Vai direttamente al contenuto

Vai direttamente all’indice

Aspetti salienti dell’anno passato

Aspetti salienti dell’anno passato

Aspetti salienti dell’anno passato

IL MONDO passa da una crisi all’altra, mentre il popolo di Dio gode di una prosperità spirituale sempre maggiore. (Mal. 3:12, 18) Questo costante progresso ci ricorda la promessa che Gesù fece ai discepoli poco prima di ascendere al cielo: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”. — Matt. 28:20.

L’attività svolta l’anno scorso è un’ulteriore prova che la confortante promessa di Gesù si sta avverando. Prima di tutto, ripensiamo al banchetto spirituale a cui hanno partecipato i servitori di Geova alle assemblee di distretto “Camminiamo con Dio”.

Le assemblee “Camminiamo con Dio”

Il profeta Michea predisse: “Tutti i popoli, da parte loro, cammineranno ciascuno nel nome del suo dio; ma noi, da parte nostra, cammineremo nel nome di Geova nostro Dio a tempo indefinito, sì, per sempre”. Così mostrò la differenza che passa fra i giusti e gli ingiusti. (Mic. 4:5) Come ha spiegato l’oratore nel discorso chiave, queste parole riassumono l’atteggiamento di fedeli uomini dell’antichità, quali Enoc e Noè, che camminarono con Dio in tempi molto turbolenti. (Gen. 5:22-24; 6:9, 22) Che privilegio seguire le loro orme!

L’assemblea di distretto vi ha resi più determinati a continuare a ‘camminare nel nome di Geova’? Perché non ripassare gli appunti che avete preso? Questo vi rinfrescherà la memoria e vi aiuterà a trarre benefìci durevoli dal programma.

Nuove pubblicazioni

Il territorio della vostra congregazione è multilingue? Allora forse avrete già usato il nuovo opuscolo Una buona notizia per persone di tutte le nazioni. Preparato in tre diverse edizioni, di 32, 64 e 96 pagine, è fatto su misura per soddisfare le necessità linguistiche di ciascun paese. Quindi assicuratevi di avere questo strumento prezioso nella borsa che usate in servizio. E quando incontrate qualcuno che parla un’altra lingua, seguite le istruzioni a pagina 2. Sono in gioco delle vite!

In armonia con la scrittura dell’anno 2004, “siate vigilanti . . . siate pronti”, il secondo giorno dell’assemblea l’ultimo oratore ha presentato l’opuscolo Siate vigilanti! (Matt. 24:42, 44) Questa pubblicazione aiuterà molti altri a rendersi conto dell’urgenza dei tempi e a pensare seriamente al futuro e ai drammatici avvenimenti che stanno per verificarsi. Inoltre, come ha detto l’oratore, aiuterà ciascuno di noi a superare le numerose ansietà e pressioni della vita e a mantenere l’equilibrio spirituale di fronte alle prove.

Scuola per i sorveglianti viaggianti

Negli ultimi sei anni più di 600 sorveglianti di circoscrizione e di distretto del Canada e degli Stati Uniti, Alaska e Hawaii incluse, suddivisi in 13 classi hanno frequentato la Scuola per i sorveglianti viaggianti tenuta nel centro di istruzione biblica di Patterson (New York). Nell’anno di servizio 2004 la scuola si è tenuta in altre 87 filiali. In 23 di queste, le classi hanno incluso studenti di altri paesi. Per esempio la Germania ha invitato fratelli di Austria, Israele, Macedonia, Svizzera e Turchia. Il Portogallo ha ospitato studenti del Lussemburgo e di diverse isole, come Azzorre, Capo Verde, Madeira e São Tomé e Príncipe. Il Kenya ha accolto sorveglianti viaggianti di Etiopia, Ruanda, Tanzania, Uganda e altri paesi africani.

Il corso tratta ogni aspetto dell’opera dei sorveglianti di circoscrizione e di distretto. L’obiettivo è aiutare questi operosi fratelli ad assolvere con maggiore efficacia le loro molte responsabilità, incluse quelle di insegnare nelle congregazioni e alle assemblee e di dare l’esempio nell’opera di evangelizzazione. (2 Tim. 2:2; 4:5; 1 Piet. 5:2, 3) Il corso li incoraggia inoltre ad aver cura della propria spiritualità e ad applicare con discernimento e perspicacia le scritture nell’assistere altri.

Dato che la maggioranza dei corsi si tiene nelle filiali, i sorveglianti viaggianti e le loro mogli si fanno un’idea della vita alla Betel. Una classe ha scritto: “La routine della Betel ci ha aiutato spiritualmente. Abbiamo apprezzato molto il programma dell’adorazione mattutina, che include la lettura della Bibbia e dell’Annuario. Nonostante tutti i compiti per casa, il lunedì sera abbiamo assistito anche allo studio familiare della Torre di Guardia e goduto della sana compagnia della famiglia Betel”.

Ogni giorno dopo pranzo i fratelli a turno lavorano un’ora nel Reparto Servizio. Lì imparano a cooperare più pienamente con la filiale, ad applicare più efficacemente le direttive ricevute e a compilare i loro rapporti in modo più accurato e pertinente.

