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Rapporto mondiale

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Africa e isole vicine

L’Africa è un continente frammentato da conflitti tribali e nazionali. Ma Rivelazione 7:9-14 predice che “una grande folla . . . di ogni nazione e tribù e popolo e lingua” si unirà nell’adorazione di Geova, con la prospettiva di sopravvivere ed entrare nel suo pacifico nuovo mondo. Molte migliaia di persone in tutta l’Africa stanno dando chiara prova di far parte di questa folla felice.

A Città del Capo, nel Sudafrica, una sorella rimase di stucco quando l’uomo con cui parlava alla porta la interruppe, chiedendo: “Qual è il vostro scopo?” Subito rispose: “Iniziare studi biblici”. Con sua meraviglia l’uomo replicò: “Bene! Si accomodi, cominciamo adesso”. Seguì una bella conversazione con questo ebreo, e la nostra sorella dispose di ritornare insieme al marito. L’uomo ha fatto un ottimo progresso. Oltre allo studio, ha letto quattro volte la Bibbia da cima a fondo, e tre volte tutto il libro Il più grande uomo che sia mai esistito. Si dà da fare anche parlando della verità con i parenti. È molto grato che Geova gli abbia aperto gli occhi alla verità. Il giorno in cui la sorella gli fece la prima visita, disse alla famiglia: “Venite a fare la conoscenza di queste persone, perché Dio le ha mandate da noi”. Stava pensando al suicidio.

I legami familiari possono svolgere un ruolo importante nel diffondere la verità. Un pioniere ausiliario iniziò uno studio in un villaggio di Maurizio. Darmen, un ragazzino del vicinato, incuriosito ascoltava con interesse e ripeteva ai genitori, specie alla madre che era indù, ciò che sentiva. Essa si convinse che quello che stava imparando ora era la verità, perciò abbatté il tempietto indù che aveva in giardino. Darmen parlò con tutti i parenti che aveva nel villaggio: fratelli, sorelle, cognati, zii, zie e cugini. Quando venne a sapere della scrittura del giorno, cominciò a trattarla con loro. Alcune sere più di 30 persone partecipavano a queste conversazioni fino a tardi. Dopo qualche settimana una coppia di pionieri speciali dispose di tenere uno studio con loro. Tredici membri di questa famiglia sono ora battezzati; altri quattro sono proclamatori non battezzati. E Darmen? Adesso è sposato e sia lui che la moglie servono come pionieri speciali.

La guerra civile ha inciso pesantemente sulla vita della popolazione della Liberia. Mentre i proclamatori di Mano River assistevano a un’assemblea a Monrovia, la zona venne attaccata e per tutto l’anno non poterono ritornarvi. Ma un proclamatore non battezzato che era rimasto a casa continuò a predicare. Benché non si ritenesse idoneo a usare la Sala del Regno, dato che non si era ancora battezzato, la protesse da saccheggi. Spiegò che aveva anche cercato di fare “visite pastorali” a quelli che un tempo studiavano, per tenere vivo il loro interesse per la verità, e aveva tenuto adunanze in casa propria. Quest’anno era fra i battezzati all’assemblea “Insegnamento divino”.

L’avvenimento dell’anno nella Repubblica Centrafricana è stato il decreto governativo del 20 gennaio 1993, che eliminava completamente le restrizioni imposte all’attività dei testimoni di Geova. Per quanto da diversi anni i fratelli godessero di considerevole libertà, ora hanno il riconoscimento giuridico. Questo ha permesso loro di riaprire le Sale del Regno. Nel paese scuole, ospedali e molti uffici governativi non funzionano a motivo della mancanza di mezzi per pagare gli stipendi. Invece i testimoni di Geova, nonostante i propri problemi finanziari, hanno riparato e imbiancato tutt’e cinque le Sale del Regno di Bangui e le usano di nuovo come centri per la pura adorazione.

Alcuni osservatori africani notano la differenza tra i testimoni di Geova e altri gruppi religiosi. In seguito agli scontri etnici nel sud dello Zaire, un gruppo di kasaiani scacciati dai katanghesi si rifugiò in casa del capo di un villaggio vicino a Kamina. Dopo aver chiesto cosa era accaduto, il capo domandò: ‘Qui fra voi ci sono testimoni di Geova?’ Essi si informarono, poi risposero: ‘No’. Il capo chiese: ‘Perché no? Non ce ne sono nel villaggio?’ ‘Ce ne sono alcuni’, fu la risposta. ‘Allora perché nessuno di loro è qui?’, insisté il capo. Infine disse: ‘Adesso capite perché i testimoni di Geova dicono che le vostre religioni sono false. Quelli che vi hanno scacciati appartengono alle vostre chiese, mentre i testimoni di Geova non hanno cacciato via i loro fratelli. Al contrario li hanno accolti e protetti’.

Dove l’analfabetismo è un problema, i proclamatori si trovano a dover insegnare non solo la verità della Bibbia, ma anche a leggere e scrivere. Nello Zimbabwe una pioniera che faceva questo con i suoi studenti rimase sorpresa quando si offrirono di pagarle le lezioni. In seguito scrisse: “Mi sono ricordata di Gheazi, il servitore di Eliseo, e di come fu colpito dalla lebbra. Perciò ho detto loro: ‘La mia ricompensa è vedervi fare progresso nel conoscere la verità e praticare quello che imparate. Non voglio il vostro denaro’”. — 2 Re 5:20-27.

