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Rapporto mondiale

Rapporto mondiale

Rapporto mondiale

AFRICA

Numero dei paesi: 56

Popolazione: 770.301.093

Numero dei proclamatori: 983.057

Numero degli studi biblici: 1.769.182

Sapevate che la buona notizia viene predicata anche nel Sahara? Nafissatou ha 17 anni e vive in un paese di minatori del Niger settentrionale. Una volta, mentre parlava con i compagni di scuola, la conversazione scivolò sulla pornografia e Nafissatou si allontanò. Una compagna la seguì e le chiese se c’era qualcosa che non andava. Nafissatou rispose che non amava quel tipo di argomenti. All’inizio la compagna la prese in giro dicendo che, se ci si limita a guardarlo, il materiale pornografico non fa alcun male. Nafissatou replicò che la questione era seria perché il Creatore non approva tali cose. Quindi tirò fuori dalla cartella il libro I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande e mostrò alla compagna le pagine che menzionano i pericoli della pornografia. Poi prese la Bibbia e le lesse 2 Corinti 7:1. La ragazza ammise che quando guardava videocassette pornografiche provava sensazioni molto forti, che non sapeva spiegare. Chiese una copia del libro I giovani chiedono. Nafissatou gliela diede e in seguito disse: “Quando la rividi era sola, per cui le chiesi dove fossero i suoi amici. Mi rispose: ‘Questo libro è il mio amico’. Iniziai uno studio con lei, e venne alla Commemorazione”.

Più di 15 anni fa in Tanzania una missionaria studiava la Bibbia con una donna. Lo studio continuò per diversi anni, ma la donna esitava a prendere posizione a favore della verità a causa dell’opposizione della famiglia. Alla fine lo studio fu interrotto. Le due figlie piccole però stavano in silenzio ad ascoltare mentre la mamma studiava. Quando a 18 anni se ne andò di casa, la più grande si recò subito alla Sala del Regno e chiese uno studio. Fece rapido progresso e si battezzò. Anche la sorella minore chiese uno studio biblico e si battezzò. La madre, incoraggiata dalla ferma presa di posizione delle figlie in favore della verità, ha deciso di riprendere a studiare. Questa volta ha vinto il timore che un tempo l’aveva trattenuta e nel maggio 2004 si è battezzata all’assemblea di circoscrizione.

Quando una congregazione ubbidisce al comando di “aver cura degli orfani e delle vedove nella loro tribolazione”, la benedizione di Geova non tarda ad arrivare. (Giac. 1:27) Se ne è avuta una prova in una congregazione del Lesotho. Mapolo, una componente battezzata della congregazione, era una madre sola con quattro bambini. Sapendo di avere una malattia allo stadio terminale, preparò i figli ad essere autosufficienti. Studiava con loro la Bibbia, li portava alle adunanze e insegnò loro a fabbricare scope da vendere per strada. Nel 1998, quando Mapolo morì, i suoi figli furono affidati alla nonna. La missionaria che aveva aiutato Mapolo a divenire una Testimone battezzata si rivolse a un ente assistenziale e ottenne il pagamento delle tasse scolastiche per i quattro orfani. Altri Testimoni provvidero loro il vestiario. Quando la nonna morì, un fratello della congregazione studiò con loro la Bibbia e pagò loro l’affitto. Tutti e quattro i ragazzi assistono regolarmente alle adunanze. Due sono proclamatori non battezzati e Rantso, il maggiore che ora ha 20 anni, si è battezzato all’assemblea di circoscrizione nel marzo 2004. Rantso ha studiato la Bibbia con suo cugino, Retselisitsoe, che si è battezzato lo stesso giorno. È profondamente grato ai fratelli della congregazione, che per anni si sono amorevolmente presi cura di lui e dei suoi fratelli.

