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Aspetti salienti dell’anno passato

Aspetti salienti dell’anno passato

Aspetti salienti dell’anno passato

Le assemblee di distretto annuali dei testimoni di Geova sono fra gli avvenimenti più importanti dell’anno. Il tema della serie di assemblee di distretto iniziata a metà del 1999 era “La parola profetica di Dio”. Il programma ha messo in risalto l’importanza di leggere la Bibbia ogni giorno e lo ha sottolineato con il dramma basato sul racconto relativo a Giacobbe ed Esaù. Alcuni discorsi hanno fatto una panoramica delle profezie contenute nel libro di Daniele e altri una trattazione particolareggiata del libro di Abacuc. Il programma ha dato enfasi al fatto che la fine del vecchio sistema è vicina. Oltre a considerare l’opera di testimonianza che si compie ora ci ha fatto pensare alle entusiasmanti prospettive incluse nell’incoraggiante promessa di Geova di ‘fare ogni cosa nuova’. — Riv. 21:5.

I presenti sono stati molto felici di ricevere, in 47 lingue, il nuovo libro intitolato Prestate attenzione alle profezie di Daniele! In Corea c’è stato un ulteriore motivo di gioia, sì, di straordinario entusiasmo: la pubblicazione in coreano della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.

Fatto sorprendente, in Iugoslavia, malgrado la guerra infuriasse da mesi, è stato possibile pubblicare la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane in serbo. Grazie alla stretta cooperazione internazionale, nei paesi confinanti le Scritture Greche Cristiane sono state pubblicate anche in croato e macedone. Queste pubblicazioni sono state accolte con lacrime di gioia.

In Iugoslavia c’è stata una ragione speciale per rallegrarsi. Nel mese di marzo il paese si era preparato per la guerra. Il bombardamento di Belgrado avrebbe significato non poter più fare assegnamento sui collegamenti telefonici e per i traduttori di Belgrado sarebbe stato difficile inviare il materiale alla tipografia della Germania. Il martedì 23 marzo era ormai così sicuro che le incursioni aeree sarebbero cominciate che a Belgrado i fratelli che preparavano la nuova pubblicazione da presentare all’assemblea hanno deciso di lavorare tutta la notte. La mattina dopo i necessari file elettronici erano in viaggio. Alcune ore più tardi sono cominciati i bombardamenti. Benché fossero costretti a correre nei rifugi antiaerei i traduttori erano felici!

La loro gioia è stata completa quando quattro mesi dopo all’assemblea di Belgrado è stata presentata la Bibbia, accolta dai presenti con grande entusiasmo. Dopo che tutti ne avevano preso una copia, il luogo dell’assemblea si è svuotato in fretta. I fratelli sono tornati nei rispettivi alloggi a leggere la Bibbia! Circondati come sono da un mondo in cui divisioni etniche e religiose hanno provocato omicidi e odi profondi, erano convinti che non avrebbero potuto ricevere dono migliore.

Il fine settimana seguente si è tenuta la prima di una serie di otto assemblee di distretto in Indonesia, un grande paese orientale travagliato da violenze provocate da fazioni religiose e politiche. All’assemblea di Jakarta hanno assistito 15.666 persone provenienti da molte parti del paese. Per la prima volta il battesimo è stato tenuto proprio nel luogo dell’assemblea e con grande entusiasmo i presenti hanno seguito su grandi schermi televisivi il battesimo di 430 candidati. Il massimo dell’eccitazione, comunque, si è avuto quando è stato annunciato che la Traduzione del Nuovo Mondo completa in indonesiano era già stata stampata e si sperava che fosse presto disponibile per essere distribuita.

Il modo di vivere che piace a Dio

Naturalmente l’anno di servizio 1999 era cominciato nel settembre 1998. Nei primi mesi dell’anno di servizio le assemblee internazionali “Il modo di vivere che piace a Dio” sono proseguite. Se ne erano già tenute molte negli Stati Uniti e in Europa. Ma da settembre a gennaio si sono tenute altre 13 assemblee internazionali in Africa, America Latina, Asia e Australia.

La prima di queste nell’anno di servizio 1999 si è tenuta a San Paolo, in Brasile, dal 18 al 20 settembre 1998. Contemporaneamente c’erano assemblee in corso in altri 16 luoghi, fra cui il gigantesco stadio Maracanã di Rio de Janeiro. Sono arrivati migliaia di delegati da 15 paesi. Fra loro c’erano 54 missionari, 23 dei quali dal Brasile erano andati a servire in Mozambico. La domenica, quando in queste 17 località è stata presentata una risoluzione in cui si diceva che il modo di vivere che piace a Dio è il migliore in assoluto, i 516.333 presenti, un numero davvero eccezionale, l’hanno adottata pronunciando un possente Sim (Sì)!

Lo stesso fine settimana 63.886 presenti hanno gremito lo Stadio Olimpico di Seoul, in Corea. Nei giorni precedenti l’assemblea, 3.046 delegati stranieri erano stati accolti all’aeroporto da centinaia di Testimoni coreani, tra cui sorelle con il pittoresco abito tradizionale. Dopo il discorso finale i delegati stranieri si sono diretti verso gli autobus. A questo punto migliaia di presenti hanno formato un “corridoio d’amore”, come lo hanno definito alcuni, e mentre i delegati vi passavano in mezzo, i Testimoni coreani dicevano loro: “Ci vediamo nel Paradiso!” e “Vi vogliamo bene!” Molti avevano le lacrime agli occhi per la gioia.

