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Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1993

Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1993

Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1993

“LA SCENA di questo mondo cambia”, scrisse l’apostolo Paolo ad altri cristiani che abitavano nella prestigiosa Corinto. (1 Cor. 7:31) Corinto era una città attiva sul piano intellettuale, materialmente prospera e moralmente corrotta. La sua popolazione era un miscuglio eterogeneo formato soprattutto di mercanti e viaggiatori che si trattenevano qualche giorno e poi se ne andavano, più o meno come attori che dalle quinte entrano in palcoscenico per recitare la loro parte e poi scompaiono rapidamente fino alla scena successiva. Il modo di vivere esteriore — “la scena” — di Corinto, con tutta la sua sfolgorante opulenza, era qualcosa di transitorio, in via di cambiamento, di continuo mutamento. Quindi Paolo avvertì i suoi fratelli di non usare appieno il mondo. Paolo disse loro di non farsi assorbire dal mondo, dalle cose terrene, perché non durano. Il tempo rimasto è troppo breve perché i cristiani si aggrappino agli incerti progetti umani. Perciò Paolo ammonì: Vivete la vostra vita con “costante assiduità verso il Signore senza distrazione”. — 1 Cor. 7:35.

Le parole di Paolo, benché scritte più di 19 secoli fa, sono ancora vere. L’attuale forma esteriore del mondo subisce continui cambiamenti. Come una rapida scena di una rappresentazione teatrale, beni materiali e possedimenti guadagnati faticosamente possono esserci oggi e non esserci più domani. Un’alluvione, un terremoto, un uragano o qualsiasi altro disastro naturale può sconvolgere in un attimo la vita di una persona. Ideologie politiche ed economiche radicate — che spesso causano spargimenti di sangue — possono crollare da un giorno all’altro. Per esempio, circa tre anni fa i paesi dell’Europa orientale sembravano stabili. Poi all’improvviso, nel novembre 1989, il muro di Berlino cadde e, come in una reazione a catena che si estese a tutta l’Europa orientale, cedettero anche convinzioni che erano rimaste salde per decenni.

Un miliardo di ore!

Tuttavia i testimoni di Geova, pur risentendo del mondo che cambia, si sono sempre sforzati di vivere la propria vita in modo da mostrare costante assiduità verso il Signore. Durante il passato anno di servizio hanno avuto un massimo di 4.472.787 proclamatori e hanno dedicato 1.024.910.434 ore alla predicazione della buona notizia del Regno di Geova Dio in 229 paesi e in 69.558 congregazioni! Quale altra organizzazione religiosa ha fatto altrettanto?

Oltre a predicare hanno insegnato gratuitamente e individualmente a milioni di persone la Parola di Dio. Hanno tenuto ogni mese, in media, 4.278.127 studi biblici a domicilio. Quali risultati ha dato quest’opera di evangelizzazione? Il numero di coloro che si sono battezzati per simboleggiare la loro dedicazione a Geova è stato di 301.002. E la sera del 17 aprile 1992 si è tenuta la sacra celebrazione della Commemorazione della morte di Gesù Cristo. Quella sera nelle congregazioni dei testimoni di Geova in tutto il mondo i presenti furono 11.431.171.

In un paese dopo l’altro le Sale del Regno erano gremite. La Zambia, per esempio, dove c’è stato un massimo di 80.460 proclamatori della buona notizia, ha avuto la gioia di vedere 365.828 presenti alla Commemorazione, oltre il 4 per cento della sua popolazione! In Messico ci sono stati 1.283.203 presenti alla Commemorazione che è stata celebrata in ben 9.000 congregazioni! E alla Commemorazione in Cecoslovacchia, che ha avuto un massimo di 25.435 proclamatori, i presenti sono stati 54.082. Per la prima volta in questo paese si è tenuta la Commemorazione anche in tre prigioni: erano presenti 54 detenuti e i loro agenti di custodia. I funzionari di un carcere hanno espresso il loro apprezzamento per il programma interessante e ben preparato, durante il quale sono stati anche cantati i cantici. In un’altra città i fratelli sono rimasti molto sorpresi quando non solo un detenuto ma anche il suo agente di custodia sono andati alla Sala del Regno per assistere di persona alla Commemorazione.

In Brasile, che in marzo ha avuto 332.050 proclamatori, ci sono stati complessivamente 985.252 presenti alla Commemorazione. Questo ha rappresentato un aumento di 87.513 rispetto ai presenti dell’anno prima. Anche per i giovani può essere utile assistere a questo avvenimento speciale.

Nel 1990 Paul, un bambino di nove anni, era l’unico Testimone della sua scuola. La sua maestra notò la sua buona condotta. Ma quando lei disse una preghiera in classe si accorse che Paul non chinava la testa e quando fece dire a ciascun alunno una preghiera, Paul chiese di esserne esonerato. Il venerdì santo celebrato dalla cristianità la maestra fece fare alla classe un disegno di Gesù sulla croce. Ma Paul lo disegnò su un palo e lei gli chiese il perché. Il bambino glielo spiegò, lasciandole della letteratura da leggere, e la invitò alla Commemorazione.

Paul ottenne anche il permesso di condurre uno studio biblico regolare con la sua classe. Lo studio di 40 minuti si teneva settimanalmente usando la Bibbia e Il mio libro di racconti biblici. Vi assistevano anche il direttore della scuola, i segretari, la maestra di Paul e altri. L’anno successivo tre altri insegnanti chiesero che si facesse lo studio nella loro classe. La cosa non piacque al sacerdote locale. Lo irritava sentire i bambini pronunciare il nome di Dio, Geova. Tenne una riunione con i genitori e disse che né loro né i loro figli dovevano pronunciare quel nome. I genitori si lamentarono con gli insegnanti che a loro volta parlarono con Paul.