Un missionario del Camerun racconta: “Ogni settimana, quando andavo a casa di un ragazzo per studiare la Bibbia con lui, sentivo qualcuno che cantava inni religiosi. Chiesi al mio studente: ‘Chi è questo cantante misterioso?’ Era suo fratello Stephen, che è cieco. Usando l’opuscolo Cosa richiede Dio da noi? su audiocassetta, iniziai a studiare la Bibbia con lui. La nostra meta era imparare a memoria un versetto biblico ad ogni lezione. Stephen ha un’ottima memoria e ha imparato molti versetti. Inoltre frequenta le adunanze e spesso commenta. Di recente ha fatto il primo discorso alla Scuola di Ministero Teocratico. Si trattava della lettura della Bibbia e dal momento che non conosce il braille ha dovuto imparare il brano a memoria. Non vedo l’ora di prendere Stephen per mano e accompagnarlo nel ministero. Uno dei suoi versetti biblici preferiti è Isaia 35:5 che dice: ‘Gli occhi dei ciechi saranno aperti’. Stephen è felice che i suoi occhi spirituali siano già stati aperti e ora canta lodi a Geova, ringraziandolo perché nel futuro avrà anche la vista letterale”.

Nella Liberia devastata dalla guerra una donna di nome Nancy avvicinò una Testimone e le chiese uno studio biblico. Il pastore della sua chiesa le aveva detto che Dio avrebbe mandato i testimoni di Geova all’inferno, perché sono falsi cristiani. Lei però abitava vicino ad alcuni Testimoni e aveva notato che, quando c’era una tregua nelle ostilità, gli anziani della congregazione locale si accertavano sempre che i loro fratelli stessero bene. Aveva anche osservato che i Testimoni approfittavano di ogni periodo di calma per andare a predicare. Nancy e molti suoi concittadini erano rimasti profondamente colpiti vedendo il mezzo della filiale attraversare per primo i confini con generi di prima necessità, donati dai Testimoni della Francia e del Belgio. “Penso che voi abbiate la verità”, ha detto Nancy, che ora sta facendo un buon progresso nello studio.

In un villaggio dell’Uganda arrivò un ragazzo che doveva fare dei lavori di muratura nella casa in cui i fratelli tengono le adunanze. Uno dei pionieri ne approfittò per dargli testimonianza e il ragazzo ascoltò volentieri. Tuttavia di lì a poco dovette ritornare al suo villaggio in alta montagna. Siccome là non c’erano Testimoni, il pioniere gli spiegò dove avrebbe trovato la Sala del Regno più vicina. Il ragazzo percorse in bicicletta circa 30 chilometri di strade sterrate per scendere dalla montagna a cercare i fratelli. Non trovando nessuno alla Sala del Regno, lasciò sotto la porta un biglietto con cui chiedeva uno studio biblico. Il pioniere che in seguito andò a cercarlo nel suo villaggio ebbe la sorpresa di trovare circa 200 persone pronte a udire il messaggio! Molti si mostrarono sinceramente interessati a studiare la Bibbia. Ora in quella zona remota si tengono le adunanze.

Nella Nigeria sud-orientale, in un villaggio di circa 600 abitanti, sul far della sera apparve nel cielo un bagliore che si rifletteva sulle acque del fiume. La luce sembrava avvicinarsi, per cui gli abitanti scapparono per mettersi in salvo. Molti pensarono fosse la distruzione preannunciata dai testimoni di Geova e corsero alla Sala del Regno, dicendo: “Armaghedon non distruggerà questo edificio”. Alla fine, verso le dieci di sera, si scoprì che il bagliore era originato da un grande incendio boschivo. Quando i fratelli chiesero agli abitanti perché non erano corsi a rifugiarsi nelle chiese vicine, un uomo rispose: “Le altre chiese non servono a niente. L’Armaghedon di cui parlate voi distruggerà quelle chiese, ma non la Sala del Regno”.

Una sorella che fa la pioniera regolare in un campo profughi della Guinea riferisce: “Ero nel ministero di porta in porta quando in una casa trovai una ragazzina di otto anni. Era disabile e mi disse che di solito i genitori la lasciavano chiusa in casa tutto il giorno. Le dissi che volevo diventare sua amica e le chiesi cosa avrebbe voluto che Dio facesse per lei. Mi rispose che desiderava che Dio la facesse camminare. Aprii la Bibbia in Isaia 35:5, 6 e le mostrai la promessa di Geova secondo cui un giorno gli zoppi saranno sanati. Poi le mostrai la figura nell’opuscolo Vivere sulla terra per sempre! dove si vede Gesù che guarisce i malati. Le dissi anche che, se avesse studiato la Bibbia e fatto ciò che Geova richiedeva da lei, avrebbe ricevuto queste benedizioni. Accettò uno studio biblico a domicilio. Abbiamo studiato tutto l’opuscolo Vivere sulla terra e stiamo per terminare l’opuscolo Possiamo essere amici di Dio! Dopo tre settimane ha espresso il desiderio di venire alle adunanze. Dal momento che non è in grado di camminare vado a casa sua e la porto alle adunanze in spalla. È così contenta di venire che se non vado a prenderla si arrabbia con me e si mette a piangere”.

