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Malaysia

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“ERA uno splendido pomeriggio domenicale reso piacevole da una leggera brezza nonostante il caldo, che si aggirava sui 32°C, e la forte umidità. Era il 1938. Venivo dall’Australia e mi trovavo in Malesia da poco, per cui non mi ero ancora abituato a predicare nelle sontuose ville abitate dagli amministratori inglesi e australiani delle grandi piantagioni di alberi produttori di caucciù.

“Il nostro gruppo era formato da tre pionieri e la nostra tattica era questa: io mi recavo nella casa dell’amministratore e i miei due compagni raggiungevano quatti quatti le capanne dei lavoratori indiani per predicare loro. Il fatto è che a molti amministratori delle piantagioni non andava troppo a genio che parlassimo ai loro dipendenti, per il timore che un po’ di istruzione suscitasse in loro insoddisfazione.

“Fermammo l’auto proprio in riva a un fiumiciattolo: si poteva vedere la casa dell’amministratore sull’altra sponda e Kurt e Willy proseguirono subito in direzione dei lavoratori. Io attraversai il fiume su una piccola canoa ormeggiata lì nei pressi e mi avviai a piedi verso la casa.

“Il mio obiettivo principale era quello di non farmi congedare troppo in fretta, poiché se tornavo all’auto e non me ne andavo abbastanza presto, l’amministratore si sarebbe insospettito.

“Arrivai solo fino ai piedi della scala che conduceva alla casa. L’amministratore e sua moglie stavano prendendo il tè sulla veranda. Mentre mi avvicinavo con la mia grande borsa in mano l’uomo mi osservava e non appena ebbi appoggiato il piede sul primo scalino, gridò con tono burbero: ‘Ehi! Riattraversi il fiume e se ne vada! È domenica pomeriggio e sto prendendo il tè con mia moglie. Non sono qui per ricevere visite di affari’.

“Adesso, pensai fra me, sono proprio nei guai. Ma avevo nella borsa una lettera di presentazione della Società proprio per casi come questo, così dissi: ‘Mi scusi, ma ho una lettera di presentazione che desidero farle leggere’.

“‘Non voglio leggerla’, replicò, ancora più burbero. ‘E scenda da quel gradino!’

“Pregai in silenzio per trovare una soluzione. Decisi anche di cercare di guadagnare tempo, per cui dissi in fretta: ‘Veramente, è cosa della massima importanza’. Nel contempo salii un altro gradino.

“Evidentemente questo lo fece infuriare per cui mi urlò con voce altissima: ‘Le ho detto di scendere quei gradini!’

“A questo punto, con mia sorpresa, sua moglie si alzò all’improvviso da tavola e venne a fermarsi dietro suo marito. Lo circondò con entrambe le braccia, e appoggiò il mento sulla sua spalla. Poi mi disse con calma: ‘Gradisce una tazza di tè?’

“L’uomo guardò la moglie stupefatto. L’aria era carica di tensione. Non sapevo da che parte guardare. Non si sentiva volare una mosca. Infine l’amministratore disse con tono molto più tranquillo: ‘Bene, venga a prendere una tazza di tè, ma non apra quella borsa!’

“Così ci mettemmo a sedere per prendere una gradevole tazza di tè e una fetta di torta. La tensione si stava allentando e ben presto chiacchieravamo amichevolmente del più e del meno. Poco dopo l’amministratore cominciò a parlare di quello che succedeva nel mondo e mi chiese cosa pensavo del fatto che in Italia era andato al potere Mussolini: ‘Mi domando che tipo fosse Mussolini prima di darsi alla politica e diventare dittatore dell’Italia. Che lavoro faceva?’

“Al che dissi: ‘Credo di poterle rispondere’, e senza dare nell’occhio tirai fuori dalla borsa il libro Nemici. Lessi a pagina 13 che Mussolini aveva fatto il muratore, che era stato un agitatore politico e che era diventato capo di un partito politico, guidando nel 1922 la marcia su Roma, e che era diventato poco dopo primo ministro o governante assoluto. Poi rimisi il libro nella borsa e la chiusi.

“L’amministratore era visibilmente colpito. La moglie chiese: ‘Cos’è quel libro che stava leggendo?’

“‘Oh’, dissi, ‘è solo un libro che parla di tante cose’.

“Ma ormai la sua curiosità era stata destata e chiese se poteva dare un’occhiata al libro. Naturalmente ricordavo che mi era stato vietato di aprire la borsa, ma ecco che la moglie mi chiedeva con la mano tesa di vedere il libro. Guardai l’amministratore che piuttosto a malincuore fece cenno di sì. Così le porsi il libro.

“Ben presto tutti i libri e la Bibbia che avevo nella borsa erano sparsi sul tavolo. Alla fine vollero tutta la letteratura che avevo con me: sette libri, una Bibbia nuova e l’abbonamento sia alla Torre di Guardia che a Consolazione [ora Svegliatevi!].

“E così, dopo tre quarti d’ora di amichevole conversazione, mi accompagnò fino alla scala, mi strinse la mano e disse: ‘Mi dispiace dell’accoglienza che ha avuto, ma la scorsa domenica pomeriggio, mentre ero qui seduto con mia moglie a prendere il tè, è venuto un tizio che voleva venderci dell’olio, e mi ha molto seccato. Lei ne ha fatto le spese. Ma posso assicurarle che la prossima volta che verrà uno di voi riceverà un’accoglienza migliore’.

“Così tutto finì bene. A questo punto anche Kurt e Willy avevano terminato di predicare nelle capanne dei lavoratori; pertanto riprendemmo il nostro cammino, rallegrandoci per come Geova aveva benedetto i nostri sforzi quel pomeriggio”.

Questo era il tipo di esperienze che avevano i primi missionari, come ad esempio Ted Sewell, mentre lavoravano sodo per promuovere l’opera di predicazione in Malesia alla fine degli anni ’30. * Oggi che è passato più di mezzo secolo, i metodi di testimonianza sono alquanto cambiati, ma viene predicata la stessa buona notizia dell’istituito Regno di Geova. Adesso, tuttavia, il messaggio è stato divulgato in ogni angolo di questo pittoresco e affascinante paese, non più chiamato Malesia ma Malaysia.

Benvenuti in Malaysia, paese dalle svariate culture

La lunga penisola tropicale malese è situata proprio sopra l’isola di Singapore, a cui è collegata da un viadotto stradale e ferroviario lungo un chilometro che attraversa lo Stretto di Johore, un esiguo braccio di mare. È situata appena a nord dell’equatore e confina a ovest con lo Stretto di Malacca e a est con il Mar Cinese Meridionale. La Malaysia comprende l’ex Malesia (ora chiamata Malaysia Peninsulare) e i due territori del Sabah e del Sarawak nel Borneo settentrionale (che formano la Malaysia Orientale). È davvero un paese dalle svariate culture in ogni senso, con una popolazione che supera i 18 milioni di abitanti. La popolazione è costituita per oltre metà da malesi, mentre il resto è formato essenzialmente da cinesi. Ci sono anche una non trascurabile minoranza di indiani e un piccolo numero di eurasiatici e di europei che ne fanno la popolazione più cosmopolita di questa regione tropicale.

La Malaysia è anche un paese di sorprendenti contrasti. Nelle città, grattacieli e minareti sono in stridente contrapposizione alle capanne col tetto di paglia. Il paesaggio rurale, tuttavia, è per lo più dominato da foreste tropicali, risaie e fertili pianure, costellate di kampong, come vengono chiamati i villaggi, e orlate di spiagge di sabbia dorata. Ma ovunque c’è una lussureggiante vegetazione, in tutte le tonalità del verde, che alcuni descrivono come “verde dalle mille sfumature”.

I malaysiani sono in genere persone amichevoli. Lo stile di vita varia, e si passa da quello occidentale più sofisticato al modo di vivere tradizionale e semplice degli umili contadini. Al turista sono offerti gli spettacoli più svariati date le numerose culture del paese. E in cima alla lista delle cose più piacevoli c’è il cibo malaysiano; sono pochi, infatti, i paesi dove si mangia così bene eppure con così poco.

Parlando di culti, l’Islam è stato dichiarato religione nazionale, sebbene la Costituzione della Malaysia garantisca libertà di culto anche ad altre religioni. Il risultato è che persone di molte fedi — musulmani, buddisti, indù, taoisti, cattolici e protestanti di molte sette — vivono insieme in relativa armonia. Comunque, è vietato per legge fare proseliti tra i musulmani.

Sviluppi politici di vasta portata

Negli anni ’30 la Malesia era ormai divisa in molti stati, alcuni dei quali erano governati dagli inglesi, altri da sultani che venivano “consigliati” da funzionari inglesi. Questo fece della penisola una colonia inglese a tutti gli effetti, e gli abitanti impararono a vivere alla maniera inglese, anche se, com’è ovvio, le diverse razze vivevano e si sviluppavano, in buona misura, separatamente.

Durante la seconda guerra mondiale la regione fu occupata dalle forze giapponesi. Quindi, dalla fine degli anni ’40 sino a metà degli anni ’50, la scena cambiò, essendo l’intero paese sconvolto da violenti disordini e perfino da feroce guerriglia. Infine, dopo che nel 1957 era stata ottenuta l’indipendenza dalla Gran Bretagna, fu ristabilita la calma. Poi nel 1963 la Malesia si unì alle ex colonie britanniche del Sabah, del Sarawak e di Singapore per formare una federazione di stati chiamati collettivamente Malaysia. Nel 1965 Singapore si ritirò dalla federazione divenendo una repubblica indipendente.