Il venerdì gli studenti e le loro mogli assistono a una conferenza. Si tratta di un discorso che include informazioni particolarmente incoraggianti per queste leali sorelle. Per esempio viene ricordato loro di continuare a essere un ottimo esempio di sottomissione e di sostenere il marito lavorando con le sorelle della congregazione. Un sorvegliante viaggiante ha paragonato questi discorsi settimanali a “un delizioso dessert spirituale”.

Naturalmente la scuola dà molto risalto alla Bibbia, in particolare alla Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti. In Germania uno studente ha detto: “Intendo usare la Bibbia con riferimenti per lo studio personale e alle adunanze di congregazione. Solo adesso ne apprezzo appieno i pregi”. In Gran Bretagna un sorvegliante viaggiante di vecchia data riscontra che l’attenzione prestata alla Parola di Dio ha affinato sia la sua spiritualità che la sua capacità di insegnare, e ha scritto: “Ho capito che per quanto una bella illustrazione sia utile in un discorso, è molto più importante leggere e spiegare le scritture”.

Molti studenti hanno scritto ringraziando per la scuola. Un fratello degli Stati Uniti ha detto: “Il nostro cuore trabocca di gratitudine nei confronti di Geova e della sua organizzazione, che ci hanno incoraggiati e preparati per assolvere i nostri incarichi. Desideriamo servire con maggiore costanza e più profondo intendimento delle vie di Geova, e con più amore per le sue preziose pecore”. Uno studente della Francia ha scritto: “Il corso mi ha fatto capire la necessità di essere amorevole con i fratelli e le sorelle e di aiutarli a servire Geova con gioia”. Esprimendo i sentimenti di molti, un sorvegliante viaggiante del Portogallo ha detto: “La scuola è stata l’esperienza più gratificante della mia carriera teocratica”.

Uno degli istruttori ha osservato: “Insegnare a uomini che a loro volta daranno consigli che influiranno sulla vita di migliaia di fratelli e sorelle è un privilegio e una grossa responsabilità. Siamo certi che con la benedizione di Geova i benefìci di questa scuola dureranno a lungo”. — Giac. 3:1.

Alla fine dell’anno di servizio 2004 più di 1.700 sorveglianti viaggianti avevano frequentato la scuola, tenuta in 14 lingue. Nell’anno di servizio 2005 continuerà a essere tenuta nelle filiali più grandi.

Sviluppi in campo giuridico

Il 19 maggio 2004 la Corte europea dei diritti dell’uomo, con sede a Strasburgo (Francia), ha pronunciato una sentenza sul caso Lotter contro Bulgaria. I Lotter, che sono testimoni di Geova, avevano adito le vie legali perché le autorità avevano cercato di espellerli dalla Bulgaria quando erano missionari. Il governo ha accettato di risarcirli e di annullare la decisione con cui negava loro il permesso di soggiorno. Ha convenuto pure di rendere pubblica la posizione giuridica dei testimoni di Geova, che in Bulgaria hanno il riconoscimento ufficiale come religione dal 1998.

Il 16 dicembre 2003 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha emesso una sentenza in favore di Séraphine Palau-Martínez. Con 6 voti contro 1 la corte ha stabilito che la Francia aveva violato i diritti della sorella Palau-Martínez nei riguardi della sua famiglia. Lei era ricorsa alla Corte europea dei diritti dell’uomo quando aveva perso la custodia dei suoi due figli, perché le corti inferiori avevano deciso che era meglio “non sottoporre [i bambini] alle regole rigide e intolleranti sull’educazione dei figli imposte dai . . . testimoni di Geova”. Con questa sentenza la Corte europea ha stabilito che la decisione non aveva tenuto conto delle vere condizioni di vita e dei migliori interessi dei bambini e di conseguenza rivelava discriminazione religiosa.

Dopo aver subìto per anni gli attacchi fomentati da fanatici religiosi, alcuni dei quali sono stati poi arrestati, i testimoni di Geova della Georgia hanno assistito pacificamente all’assemblea di distretto “Camminiamo con Dio”. Per i fratelli è stata una splendida sorpresa ricevere la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane in georgiano. Inoltre il 28 novembre 2003 il Ministero della Giustizia della Georgia ha riconosciuto la filiale locale della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania. Quindi, anche se nel 1998 la Corte Suprema della Georgia aveva disposto lo scioglimento dell’ente giuridico usato dai testimoni di Geova, adesso il nuovo ente è ufficialmente riconosciuto, con gran gioia dei fratelli.

In Georgia ci sono diverse cause ancora pendenti davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, ma è un piacere vedere che la situazione dei nostri fratelli sta migliorando.

Dal 1990 i fratelli della Germania cercano invano di far applicare al nostro ente le disposizioni vigenti per le associazioni pubbliche. Quando il Tribunale Amministrativo Federale aveva preteso dai testimoni di Geova maggiore lealtà a “Cesare” di quanto richiedesse la legge stessa, la Corte Costituzionale Federale aveva dichiarato incostituzionale la sentenza e ordinato il riesame della causa. (Mar. 12:17) Il 25 marzo 2004, in sede di riesame, il Tribunale Amministrativo Federale ha richiesto ulteriori informazioni sulla nostra posizione riguardo al sangue, all’educazione dei figli, alla disassociazione e alla neutralità. Il presidente del tribunale ha dichiarato che la tesi dell’accusa si deve basare su prove concrete — statistiche e documenti ufficiali — non su citazioni opinabili trovate in Internet e lettere di individui in cerca di rivalse.