AMERICHE

Numero dei paesi: 56

Popolazione: 868.871.739

Numero dei proclamatori: 3.165.925

Numero degli studi biblici: 3.089.453

Marie, della Guadalupa, racconta: “Sulla spiaggia dell’hotel in cui lavoro, alcuni clienti mi dissero che da due giorni c’erano dei vestiti e delle scarpe su uno scoglio. Andai a raccoglierli per cercare di capire a chi appartenessero. Trovai un portafoglio che conteneva 1.067 euro. Vedendo ciò, molti mi esortarono a tenermi parte del denaro e a dare loro il resto. Dissi subito che ero testimone di Geova e che la coscienza non mi permetteva di essere disonesta, così portai il tutto alla reception dell’hotel. Anche gli altri dipendenti rimasero stupiti che non mi fossi tenuta il denaro. Spiegai di nuovo la mia posizione. Quando tornai alla spiaggia alcuni vollero saperne di più in merito alle nostre credenze e diedi loro testimonianza con la Bibbia. Una donna che si trovava lì disse: ‘Assumerò solo testimoni di Geova’”. Il proprietario fu poi rintracciato e la polizia lodò la sorella per la sua onestà.

Antonio è un betelita del Messico che approfitta di ogni occasione per parlare ad altri della verità. Qualche tempo fa, mentre andava all’adunanza in autobus, lasciò un volantino a un uomo e una donna ben vestiti. Ne seguì una bella conversazione. “Giunto alla mia fermata li salutai”, racconta Antonio, “ma rimasi sorpreso quando mi dissero che volevano scendere con me per continuare la conversazione, benché non fosse la loro fermata. Una volta scesi parlammo ancora un po’ e li salutai di nuovo. Mi chiesero: ‘Dove sta andando?’ ‘A un’adunanza della mia congregazione’, risposi. Si guardarono e mi chiesero: ‘Possiamo venire con lei?’ ‘Certo! Sarò felice di accompagnarvi’, dissi io”. La giovane donna, che è avvocato, e suo nipote, studente universitario, avevano già udito il messaggio della verità alcuni anni prima, ma non erano andati oltre a causa dell’opposizione familiare. Mentre andavano con Antonio all’adunanza dissero che speravano di rivedere la persona che aveva parlato loro della Bibbia la prima volta. Che sorpresa fu trovarla lì! I due furono molto contenti di essere venuti ed espressero il desiderio di studiare la Bibbia. “È stato Geova a condurci qui e da ora in poi verremo sempre”, disse la donna. Furono presi accordi per uno studio biblico, che adesso si tiene due volte alla settimana.

Ad Haiti Jacqueline, la moglie di un sorvegliante di circoscrizione, era con una pioniera nell’opera di predicazione quando vide una ragazza, seduta da sola al lato della strada, che piangeva. Le sorelle si avvicinarono e le chiesero perché era così triste. All’inizio la ragazza non voleva rispondere, ma davanti alla garbata insistenza delle sorelle disse: “Ormai ho fatto quel che ho fatto”. Jacqueline, sospettando che si fosse avvelenata, glielo chiese e ricevette un cenno di assenso. Le sorelle la portarono d’urgenza all’ospedale. La settimana dopo la pioniera andò a trovarla e a incoraggiarla. Fu iniziato uno studio biblico.

Nel Paraguay Lourdes rimase sconvolta quando alla cassa del supermercato scoprì che stava pagando con una banconota falsa. Il cassiere avvertì immediatamente il servizio di sicurezza. Lourdes e Ingrid, la sua bambina di cinque anni, furono accompagnate in una stanza in attesa che arrivasse la polizia. Il direttore del supermercato e l’agente della sicurezza volevano sapere come Lourdes fosse venuta in possesso di quella banconota. Lei non se lo ricordava e rispose che non sapeva che fosse falsa. Ingrid, sconvolta, guardò il direttore e l’agente e disse: “Ci state trattando come ladre. Mia madre non è una ladra. Noi siamo testimoni di Geova e non diciamo le bugie”. Il direttore chiese a Lourdes se era Testimone e lei rispose di sì. Una telefonata alla filiale dei testimoni di Geova convinse definitivamente quegli uomini che Lourdes era davvero una nostra sorella. Si scusarono con Lourdes e Ingrid per l’inconveniente e le lasciarono andare. La piccola Ingrid disse poi che la cosa peggiore era che non erano riuscite a comprare i suoi amati pop-corn.