I primi semi di verità raggiungono la Malesia

Nel 1912 Charles Taze Russell, primo presidente della Watch Tower Society, intraprese un giro di predicazione intorno al mondo. Durante il viaggio pronunciò un discorso pubblico nella città di Singapore e un altro a Penang, in Malesia. Dopo queste due conferenze si fece ben poco per coltivare l’interesse destato, a parte i volantini inviati dall’India dal fratello S. P. Davey a molti indiani che si erano trasferiti in Malesia. Lo scoppio della prima guerra mondiale, però, interruppe qualsiasi tentativo di diffondere i semi del Regno in questa regione.

Nel 1923 Harris e Freda Frank, che abitavano a Ceylon (attuale Srī Lanka) con i loro figli, quattro maschi e sei femmine, emigrarono in Malesia. Si stabilirono a Batu Caves, non lontano da Kuala Lumpur, ora capitale federale. Freda faceva parte degli Studenti Biblici, come si chiamavano allora i testimoni di Geova, ed era battezzata, ma Harris no, anche se gli piaceva leggere La Torre di Guardia e L’Età d’Oro (ora Svegliatevi!), inviate in abbonamento dalla filiale dell’India. Nel 1931 i Frank furono per breve tempo visitati da due giovani pionieri di Bombay, Claude Goodman e Ron Tippin, che trascorsero vari mesi in Malesia e a Singapore predicando di casa in casa. Tuttavia, avevano solo letteratura in inglese, per cui limitarono la loro attività al campo di lingua inglese. La breve visita di questi primi due zelanti missionari fu molto incoraggiante per Freda Frank che si trovava isolata.

Pionieri australiani vengono a dare una mano

Al principio degli anni ’30 la regione del Pacifico meridionale e del Sud-Est asiatico fu posta sotto la direttiva della filiale australiana che cominciò subito a inviare missionari. Il primo ad arrivare fu George Schuett, a cui si unì alcuni mesi dopo un pioniere inglese di nome Peck, il quale aveva predicato in Papua Nuova Guinea. Nei pochi anni successivi una dozzina o più di altri predicatori a tempo pieno provenienti da Australia, Nuova Zelanda e Germania prestarono servizio in Malesia per diversi periodi, ma per svariate ragioni nessuno rimase in un posto abbastanza a lungo da poter vedere i frutti delle sue fatiche.

Poi nel 1936, con l’apertura di un deposito di letteratura a Singapore, cominciò a prendere forma una disposizione più permanente. Fu nominato l’australiano Harold Gill perché si occupasse del deposito. Due anni prima, nel 1934, Frederick (Jimmy) James e la sua famiglia si erano trasferiti dall’India stabilendosi a Singapore. La sua casa si trovava nel bel sobborgo di Katong, ed egli offrì parte della sua casa da usare come deposito della Società. Oltre a ciò, vi si tenevano le adunanze e vi abitavano i pionieri.

Nella casa dei James si teneva regolarmente uno studio di gruppo sul libro L’Arpa di Dio, e i vicini erano invitati ad assistervi. Una coppia di vicini, Frank e Win Hill, insieme ai loro tre figli, furono infine battezzati.

Ogni tanto i fratelli di Singapore facevano visita alla famiglia Frank a Batu Caves, andando e tornando nello stesso fine settimana. Durante questi lunghi viaggi, usando un’auto munita di impianto acustico si facevano ascoltare i discorsi registrati del fratello Rutherford, allora presidente della Società, e si faceva un po’ di opera di predicazione di casa in casa a Kuala Lumpur. Così, anche se in misura molto limitata, i semi della verità venivano piantati in Malesia.

Arrivano altri pionieri con la Lightbearer

La Lightbearer era un’imbarcazione equipaggiata dalla filiale della Società in Australia appositamente per compiere l’opera nella zona di Singapore e della Malesia. Con un equipaggio formato da sette robusti pionieri ed Eric Ewins delle Figi come capitano, la Lightbearer arrivò a Singapore il 7 agosto 1935 e rimase per un po’ nel porto prima di far vela lungo la costa occidentale della Malesia. Alcune città visitate in questo modo furono: Johore Bahru, Muar, Malacca, Klang, Port Swettenham (attuale Port Klang) e Penang. Nei luoghi in cui la Lightbearer era ormeggiata venivano trasmessi i discorsi registrati del fratello Rutherford attraverso l’altoparlante, dopo di che si facevano visite di casa in casa per distribuire letteratura.

Ogni tanto i fratelli della Lightbearer si spingevano nell’interno, e a Batu Caves incontrarono la famiglia Frank, con la quale parteciparono a piccole adunanze e al servizio di campo. In occasione di una di queste visite la sorella Frank ebbe la grande gioia di vedere alcuni suoi familiari battezzarsi. Durante questi giri lasciavano molta letteratura, ma Eric Ewins riferì: “L’opera di testimonianza non sembrava produrre alcuna impressione durevole sulla gente. Accettavano facilmente letteratura, ma avevano bisogno di studi biblici a domicilio regolari, che allora non si facevano”.

Passi per rendere più stabile l’organizzazione

Nel 1937 Harold Gill fu richiamato a Sydney e a occuparsi del deposito di Singapore fu mandato Alfred Wicke. Intanto, pionieri come Ted Sewell dell’Australia e Kurt Gruber e Willy Unglaube della Germania spargevano i semi della verità in Malesia. Poi, dopo che ebbe annunciato le sue intenzioni di sposarsi nel 1939, Alfred Wicke fu assegnato alla Malesia, dove doveva raggiungere Kurt Gruber a Penang, e per aver cura del deposito venne George Powell dall’Australia.

Thelma, la fidanzata di Alfred Wicke, era in viaggio su una nave partita da Sydney e diretta a Singapore dove avrebbe dovuto sposare Alfred per compiere poi insieme a lui l’opera di pioniere a Penang. Tuttavia la sua nave era a qualche giorno di navigazione da Perth quando fu annunciato lo scoppio della seconda guerra mondiale. Tutti i finestrini e gli oblò della nave furono oscurati e fu necessario seguire una rotta a zigzag attraverso l’Oceano Indiano per schivare eventuali sottomarini nemici. Ma Thelma arrivò sana e salva e il matrimonio fu celebrato una settimana dopo. Poi, in auto, raggiunsero Penang, distante 800 chilometri. La sorella Wicke fu la prima sorella australiana a prestare servizio come pioniera in Malesia.

A quell’epoca l’opera dei Testimoni consisteva essenzialmente nel distribuire una gran quantità di letteratura, senza che in pratica si facessero visite. Perciò quando i Wicke ebbero percorso sistematicamente il territorio dell’isola di Penang, passarono sul continente. Predicarono con zelo da Alor Setar nel nord venendo giù lungo la costa occidentale e fermandosi nelle città e nelle campagne, dove distribuirono letteratura in oltre 20 lingue.

Un sikh diventa Testimone

Mentre davano testimonianza a Kuala Kangsar, nello stato di Perak, i Wicke ricevettero una visita inaspettata da uno studente sedicenne che abitava in una città vicina. Si chiamava Puran Singh ed era un sikh, come si capisce dal suo nome. Aveva ricevuto l’opuscolo della Società intitolato Dove sono i morti? ed era rimasto così colpito leggendolo che aveva scritto un articolo su questo soggetto per la rivista della sua scuola. Aveva scritto al deposito di Singapore, chiedendo ulteriori informazioni e gli avevano comunicato l’indirizzo dei Wicke. Era andato immediatamente a conoscerli percorrendo oltre 50 chilometri in bicicletta.

Il giorno dopo accompagnò Alfred Wicke in un giro di predicazione nelle campagne, “solo per vedere come si fa”. Appena terminati gli studi questo giovane risoluto se ne andò di casa, poi percorse 240 chilometri in bicicletta per assistere a un’assemblea a Kuala Lumpur, dove simboleggiò la sua dedicazione a Geova con il battesimo in acqua, e adottò il nome di George Singh. Intraprese immediatamente il ministero a tempo pieno. E così George Singh ebbe il privilegio d’essere il primo malese a intraprendere il servizio di pioniere. Subito dopo la Società lo trasferì in India, dove continua a servire Geova fedelmente.

La seconda guerra mondiale e l’invasione giapponese

Non molto tempo dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939 l’opera di predicazione fu interrotta. I risultati? I pionieri non erano più in grado di sostenersi finanziariamente per cui i Wicke, anche se di malavoglia, tornarono a Singapore. Comunque, erano soddisfatti sapendo che, nei 20 mesi durante i quali avevano prestato servizio in Malesia dopo le loro nozze, avevano distribuito più di 50.000 libri e opuscoli che parlavano del messaggio del Regno. È interessante notare che allo scoppio della guerra c’erano solo 16 proclamatori che facevano rapporto di servizio di campo a Singapore e in Malesia. Poco più di 18 mesi dopo, però, fecero rapporto 36 proclamatori!