“Se non si può pronunciare il nome di Dio, allora non posso continuare lo studio”, disse Paul, ragionando che la santificazione del nome di Dio era la parte più importante della preghiera del Padrenostro. Dopo che ebbe dato questa spiegazione lo studio continuò e ora, nel 1992, si tengono cinque di questi corsi, uno dei quali con un gruppo di bambini che avevano problemi di apprendimento. Gli insegnanti sono sbalorditi perché tutti i bambini ascoltano in silenzio quando vengono loro insegnati i propositi di Dio e sono meno irrequieti di quelli delle altre classi.

I Testimoni possono ora predicare liberamente

In Albania i testimoni di Geova hanno ottenuto il riconoscimento giuridico con decreto ministeriale del 22 maggio 1992. Poco prima che venisse emanato questo decreto che li rendeva liberi di operare si era tenuta la Commemorazione a cui avevano assistito 325 persone. Nel mese di giugno del 1992 ci sono stati 56 proclamatori della buona notizia. Che cambiamento rispetto ai nove che fecero rapporto nel giugno 1991! Ai Testimoni incontrati per strada un uomo ha detto: “Quando c’erano i comunisti tutti noi avevamo abbandonato Dio. Solo i testimoni di Geova gli sono rimasti fedeli durante tutte le prove e le difficoltà”.

L’Angola ha reso legale la buona opera dei Testimoni il 10 aprile 1992. Dopo decenni di persecuzione e guerra i proclamatori di quel paese avevano un motivo particolare per rallegrarsi e hanno espresso la loro gratitudine a Geova per ‘avere coronato l’anno con la sua bontà’. — Sal. 65:11.

Nel corso degli anni i missionari assegnati a questo paese venivano subito espulsi. Negli anni ’50 molti Testimoni furono messi in prigione. Alcuni furono condannati a scontare 15 anni o più nei campi di lavoro; altri furono giustiziati. I Testimoni operarono senza sosta mostrando così che avevano a cuore il privilegio di far conoscere ad altri la buona notizia. Com’è stato premiato il loro fedele servizio?

Il mese stesso in cui l’opera ottenne il riconoscimento legale fu raggiunto un nuovo massimo di 18.911 proclamatori, un aumento del 30 per cento rispetto alla media dell’anno scorso, ed essi hanno fatto rapporto di 56.075 studi biblici a domicilio. I rapporti dicono che gli interessati vanno a casa dei fratelli a chiedere uno studio biblico a domicilio. Congregazioni di 100 proclamatori o più hanno da 300 a 500 presenti alle loro adunanze pubbliche. Le condizioni favorevoli esistenti poco prima che l’opera venisse legalmente riconosciuta permisero ai fratelli di tenere le loro prime assemblee di distretto — per un totale di 20 — a cui assisterono complessivamente un massimo di 17.064 persone. Che occasioni emozionanti sono state!

Alcune congregazioni dell’Angola hanno poco territorio, per cui i Testimoni devono essere pronti a predicare a tutti quelli che incontrano. In una casa un uomo disse a un Testimone che, essendo cattolico, non era interessato. La settimana dopo, passando davanti alla stessa casa, il fratello notò sulla porta una signora e colse l’occasione per parlarle. Lei rispose come il marito, ma aggiunse un proverbio: “Un cane non può portare due ossi”, volendo dire che non si possono professare due religioni nello stesso tempo. La settimana dopo egli vide una ragazza sulla porta della stessa casa. Sapendo che erano una famiglia religiosa, le offrì il libro I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande. Lei ascoltò attentamente, accettò il libro e acconsentì che il fratello tornasse la settimana dopo. A sua insaputa il padre aveva ascoltato la conversazione dalla stanza accanto. Vari giorni dopo il padre avvicinò il fratello per strada, dicendogli che sua figlia aveva letto il libro da cima a fondo e le era piaciuto moltissimo. Chiese al fratello di tornare immancabilmente a visitarli, come aveva promesso. Ora l’intera famiglia studia, oltre ad assistere alle adunanze.

Profughi odono la buona notizia

Anche in Svizzera la scena di questo mondo cambia e la stabilità di un tempo non esiste più. I numerosi fallimenti di aziende e le file dei disoccupati che si ingrossano sempre più sono qualcosa di nuovo per gli svizzeri. Mai prima vi si erano trasferiti tanti stranieri, o come profughi o in cerca di condizioni economiche migliori, e spesso essi sono rimasti delusi. E per il governo diventa sempre più difficile prendere decisioni che non vengano contestate dalla gente. “Tutto questo crea un clima di insicurezza”, scrive la filiale, “e dà a molti l’occasione di parlare della nostra speranza basata sulla Bibbia”.

Un caso pertinente è quello di Felicia, della Nigeria. I suoi problemi coniugali la indussero a separarsi dal marito, Jimmy. Affidò il suo bambino ai propri genitori e si trasferì in Svizzera. A Ginevra sperava di rifarsi una vita ma purtroppo, avendo chiesto asilo come profuga, trovare un lavoro e un posto dove stare fu molto più difficile di quanto avesse immaginato. Un giorno, al lavoro, parlò dei suoi problemi con un’altra profuga che studiava già la Bibbia con i Testimoni. Questa donna parlò a Felicia delle cose meravigliose che imparava dalla Bibbia e spiegò che si possono risolvere molti problemi facendo la volontà di Dio. Felicia acconsentì a studiare la Bibbia e otto mesi dopo divenne una proclamatrice non battezzata. A questo punto aveva cominciato a preoccuparsi della sua situazione familiare e si confidò con un anziano della congregazione.

