiesa Presbiteriana e mai avevo saputo che il nome di Dio è Geova! La pioniera iniziò con noi uno studio biblico.

“Dopo circa tre mesi di studio avevo capito cos’era necessario fare e perciò cominciai ad apportare cambiamenti al nostro modo di vivere e di comportarci come famiglia. Compresi che Geova è una persona reale e che la Bibbia è veramente la sua ispirata Parola scritta. Durante gli scorsi sei anni la nostra famiglia ha fatto progresso in senso spirituale. Ora ho il privilegio di servire come anziano nella congregazione locale. Mia moglie ed io riserviamo ogni anno del tempo per impegnarci nel ministero di pioniere ausiliario. I nostri due ragazzi sono proclamatori e la nostra meta è di diventare tutti pionieri regolari. Ringraziamo Geova perché, grazie all’insegnamento impartito dalla sua organizzazione, ora siamo una famiglia unita con un vero scopo nella vita, qualcosa che era impossibile seguendo il buddismo o le cosiddette religioni cristiane”.

Quando dei nuovi missionari arrivano a Taiwan, per i primi tre mesi essi si concentrano sull’apprendimento della lingua cinese. Questo comporta diverse ore di scuola al giorno. Poi applicano ciò che hanno imparato trascorrendo quattro ore nell’opera di casa in casa, seguite da altre ore di compiti a casa. Quanto sono in grado di capire quando cominciano il ministero di casa in casa? Non molto da principio. Un nuovo missionario riuscì a spiegare in breve al padrone di casa perché era alla sua porta, ma dimenticò come concludere e offrire l’abbonamento alla Torre di Guardia e a Svegliatevi! Molto gentilmente, il padrone di casa telefonò alla filiale per sapere qual era la conclusione della presentazione, e poi si abbonò alla Torre di Guardia e a Svegliatevi!

Europa

“Giovani e anche vergini, vecchi insieme a ragazzi. Lodino il nome di Geova”, esorta Salmo 148:12, 13. I nostri fratelli in Europa stanno facendo proprio questo.

Frankie, che ha nove anni, vive nel Lussemburgo. Quando fu ricoverato in ospedale per un certo periodo di tempo, portò con sé il registratore e le cassette Ascoltate il grande Insegnante. Un prete cattolico che passava ogni sera per le stanze dell’ospedale ad augurare la buona notte, entrato nella camera di Frankie vide le cassette, ma non disse una parola. Il giorno dopo a mezzogiorno tornò, ma Frankie stava dormendo. Egli prese una cassetta, la mise nel registratore, si sedette sul letto di Frankie e la ascoltò da entrambi i lati. Quando Frankie si svegliò, il prete cominciò a fargli domande. Disse a Frankie che era una bella cosa che credesse in Dio.

“Poi”, dice Frankie, “mi chiese se poteva avere il libro che accompagnava le cassette. Così gli diedi il libro Grande Insegnante e anche il libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca”.

In Francia, nelle vicinanze di Parigi, due adolescenti del Laos conobbero la verità della Bibbia dai testimoni di Geova, ma furono oggetto della violenza del loro padre perché non partecipavano più al culto degli antenati. Venuto a sapere che continuavano a studiare la Bibbia di nascosto, in un accesso d’ira il padre cercò di tagliare la gola a uno dei due figli. Non esitò nemmeno a scrivere a lettere cubitali sulla sua automobile e sui muri del palazzo in cui abita le parole “Morte ai testimoni di Geova”!

Fu in queste circostanze drammatiche che i due ragazzi presero la decisione di intraprendere il servizio di campo. Nonostante la cattiva pubblicità fatta dal loro padre, furono sorpresi dell’ottima accoglienza che ricevettero nel territorio. Oggi sono entrambi battezzati, e uno di essi compie da diversi anni il servizio a tempo pieno. In quanto al padre, ha ormai accettato il fatto che i figli sono Testimoni.

Anche gli audiolesi stanno imparando a lodare il nome di Geova. Un audioleso in Italia viveva una vita dedita allo sport, in particolare il tiro a segno. Frequentava circoli di audiolesi in cui venivano organizzate attività sportive. La sua ambizione era di partecipare alle Olimpiadi degli audiolesi.