Poi gli eventi precipitarono. Nel giugno 1941, dopo un viaggio in Thailandia, fu negato a George Powell il permesso di rientrare a Singapore per cui dovette tornare a Bangkok con la stessa nave. In luglio gli ultimi tre ministri a tempo pieno, Len Linke e Alfred e Thelma Wicke, furono espulsi e rimandati in Australia. Sei mesi dopo gli eserciti giapponesi avanzarono rapidamente attraverso le foreste malesi e il 14 febbraio 1942, in un baleno, conquistarono la possente fortezza di Singapore.

Si chiudeva così un altro capitolo nella storia del popolo di Geova a Singapore e in Malesia. George Powell finì in un campo di prigionia in Thailandia insieme a Ted Sewell. Jimmy James e sua moglie, insieme a Frank Hill, furono messi in prigione dai giapponesi a Singapore. Altre famiglie, tra cui Win Hill e i suoi figli, poterono lasciare Singapore prima dell’invasione e recarsi in Australia. Alcuni andarono in Inghilterra. Altri, fra cui quasi tutta la famiglia Frank, fuggirono in India, con quei pochi averi che riuscirono a portare con sé.

L’opera di testimonianza riprende

Meno di due anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, il 28-29 marzo 1947, Nathan H. Knorr, allora presidente della Società, e Milton G. Henschel, suo segretario, visitarono Singapore nel corso del loro viaggio di servizio intorno al mondo. Ci sarebbe stato qualcuno ad accoglierli?

Sì, Frank Dewar, pioniere ed ex membro dell’equipaggio della Lightbearer, andò a dar loro il benvenuto. Ma non era solo. Jimmy James, la cui moglie era morta in un campo di prigionia, era stato liberato e ora lavorava a Singapore come tecnico ed elettricista nel famoso Raffles Hotel, e lì i fratelli in visita poterono alloggiare e incontrare gli altri pochi fratelli ancora a Singapore.

Durante la visita il fratello Knorr e il fratello Henschel tennero adunanze con nove fratelli e sorelle, e dissero loro che due diplomati di Galaad erano già in viaggio e presto sarebbero arrivati a Singapore. Così il 5 aprile 1947 arrivarono due canadesi, uno della settima classe di Galaad e l’altro dell’ottava classe, per iniziare l’opera missionaria a Singapore.

In tal modo, terminata la seconda guerra mondiale, l’opera fu ripresa. Poco dopo, nel marzo 1949, arrivarono a Singapore sei altri missionari dell’undicesima classe di Galaad. Erano Les Franks e le sue due sorelle, Aileen e Gladys, Norman Bellotti, e Alfred e Thelma Wicke, a cui naturalmente parve di tornare a casa.

E la Malesia?

Ciascun missionario fece uno sforzo particolare per tenere studi biblici a domicilio, per cui l’opera cominciò a fare vero progresso a Singapore. Così durante la seconda visita del fratello Knorr e del fratello Henschel nell’aprile 1951 venne organizzata un’assemblea a cui parteciparono 72 persone; il discorso pubblico si tenne in un bel teatro della città, il Victoria Theatre, e i presenti furono 307. Fu durante questa visita che venne aperta una filiale per curare l’opera del Regno non solo a Singapore ma anche in Malesia e nei territori del Sabah e del Sarawak, nel Borneo britannico. Ora l’attenzione poteva essere rivolta alla Malesia. Furono assegnati sei missionari a questa zona. Due di essi, James Rowe e Neil Crockett, furono in grado di predicare per un anno a Kuala Lumpur, ma gli altri quattro purtroppo poterono restare solo un mese e prestarono servizio a Penang. Il motivo per cui la loro permanenza fu così breve è una storia a sé.

Missionari a Kuala Lumpur

Al principio del 1951 arrivò nel porto di Penang, proveniente da New York, la nave Steel King con sei missionari a bordo. A Penang gli addetti all’immigrazione controllarono i passaporti dei fratelli Crockett e Rowe e li timbrarono accordando loro un permesso di soggiorno in Malesia per un anno. Ma quando controllarono i passaporti degli altri quattro missionari all’improvviso si resero conto di quanti missionari dei testimoni di Geova stessero entrando nel paese. Dissero ai missionari che i nuovi regolamenti vigenti non avrebbero consentito ai Testimoni stranieri di rimanere nel paese. Tuttavia, dato che sul passaporto dei fratelli Crockett e Rowe era già stato apposto il visto per un anno, fu permesso loro di restare, ma agli altri quattro fu concesso di rimanere a Penang solo un mese, dopo di che dovettero lasciare il paese e furono assegnati alla Thailandia.

La filiale assegnò i fratelli Crockett e Rowe a Kuala Lumpur. Fu subito aperta una casa missionaria al numero 25-A di Klang Road, a circa 3 chilometri dal centro cittadino. C’era solo una proclamatrice attiva nella città, la sorella Mackenzie, un’anziana eurasiatica. Immaginate la sua gioia quando i due missionari si unirono a lei nel servizio!

Sebbene la verità fosse stata predicata in qualche misura negli anni ’30 e al principio degli anni ’40, lavorare di nuovo il territorio nel 1951 fu un po’ come predicare in territorio vergine. I due missionari erano ansiosi di percorrere il territorio il più in fretta possibile. Mossi dal vivo desiderio di cercare probabili pecore, trascorsero intere giornate nonché serate a predicare e rivisitare gli interessati. Perciò non era insolito per loro distribuire un centinaio di libri in un mese. Così, in breve tempo, ciascun missionario teneva 15 o 16 studi biblici al mese. E dopo circa sei mesi fu stabilita la prima congregazione, alle cui adunanze assistevano fino a 14 persone.

Dato che più o meno nello stesso periodo erano attivi in Malesia i rivoluzionari comunisti, non era prudente per gli occidentali avventurarsi fuori del perimetro della città perché c’era pericolo di imboscate e di essere uccisi come sospetti proprietari di una piantagione o come funzionari del governo coloniale. Tuttavia la sorella Mackenzie aveva un figlio, George, che abitava in una provincia lontana e che voleva studiare la Bibbia. Cosa potevano fare i missionari per visitarlo, visto quanto era pericoloso viaggiare? Il fratello Crockett ebbe un’idea: mescolarsi alla gente del posto. Così saliva su un vecchio autobus che faceva servizio nelle varie province e si sedeva fra gli altri passeggeri che portavano con sé galline che chiocciavano e maiali che stridevano. C’erano parecchi momenti di tensione. Quando l’autobus faceva una curva, i passeggeri non sapevano mai cosa li aspettava. C’era il rischio di cadere in un’imboscata e di essere investiti da una raffica di proiettili. È un piacere dire che per tutti i mesi in cui ci si recò a fare lo studio a George non ci fu mai nessun episodio in cui la vita fosse in pericolo. Tra parentesi, George venne infine battezzato e divenne un anziano tenuto in grande stima. Tale rimase fino alla sua morte avvenuta nel 1986.

Fin troppo presto il permesso di soggiorno dei due missionari in Malesia fu sul punto di scadere. La loro richiesta che venisse prolungato sarebbe stata accolta? Ogni speranza svanì allorché ricevettero una risposta negativa.

Pertanto il fratello Crockett e il fratello Rowe si accomiatarono con tristezza dai fratelli malesi e si imbarcarono per la Thailandia dove avrebbero continuato il servizio missionario. La loro partenza fece cessare l’opera in Malesia?

È un piacere dire che l’opera non cessò. Al principio degli anni ’50 c’erano anche alcuni Testimoni che risiedevano in Malesia. Vi erano tornati e vi si erano ristabiliti dopo la seconda guerra mondiale. Fu così disposto che il sorvegliante di circoscrizione venisse da Singapore per visitarli periodicamente allo scopo di mantenerli in contatto con l’organizzazione di Dio ed edificarli spiritualmente. Per di più certi fine settimana i fratelli di Singapore organizzavano campagne nei territori della Malesia, che raggiungevano attraverso il viadotto, predicando in città distanti fino a 240 chilometri.

Penang di nuovo al centro dell’attenzione

La filiale di Singapore fu informata che due giovani studentesse di Penang stavano mostrando un insolito interesse per l’opera del popolo di Geova. Avevano ricevuto il libro “La verità vi farà liberi” dai missionari che vi avevano prestato servizio per un mese. Il sorvegliante di circoscrizione, Les Franks, di Singapore, avrebbe dovuto visitare Penang per valutare il grado di interesse di queste due ragazze. Rimase sbalordito dal loro profondo intendimento e dal loro zelo. Una di esse aveva già faticosamente ricopiato a macchina gran parte del libro per poter far conoscere ad altri il messaggio del Regno. Non sapevano come ottenerne altre copie, poiché la corrispondenza che avevano inviata all’indirizzo di Singapore era tornata indietro con la scritta “Sconosciuto”, dato che l’indirizzo risaliva a prima della guerra. Avevano anche cominciato ad andare di porta in porta ma con scarsi risultati e avevano perfino ricevuto secchi rifiuti, soprattutto a causa della loro mancanza di tatto e di preparazione sul modo di avvicinare i padroni di casa e su come presentare la buona notizia in modo interessante.

