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Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1998

Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1998

Testimoni di Geova: Rapporto dell’Annuario 1998

CON tono di grande urgenza il profeta Gioele predisse la venuta del giorno di Geova. E indicò il segreto per sopravvivere scrivendo: “Deve avvenire che chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato”. — Gioe. 1:15; 2:1, 28-32.

Quel giorno di Geova si abbatté su Gerusalemme nel 607 a.E.V. Fu un tempo in cui Geova eseguì un giudizio. Anni prima aveva avvertito gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme che avevano una grave responsabilità per avergli mancato di rispetto. Oh, conoscevano il suo nome e lo usavano, ma non chiedevano sinceramente la guida di Geova. Non pensavano davvero che Geova avrebbe chiesto loro conto di quello che facevano. (Nee. 9:26; Sof. 1:4-6, 12) Sarebbe stata una beffa da parte loro invocare Geova nel giorno dell’afflizione, e Geova disse che non avrebbe ascoltato. (Ger. 11:10, 11) Ma quando Gerusalemme fu distrutta, coloro che amavano la giustizia, come Geremia, Baruc, Ebed-Melec e i figli di Gionadab, furono risparmiati perché cercavano sinceramente di fare ciò che è giusto e piace a Dio.

L’apostolo Pietro spiegò che la profezia di Gioele aveva un adempimento anche nel I secolo. Guidato dallo spirito santo, Pietro indicò che ciò che avvenne alla Pentecoste del 33 E.V. era un adempimento di quanto aveva scritto Gioele circa il versamento dello spirito santo prima della venuta del giorno di Geova. Quel giorno di Geova si abbatté con furia distruttiva su Gerusalemme nel 70 E.V. (Atti 2:16-21) Tuttavia, circa 14 anni prima, l’apostolo Paolo scrisse ai cristiani di Roma e citò Gioele 2:32. (Rom. 10:13) Perché? Per dare risalto all’imparzialità di Dio verso ebrei e greci. Come aveva scritto il profeta, ‘chiunque avesse invocato il nome di Geova’ poteva ottenere la salvezza. Ma perché i cristiani di Roma dovevano essere avvertiti della distruzione che si sarebbe abbattuta sulla lontana Gerusalemme? Affinché stessero fuori della zona di pericolo. Tutti quelli che salirono a Gerusalemme nel 70 E.V. per la festa ebraica della Pasqua rimasero intrappolati quando la calamità si abbatté sulla città. Ma quasi quattro anni prima coloro che avevano prestato ascolto alla parola di Dio tramite suo Figlio se ne erano andati da quella città condannata. — Luca 21:20-22.

Ora un giorno di Geova di ancor più vasta portata è immediatamente davanti a noi. L’esecuzione del giudizio di Geova raggiungerà ogni angolo del globo. Ma la salvezza è possibile per ognuno che — indipendentemente da nazionalità, razza o lingua — invoca con piena fede il nome di Geova ed esercita fede nel sacrificio espiatorio di suo Figlio, Gesù Cristo. (Riv. 7:9, 10) Tuttavia Romani 10:14 chiede: “Come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare?” I testimoni di Geova riconoscono l’urgenza di dare a tutti questa opportunità.

Durante lo scorso anno di servizio, dal settembre 1996 a tutto l’agosto 1997, i testimoni di Geova hanno dato una toccante testimonianza riguardo a Geova, al Figlio suo e al Regno messianico. Hanno fatto rapporto della testimonianza pubblica in 232 paesi, gruppi insulari e territori. Il rapporto indica che oltre un miliardo di ore, esattamente 1.179.735.841, sono state dedicate a questa attività! Sono stati tenuti in media 4.552.589 studi biblici a domicilio e 375.923 persone, un nuovo massimo, si sono battezzate per simboleggiare la loro dedicazione a Geova.

Questa testimonianza mondiale è particolarmente toccante quando ci rendiamo conto di chi sono coloro che vi prendono parte. Vengono da tutte le nazioni e da tutte le razze, e parlano centinaia di lingue. Molti, come la gente del mondo intorno a loro, lottano contro gravi problemi economici. Migliaia si trovano in paesi dilaniati dalla guerra. Molti che danno fedelmente testimonianza lottano contro gravi malattie. Nonostante gli avvenimenti traumatici che si sono verificati in Ruanda, i Testimoni locali, a parte i pionieri, in media dedicano mensilmente più di 20 ore ciascuno al servizio di campo. Durante i disordini in Albania i proclamatori si sono prefissi di dare testimonianza nelle prime ore del giorno, quando c’era una relativa calma, prima che iniziassero le sparatorie.

Ogni mese in tutto il mondo coloro che hanno preso parte all’opera di proclamazione del Regno sono stati in media 5.353.078. Un nuovo massimo di 5.599.931 ha partecipato al ministero di campo in qualche tempo durante l’anno. Questo include una vasta schiera di pionieri: 706.270, in media, ogni mese. Non sono mai stati così tanti. Cosa vi ha contribuito?

Risposta entusiastica a un invito speciale

All’inizio del 1997 è stato esteso l’invito: “Ci vogliono . . . pionieri ausiliari”. Il ministero del Regno ha dato suggerimenti pratici su come programmare il proprio tempo. Il caloroso incoraggiamento era di svolgere questo servizio per uno o più mesi da marzo a maggio. Ogni filiale ha stabilito la propria meta. Per esempio, 100.000 negli Stati Uniti, 20.000 nelle Filippine, 10.000 nella Repubblica di Corea, 2.000 in Nuova Zelanda, 350 in Liberia.