Le lacrime dei delegati a Seoul non si erano ancora asciugate quando l’uragano George ha investito Puerto Rico. La successiva assemblea internazionale doveva cominciare in Puerto Rico il venerdì seguente. Sarebbe stato possibile? Si prevedeva che a causa dell’uragano l’intera isola sarebbe rimasta senza elettricità per settimane. L’approvvigionamento idrico era interrotto; l’aeroporto di San Juan era chiuso; le case dei fratelli locali che intendevano ospitare centinaia di delegati provenienti dall’estero erano state danneggiate. A causa del disastro solo uno dei quattro luoghi dov’era in programma l’assemblea, lo stadio Hiram Bithorn, era agibile. Fatto sorprendente, però, uno dopo l’altro tutti i problemi sono stati risolti. A questa assemblea c’è stato un massimo di 15.065 presenti!

Oltre un mese più tardi, dal 30 ottobre al 1° novembre sono state tenute tre assemblee internazionali in Australia (a Brisbane, Melbourne e Sydney). A queste assemblee erano presenti John Barr, Milton Henschel, Lloyd Barry e Theodore Jaracz del Corpo Direttivo. Un tempo gli ultimi due servivano in Australia. Tra i presenti c’erano anche molti zelanti missionari che erano stati mandati dall’Australia.

Verso la fine del 1998 sono state tenute in Africa altre assemblee internazionali. Fratelli di 16 paesi hanno avuto la gioia di essere fra le 24.502 persone che in dicembre si sono radunate nel Moi International Sports Centre di Nairobi, in Kenya.

La settimana successiva sono state tenute quattro assemblee internazionali in Sudafrica (a Città del Capo, Durban, Johannesburg e Pretoria), con un totale di 83.858 presenti, e i battezzati sono stati 1.626. Le assemblee internazionali sono state seguite da una serie di 18 assemblee di distretto. Vi hanno assistito 53.901 persone e ci sono stati altri 1.065 battezzati. In occasione d’esse è stata presentata la Traduzione del Nuovo Mondo in tsonga. L’amore e l’unità evidenti fra i partecipanti a tutte queste assemblee sono state la prova tangibile che essi corrispondono veramente alla descrizione fatta da Gesù quando disse: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. — Giov. 13:35.

Lo stesso fine settimana di fine dicembre si è tenuta un’assemblea ad Abidjan, nella Costa d’Avorio (Côte d’Ivoire, Africa occidentale). Il programma è stato presentato in francese, inglese e twi. Mentre nel paese ci sono soltanto 6.000 proclamatori circa — e forse 500 persone erano venute dall’estero — i presenti che volevano conoscere il modo di vivere che piace a Dio sono stati ben 16.009!

Infine, per concludere questa serie mondiale di 32 assemblee internazionali, gli oltre 19.000 proclamatori della Costa Rica hanno avuto la gioia di vedere 34.431 presenti all’assemblea tenuta lì nei primi tre giorni del 1999. All’aeroporto circa 4.000 Testimoni locali hanno dato il benvenuto ai delegati giunti con 42 voli internazionali. I Testimoni hanno fatto ala al passaggio dei delegati in arrivo applaudendoli e salutandoli con le parole “Bienvenidos, hermanos!” (Benvenuti, fratelli!) L’affetto manifestato dai fratelli ha perfino spinto un venditore all’aeroporto a chiedere uno studio biblico a domicilio!

La serie di assemblee internazionali ha avuto un effetto positivo su molti non Testimoni che hanno notato l’amore evidente fra i delegati. Ha pure rafforzato i vincoli internazionali che uniscono i testimoni di Geova stessi. È stata la prova visibile che Geova sta in effetti radunando “una grande folla . . . di ogni nazione e tribù e popolo e lingua”, persone che confidano in Geova e in suo Figlio, Gesù Cristo, per avere la salvezza, con la prospettiva d’essere preservate nel Suo nuovo mondo di giustizia. — Riv. 7:9, 10.

Amano “con opera e verità”

L’amore che i testimoni di Geova manifestano gli uni per gli altri va oltre i sorrisi e le strette di mano nella Sala del Regno. Non è solo questione di mostrare ospitalità ai delegati delle assemblee provenienti da altri paesi. Come studenti della Bibbia, i testimoni di Geova conoscono bene quello che è scritto in 1 Giovanni 3:17, 18: “Chiunque ha i mezzi di sostentamento di questo mondo e vede il proprio fratello nel bisogno e gli chiude la porta delle sue tenere compassioni, in che modo l’amore di Dio rimane in lui? Figlioletti, . . . amiamo . . . con opera e verità”. A causa di violenti uragani, siccità e guerre civili, durante l’anno passato molti servitori di Geova si sono trovati in condizioni di bisogno. Come ha risposto la fratellanza internazionale?

Nel settembre 1998 le inondazioni devastarono lo stato messicano di Chiapas. Alcune settimane dopo l’uragano George investì Saint Kitts, Nevis, Puerto Rico, la Repubblica Dominicana e Haiti e poi si abbatté sulla parte meridionale degli Stati Uniti. Circa un mese dopo l’uragano Mitch, con venti che soffiavano a 290 chilometri orari, colpì con violenza l’Honduras, inondò parti del Nicaragua e poi si aprì un varco attraverso il Salvador e il Guatemala prima di placarsi in Messico. Oltre a 50 Sale del Regno e a 2 Sale delle Assemblee, più di 1.800 case di testimoni di Geova furono rase al suolo o gravemente danneggiate. I raccolti furono distrutti. Beni personali andarono distrutti. In alcuni luoghi intere congregazioni dovettero essere evacuate.