Fu pertanto disposto di trasferire Alfred e Thelma Wicke da Singapore a Penang affinché vi aprissero una casa missionaria. Questa casa sarebbe servita anche come deposito di letteratura per tutta la Malesia. Ben presto fu organizzata una piccola congregazione. Le due studentesse, Lee Siew Chan e Ng Yoon Chin, furono molto felici d’avere con loro il fratello e la sorella Wicke e continuarono a fare un ottimo progresso. Nel 1956, in occasione della terza visita del fratello Knorr, assisterono a un’assemblea a Singapore e si battezzarono entrambe. Terminati gli studi, intrapresero tutt’e due l’opera di pioniere. Poi ebbero la gioia di essere invitate a frequentare la 31a classe di Galaad insieme a un’altra pioniera di Singapore, Grace Sinnapillai. Nel 1958 si diplomarono a Galaad ricevendo i diplomi all’assemblea internazionale “Volontà divina” nello Yankee Stadium di New York, dopo di che furono rimandate in Malesia per partecipare all’espansione dell’opera in questo paese.

Predicata più estesamente la buona notizia a Kuala Lumpur

Norman Bellotti e Gladys Franks avevano servito come missionari a Singapore dal 1949. Nel 1955 si sposarono dopo di che vennero assegnati a Kuala Lumpur. Così fu stabilito nella capitale malese un nuovo punto d’appoggio e questo permise di contattare e radunare alcuni di quelli che avevano mostrato interesse quattro o cinque anni prima, durante l’anno di permanenza dei missionari Rowe e Crockett.

Intanto Les Franks, che prestava servizio come sorvegliante di circoscrizione, viaggiava lungo la costa occidentale della Malesia. Erano tempi pericolosi per viaggiare a causa della guerriglia in atto contro il governo coloniale britannico. “Durante i viaggi in treno”, rammenta Les, “gli altri passeggeri ed io passavamo la maggior parte del tempo sdraiati sul pavimento della carrozza, perché i guerriglieri sparavano all’impazzata dalla foresta che costeggiava i binari della ferrovia”. Ma c’erano anche episodi meno seri. Una volta, per esempio, mentre visitava un uomo addetto a varie draghe in una miniera di stagno, Les girò un interruttore pensando di accendere la luce della sua camera da letto. Ma in effetti quell’interruttore aveva fatto scattare una sirena e accendere le luci di emergenza illuminando l’intero campo! Con suo grande imbarazzo, tutti gli abitanti si svegliarono e si prepararono immediatamente a combattere, pensando si trattasse di un attacco di guerriglieri.

Nel 1958 Les sposò Margaret Painton, una missionaria australiana che prestava servizio in Giappone. Furono assegnati a Kuala Lumpur per sostituire Norman e Gladys Bellotti, trasferiti poi nella città di Ipoh. I Bellotti aiutarono a formare la congregazione di Ipoh e poi furono richiamati a Singapore perché Norman doveva sostituire il servitore di filiale.

In precedenza l’ex servitore di filiale aveva sposato una missionaria e aveva continuato a prestare servizio nella filiale, ma dato che era in arrivo un bambino fu costretto a trovarsi un lavoro per provvedere alla famiglia.

Il lavoro assiduo e costante e il buon esempio di queste tre coppie di missionari fecero molto per porre l’opera del Regno su una buona e solida base in vista dell’incremento futuro.

Una nuova federazione e una nuova filiale

Mentre si verificavano questi sviluppi teocratici, avvenivano anche grandi cambiamenti politici in tutta la Malesia e a Singapore. Come abbiamo già spiegato, la Malesia ottenne l’indipendenza dal dominio britannico nel 1957, e sei anni dopo nasceva la Federazione della Malaysia, che includeva Singapore. Ma poi nel 1965 Singapore si ritirò dalla Malaysia per diventare una repubblica indipendente.

Nel 1972 si ritenne necessario e opportuno aprire una filiale della Società in Malaysia e sembrò che il posto più logico fosse Penang. Pur non trovandosi in posizione centrale dal punto di vista geografico, era il luogo in cui da molti anni operava con successo il deposito di letteratura della Società. Alfred Wicke fu nominato sorvegliante della nuova filiale malaysiana. In quel tempo circa 200 proclamatori facevano rapporto in otto congregazioni della Malaysia.

Non è una cifra molto alta se si pensa che erano passati quattro decenni da quando i primi missionari erano arrivati in Malaysia. Ovviamente il progresso era stato lento. Una ragione è che oltre metà della popolazione della Malaysia è musulmana e rammenterete che la legge vieta a persone di altre religioni di fare proseliti tra i musulmani. Il resto della popolazione, prevalentemente cinese e indiana, professa il buddismo, il taoismo e l’induismo, e la gente è imbevuta di tradizioni non scritturali. La minoranza “cristiana” è divisa in molte sette e la maggior parte delle persone è tenuta sotto controllo dai rispettivi sacerdoti, pastori ed ecclesiastici.

Si aggiungano a questi problemi le numerose lingue e i numerosi dialetti, per non parlare dell’analfabetismo, e si capisce perché ci vogliono molto tempo e molta pazienza per aiutare questa gente umile a visualizzare la vita nel nuovo mondo e scuotersi di dosso le catene della superstizione e delle tradizioni. Tra i cinesi, ad esempio, viene praticata la venerazione dei genitori quando il genitore è vivo e, molto spesso, dopo la sua morte. Pertanto non è insolito che un padrone di casa dica a un proclamatore che gli piacerebbe diventare cristiano, ma dovrà aspettare che muoia sua madre. — Confronta Matteo 8:21, 22.

La nuova filiale registra un sensibile progresso

Nei primi quattro anni di servizio dopo il 1972, anno in cui fu stabilita la nuova filiale della Malaysia, ci fu in media un aumento annuo superiore al 20 per cento. Poi le cose si stabilizzarono, ma nel 1976 la cifra era salita da circa 200 a 433 proclamatori del Regno attivi. Poi nel 1980 fu raggiunta la cifra di 500 proclamatori. Nell’anno di servizio 1989 l’eccitazione crebbe quando in febbraio fu raggiunto il totale di 1.000 proclamatori, superato poi da un massimo di 1.102 prima della fine dell’anno di servizio. Nel 1991 fu anche raggiunto un massimo assoluto nel numero di battezzati in un anno, quando 164 proclamatori simboleggiarono la loro dedicazione. Il numero dei proclamatori ha continuato a crescere e nell’agosto 1992 è stato raggiunto un massimo di 1.391 proclamatori.

È vero che se c’è stato aumento, il merito principale va a Geova Dio, “che fa crescere”, ma l’incoraggiamento e l’esempio di fedeltà dato dai sorveglianti di circoscrizione e di distretto hanno nondimeno contribuito in notevole misura al costante aumento che è stato registrato nel corso degli anni. (1 Cor. 3:6, 7) Nei primi anni dopo che era stata aperta la filiale alcuni sorveglianti di circoscrizione furono Les Franks, Robert Cunard e Alfred Wicke, ognuno dei quali prestò servizio anche come sorvegliante di distretto. Altri che nel corso degli anni hanno compiuto l’opera di circoscrizione sono Norman Bellotti, Michael Freegard, Michael Chew, Chow Yee See, Khoo Soo Theong, Koh Chye Seng, N. Sreetharan e S. Thiyagaraja.

Ci sono altri fratelli e sorelle fedeli che con i loro diligenti sforzi hanno contribuito a trasformare gruppi isolati in congregazioni oltre a farne nascere di nuove in territorio vergine. Liew Lai Keen arrivò a Kuala Trengganu nel 1971 per fare l’insegnante. Benché tutto solo, cominciò immediatamente a predicare di porta in porta e infine fu formata una congregazione. Nel 1971 il pioniere speciale Michael Chew ricevette l’incarico di servire il gruppetto di fratelli di Klang. Quando si sposò, anche sua moglie Karen fu nominata pioniera speciale. Nel 1974 questo gruppetto divenne congregazione e oggi a Klang ci sono due congregazioni. Nel 1975 Koh Chye Seng intraprese l’opera di pioniere speciale nel territorio di Kuantan, e ben presto il gruppo isolato che vi era divenne congregazione. Poi, nel 1985, il fratello e la sorella Chew furono assegnati a Sitiawan, un paese isolato dove ora c’è un gruppo fiorente.

Una svolta importante tra le famiglie

Fino a quel momento la maggioranza delle congregazioni era formata di giovani che frequentavano ancora la scuola. Dopo avere dato gli esami finali e ottenuto il diploma della scuola secondaria, molti di loro, sia fratelli che sorelle, si trasferivano per andare a cercare lavoro. Anche se questo è andato a discapito della stabilità delle congregazioni, la fede e la determinazione di questi giovani sono innegabili.

Prendiamo, ad esempio, il caso di un adolescente, Tan Teng Koon. Non appena i suoi genitori scoprirono che studiava con i Testimoni cominciarono a fargli opposizione. Prima venne fatto oggetto di continui rimproveri. Poi fu bastonato. Gli venne strappata tutta la letteratura. E poiché continuava ad andare alle adunanze, per impedirglielo gli misero la bicicletta sotto chiave. Ma lui faceva tre chilometri a piedi per arrivare alla Sala del Regno. Fu costretto a nascondere tutta la letteratura. E siccome la sua Bibbia era troppo voluminosa, la spezzettò facendone vari “opuscoli”. Poi fece uno scompartimento segreto nella sua cartella per poter portare con sé alcuni di questi opuscoli e nascose il resto nella soffitta di casa. Pensava di avere trovato il nascondiglio perfetto finché non piovve e la letteratura si inzuppò! In un’occasione, mentre faceva lo studio biblico nella Sala del Regno, venne sua madre e lo trascinò via riportandolo a casa. A questo punto dispose di tenere lo studio in posti diversi e in orari diversi. Il fratello Teng Koon, che ora è sposato e ha due figli, presta servizio come servitore di ministero.