Asia

Fu in Oriente che Geova piantò il paradiso originale dove pose le prime creature umane. Esse non apprezzarono ciò che Geova aveva fatto per loro. Ma nel nostro tempo ci sono centinaia di migliaia di orientali che mostrano di apprezzare le giuste vie di Geova e zelantemente essi fanno conoscere ad altri la notizia inerente al proposito di Dio di trasformare l’intera terra in un paradiso.

Una sorella del Giappone che deve lavorare a tempo pieno per mantenere la famiglia fa anche la pioniera. Come ci riesce? Sfruttando il tempo che passa ogni giorno in treno. Si tratta di un viaggio di un’ora e mezzo sia all’andata che al ritorno. Dev’essere discreta, ma siccome i pendolari prendono lo stesso treno tutti i giorni, fa persino visite ulteriori a coloro che l’ascoltano. Distribuisce in media 167 riviste al mese e ha iniziato sette studi biblici sul treno.

Una pioniera della Malaysia si recò parecchie volte a casa di una donna con la quale aveva studiato, ma non trovava nessuno in casa. Comunque, c’era un vicino dallo sguardo truce che la osservava sempre con sospetto. “Perché non parlare a quest’uomo?”, si chiese la sorella. “C’è tutte le volte che vengo, e forse sa dirmi dov’è la donna”. L’uomo l’apostrofò bruscamente: “Cosa vuole? Cosa sta facendo?” Ma, sorprendentemente, dopo averle detto che la donna si era trasferita, ascoltò il messaggio della Bibbia e accettò di studiare, addirittura con un certo entusiasmo. La prima volta che si tenne lo studio, era presente anche sua moglie, oltre a un collega che era un devoto seguace di una setta della cristianità e che cercò di interrompere lo studio biblico. Ma dopo avere osservato la calma della sorella e le sue meditate risposte agli attacchi verbali, disse al collega di badare ai fatti suoi e di lasciarlo studiare a suo piacimento. Il progresso fu rapido. Era un medium spiritico di mestiere, ma quando seppe che la Bibbia condanna lo spiritismo gettò subito via tutti gli oggetti legati a questa pratica. Ora lui e la moglie frequentano regolarmente le adunanze di congregazione ogni settimana.

Mentre svolgeva l’opera di casa in casa una pioniera dell’India incontrò tre ragazze che andavano all’università. Benché fossero indù, accettarono l’offerta di uno studio biblico perché volevano la risposta a molte domande. Dopo qualche tempo fu dato loro il libro L’uomo alla ricerca di Dio. Leggendolo si convinsero pienamente che il culto degli idoli è errato. Spiegarono alla madre quello che avevano appreso, dopo di che lei buttò via gli idoli dei suoi dèi e le ragazze gettarono via l’oui-ja. In seguito dissero: “Il 1992 è stato un anno indimenticabile per noi. In gennaio siamo uscite da ‘Babilonia la Grande’ gettando via gli idoli. In aprile abbiamo cominciato ad assistere regolarmente alle adunanze. In agosto siamo diventate proclamatrici non battezzate. In ottobre ci siamo battezzate tutt’e quattro. In novembre due di noi facevano le pioniere ausiliarie regolari e in dicembre conducevamo dieci studi biblici, uno dei quali con la nostra nonna 71enne”.

I proclamatori della Thailandia riscontrano che nel loro territorio il numero di coloro che sono molestati dai demoni è in aumento. A Nakhon Sawan c’era un uomo che abitava con la moglie in una casa piena di idoli. Mentre la coppia andava avanti nello studio della Bibbia, il marito menzionò che in casa loro accadevano le cose più strane e che esse impedivano loro di dormire. Disse pure che quando la moglie cercava di andare alla Sala del Regno, aveva la sensazione che qualcuno la trattenesse, impedendole di uscire di casa. Il proclamatore fece loro notare le informazioni dell’opuscolo Gli spiriti dei morti. L’uomo riconobbe che le cose descritte erano esattamente quelle capitate loro. Gli fu mostrato con le Scritture cosa doveva fare per avere la benedizione di Geova. (Deut. 7:25, 26; 1 Giov. 5:21) Il giorno dopo chiese ai fratelli di aiutarlo a portar via da casa sua tutti gli idoli e altri oggetti religiosi — abbastanza da riempire un camioncino — e di bruciarli in sua presenza fuori città. La sua fede fu notevolmente rafforzata allorché vide che gli idoli, i suoi oggetti di devozione di un tempo, non potevano salvare se stessi. Da allora in poi questa famiglia non fu più sotto il potere dei demoni e progredì spiritualmente.

Visto che il loro futuro è così incerto, molti giovani sono in cerca di risposte. Alcuni le hanno trovate nell’opuscolo Vivere sulla terra per sempre! e nel libro I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande. Una madre buddista dello Srī Lanka ha scritto: “Colgo questa occasione per ringraziarvi dal più profondo del cuore di avere aiutato mia figlia a trovare la strada giusta. Sono stata molto contenta quando ho visto il libro che avete dato a mia figlia. Credo sia il dono più prezioso che abbia mai ricevuto in vita sua. Lo legge e lo rilegge, e l’ho letto anch’io. Grazie ancora dal più profondo del cuore per questo bel regalo”.