Nel frattempo era arrivato in Svizzera anche suo marito, con il quale era ancora sposata legalmente, ed egli fu molto colpito dai cambiamenti che notò nella personalità della moglie che lo aveva abbandonato. Anche lui accettò di studiare la Bibbia con un fratello della città dove abitava. Nel novembre 1991 Felicia si battezzò, solo 11 mesi dopo che aveva cominciato a studiare, e cominciò subito a fare la pioniera ausiliaria. Il marito divenne un proclamatore non battezzato e si iscrisse alla Scuola di Ministero Teocratico della sua congregazione. A quell’epoca erano ancora separati, ma ora la pensavano entrambi allo stesso modo e volevano riunirsi e allevare il loro figlio insieme in una famiglia cristiana. Così Jimmy e Felicia presentarono agli anziani della congregazione la prova che erano legalmente sposati e dichiararono di volere riprendere la loro relazione come marito e moglie, per evitare di recare biasimo sul nome di Geova e sulla congregazione cristiana. Jimmy si è battezzato all’assemblea di distretto “Portatori di luce” tenuta nel 1992 a Ginevra, e la coppia sta progettando di tornare in Nigeria, decisa ad allevare il proprio figlio secondo i principi cristiani.

La Svezia è un paese che ha accolto molti profughi. Le congregazioni hanno fatto un buon lavoro nel predicare ai profughi nelle loro rispettive lingue. I risultati sono stati meravigliosi. Per esempio, delle 11 assemblee di distretto tenute l’estate scorsa, solo 5 erano in svedese; le altre erano in arabo, finlandese, greco, inglese, serbo-croato e spagnolo. All’assemblea di distretto in lingua inglese ci sono stati 696 presenti che erano di 77 nazioni diverse. Si è cominciata l’opera di testimonianza anche in lingua persiana e russa.

Durante gli ultimi mesi sono arrivati in Svezia oltre 50.000 profughi provenienti dall’ex Iugoslavia. Le congregazioni che parlano la lingua serbo-croata si sono impegnate soprattutto nel dare testimonianza a questi profughi, e stanno avendo eccellenti risultati. Alle adunanze assistono da 75 a oltre 100 profughi. E dopo solo quattro o cinque mesi di studio, alcuni dei presenti hanno fatto progresso fino alla dedicazione e al battesimo.

I Testimoni che abitano nei Paesi Bassi predicano in 17 diverse lingue. Un fratello di una delle congregazioni spagnole ha contattato un uomo che era venuto nei Paesi Bassi come profugo. Era stato in vari paesi come ambasciatore di una nazione africana; tuttavia era caduto in disgrazia presso il suo governo e aveva chiesto asilo ai Paesi Bassi. Allorché fu iniziato con lui lo studio biblico sua moglie era ancora in Portogallo. Quando infine la famiglia si riunì nei Paesi Bassi, tutti parteciparono allo studio eccetto il maggiore dei cinque figli. Fecero progresso e l’ex ambasciatore è ora un nostro fratello. Si è battezzato il 25 luglio 1992. Sua moglie e una figlia sono proclamatrici non battezzate. Il nuovo fratello ha osservato: “Sono stato ambasciatore del re del mio paese. Ma ora sono ambasciatore del più grande re e del Regno di Dio”.

‘Soccorsi’ per i fratelli nel bisogno

Ai giorni di Claudio, un imperatore romano del I secolo, una grande carestia devastò il paese. I cristiani della congregazione di Antiochia di Siria “determinarono, ciascuno come poteva, di mandare un soccorso ai fratelli dimoranti in Giudea”. (Atti 11:28, 29) Barnaba e Saulo consegnarono i soccorsi al corpo degli anziani della Giudea, che avevano la responsabilità di distribuire gli aiuti necessari. Questo è il primo caso documentato di soccorsi provveduti dalla congregazione cristiana su scala così vasta. Anche oggi, quando i Testimoni che abitano in una parte del mondo vengono a conoscenza che i loro fratelli abitanti in un’altra zona sono grandemente nel bisogno, offrono volentieri quello che possono. I soccorsi vengono organizzati con rapidità e precisione. Considerate i seguenti esempi.

Europa orientale

Alla fine del 1991 il Corpo Direttivo invitò sette filiali della Watch Tower Society dell’Europa occidentale a provvedere viveri e vestiario per i loro fratelli bisognosi dell’Europa orientale. * Cosa accadde non appena i Testimoni della Svezia ne furono informati? Alla filiale continuarono ad arrivare camion carichi di soccorsi provenienti da congregazioni vicine e lontane. La filiale della Svezia era ormai piena zeppa di vestiario e altre provviste, ma continuavano ad arrivare materiali, per cui si rese necessario affittare un locale fuori del complesso della Betel in cui depositare tutti gli articoli donati. Fratelli e sorelle di congregazioni vicine vennero a dare una mano. Una media di 35 volontari erano occupati a smistare e imballare il materiale finché 15 autoarticolati furono pronti per cominciare il viaggio verso le rispettive destinazioni. Altri tre autoarticolati trasportarono più di 51 tonnellate di viveri in Russia.

A pochi giorni dall’annuncio i viveri, ripartiti in 750 scatole contenenti ciascuna 20 chili di prodotti alimentari essenziali come farina, olio, carne in scatola e latte in polvere, erano pronti per essere inviati con il primo camion a San Pietroburgo in Russia. Il 19 dicembre 1991, con tutti i documenti in regola e tradotti in russo, il primo camion attraversò senza problemi i posti di controllo alla frontiera. I Testimoni di San Pietroburgo attendevano con ansia la spedizione ed erano già pronti per ricaricare i viveri su automezzi più piccoli che avrebbero raggiunto vari centri di distribuzione da cui si sarebbero potuti consegnare rapidamente a chi ne aveva bisogno. Che accoglienza ricevette il camion al suo arrivo! I fratelli felici in attesa abbracciarono calorosamente i loro fratelli svedesi.