Nel suo tempo libero leggeva i Vangeli, e lo colpì il fatto che era vicina la fine del mondo. Un giorno i testimoni di Geova vennero a casa sua e parlarono con sua moglie, la quale, a quel tempo, non mostrò molto interesse. Tuttavia essa prese per suo marito il libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca e fissò un appuntamento con i Testimoni perché tornassero. Come avrebbe reagito il marito al libro?

“Lessi il libro in una notte, e mi piacque”, dice. “Compresi così che la religione alla quale appartenevo non era quella insegnata da Gesù”. Perciò accettò l’offerta di uno studio biblico. “Dopo un mese”, egli continua, “abbandonai le attività sportive, consegnai le mie armi per il tiro a segno e rinunciai alla mia ambizione di partecipare alle Olimpiadi degli audiolesi. Cominciai inoltre a frequentare tutte le adunanze. Avevo un problema, però: essendo sordo non potevo capire nulla! Diversi fratelli amorevolmente mi scrivevano appunti del materiale preso in esame, e questo mi colpì. Ma dopo un mese mi sentivo scoraggiato; era come se dovessi interamente dipendere da loro, così pensai: ‘A che serve?’ Ma un discorso biblico che fu pronunciato durante quel periodo mi fece riflettere.

“L’oratore disse che l’accurata conoscenza è necessaria per cambiare la propria personalità. Ma dove avrei trovato questa conoscenza se avessi smesso di venire alle adunanze? La soluzione al mio problema era che qualcuno della congregazione imparasse il linguaggio gestuale. Decisi di mettere Geova alla prova in armonia col suo stesso invito contenuto in Malachia 3:10. Geova esaudì la mia richiesta. La sua organizzazione invitò alcuni componenti della mia congregazione a frequentare una scuola per imparare il linguaggio gestuale. Queste espressioni d’amore da parte di Geova e dei fratelli furono determinanti per me, quindi mi dedicai a lui e mi battezzai. Ho svolto in due occasioni il servizio di pioniere ausiliario. Sono riuscito a farlo grazie all’aiuto dei fratelli e delle sorelle che traducevano i miei gesti al padrone di casa. Ho anche la gioia di condurre uno studio con mio figlio, che non è sordo ma col quale comunico perfettamente”.

In Italia le benedizioni sono anche più evidenti se si considera che la gerarchia cattolica manifesta molta ostilità nei confronti dei Testimoni, cercando di ostacolarne le attività. Per esempio, il parroco di un paese degli Abruzzi organizzò una serie di dodici riunioni mattutine di preghiera. Perché? Affinché l’opera dei testimoni di Geova non prendesse più piede in seno al gregge cattolico. Ma le sue preghiere hanno sortito l’effetto contrario, come nel caso delle maledizioni di Balaam al tempo del re Balac, quando Dio trasformò le maledizioni in benedizioni. (Num. cap. 23) Ne sono una prova i massimi consecutivi di nuovi proclamatori in Italia, che in agosto sono stati 172.382.

In Spagna un sabato Charo aveva appena terminato di dare testimonianza. Mentre col marito si stava incamminando per andare a fare acquisti, si sentì spinta ad avvicinare un’altra persona, un’adolescente di nome Susana. Vedendo il volantino In che cosa credono i testimoni di Geova? Susana manifestò subito interesse, perché un mese prima le era capitato fra le mani lo stesso volantino, e da allora aveva cercato di mettersi in contatto con i Testimoni. Diede il suo indirizzo a Charo e furono presi accordi per iniziare uno studio biblico. Come fu sorpresa Charo quando si accorse che l’indirizzo era quello di un convento! Susana era stata allevata dalle monache dopo il divorzio dei suoi genitori. Il primo studio fu tenuto nel cortile del convento, ma ogni volta che passava qualche monaca sospettosa bisognava nascondere la Bibbia e il libro. Il giorno dopo Susana assisté a un’assemblea di circoscrizione, poi cominciò a frequentare regolarmente le adunanze. Dopo aver studiato appena tre capitoli del libro Vivere per sempre Susana fu espulsa dal convento, così ora continua senza impedimenti a fare progresso nella verità.