Qual è stata la risposta? Una splendida prova che i servitori di Geova davvero ‘si offrono volenterosamente’, come predetto in Salmo 110:3. In marzo la Guadalupa ha superato del 43 per cento la sua meta, l’Ecuador del 73 per cento. Puerto Rico, con 4.173 pionieri, ne ha avuti più del doppio del previsto. Nonostante le difficili condizioni economiche, quando in Ucraina è stato esteso l’invito ad avere 5.000 pionieri ausiliari, 10.365 hanno presentato la domanda. Negli Stati Uniti nei tre mesi della campagna ci sono stati complessivamente 251.880 pionieri ausiliari; questo ha rappresentato il 130 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Sono stati fatti molti sforzi extra per partecipare a questa campagna speciale. Quali sono stati i risultati? La filiale della Liberia ha comunicato: “L’opera ha fatto un vero passo avanti con la campagna speciale di marzo. È un grande sacrificio servire come pionieri ausiliari in questo paese dilaniato dalla guerra, dove alcuni fratelli e sorelle hanno perso tutto ben tre volte. Per la maggioranza la principale preoccupazione è provvedere alla famiglia anche solo un pasto al giorno, forse consistente in una ciotola di ‘riso e olio di palma’ o di grano bollito ed essiccato. Sembrava improbabile poter raggiungere la meta di 350 pionieri ausiliari, che era circa il 25 per cento della media dei proclamatori dell’anno prima. Ma i nostri fratelli, confidando in Geova, hanno risposto positivamente, e in marzo è stato raggiunto lo straordinario nuovo massimo di 496 pionieri ausiliari! Con 150 pionieri regolari e 29 pionieri speciali, il 42 per cento esatto di tutti i proclamatori che hanno fatto rapporto in marzo ha partecipato a qualche fase del servizio di pioniere!”

Che dire delle zone in cui il territorio era già percorso ogni settimana o anche più spesso? In Colombia, in un rione vicino alla filiale un uomo ha detto a un pioniere: “Non posso crederci. Quando sono andato a prendere l’autobus a Faca, mi hanno parlato. Tutto il giorno mi hanno trovato: sull’autobus, dovunque. Adesso sono le 20 e state ancora predicando”. Perché? Perché i testimoni di Geova desiderano aiutare la gente a incamminarsi per la via della vita. Desiderano inoltre essere liberi del sangue di coloro che respingono questa opportunità. — Ezec. 3:19; Atti 20:26, 27.

Marzo, si sa, era il mese in cui si è tenuta la Commemorazione della morte di Cristo. Non poteva esserci per noi modo migliore di dimostrare di apprezzarne il significato che partecipare maggiormente all’opera affidata dal Figlio di Dio ai suoi seguaci! — Matt. 28:19, 20; Atti 1:8.

“Continuate a far questo”

La morte e la risurrezione di Gesù Cristo hanno avuto un effetto potente sulla vita di ogni vero cristiano. L’apostolo Paolo scrisse: “L’amore che ha Cristo ci costringe . . . Egli morì per tutti affinché quelli che vivono vivano non più per se stessi, ma per colui che morì per loro e fu destato”. (2 Cor. 5:14, 15) L’ultimo giorno della sua vita umana, Gesù Cristo istituì una commemorazione della sua morte. Ogni anno i suoi seguaci unti dallo spirito dovevano commemorare la sua morte di sacrificio. Il 23 marzo 1997 hanno fatto questo ubbidendo al comando di Gesù. (1 Cor. 11:25) Milioni di altri si sono radunati con loro come osservatori. Il totale dei presenti in tutto il mondo è stato di 14.322.226, oltre un milione in più rispetto al 1996. Che magnifica dimostrazione del favore e della benedizione di Geova!

In molte zone i testimoni di Geova sono stati davvero zelanti nell’invitare altri ad assistere con loro alla Commemorazione. Nel Togo i 19 proclamatori della cittadina di Game Seva hanno avuto la gioia di vedere 820 presenti. I 209 proclamatori che formano la congregazione di Aksu, nel Kazakistan, hanno dato il benvenuto a 1.080 persone in questa occasione speciale. A Ekpe, nel Benin, i 56 proclamatori si sono certo sorpresi e compiaciuti vedendo 1.351 presenti all’avvenimento. Il gruppetto di soli quattro proclamatori che si trova a Gbapa, in Liberia, ha fatto ripetute visite in marzo per ricordare alla gente l’importanza della Commemorazione. Di conseguenza in quella località vi hanno assistito 193 persone.

Agire in base alla conoscenza che conduce alla vita

Una parte essenziale del ministero cristiano è l’opera di fare discepoli. Prima di ritornare in cielo, Gesù comandò ai suoi seguaci: “Fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole . . . , insegnando loro”. (Matt. 28:19, 20) Perciò i testimoni di Geova in tutto il mondo invitano la gente ad avvalersi del programma gratuito di istruzione biblica. L’anno scorso sono stati tenuti in media ogni mese 4.552.589 di questi studi.

Alcuni studenti erano persone che cercavano la verità. In Libano un uomo ha trovato alcune copie della Torre di Guardia e di Svegliatevi! nella spazzatura. Dopo averle lette e aver notato l’offerta di un gratuito studio biblico a domicilio, è andato a cercare i Testimoni.

Altri non pensavano di essere interessati. A Vanuatu, nel Pacifico sud-occidentale, il figlio del capo di un villaggio che stava imparando la verità era arrabbiato perché i suoi genitori avevano lasciato la Chiesa Presbiteriana e studiavano con i testimoni di Geova. Un giorno, però, un pioniere è riuscito a parlare con lui e si è offerto di fargli vedere come si fa uno studio biblico “tanto per provare”. È stato usato l’opuscolo Cosa richiede Dio da noi? Dopo che avevano trattato un soggetto, il giovane ha voluto un secondo e poi un terzo studio. Presto studiava due volte alla settimana e assisteva alle adunanze.

Una volta che ci prendono gusto, parecchi vogliono studiare diverse volte alla settimana. Questo è avvenuto a Lars, un uomo della Danimarca, che si considerava ateo. Dopo aver accettato di leggere il libro Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?, si è subito convinto che Dio esiste. Perciò era ansioso di saperne di più, tanto ansioso che poco dopo faceva lo studio tre volte alla settimana sul libro La conoscenza che conduce alla vita eterna. Tre fratelli tenevano lo studio a turno.

Naturalmente la semplice conoscenza non basta. Bisogna fare la volontà di Dio. A volte i cambiamenti sono drastici. In Indonesia un giovane teneva una condotta così cattiva che i genitori confuciani considerandolo incorreggibile lo consegnarono alle autorità. Ma la sincerità e l’amore mostratigli quando, finalmente, andò alle adunanze dei testimoni di Geova lo spinsero a voler conoscere Geova. Dopo soli due mesi di studio fece importanti cambiamenti nella sua vita: niente più fumo, niente più droga. Presto è diventato proclamatore, poi si è battezzato ed è diventato pioniere ausiliario, quindi pioniere regolare: tutto in 15 mesi!