In Grecia il modulo usato per censire i militari di leva riportava la voce “chiliasti o geovisti” fra le possibili religioni. Considerandoli termini spregiativi, la filiale greca presentò un reclamo al Ministero della Difesa. Il 24 marzo 2004 il ministero ha scritto ai testimoni di Geova che non c’era nessun intento denigratorio e che si era “già provveduto alla correzione dell’espressione sbagliata”. Adesso la forma corretta è “cristiani testimoni di Geova”.

In Perú i testimoni di Geova sono riconosciuti come religione da decenni. Tuttavia nel novembre 1997 il Ministero dell’Istruzione cominciò a respingere le richieste di esenzione dalle imposte per le nostre pubblicazioni e a esigere grosse somme di denaro per sdoganarle. La cosa finì in tribunale. L’11 dicembre 2003 il giudice si espresse a favore dei testimoni di Geova. Dichiarò che le azioni del ministero erano “stravaganti, assurde e incomprensibili”. Il comportamento dei funzionari, disse, era “discriminatorio e ingiurioso”. I problemi legati all’importazione della letteratura sono stati prontamente risolti.

In Puerto Rico, stato libero associato agli Stati Uniti, esiste una legge che permette di precludere l’accesso ad aree pubbliche mediante cancellate, muri e guardie giurate. Queste barriere limitano la nostra attività di campo. La polizia ha perfino allontanato i proclamatori da alcune zone. Inutili sono stati i tentativi di risolvere la cosa senza ricorrere al tribunale. Adesso è stata promossa un’azione legale presso la competente Corte Federale Distrettuale, chiedendo che la legge venga dichiarata incostituzionale, lesiva dei diritti di libertà religiosa e di parola. Attendiamo la decisione della corte.

Il 28 ottobre 2003 la Corte d’Appello di Bucarest emise la sentenza n. 1756, che imponeva al governo della Romania di includere i testimoni di Geova nell’elenco delle religioni riconosciute che sono esenti da imposte. Il 6 febbraio 2004 la Gazzetta Ufficiale n. 112 ha pubblicato un elenco delle “religioni riconosciute ufficialmente in Romania”. I testimoni di Geova erano inclusi.

Il 21 marzo 2004 la Corte Distrettuale di Seoul nella Repubblica di Corea ha prosciolto tre fratelli dall’accusa relativa al rifiuto di fare il servizio militare per motivi religiosi. È la prima volta che un tribunale di questo paese riconosce che l’obiezione di coscienza è un diritto civile. Attualmente in Corea centinaia di nostri fratelli sono in carcere per il “reato” di ‘aver fatto delle loro spade vomeri’. (Isa. 2:4) Purtroppo sia la Corte Suprema che la Corte Costituzionale si sono rifiutate di riconoscere la libertà religiosa garantita dalla Costituzione della Corea a tutela dei nostri fratelli. Tuttavia in parlamento è stato recentemente presentato un disegno di legge che dà la possibilità di svolgere il servizio civile a tutti i cittadini idonei in età di leva. — Prov. 21:1.

Negli Stati Uniti i testimoni di Geova continuano a beneficiare della decisione della Corte Suprema relativa al caso Watchtower . . . contro Comune di Stratton nel loro ministero porta a porta. Per esempio in una località dello stato di New York gli agenti continuavano a richiedere che i Testimoni ottenessero un permesso prima di svolgere il ministero pubblico. Ma il capo della polizia, dopo essere stato informato della situazione e della decisione della corte, ha scritto: “Sono spiacente per le azioni dei miei agenti in questo frangente e mi scuso per qualunque inconveniente ciò possa aver causato”.

Il dipartimento di polizia di una località dello stato dell’Illinois ha avvertito tutte le pattuglie, gli agenti e il resto del personale che, a motivo della decisione della Corte Suprema, “i testimoni di Geova non hanno bisogno di un permesso per andare di porta in porta”. Le istruzioni proseguivano: “Non hanno bisogno di avvertirci quando vanno a predicare”.

L’8 ottobre 2003 la Corte Suprema dell’Iowa decise a favore di Lester Campbell in un caso che riguardava il suo rifiuto di accettare trasfusioni di sangue. Il fratello Campbell aveva chiesto un risarcimento per essere stato trasfuso con il proprio sangue dopo un intervento chirurgico, nonostante avesse rifiutato a voce e per iscritto questa terapia. Il tribunale di prima istanza aveva deciso a favore del chirurgo e dell’ospedale. La Corte Suprema dell’Iowa, però, capovolse la sentenza, stabilendo che Lester Campbell non aveva bisogno di uno specialista per dimostrare che la trasfusione coatta non rientrava nello standard terapeutico. Stabilì inoltre che egli aveva diritto al risarcimento dei danni.