Sempre in Spagna, in un anno nel taxi del fratello Félix sono stati distribuiti 1.500 libri e 1.500 riviste! Come fa a dare tante pubblicazioni? Cerca di essere particolarmente cortese con tutti i passeggeri ed è onesto facendo pagare solo la somma dovuta corrispondente alla distanza percorsa. Perciò i clienti sono più disposti ad ascoltare quando egli dà loro testimonianza intorno alla Parola di Dio.

Dai Paesi Bassi una tredicenne scrive: “Ci è stato consigliato di partecipare al servizio di campo durante l’ora che precede lo studio di libro. Alla prima porta ho incontrato una ragazza di 13 anni, che ha ascoltato attentamente e ha accettato delle pubblicazioni. Il giorno dopo a scuola ho visto quella stessa ragazza in classe mia. Fin dall’inizio siamo diventate amiche. Nel giro di due settimane le ho offerto il libro Vivere per sempre e mi sono offerta di studiare con lei. Ha detto di sì, e lo studio fa un ottimo progresso”.

America Latina

Riferendosi al tempo in cui il cristianesimo era appena all’inizio, il discepolo Luca scrisse: “Continuavano ad aggiungersi credenti nel Signore, moltitudini di uomini e donne”. Ai nostri giorni, anche l’America Latina ha visto un costante afflusso di persone inclini alla giustizia che entrano a far parte della moderna organizzazione di Dio. — Atti 5:14.

Nel Guatemala il programma con diapositive dal tema “Moltitudini vengono istruite da Geova” presentato dai sorveglianti di circoscrizione ha aiutato molti ad apprezzare l’organizzazione di Geova. Fra questi vi sono gli abitanti delle zone montuose del paese, che sono state duramente colpite dagli effetti delle attività dei guerriglieri e dove la neutralità cristiana dei nostri fratelli è stata più volte messa alla prova. In una zona in cui vivono piccoli gruppi di fratelli — complessivamente 65 proclamatori — 1.426 persone hanno assistito alle proiezioni delle diapositive.

Un sorvegliante di circoscrizione riferisce: “Mentre svolgevamo l’opera nei pressi di un campo militare, chiedemmo il permesso di far vedere le diapositive ai soldati, e questo ci fu accordato dal comandante. Quella sera arrivammo con un camioncino scoperto contenente l’equipaggiamento. Dopo che avemmo sistemato il proiettore e il registratore nel refettorio, il comandante ordinò a tutti i soldati di entrare. In circa 90 si precipitarono dentro, armati di fucile, e si disposero silenziosamente sull’attenti, seguendo la proiezione dal principio alla fine. Dopo aver detto qualche parola di ringraziamento per l’attenzione prestata e fatto alcuni commenti conclusivi, trasformammo il cassone del camioncino in reparto letteratura e riviste, dal quale una sorella distribuì riviste, opuscoli e libri a un buon numero di soldati, che erano ansiosi di saperne di più”.

Il 21 febbraio 1989, 35 famiglie di testimoni di Geova tornarono da un campo profughi in Messico, dove erano vissute oltre sei anni. Nel 1983 erano state costrette a fuggire dal Guatemala a causa dei numerosi massacri che avevano luogo a quel tempo. Diverse persone che studiavano la Bibbia con i testimoni di Geova, e altri interessati che avevano assistito alle adunanze nel campo, tornarono con i fratelli. Nell’insieme sei autobus messi a disposizione dalle Nazioni Unite riportarono i rimpatriati in Guatemala. Un comitato di Testimoni diede il benvenuto alle famiglie di profughi al loro rientro a Huehuetenango in Guatemala. La CEAR, un’organizzazione istituita dal governo per facilitare il rimpatrio dei profughi, aveva preparato pollo fritto, riso e tortillas. Poiché durante le nove ore di viaggio in autobus dal Messico non avevano avuto nulla da mangiare, i fratelli avevano un buon appetito e furono grati del pasto.