Davvero, come predetto in Rivelazione 7:9, 10, “una grande folla” di ogni nazione, tribù, popolo e lingua si fa avanti per servire Geova.

Pieni di risorse nel raggiungere le persone

Quando svolgeva il suo ministero, Gesù Cristo andava dove c’era gente. Questo lo portò nelle case private. Dava testimonianza anche dove i pescatori pulivano le reti, presso il pozzo di un villaggio e nel tempio di Gerusalemme. (Matt. 13:1, 2; 26:55; Luca 5:1-3; Giov. 4:5-26) Anche l’apostolo Paolo predicava pubblicamente e andava “di casa in casa” perché questo era il modo migliore per assicurarsi che nessuno venisse trascurato. (Atti 20:20) A imitazione di ciò, oggi i testimoni di Geova vanno dove c’è gente.

Si dà testimonianza per telefono più di quanto non si facesse nel passato. Questo permette ai Testimoni di avere contatti regolari con coloro che vivono in appartamenti inaccessibili, negli edifici e nelle proprietà private dove non si può entrare. Il telefono viene usato anche per raggiungere gli abitanti degli isolotti sparsi che fanno parte delle Bahama. La distanza e il costo per raggiungerli sono sempre stati barriere insormontabili. Adesso, però, si fanno “visite” regolari per telefono.

A un proclamatore della Repubblica Dominicana piace dare testimonianza all’aeroporto. Egli riferisce: “L’aeroporto è un territorio speciale. Senza neanche avere il passaporto, posso parlare a persone di molte nazionalità. Presento articoli interessanti che i viaggiatori possono portare sull’aereo. Avvicino anche chi accompagna qualcuno all’aeroporto o aspetta viaggiatori in arrivo. In un’ora distribuisco una trentina di riviste. Adesso il personale dell’aeroporto mi aspetta per avere le ultime copie. Ho iniziato uno studio biblico con un impiegato”. L’anno scorso i Testimoni della Repubblica Dominicana hanno anche aperto uno stand alla Fiera Nazionale del Libro, che è un importante avvenimento nel paese. Lì in seguito a ottime conversazioni si sono iniziati diversi studi biblici.

Gli anziani di una congregazione di Taiwan hanno disposto che sorelle e fratelli qualificati visitassero i maggiori ospedali del loro territorio. Due sorelle hanno visitato il Reparto Dialisi. Il loro obiettivo era essere amichevoli con i pazienti che devono stare lì per ore ogni volta. Si sono avuti buoni risultati? Per esempio, quando un uomo ha mostrato un certo interesse, la sorella ha portato il marito e glielo ha presentato. È stato iniziato uno studio che viene tenuto ogni settimana all’ospedale. Presto l’uomo ha iniziato ad assistere regolarmente alle adunanze di congregazione.

In Australia alcuni Testimoni hanno preparato un kit da offrire agli impresari di pompe funebri, che contiene gli opuscoli Quando muore una persona cara e Dio si interessa davvero di noi? oltre ad alcuni volantini che sono ideali per chi è in lutto. Questi sono stati ben accolti. I fratelli ritornano periodicamente per rifornirli di opuscoli e volantini.

In molti paesi la popolazione delle prigioni cresce come i funghi. Dove è possibile, i testimoni di Geova predicano anche ai carcerati. Circa 15 anni fa i Testimoni di San Paolo, in Brasile, cominciarono a fare visite in un complesso carcerario che include una prigione con circa 6.000 detenuti. Vi si tengono 45 studi biblici regolari. Nove detenuti adesso sono proclamatori del Regno, avendo tutti conosciuto la verità in carcere. Quando si sono battezzati, hanno iniziato il servizio di pioniere ausiliario. Alcuni detenuti conducono studi biblici settimanali con i propri familiari, e uno tiene un corso per insegnare a leggere e scrivere a una trentina di detenuti. Perciò le autorità carcerarie lodano l’opera svolta fra i carcerati.

Nella Repubblica Sudafricana due Testimoni hanno visitato magistrati, avvocati e impiegati dei tribunali. Qui hanno incontrato una signora, ufficiale di stato civile, che ha chiesto: “Perché non siete venuti prima?” Ha spiegato che quella mattina aveva già unito in matrimonio più di 20 persone. Ha accettato il libro Il segreto della felicità familiare; lo stesso hanno fatto le tre coppie che aspettavano nel suo ufficio. Adesso i fratelli ci vanno tre volte alla settimana e pronunciano un discorso di cinque minuti a un pubblico di 60-100 persone. Spiegano il punto di vista di Geova sul matrimonio e menzionano che ogni venerdì in quello stesso tribunale più di 100 matrimoni finiscono col divorzio. Quindi offrono il libro Felicità familiare per aiutare le coppie ad avere un matrimonio felice.

Per recarsi a un’assemblea speciale di un giorno, un membro della famiglia Betel delle Filippine ha preso un pullman di linea. Per tenere occupata la mente dei passeggeri, il personale spesso proietta film su videocassette. Ma in quel viaggio il nostro fratello ha chiesto se poteva far vedere una videocassetta che aveva portato con sé. Il conducente ha acconsentito e i 70 passeggeri hanno visto I Testimoni di Geova: organizzati per predicare la buona notizia. Ci sono davvero molti modi per far udire la buona notizia.

La gioia di predicare in “territorio intatto”

Come l’apostolo Paolo che provava piacere nel predicare in zone in cui non era mai stata data testimonianza, oggi alcuni testimoni di Geova si rendono disponibili per lavorare il “territorio intatto” e anche quello in cui non è stata data testimonianza in modo regolare. — Rom. 15:23.

Vaste zone rurali della Moldavia, nell’Europa orientale, sono effettivamente territorio vergine in quanto alla predicazione della buona notizia. Eppure, quando vi si presta attenzione, parte di questo territorio si dimostra molto produttivo. Nel gennaio 1997 una congregazione di Tighina ha predicato in due villaggi. Sono stati subito iniziati studi e nell’estate all’assemblea di distretto 13 persone di quei villaggi si sono battezzate. Che gioia!