Europa

In parecchi paesi le condizioni economiche sono difficili. Ma i servitori di Geova hanno “molto da fare nell’opera del Signore”. (1 Cor. 15:58) Invece di lamentarsi a causa della disoccupazione, i Testimoni della Finlandia hanno colto l’occasione per dedicare più tempo ad aiutare le persone a capire perché i tempi sono così difficili e perché abbiamo bisogno del Regno di Dio.

Che parte hanno in questo i proclamatori giovani? Facciamo un esempio: Una sorella della Finlandia era in servizio con la figlioletta di cinque anni. Incontrarono un uomo che, essendo prevenuto, non voleva neppure parlare con la sorella. Ma quando la bambina gli offrì un volantino, non poté rifiutare. In seguito la moglie trovò il volantino sul tavolo della cucina, lo lesse e ciò che diceva riguardo alla speranza del paradiso le piacque. Ordinò alla Società il libro Vivere per sempre e cominciò a leggerlo. Quando i proclamatori tornarono alla sua porta fu iniziato uno studio biblico. Il marito si oppose. Tuttavia, dopo aver visto costruire una Sala del Regno in un paio di giorni disse: “Se i testimoni di Geova sono capaci di fare cose di questo genere, dev’esserci qualcosa di molto più grande dietro l’organizzazione”. Cominciò a studiare anche lui e dopo un anno si battezzarono entrambi.

Molte congregazioni del Portogallo lavorano il loro territorio tutte le settimane, e trovano ancora persone simili a pecore. Una sorella racconta: “Ogni mattina, prima di uscire in servizio, prego Geova di aiutarmi a trovare qualcuno che sia interessato a studiare la Bibbia”. Un giorno dispose di studiare con le persone che lavoravano in un negozio di parrucchiere. In seguito, quando lo studio fu trasferito a casa sua, si presentò solo una donna che disse: ‘Gli altri non sono interessati, ma io sì’. Nel giro di un mese conduceva lei stessa due studi. Ben presto si battezzò e intraprese l’opera di pioniere.

Benché unita secondo l’usanza degli zingari, una coppia della Svezia si sposò in armonia con la legge svedese, e nel 1992 i due si presentarono per essere battezzati come testimoni di Geova. A motivo del rispetto in cui è tenuto da altri zingari, il marito ha potuto iniziare molti studi biblici. Nel gennaio 1993 conduceva 21 studi. Il gruppo con cui teneva uno studio era così numeroso che chiese di usare la Sala del Regno. Quando il sorvegliante di circoscrizione andò con lui a fare lo studio, nell’appartamento c’erano 26 zingari adulti che lo aspettavano per lo studio. Ma il fratello nuovo disse: “Non riesco a capire dove sono finiti gli altri stasera. Di solito sono presenti da 40 a 50 persone”. Lo studio fu tenuto in tre lingue: svedese, croato e romani. Quello che attira queste persone ancor più delle benedizioni del nuovo mondo è l’amore di Dio e l’atteggiamento imparziale e senza pregiudizi evidente anche ora fra il popolo di Geova.

Per evitare di fare doppio lavoro e per sfruttare al massimo le risorse, sono stati fatti notevoli cambiamenti nell’attività svolta presso alcune filiali. Due di queste sono i Paesi Bassi e la Svizzera. La filiale dei Paesi Bassi cura le traduzioni in olandese; coordina anche la produzione e la distribuzione di videocassette per l’Europa. Ma per quanto riguarda la stampa delle riviste olandesi, nonché il deposito e la spedizione della letteratura per i Paesi Bassi, se ne occupa ora la filiale della Germania. Allo stesso modo, la stampa e la spedizione che prima venivano effettuate in Svizzera sono ora curate dalla Germania. Alcuni della famiglia Betel che servivano a Emmen, nei Paesi Bassi, si sono offerti di andare a lavorare in altre filiali, per cui due sono stati assegnati alla Gran Bretagna, quattro alla Germania e sette alla Nigeria, dove si sta installando la macchina per la stampa in quadricromia che era nei Paesi Bassi. Le attrezzature della Svizzera saranno impiegate per migliorare la stampa nelle Filippine, e una coppia della Svizzera andrà lì per un po’ a dare una mano. Un altro fratello della Svizzera si sta trasferendo in Nigeria. Altri torneranno a servire come pionieri.

In Irlanda i fratelli danno testimonianza da oltre cent’anni e la loro paziente perseveranza continua a portare frutto. Una proclamatrice di Tipperary iniziò uno studio biblico con un uomo del posto, Michael. In seguito, però, egli cercò di evitare la proclamatrice. Allorché quest’ultima se ne accorse, insieme a un’altra sorella andò a cercarlo al bar perché pensava che il suo interesse fosse sincero. Quando entrarono nel bar, si fece silenzio; tutti sapevano chi erano le sorelle. Le proclamatrici si limitarono a rammentare a Michael lo studio. Dopo che le proclamatrici se ne erano andate, egli cercò di nascondere la cosa dicendo agli altri uomini: “Mi sono dimenticato che dovevo ripararle il fornello!” Ma si rese conto che non poteva più evitare le sorelle.