In quanto al vestiario, i fratelli frugarono nei loro armadi per trovare indumenti lindi e puliti. Altri andarono a comprare vestiti nuovi. Un Testimone si recò in un negozio di abbigliamento maschile per comprare cinque vestiti. Il negoziante era curioso di conoscere la ragione dell’acquisto. Quando gli venne spiegata, regalò altri cinque vestiti. Un altro fratello andò a comprare vari pacchi di calzini, guanti e articoli simili in un negozio di abbigliamento e spiegò la ragione di questo grosso acquisto. Per solidarietà il proprietario del negozio gli offrì una partita di 30 abiti nuovi al prezzo di 2. Controllando a stento la sua emozione, il fratello accettò subito l’offerta. Un altro fratello portò una gran quantità di abiti in tintoria, spiegando perché voleva farli lavare. Il proprietario della tintoria gli diede allora tutti i capi di vestiario che i clienti non avevano mai ritirato. Quando il proprietario di un negozio di articoli sportivi sentì che la merce doveva essere consegnata direttamente a chi ne aveva bisogno, prese da uno scaffale cento paia di scarpe invernali e di stivali nuovi di zecca e li regalò.

La cernita del vestiario iniziò subito. Un gruppo di dieci sorelle capaci di distinguere i capi di qualità suddivise il vestiario in tre categorie: da uomo, da donna e da bambino. Dieci altre sorelle imballarono velocemente gli articoli selezionati in scatole. Una squadra di robusti fratelli sigillò le scatole con nastro adesivo e le ammucchiò su pedane, pronte per essere caricate sui camion. Complessivamente vennero imballati ogni giorno 40 metri cubi di vestiario e calzature.

Anche i Testimoni dei Paesi Bassi e della Svizzera hanno avuto il privilegio di partecipare a questa operazione di soccorso. I fratelli dei Paesi Bassi hanno offerto 52 tonnellate di viveri, oltre a 11 camion di vestiario, e quelli della Svizzera hanno preparato 600 pacchi viveri per un peso totale di 12 tonnellate. Che dire dei bambini? Quando i Testimoni dell’Ucraina ricevettero 72 tonnellate di vestiario scoprirono che nei pacchi contenenti indumenti per bambini c’erano anche giocattoli donati dai piccoli Testimoni ai loro sconosciuti amichetti. E in mezzo agli indumenti erano finite anche parecchie tavolette di cioccolata.

Così, durante l’inverno 1991/92 i soccorsi consisterono di 400 tonnellate di viveri e di grandi quantità di vestiario per uomo, donna e bambino. La distribuzione è avvenuta praticamente in tutte le parti del territorio dell’ex Unione Sovietica, fino a Irkutsk, in Siberia, e a Khabarovsk, vicino al Giappone.

Africa

Le generose quantità di viveri e vestiario donate da Testimoni del Sudafrica e del Portogallo hanno permesso di inviare nell’Angola soccorsi e le tanto necessarie provviste di letteratura. Perché ce n’era bisogno?

Nel 1990 l’Angola fu colpita da una grave siccità che causò la morte di migliaia di persone e distrusse il raccolto del paese. In alcuni luoghi i fratelli esitavano a impegnarsi nel ministero pubblico perché non erano vestiti adeguatamente. Altri Testimoni del Sudafrica disposero che 25 tonnellate di generi alimentari venissero spedite in modo da giungere a destinazione ed essere equamente distribuite ai loro fratelli dell’Angola. Poiché il paese è stato dilaniato da una lunga guerra civile, continuava a esserci bisogno di vestiario. Le congregazioni di Lisbona e sobborghi, in Portogallo, sono state invitate a donare abiti per i Testimoni dell’Angola, ed esse hanno risposto all’invito in modo meraviglioso. Dal marzo 1991 all’agosto 1992 sono stati spediti sette container di 6 metri pieni zeppi di vestiario, viveri e letteratura, per un totale di 75 tonnellate!

America Settentrionale

Nelle prime ore di lunedì mattina 24 agosto 1992 l’uragano Andrew, scatenatosi nell’Atlantico, investì la Florida meridionale prima di cambiare direzione e girare attraverso il Golfo del Messico per sfogare la sua violenta furia nella Louisiana. Ululando come una sirena, con forti venti di 230 chilometri orari e raffiche di almeno 260 chilometri orari, la tempesta rase al suolo una superficie di 430 chilometri quadrati della Florida meridionale. Andrew lasciò sulla sua scia 250.000 senzatetto, distrusse, secondo le stime, 63.000 case e fece 38 vittime. “I danni non hanno precedenti negli Stati Uniti”, ha detto un esperto in richieste di risarcimento di una compagnia di assicurazioni, “i peggiori fra quelli che ho visti”.

La furia dell’uragano Andrew non risparmiò i Testimoni, 3.500 dei quali rimasero senza casa; 1.120 delle loro abitazioni riportarono danni, 150 in modo irreparabile. Anche dieci Sale del Regno furono danneggiate. Il Corpo Direttivo prese subito provvedimenti. Nominò un comitato di soccorso che diresse le operazioni da una Sala delle Assemblee situata 60 chilometri a nord della zona disastrata della Florida e mise immediatamente a disposizione dei fondi per l’acquisto di provviste di emergenza. Quando la forza dei venti dell’uragano cominciò a diminuire, dalle zone al di fuori dell’area disastrata arrivarono Testimoni in gran numero per dare una mano. Il sabato 29 agosto erano già stati portati alla Sala delle Assemblee circa 305 tonnellate di materiali da costruzione. Entro il giorno dopo, domenica, erano arrivati una settantina di camion con rimorchio carichi di provviste. “Circa 3.000 volontari Testimoni di ogni parte del paese sono affluiti nella zona disastrata, prima per aiutare i propri conservi [Testimoni], poi per aiutare altri [non Testimoni]”, riferiva il Miami Herald del 31 agosto.