Effetti della proscrizione a Mosca

In Russia il 26 marzo 2004 la Corte intermunicipale del distretto Golovinsky di Mosca ha interdetto tutte le attività dei testimoni di Geova nella città e sciolto il loro ente giuridico. Si è presentato ricorso contro questo decreto. Il 16 giugno il tribunale moscovita ha confermato la decisione del tribunale di prima istanza, quindi la proscrizione e lo scioglimento sono diventati esecutivi. I fratelli si sono appellati alla Corte europea dei diritti dell’uomo e, viste le molte difficoltà create dalla proscrizione, sperano che presto ci sia un’udienza.

Comunque la proscrizione non ha demoralizzato i fratelli, anzi ha incoraggiato molti a fare di più nel servizio di Geova. Il loro zelo ci ricorda le parole dell’apostolo Paolo quando era prigioniero a Roma. “Le mie cose”, scrisse, “sono riuscite per il progresso della buona notizia”. — Filip. 1:12.

Per esempio, in marzo si è avuto il nuovo massimo di 136.034 proclamatori e 136.903 studi biblici; per la prima volta in sette anni il numero degli studi ha superato quello dei proclamatori! Da marzo a giugno la filiale ha ricevuto oltre 1.000 domande per il servizio di pioniere regolare e in aprile c’è stato un massimo assoluto di 15.489 pionieri regolari. “Similmente”, riferisce la filiale, “la sentenza del 16 giugno è servita solo a galvanizzare i fratelli spingendoli ad accrescere la propria attività”. Inoltre ha stimolato altri, inclusi dei mariti non credenti, a cominciare ad assistere alle adunanze cristiane.

Uno studente universitario americano si trovava in Russia quando in giugno è stata emessa la sentenza. “Si è recato di proposito alla Betel, alla periferia di San Pietroburgo, per saperne di più”, scrive la filiale. “È rimasto colpito dalla pulizia del complesso e dall’accoglienza ricevuta”. Stupito che qualcuno volesse interdire i testimoni di Geova, ha chiesto pubblicazioni e videocassette da portare con sé in California per mostrarle ai suoi professori della facoltà di teologia.

Le assemblee di Mosca si svolgono pacificamente

Dall’11 al 13 giugno, immediatamente prima della sentenza sfavorevole della corte d’appello, si sono tenute a Mosca due assemblee di distretto “Camminiamo con Dio”, una delle quali nella lingua russa dei segni. In origine le assemblee si dovevano tenere dopo l’udienza, ma il Comitato di Filiale è riuscito a far rimandare il dibattimento. I fratelli riferiscono che tutto è andato bene e che le autorità cittadine hanno cooperato. Infatti agli agenti di guardia alle entrate dello stadio gli ufficiali superiori avevano detto: “Quando fate entrare la gente nello stadio, non fumate e non dite parolacce”.

Nella metropolitana di Mosca un uomo ha accusato falsamente un gruppetto di sorelle di avergli rubato del denaro e ha voluto che lo accompagnassero al commissariato. Lì ha accusato non solo le sorelle, ma anche tutti i “settari” di creare di proposito ingorghi nel traffico per poter derubare la gente. In risposta il poliziotto si è rivolto alle sorelle e ha chiesto: “Chi siete?”

Indicando il distintivo dell’assemblea, hanno risposto: “Siamo testimoni di Geova e stiamo andando alla nostra assemblea”.

Il poliziotto si è voltato verso l’accusatore e ha detto: “I testimoni di Geova non rubano. Lei deve chiedere scusa, perché le ha insultate”. Quindi rivolgendosi alle sorelle ha aggiunto: “Sbrigatevi ad andare alla vostra assemblea”. “Ma lei”, ha detto all’uomo, “non se ne vada. Ho ancora qualcosa da dirle”.

All’assemblea si è avuto un massimo di 21.291 presenti e 497 battezzati. All’assemblea nella lingua dei segni, tenuta in una Sala del Regno, ci sono stati 929 presenti e 19 battezzati!

Difficoltà ad Haiti

Nel 2004 la nazione insulare di Haiti ha sofferto a motivo di instabilità politica, violenza, scarsità di generi di prima necessità e inflazione galoppante. A peggiorare le cose, in maggio un’alluvione catastrofica ha fatto più di 1.500 morti e lasciato migliaia di senzatetto. Non è morto nessun Testimone, ma parecchi hanno perso tutto quello che avevano, inclusa la casa.

Comunque i fratelli sono stati rafforzati dalla chiara prova dell’aiuto e della direttiva di Geova, nonché dall’amorevole interesse mostrato dal Corpo Direttivo e dalla fratellanza internazionale. Questo amore è stato espresso in modo pratico con aiuti materiali per le vittime del disastro. Naturalmente anche i fratelli locali si sono aiutati l’un l’altro a procurarsi cibo e altri generi di prima necessità.