Dopo d’allora Michael fece progresso. Sposò May la quale, anche se in principio nutriva qualche sospetto in merito al caloroso interesse delle sorelle, acconsentì a studiare. Poi Michael e May cominciarono a parlare a Breda, la sorella di May, di quello che imparavano. Nel 1993 si battezzarono tutt’e tre. Intanto il fratello di May e la sua ragazza e anche il fratello minore di Michael e sua moglie cominciarono a studiare e ad assistere alle adunanze. Così grazie alla perseveranza di questa sorella sette persone traggono beneficio dalla verità.

Sara, una bambina di cinque anni che vive in Austria, è molto espansiva e parla spesso con le persone che passano davanti a casa sua. In un’occasione chiese esplicitamente a una giovane: “Fuma?” Alla risposta negativa della donna, Sara fece subito un’altra domanda: “Lei è una testimone di Geova?” Piuttosto perplessa, la donna rispose: “Sì!” Questo la spinse a parlare alla madre di Sara. Le spiegò che, sebbene fosse cresciuta come Testimone, non aveva più contatti con loro. Chiese alla madre di Sara di andare a visitarla. Come sono veraci le parole di Matteo 21:16: “Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode”!

C’è stata grande allegrezza fra i testimoni di Geova della Slovacchia il 24 marzo 1993, quando l’associazione religiosa dei testimoni di Geova ha ottenuto il riconoscimento giuridico: in questo modo è stato revocato ufficialmente il bando che era stato imposto oltre 43 anni fa. Successivamente, il 1° settembre, la Repubblica Ceca ha preso un provvedimento analogo. In questi paesi ci sono molte persone che sono rimaste deluse dalla religione e dalla politica. Alcune di esse cercano la verità. Questo può dirsi di un’anziana coppia di Bobron na Orave, in Slovacchia. La donna aveva fatto domande al sacerdote in merito alla Bibbia, ma lui aveva risposto: “Hanka, scegli un libro migliore da leggere”. Tuttavia lei e il marito continuarono a leggere la Bibbia. Stavano facendo cambiamenti nella loro vita in armonia con ciò che imparavano. Per soddisfare la loro fame spirituale si erano abbonati a varie riviste religiose. Quindi accettarono di studiare la Bibbia con i Testimoni. Come disse in seguito la donna, sin dall’inizio della sua conversazione con i pionieri aveva capito che era stato Dio stesso a mandarli.

America Centrale e Meridionale

“Ecco, i miei propri servitori grideranno di gioia a causa della buona condizione del cuore”. (Isa. 65:14) Questa buona condizione spirituale del cuore è evidente fra i testimoni di Geova del Messico. Nonostante la decisa opposizione della Chiesa Cattolica, il 7 maggio 1993 il governo del Messico concesse il riconoscimento giuridico alle nostre due associazioni religiose: La Torre del Vigía, A.R., e Los Testigos de Jehová en México, A.R. In quella data i testimoni di Geova sono diventati una religione ufficialmente riconosciuta. Non vedono l’ora di appendere insegne per identificare pubblicamente per la prima volta le loro Sale del Regno.

L’anno scorso sono state formate 445 nuove congregazioni. In giugno i proclamatori sono stati complessivamente 375.351. Il numero dei presenti alla Commemorazione è stato 1.349.998. Con l’aumento dei proclamatori il territorio viene lavorato più di frequente. In un territorio molto lavorato due sorelle bussarono a una porta e la padrona di casa esasperata esclamò: “Vi ho già detto che non dovete venire con il vostro messaggio a casa mia. Perché non state attente?” Una delle sorelle rispose: “Be’, siamo in tanti a predicare. Senz’altro l’ha detto ad alcuni nostri colleghi. Tuttavia possiamo disporre che non venga nessuno da lei. Ci dia il suo nome e indirizzo completo e passeremo queste informazioni a tutti i Testimoni della zona così nessuno verrà più da lei”. Al che la padrona di casa disse: “No, non c’è bisogno di arrivare a questi estremi. Potete sempre venire a trovarmi, ma per favore, non così spesso”. Non molto tempo dopo le sorelle incontrarono la stessa donna alla Sala del Regno. Cos’era accaduto? Quando un’altra proclamatrice era passata di lì, la donna aveva accettato di studiare la Bibbia.

Tra i paesi dell’America Meridionale, la Guiana Francese è quello con meno abitanti, ma gli interessi spirituali prosperano. In aprile la filiale ha comunicato il suo 21° massimo consecutivo nel numero dei proclamatori, che dedicano in media al servizio di campo 14,5 ore per proclamatore ogni mese. Anche in questo paese ‘il piccolo è diventato mille’ ed essi sono felici di far parte della “nazione potente” che loda Geova in tutto il mondo. — Isa. 60:22.

Il contrasto fra i Testimoni e altri attira chi ama la giustizia. Una sorella anziana di Caracas, in Venezuela, andò a ritirare del denaro in banca. Senza contarlo se lo mise in borsa. Ma arrivata a casa riscontrò che il cassiere le aveva dato 1.200 bolívar (circa 20.000 lire) in più. Telefonò alla banca e disse al cassiere che se alla fine della giornata scopriva che gli mancava del denaro, doveva informarla. Alle 17 l’uomo si presentò a casa della sorella e disse che gli mancavano 1.200 bolívar. Quando la sorella gli porse il denaro il cassiere esclamò: “È la prima volta che qualcuno fa una cosa del genere! Potevo perdere il posto”. La sorella approfittò di quell’occasione e di quelle successive in cui si recò in banca per dare testimonianza. Ben presto fu iniziato uno studio biblico con questo giovane che ha cominciato ad assistere alle adunanze alla Sala del Regno.