Al principio degli anni ’70, comunque, si cominciò a notare un graduale cambiamento: intere famiglie, anziché singoli individui, cominciarono ad accettare la verità. Tra le prime ci fu una famiglia di Penang: Tan Eng Hoe e sua moglie Geok Har, con i loro tre figli. Avevano ricevuto entrambi un’educazione metodista e per diversi anni la sorella Tan era stata anche l’organista della chiesa. Quando si schierò dalla parte della verità, questa famiglia dovette ingaggiare una strenua lotta e fronteggiare l’opposizione di tutti i parenti, ma si mantenne ferma. Questo a sua volta incoraggiò altre famiglie ad accettare la verità. Philip e Lily Kwa e i loro due figli furono un’altra di queste famiglie. Attualmente il fratello Kwa e il fratello Tan servono come anziani.

Spostata e ingrandita la filiale

I locali usati come casa Betel in Malaysia non sono di proprietà della Società, ma nel corso degli anni sono stati affittati edifici adatti. Quando la filiale fu aperta nel 1972 la congregazione di Penang aveva comprato da poco la propria Sala del Regno. La sala occupava il piano inferiore di una bella villetta bifamiliare a due piani in fondo a una fila di villette bifamiliari. Oltre alla spaziosa sala al pianterreno, sul retro c’era una stanza da usare come deposito della letteratura, mentre il piano superiore poteva essere utilizzato per gli alloggi. La Società aveva preso in affitto queste parti dell’edificio dalla congregazione di Penang per usarle come casa missionaria e come deposito della letteratura. Così quando fu aperta la nuova filiale, la casa missionaria e il deposito della letteratura furono trasformati in casa Betel e ufficio. La cosa funzionò magnificamente e per alcuni anni tutto filò liscio. Ma, per svariate ragioni, fu necessario spostare la filiale dalla Sala del Regno di Penang. In effetti, nei pochi anni che seguirono si dovette traslocare due volte, ma ogni volta in una località non lontana, per cui la casa Betel rimase sempre sulla bella isola di Penang.

Al principio degli anni ’80, però, si pensò che sarebbe stato opportuno avere la filiale in una posizione più centrale e che questo avrebbe permesso di dirigere meglio l’opera del Regno. Così ebbe inizio la ricerca di locali adatti nella zona di Kuala Lumpur, la capitale della nazione.

Non era facile trovare in affitto locali adatti. Ma nel 1982 furono trovate a Klang, a circa 30 chilometri da Kuala Lumpur, due villette bifamiliari a due piani quasi ultimate. A quell’epoca solo una parte di ciascuna villetta bifamiliare veniva data in affitto, ma una parte era l’ideale come casa Betel e ufficio, e l’altra poteva essere utilizzata come Reparto Spedizioni e deposito della letteratura. Come avviene spesso con gli edifici ancora in costruzione, ci furono parecchi ritardi nel portare a termine i lavori ma infine, il 1° luglio 1983, la Betel fu trasferita da Penang a Klang. Poi, nel febbraio 1986, si poté prendere in affitto un’altra parte della prima villetta bifamiliare. Così ora la filiale aveva un’intera villetta bifamiliare e la parte adiacente del secondo edificio. Poi all’inizio del 1989 si poté prendere in affitto anche l’ultima parte della seconda villetta. Così ora la filiale ha due belle villette bifamiliari di due piani l’una accanto all’altra, con spazio extra per uffici, Reparto Spedizioni e deposito della letteratura, oltre a stanze per altri beteliti.

Aumento nelle file dei pionieri

Sin da quando la filiale fu aperta nel 1972 il numero di coloro che hanno intrapreso l’opera a tempo pieno come pionieri è aumentato parallelamente a quello dei proclamatori del Regno. Quell’anno ci furono in media 214 proclamatori, di cui 32 svolgevano l’opera di pioniere regolare o speciale. Il numero dei pionieri continuò ad aumentare costantemente fino all’anno di servizio 1975, allorché, su 373 proclamatori, un massimo di 64 fecero i pionieri.

Poi nei successivi sette anni il numero dei pionieri scese costantemente finché nel 1982 si raggiunse la cifra di 50. Da allora, tuttavia, è stato registrato ogni anno un costante aumento nel numero dei lavoratori a tempo pieno, e ora siamo lieti di vedere che quelli impegnati nel servizio di pioniere sono 123. Nello stesso periodo anche i pionieri ausiliari sono cresciuti in modo straordinario. Recentemente, nel 1988, uno degli anni migliori, è stato registrato in maggio un massimo di 239 pionieri ausiliari.

La seguente esperienza è un esempio tipico del desiderio sempre più vivo di partecipare al servizio di pioniere.

“Ogni volta che leggevo esperienze di pionieri nelle pubblicazioni della Società mi accorgevo che il mio desiderio di servire Geova a tempo pieno si risvegliava. Cercavo perfino in numeri vecchi delle riviste articoli sull’opera di pioniere. Mio marito aveva fatto il pioniere ausiliario ininterrottamente per due anni mentre lavorava a mezza giornata. Io lavoravo a tempo pieno e così ci procuravamo il denaro extra necessario per mantenerci. Mi resi conto, tuttavia, che se non avessi trovato un lavoro a mezza giornata, non avrei potuto compiere il servizio continuo. Mio marito ed io lo cercammo, ma invano, dato che nella nostra località il lavoro a mezza giornata scarseggia.

“Dopo averne fatto oggetto di preghiera, mi presentai al mio datore di lavoro, proponendogli di farmi lavorare a mezza giornata, dato che per la maggior parte del tempo avevo pochissimo da fare in ufficio. Ma con mia delusione mi rispose con un netto rifiuto. Passò un anno. Un giorno mio marito mi disse che forse questa era la volta buona in cui entrambi potevamo cominciare il servizio a tempo pieno perché aveva trovato un nuovo lavoro a mezza giornata con cui potevamo probabilmente sostenerci tutt’e due, per cui non ci sarebbe stato neppure bisogno che avessi un lavoro a mezza giornata. Mi rammentò che per riuscire nell’opera di pioniere bisogna soprattutto avere fede che Geova avrà cura di noi e provvederà per noi. (Matt. 6:33) Così mi suggerì di licenziarmi dal mio lavoro a tempo pieno. Quel mese, nel campo, iniziammo diversi studi biblici. Questo fatto mi spinse a tornare dal mio datore di lavoro. Mio marito ed io stabilimmo che il primo giorno del mese successivo avremmo iniziato entrambi a servire come pionieri regolari. Dieci giorni prima della fine del mese presentai la mia richiesta al datore di lavoro, ma di nuovo egli la respinse. Così gli spiegai che date le circostanze non avevo altra scelta che licenziarmi, poiché insieme a mio marito avrei cominciato a servire Dio a tempo pieno a partire dal primo del mese successivo.

“Immediatamente la sua espressione cambiò. Mi chiese di trattenere la mia lettera di licenziamento, perché voleva esaminare la mia proposta. Quel pomeriggio mi chiamò in ufficio e mi disse che potevo lavorare di pomeriggio, cinque giorni la settimana, mentre avrebbe assunto un altro impiegato per fare il mio normale lavoro quotidiano. Rimasi senza parola! Era esattamente ciò che avevo pensato di suggerirgli! Egli aggiunse addirittura che potevo lavorare sulla base di questo nuovo accordo finché volevo. Quella sera, quando informai mio marito, anche lui rimase sbalordito. Sembrava proprio che Geova avesse esaudito le nostre preghiere e ci avesse aperto la strada per diventare pionieri regolari”.

Le prime assemblee di distretto presentano delle difficoltà

La prima assemblea di distretto organizzata dalla nuova filiale della Malaysia si tenne a Petaling Jaya nel dicembre 1972. Una cosa che causò una certa preoccupazione fu il fatto che per qualsiasi riunione pubblica, eccetto quelle tenute nei luoghi di culto autorizzati, ci voleva un permesso. Fu promesso che, essendo l’assemblea indetta di natura religiosa, il permesso sarebbe stato accordato. Tuttavia il permesso richiesto fu negato solo un giorno prima dell’inizio dell’assemblea.

La filiale, però, aveva un piano di emergenza: Usare due case private e le due Sale del Regno di Petaling Jaya e Kuala Lumpur. L’uditorio fu diviso in nove gruppi: Il gruppo di lingua cinese tenne le sessioni la mattina, quattro degli otto gruppi di lingua inglese le tennero il pomeriggio e gli altri quattro gruppi le tennero la sera.

L’anno seguente fu di nuovo difficile ottenere i permessi necessari. Nondimeno nell’ottobre 1973 fu possibile tenere l’assemblea “Vittoria divina” a Ipoh, dove si raggiunse un massimo di 320 presenti. Poiché non era facile ottenere locali adatti per le assemblee in altre città, da allora in poi, e per quasi dieci anni, le assemblee di distretto vennero tenute regolarmente a Ipoh. Ma infine si trovarono altri locali per le assemblee, e nell’agosto 1983, subito dopo il trasferimento della filiale da Penang a Klang, si tennero due assemblee di distretto “Unità del Regno”. Quella che si tenne a Petaling Jaya era interamente in cinese e l’altra, a Klang, in inglese. Il numero complessivo dei presenti al discorso pubblico della domenica pomeriggio, fra tutt’e due le assemblee, fu di 966.