C’era grande bisogno di viveri, acqua, vestiario e medicinali. I Testimoni delle zone risparmiate dall’uragano risposero subito all’appello. In alcuni luoghi, non appena seppero dei danni, i Testimoni cominciarono a presentarsi alla filiale con viveri, vestiario e denaro per aiutare i loro fratelli cristiani. Nelle zone disastrate che non si potevano raggiungere con le macchine o i camion i fratelli portarono generi di prima necessità con canoe, biciclette e zaini. Gli anziani locali fecero tutto il possibile per aiutare i fratelli a rifare il tetto delle loro case. I Testimoni che sono medici offrirono il loro aiuto.

Il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova coordinò gli aiuti finanziari e la spedizione da parte dei paesi vicini di viveri, vestiario e materiale da costruzione di cui c’era urgente bisogno. Le spedizioni furono effettuate con voli charter, navi e camion. Fratelli e sorelle delle zone disastrate espressero ripetutamente il loro profondo apprezzamento per l’amore dimostrato dalla fratellanza mondiale.

I Comitati Regionali di Costruzione, il cui obiettivo è quello di agevolare la costruzione di Sale del Regno, vennero mobilitati per aiutare a ripulire e riparare le case. Sette gruppi di una trentina di volontari ciascuno vennero dagli Stati Uniti a proprie spese per dedicare una settimana a riparare le case dei conservi Testimoni a Saint Kitts e Nevis. Altri 600 volontari volarono in Puerto Rico per dare una mano nei lavori di riparazione e ricostruzione. In armonia con la norma biblica di Galati 6:10 si preoccuparono di aiutare i loro fratelli e sorelle spirituali. Ma ripararono anche il tetto di una scuola e le case di alcuni vicini anziani che non avevano figli per assisterli. Nella Repubblica Dominicana i Testimoni locali ripulirono la zona attorno a un ospedale.

In Puerto Rico un gruppo di fratelli si recò a Yabucoa, una cittadina sui monti, per aiutare a ricostruire la casa dove abita una Testimone con il marito che non è Testimone. I vicini l’avevano derisa quando aveva detto che sapeva che i suoi fratelli cristiani sarebbero andati ad aiutarla. All’arrivo dei fratelli, la sorella non stava più in sé dalla gioia. Nel giro di qualche ora circa 200 curiosi si erano raccolti dall’altro lato della strada. Per tutto il giorno stettero a guardare la squadra dei fratelli che lavorava. Dopo avere montato sui cardini la porta principale i fratelli offrirono alla sorella un mazzo di fiori e le chiavi della casa ricostruita. Quando furono accese le luci i vicini applaudirono. Grazie a ciò che videro quel giorno molti che abitavano in quella strada e che prima evitavano i Testimoni ora erano disposti ad ascoltare il messaggio del Regno.

Nel frattempo le gravi inondazioni che in novembre colpirono l’Ucraina occidentale, in Europa, e il terremoto che in gennaio colpì la Colombia, nell’America Meridionale, causarono ulteriori disastri. Anche lì i servitori di Geova prestarono il medesimo amorevole aiuto.

Quando nel 1999 la guerra civile in Angola si è di nuovo intensificata, ci sono stati più di 1.700.000 profughi. I fratelli si sono dati molto da fare per aiutare i conservi Testimoni che erano diventati profughi, insieme a molti altri, ad avere lo stretto necessario. Le 34 tonnellate di viveri e vestiario inviate dalle filiali dell’Italia, del Portogallo e del Sudafrica sono state distribuite a coloro che erano stati costretti ad abbandonare le proprie case e le proprie città. È stato anche possibile far arrivare parte di questi aiuti in zone di guerra dove i bombardamenti sono continuati per mesi.

Quando è iniziato l’anno di servizio la filiale del Congo (Kinshasa) ha informato il Corpo Direttivo che in seguito alla guerra civile la filiale aveva bisogno di soccorsi per assistere oltre 200.000 persone. Si è subito disposto che le filiali della Gran Bretagna, del Belgio, della Francia, della Svizzera e del Sudafrica inviassero viveri e denaro per l’acquisto di ulteriori soccorsi in altri paesi africani. I testimoni di Geova dell’Europa hanno raccolto e inviato per via aerea oltre 75 tonnellate di aiuti umanitari.

Ma i combattimenti nel Congo non erano finiti. Ci sono stati altri momenti critici. Il 7 febbraio 1999 alla famiglia Betel della sede mondiale a New York è stato fatto il seguente annuncio sulla situazione nella Repubblica Democratica del Congo: “A causa della guerra civile 30.000 proclamatori nella parte orientale del paese sopravvivono grazie ai soccorsi. La filiale di Kinshasa non riesce a contattare questi fratelli a causa della guerra. Tuttavia il Corpo Direttivo ha approvato l’invio di soccorsi dal Belgio per via aerea. Il primo volo avrà luogo questa settimana e una seconda missione partirà il 20 febbraio. Con la seconda missione verrà inviata un’équipe medica”. I fratelli europei hanno lavorato insieme a 11 comitati di soccorso nominati ufficialmente e formati da testimoni di Geova del Congo orientale.