Mentre danno testimonianza i pionieri del Cile si rendono conto molto bene che è Geova a dirigere l’opera. (1 Cor. 3:9) Una coppia del Cile meridionale stava per tornare a casa dopo avere trascorso nove ore in un territorio lontano. Mentre i due camminavano sulla strada principale furono superati dall’ultimo autobus per Antuco. Erano stanchi e affamati e li attendeva una camminata in salita di 40 chilometri. Si stava facendo buio ed era freddo. Anche altri veicoli li superarono, come se non esistessero. Mentre proseguivano il cammino si chiedevano cosa Geova avesse in mente per loro. Poi, senza che essi facessero alcun segno, un autobus che andava nella direzione opposta si fermò per prenderli su; così salirono a bordo. Arrivati a una cittadina scesero e allora si ricordarono di una coppia che avevano incontrato alcuni mesi prima. Magari questa coppia conosceva qualcuno che aveva qualche mezzo di trasporto e che poteva accompagnarli ad Antuco. Il padrone di casa ebbe un’idea migliore: “Perché non passate la notte da noi?”

La padrona di casa fu molto felice quando i pionieri accettarono l’invito ed esclamò: ‘Ora vi avremo solo per noi e così risponderete alle nostre domande!’ E quante domande fecero, su Geova, sugli unti, sullo schiavo fedele, sulla grande folla, sulla bestia selvaggia, ecc.! La coppia aveva ricevuto il libro Vivere per sempre e l’aveva studiato fino a saperne un bel po’ a memoria. Avevano pregato tanto che qualcuno li aiutasse a capirlo meglio! “Ed eccovi qui!” Dopo una lunga e soddisfacente conversazione questa famiglia ospitale servì loro uno squisito pasto e poi offrì loro un comodo letto. Come furono grati quei pionieri di essere stati usati da Geova in questo modo!

A volte non è il confutare le accuse ma la gentilezza a penetrare la dura scorza degli oppositori. Come dice Proverbi 25:15, “la stessa lingua mite può rompere un osso”. Brumilda Castillo, una Testimone che è un’ex suora, visitò una devota famiglia cattolica dell’Ecuador. Quando vide la Testimone, la moglie la coprì di improperi. La sorella non si mise a controbattere le accuse; si limitò a sorridere, ringraziò la donna e disse che avrebbe senz’altro potuto parlarle un’altra volta. Mentre se ne andava la sorella incontrò il marito che non solo reagì come la moglie ma ordinò anche alla sorella Castillo di andarsene dalla sua proprietà. Di nuovo lei sorrise, lo ringraziò e gli disse che sperava di parlare con lui un’altra volta. Quando marito e moglie ragionarono su ciò che era accaduto rimasero perplessi. Come poteva sorridere e ringraziarli visto che erano stati così sgarbati con lei? Rimasero talmente colpiti che quando passò un altro Testimone il marito lo fece entrare. Il Testimone li invitò a un’adunanza ed essi vi andarono. Chi fu la prima persona a salutarli? La sorella che avevano trattato così male. Si profusero in scuse e lei colse l’occasione per cominciare a visitarli.

Un giorno l’uomo volle sapere cosa ne pensava della cappella che aveva costruito sulla sua proprietà e riempito di immagini. Essa gli chiese se si sarebbe arrabbiato con lei se gli diceva la verità. “Naturalmente no”, rispose lui. “Farà ciò che dice la Bibbia?”, chiese. “Lo farò oggi stesso”, promise lui. Così la sorella gli mostrò quello che diceva la sua Bibbia cattolica dell’uso delle immagini. Al che egli disse: “Voglio che mi aiuti a sbarazzarmi di tutte queste immagini”. Ci vollero quattro giorni per toglierle e bruciarle tutte.

Quelli che diventano servitori di Geova hanno bisogno di rivestire la nuova personalità. Con alcuni, però, l’impresa può sembrare impossibile. Nel Brasile nord-orientale un giovane che accettò di studiare la Bibbia aveva una pessima reputazione. I suoi familiari dicevano che quasi tutti i giorni qualcuno andava a casa loro per farsi pagare i debiti che lui faceva per bere. I suoi genitori vivevano nel perenne timore che sarebbe stato ucciso. Tutti dicevano ai pionieri che studiavano con lui: “Sprecate il vostro tempo. Non cambierà mai”. Ma “la parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. (Ebr. 4:12) Quando l’uomo smise di bere e di tenere una condotta immorale, l’intero paese fu colpito. I suoi genitori esclamarono: “C’è di nuovo la pace in casa nostra!” I cambiamenti che ha fatto hanno indotto altri tre suoi familiari a studiare e frequentare le adunanze.

America Settentrionale e Antille

In più di un’occasione Gesù ribadì l’importanza di amare il prossimo come se stessi. Ci sono molti modi in cui si può mostrare tale amore. Una sorella della Martinica scrive: ‘Una mattina mentre mi recavo al lavoro offrii un passaggio a una giovane che sembrava stesse poco bene. Durante il tragitto verso la città le parlai del proposito di Dio e delle benedizioni del nuovo mondo. Disse che sua madre era una testimone di Geova ma che per quanto riguardava lei aveva troppi problemi e non credeva che Dio potesse fare alcunché per migliorare la sua condizione. Le proposi di studiare la Bibbia con me per un mese e lei accettò. Trascorso il mese le chiesi se voleva continuare. “Come non mai”, disse.