La filiale di Haiti si è tenuta informata sugli sviluppi per poter impartire direttive alle congregazioni. Per esempio con l’escalation della violenza nella capitale, Port-au-Prince, il Comitato di Filiale ha avvertito gli anziani di anticipare di un giorno le adunanze che normalmente si sarebbero tenute domenica 29 febbraio. Il consiglio si è rivelato saggio, poiché proprio quella domenica il presidente di Haiti, ormai alle strette, si è dimesso ed è fuggito in esilio. “Ci sono state sparatorie in tutta la capitale, che è piombata nel caos”, diceva una notizia. La filiale scrive: “Nessuno aveva idea che sarebbe successo. Quella domenica sarebbe stato impossibile andare alle adunanze. Grazie a Geova i fratelli sono sani e salvi”.

Durante quel periodo di instabilità, la polizia, i ribelli e anche i rapinatori hanno istituito dei posti di blocco, e il governo ha imposto il coprifuoco dal tramonto all’alba. Ma ancor prima che fosse introdotto il coprifuoco, le congregazioni hanno modificato l’orario delle adunanze in modo che tutti potessero tornare a casa prima dell’imbrunire. Molte congregazioni hanno avuto un aumento di presenti alle adunanze.

I fratelli si sono dati da fare anche nel ministero, cosa che ha colpito i vicini. “È rassicurante vedere voi Testimoni lì a predicare come al solito”, ha detto qualcuno. Naturalmente i proclamatori stavano molto attenti e si tenevano informati per sapere in quali luoghi potevano svolgere il servizio di campo senza grossi rischi.

Identificarsi come cristiani è una protezione

La filiale di Haiti scrive: “Essere conosciuti nel quartiere e avere la reputazione di essere politicamente neutrali è servito a proteggere molti nostri fratelli da pestaggi e rapine”. Per esempio, in tre posti di blocco malviventi armati hanno fermato una coppia di missionari. Questi hanno fatto due cose: si sono identificati come testimoni di Geova e hanno pregato, in silenzio e ad alta voce. In tutti e tre i posti di blocco qualcuno li ha difesi, dicendo che i testimoni di Geova sono brave persone che non s’immischiano nella politica. La coppia è arrivata a casa sana e salva.

Gruppi armati hanno fermato anche alcuni della famiglia Betel. Questi fratelli, come i missionari, si sono identificati come Testimoni e hanno pregato, con esito simile. In un caso un malvivente ha detto: “Andate in pace e pregate per noi!” Un altro betelita è stato fermato a un posto di blocco della polizia, dove gli agenti volevano perquisire la sua auto alla ricerca di armi. “Le uniche armi che ho sono la Bibbia e le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi!”, ha detto il fratello. Gli agenti hanno sorriso e gli hanno fatto cenno di proseguire. In seguito riconoscevano la sua auto da lontano e lo facevano passare senza chiedere nulla.

La filiale ha comunicato che nei mesi successivi la situazione si è un po’ stabilizzata, ma i problemi persistono e la tensione rimane. Perciò i fratelli continuano a essere cauti.

Progressi nelle attività di stampa negli Stati Uniti

Nel 2002, su indicazione del Corpo Direttivo, si iniziò a suddividere le attività di stampa in cinque principali aree geografiche: Africa, Asia, Europa, Nordamerica e Sudamerica. Ne è risultato un impiego più efficiente degli impianti delle filiali, inclusa quella degli Stati Uniti, la cui mole di lavoro adesso è ridotta.

Nel 2004 tutte le operazioni di stampa, rilegatura e spedizione sono state riunite a Wallkill (New York). Il progetto generale venne presentato alla commissione urbanistica il 6 agosto 2002. Il 3 settembre ci fu un incontro in seguito al quale fu concessa l’approvazione definitiva. Il 5 ottobre 2002, all’adunanza annuale della Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania venne annunciato che il Corpo Direttivo aveva approvato l’ampliamento di Wallkill. Furono ordinate due nuove rotative Lithoman della MAN Roland. L’edificio in cui sarebbero state sistemate doveva essere ultimato entro il febbraio 2004.

Come si poteva portare a termine questo progetto colossale in soli 14 mesi? I fratelli confidavano che Geova avrebbe diretto le cose e motivato molti a offrirsi volenterosamente. Questa fiducia non era malriposta. I lavori iniziarono nel febbraio 2003 e in settembre il nuovo stabilimento era pronto. In dicembre la prima delle tre rotative di Wallkill venne smontata e ricollocata nella nuova sede. Le due rotative nuove sono arrivate tra aprile e maggio del 2004 e hanno iniziato la produzione in giugno e in luglio. In settembre funzionavano a pieno regime tutte e cinque.

Prima la legatoria occupava 11 piani di tre edifici del complesso di Adams Street a Brooklyn. Adesso l’intera legatoria si trova tutta su un piano a Wallkill e occupa il 58 per cento di spazio in meno. Nel luglio 2004 è iniziata la produzione dei libri in brossura. Poi, quello stesso mese, i primi libri con copertina rigida sono stati sfornati dalla nuova linea di produzione lunga più di 400 metri, composta di 33 macchine collegate da 70 nastri trasportatori. Le parti del libro vengono maneggiate una sola volta, all’inizio della linea. Questa linea di produzione, che sforna 120 libri al minuto, richiede solo 25 operatori: una riduzione del personale del 66 per cento. Nell’ottobre 2004 l’intera legatoria funzionava a pieno ritmo.