Alcuni profughi sono stati costretti a fuggire nei paesi vicini. Migliaia sono andati nella vicina Zambia dove le organizzazioni umanitarie hanno provveduto molti aiuti a cui i Testimoni hanno aggiunto coperte, vestiario, nonché utensili da cucina e attrezzi agricoli. Quando un fratello anziano ha ricevuto una coperta, è svenuto. Non aveva mai ricevuto in vita sua una coperta nuova che avrebbe potuto tenere. Mentre un sorvegliante di circoscrizione era in viaggio per la Zambia ha trovato un fratello disabile sotto un albero. Lo ha caricato sulla sua bicicletta e si è messo a spingerla. Quando il sentiero si faceva troppo ripido, il fratello disabile scendeva e strisciava carponi con pezzi di pneumatico legati alle mani e alle ginocchia finché non arrivavano in cima al colle. Infine sono giunti sani e salvi a Kaputa, nella Zambia. Lì la filiale ha procurato a tutti letteratura biblica in swahili da usare alle adunanze di congregazione. In aprile, a un’adunanza con oltre 2.000 di questi profughi, i fratelli della filiale hanno dato amorevole incoraggiamento spirituale. E i profughi — sia adulti che bambini — la maggioranza senza libro dei cantici hanno cantato con tutto il cuore cantici come “Geova provvede scampo”, “Geova è il nostro rifugio”, “Ti ringraziamo, Geova” e “Il Paradiso promesso da Dio”.

Predicano la buona notizia con zelo

Ancor più degno di nota, comunque, è l’amore dimostrato dai testimoni di Geova nel proclamare la buona notizia del Regno di Dio. Seguendo la direttiva impartita da Gesù Cristo, si sforzano di portare la buona notizia al maggior numero possibile di persone. (Mar. 13:10) Per farlo spendono generosamente se stessi e le loro risorse. Durante l’anno passato ha partecipato a questa attività un massimo di 5.912.492 proclamatori, dedicando al ministero 1.144.566.849 ore. Molti Testimoni si sono organizzati per servire come pionieri regolari o come pionieri ausiliari.

Questi pionieri vengono dai più svariati ambienti. Migliaia sono giovani che hanno finito le scuole o che hanno disposto il programma delle lezioni in modo da poter fare i pionieri mentre vanno a scuola. Ci sono anche casalinghe. Alcuni sono uomini che svolgono anche un lavoro per mantenere la famiglia. Un anziano e capofamiglia di Saint Lucia riesce a fare il pioniere perché fa attenzione a ‘mantenere l’occhio semplice’. (Matt. 6:19-22) Quando di recente gli è stata offerta l’opportunità di fare carriera con la prospettiva di uno stipendio elevato, l’ha rifiutata perché avrebbe dovuto dedicare più ore al lavoro secolare, mancare alle adunanze cristiane, stare lontano dalla famiglia per sei mesi e rinunciare al ministero di pioniere. Ha scelto di cercare prima il Regno, fiducioso che Geova avrebbe continuato a benedire i suoi sforzi di provvedere alla famiglia.

Una Testimone di 95 anni di Antigua, per quel che ricorda, fa da sempre la pioniera ausiliaria una o due volte all’anno. Spiegando perché continua a sforzarsi di farlo, dice: “Geova mi ha dato forza ed energie extra e la considero un’opportunità di dimostrargli il mio amore”.

Una sorella della Danimarca sui 65 anni ha deciso di fare la pioniera ausiliaria. Perché? Ha spiegato: “Credo che sia stata la lettura della Bibbia a spronarmi. . . . Sono convinta che come ad esempio si può essere influenzati negativamente dalla televisione, si può anche essere influenzati positivamente dalla lettura quotidiana della Parola di Dio. Questo mi ha dato un forte incentivo”.

A causa delle maggiori difficoltà che le persone incontrano in ogni luogo per provvedere adeguatamente ai propri bisogni materiali, nel gennaio 1999 il Corpo Direttivo ha cambiato la quota delle ore dei pionieri regolari (riducendola da 90 a 70 ore al mese) e dei pionieri ausiliari (da 60 a 50). Che benedizione è stata questa! Ha permesso a molti che erano già pionieri di continuare a esserlo e migliaia d’altri lo sono diventati. Per molti è stata un’ulteriore prova che “il Signore è benigno”. — 1 Piet. 2:3.

Nei mesi successivi al cambiamento, la filiale dell’Australia ha visto aumentare di oltre il 400 per cento il numero dei pionieri regolari. La Colombia ha registrato un aumento quasi del 300 per cento. In Ucraina il numero dei pionieri è salito ogni mese e il rapporto indica che c’è stato un aumento del 42 per cento rispetto all’anno scorso. Nella Micronesia ogni congregazione ha avuto, in media, più di un pioniere. In Liberia, dove la maggioranza dei fratelli vive alla giornata sostenendosi con quello che guadagna da piccole attività commerciali, dopo il cambiamento della quota delle ore ci sono stati otto massimi consecutivi nel numero dei pionieri regolari.

Anche le file dei pionieri ausiliari si sono ingrossate. In Austria nei primi tre mesi del 1999 ce n’è stato il 56 per cento in più rispetto all’anno precedente. Nello stesso periodo la Malaysia ha fatto rapporto del 103 per cento in più di pionieri ausiliari. La Danimarca ha avuto un aumento del 91 per cento nei primi sei mesi dell’anno. In Corea nel mese di gennaio, che da quelle parti è un mese favorevole per incrementare l’attività, il 57 per cento dei proclamatori si è impegnato in qualche forma di servizio di pioniere.