Per avere un esempio della celerità con cui i Testimoni hanno compiuto le operazioni di soccorso si consideri quanto accadde poco dopo che i venti si erano calmati. Due auto piene di non Testimoni arrivarono al municipio di una zona colpita per offrire il proprio aiuto. La polizia li scortò fino alle uniche persone che erano organizzate per i lavori di riparazione, i testimoni di Geova.

Da un capo all’altro degli Stati Uniti i Testimoni, inclusi quelli impegnati nel servizio a tempo pieno presso la sede centrale, parteciparono ai soccorsi. In una sola settimana la famiglia Betel di Brooklyn, di Patterson e dei Poderi Watchtower donò 26.291,10 dollari. Fra il denaro inviato c’era un barattolino contenente quasi 7 dollari in monete. Dentro c’era un biglietto che diceva: “Cari fratelli, spero che stiate bene. Abbiamo detto una preghiera per voi. Ho sei anni. Vi saluto con affetto. Chance”.

Tutto questo è senz’altro la prova che i testimoni di Geova manifestano la stessa compassione e solidarietà che furono manifestate dalla congregazione cristiana primitiva. (Atti 4:32) Perciò abbiamo buone ragioni per essere grati a Geova Dio che in questo tempo della fine non solo provvede nutrimento spirituale alle persone ben disposte di ogni parte della terra, ma dispone anche di una fratellanza mondiale che può rapidamente unire le proprie forze e nei momenti di bisogno provvedere cose materiali. Questo infonde in noi un forte senso di sicurezza e di fiducia riguardo al futuro, quando il mondo intero sarà abitato da una sola fratellanza unita dall’amore.

“Ferventi nello spirito” alla sede mondiale

“Non siate indolenti nelle vostre faccende. Siate ferventi nello spirito. Siate schiavi di Geova”. (Romani 12:11) I 12.068 ministri, tutti appartenenti a uno speciale ordine religioso, che servono nelle varie case Betel del mondo hanno preso a cuore queste parole dell’apostolo Paolo. Non permettono alla scena del mondo che cambia di distoglierli dal loro ministero cristiano. Sono animati da ardente zelo per l’opera del Signore. Il lavoro compiuto dai 4.520 membri della famiglia residenti presso la sede mondiale di Brooklyn (New York), nei vicini Poderi Watchtower e nel centro di istruzione biblica di Patterson (New York) è un esempio dello sforzo compiuto da tutti i beteliti che sono schiavi di Geova. Descriviamo di seguito solo alcune delle cose che sono avvenute presso la sede mondiale.

Edificio di Furman Street

In settembre e novembre del 1991, all’ottavo piano dell’edificio situato al numero 360 di Furman Street furono installate nuove attrezzature per la lavanderia e la lavasecco. In questi locali il personale che ogni settimana lava 25 tonnellate di indumenti per gli oltre 3.000 membri del personale della sede centrale di Brooklyn può ora lavorare in condizioni soddisfacenti.

Cos’altro sta succedendo nell’edificio di Furman Street? Nello scorso anno di servizio il Reparto Duplicazione Nastri ha sfornato sei milioni e mezzo di audiocassette. Da che questo reparto fu creato nel 1978, sono stati prodotti oltre 53 milioni di cassette. Nello scorso anno di servizio la Falegnameria ha raggiunto la sua produzione massima, fino a questo momento: 11.000 mobiletti ed elementi componibili. L’ufficio della Falegnameria riferisce: “Prevediamo una produzione maggiore nel 1993, poiché l’edificio che sorgerà al numero 90 di Sands Street avrà bisogno di 4.000-5.000 mobiletti all’anno per due anni, e il complesso di Patterson avrà bisogno di 4.000 mobiletti all’anno per almeno altri tre anni”.

Il complesso degli uffici

Il Servizio di Informazione Sanitaria, che si trova al numero 25 di Columbia Heights, aiuta la fratellanza mondiale ad attenersi alla ferma risoluzione di non andare contro la legge di Dio sull’uso del sangue, legge che è espressa chiaramente. (Atti 15:29) Negli ultimi anni si sono visti parecchi e sostanziali cambiamenti nel modo di pensare e d’agire di un certo numero di medici e ospedali di tutto il mondo.

Tra le cose che sono cambiate si possono menzionare gli ospedali dove si può essere curati e operati senza uso di sangue. Mentre in passato i medici disposti a prendere in cura i Testimoni erano in numero esiguo, ora il Servizio di Informazione Sanitaria dispone di un elenco di 27.420 medici favorevoli nei paesi di 64 filiali dove operano 854 Comitati di assistenza sanitaria. Questo è in gran parte il risultato del buon lavoro svolto dai 4.300 anziani che formano questi comitati.

I medici favorevoli sono in aumento, e nei vari ospedali il Servizio di Informazione Sanitaria ha trovato folte équipe di medici disposti a curare i testimoni di Geova nelle loro strutture sanitarie senza fare ricorso al sangue. Come risultato, negli Stati Uniti ci sono ora 14 di queste strutture. Il Denver-Post titolava in prima pagina: “Ora nell’ospedale dell’università si possono eseguire interventi chirurgici ‘senza far uso di sangue’”. Un titolo di un altro giornale diceva: “I medici riconsiderano le trasfusioni di sangue”, e un sottotitolo affermava: “Il programma ideato per aiutare i testimoni di Geova offre dei vantaggi a tutti”.