Una pioniera di Lima, in Perú, voleva estendere il proprio servizio dando testimonianza in una zona isolata. Ha fatto un viaggio di 15 ore in corriera fino alla sua città natale nella regione di Andamarca. Non c’erano Testimoni fra i 7.000 abitanti della zona. Con sua sorpresa ha trovato subito lavoro. La pioniera sua compagna l’ha raggiunta. Hanno trovato straordinariamente facile dare testimonianza a medici, ingegneri, architetti e altri professionisti. Alcuni avevano vera fame spirituale. In soli due mesi si tenevano regolarmente tre adunanze di congregazione, con 15 presenti. Alla Commemorazione hanno assistito 66 persone.

Una coppia di pionieri che serve dove c’è molto bisogno nella Guyana ha avuto ottimi risultati ancor prima di raggiungere il territorio. Dove si sono fermati per passare la notte hanno predicato ad alcuni abitanti del luogo. L’indomani mattina, prima che potessero rimettersi in viaggio, una ragazzina si è avvicinata alla tenda e ha detto che sua madre voleva parlare con loro. Che sorpresa trovare una donna che leggeva da 14 anni pubblicazioni della Società! Sua sorella gliele mandava dagli Stati Uniti. L’influenza che avevano avuto sulla vita dei componenti di questa famiglia era stata così potente che avevano lasciato la Chiesa Cattolica, subendo per questo anche l’ostracismo del vicinato! La domenica seguente si è tenuta un’adunanza, con 47 presenti, inclusi 23 familiari della donna. In seguito si è disposto di celebrare lì la Commemorazione, e ci sono stati 66 presenti. Che ricche benedizioni sono in serbo per chi risponde all’invito: “Passa in Macedonia e aiutaci”! — Atti 16:9.

I giovani ‘lodano il nome di Geova’

È incoraggiante vedere molti giovani fra coloro che servono Geova con zelo. Salmo 148:7-13 invita: “Lodate Geova dalla terra, . . . giovani e anche vergini, vecchi insieme a ragazzi. Lodino il nome di Geova, poiché il suo nome solo è irraggiungibilmente alto. La sua dignità è al di sopra della terra e del cielo”. Molte migliaia di ragazzi accettano questo benevolo invito. Colgono l’occasione di dare un’ottima testimonianza sia a parole che con la loro condotta cristiana.

Un sondaggio tra i proclamatori del Ghana ha rivelato che il 12 per cento degli oltre 50.000 proclamatori avevano dai 6 ai 20 anni. La filiale dell’Argentina comunica che metà dei 3.441 battezzati durante l’ultima serie di assemblee di distretto erano ragazzi, dai 12 anni in su. La maggior parte di loro va ancora a scuola. Hanno accesso a un territorio eccezionale che gli altri non possono raggiungere facilmente. E spesso si rivela un territorio fertile.

Nel Ghana, Daniel, un proclamatore non battezzato di sei anni, tiene dieci studi biblici, principalmente con amici di scuola. Uno di loro, di 19 anni, ha assistito alla Commemorazione lo scorso marzo. Quando l’insegnante ha fatto in classe un’affermazione non esatta circa l’origine della vita animale, Daniel ha visto un’opportunità. Durante l’intervallo è andato dall’insegnante e gli ha detto gentilmente che aveva una pubblicazione che avrebbe fatto maggior luce sull’argomento. Dopo aver letto un opuscolo, l’insegnante ha scritto un biglietto al padre di Daniel. Adesso quell’insegnante sta progredendo nella conoscenza che conduce alla vita eterna.

Anche bambini che non vanno ancora a scuola ma sono stati ammaestrati da genitori timorati di Dio possono dare un’efficace testimonianza. In Russia, quando una mamma e la sua figlioletta di cinque anni prendono la metropolitana, spesso è la piccina che inizia la conversazione. Se c’è qualcuno seduto accanto a loro, la bambina chiede: “Scusi, signora, sa che il nome di Dio è Geova?” Di solito la risposta è: “No”. Allora la bambina si rivolge alla madre e dice: “Mamma, spiegaglielo tu, per favore”.

Fra i nostri ragazzi ci sono dei Testimoni molto coraggiosi e zelanti. Bjarki, che adesso ha dieci anni, ha predicato spesso ai compagni di scuola in Islanda. Recentemente questi hanno insistito che non era cristiano perché credeva in Geova, non in Dio, come dicevano loro. Quando ha cercato di spiegare come stanno le cose, si sono rifiutati di credergli. Mentre tornava a casa da scuola, Bjarki ha chiesto a un compagno di classe di venire a casa sua perché doveva fargli vedere qualcosa. Lì Bjarki ha aperto la Bibbia in Genesi 2:5, dove il nome di Dio compare nella nota in calce della Bibbia islandese, e ha usato anche la Traduzione del Nuovo Mondo in inglese per convincere il suo amico che il nome di Dio è Geova. Poi Bjarki ha detto: “Adesso hai visto da te che secondo la Bibbia il nome di Dio è Geova, perciò quando i ragazzi a scuola dicono che Geova non è il nome di Dio, puoi spiegare loro che quello che dicono non è giusto perché l’hai visto tu stesso nella Bibbia”. Quindi Bjarki non solo ha insegnato la verità al suo amico, ma gli ha dato anche istruzioni su come predicare.

A volte è stato possibile dare testimonianza con tatto direttamente in classe. Un giovane fratello del Libano ha presentato una relazione sui testimoni di Geova ai compagni di classe. Vi ha incluso la proiezione della videocassetta I Testimoni di Geova: organizzati per predicare la buona notizia. Dovendo fare un tema su quello che aveva fatto durante le vacanze pasquali, una giovane proclamatrice del Portogallo incluse il fatto che aveva assistito alla Commemorazione. Grazie all’interesse suscitato, l’insegnante ha accettato presto uno studio biblico e adesso è una proclamatrice non battezzata.

Lo zelo ha spinto molti ragazzi a iniziare il servizio di pioniere ausiliario, e alcuni di pioniere regolare. Marie Rose, in Ruanda, è una di questi. Pur frequentando la scuola media, lavora sodo per aiutare la madre anziana, ma è anche pioniera regolare e ha 15 studi biblici. Nel Camerun, Glory mentre andava a scuola era pioniera ausiliaria, benché nessuno della sua famiglia fosse testimone di Geova. Adesso è pioniera regolare, e altri tre della sua famiglia sono Testimoni battezzati. Glory dice: “Fare la pioniera mentre andavo a scuola si è dimostrato il modo migliore per proteggermi da droga, immoralità e violenza che oggi sono così diffuse in molte scuole”.