Questi fratelli sono tornati con una buona salute spirituale. Il Comitato della Filiale ha visto la necessità di formare un comitato di emergenza, che ha disposto di costruire case per 17 famiglie e ne ha aiutate altre 9 a portare a termine la loro casa. Ai fratelli sono stati mandati anche dei viveri. Il Corpo Direttivo ha amorevolmente provveduto i fondi necessari.

La maggior parte della popolazione del Venezuela vive nel nord del paese presso la costa caribica. Nelle regioni meridionali grandi estensioni di foresta pluviale sono abitate da un certo numero di tribù autoctone. Una coppia di pionieri speciali vive dal 1987 nella cittadina di Santa Elena de Uairén, vicino al confine col Brasile. In questo territorio indio hanno avuto nuove interessanti esperienze. Già diverse tribù sanno del libro Rivelazione, e i maricures (capi) ne richiedono delle copie per le loro comunità. Sono stati spediti tre scatoloni di libri, ma non sono per niente bastati. Due giorni dopo che una scatola di libri Rivelazione è arrivata a destinazione, è già vuota. Un’insegnante india della comunità sampai, che si trova a due ore di macchina da Santa Elena, ha chiesto alla coppia di pionieri speciali uno scatolone di libri Giovinezza da distribuire alla scolaresca. Desidera servirsi di questo libro nelle sue lezioni al posto di impartire la normale istruzione religiosa.

Mentre andava di porta in porta in Argentina, Susana, una pioniera speciale, incontrò una donna che di recente si era trasferita nella zona. Il marito della donna è direttore di banca e, prima che fosse trasferito, aveva ricevuto da un collega un abbonamento dono alla rivista Svegliatevi! La donna asserì che una di quelle riviste aveva salvato una vita. Cosa intendeva?

Spiegò che, senza sapere di essere incinta, si era sottoposta a una serie di radiografie. Poiché i raggi X possono dar luogo a malformazioni, 20 medici diversi le consigliarono di abortire. Il suo bambino, dicevano, aveva il 95 per cento delle probabilità di essere deforme. Sia i medici che la famiglia fecero pressione su di lei perché abortisse. Ma prima di prendere la decisione finale, essa volle consultare il sacerdote di famiglia. Parlò con due sacerdoti, ed entrambi le dissero che Dio non l’avrebbe punita se avesse abortito. Molto sconvolta da una simile risposta, pregò Dio di guidarla. Proprio allora arrivò per posta Svegliatevi! col titolo di copertina: “Aborto: sì o no?” Esclamò: “Ecco la risposta di Dio alla mia preghiera!” Non abortì. E quale fu il risultato? “Grazie a Svegliatevi! oggi ho una bella bimba sana”, ha detto. “Svegliatevi! ha salvato la vita alla mia piccola”.

America Settentrionale e Antille

Il salmista scrisse: “Hai coronato l’anno con la tua bontà”. (Sal. 65:11) Abbiamo veramente trascorso un felice anno di attività ricco di benedizioni, come mostrano le seguenti esperienze.

Dal Canada ci giunge notizia di un’esperienza indicante quanto è importante che i genitori educhino i propri figli insegnando loro non semplici regole, ma i princìpi biblici, nonché come applicare in modo intelligente tali princìpi. Quando aveva solo 11 anni e non era ancora battezzata, Terra fu inaspettatamente messa alla prova da un insegnante. A quel tempo Terra era l’unica alunna Testimone in tutta la scuola.

Una mattina durante le lezioni Terra notò che l’insegnante aveva portato fuori della classe una sua compagna per qualche minuto. Poco dopo l’insegnante chiese gentilmente a Terra di accompagnarlo nell’ufficio del preside. Per il momento non venne data alcuna spiegazione. Comunque, giunta nell’ufficio del preside, Terra notò che sulla sua scrivania era stesa la bandiera canadese. Nell’ufficio erano solo loro tre: Terra, l’insegnante e il preside.

Quindi l’insegnante ordinò a Terra di sputare sulla bandiera canadese. Egli fece notare a Terra che dal momento che lei non cantava l’inno nazionale né salutava la bandiera, non c’era motivo per cui non dovesse sputare sulla bandiera se le veniva ordinato di farlo. Pur essendo molto sorpresa da questo comando, Terra si rifiutò di profanare questo simbolo del paese. Spiegò che i testimoni di Geova rispettano la bandiera sebbene non la adorino. Quando l’insegnante vide che Terra era irremovibile, tornarono entrambi in classe.