In altri paesi si sono avuti risultati analoghi. In Norvegia la relazione del Servizio di Informazione Sanitaria è stata udita da 79 medici e infermiere nel più grande ospedale per la cura dei tumori del paese. Ora in questo ospedale i Testimoni sono accettati e nessuno del personale si rifiuta di collaborare. La Germania comunica che nel paese ci sono cinque ospedali disposti a curare senza far uso di sangue. La Spagna riferisce di avere due strutture sanitarie, una a Barcellona e una a Madrid, con medici disposti a operare senza fare ricorso al sangue. In Australia ce n’è una. Pure in Italia gli ospedali con équipe di medici disposti a curare senza far uso di sangue sono in aumento. Il direttore di una clinica del Perú ha detto: “Desideriamo informarvi, e tramite voi desideriamo informare i vostri fratelli testimoni di Geova, che nella nostra clinica potrete ricevere tutta l’assistenza medica di cui avete bisogno senza che si faccia ricorso alle emotrasfusioni”.

L’atteggiamento dei sanitari sta cambiando. Un eminente medico di uno dei più grandi ospedali di Vienna, in Austria, ha detto ai fratelli: “Grazie al vostro punto di vista religioso siete stati sulla strada giusta prima di noi”. Il primario di un ospedale di Auckland, in Nuova Zelanda, ha detto d’essere rimasto “sbalordito dalla profondità” delle ricerche, come si vede dalle informazioni fornite dal Servizio di Informazione Sanitaria in merito alle terapie in cui non si fa uso di sangue. Un professore di pediatria che lavora nella stessa struttura ha riferito: “I testimoni di Geova ci hanno reso un servizio fornendoci queste informazioni e spronandoci a riesaminare il nostro atteggiamento verso le trasfusioni”. Uno specialista di ortopedia pediatrica, famoso negli Stati Uniti, ha detto: “In base a ciò che ora sappiamo sui pericoli connessi col sangue possiamo dire che i testimoni di Geova avevano ragione”. Il responsabile di anestesia cardiotoracica di un ospedale universitario degli Stati Uniti ha detto: “Tutti i pazienti, testimoni di Geova inclusi, trarranno beneficio dagli sforzi che fate per informare i medici della zona in merito alle alternative alle trasfusioni di sangue. Il vostro gruppo e gli sforzi che compite sono encomiabili”.

Nell’edificio situato al numero 30 di Columbia Heights c’è un ufficio che si occupa delle costruzioni. Esso sta coordinando i progetti per la costruzione di filiali in una cinquantina di paesi, da Antigua allo Zimbabwe. E il Reparto Legale esprime il suo compiacimento per il fatto che “gli articoli delle nostre riviste sull’affidamento dei figli e sui bisogni dei figli di genitori divorziati sono stati accolti favorevolmente da avvocati, assistenti sociali e psicologi”. Una sorella che aveva una causa per l’affidamento dei figli è rimasta sorpresa apprendendo che ora la mediatrice del tribunale della famiglia usa regolarmente il numero di Svegliatevi! del 22 ottobre 1988 che tratta il soggetto “Affidamento dei figli: Un problema angoscioso” per aiutare le sue clienti ad appianare le divergenze. La donna apprezzava l’atteggiamento neutrale dell’articolo e riteneva fosse utile per tutti i genitori che si trovano in questa situazione.

Il Reparto “Video Services” comunica che sono state prodotte, in 5 lingue, oltre 500.000 copie della prima videocassetta realizzata, I testimoni di Geova: organizzati per predicare la buona notizia; e presto sarà disponibile in altre 22 lingue. La filiale dei Paesi Bassi ha partecipato a questo lavoro e scrive: “È stato elettrizzante per la nostra famiglia Betel avere una parte nella registrazione della videocassetta nelle 19 lingue, fra cui alcune lingue dell’Europa orientale”.

In un’isola del Pacifico questa videocassetta è stata vista da un pubblico insolito, come mostra la seguente lettera inviata dalla filiale delle Figi: “Sulla remota isola di Rotuma, a 500 chilometri da Suva, c’è una congregazione. Benché l’isola non disponga di una regolare erogazione di elettricità, il sorvegliante di circoscrizione portò con sé la videocassetta della Società nella speranza di trovare qualcuno sull’isola che avesse un generatore, un videoregistratore e un televisore per poterla far vedere alla congregazione formata di 13 proclamatori. Sembrava ci fossero poche probabilità. Che sorpresa scoprire che non lontano dalla Sala del Regno abitava un negoziante che aveva tutt’e tre le cose necessarie! Interpellato, l’uomo acconsentì a far vedere la videocassetta nella propria casa. Quando i fratelli arrivarono a casa sua, c’era parecchia gente che stava vedendo un film di cowboy. Il film fu fermato immediatamente e venne messa la videocassetta della Società. Si trattennero tutti per vederla. Complessivamente più di 80 persone videro la cassetta. Malgrado il loro isolamento, i fratelli furono molto felici di vedere quanto è grande l’organizzazione di Geova e di sentirsi parte di essa. La videocassetta spinse una donna ad assistere alla successiva adunanza nella Sala del Regno. Disse che era la più bella videocassetta che avesse mai visto!”

La nuova videocassetta, La Bibbia: storia accurata, profezia attendibile, è pronta per la distribuzione (per il momento non è disponibile in italiano). È la prima di una serie di tre cassette.

Poderi Watchtower

I generi alimentari per la famiglia Betel degli Stati Uniti vengono prodotti e distribuiti principalmente dai Poderi Watchtower. Qui si tiene provvisoriamente anche la Scuola di Galaad (Watchtower Bible School of Gilead), dove fratelli e sorelle di varie parti del mondo vengono addestrati per l’opera missionaria. Sempre qui si stampano le riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! che vengono distribuite in tutti gli Stati Uniti.