In Costa Rica un fratello decise di dare testimonianza al suo vicino, che era cattolico. Esitava perché l’uomo non amava i Testimoni; li aveva persino insultati. Il fratello rimase sorpreso quando l’uomo lo invitò a entrare e gli spiegò perché aveva cambiato atteggiamento. Un amico lo aveva invitato ad andare in una località distante per assistere a una funzione evangelica. Lì gli era stato chiesto di dare la propria “testimonianza”. Lui aveva semplicemente detto di essere cattolico. Ai presenti questo non era piaciuto e lo avevano cacciato dalla chiesa, dicendo al suo amico che rischiava di essere ripreso perché frequentava un cattolico. L’uomo era uscito dalla chiesa ma, trovandosi in una zona che non conosceva, non sapeva dove passare la notte. Aveva bussato a una casa spiegando cos’era successo ed era stato invitato a entrare. I componenti della famiglia gli avevano offerto da mangiare e un letto, e gli avevano parlato della loro fede. Erano testimoni di Geova. Che potente effetto ebbe su quest’uomo il fatto di scoprire che i testimoni di Geova amano veramente il prossimo! Ora studia la Bibbia.

Una sorella di Trinidad scrive: “Mentre svolgevo l’opera stradale mi si avvicinò una donna e mi chiese le ultime riviste. Dopo avergliene date diverse, le offrii uno studio biblico gratuito. La donna disse che aveva studiato in passato e che si era trasferita da poco in quella zona. Le chiesi il nome e l’indirizzo, ma non me li volle dare dicendo che, se davvero servivamo il vero Dio, lui ci avrebbe indicato dove trovarla. Il giorno dopo, predicando di casa in casa, bussai a una porta e venne ad aprire la stessa donna. Vedendo me e la mia compagna, si mise a ridere stupita e disse: ‘Come avete fatto a trovarmi così in fretta?’ Le chiesi se si ricordava ciò che mi aveva detto il giorno prima. Ci invitò a entrare e iniziammo uno studio. Ora la donna è una proclamatrice non battezzata”.

ASIA E MEDIO ORIENTE

Numero dei paesi: 47

Popolazione: 3.971.703.969

Numero dei proclamatori: 574.927

Numero degli studi biblici: 444.717

Ghanshyam è un pioniere regolare del Nepal. Si guadagna da vivere facendo il tassista. Sul lavoro incontra persone di ogni ambiente e ha riscontrato che molti vanno di fretta persino di notte, e non hanno tanto tempo per trattenersi a parlare. Ghanshyam tuttavia si sforza di intavolare conversazioni. Ogni volta che è possibile dà ai clienti un volantino appropriato insieme all’indirizzo della Sala del Regno più vicina. Molti clienti gli hanno espresso gratitudine. Ora cinque di loro studiano la Bibbia con lui.

A Taiwan un uomo usava spesso la sua voce possente per rimproverare la moglie, una sorella, soprattutto quando lei usciva per andare alle adunanze cristiane. Un giorno l’uomo ebbe un ictus, rimase paralizzato e fu ricoverato in ospedale. La sorella si prese pazientemente cura del marito e sfruttò il periodo della riabilitazione per aiutarlo con tatto ad apprezzare la verità della Bibbia. Gli disse: “Devi esercitare la mente, per cui ti darò delle informazioni e tu cercherai di ricordarle, va bene?” Il marito sapeva di aver bisogno di fare esercizio, quindi accettò. La sorella usò informazioni tratte da diversi opuscoli per insegnargli alcune verità basilari, quali il nome e gli attributi di Dio, e il tema della Bibbia. Inoltre molti fratelli andarono a trovarlo e furono gentili con lui. La cosa lo commosse al punto che quando uscì dall’ospedale accettò uno studio biblico. Ora ha iniziato a frequentare le adunanze sulla sedia a rotelle e usa la sua voce possente per commentare.