Dal novembre 2004 il nuovo Reparto Spedizioni di Wallkill evade le richieste di letteratura delle congregazioni mediante un nuovo sistema computerizzato, che occupa il 45 per cento di spazio in meno rispetto al sistema utilizzato a Brooklyn. I computer calcolano il volume della letteratura da spedire e selezionano lo scatolone adatto. Un nastro trasportatore lungo 800 metri trasporta ciascuna ordinazione sino a una piattaforma dove se ne prepara la spedizione. Un’area in cui possono transitare macchine e camion permette alle congregazioni locali di ritirare le rispettive ordinazioni.

Un grazie di cuore ai numerosi fratelli e sorelle che hanno dato una mano per portare a termine questa impresa. Sono inclusi beteliti e volontari temporanei, squadre di fratelli che lavorano per i Comitati Regionali di Costruzione di cinque stati, e fratelli che generosamente hanno contribuito con attrezzatura e materiali delle proprie ditte. Grazie, naturalmente, anche ai numerosi ‘donatori allegri’ che hanno offerto il loro sostegno economico. — 2 Cor. 9:7, 11.

Brooklyn cambia faccia

Il trasferimento delle operazioni di stampa, rilegatura e spedizione a Wallkill ha trasformato il volto della Betel di Brooklyn. Il 29 aprile 2004 è giunto un momento storico, commovente. Quella sera, tra applausi e lacrime, Max Larson, sorvegliante della tipografia per più di 60 anni, ha fermato l’ultima macchina da stampa a Brooklyn, che funzionava da 84 anni. La legatoria è stata chiusa qualche settimana dopo.

Rendendosi conto che questi cambiamenti avrebbero ridotto notevolmente il bisogno di spazio a Brooklyn, nel giugno 2003 il Corpo Direttivo annunciò la possibile vendita dell’edificio sito al 360 di Furman Street. Il contratto è stato stipulato venerdì 18 giugno 2004. La lavanderia, gli uffici e i laboratori dislocati nei 93.000 metri quadri di quell’edificio saranno trasferiti nello spazio rimasto libero nel complesso al 117 di Adams Street.

Inoltre è in corso la ristrutturazione dell’edificio al 107 di Columbia Heights. La fine dei lavori nella parte residenziale è prevista per la seconda metà del 2005 e quella dell’intero progetto per il settembre 2006. L’edificio ristrutturato ospiterà più di 300 membri della famiglia Betel e ci saranno uno spaccio, una Sala del Regno, una biblioteca, degli uffici, una lavanderia e un piccolo giardino.

Pronti per l’aumento mondiale

Anche Brasile, Giappone, Gran Bretagna, Messico e Sudafrica hanno nuove rotative Lithoman della MAN Roland. Quella della Gran Bretagna è stata la prima filiale a installare la nuova macchina, che è arrivata nel luglio 2003 e ha iniziato la produzione in ottobre. Stampa fino a 750.000 riviste al giorno, o un milione e mezzo in due turni: quasi il triplo della rotativa precedente.

Le nuove rotative stampano anche segnature della Bibbia e di altre pubblicazioni. La filiale del Sudafrica, per esempio, ha già stampato le segnature della Traduzione del Nuovo Mondo in sesotho, una delle lingue parlate nel paese. La filiale del Giappone riferisce che un tempo ci voleva un giorno intero per passare dalla produzione di libri tascabili a quella di libri formato grande. Adesso basta un’ora. E mentre per stampare un milione di volantini ci volevano dieci giorni, adesso ci vogliono solamente cinque ore. Nei primi tre mesi la rotativa del Giappone ha sfornato 12 milioni di volantini, 12 milioni di riviste e opuscoli, 240.000 libri e 48.000 Bibbie.

Altre nuove macchine automatizzate rifilano, contano, impilano, etichettano e impacchettano le pubblicazioni. Le lastre per la stampa vengono preparate in modo più efficiente e accurato con il cosiddetto metodo computer-to-plate (dal computer alla lastra). Questo procedimento elimina l’impiego di pellicole fotografiche, sopprimendo così un’intera fase di lavoro. La filiale della Gran Bretagna riferisce che tutte queste migliorie non solo hanno aumentato la produzione, ma hanno pure ridotto il numero degli operatori necessari.

In Germania per imparare

Squadre di sei filiali sono andate alla MAN Roland in Germania per un corso di addestramento. Dalle esperienze avute con squadre di non Testimoni, gli istruttori si aspettavano che i fratelli considerassero la trasferta una specie di vacanza. Invece sono rimasti colpiti dalla loro coscienziosità. Infatti i Testimoni hanno chiesto di iniziare prima e terminare più tardi per trarre maggior profitto dal corso.

La lingua era un problema per alcuni fratelli perché sia le lezioni che i manuali erano in inglese. Per prepararsi, la delegazione del Giappone si è data da fare per migliorare il proprio inglese prima di partire per la Germania. Molti si sono persino trasferiti temporaneamente in congregazioni di lingua inglese.