Attraverso il sistema computerizzato multilingue che la Società impiega in tutto il mondo, il Reparto Computer che si trova presso i Poderi Watchtower cura ora la composizione, la traduzione e la pubblicazione di letteratura biblica in tre lingue in più rispetto alle 208 dell’anno prima. Un altro avvenimento rimarchevole è stata la presentazione al pubblico della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti su dischetto (ancora non disponibile in italiano). Questa versione su dischetto della Traduzione del Nuovo Mondo permetterà agli utenti di computer di effettuare ricerche bibliche più in fretta.

Il complesso di Patterson

Al Watchtower Educational Center di Patterson i lavori sono andati avanti con sorprendente rapidità. Nove edifici sono già stati ultimati, oltre agli impianti per il trattamento dell’acqua potabile e la depurazione delle acque di rifiuto. Al presente nove edifici sono in costruzione e nel corso dell’anno si comincerà a costruirne altri quattro. Più di 800 fratelli e sorelle formano la squadra che lavora ogni giorno nel cantiere. Questo centro ospiterà infine la Scuola di Galaad. Il Corpo Direttivo ha pure annunciato che alcuni reparti di Brooklyn che hanno relazione con l’opera mondiale di istruzione saranno trasferiti presso questo centro di istruzione biblica.

Estesi i benefìci della Scuola di Addestramento per il Ministero

Durante l’anno di servizio 1992 sono stati tenuti 14 corsi della Scuola di Addestramento per il Ministero in dieci paesi. La scuola è stata tenuta per la prima volta in Australia, Messico, Nigeria e Svezia. Più fratelli hanno così avuto modo di ricevere addestramento speciale. Esprimendo la propria gratitudine, studenti dell’Australia e della Nuova Zelanda che facevano parte della prima classe convenuta a Sydney hanno detto d’essere stati profondamente colpiti dalla qualità e dalla vastità del programma. Studenti del primo corso tenuto in Messico hanno detto che, in seguito ai loro studi, si sono avvicinati maggiormente a Geova e alla sua organizzazione. La lettera scritta dalla classe della Nigeria affermava la risoluzione degli studenti, ora che conoscono meglio i molteplici aspetti dei provvedimenti di Geova, di migliorare la qualità del loro ministero e del loro servizio. In Svezia la scuola è stata tenuta in inglese e la classe era formata di anziani e servitori di ministero celibi provenienti da Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia. Essi riconoscono più che mai il bisogno che tutti gli aspetti della loro vita, anche l’opera di insegnare e pascere la congregazione come pure il ministero di campo, siano imperniati sulla Parola di Dio.

In tutti i paesi dove è stata tenuta la scuola, i fratelli hanno espresso la determinazione di assolvere debitamente le loro responsabilità di congregazione e di altro genere nell’ambito della progressiva organizzazione di Geova. I diplomati di questa scuola prestano ora servizio in oltre 50 paesi. Sono stati nominati per assumere responsabilità in congregazioni, filiali e circoscrizioni oltre che nel campo missionario.

Dedicazione di filiali per il felice popolo di Geova

“Felice il popolo il cui Dio è Geova!” (Sal. 144:15) È così che si sentono i testimoni di Geova in tutto il mondo. Quando viene costruita una nuova filiale, questo è motivo di speciale allegrezza. Poiché il popolo di Geova non si è fatto ingannare dalla scena di questo mondo che cambia, Geova lo ha benedetto dandogli l’aumento.

Finlandia

Il 13 giugno 1992 era una giornata estiva insolitamente calda a Vantaa, in Finlandia. Da 15 mesi si lavorava all’ampliamento della filiale. Era arrivato il momento della dedicazione! Erano stati invitati i 99 membri della famiglia Betel, gli oltre 100 lavoratori edili che erano stati lì temporaneamente e tutti i sorveglianti viaggianti del paese. Un totale di 559 persone si riunirono nella Sala del Regno, nella sala da pranzo e in altri locali della nuova struttura per ascoltare il programma della dedicazione.

Da quando è stata costruita, la casa Betel è stata ampliata sette volte. Robert Tracy, che ha visitato la Scandinavia come sorvegliante di zona, ha detto quanto segue nel discorso della dedicazione: “Gli svedesi, i vostri vicini, dicono che in Finlandia state sempre a costruire”. Il complesso originale include una moderna tipografia, una legatoria, il Reparto Posta, uffici e alloggi. La nuova ala di cinque piani, con una superficie utile di 7.200 metri quadrati, comprende 39 stanze per i beteliti, un’infermeria, saune e spazio per il deposito. Questa nuova ala è la più grande aggiunta fatta sinora al complesso della filiale, che ora ha in totale 21.600 metri quadrati di superficie utile.

La Finlandia confina con la Russia e per decenni è stata un punto di contatto fra il mondo occidentale e l’ex Unione Sovietica. Quindi, oltre a produrre letteratura in finlandese, la filiale della Finlandia stampa anche La Torre di Guardia in estone e pubblicazioni in lituano e lettone. I 18.316 proclamatori della Finlandia sono molto felici che Geova abbia ora ricompensato i suoi servitori dando loro il privilegio di sostenere la sua opera nell’Europa orientale. La nuova ala della casa Betel è una grande benedizione e recherà beneficio a tutti i testimoni di Geova di quella zona.

Thailandia

L’8 febbraio 1992 la Thailandia ha avuto buone ragioni per rallegrarsi: è stata dedicata la nuova casa Betel. Era il coronamento di oltre due anni di strenuo lavoro. Perché si erano resi necessari questi nuovi locali?