Acquisto di Sale del Regno, una pietra miliare

I locali presi in affitto per usarli come Sale del Regno sono serviti e continuano a servire allo scopo. Ma quando una congregazione acquista una Sala del Regno per suo uso esclusivo, agli occhi degli interessati essa assume un carattere permanente e l’apprezzamento nel cuore dei fratelli e delle sorelle cresce.

Come abbiamo già detto, la congregazione di Penang era riuscita a comprarsi la Sala del Regno circa un anno prima dell’apertura della filiale malaysiana nel 1972. Nel corso degli anni la sala originale era stata allargata e allungata due volte, in base all’aumento della congregazione. Quattro anni prima, però, la congregazione di Kuala Lumpur era riuscita a comprare dei locali uso ufficio al secondo piano di un edificio di otto piani, da usare come Sala del Regno. Questo grande e importante edificio, con un nome illustre come Palazzo Selangor, sorgeva sulla riva del fiume Gombak, e la Sala del Regno era nella parte dell’edificio affacciata sul fiume. Potevano starci comodamente sedute 80 persone e, naturalmente, potevamo sistemarcene molte di più nelle occasioni speciali, in particolare se i sedili venivano messi l’uno molto vicino all’altro nel tipico stile malese o indiano. I fratelli furono molto felici di avere una sala di loro proprietà, specie in un edificio così imponente. Si trasferirono nella sala nel settembre 1967.

In realtà i fratelli conoscevano già molto bene il Palazzo Selangor, dato che per due anni un appartamento al settimo piano dell’edificio era stato usato come casa missionaria per quattro sorelle, le missionarie Lee Siew Chan e Grace Sinnapillai (ora Grace John) addestrate a Galaad, e varie pioniere speciali. Poiché la congregazione cresceva, questo appartamento al settimo piano fu usato anche come seconda sala per la Scuola di Ministero Teocratico, e si dimostrò molto utile, anche se a volte, quando l’ascensore non funzionava, gli oratori erano senza fiato!

Tuttavia la Sala del Regno era sempre più affollata, con i conseguenti disagi. Il problema fu risolto temporaneamente con l’acquisto di un appartamento contiguo e l’abbattimento di un muro, ciò che permise di ingrandire la sala, ma a metà degli anni ’80 c’era assolutamente bisogno di un sala più grande. I fratelli setacciarono la città e la periferia e i loro sforzi furono premiati quando infine trovarono un edificio d’angolo di quattro piani adibito a uffici, costruito nel 1985. Poiché il valore della proprietà era calato, l’edificio era stato messo in vendita al 60 per cento circa del suo originale valore di mercato! E così, grazie alle generose contribuzioni, ai prestiti dei fratelli e a un prestito della Società l’edificio fu comprato, e il 9 settembre 1989 venne dedicata una nuova Sala del Regno, grande abbastanza da poter ospitare un uditorio di 220 persone.

Le congregazioni acquistarono poi altre tre Sale del Regno. Due di esse furono dedicate sempre nel 1989, una a Ipoh e l’altra a Bukit Mertajam, mentre la Sala del Regno di Klang è stata dedicata in occasione della visita di Lyman Swingle del Corpo Direttivo il 17 gennaio 1991. La sala originale di Kuala Lumpur nel Palazzo Selangor continua ad essere usata da una congregazione più piccola, quella cinese, che c’è in quella città. Sono state costruite Sale del Regno anche nel Sabah e nel Sarawak, nella Malaysia Orientale, una a Keningau e l’altra a Kuching. Ora in tutta la Malaysia ci sono dieci Sale del Regno di proprietà delle congregazioni.

Le visite speciali edificano

Le visite annuali dei sorveglianti di zona sono sempre state molto apprezzate dai fratelli, in particolare dai responsabili che prestano servizio alla Betel. Anche le visite di fratelli esperti di filiali vicine sono state per loro motivo di gioia. Nel caso di alcune visite di zona, è stata una speciale benedizione per loro essere serviti da fratelli del Corpo Direttivo.

Nel gennaio 1975, appena alcuni anni dopo che la filiale era stata aperta, Nathan H. Knorr e sua moglie Audrey, insieme a Frederick W. Franz e a cinque altri degli Stati Uniti, visitarono Penang. Il fratello Knorr era già stato a Singapore e a Kuala Lumpur, ma questa era la prima volta che lui e il fratello Franz visitavano Penang. I quattro componenti della piccola famiglia Betel furono elettrizzati dalla visita e tutti i missionari presenti nel paese furono invitati a Penang per un’adunanza e una cena speciali. L’ultima sera della visita 226 persone gremirono la Sala del Regno di Penang per ascoltare i discorsi dei due fratelli in visita. Fra l’uditorio c’erano fratelli provenienti da molte parti della Malaysia nonché alcuni che venivano dall’Indonesia.

Negli anni successivi furono visitati da Lloyd Barry, Albert Schroeder, Lyman Swingle e John Booth — tutti membri del Corpo Direttivo — e ciascuno ha contribuito in modo diverso ad arricchire spiritualmente e a incoraggiare la famiglia Betel, che si trova a migliaia di chilometri dalla sede centrale di Brooklyn.

L’incancellabile impronta lasciata dai primi missionari

Lo zelo, la fede e l’esempio di integrità e di tenacia dei primi missionari addestrati a Galaad non saranno mai dimenticati, e questo vale per molti paesi e filiali il cui sviluppo ebbe inizio soprattutto negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale. È soprattutto grazie al loro diligente lavoro, a volte apparentemente ingrato, che Dio ha portato l’aumento. Questo è ciò che è avvenuto in Malaysia. Considerate l’esempio dato dai seguenti missionari.

Les e Margaret Franks: Il fratello Franks prestò servizio prima a Singapore e in Malaysia come sorvegliante di circoscrizione. Dopo il matrimonio lui e Margaret servirono per cinque anni a Kuala Lumpur, dove ora ci sono tre fiorenti congregazioni. Nel 1962 furono assegnati a Taiping, poi sei anni dopo a Petaling Jaya, città satellite di Kuala Lumpur, per aiutare quel piccolo gruppo a diventare congregazione. Questa meta fu raggiunta nel 1974 e ora due fiorenti congregazioni predicano la buona notizia in questa città materialmente prospera. Nel 1983 il fratello e la sorella Franks tornarono in Nuova Zelanda, dove sono ancora fedelmente impegnati nel servizio continuo. — Vedi la biografia di Les Franks nella Torre di Guardia del 1° marzo 1961.

Alfred e Thelma Wicke: Il fratello Wicke prestò servizio prima a Singapore, poi a Penang nei due anni che precedettero lo scoppio della seconda guerra mondiale. Dopo il loro matrimonio Thelma prestò servizio insieme a lui a Penang e in Malesia. Durante gli anni della guerra furono costretti a tornare in Australia, dove continuarono il servizio a tempo pieno. Nel 1949, dopo essere stati a Galaad, furono riassegnati a Singapore e poi in seguito a Penang. Da quando nel 1972 fu aperta la filiale il fratello Wicke vi prestò servizio prima come servitore di filiale, poi come coordinatore del Comitato di Filiale, finché a causa della salute cagionevole della sorella Wicke, colpita dal morbo di Alzheimer, furono costretti a tornare in Australia per compiere il servizio alla Betel dove Thelma può ricevere un’assistenza migliore nell’infermeria della filiale. — Vedi l’interessante biografia di Alfred Wicke nella Torre di Guardia del 15 marzo 1962.

Norman e Gladys Bellotti: Il fratello e la sorella Bellotti prestarono servizio a Singapore, a Kuala Lumpur e a Ipoh, dopo di che tornarono a Singapore per occuparsi del lavoro della filiale. Successivamente prestarono servizio per sette anni come missionari in Indonesia recandosi poi in Papua Nuova Guinea. Al principio del 1986 il fratello Bellotti cominciò a soffrire di un male incurabile e infine, nell’aprile 1987, si addormentò nella morte. La sorella Bellotti va avanti con coraggio, servendo fedelmente come pioniera a Brisbane, in Australia.

Michael Freegard e Peter Price: Nel 1957 due giovani fratelli inglesi sani e vispi arrivarono a Kuching, nel Sarawak, dopo essere stati a Galaad. Vi stettero due anni, facendo un ottimo lavoro, prima di essere assegnati a Malacca. Finirono entrambi per sposare delle zelanti sorelle cinesi e continuarono il servizio missionario finché non nacquero loro dei figli. Il fratello Freegard vive ora con la famiglia in Inghilterra, dove presta servizio come anziano in una congregazione di Londra. Il fratello e la sorella Price, quando i loro figli furono grandi, andarono a servire alla Betel dell’Australia, dove il fratello Price si occupa del Reparto Informazione Sanitaria.