Una scuola per chi decide di essere pioniere

Uno speciale corso di addestramento viene offerto ai pionieri regolari che svolgono questo servizio da almeno un anno. Nel novembre 1977 furono inviati i primi inviti a frequentare la Scuola del Servizio di Pioniere negli Stati Uniti. Negli scorsi 20 anni oltre 195.000 pionieri hanno beneficiato di questa scuola nei soli Stati Uniti. Questa cifra include i 10.345 studenti che l’hanno frequentata durante lo scorso anno di servizio. Centinaia di migliaia di pionieri in tutto il mondo hanno ricevuto questo addestramento.

Qual è l’obiettivo di questa scuola? Il corso si prefigge di aiutare i pionieri a (1) camminare con Geova a imitazione di Gesù Cristo, (2) abbondare più pienamente nell’amore per l’intera fratellanza, e (3) affinare le loro capacità di predicare e insegnare in modo da risplendere più efficacemente “come illuminatori nel mondo”. — Filip. 2:15.

Due istruttori hanno detto che oltre a dare addestramento pratico per il ministero di campo, il corso ha aiutato gli studenti “a essere equilibrati nell’opera di pioniere e a non lasciare che le cose di questo sistema li facciano sentire demotivati”. Di conseguenza altri sono stati aiutati a prefiggersi la soddisfacente carriera del ministero a tempo pieno.

Negli scorsi otto anni, appena sono state tolte le restrizioni all’attività dei testimoni di Geova nell’Europa orientale e in Africa, sono state prese subito disposizioni affinché i pionieri di quelle zone potessero beneficiare della Scuola del Servizio di Pioniere. La Slovenia comunica: “Si vedono gli effetti positivi della scuola, poiché la qualità e l’efficacia dei singoli pionieri stanno migliorando”. L’entusiasmo manifestato da quelli che hanno frequentato la scuola spesso spinge altri a iniziare il servizio di pioniere. Questo è avvenuto in Ungheria, dove in una congregazione con 5 pionieri se ne sono aggiunti altri 21 dopo che alcuni avevano frequentato la Scuola del Servizio di Pioniere.

La messe è davvero grande. Nel campo c’è bisogno di ministri volenterosi, ben addestrati. Senza dubbio la Scuola del Servizio di Pioniere continuerà a soddisfare questa necessità.

I dieci anni della Scuola di Addestramento per il Ministero

Il 1° ottobre 1987, circa dieci anni dopo che era iniziata la Scuola del Servizio di Pioniere, fu inaugurata a Pittsburgh, in Pennsylvania (USA), la Scuola di Addestramento per il Ministero. Gli anziani e i servitori di ministero non sposati che frequentano questa scuola possono essere invitati a servire dovunque c’è bisogno nel campo mondiale. Dieci anni fa c’erano 54.911 congregazioni in tutto il mondo; oggi ce ne sono 85.256. C’è un grande bisogno di uomini qualificati per compiere l’opera pastorale, insegnare e prendere la direttiva nella grande opera di evangelizzazione. La Scuola di Addestramento per il Ministero prepara uomini dedicati per soddisfare queste necessità. — 2 Tim. 2:2.

Da che è iniziata questa scuola, 3.698 fratelli l’hanno frequentata nelle Americhe, 1.208 in Africa, 1.804 in Asia e nelle isole del Pacifico, e 2.295 in Europa. I diplomati adesso servono in 126 paesi.

Parecchi diplomati parlano più di una lingua. Questa capacità viene utilizzata subito nel loro paese, dove ci sono molti gruppi etnici, o all’estero. Altri hanno imparato la lingua del paese in cui sono stati mandati.

Centinaia di diplomati svolgono il servizio di pioniere speciale, contribuendo a iniziare l’opera in zone isolate. Congregazioni che hanno bisogno di anziani e servitori di ministero hanno beneficiato del loro servizio. Alcuni svolgono l’opera di circoscrizione. La Nigeria, per esempio, comunica che 50 diplomati sono sorveglianti viaggianti nel paese. Circa altrettanti servono come tali in Messico, dove sono state formate molte nuove congregazioni. Nelle Filippine 37 diplomati svolgono l’opera di circoscrizione, e 111 servono come sorveglianti di circoscrizione alternativi. Alcuni diplomati che hanno capacità tecniche sono stati invitati a lavorare alla filiale.

La scuola si dimostra un ottimo provvedimento per impartire un addestramento prezioso a fratelli che si offrono volenterosamente per servire gli interessi del Regno. (Sal. 110:3) Poiché sono state affidate loro maggiori responsabilità, da loro è richiesto di più, ma le benedizioni sono molte. — Luca 12:48b.

“Vi dovete rallegrare dinanzi a Geova”

Nell’antico Israele, gli adoratori di Geova si radunavano regolarmente per le feste periodiche. A quelli che salivano all’annuale festa delle capanne era comandato: “Vi dovete rallegrare dinanzi a Geova vostro Dio per sette giorni”. (Lev. 23:40) Similmente oggi per il popolo di Geova le annuali assemblee di distretto sono occasioni in cui rallegrarsi in modo speciale. All’inizio dell’anno di servizio, le assemblee di distretto “Messaggeri della pace divina” erano ancora in corso in alcuni paesi.

Che tema appropriato per un’assemblea nella Liberia dilaniata dalla guerra! Con settimane di anticipo si potevano vedere i nostri fratelli, in città grandi e piccole, portare con orgoglio il distintivo “Messaggeri della pace divina”. I testimoni di Geova avevano ogni diritto di portare quel distintivo. La popolazione della Liberia sa che durante gli anni della guerra solo i testimoni di Geova hanno dimostrato di essere veri messaggeri della pace divina. Mentre migliaia di aderenti ad altre religioni si erano uniti alle fazioni armate e impugnavano armi da guerra, dappertutto si vedevano i servitori di Geova, con la Bibbia in mano, portare messaggi di pace divina ai liberiani stanchi della guerra.