Nel frattempo il programma “I pionieri assistono altri” continua a dare buoni risultati. Una sorella della congregazione filippina di Anchorage, in Alaska, ha detto: “Pur essendo nella verità da 11 anni compivo il servizio di campo solo per abitudine, perché non mi prefiggevo nessun obiettivo”. Ma dopo che ha lavorato per un po’ con una pioniera locale, il servizio di campo ha acquistato più significato per lei. Ha compreso l’urgenza dell’opera. Ha cominciato a interessarsi maggiormente delle persone ed è riuscita a iniziare studi biblici a domicilio. In Sudafrica una pioniera ha aiutato una proclamatrice a provare più soddisfazione parlando ai passanti invece di aspettare semplicemente che la gente risponda al citofono. Si sono anche incontrate per considerare vari obiettivi da raggiungere nel ministero. Al termine del programma di sei mesi quella proclamatrice era pioniera regolare. Insieme alla sorella che l’ha assistita, ora prova più gioia nel ministero di quanta non ne abbia mai provata.

La verità biblica in forma stampata

Dai giorni di Mosè, Geova ha provveduto istruzione spirituale in forma scritta. Essa è stata sempre corroborata dall’istruzione orale. Ma la pagina stampata ha avuto un ruolo importante nella divulgazione della buona notizia. Sono state pubblicate Bibbie e pubblicazioni bibliche in gran quantità. Solo l’anno scorso sono state stampate 1.026.706.628 copie delle riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi!; inoltre i testimoni di Geova hanno prodotto 41.579.805 libri e 71.221.759 opuscoli insieme a un gran numero di volantini: questo in 332 lingue.

Le persone hanno tratto beneficio da questa attività in molti luoghi. Gli atolli che formano le Tuvalu hanno una popolazione di appena 9.403 abitanti. Nella loro lingua si stampa La Torre di Guardia e ora lì ci sono 45 adoratori di Geova. Benché la Repubblica Centrafricana sia lontana dal mondo industrializzato, La Torre di Guardia e Svegliatevi! vengono distribuite estesamente in arabo, francese, inglese, lingala, sango e zande. Ci sono 2.305 Testimoni in questo paese e i presenti alla Commemorazione dell’anno passato sono stati oltre cinque volte tanto. L’Angola è dilaniata dalla guerra civile e molti sono nell’indigenza, ma l’anno passato La Torre di Guardia ha cominciato a uscire mensilmente in umbundu a beneficio di due circoscrizioni di testimoni di Geova dell’Angola e dei molti che essi assistono spiritualmente. L’anno scorso in Ucraina sono state distribuite oltre 26 milioni di riviste. Un uomo che da 20 anni cercava il vero Dio si è convinto di avere trovato la verità dopo aver letto un solo numero di Svegliatevi! I 107.045 proclamatori dell’Ucraina hanno avuto la gioia di vedere battezzarsi durante l’anno altre 12.320 persone.

In Colombia una donna afflitta dal dolore ricevette il volantino Che speranza c’è per i morti? Non si era mai interessata di religione, ma avendo perso un figlio in un terremoto questo soggetto suscitò il suo interesse. Fu iniziato uno studio biblico a domicilio. In Lituania un Testimone diede a una donna l’opuscolo Dio si interessa davvero di noi? La donna aveva un disperato bisogno dell’aiuto che solo Dio può dare. Accettò uno studio biblico a domicilio e in poco tempo si dedicò e si battezzò. Sì, le pubblicazioni sono apprezzate da molti e sono strumenti preziosi per far conoscere la buona notizia.

Ammaestrati da Geova

Geova continua ad ammaestrare i suoi servitori in tanti modi diversi così da prepararli per l’opera che stanno compiendo attualmente e per l’attività futura. (Isa. 54:13) Oltre a questo, in più di 230 paesi le persone vengono invitate personalmente ad avvalersi del meraviglioso programma di istruzione di Geova. Milioni di persone ‘giustamente disposte per la vita eterna’ hanno risposto all’invito e durante l’anno passato ogni mese in media sono stati tenuti gratuitamente con loro 4.433.884 studi biblici a domicilio. (Atti 13:48) Quali benedizioni hanno ricevuto vedendo le Scritture diventare sempre più chiare così da poterle veramente comprendere!

L’insegnamento provveduto da Geova mediante la sua organizzazione include vari tipi di addestramento speciale. Anche quest’anno al termine del loro primo anno di servizio di pioniere regolare migliaia di fratelli e sorelle hanno tratto beneficio dalla Scuola del Servizio di Pioniere. Inoltre durante l’anno di servizio si è tenuta in 40 filiali la Scuola di Addestramento per il Ministero. L’hanno frequentata fratelli qualificati delle Americhe, dell’Asia, dell’Europa, dell’Africa e delle isole del mare: in tutto di 89 paesi. Quelli che hanno ricevuto questa istruzione speciale sono stati 2.174. I membri dei Comitati di Filiale di 43 paesi sono stati al centro di istruzione biblica di Patterson (Watchtower Educational Center, New York, USA) per uno speciale programma di addestramento di due mesi. Gli studenti che hanno frequentato la Scuola missionaria di Galaad, dove hanno fatto uno studio approfondito della Bibbia della durata di cinque mesi, sono stati mandati come predicatori e insegnanti della Parola di Dio in 31 paesi.

Inoltre al centro di istruzione biblica di Patterson ha avuto inizio una nuova scuola per i sorveglianti viaggianti. Il corso, della durata di otto settimane, è iniziato in maggio e la prima classe era formata da 48 studenti. Ne facevano parte sorveglianti di circoscrizione e di distretto degli Stati Uniti e del Canada. L’addestramento che hanno ricevuto consisteva di lezioni in classe e lavoro nel Reparto Servizio. Si è prestata attenzione a ogni aspetto della loro opera e questo sarà di grande utilità per le molte migliaia di fratelli e sorelle delle congregazioni e delle circoscrizioni che servono. Durante la loro permanenza a Patterson, le mogli dei sorveglianti viaggianti, che hanno accompagnato i rispettivi mariti, hanno impiegato il tempo sia lavorando alla Betel che uscendo nel servizio di campo con le congregazioni vicine. Hanno anche assistito ogni settimana a una conferenza della scuola che è stata di particolare utilità sia per loro che per i fratelli.