Rohana, un pioniere speciale che predica in una zona rurale dello Srī Lanka, incontrò l’opposizione di un uomo che per mestiere guidava un pedicab, il caratteristico triciclo con un abitacolo per due passeggeri. Quando vedeva Rohana nel ministero lo insultava. Una volta lo minacciò dicendo che se non smetteva di predicare in quella zona rischiava di prendersi una coltellata. Rohana reagì con mitezza. In seguito l’uomo rimase gravemente ferito in un incidente e fu ricoverato in ospedale. Rohana andò a trovarlo e gli portò un regalo. Vedendolo, l’uomo si mise a piangere e gli chiese perdono per tutte le volte che l’aveva insultato. “Per il modo in cui l’ho trattata avrebbe dovuto prendermi a bastonate anziché fare tutta questa strada per venirmi a consolare”, disse l’uomo. Ora è uscito dall’ospedale e ha ripreso a guidare il pedicab. Legge anche regolarmente le nostre riviste.

Molti stranieri vanno a Hong Kong per lavorare come collaboratori domestici. Tra questi c’è una donna che aveva iniziato a studiare la Bibbia nelle Filippine con l’opuscolo Cosa richiede Dio da noi? e voleva continuare. Siccome non sapeva dove trovare i Testimoni, chiese aiuto in preghiera. Nel suo giorno libero attraversò il porto recandosi nella zona commerciale e ai giardini pubblici, dove molti filippini si ritrovano il fine settimana. Cercò per un po’, ma non trovò nessuno che avesse l’aspetto di un testimone di Geova, benché nel fine settimana questi diano regolarmente testimonianza nei giardini pubblici. Poi però vide un opuscolo Cosa richiede Dio in un bidone dell’immondizia. Lo raccolse e vi trovò scritto un numero di telefono. Era il numero della sorella che in origine aveva lasciato l’opuscolo. La donna fu sorpresa ed entusiasta di sapere che la sorella lavorava nello stesso complesso residenziale in cui lavorava lei. Ha ripreso a studiare la Bibbia e ora frequenta le adunanze.

Un sorvegliante di circoscrizione della Repubblica di Corea fece una visita pastorale insieme a un altro anziano proprio al momento giusto. Andarono a trovare una sorella che era inattiva da dieci anni. Suo marito, che era ateo, aveva incominciato ad andare in chiesa dopo aver subìto un intervento chirurgico. Quando arrivarono, i fratelli trovarono il marito e dopo un’amichevole conversazione gli diedero l’opuscolo Cosa richiede Dio. L’anziano iniziò a studiare con lui e nello stesso tempo ne approfittò per incoraggiare la sorella. Il marito accettò l’invito ad assistere all’assemblea di distretto, poi smise di andare in chiesa e iniziò a frequentare regolarmente le adunanze. Anche la sorella fece progresso e chiese che fossero visitati i suoi quattro figli che abitavano in un’altra città. Come risultato il marito, la figlia più grande, il genero e la figlia più piccola si sono battezzati. In seguito anche il figlio maggiore e sua moglie si sono battezzati: in tutto sei nuovi Testimoni.

In Giappone una studentessa delle superiori di nome Yuki trovava difficile dire ai compagni di scuola che era testimone di Geova. Sapeva che avrebbe dovuto dare testimonianza e capiva che era necessario prendere l’iniziativa, poiché i suoi compagni non parlavano mai di religione. Decise di farsi vedere dagli amici mentre diceva una preghiera prima di pranzo. Pregò fervidamente tutta la mattina per trovare il coraggio. Poi, a pranzo, anziché pregare velocemente per non essere notata, chinò la testa e indugiò un po’ più a lungo. Alla fine una compagna le chiese se stava bene, ma Yuki non riuscì a darle testimonianza. Sentendosi in colpa chiese perdono a Geova e pregò di nuovo per trovare il coraggio. Il giorno seguente, dopo che ebbe pregato, la sua compagna le chiese di nuovo se andava tutto bene e Yuki pensò: ‘Ci siamo!’ Le disse che era testimone di Geova. All’inizio la compagna rimase perplessa, poi la tempestò di domande come: ‘Per che cosa pregate? Qual è il nome di Dio? Chi era Gesù?’, e così via. Yuki ne fu entusiasta.