Modi insoliti di accettare la verità

Si riscontra una straordinaria somiglianza nel modo in cui la maggioranza dei fratelli e delle sorelle della Malaysia si è schierata dalla parte della verità. O furono contattati la prima volta quando erano giovani, di solito mentre andavano ancora a scuola, e affrontarono la forte, violenta opposizione della famiglia, oppure cominciarono a studiare con i Testimoni mentre il marito, la moglie o un altro familiare faceva opposizione. Nella maggioranza dei casi, la perseveranza cristiana ha dato i suoi frutti e l’opposizione è diminuita gradualmente fino a cessare del tutto. Alcuni genitori e coniugi che dapprima fecero accanita opposizione ora sono anch’essi Testimoni dedicati.

Sono parecchi coloro che hanno compiuto grandi sforzi per conoscere la verità. Ad esempio, un pioniere speciale contattò una giovane che lavorava come cameriera per parecchie ore al giorno, dall’alba fin verso mezzanotte. Tuttavia la cameriera sviluppò una tale sete di verità che volle subito tre studi la settimana. Mentre progrediva spiritualmente raccolse tutto il suo coraggio e chiese al suo datore di lavoro il permesso di assentarsi per assistere alle adunanze. Il permesso le fu accordato, purché i lavori domestici non ne soffrissero. Quindi, per essere libera le sere delle adunanze, doveva lavorare ancor più alacremente, saltando perfino il pasto di mezzogiorno, e poi fare più di un chilometro di corsa per arrivare alla Sala del Regno in orario. Si alzava tutte le mattine alle 5 e mezzo per poter dedicare un’ora allo studio prima di cominciare il lavoro. Recentemente ha cominciato a partecipare alla regolare attività di predicazione.

Alcuni hanno conosciuto la verità in modo insolito. Un’esperienza riguarda una pentecostale che aveva trovato una vecchia Bibbia in una discarica di rifiuti. In questa versione il nome Geova compariva in tutte le Scritture Ebraiche. Così quando una delle nostre sorelle la visitò e nel corso della conversazione usò il nome Geova, la donna accettò subito l’offerta di uno studio biblico a domicilio. I fedeli della sua chiesa tentarono accanitamente di dissuaderla dallo studiare con i Testimoni, ma lei non voleva dire alla sorella di smettere di visitarla. Decise invece di pregare e di chiedere al Signore di interrompere lo studio. Gli altri fedeli fecero preghiere simili. Queste preghiere non sortirono l’effetto voluto e la nostra sorella continuò a visitarla.

La donna interessata cominciò ora a domandarsi se le preghiere dei testimoni di Geova nonché il loro Dio Geova non fossero più potenti delle sue preghiere e del suo Dio. Così continuò lo studio e le risposte logiche che ricevette alle sue numerose domande le piacquero molto. Allo stesso tempo, però, continuava a frequentare la sua chiesa, perché parlava in lingue. Ma confessò che ogni volta che in chiesa parlava in un’altra lingua era angustiata, perché si sentiva immediatamente molto stanca e priva di ogni energia. Quindi le venivano atroci mal di testa e si comportava come se fosse ubriaca e vomitava. Anche quando pregava a casa, pronunciava incontrollabilmente parole che non riusciva a capire. Poi la notte cominciò a vedere visioni — di Gesù, pensò — e ne fu terrorizzata.

Quando seppe, con l’aiuto del libro Ragioniamo facendo uso delle Scritture, che le visioni non erano di Gesù ma che si trattava indubbiamente di spiriti malvagi, decise che se avesse avuto altre esperienze del genere avrebbe pronunciato ad alta voce il nome Geova. Così alla successiva adunanza pentecostale, mentre gli altri ripetevano in coro “Lodate il Signore!” lei gridava “Lodate Geova!” Con suo stupore, tutti gli altri si misero a parlare in lingue meno lei. “Perché sono qui?”, si chiese allora. “È ovvio che questa non è la vera religione”. Da quel giorno non è più tornata nella Chiesa Pentecostale e ora è una proclamatrice battezzata della buona notizia.

Un’altra esperienza riguarda una signora cattolica che studiava la Bibbia con i Testimoni e faceva progresso. Rimase particolarmente colpita quando apprese che la dottrina della Trinità è pagana. Il sacerdote locale le fece visita e le chiese di interrompere lo studio con i Testimoni e di assistere invece a conversazioni bibliche nella Chiesa Cattolica. Lei gli disse che grazie allo studio della Bibbia stava imparando cose che in chiesa non aveva mai sentito. Poi gli domandò: “Se smetto di studiare con i testimoni di Geova, verrà a insegnarmi la Bibbia una volta la settimana?” Piuttosto arrabbiato lui rispose: “Lei pensa di essere così importante che io, un sacerdote, dovrei fare tutta questa strada per venire qui a insegnarle la Bibbia ogni settimana?” La conversazione divenne quindi molto animata allorché la signora cominciò a fare domande bibliche a cui il sacerdote non sapeva rispondere. Infine lui fece un debole tentativo per dimostrare che oggi nessuno può realmente attenersi alla Parola di Dio e disse: “Se lei vuole seguire la Bibbia, non dovrebbe mangiare riso [come fa la maggioranza dei malaysiani]. Gesù mangiava pane o riso?” Ma invece di rimanere impressionata, la parrocchiana “smarrita” ribatté: “Questo è l’argomento più stupido che abbia mai sentito”. A ciò il sacerdote saltò su dalla sedia e furibondo uscì dalla casa. Questa donna sincera, fino a quel momento cattolica, continua a trarre profitto dallo studio della Bibbia e ha troncato ogni legame con la chiesa.

Cresce il lavoro della filiale: il personale della Betel aumenta

Quando nel 1972 l’ufficio di Penang, che era servito come deposito della letteratura curato dalla filiale di Singapore, cominciò a operare come filiale per tutta la Malaysia, c’erano solo 200 proclamatori. Perciò Alfred e Thelma Wicke potevano occuparsi del lavoro d’ufficio e dedicare ugualmente un po’ di tempo al servizio di campo come missionari. Ma insieme all’aumento numerico dei proclamatori, crescevano anche il lavoro amministrativo e altri compiti nella filiale. Dal 1972 la famiglia Betel è aumentata e ora consiste di dieci membri.

La disposizione dei Comitati di Filiale entrò in vigore nel 1976, e all’inizio il comitato nominato dal Corpo Direttivo era formato da Les Franks, Robert Cunard e Alfred Wicke, con il fratello Wicke come coordinatore. I membri del comitato in seguito divennero quattro e al presente sono: Robert Cunard, Foo Chee Kang, Koh Chye Seng e Ng Hock Siew. Il fratello Koh e sua moglie avevano frequentato la 73classe di Galaad nel 1982 ed erano stati rimandati in Malaysia per compiervi l’opera di circoscrizione. Quando il fratello Wicke si rese conto che non avrebbe più potuto continuare il servizio in Malaysia a causa del peggiorare della salute di sua moglie, il fratello e la sorella Koh furono invitati a far parte della Betel. In seguito il fratello Koh fu nominato membro del Comitato di Filiale. Poi quando nell’ottobre 1989 il fratello e la sorella Wicke lasciarono la Malaysia per tornare in Australia, il fratello Koh fu nominato coordinatore del Comitato di Filiale.

La verità si diffonde nel Sabah e nel Sarawak

La storia dell’opera in Malaysia non sarebbe completa se non si parlasse della paziente perseveranza e dei diligenti sforzi compiuti dai numerosi fratelli e sorelle con una fede straordinaria che negli scorsi 35 anni hanno predicato la buona notizia nella Malaysia Orientale. Come si vede dalla cartina, la Malaysia Orientale, che il Mar Cinese Meridionale separa geograficamente dalla Malaysia Peninsulare, è formata dagli stati del Sabah e del Sarawak, situati sulla costa settentrionale e nordoccidentale della grande isola di Borneo.

Entrambi questi luoghi hanno molto da offrire al turista e in parecchi casi si tratta di qualcosa di unico. Una caratteristica nota del Sabah è il monte Kinabalu, con i suoi oltre 4.000 metri di altezza. Il Sarawak, invece, noto un tempo come “Paese dei cacciatori di teste”, è oggi famoso per le sue abitazioni collettive. Si tratta di costruzioni lunghe, fatte di legno duro e foglie di palma, poggiate su robusti pali e situate di solito sulla sponda di un fiume al limitare della foresta. Ciascuna abitazione collettiva può contenere 40 o più alloggi, disposti uno accanto all’altro, che si affacciano sullo stesso ballatoio. Questo permette a molte famiglie di vivere nella stessa lunga costruzione.

Già al principio degli anni ’50 c’erano nel Sabah componenti di due famiglie di Testimoni. Abitavano nella capitale, Jesselton, che ha cambiato nome e ora si chiama Kota Kinabalu. Poi, nel 1956, tre zelanti fratelli delle Filippine vennero nel Sabah a motivo di un contratto di lavoro e si stabilirono nella città portuale di Tawau. Le rispettive mogli li raggiunsero poco dopo. Negli anni immediatamente successivi altri fratelli vennero dalle Filippine con la famiglia per motivi di lavoro. Cominciarono a dare testimonianza e col tempo sorse una congregazione. Come risultato, nel 1963 c’erano a Tawau 28 proclamatori.