Una volta in classe, l’insegnante annunciò che aveva appena compiuto un esperimento. Aveva portato nell’ufficio del preside due alunne, una alla volta, e comandato loro di sputare sulla bandiera. Benché la prima alunna partecipasse alle cerimonie patriottiche, sputò sulla bandiera quando le fu ordinato di farlo. Viceversa, spiegò l’insegnante, Terra aveva princìpi elevatissimi. Pur non cantando l’inno nazionale e non salutando la bandiera, si era rifiutata di disonorare in quel modo la bandiera. L’insegnante disse che era Terra quella che mostrava giusto rispetto. Quale onore ha recato a Geova e alla sua organizzazione la condotta rispettosa di Terra!

Nella Repubblica Dominicana la moglie di un sorvegliante viaggiante abbonò alle nostre riviste una giovane donna, che accettò anche l’offerta di uno studio biblico. Lo studio fu iniziato durante la settimana della visita, e poi lasciato alle cure di una sorella fidata della congregazione locale. Alla successiva assemblea di circoscrizione, la proclamatrice portò la studentessa biblica a salutare la moglie del sorvegliante di circoscrizione. Nel frattempo la studentessa era già diventata proclamatrice della buona notizia. Quando sei mesi dopo si incontrarono di nuovo, la giovane donna aveva già fatto la propria dedicazione e da alcuni mesi si era battezzata. Invitò a casa sua il sorvegliante di circoscrizione e la moglie per prendere un pasto insieme e far conoscenza del marito, un chirurgo, che aveva cominciato a studiare. Non molto tempo dopo, quando si rividero nuovamente a un’assemblea di distretto, il sorvegliante di circoscrizione e la moglie furono felici di sapere che anche il marito si era battezzato. Tutto questo aveva avuto luogo in appena un anno e mezzo grazie allo sforzo della moglie del sorvegliante di circoscrizione, alla successiva cura da parte della proclamatrice della congregazione che aveva preso sul serio il bisogno di continuare a coltivare regolarmente l’interesse spirituale di questa persona dall’indole mite, e alla benedizione di Geova.

Negli Stati Uniti questo è stato un anno notevole per gli eccellenti risultati teocratici ottenuti fra gli audiolesi e in seno alla popolazione di lingua straniera, a cui la buona notizia viene proclamata in 20 lingue, compreso il linguaggio gestuale. Il campo di lingua spagnola ha avuto una buona espansione. Durante lo scorso anno di servizio sono state formate 90 nuove congregazioni di lingua spagnola. In questo paese oltre 101.000 proclamatori formano le più di 1.150 congregazioni spagnole.

Un altro importante aspetto è stato la produzione di libri e Bibbie, che ha raggiunto la cifra di 35.811.861 copie raddoppiando la produzione di Bibbie e libri dell’anno precedente. È stata la prima volta, dal 1938, che la produzione è raddoppiata rispetto a quella dell’anno precedente! Le cassette sono state fortemente richieste. Durante il 1989 ne sono state prodotte 3.500.000, ovvero il 71 per cento in più rispetto all’anno precedente. Questo porta a 36.715.613 il numero complessivo delle cassette fabbricate da che si cominciò a produrle nell’aprile 1978. La produzione include La Torre di Guardia su cassetta. L’anno di servizio iniziò con 29.559 abbonamenti all’edizione in cassetta, ma si è concluso con 38.896: un aumento del 31 per cento.

Ai fini della stampa simultanea delle nostre riviste in molte lingue, le informazioni relative al testo e all’impaginazione vengono registrate su dischetti per computer e le illustrazioni trasformate in pellicole. Pertanto è necessario che la filiale invii ogni settimana, per le riviste soltanto, circa 50 dischetti e dalle 3.000 alle 3.500 pellicole. Questo permette di stampare simultaneamente La Torre di Guardia in 45 lingue in varie filiali di tutto il mondo.