A Kupang, in Indonesia, viveva Glenn, un uomo conosciuto come ubriacone e drogato. Spesso veniva assoldato per minacciare o picchiare qualcuno. Era a casa dei suoi genitori quando vennero due testimoni di Geova che parlarono loro della Bibbia. Di lì a poco Glenn accettò uno studio biblico e con grande sforzo iniziò a liberarsi dai suoi vizi. Un giorno il titolare di un negozio gli anticipò una grossa somma di denaro perché pestasse un tizio. Glenn ci pensò un po’ su, ma decise di non accettare più lavoretti del genere e restituì il denaro. In seguito, quando Glenn entrò in un altro negozio, il titolare temeva che fosse lì per picchiarlo, ma lui lo rassicurò dicendogli che ora studiava la Bibbia e viveva una vita pacifica. Il titolare accettò uno studio biblico e gli offrì un posto di lavoro nel negozio. Glenn si è battezzato l’anno scorso all’assemblea di distretto ed era presente anche il titolare.

EUROPA

Numero dei paesi: 46

Popolazione: 728.373.014

Numero dei proclamatori: 1.490.345

Numero degli studi biblici: 733.728

Dopo la morte di Jacoba, una sorella di 88 anni dell’Olanda, i suoi parenti ricevettero una lettera ufficiale dalla locale stazione di polizia. Jacoba aveva portato loro fedelmente le riviste per molti anni. La lettera in parte diceva: “[Jacoba] era davvero speciale per noi. Veniva regolarmente a trovarci alla centrale e prendevamo volentieri una tazza di tè con lei. La ammiravamo per il suo coraggio, per il fatto che alla sua veneranda età usciva ancora in bicicletta col sole o con la pioggia per andare dalle persone a parlare di ciò in cui credeva. Ci mancherà moltissimo”.

Dalla Svizzera arriva questa esperienza. Una famiglia di testimoni di Geova in partenza per le vacanze affidò le chiavi del proprio appartamento al figlio di un’altra coppia di Testimoni, chiedendogli di dare da mangiare ai pesci dell’acquario. La prima volta che il ragazzo andò a casa loro ebbe problemi con la serratura. Una donna che viveva nell’appartamento di fronte sentì dei rumori e andò a sbirciare. Vedendo il ragazzo che cercava di aprire la porta, pensò fosse un ladro e chiamò la polizia. Quando il ragazzo uscì dall’appartamento dopo aver assolto il suo compito si trovò davanti due poliziotti armati. “Che ci fai qui?”, gli chiesero. “Ho solo dato da mangiare ai pesci, come mi è stato chiesto”, rispose. I poliziotti non gli credettero. Egli spiegò: “Sono testimone di Geova, come la famiglia che abita qui. Mi hanno chiesto di dare da mangiare ai pesci in loro assenza e mi hanno dato le chiavi di casa”. I poliziotti non erano convinti e volevano portarlo alla centrale. “Un momento”, disse il ragazzo. “I miei amici hanno lasciato scritto su questo foglio il loro numero di cellulare. Potete chiamarli subito e chiedere loro se sto dicendo la verità”. Gli agenti composero il numero e verificarono ciò che aveva detto il ragazzo. Allora si scusarono e se ne andarono. Quando tornarono dalle vacanze i fratelli parlarono con la donna dell’appartamento di fronte, che abitava lì da poco. La ringraziarono dell’interessamento. Inoltre le spiegarono che il ragazzo era testimone di Geova come loro e che era una persona affidabile. Dal momento che la donna non sapeva molto dei testimoni di Geova, ne seguì una conversazione che la indusse ad accettare uno studio biblico.

In Italia, predicando di casa in casa, una sorella parlò con una giovane donna, madre e imprenditrice molto impegnata. Cercò di ricontattarla più volte ma senza risultati, così decise di telefonarle. Al telefono la donna disse che davvero non aveva tempo per parlare della Bibbia. “In 10 o 15 minuti si può imparare qualcosa di nuovo, anche per telefono”, le disse la sorella. La signora rispose: “Beh, se è per telefono allora va bene!”. Recentemente la sorella le ha lasciato il libro La conoscenza che conduce alla vita eterna e ha iniziato lo studio per telefono. Lo studio si tiene di solito il sabato mattina, ma ora i 10-15 minuti sono diventati 30.

Angela fa parte del crescente numero di proclamatori della Gran Bretagna che si impegnano per dare testimonianza ai numerosi stranieri che risiedono nel paese. Una volta andò a predicare in una rosticceria cinese, ma un dipendente la mandò via. Mentre usciva, una donna cinese venne fuori dal retro del negozio e la rincorse gridando nella sua lingua il nome di Dio. Dopo una prima conversazione, Angela cominciò a portarle regolarmente le riviste. Sebbene le nostre pubblicazioni le piacessero, la donna spiegò che trovava difficile credere che Dio avesse creato l’universo. Pensava che tutto fosse venuto dal caso.