“Riuscirà di testimonianza”

Gesù predisse che i suoi seguaci sarebbero stati “trascinati davanti a re e governatori”. La misura in cui questo è avvenuto in tutta la terra nel XX secolo è un’ulteriore prova che viviamo negli ultimi giorni. Perché avviene? Non perché i testimoni di Geova non seguano la legge. È invece ‘a causa del nome di Gesù Cristo’, perché riconoscono Cristo come Re celeste e perché, come Gesù, “non fanno parte del mondo”. Gesù predisse inoltre che sarebbe ‘riuscito di testimonianza’. (Luca 21:12, 13; Matt. 24:9; Giov. 17:16) Questo è proprio quello che è successo durante lo scorso anno di servizio. È stata data testimonianza alle autorità in molti paesi mentre si compivano diligenti sforzi per difendere il diritto dei testimoni di Geova di praticare la propria religione senza impedimenti.

Nel 1998 la Corte europea dei diritti dell’uomo prese in esame una causa riguardante i testimoni di Geova in Bulgaria. Come si era arrivati a questo? Il governo bulgaro aveva privato i testimoni di Geova e una ventina di altri gruppi religiosi del riconoscimento giuridico. L’appello presentato alla Corte Suprema della Bulgaria era stato respinto perché, fra l’altro, i testimoni di Geova non credono nella Trinità e in altre dottrine della cristianità non basate sulla Bibbia. Ne seguirono arresti, interruzione di adunanze per il culto e confisca di letteratura religiosa. La Corte europea raccomandò alla Bulgaria di comporre amichevolmente la vertenza con i testimoni di Geova. Come risultato, nell’ottobre 1998 la Bulgaria concesse di nuovo il riconoscimento giuridico ai testimoni di Geova. È stato così possibile inviare in Bulgaria quattro missionari della 106a classe di Galaad per aiutare i proclamatori locali a portare la buona notizia del Regno alla popolazione.

Anche i problemi legali incontrati dai testimoni di Geova in Francia hanno avuto come risultato un’estesa testimonianza. I Testimoni sono stati diffamati pubblicamente. Associazioni antisette hanno istigato la stampa a pubblicare articoli contro di loro. Nel 1996 una relazione parlamentare classificò i testimoni di Geova come ‘setta pericolosa’ e nel gennaio 1999 il governo ha imposto una tassa del 60 per cento su tutte le contribuzioni ricevute, malgrado non sia mai stato fatto niente del genere con le altre religioni. I testimoni di Geova hanno risposto con una campagna iniziata il 29 gennaio 1999 e durata tre giorni, nei quali hanno distribuito 12 milioni di copie di un volantino intitolato Français, on vous trompe! (Francesi, vi stanno ingannando!).

Il primo giorno della campagna si è tenuta una conferenza stampa per spiegare quello che si stava facendo. A mezzogiorno le stazioni televisive e radiofoniche trasmettevano le informazioni. Oltre 60 giornali nazionali e regionali hanno parlato della campagna, con titoli come “Geova prende a testimone la Francia” e “L’operazione ‘Verità’ condotta dai Testimoni di Geova”.

Il primo giorno decine di migliaia di proclamatori hanno distribuito il volantino fuori delle stazioni ferroviarie, delle fabbriche, degli uffici, dei negozi, dei mercati e altrove. Pochi l’hanno rifiutato.

Un fratello che predicava nei pressi di una prigione è stato avvicinato da una guardia. Quando le è stato offerto il volantino, la guardia ha detto: “Me ne servono molti di più; c’è parecchia gente là dentro”. In un altro caso, alcune persone anziane che stavano tornando alla casa di riposo in pullman hanno manifestato la loro delusione per non aver ricevuto il volantino. Il conducente ha invitato chi ne voleva una copia ad alzare la mano; poi si è fermato in un punto dove aveva visto un Testimone e gli ha chiesto il numero di copie necessario.

D’altra parte, in un mercato della città di Grenoble una donna che aveva ricevuto il volantino ha coperto d’improperi il Testimone che glielo aveva dato. Il fratello è rimasto calmo. Tuttavia i gestori dei chioschi e i negozianti, attirati dalle urla della donna, all’improvviso hanno gridato: “Viva Geova!” Al che l’oppositrice se n’è andata.

Qual è stato il risultato nell’insieme? Le congregazioni di tutta la Francia sono state stimolate da questa attività. Centinaia di inattivi si sono sentiti spinti a partecipare a questa campagna speciale. Proclamatori di ogni parte del paese hanno espresso profonda soddisfazione per aver avuto l’opportunità di difendere in questo modo la loro fede. La filiale ha ricevuto migliaia di telefonate e di lettere dal pubblico. Alcune rivelavano intolleranza. Molte esprimevano solidarietà. Per tutto il fine settimana ci sono state persone che hanno chiesto di essere visitate e sono stati iniziati molti studi biblici a domicilio.