Isole del Pacifico

L’apostolo Paolo predicò a re; oggi pure, coloro che formano le autorità superiori hanno modo di conoscere la “Via” del vero cristianesimo. — Atti 24:22; Rom. 13:1.

Un pioniere speciale in un’isola delle Figi studia la Bibbia con un capo d’alto rango, il cui padre è ministro dell’Informazione in quella particolare isola e il cui fratello è governatore della Reserve Bank delle Figi. Di recente questo capo è stato fra i delegati a una riunione del consiglio provinciale, presenziato da importanti capi e presieduto dal presidente delle Figi. L’ordine del giorno includeva la questione relativa a un decreto sul giorno di riposo che, fra l’altro, limita le attività pubbliche di domenica ed è diventato una questione seria per i metodisti.

Nel corso della riunione un delegato desiderava discutere la proposta di mettere al bando i testimoni di Geova. Il capo che sta studiando intervenne, dicendo che un Testimone viene regolarmente a casa sua a insegnargli la Bibbia. “Solo ora comincio a capire chi sono i testimoni di Geova e perché la loro dottrina li spinge a farci visita in casa nostra”, disse il capo. “Ho notato anche che i Testimoni portano con sé la Bibbia da lunedì a domenica, il che è in netto contrasto con noi metodisti, che la portiamo solo di domenica. I testimoni di Geova sono chiari e specifici quando spiegano le profezie bibliche”. Poi chiese al delegato che aveva presentato la mozione di bandire i Testimoni: “Ha mai aperto la porta per ascoltare i Testimoni?”

“No”, rispose il delegato. “Allora è sciocco pensare di bandire una religione che non ci si è mai fermati ad ascoltare”, replicò il capo. Poi presentò una mozione contraria: “Chi fra voi ha ascoltato gli insegnamenti dei testimoni di Geova e desidera che continuino a predicare in questa provincia, alzi la mano”. Venti dei 30 delegati alzarono la mano.

Papua Nuova Guinea è un paese di grandi contrasti sia per quanto riguarda il tenore di vita che le usanze. Mentre dare testimonianza nelle città principali non è molto diverso dal dare testimonianza nella maggior parte dei paesi occidentali, è tutta un’altra cosa nei villaggi, dove regnano ancora antiche usanze. A dei fratelli che stavano lavorando un territorio non assegnato in una zona prevalentemente cattolica fu consigliato di farsi dare dal capo del villaggio il permesso di andare di porta in porta, essendo lui a comandare nel villaggio. Che accadde quando i Testimoni si recarono dal capo?

Il fratello incaricato del gruppo narra: “Parcheggiammo le macchine fuori del perimetro del villaggio, quindi tre di noi entrammo nel villaggio e chiedemmo della casa del capo. Alcuni abitanti del posto ci accompagnarono a una casa poco distante dal centro del villaggio, dove fummo presentati al capo e alla sua famiglia. Era un uomo dall’aspetto imponente, con una grande massa di capelli bianchi e dal portamento grave, quale si addice a un capo. Era colto e parlava correntemente l’inglese. Ci disse di portare nel villaggio tutti i fratelli e le sorelle del nostro gruppo. Quindi ci fece sedere tutti mentre lui mandava dei giovani a tutte le case per dire agli abitanti di ascoltarci. Così il nostro gruppo, suddiviso in coppie, trascorse le successive due ore e mezza visitando ciascuna casa. La maggior parte degli abitanti ci invitarono a entrare e molti accettarono le pubblicazioni. Quando avemmo finito di andare di casa in casa, il capo ci invitò di nuovo a sederci davanti a lui. Spiegò che non credeva più negli insegnamenti cattolici, essendo del parere che le chiese della cristianità avevano fatto il ‘lavaggio del cervello’ agli abitanti del villaggio. Ci invitò cortesemente a tornare, dicendo che forse avrebbe ricevuto una sgridata dal locale sacerdote cattolico, ma che non gliene sarebbe importato nulla”.