Nella rosticceria il suo compito era quello di preparare gli involtini primavera. Angela le chiese quanti ingredienti usasse e lei rispose: “Cinque”. Allora Angela le suggerì di provare, la volta successiva, a tirare in aria i cinque ingredienti per vedere quanti involtini primavera sarebbero venuti fuori. La settimana dopo, quando Angela si recò al negozio, la donna le andò incontro, le offrì un involtino appena fatto e le disse che ora accettava l’idea che Dio aveva creato l’universo. Fu iniziato uno studio biblico, e la donna sta facendo un buon progresso nell’imparare la verità della Parola di Dio.

In Germania, al passaggio dei treni che trasportano le scorie radioattive delle centrali nucleari, spesso gruppi di ambientalisti protestano sui binari. Le operazioni di trasporto avvengono quindi sotto stretta sorveglianza della polizia, che deve sgombrare i binari prima dell’arrivo dei treni. Nel novembre del 2003 ebbe luogo un’operazione di questo tipo vicino al territorio in cui predicava Gudrun, una pioniera. “Immaginavo che gli agenti si sarebbero messi a sedere e avrebbero aspettato per ore”, disse, “quindi decisi di avvicinarli per offrire loro qualcosa da leggere”. Gudrun li trovò amichevoli. Con un cesto di vimini pieno di copie della Torre di Guardia e di Svegliatevi! non ebbe difficoltà ad avvicinarli. Fu persino fotografata da un gruppo di agenti della Baviera mentre offriva loro la Svegliatevi! accanto al mezzo della polizia. In due giorni Gudrun percorse oltre 120 chilometri, parlando con più di 100 poliziotti e distribuendo 184 riviste. “È stata un’esperienza indimenticabile”, disse con entusiasmo.

In Spagna, uscendo dal lavoro, Ana María andò alla fermata dell’autobus e, mentre aspettava, si mise a leggere alcuni degli annunci che vi erano affissi. Uno di questi attirò la sua attenzione. Diceva: “Ho bisogno di contattare urgentemente i testimoni di Geova per continuare il mio studio biblico”. Ana María compose subito il numero e prese accordi per incontrarsi con la persona, una donna. Si chiamava Felicitas ed era appena arrivata dall’Ecuador, dove aveva studiato la Bibbia per due anni. Lo studio fu subito ripreso e da allora Felicitas e suo figlio assistono a tutte le adunanze. Sono grati che il loro progresso spirituale non abbia subìto lunghe interruzioni.

Una donna della Bulgaria si unì a suo nipote nello studio della Bibbia con i Testimoni. Rimase meravigliata quando seppe che il nome di Dio è Geova. Poiché la sua Bibbia non menzionava il nome di Dio, decise di andare in libreria a comprarne una che lo riportasse. Il negoziante le chiese cosa cercava. Quando glielo disse, lui iniziò a gridare: “Lei fa parte di quella setta!” Proprio in quell’istante entrò nel negozio un prete. Alla domanda: “Qual è il nome di Dio?”, lui rispose: “Geova, ovviamente. E lei la smetta di inveire contro questa donna”. Il negoziante restò allibito. La donna, insieme a tre componenti della sua famiglia, sta facendo un ottimo progresso spirituale.

A una coppia della Russia capitò una disgrazia: persero il loro amato figlio. Alla vigilia del funerale la madre telefonò a tutti gli amici del figlio, usando i numeri che trovò nella sua rubrica. Tra questi c’era il numero di telefono di una famiglia di testimoni di Geova, e la madre li invitò al funerale. Anche se non conoscevano i genitori del ragazzo, i Testimoni decisero di approfittare dell’occasione per dare loro conforto. Il fratello parlò al padre del ragazzo della speranza della risurrezione e gli lasciò l’opuscolo Quando muore una persona cara. Due giorni dopo andò a trovarlo e l’uomo disse: “Questo opuscolo ci ha colpito molto. Abbiamo deciso di riservare del tempo per studiare la Bibbia”. Sua moglie ora è iscritta alla Scuola di Ministero Teocratico e si sta preparando per diventare proclamatrice.