La prima casa Betel della Thailandia fu aperta nel 1947, quando nell’intero paese c’erano 31 proclamatori della buona notizia. In quell’edificio preso in affitto erano alloggiati anche i missionari. Nel 1962, quando il numero dei proclamatori era salito a oltre 300, i tre beteliti e alcuni missionari si trasferirono in un edificio appena terminato di proprietà della Società. Nei successivi 25 anni il numero dei proclamatori si triplicò e la famiglia Betel crebbe fino ad avere 16 membri. Dato che in quella zona residenziale di Bangkok non era possibile costruire ulteriormente, il Corpo Direttivo raccomandò al Comitato di Filiale di cercare un nuovo terreno. Infine, nel 1987, dopo una lunga ricerca, i fratelli trovarono un appezzamento di terreno adatto in un nuovo sobborgo della città.

Prima di iniziare i lavori di costruzione, i 6.000 metri quadrati di terreno dovettero essere alzati di un metro per impedire che nella stagione delle piogge si verificassero allagamenti. Poi fu costruito un edificio di due piani che avrebbe dovuto avere una superficie utile di circa 3.000 metri quadrati, compresa una spaziosa Sala del Regno. Si dovette erigere anche un muro perimetrale di 370 metri; doveva essere formato da circa 1.200 pannelli prefabbricati di calcestruzzo poggiati su 145 pali di fondazione, alti 6 metri ciascuno. Chi avrebbe fatto tutto quel lavoro? Tra i circa 900 proclamatori ci sarebbero stati abbastanza volontari per formare la “famiglia del cantiere”, in modo da realizzare il progetto senza bisogno di molto aiuto dall’esterno? La precedente Betel e casa missionaria era stata costruita interamente da un’impresa edile.

Nel 1987 fu rivolto un invito alle 33 congregazioni del paese che risposero in modo molto soddisfacente. C’era pochissima manodopera specializzata tra i volontari, però molti fratelli e sorelle ‘si offrirono volenterosamente’, impiegando senza compenso il loro tempo e le loro energie, pronti a imparare nuovi mestieri proprio lì nel cantiere. (Sal. 110:3) Secondo i calcoli, nei due anni dei lavori i proclamatori delle otto congregazioni di Bangkok e dintorni hanno dedicato in media circa sette ore al mese alla costruzione. Tuttavia il tempo dedicato al servizio di campo quasi non ne risentì. Essenziale — e molto apprezzato — fu l’aiuto prestato dai 37 volontari internazionali, venuti da quattro paesi.

Quella della dedicazione fu davvero un’occasione gioiosa e memorabile per tutti i 427 invitati. Fra loro c’erano rappresentanti di sei filiali della regione dell’Asia e del Pacifico. Nel discorso della dedicazione il sorvegliante di zona, il fratello H. V. Mouritz, fece notare che nel corso della storia Geova ha sempre provveduto ciò di cui il suo popolo aveva bisogno per compiere la Sua opera e adorarLo. Alla conclusione del programma tutti si sentirono molto incoraggiati a compiere l’opera di predicazione con rinnovato vigore.

Un altro indice di crescita è che nel 1992 membri del Corpo Direttivo hanno dedicato due filiali nelle Indie Occidentali: Il 2 febbraio Milton G. Henschel ha dedicato la filiale delle Isole Leeward (Antigua), mentre l’8 febbraio John E. Barr ha dedicato quella delle Bahama.

[Nota in calce]

^ par. 28 Vedi il rapporto della Danimarca nel numero della Torre di Guardia del 15 marzo 1992.

[Immagine a pagina 5]

Sono state dedicate più di un miliardo di ore a predicare la buona notizia in 229 paesi, anche qui nella città di Irkutsk, in Siberia

[Immagini a pagina 12]

Testimoni della Svizzera preparano viveri e vestiario per l’Europa orientale. Anche Austria, Danimarca, Finlandia, Italia, Paesi Bassi e Svezia hanno partecipato ai soccorsi

[Immagini alle pagine 14 e 15]

Il 24 agosto 1992 l’uragano Andrew ha devastato la Florida meridionale, lasciando 3.500 Testimoni senza casa

[Immagini a pagina 19]

Arrivato al numero 360 di Furman Street, l’intero camion viene trasportato col montacarichi all’ottavo piano per essere scaricato

Alle 6,00 di mattina uno dei camion della Società a disposizione della lavanderia comincia il giro di alcuni dei 21 edifici residenziali di Brooklyn

[Immagini alle pagine 20 e 21]

1. I capi vengono controllati per verificare il numero di identificazione

2. In un locale sono in funzione 14 lavatrici, di portata variabile fra i 15 e i 200 chili, tutte computerizzate. Con un solo carico una grande lavatrice può lavare oltre mille camicie

3. Gli indumenti lavati e asciugati vengono mandati a stirare. Vengono stirati ogni giorno oltre 4.500 capi di vestiario

La lavasecco pulisce da 3.000 a 4.000 capi di vestiario la settimana. Nel 1991 la lavasecco ha pulito 70.000 chili di indumenti

[Immagini a pagina 22]

L’edificio residenziale di 30 piani situato al numero 90 di Sands Street si riconosce facilmente a Brooklyn per la sua altezza. I primi dieci piani al di sopra del livello stradale dovrebbero essere ultimati per la fine del 1993

90 Sands Street

[Immagini alle pagine 26 e 27]

Texcoco (Messico), gennaio 1992

Sydney (Australia), agosto 1992

Igieduma (Nigeria), marzo 1992

Örebro (Svezia), maggio 1992

[Immagini alle pagine 28 e 29]

Finlandia

Il 13 giugno 1992 è stata dedicata una nuova grande ala dell’edificio della filiale della Finlandia

[Immagini a pagina 30]

Bahama

La filiale e la Sala delle Assemblee delle Bahama sono state dedicate l’8 febbraio 1992

Thailandia

L’8 febbraio 1992 è stata dedicata la nuova casa Betel della Thailandia

Isole Leeward

Il 2 febbraio 1992 è stata dedicata la filiale delle Isole Leeward (Antigua)