‘La sua situazione familiare era grave. In seguito, quando il marito, che aveva un’altra donna, le ordinò di andarsene di casa, aiutai lei e i suoi figli. Successivamente lasciò la Martinica per la Francia, dove le avevano offerto un lavoro.

‘Qualche tempo dopo venne alla mia porta il marito. Dapprima ebbi timore. Ma lui era rimasto profondamente colpito dal cambiamento della moglie e dal mio comportamento. Era venuto a chiedere uno studio biblico’.

Una pioniera della Giamaica che è anche insegnante dice che interessandosi delle persone ed essendo gentile con loro spesso è in grado di aiutarle spiritualmente. Notò che nell’istituto in cui lavorava alcuni studenti avevano difficoltà con una particolare materia, così gentilmente offrì loro ulteriore assistenza. Per aiutarli a capire il valore dell’istruzione usava anche materiale del libro I giovani chiedono. Le sue premure fecero cambiare idea a coloro che osservavano. Come risultato riuscì a iniziare quattro studi biblici e a distribuire una considerevole quantità di letteratura.

Un aereo acquistato di recente, più adatto di quello che avevamo prima per svolgere la nostra opera, viene utilizzato dalla filiale dell’Alaska per affrettare l’opera di dare testimonianza nei villaggi isolati. Nella stessa quantità di tempo si riesce a fare il doppio del lavoro rispetto agli anni passati.

Bussando a una porta nella Repubblica Dominicana due proclamatori scorsero all’interno della casa una coppia che stava pregando in ginocchio. Aspettarono che la coppia finisse di pregare poi bussarono di nuovo. Quando la porta venne aperta, i proclamatori furono accolti con le parole: “Dio, ti ringraziamo per avere ascoltato la nostra preghiera”. I due accettarono con entusiasmo d’essere aiutati a studiare la Bibbia. Due giorni dopo, quando si considerarono versetti che condannano l’uso degli idoli, chiesero il permesso di alzarsi e raccolsero tutte le immagini che avevano in casa. (Deut. 7:25) Volgendosi verso sua moglie, l’uomo chiese: “Siamo con Geova o con il Diavolo?” “Con Geova”, rispose la donna. Dopo di che bruciarono tutte le immagini, e ne avevano parecchie. Spiritualmente parlando, nella Repubblica Dominicana i campi sono bianchi da mietere, e negli ultimi anni i Testimoni locali sono stati lieti di accogliere altri Testimoni, più di 150, che sono venuti dall’estero per essere d’aiuto nella raccolta.

Isole del Pacifico

Il 1° marzo 1993 fu un giorno importante per i fratelli delle Filippine. Quel giorno la Corte Suprema revocò all’unanimità una decisione che aveva preso nel 1959. Sostenne il diritto dei testimoni di Geova “di rifiutarsi di salutare la bandiera filippina a motivo delle loro credenze religiose”. A questi studenti non si doveva impedire di frequentare scuole, pubbliche o private, perché si astenevano, per motivi religiosi, dal salutare la bandiera, dal cantare l’inno nazionale e dal recitare un prescritto giuramento patriottico.

Una sorella dell’isola di Guam che ha un lavoro a tempo pieno voleva accrescere il suo ministero. Desiderava provare la gioia dei proclamatori che narravano esperienze circa studi biblici produttivi. Molte volte aveva pregato Geova al riguardo. Esaminando le sue circostanze, si rese conto che forse poteva iniziare studi biblici proprio nel luogo dove lavorava ogni giorno. Dopo avere chiesto a Geova coraggio e sostegno, cominciò a parlare con i colleghi di lavoro. Dapprima fu difficile; quelli che mostravano interesse erano scherniti dagli altri. Per riuscire a parlare della buona notizia a vari tipi di persone si preparò bene, e riscontrò che un aspetto importante della sua preparazione era la preghiera. Quando si avvicinava il tempo di feste mondane, spiegava le ragioni scritturali per cui lei si asteneva dal parteciparvi. Cercava letteratura che sarebbe stata particolarmente appropriata per ciascuna persona. In un caso, si limitò a leggere in silenzio la Bibbia dove una collega poteva vederla. Com’era prevedibile, la giovane collega si incuriosì e fu iniziato uno studio. Un po’ alla volta la sorella cominciò a tenere studi biblici produttivi. Quando fu trasferita in un altro reparto, si presentarono nuove opportunità. Una studentessa la presentò a una cara amica che pure mostrò interesse e che, a sua volta, parlò alla madre, al fratello e alla cognata. Tutti studiavano regolarmente. Furono così tanti quelli che mostrarono interesse che la nostra sorella dovette chiedere ad altri proclamatori di aiutarla ad averne cura. Sì, essa ha scoperto che la testimonianza informale può dare risultati positivi e molta gioia.