Mastermind è il nome di un quiz televisivo trasmesso in Nuova Zelanda da una rete nazionale. Nel corso di questa trasmissione, a quattro concorrenti vengono fatte domande su un soggetto specifico di loro scelta e poi su argomenti di cultura generale. Dato che un concorrente, un avvocato, aveva scelto come suo argomento specifico da trattare “Storia e dottrine dei testimoni di Geova”, la stazione televisiva chiese all’ufficio della filiale di preparare 30 domande per il programma e di presentarle.

Al programma fu fatta pubblicità per tutta la settimana precedente la trasmissione, e naturalmente ogni volta che veniva fatta pubblicità al programma il nome di Geova compariva sullo schermo televisivo, visibile a decine di migliaia di spettatori. Quando il programma andò in onda, gli spettatori udirono risposte a domande quali:

Che colore e che forma aveva il segno usato per identificare i testimoni di Geova nei campi di concentramento nazisti?

In agosto del 1985, 94.000 Testimoni furono presenti ad assemblee tenute in quale paese comunista?

Altre domande ebbero a che fare con la Scuola missionaria di Galaad (Watchtower Bible School of Gilead), i presidenti della Società, il palo e la croce, Armaghedon e i motivi scritturali di divorzio.

La filiale scrive: “Siamo felici di dirvi che è stata data testimonianza non solo ai telespettatori, ma anche al personale della stazione televisiva che aveva il compito di fare ricerche sulle domande e a tutti coloro che hanno avuto a che fare con l’allestimento del programma”.

Paesi in cui l’opera è vietata

“Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”, disse il Signore Gesù. Ai nostri giorni questa persecuzione include il fatto che i suoi discepoli sono al bando in 36 paesi. — Giov. 15:20.

Varie azioni contro l’attività teocratica sono state compiute l’anno scorso in diversi paesi dell’Africa. La filiale di uno di questi paesi scrive: “Un gruppo di soldati armati di mitra ha scavalcato il recinto del luogo dove stavamo costruendo, sopraffatto il guardiano, aperto i cancelli e occupato la proprietà. Da allora i soldati sono lì, e l’immobile è stato trasformato in caserma per l’addestramento di nuove reclute. Nonostante le numerose lettere inviate alle autorità e la mediazione di agenti diplomatici, ogni sforzo per riottenere la proprietà e le pubblicazioni ivi tenute in deposito è stato finora vano. Poi, quattro mesi dopo questo spossessamento, il presidente del Consiglio della Magistratura e ministro della Giustizia sollecitò la chiusura di qualsiasi centro di attività e l’azione penale contro chiunque venisse trovato a predicare questa religione illegale. Cinque mesi più tardi, lo stesso presidente convocò una riunione di rappresentanti di tutte le denominazioni religiose, alla quale condannò in particolare i testimoni di Geova, dicendo che sono dei veri e propri demoni”.

Ciò nonostante i fratelli in quella nazione continuano a dare una coraggiosa testimonianza. Per esempio, a tutte le autorità del territorio di un sorvegliante di circoscrizione venne inviato un comunicato ufficiale col quale si lamentava l’accresciuta attività dei Testimoni e veniva ricordata ai funzionari l’esistenza del bando. Malgrado ciò il sorvegliante di circoscrizione decise che, accompagnato da un fratello locale, avrebbe fatto visita al sindaco di una zona. Prima di andare pregarono ferventemente Geova. Non avendo trovato il sindaco a casa, si recarono nel suo ufficio, dove spiegarono chi erano. Con loro sorpresa, egli chiuse l’ufficio e li invitò a casa sua. Sapendo che di recente gli era morta la moglie, i fratelli gli diedero conforto con le Scritture. Poi il sindaco chiese loro perché continuavano a predicare pur sapendo di essere al bando. Essi ragionarono con lui facendo uso delle Scritture, ed egli accettò un libro e cinque opuscoli.

In un paese dell’Asia l’opera è vietata da 13 anni. Durante lo scorso anno di servizio i fratelli sono stati oggetto di accresciuta opposizione. Eppure hanno avuto un aumento del 10 per cento nel numero dei proclamatori e un nuovo massimo di studi biblici a domicilio.