E che dire della tassa imposta dal governo? In risposta al provvedimento preso, è stata presentata ad alcuni alti funzionari un’ampia documentazione legale sui testimoni di Geova: che testimonianza! Si è ricorsi in appello contro il provvedimento della tassa e, se necessario, la causa sarà portata davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Per anni il comune di Oradell (New Jersey), negli Stati Uniti, aveva ostacolato la predicazione della buona notizia. Il comune sosteneva che se non ottenevano il permesso e non portavano un particolare distintivo i testimoni di Geova non potevano svolgere il loro ministero pubblico. I ripetuti sforzi compiuti per convincere il sindaco e il consiglio comunale dell’incostituzionalità di queste norme non avevano avuto successo. Infine, per contestare la legge locale, è stata intentata una causa presso la Corte distrettuale federale del distretto del New Jersey (USA). È la prima volta in 50 anni che negli Stati Uniti viene intrapresa un’azione del genere per far valere il nostro diritto di compiere il ministero pubblico. Nel ricorso presentato alla corte è stato opportuno spiegare la natura della nostra attività e la sua base scritturale; così è stata data un’ottima testimonianza.

L’8 marzo 1999 il giudice di primo grado della Corte distrettuale federale si è incontrato con i rappresentanti del nostro Reparto Legale e del comune di Oradell e ha ingiunto al comune di cambiare le sue leggi. Il 16 marzo, alla riunione del consiglio comunale, il consiglio e il sindaco hanno approvato una risoluzione che esenta le organizzazioni religiose dall’osservanza delle norme relative al permesso e al distintivo. A Oradell la buona notizia può di nuovo essere predicata senza sottostare a restrizioni incostituzionali!

Ogni volta che il nome di Geova o il popolo che porta il suo nome vengono menzionati in un tribunale, durante una seduta parlamentare o in un’udienza del Congresso, persone ‘altolocate’ che forse non odono spesso il messaggio del Regno ricevono testimonianza. (1 Tim. 2:2) Ma a volte l’opportunità di dare testimonianza è molto più diretta e ampia. Questo è quanto è avvenuto in Russia.

Nell’angusta aula di un tribunale di Mosca, in Russia, dal settembre 1998 al marzo 1999 fu compiuto uno sforzo deciso per vietare l’attività religiosa dei testimoni di Geova a Mosca. Tuttavia, lungi dal mettere a tacere i testimoni di Geova, quest’aula offrì uno sfondo eccezionale per dare una poderosa testimonianza.

L’Ufficio del procuratore di Mosca, a cui si unì in seguito il Dipartimento della Giustizia di Mosca, insieme a un’organizzazione antisette che ha legami con la Chiesa Ortodossa Russa, presentò accuse infondate nel tentativo di liquidare la Congregazione dei Testimoni di Geova di Mosca. Normalmente una corte che si occupa di una causa civile considera fuori luogo l’analisi critica di credenze e insegnamenti religiosi nell’aula di un tribunale. Tuttavia le accuse riguardavano le credenze e le pratiche dei testimoni di Geova, per cui il processo verteva su questo.

In tribunale il pubblico ministero ha sostenuto che le nostre pubblicazioni fomentano le ostilità religiose. In che modo? Noi insegniamo che la nostra è la vera religione. Al che un avvocato della difesa, lui stesso testimone di Geova, ha dato una copia della Bibbia al giudice e una al pubblico ministero e poi ha letto Efesini 4:5: “[C’è] un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo”. Proseguendo la sua difesa basata sulle Scritture il fratello russo ha confutato altre accuse contenute nel ricorso del pubblico ministero citando scritture come Giacomo 1:27, Giovanni 17:16 e Rivelazione 18:1-4, che mostrano la necessità di essere ‘separati dal mondo’. Il pubblico ministero ha replicato che l’ultima scrittura, che parla di Babilonia la Grande, quando viene applicata ad altri è un insulto alla loro religione. In seguito, però, un docente universitario di filosofia ha fatto questo commento: “Gli esperti non si rendono conto che quando attaccano gli insegnamenti dei testimoni di Geova in effetti muovono accuse contro la Bibbia”.

Il processo ha dato l’opportunità di leggere alla corte brani di pubblicazioni dei testimoni di Geova che la pubblica accusa aveva incluso nel suo ricorso. Questa volta, però, le citazioni sono state lette nel loro contesto così da presentare correttamente le nostre credenze ed eliminare qualsiasi appiglio per muovere accuse fondate. Eminenti esperti russi hanno presentato almeno cinque studi scientifici che confutano le tesi del pubblico ministero. Si è dato risalto anche a sentenze di corti internazionali e trattati che richiedono di rispettare la libertà religiosa.

Come se la sarebbe cavata Gesù con la legge russa del 1997 che ha fornito al pubblico ministero le basi per intentare un’azione giudiziaria? Durante il processo un avvocato canadese del collegio della difesa, anch’egli testimone di Geova, si è occupato di questo aspetto. Egli ha detto alla corte: ‘È un fatto che Gesù criticò i capi religiosi dei suoi giorni, applicando loro le parole che troviamo in Giovanni 8:44, 45: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo”. Come mostra Matteo 15:2-9, Gesù condannò le tradizioni che erano contrarie alla Parola di Dio. Con ciò che disse in Matteo 10:34-37 Gesù cercava forse di rovinare le famiglie? No, stava semplicemente dicendo che, dato il modo in cui reagiscono gli esseri umani, è inevitabile che si abbiano certi risultati. Inoltre Luca 18:15, 16 indica che Gesù invitò i bambini ad andare da lui. Stava forse adescando adolescenti e bambini perché accettassero il cristianesimo? E perché i nemici religiosi volevano che Gesù smettesse di predicare? Giovanni 11:47, 48 mostra che era perché molti seguivano Gesù, e il clero giudaico pensava di perdere seguaci. Oggi possiamo scorgere delle analogie in questo’. Era ovvio che se Gesù Cristo avesse predicato a Mosca, le accuse presentate contro i testimoni di Geova in questa causa avrebbero potuto essere mosse anche contro di lui. Ma chi è in errore? Ovviamente quelli che muovono le accuse, poiché Gesù “non commise peccato”. — 1 Piet. 2:22.