Mentre si trovava in un cimitero un proclamatore adolescente dell’Australia vide una filippina che piangeva presso una tomba. Intavolò una conversazione con lei e le fece notare l’iscrizione sulla lapide di suo nonno: “Dorme in attesa della risurrezione”. Questo offrì lo spunto per dare ulteriore testimonianza. Furono prese disposizioni per incontrarla nello stesso luogo la settimana dopo, ma la filippina non venne. Il giovane proclamatore perseverò. Insieme alla madre cercò tra gli annunci funebri del giornale locale finché trovarono un nome che sembrava filippino. Servendosi dell’elenco telefonico si misero in contatto con lei. La donna spiegò che era mancata all’appuntamento perché aveva avuto problemi col mezzo di trasporto. Ma era veramente interessata, e furono prese disposizioni per uno studio biblico. L’interesse per le persone e la perseveranza portano frutto.

Paesi dove ora le condizioni sono più favorevoli

Negli scorsi cinque anni sono avvenuti sorprendenti cambiamenti. In almeno 35 paesi sono stati rimossi gli ostacoli e il messaggio del Regno è ora proclamato più liberamente. In molte di queste nazioni è stato tolto il bando oppure l’associazione religiosa dei testimoni di Geova ha ottenuto il riconoscimento giuridico. In tal modo è stato aperto un vasto campo. Cosa si sta facendo per coltivarlo?

Sono stati mandati 12 missionari in Estonia, oltre a 20 pionieri speciali dalla Finlandia. Almeno 200 altri proclamatori si sono trasferiti in Estonia per servire in territori dove il bisogno è più grande. I fratelli riferiscono: “Gli abitanti dell’Estonia sono entusiasti di parlare della Bibbia. Quasi tutti ascoltano volentieri il messaggio”.

A Maardu (Estonia) i fratelli ricevettero il terreno gratis su cui costruire una Sala del Regno, ma il sindaco stabilì certe condizioni: (1) Dovevano prendersi cura del piccolo parco vicino alla sala, (2) la Sala del Regno doveva essere portata a termine entro il 15 ottobre 1993, (3) alle adunanze dovevano poter assistere tutti gli abitanti della città, e (4) i Testimoni dovevano portare agli abitanti di Maardu il messaggio biblico e insegnare loro come comportarsi. I fratelli furono ben felici di accettare tutt’e quattro le richieste del sindaco!

Da che l’opera dei testimoni di Geova di Capo Verde è divenuta ufficialmente libera nel 1991, sono stati assegnati a questo territorio dieci missionari. Quali sono i risultati? Una coppia di missionari riferisce che sta tenendo studi con 70 persone, alcune delle quali, dopo due o tre mesi soltanto, hanno cominciato studi con altri. Un gruppo isolato di sei proclamatori ha avuto la gioia di vedere 150 persone assistere a un discorso del sorvegliante di circoscrizione. E la televisione nazionale ha fatto un servizio sulla costruzione della prima Sala del Regno in questo paese.

L’8 gennaio 1993 la Corte Suprema dello Zaire ha dichiarato illegale il bando imposto ai testimoni di Geova. Lo stesso anno 75.944 proclamatori hanno partecipato al ministero di campo e hanno tenuto 163.454 studi biblici a domicilio. Inoltre i presenti alla Commemorazione sono stati 310.088.

Oltre 25 anni fa il governo cambogiano si rifiutò di rinnovare il visto a George e Carolyn Crawford, che furono costretti a lasciare il paese dov’erano stati assegnati come missionari. Durante la maggior parte del tempo trascorso da allora, in Cambogia non c’è stato nessun Testimone. Tuttavia l’anno scorso il fratello Crawford fu ricevuto gentilmente dal capo del Ministero della Religione cambogiano. Il ministro voleva sapere che beneficio avrebbe tratto il popolo cambogiano se ai missionari fosse stato di nuovo concesso l’ingresso nel paese. Altri gruppi religiosi promettevano vantaggi materiali. Ma il fratello Crawford spiegò che i testimoni di Geova insegnano alle persone a vivere secondo i princìpi e le leggi della Bibbia e che da questo derivano benefìci spirituali, morali e pratici, e inoltre che coloro che si comportano in questo modo diventano cittadini migliori. Il ministro fu soddisfatto. Fu concessa l’approvazione per far entrare subito nel paese due missionari, e altri in seguito. Il 20 gennaio 1993 si ricevette una lettera con cui veniva accordato alla Watch Tower Society il permesso di aprire un ufficio nella capitale, Phnom Penh, per curare la predicazione della religione cristiana di “Geova”.

Dopo essere stati al bando per 40 anni, nel 1990 i testimoni di Geova della Romania ottennero il riconoscimento giuridico. Essi hanno fatto buon uso delle loro mutate circostanze. L’anno scorso i proclamatori del Regno sono aumentati del 15 per cento. Sono già state costruite o sono in via di costruzione 130 Sale del Regno. Alcuni proclamatori stanno prendendo l’iniziativa per andare a predicare in zone dove finora non c’erano Testimoni. Nel settembre 1991 due pioniere si trasferirono nella cittadina di Urziceni, che si trova a una sessantina di chilometri da Bucarest. A quell’epoca non c’erano Testimoni in questa città; ora ci sono 10 battezzati e alla Commemorazione hanno assistito 66 persone. Chi conduce le adunanze? Dapprima erano le sorelle a organizzarle e condurle. Ora un servitore di ministero, un fratello che ha quasi 80 anni, fa un viaggio di 30 chilometri, tre volte la settimana, per condurre le adunanze. Una volta al mese anziani di Bucarest pronunciano per il gruppo un discorso pubblico e conducono lo studio Torre di Guardia.