I beteliti danno un’ottima testimonianza

In seguito, quando le rotative sono arrivate nelle filiali, tecnici della MAN le hanno assemblate con l’aiuto del personale della Betel. In tutte e sei le filiali l’ambiente sano e gioioso della Betel ha avuto un effetto salutare sui tecnici che non erano Testimoni. Uno che lavorava all’installazione a Londra ha detto ai fratelli: “Ieri sera quando sono tornato a casa ho visto il vicino nel suo giardino. In realtà non mi era mai piaciuto, ma ieri sera abbiamo conversato per 20 minuti e ho scoperto che è proprio un brav’uomo”. Poi ha aggiunto che sua moglie aveva notato dei cambiamenti nel suo modo di fare. “Sei amichevole, sorridi e saluti la gente”, ha detto.

“Sto lavorando con i Testimoni da sei settimane”, ha risposto l’uomo. “E nelle ultime due non ho detto neanche una parolaccia. Anzi, spero di non dirle più”.

A installazione ultimata, un dirigente della MAN ha telefonato alla filiale di Londra per ringraziare i fratelli di come avevano trattato il personale dell’azienda. Ha detto che tutto era andato alla perfezione.

Alcune filiali hanno disposto di servire i pasti sul lavoro a quelli che installavano la nuova macchina. Essere serviti da camerieri vestiti di tutto punto è stata un’esperienza nuova per molti che non erano Testimoni. In Giappone un tecnico non aveva mai visto una tipografia così pulita e ben organizzata come quella della filiale. “Non c’è al mondo un posto migliore in cui lavorare”, ha detto. Ha apprezzato anche l’onestà dei fratelli. In nessun altro posto avrebbe potuto lasciare i suoi attrezzi incustoditi, sicuro che non sarebbero stati rubati. Volendo saperne di più sui testimoni di Geova, ha preso diverse pubblicazioni e visitato la filiale.

In Messico i fratelli hanno invitato i tecnici della MAN alla Commemorazione. Quattro hanno accettato l’invito anche se non avevano abiti adatti. Siccome volevano comprarsi un vestito, un betelita li ha accompagnati. I fratelli hanno dato loro la Bibbia e durante il discorso della Commemorazione li hanno aiutati a trovare le scritture. Dopo l’adunanza i tecnici hanno scattato foto ed erano così sorridenti che molti della congregazione hanno pensato che fossero beteliti tedeschi.

In tutte le filiali anche i fornitori locali hanno ricevuto un’ottima testimonianza. Negli Stati Uniti uno ha scritto: “Sono rimasto profondamente colpito dalla vostra organizzazione e specialmente dalla vostra gente. Penso di non aver mai trovato così piacevole un lavoro di installazione. La vostra organizzazione mi fa sperare per il futuro dell’umanità. Se l’entusiasmo e l’impegno si potessero imbottigliare e vendere, fareste affari d’oro”.

In Messico il fornitore delle condutture per la nuova rotativa si è meravigliato per l’atmosfera tranquilla della filiale. Ha fatto molte domande e adesso lui e la sua famiglia studiano la Bibbia e fanno un ottimo progresso. Il responsabile di una squadra locale ha fatto una richiesta insolita. “Normalmente”, ha detto, “ci danno una mancia in segno di gratitudine per il nostro lavoro. Vi dispiacerebbe darci invece una Bibbia ciascuno? Quello che ho visto qui mi fa pensare che la conoscenza della Bibbia vale più del denaro”.

Dedicazione della filiale dell’India

“Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato”, scrive la filiale dell’India. “Il 7 dicembre 2003 è stata dedicata la nostra filiale appena costruita a Bangalore, nella parte centro-meridionale del paese”.

Sorto su 17 ettari di terreno, il complesso di 30.000 metri quadri sembra una piccola città. È la prima grande filiale del mondo costruita da un’impresa commerciale. È dotata di un impianto di potabilizzazione dell’acqua, di uno per il trattamento e il riciclaggio dell’acqua di scarico e di un generatore elettrico. Nel complesso ci sono 122 uffici, 80 dei quali per i traduttori, una bella Sala del Regno e una grande tipografia. I tre edifici residenziali hanno camere confortevoli, una lavanderia, una sala da pranzo e una cucina ben attrezzata. L’intero complesso, in cui si è fatto largo impiego di materiali locali, è stato completato in due anni.

In India l’opera del Regno iniziò nel 1905. Attualmente si traduce e si stampa in 26 lingue indiane. Alla dedicazione, missionari che avevano servito in India per decenni hanno raccontato esperienze incoraggianti. Stephen Lett del Corpo Direttivo ha pronunciato il discorso della dedicazione. Fra i 2.933 presenti c’erano 150 visitatori di 25 paesi.

Dedicazione della filiale delle Filippine

“Vorremmo che la Watch Tower rifinisse anche il nostro lavoro!” Così si espressero alcuni costruttori non Testimoni a Manila quando videro l’ottimo lavoro fatto alla filiale delle Filippine. Difatti, mentre preparava un documentario sulla normativa per l’edilizia, una troupe televisiva intervistò l’ingegnere del comune, che disse: “Se volete vedere un cantiere che segue tutte le norme per l’edilizia, andate alla Watch Tower”.