Affrontando le questioni sollevate dalla pubblica accusa sugli insegnamenti dei testimoni di Geova, un avvocato russo che è un fratello ha letto direttamente nella Bibbia Daniele 2:44, 45 e 2 Timoteo 3:1-5. Più tardi quel pomeriggio ha fatto la sua deposizione un Testimone della terza generazione la cui storia dimostra che i testimoni di Geova operano in Russia da decenni. La sua testimonianza ha rammentato pure le sofferenze che i testimoni di Geova hanno sopportato durante l’esilio in Siberia e a causa degli atti di oppressione di cui sono stati oggetto negli anni del bando imposto dal regime sovietico. — Vedi Svegliatevi! del 22 aprile 1999, pagine 20-5.

Il collegio della difesa che ha rappresentato i testimoni di Geova includeva un terzo avvocato, una donna che non è testimone di Geova ma che è molto obiettiva ed è un’esperta in cause sui diritti umani. Anche lei ha avuto modo di aprire la Bibbia e far notare vari passi alla corte. Dopo avere indicato Rivelazione 14:1; 16:16; 20:6 e Salmo 37:9, 10 ha sfidato l’“esperto” religioso della pubblica accusa a mostrare dove i testimoni di Geova sono in errore. Non ne è stato capace.

Fatto interessante, il 29 aprile 1999 il Ministero della Giustizia russo ha di nuovo concesso il riconoscimento giuridico ai testimoni di Geova come organizzazione religiosa. Tuttavia la corte non ha archiviato il processo di Mosca né ha emesso una sentenza a favore dei testimoni di Geova. Anzi la corte di prima istanza è in attesa di un’analisi delle pubblicazioni dei testimoni di Geova da parte di una commissione di “esperti” nominata dal giudice. A qualsiasi conclusione si pervenga, possiamo essere certi che “riuscirà di testimonianza”. — Matt. 10:18.

Oltre alla testimonianza data ai funzionari in aula, le notizie inerenti al processo sono state diffuse in tutta la Russia da giornali e televisione. Inoltre ogni giorno i testimoni di Geova in Russia hanno messo a disposizione della stampa e del pubblico notizie sul processo. Sono state fornite per intero citazioni di pubblicazioni della Watch Tower che la pubblica accusa travisava, insieme a molte informazioni sulla storia dei Testimoni. Almeno sette importanti agenzie di stampa internazionali erano presenti con i loro rappresentanti in vari momenti del processo. Ambasciate di altre nazioni e organizzazioni per i diritti umani hanno mostrato vivo interesse per la causa. L’11 marzo il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invita i funzionari russi a ogni livello a garantire la libertà religiosa e a rispettare così gli accordi internazionali sottoscritti dal loro governo. Il mese successivo, 11 membri dell’Assemblea Consultiva del Consiglio d’Europa hanno firmato un altro documento che esprime preoccupazione per gli sviluppi del processo di Mosca.

Nel frattempo i fratelli di Mosca e di tutta la Russia sono ben consapevoli di essere “oggetto di odio” da parte degli oppositori del messaggio del Regno. A un’adunanza di congregazione a San Pietroburgo c’è stato un attentato con i gas. Una sorella anziana impegnata nel servizio di campo è stata aggredita da un oppositore armato. E l’annullamento di contratti d’affitto ha privato 2.000 Testimoni di Mosca dei loro luoghi di adunanza, costringendoli a cercare altrove. Poi in agosto quando i testimoni di Geova hanno tenuto un’assemblea a Mosca malgrado gli sforzi compiuti per impedirla, il sabato pomeriggio si è dovuto sgomberare lo stadio perché c’era la minaccia di un attentato. Nondimeno ci sono stati 600 battezzati a quell’assemblea e oltre 15.100 persone sono tornate la domenica per ascoltare il resto del programma.

In considerazione delle numerose e svariate pressioni esercitate in tutto il mondo sui testimoni di Geova mentre svolgono il loro ministero, è stato appropriato che nell’aprile 1999 fratelli responsabili si incontrassero per considerare cosa si deve fare attualmente per “difendere e stabilire legalmente la buona notizia”. — Filip. 1:7.

I testimoni di Geova sono fermamente convinti che, come dice la Bibbia, nessun’arma formata contro i “servitori di Geova” avrà successo. (Isa. 54:17) E in Geremia 1:19 troviamo la promessa: “Di sicuro combatteranno contro di te, ma non prevarranno contro di te, poiché ‘io sono con te’, è l’espressione di Geova, ‘per liberarti’”.

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Daniel Sydlik presenta il libro “Prestate attenzione alle profezie di Daniele!” in inglese

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Chong-il Park presenta la “Traduzione del Nuovo Mondo” in coreano

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Nairobi, Kenya: una delle 32 assemblee internazionali

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In alto a sinistra: I soccorsi vengono caricati in Belgio per essere spediti in Africa. In basso: I profughi del Congo ricevono istruzione e cantano insieme sentite lodi a Geova

[Immagini alle pagine 20 e 21]

Letteratura preparata per essere spedita dalla sede mondiale