Verso la metà del 1997 è iniziata la serie di assemblee “Fede nella Parola di Dio”. Molti hanno espresso profonda gratitudine per il dramma “Mantenete l’occhio semplice”. Altri hanno rilevato la tempestività del discorso “La qualità della vostra fede è messa alla prova ora”. L’opuscolo presentato all’assemblea — Un libro per tutti — è già stato pubblicato in 58 lingue. In Polonia il momento saliente dell’assemblea è stato quello in cui la Traduzione del Nuovo Mondo completa in polacco è stata presentata a un uditorio entusiasta simultaneamente a Varsavia e a Breslavia. In Grecia, quando si sono resi conto che l’edizione greca dell’intera Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture era stata stampata e stava per essere presentata, ancor prima che l’annuncio venisse completato, i presenti si sono alzati in piedi e l’hanno salutata con una prolungata ovazione accompagnata da lacrime di gioia e apprezzamento.

Oltre alle assemblee di distretto, ci sono state assemblee straordinarie in vari luoghi. Una di queste si è tenuta nel novembre 1996 nella Repubblica Dominicana, in occasione della dedicazione della nuova filiale oltre che di una Sala delle Assemblee con 3.000 posti a sedere e di una Sala del Regno. Fra i presenti c’erano molti che avevano vissuto il decennio di feroce persecuzione al tempo del dittatore Trujillo. L’ex missionaria Juanita Brandt ha raccontato che i missionari erano rimasti nel paese, dando testimonianza in modo discreto, svolgendo qualche lavoro secolare e incoraggiando i Testimoni locali, molti dei quali furono incarcerati e torturati. Quando conobbe la verità, Luis Montás, parente del dittatore Trujillo, era tesoriere del partito politico. Parecchie volte fu braccato, imprigionato e rischiò la vita. Ma a 91 anni ha assistito alla dedicazione della filiale ed ha avuto la gioia di essere fra i 35.678 presenti all’assemblea nazionale tenuta subito dopo.

Un’altra adunanza straordinaria è stata tenuta nel marzo 1997 in occasione della dedicazione dei nuovi edifici della filiale del Brasile. Testimoni di tutti i 26 stati brasiliani hanno assistito al programma. Inoltre c’erano delegati di altri 24 paesi e missionari che rappresentavano 43 classi della Scuola di Galaad e che avevano servito in Brasile. Che festa è stata! In un’adunanza speciale tenuta l’indomani Milton Henschel, membro del Corpo Direttivo, ha parlato allo stadio Maracanã a Rio de Janeiro mentre folle radunate in altre quattro città hanno pure seguito il programma. Complessivamente ci sono stati più di 200.000 presenti. Il tema toccante, basato su Ecclesiaste 12, è stato “Geova ama i giovani”. Egli ha esortato i giovani: ‘Servite pienamente Geova, svolgete il servizio di pioniere, prima che vengano i giorni calamitosi’.

Poi, quello stesso mese, un’assemblea in Argentina ha incluso la dedicazione della nuova Sala delle Assemblee di Cañuelas con 9.400 posti a sedere. Questo edificio permetterà a quelli che vivono nella capitale argentina e dintorni di radunarsi per le assemblee di distretto e di circoscrizione. Fra l’altro il programma della dedicazione ha incluso un commovente resoconto dell’attività dei testimoni di Geova in Argentina, dove, benché per 33 anni i testimoni di Geova siano stati al bando e soggetti ad altre restrizioni, la crescita teocratica è continuata. Il giorno dopo la dedicazione, si è tenuta un’adunanza nel grande Stadio Río de la Plata a Buenos Aires. Lo stadio era gremito e i fratelli si sono riversati nel campo da gioco. I presenti sono stati più di 71.800. Alcuni sono venuti da molto lontano. Un pullman stracarico è venuto dalla Patagonia, percorrendo 3.100 chilometri. Complessivamente circa 1.200 pullman sono arrivati allo Stadio Río de la Plata da varie parti del paese.

Carey Barber, membro del Corpo Direttivo che allora aveva 91 anni, ha parlato in queste occasioni. Alla dedicazione ha esortato con vigore alla regolare lettura della Bibbia, dicendo: “Fratelli e sorelle, leggiamo tutti la Bibbia ogni giorno? Molti sostengono di essere troppo occupati per leggere la Bibbia ogni giorno; ma sembra che abbiano abbastanza tempo per fare tre ottimi pasti al giorno, e si vede, non è vero? Se leggessero la Bibbia ogni giorno, si vedrebbe anche questo, non vi pare?” L’indomani, allo stadio, quando ha parlato sul tema “Come resistere allo spirito di questo mondo”, il discorso è stato più volte interrotto dagli applausi del pubblico attento ed entusiasta. Nell’incoraggiare tutti a continuare a progredire in ciò che è buono e giusto, ha spiegato inoltre che per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di Geova, del suo spirito. Il fratello Barber ha sottolineato l’importanza di “evitare assolutamente il linguaggio sboccato e la condotta immorale del mondo”. Poi ha esortato: “Provate la gioia e la felicità che derivano dal servire, adorare e rallegrare Geova facendo la sua volontà”. L’effetto di questo programma speciale sui presenti è stato davvero straordinario.

‘Allungate le corde della tenda’

Negli ultimi anni in tutto il mondo c’è stato uno sbalorditivo aumento nel numero di coloro che salgono alla grande casa spirituale di Geova per imparare le sue vie e camminare in esse. (Isa. 2:2-4) Negli ultimi cinque anni 1.593.995 persone si sono battezzate in simbolo della loro dedicazione a Geova. Ci vogliono Sale del Regno in cui si possano radunare per essere ammaestrate e per adorare. Ci vogliono Sale delle Assemblee per accoglierle in occasione delle assemblee speciali di un giorno e di quelle di circoscrizione e di distretto. Ci vogliono filiali e tipografie dove tradurre e stampare la letteratura biblica nelle lingue locali e dove coordinare l’attività dei testimoni di Geova affinché tutte le persone possibili abbiano l’opportunità di udire il messaggio del Regno. Come sono dunque appropriate le parole profetiche: “Rendi più spazioso il luogo della tua tenda. . . . Non ti trattenere. Allunga le corde della tua tenda, e rafforza quei tuoi pioli di tenda”. — Isa. 54:2.