In questo paese è stato iniziato uno studio biblico con la moglie di un ufficiale dell’esercito. Ben presto lei e i suoi cinque figli cominciarono a frequentare le adunanze. Ebbe inizio una forte opposizione da parte del marito, il quale la picchiava persino col cinturone. Mentre questa aspra opposizione continuava, la donna si sforzava di mettere in pratica i princìpi cristiani appresi. La coerenza della sua buona condotta cristiana finì per fare profonda impressione sul marito. Da quel momento egli si è messo in pensione e ora studia la Bibbia con un fratello.

Nonostante i bandi in vigore in un certo numero di paesi e le restrizioni che essi comportano, Geova ha riccamente benedetto gli sforzi del suo popolo. Nel frattempo Geova ha dimostrato che la sua mano non è corta. Le pecore vengono nutrite e molti nuovi stanno ora riconoscendo la fonte della vera speranza. — Sal. 18:2.

[Nota in calce]

^ par. 92 Per ulteriori informazioni, vedi La Torre di Guardia del 1° novembre 1989.

[Prospetto a pagina 18]

Assemblee di distretto del 1989 in Polonia

CITTÀ DATA PRESENTI BATTEZZATI

Poznań 4-6 agosto 40.442 1.525

Katowice 4-6 agosto 65.710 2.663

Varsavia 11-13 agosto 60.366 1.905

TOTALI 166.518 6.093

[Prospetto alle pagine 34-41]

RAPPORTO MONDIALE DEI TESTIMONI DI GEOVA PER L’ANNO DI SERVIZIO 1989

(Vedi l’edizione stampata)

[Cartina a pagina 18]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

POLONIA

Poznań

Varsavia

Katowice

[Immagine a pagina 6]

Lo scorso anno di servizio sono stati battezzati 263.855 nuovi discepoli

[Immagini a pagina 13]

Assemblee “Santa devozione” in Italia: annuncio della pubblicazione del nuovo libro “I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande”, e giovani che con orgoglio mostrano il loro nuovo libro

A un’assemblea negli Stati Uniti: annuncio della pubblicazione del libro “La Bibbia: Parola di Dio o dell’uomo?”

[Immagini a pagina 19]

Lo Stadio Slaski a Chorzów, presso Katowice, gremito di partecipanti all’assemblea; numerosissimi i battezzati

[Immagini a pagina 20]

I delegati dell’Europa orientale erano entusiasti d’essere fra le grandi folle presenti all’assemblea di Poznań, dove è uscito in lingua polacca il nuovo opuscolo “Dovreste credere nella Trinità?”

[Immagini a pagina 21]

Lo stadio di Varsavia era gremito di delegati provenienti da 28 paesi. Qui parti del programma furono tradotte simultaneamente in 16 lingue. In piedi, il traduttore francese e, accanto, due oratori polacchi

[Immagine a pagina 22]

Gli studenti della prima classe europea della Scuola di Addestramento per il Ministero si sono diplomati a Vienna il 18 giugno 1989

[Immagini a pagina 23]

Negli Stati Uniti gli studenti della terza classe della Scuola di Addestramento per il Ministero si sono diplomati il 13 novembre 1988, e quelli della quarta classe l’11 giugno 1989

[Immagine a pagina 27]

La filiale di Maurizio comprende locali adibiti a uffici e altri ad abitazione. Su un lato della proprietà sorge una Sala del Regno

[Immagini a pagina 28]

Quattro diversi edifici circondati da lussureggianti giardini tropicali formano il complesso della Betel nel Salvador, per un totale di 8.900 metri quadrati. Il complesso comprende un nuovo atrio e una sala da pranzo capace di 200 posti; vi sono inoltre stanze sufficienti per ospitare 72 volontari della Betel

[Immagini a pagina 29]

Il complesso della filiale del Perú comprende una nuova Sala del Regno e un deposito, più 36 altre stanze che portano a 58 il totale delle camere. Qui a destra, l’atrio

[Immagini a pagina 30]

Il nuovo edificio residenziale di otto piani della filiale del Giappone ha 8.980 metri quadrati di superficie utile, e comprende 128 camere per i volontari della Betel. Qui a destra, l’atrio. La nuova tipografia ha una superficie utile di 22.600 metri quadrati