Per oltre 20 anni la congregazione usò come Sala del Regno la casa di uno dei primi fratelli venuti dalle Filippine. Poi nel 1983 fu utilizzato come luogo di adunanza un locale ubicato al secondo piano di un edificio ad uso commerciale. Il nuovo locale era molto più accessibile — specie nella stagione dei monsoni — ma era scarsamente ventilato, per cui c’era un caldo insopportabile. C’erano anche molto rumore e molta polvere per via dell’autofficina e del gommista che si trovavano al piano inferiore. Ma nel gennaio 1985 si poté affittare una grande casa a due piani. Nel corso degli anni la congregazione di Tawau ha continuato a crescere spiritualmente e numericamente e ora vi sono 62 proclamatori.

Nel 1984 il fratello e la sorella Lua, che avevano prestato servizio come pionieri speciali a Malacca, furono assegnati alla congregazione di Tawau. La loro presenza, nonché il loro stimolante esempio nel servizio di campo, diedero vero impulso alla congregazione. Il fratello Lua è stato anche in grado di servire in varie occasioni come sorvegliante di circoscrizione alternativo nel Sabah.

La congregazione di Tawau ha ricevuto molto incoraggiamento anche da altre due devote pioniere. Una di esse è la sorella Gan Yam Hwa, che venne nel 1985 come pioniera dalla Malaysia Peninsulare. L’altra sorella è Victoria Ico, che si battezzò nelle Filippine nel 1947. Nel 1988 si trasferì da Tawau al centro rurale di Keningau, che è uno dei posti in cui i fratelli hanno costruito una Sala del Regno. Questa sala appena costruita fu usata la prima volta per la Commemorazione del 1989 e fu dedicata il 1° giugno dello stesso anno.

La seconda congregazione formata nel Sabah è quella di Kota Kinabalu, dove l’opera di testimonianza ebbe i suoi piccoli inizi negli anni ’50. Al presente in questa congregazione prestano servizio 71 proclamatori e 6 pionieri. Così ora, con queste due congregazioni e i cinque gruppi isolati che vi sono rispettivamente nelle cittadine di Keningau, Lahad Datu, Sandakan e Kota Belud, e sull’isola di Labuan, l’opera nello stato di Sabah poggia su delle solide basi. Il massimo di proclamatori, pionieri inclusi, è stato di 180.

Lo stato federato del Sarawak somiglia al Sabah sotto molti aspetti. Anche in questo stato ci sono cinque gruppi isolati. Ci sono però tre congregazioni, una delle quali ha costruito anch’essa la propria Sala del Regno.

Sia il Sabah che il Sarawak ricevettero le prime visite di servitori di circoscrizione provenienti da Singapore a metà degli anni ’50. Poi due giovani missionari inglesi della 28classe di Galaad, Michael Freegard e Peter Price, furono assegnati a Kuching, il capoluogo del Sarawak. Vi arrivarono nell’ottobre 1957 e vi aprirono una casa missionaria. Ottennero un visto di un anno dopo di che non ebbero difficoltà a ottenerlo per un altro anno. Ma la loro domanda per un ulteriore rinnovo fu respinta senza che venisse data loro alcuna spiegazione e così nel novembre 1959 dovettero lasciare a malincuore il Sarawak. Vennero assegnati a Malacca dove continuarono la loro opera missionaria.

Nondimeno i due anni che avevano trascorso a Kuching portarono frutto; alla loro partenza c’era il nucleo di una congregazione: alle regolari adunanze tenute nella casa missionaria c’erano fino a 25 presenti e diversi di coloro con cui studiavano uscivano anche regolarmente nel servizio di campo. Nel tempo che rimasero nel Sarawak, fu tradotto nella lingua iban il volantino L’unica speranza di pace dell’uomo, stampato in seguito dalla Società. Il volantino fu distribuito estesamente lungo le rive del fiume Rajang e in luoghi remoti nell’interno dello stato, dove l’iban è l’unica lingua che sia parlata e compresa.

La traduzione era stata fatta da Eliab Bayang, padre di una grande famiglia di iban, o daiacchi, che aveva conosciuto la verità tramite un missionario. Eliab Bayang dispose nel suo testamento che, alla propria morte, un bell’appezzamento di terreno andasse in eredità alla congregazione di Kuching. Ora sul posto sorge un’attraente Sala del Regno.

Pertanto l’opera del Regno continua a espandersi anche nel Sarawak. Ci sono congregazioni a Kuching, Miri e Sibu e i cinque gruppi isolati sono a Bintulu, Sri Aman, Sarikei, Kapit e Nanga Medamit. In tutto lo stato ci sono ora 167 proclamatori e 16 pionieri che prestano fedele servizio.

Si continuano a trovare persone preziose

In Malaysia, il paese dalle svariate culture, sono già state trovate molte persone preziose. Il profeta Aggeo scrisse sotto ispirazione: “Le cose desiderabili di tutte le nazioni dovranno venire”. (Agg. 2:7) Naturalmente la proporzione fra popolazione e proclamatori è tuttora piuttosto elevata: circa 1 proclamatore del Regno ogni 13.500 abitanti, ma non siamo ancora alla fine, e attendiamo con interesse di vedere ciò che Geova farà prima dell’improvviso scoppio della grande tribolazione.

Intanto la zelante schiera di 1.391 Testimoni, che ora prestano servizio in 36 congregazioni e gruppi sparsi in questo affascinante territorio, continuerà con l’aiuto di Geova a diffondere la buona notizia affinché si possano trovare molte altre persone preziose.

[Nota in calce]

^ par. 21 Vedi la biografia del fratello Sewell nella Torre di Guardia del 1° novembre 1988 (ediz. inglese).

[Prospetti a pagina 252]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

MALAYSIA

Media di pionieri

211

 

 

66

30

17

6

1958 1960 1970 1980 1992

Massimo di proclamatori

1,391

 

 

 

514

168

80

32

1958 1960 1970 1980 1992

[Cartine a pagina 208]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

MALAYSIA

Capitale: Kuala Lumpur

Lingue ufficiali: bahasa malaysia e inglese

Religione principale: Islam

Popolazione: 18.687.000

Filiale: Klang

MALAYSIA

MALAYSIA PENINSULARE

Penang

Ipoh

PERAK

Kuala Lumpur

Klang

Stretto di Malacca

THAILANDIA

Singapore

SUMATRA

[Cartina]

MALAYSIA

Kota Kinabalu

BRUNEI

SABAH

SARAWAK

Rajang

Kuching

Mar Cinese Meridionale

FILIPPINE

BORNEO

[Immagine a pagina 213]

Ted Sewell e sua moglie Isabell. Ted fu tra i primi a diffondere la buona notizia alla fine degli anni ’30

[Immagine a pagina 216]

George Powell lavorò nel deposito di Singapore dal 1939 al 1941

[Immagini a pagina 220]

Il famoso Raffles Hotel di Singapore dove Milton Henschel e Nathan Knorr, durante la loro prima visita nel marzo 1947, annunciarono l’arrivo di diplomati di Galaad

[Immagine a pagina 221]

Nel 1956 il fratello Knorr visitò per la terza volta Singapore. Era accompagnato da Don Adams, del personale della sede centrale

[Immagine a pagina 222]

Neil Crockett e James Rowe al loro arrivo a Kuala Lumpur, in Malesia, nel 1951, per iniziarvi la loro opera missionaria

[Immagini a pagina 224]

Alfred e Thelma Wicke con Lloyd Barry, a destra, durante la sua visita come sorvegliante di zona nell’agosto 1956. Sullo sfondo si vede la vecchia scuola cinese usata per le adunanze a Penang

Alfred e Thelma Wicke nel 1989

[Immagine a pagina 225]

Per divulgare la buona notizia si usavano ciclomotori. Thelma Wicke (nel 1951) si appresta a iniziare la sua giornata di predicazione a Singapore

[Immagine a pagina 226]

Da sinistra: Lee Siew Chan, Grace Sinnapillai e Ng Yoon Chin, diplomate della 31a classe di Galaad (1958), che ebbero una parte nell’espansione del messaggio del Regno

[Immagine a pagina 227]

Norman e Gladys Bellotti, missionari dal 1949, stabilirono un punto d’appoggio per l’opera del Regno a Kuala Lumpur. Hanno poi servito in Indonesia e in Papua Nuova Guinea

[Immagine a pagina 228]

Les Franks servì come sorvegliante viaggiante, e dopo avere sposato Margaret, servì insieme a lei a Kuala Lumpur e a Petaling Jaya

[Immagine a pagina 230]

Sala del Regno e casa missionaria del fratello e della sorella Bellotti a Ipoh nel 1960

[Immagine alle pagine 236 e 237]

Filiale e casa Betel di Klang, a circa 30 chilometri da Kuala Lumpur

[Immagine a pagina 236]

Alcune Sale del Regno si trovano in edifici di molti piani, come questo di Kuala Lumpur

[Immagine a pagina 243]

Missionari che servivano a Singapore e in Malaysia riuniti fuori del locale dove nel 1958 si tenne l’assemblea di distretto “Volontà divina” di Singapore

[Immagine a pagina 250]

Douglas King, al centro, nel 1959, durante una visita come sorvegliante di zona, con i missionari Peter Price e Michael Freegard

[Immagine a pagina 251]

Comitato di Filiale. Da sinistra: Ng Hock Siew, Foo Chee Kang, Robert Cunard e Koh Chye Seng