Anche in alcuni paesi in cui sono ancora al bando, i testimoni di Geova sono in grado di svolgere il loro ministero con meno ostacoli. In una di queste nazioni ora i proclamatori lavorano il territorio più a fondo, visitando tutte le case invece di saltare qua e là per evitare di essere localizzati. In una città le autorità fermarono un gruppo di proclamatori, esaminarono i loro documenti di identità e li interrogarono. I fratelli spiegarono che erano studenti della Bibbia e che volevano parlare ad altri di ciò che studiavano. Le autorità si scusarono per averli disturbati e li lasciarono andare. Fu una gioiosa giornata di attività teocratica.

In un altro paese in cui hanno subìto atroci maltrattamenti, di recente i testimoni di Geova hanno cominciato a riunirsi e a predicare più apertamente. Si tratta del Malawi. In precedenza, quando avevano una piccola assemblea, costruivano una siepe tutt’attorno alla casa perché da fuori non si vedessero le luci. Ma in una circoscrizione si resero conto che le autorità locali che sapevano delle loro adunanze non intervenivano più contro di loro; così quando di recente hanno avuto un’assemblea non hanno costruito la siepe e hanno persino cantato i cantici. In un’altra zona un fratello che predicava al mercato si è sentito dire da un poliziotto del posto che l’aveva visto: “Non avete più motivo di temerci. Vogliamo che predichiate, anche noi dovremmo essere dei vostri”. In un’altra zona ancora un uomo che, come Saulo di Tarso, capeggiava i persecutori dei Testimoni accettò uno studio biblico. Ben presto altri si unirono a lui e il numero di quelli che studiavano salì a 26. Dopo che il primo uomo si fu battezzato, il numero di quelli che studiavano perché avevano visto il suo mutato comportamento salì a 66. Poi, finalmente, il 12 agosto 1993 il bando imposto ai testimoni di Geova del Malawi fu revocato. Era durato 26 anni. C’era davvero motivo di rallegrarsi!

Ciò che è successo in Albania è davvero incoraggiante. Alla fine di ottobre vennero mandati in Albania 16 pionieri speciali dall’Italia e 4 dalla Grecia. Dopo una settimana, e nonostante avessero appena cominciato a imparare la lingua, avevano iniziato 90 studi biblici! Ad Argirocastro un annunciatore radiofonico fu così colpito da ciò che studiava con un pioniere speciale da dire alla radio: “I testimoni di Geova vi faranno visita. Parleranno di come avere una famiglia felice e vi insegneranno cosa dice la Bibbia. Aprite loro la porta e ascoltateli”.

Da che il bando imposto ai testimoni di Geova nel Benin fu tolto nel 1990, moltitudini di persone hanno cominciato ad assistere alle adunanze dei testimoni di Geova. L’anno scorso ci furono 15.951 presenti alla Commemorazione, quasi cinque volte il numero dei proclamatori. Una congregazione con 37 proclamatori ebbe 698 presenti!

Nel 1992 furono fatti gli ultimi passi per ottenere il riconoscimento giuridico dei testimoni di Geova nel Togo, segnando così la fine di un bando che era stato imposto nel 1978. Migliaia di persone erano impazienti di studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Nel 1993 i 7.125 proclamatori conducevano 19.014 studi biblici a domicilio. A Lomé, la capitale, ci sono 4.200 proclamatori, raggruppati in 33 congregazioni che si riuniscono in sei Sale del Regno. Essi hanno urgente bisogno di altri luoghi in cui riunirsi. Anche se c’erano disordini politici, a causa dei quali circa 300.000 profughi di Lomé si rifugiarono in paesi circonvicini, il Corpo Direttivo dispose che il 1° giugno 1993 cominciasse a operarvi una nuova filiale. Com’è stato incoraggiante questo per i fratelli del Togo!

Nel febbraio 1993 venne tolto il bando imposto ai testimoni di Geova nel Camerun 23 anni fa. Commentando la decisione del governo, un giornale del Camerun ha scritto riguardo al popolo di Geova: “Sotto il profilo sociale, il loro comportamento non ha niente in comune con l’ipocrisia di quelli che li circondano, . . . predicano con l’esempio”. Il giornale aggiungeva che, ora che ai Testimoni è stata concessa la libertà di culto, “si presenta a tutte le vecchie chiese della cristianità una tremenda sfida”. Nonostante il bando durato così a lungo, nel Camerun ci sono 19.268 Testimoni, e l’anno scorso alla Commemorazione vi hanno assistito 67.671 persone.

Che dire dei paesi dell’ex Unione Sovietica? Come abbiamo detto precedentemente, alcune delle assemblee più emozionanti del 1993 sono state tenute in questa parte del mondo. In 12 di questi paesi durante l’anno passato i nostri fratelli hanno dedicato complessivamente 14.180.165 ore all’opera di proclamare il Regno, sono stati battezzati 14.973 nuovi discepoli e 256.242 persone si sono riunite per la Commemorazione della morte di Gesù Cristo. Sì, è evidente che anche questi paesi saranno rappresentati in quella ‘grande folla di ogni nazione e tribù e popolo e lingua’ che sopravvivrà alla prossima grande tribolazione con la prospettiva della vita eterna nel giusto nuovo mondo di Geova. — Riv. 7:9, 14.