Come vengono provveduti questi edifici? Grazie alla benedizione di Geova sugli sforzi uniti dei suoi Testimoni. Dove è possibile, i Testimoni locali li costruiscono e sostengono le spese mediante contribuzioni volontarie. Dove occorre — e spesso è così — i Testimoni di altre parti del paese o i fratelli di tutto il mondo vengono in aiuto. A volte volontari di cinque, dieci o più nazioni danno una mano nella costruzione di importanti complessi delle filiali.

Fra le costruzioni ultimate e dedicate durante lo scorso anno di servizio c’erano numerose Sale del Regno, alcune Sale delle Assemblee e diversi edifici per le filiali. I lavori hanno incluso la costruzione di edifici completamente nuovi per le filiali di Giamaica, Guiana Francese, Madagascar, Maurizio, Repubblica Dominicana, Russia e Sierra Leone, e l’ampliamento delle filiali di Argentina, Australia e Brasile. Cosa è avvenuto in questi paesi da rendere necessari questi edifici?

ARGENTINA: Da che nel 1980 il governo argentino tolse le restrizioni imposte all’attività dei testimoni di Geova, nel paese c’è stata un’“esplosione” del numero dei proclamatori del Regno. Nel 1981 c’erano 38.869 Testimoni attivi, con una proporzione di 1 Testimone su 717 abitanti. Adesso ci sono 116.151 proclamatori, e la proporzione è di 1 su 281. È stato necessario ampliare diverse volte i locali dello stabilimento. Recentemente sono stati acquistati e ristrutturati altri due edifici, ed è stato aumentato il numero degli alloggi. Tutto questo si è aggiunto al già esteso complesso della filiale.

AUSTRALIA: Da che la filiale si è trasferita nell’attuale località alla periferia di Sydney, il numero dei Testimoni nel paese è quasi raddoppiato, avendo raggiunto i 60.946. Si sono aggiunti nuovi reparti: l’Ufficio Progetti di Zona, il Servizio di Informazione Sanitaria, il Reparto Legale e altri. Il Reparto Spedizioni ora è un deposito di letteratura per gran parte dell’area del Pacifico. Per soddisfare queste necessità tre edifici — con uffici, servizi e abitazioni — si sono aggiunti al complesso della filiale australiana.

BRASILE: Da che nel 1981 furono dedicati gli edifici della filiale a Cesário Lange, quei locali sono stati triplicati. Perché? Più di 338.600 nuovi si sono aggiunti alle file dei testimoni di Geova in Brasile. L’anno scorso questi hanno dedicato oltre 80.300.000 ore alla predicazione della buona notizia, distribuito milioni di pubblicazioni bibliche e tenuto, in media, 443.028 studi biblici a domicilio. Le attività di 6.960 congregazioni e 340 sorveglianti viaggianti vengono coordinate da questa filiale.

REPUBBLICA DOMINICANA: Questo è un campo fertile. I 21.007 proclamatori del Regno della Repubblica Dominicana hanno 35.362 studi biblici a domicilio. C’era urgente bisogno di nuovi locali della filiale per curare l’opera.

GUIANA FRANCESE: Qui un tempo la predicazione era svolta in gran parte da Testimoni provenienti dalla Guadalupa e dalla Martinica. Nel 1990 facevano rapporto 660 proclamatori e venne aperta una filiale: con quali risultati? In cinque anni il numero dei proclamatori è raddoppiato. La predicazione della buona notizia va a gonfie vele in questo paese in gran parte coperto dalla foresta pluviale amazzonica. Adesso qui c’è 1 Testimone ogni 100 abitanti. Il fatto che i 1.468 proclamatori tengano 2.167 studi biblici e che 5.506 persone abbiano assistito alla Commemorazione nel 1997 indica la possibilità di ulteriore crescita.

GIAMAICA: La buona notizia venne predicata per la prima volta in Giamaica nel 1897, quindi la dedicazione dei begli edifici nuovi della filiale nel 1997 è coincisa con il centenario dell’opera di testimonianza in questo paese. Il nuovo complesso della filiale include un nuovo edificio per gli uffici e i servizi, una casa Betel, una Sala delle Assemblee e una Sala del Regno. Questi edifici contribuiranno senz’altro in modo significativo all’ulteriore espansione teocratica nel paese.

MADAGASCAR: Molto è stato fatto in Madagascar da che i servitori di Geova vi andarono per la prima volta nel 1925. Negli ultimi anni il ritmo dell’attività si è molto accelerato. Nel marzo 1997, quando 8.404 proclamatori hanno partecipato al servizio di campo e tenuto 22.321 studi biblici, 45.300 persone hanno assistito alla Commemorazione. Il nuovo complesso della filiale aiuterà a provvedere ai bisogni di questa crescente folla di adoratori di Geova.

MAURIZIO: Su questa isola dell’Oceano Indiano sono stati costruiti un nuovo ufficio per la filiale e una Sala delle Assemblee aperta ai lati. Perché? Perché qui nelle isole la gente accetta il piacevole invito della Bibbia a unirsi nel lodare Geova. (Isa. 42:10) Negli ultimi otto anni il numero dei Testimoni è quasi raddoppiato nella zona.

SIERRA LEONE: In questo paese la prolungata guerra civile e i disordini politici hanno indotto molti a desiderare ardentemente la sicurezza che solo il Regno di Dio può portare. In queste condizioni, la costruzione della nuova filiale ha dato un’ottima testimonianza. Impresari edili di vari paesi hanno offerto i loro servigi senza farsi pagare, cosa incredibile sulle prime per il pubblico. E in tutta la città si parlava del fatto che stranieri di pelle chiara svolgessero il lavoro effettivo insieme ai Testimoni della Sierra Leone. Era evidente che i testimoni di Geova hanno imparato a vivere e a lavorare in pace e con vera fratellanza.

RUSSIA: La dedicazione dei nuovi edifici della filiale russa ha richiamato speciale attenzione a livello internazionale. In questa parte del mondo c’erano stati straordinari sviluppi teocratici. Il 21 giugno 1997 hanno assistito al programma persone di 42 paesi.