I fratelli costruirono un nuovo edificio residenziale di dieci piani e alcune strutture di supporto, e ristrutturarono l’edificio residenziale di dieci piani costruito nel 1991. Perché era necessario ampliare la filiale? Dal 1991 al 2003 si erano aggiunti 34.000 proclamatori, con un nuovo massimo di poco più di 144.000 proclamatori del Regno.

La dedicazione si tenne il 1° novembre 2003. Quel soleggiato sabato mattina erano presenti la famiglia Betel, ex missionari e altri ospiti provenienti da 13 paesi d’oltreoceano, oltre a più di 2.000 fratelli e sorelle delle Filippine, per un totale di 2.540 persone. Stephen Lett parlò sul tema “Apprezziamo le case di adorazione di Geova passate e presenti”. L’indomani una moltitudine di pionieri locali e di anziani con le rispettive mogli, per un totale di 8.151 persone, assisterono a un programma speciale nella Sala delle Assemblee di Metro Manila.

A livello mondiale lavorano in queste filiali 20.092 ministri ordinati. Appartengono tutti all’Ordine mondiale dei servitori speciali a tempo pieno dei Testimoni di Geova.

[Riquadro alle pagine 21 e 22]

Rapito in pieno giorno

Venerdì 19 marzo 2004 a mezzogiorno Carl, un Testimone ventenne, stava percorrendo una via trafficata di Pétionville ad Haiti. Improvvisamente degli uomini armati vestiti di nero l’hanno caricato con la forza su un camioncino, l’hanno incappucciato e sono partiti a gran velocità. Carl racconta:

Quando siamo scesi dal camioncino mi hanno portato in una stanza dove c’erano altri prigionieri, a quanto pare studenti universitari accusati di aver partecipato a manifestazioni politiche. Sempre più aggressivi, gli uomini che ci avevano catturati si sono messi a sparare, uccidendo uno dei prigionieri. L’ho sentito cadere ai miei piedi. Poi hanno iniziato a interrogare e minacciare me. Irritati, mi hanno picchiato e gettato sul cadavere.

“Rispondi!”, mi ordina il capo.

“Ma io non so nulla di politica”, gli dico.

“Allora ti ammazzo!”, grida lui.

“Prima”, gli chiedo, “mi lasci pregare il mio Dio, Geova, che aiuti i miei genitori e i miei fratelli, perché non mi rivedranno più”.

“Muoviti! Ho fretta”, replica lui.

Mentre pregavo ad alta voce, l’uomo è uscito dalla stanza. Quando è tornato, mi sono detto: ‘Ci siamo. Per me è finita!’ Ma mi attendeva una sorpresa.

“Tu sei Carl . . . ?”, chiede l’uomo.

“Sì”, rispondo, domandandomi come facesse a sapere come mi chiamavo.

Ha proseguito spiegando che diverse volte gli avevo dato un passaggio con la macchina e, adesso che sapeva chi ero, non poteva farmi del male. Evidentemente, anche se avevo la testa coperta, mi aveva riconosciuto da quello che avevo detto in preghiera. È uscito di nuovo e ha cominciato a discutere animatamente con i suoi compagni. Alla fine qualcuno mi ha caricato su un camioncino, è partito e poi mi ha scaraventato per strada. È stata un’esperienza terribile che ha rafforzato molto la mia fede in Geova e nel potere della preghiera.

[Prospetto/Immagini alle pagine 12 e 13]

ALCUNI AVVENIMENTI DELL’ANNO DI SERVIZIO 2004

1° settembre 2003

Settembre: Durante l’anno di servizio 2004 in 88 filiali si è tenuta la Scuola per i sorveglianti viaggianti.

Ottobre: La filiale della Gran Bretagna comincia a stampare con la rotativa Lithoman della MAN Roland.

28 ottobre: Un tribunale romeno ordina di includere i testimoni di Geova fra le religioni riconosciute che sono esenti dalle tasse.

1° novembre: Dedicazione della filiale delle Filippine.

28 novembre: Il Ministero della Giustizia della Georgia riconosce la filiale locale dei testimoni di Geova.

7 dicembre: Dedicazione della filiale dell’India.

1° gennaio 2004

26 marzo: La corte del distretto Golovinsky vieta l’attività dei testimoni di Geova a Mosca. Si ricorre in appello.

Aprile: La Russia raggiunge il nuovo massimo di 15.489 pionieri regolari.

29 aprile: Dopo 84 anni di lavoro ininterrotto viene chiusa la tipografia di Brooklyn. La nuova tipografia è a Wallkill.

1° maggio 2004

Maggio: Nel pieno dei disordini politici, Haiti è colpita da alluvioni catastrofiche. Tra le vittime non ci sono fratelli.

16 giugno: Il tribunale moscovita conferma la decisione del 26 marzo, quindi la proscrizione e lo scioglimento dell’ente giuridico diventano esecutivi. Si ricorre alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

31 agosto 2004

[Immagine a pagina 11]

Presentata la “Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane” in georgiano

[Immagini a pagina 27]

Fratelli che azionano una delle nuove rotative MAN a Wallkill

[Immagine a pagina 29]

La filiale di Bangalore, in India, dedicata di recente

[Immagine a pagina 30]

La filiale delle Filippine ampliata