Nel 1972 c’erano 10.000 Testimoni in tutta l’Unione Sovietica. Nel 1991, quando l’opera dei testimoni di Geova ottenne finalmente il riconoscimento giuridico, 49.171 Testimoni facevano rapporto nelle 15 repubbliche. Nel maggio 1997 più di 215.000 Testimoni erano attivi in quella zona, e circa 600.000 persone hanno assistito alla Commemorazione in marzo.

La filiale russa si occupa della Russia e di nove di quelle ex repubbliche. Per coordinare la loro attività e tradurre letteratura per loro, una quarantina di chilometri a nord-ovest di San Pietroburgo, vicino alla località di Solnechnoye, sono stati costruiti i nuovi edifici della filiale. Ciò è stato fatto in armonia con lo statuto del Centro Amministrativo dell’Organizzazione Religiosa Regionale dei Testimoni di Geova della Federazione Russa. Questo bel complesso include sette edifici residenziali che ospitano circa 250 persone, una Sala del Regno e una sala da pranzo con oltre 500 posti ciascuna, e uno spazioso complesso per gli uffici e il deposito.

Durante il programma della dedicazione Theodore Jaracz, membro del Corpo Direttivo, ha pronunciato il discorso principale “Edifichiamo per il futuro”. Altri hanno riferito interessanti sviluppi storici. Nella reception c’erano grandi tabelle su cui erano esposte foto ed esperienze che documentavano oltre 100 anni di attività dei testimoni di Geova in Russia. I visitatori hanno appreso che già nel 1892, su richiesta del metropolita ortodosso di Mosca, un uomo che aveva parlato ad altri di quello che aveva imparato dagli Studenti Biblici (come venivano chiamati allora i testimoni di Geova) era stato mandato in esilio in quello che adesso è il Kazakistan. Hanno letto di centinaia di russi che avevano conosciuto la verità biblica dai testimoni di Geova nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale. Hanno letto le esperienze di migliaia di testimoni di Geova esiliati in Siberia e nell’Estremo Oriente russo nel 1951, durante la dittatura di Stalin.

Fra i presenti alla dedicazione c’erano molti che a motivo della loro fede erano stati parecchi anni in prigione e nei campi di lavoro in Siberia. Potete immaginare lo stupore e la gioia di questi veterani mentre visitavano il bellissimo complesso che sorge su sette ettari di terreno simile a un parco? Molti fratelli avevano le lacrime agli occhi, specie quando riconoscevano alcuni che non vedevano più da che erano stati in prigione. Che gioia essere presenti quando nel grande piazzale fratelli e sorelle hanno intonato spontaneamente a quattro voci i cantici del Regno che cantavano quando erano esiliati in Siberia decenni prima!

Molti operai edili, di circa 20 paesi, avevano lavorato insieme per più di quattro anni per costruire questi edifici. Alcuni avevano lasciato la propria casa e fatto cambiamenti radicali nella propria vita per aiutare i fratelli russi. Che avvenimento emozionante è stata per loro la dedicazione mentre si accingevano a trasferirsi per assumere altri incarichi teocratici!

Circa 16.982 volontari lavorano regolarmente nella sede mondiale e nelle filiali in tutto il mondo. A motivo delle circostanze in cui servono, i membri della famiglia Betel appartengono tutti a un ordine religioso dedicato esclusivamente al ministero.

‘Campi maturi da mietere’

“Alzate gli occhi e guardate i campi, che sono bianchi da mietere”, disse Gesù. (Giov. 4:35) Ora questo è vero come non mai. Dal 1919, quando fu lanciata una campagna mondiale di testimonianza del Regno, il “seme” è stato piantato in gran quantità nel campo mondiale. Sono state distribuite miliardi di pubblicazioni bibliche. Sono state fatte decine di miliardi di conversazioni sul proposito di Geova. Si è usato ogni appropriato mezzo pubblicitario per presentare l’importante messaggio del Regno di Dio, l’unica speranza per l’umanità. Adesso è tempo di mietere.

In Messico, nell’America Centrale e Meridionale e nelle Antille negli ultimi cinque anni ci sono stati 590.760 battezzati. E l’anno scorso in queste zone sono stati tenuti in media 1.858.462 studi biblici con altri che desiderano conoscere e servire Geova.

L’Africa e le isole vicine comunicano che dal 1993 si sono dedicati e battezzati 274.724 servitori di Geova. In questi paesi 2.863.594 persone hanno assistito alla Commemorazione. Più di 125.000 nel Malawi, 160.414 in Angola, 574.736 nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire) dilaniata dalla guerra. Certamente molti altri ancora abbracceranno la vera adorazione.

Da che nel 1989 fu abbattuto il Muro di Berlino, 309.589 persone hanno conosciuto la verità e si sono battezzate nei paesi che facevano parte dell’ex blocco sovietico. Dimostrano non solo di voler essere ammaestrate da Geova, ma anche di voler fare la sua volontà.

Nell’America Settentrionale e in Europa, dove i testimoni di Geova predicano da ben più di un secolo, le grandi masse di immigrati costituiscono un terreno fertile in cui fare discepoli.

Certamente, quando arriverà il giorno di Geova, “chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato”. (Gioe. 2:32) Come è importante, dunque, che ora aiutiamo le persone a conoscere Geova, a confidare in lui e a conformare la propria vita alle sue giuste norme! Se faranno questi passi, quando arriverà il grande e tremendo giorno di Geova potranno essere fra coloro che Geova guarderà con favore. — Sof. 2:3.

[Immagini alle pagine 4 e 5]

L’apostolo Paolo citò la profezia di Gioele e sottolineò l’urgenza di predicare

[Immagine a pagina 20]

Luis Montás, un Testimone di vecchia data

[Immagini a pagina 21]

Allo Stadio Río de la Plata, Carey Barber ha esortato gli oltre 71.800 presenti a resistere allo spirito del mondo

[Immagine a pagina 22]

La nuova Sala delle Assemblee di Cañuelas, in Argentina, con 9.400 posti

[Immagini a pagina 27]

(1) Russia

(2) Argentina

(3) Sierra Leone

(4) Australia

[Immagini a pagina 28]

(5) Guiana Francese

(6) Brasile

(7) Madagascar

(8) Repubblica Dominicana

[Immagini a pagina 29]

(9) Maurizio

(10) Giamaica