OCEANIA

Numero dei paesi: 30

Popolazione: 34.820.382

Numero dei proclamatori: 94.087

Numero degli studi biblici: 48.307

Olena, delle Hawaii, si è battezzata nel dicembre 2003 a soli 12 anni. A differenza di altri ragazzi, che pensano solo a divertirsi, Olena ha chiare mete spirituali. Ha detto: “Sono stata molto felice di fare la pioniera ausiliaria in marzo e in maggio e mi ha fatto piacere lavorare con i pionieri e con i fratelli più grandi. Per esempio, il sabato pomeriggio ho avuto il privilegio di accompagnare un’ex missionaria alle sue visite e ai suoi studi in cinese. Mi piace il cinese. La mia meta è svolgere il servizio di pioniere regolare in una congregazione di lingua straniera. Per raggiungerla esco in servizio il mercoledì dopo la scuola, il sabato e la domenica. Intendo anche fare la pioniera ausiliaria ogni volta che posso”. C’è qualcos’altro che Olena ritiene utile per conseguire le sue mete? “Per salvaguardare il cuore devo mostrare con le azioni che per me piacere a Geova è importante”, ha detto Olena. “Stare con coloro che provano per Geova i miei stessi sentimenti mi aiuterà a rimanere nel sentiero della giustizia. Trascorrere più tempo nel servizio di Geova significa passarne meno con persone che hanno atteggiamenti mondani. Così sono protetta dall’idea secondo cui i beni materiali e i divertimenti immorali danno la felicità”.

Nelle Isole Salomone è comune affidare ai parenti uno o due dei propri figli piccoli perché li allevino. Venendo a sapere ciò che Geova si aspetta dai genitori, una coppia cercò di riprendersi la figlia Deborah, ormai adolescente. Come avrebbe reagito Deborah trovandosi improvvisamente a far parte di una famiglia di Testimoni, con un intenso programma di adunanze, servizio e studio biblico familiare? Deborah ricorda: “Sin dalla prima adunanza ebbi l’impressione che i presenti fossero davvero contenti di vedermi lì. Mi aspettavo di vedere dei preti in abito ecclesiastico, ma non fu così. A quanto pare tutti partecipavano all’adunanza, persino i più piccoli”. Poco tempo dopo partecipava anche lei. Un’altra cosa che Deborah apprezza è il modo in cui suo padre insegna a lei e ai suoi fratelli. Deborah dice: “Papà ci fa riflettere sull’esempio lasciato dai personaggi della Bibbia. Questo mi è di grande aiuto quando ho dei conflitti interiori”. Ora è una proclamatrice non battezzata, ed è molto contenta che la verità della Parola di Dio abbia spinto i suoi genitori a riprenderla in famiglia e a indirizzarla sulla strada della vita.

In Papua Nuova Guinea ci sono diverse zone montuose, e molti villaggi sono isolati per mancanza di strade. Alcuni di questi non sono stati raggiunti dalla civiltà moderna, ma la buona notizia del Regno riesce ad arrivare anche lì. Un uomo di nome Leanna assisté a un’adunanza di congregazione nella capitale, Port Moresby. I fratelli rimasero sorpresi venendo a sapere che era il capo di un villaggio isolato d’alta montagna, i cui abitanti non hanno accesso alle comodità moderne. Leanna ci aveva messo cinque giorni ad arrivare alla strada principale attraverso la foresta. Lì era salito su un camion ed era giunto alla capitale. Disse che circa quattro anni prima era venuto in città e aveva incontrato per strada un fratello che gli aveva dato una copia della Torre di Guardia. Leanna si era portato a casa la rivista e, dopo averla letta, aveva iniziato a utilizzarla per insegnare agli abitanti del villaggio. Lo aveva fatto ogni domenica per qualche anno, conservando con cura la rivista in una copertina di plastica per non rovinarla. Alla fine gli abitanti del villaggio lo avevano convinto ad andare a cercare quelli che pubblicavano la rivista e lui era tornato in città e aveva contattato i fratelli. Si dispose così di iniziare uno studio con lui. Leanna rimase circa due settimane da una famiglia di Testimoni e studiò tutto l’opuscolo Cosa richiede Dio. Quando seppe che c’era una congregazione in una città non troppo lontana dal suo villaggio ne fu entusiasta ed esclamò: “Perfetto! È a soli due giorni di cammino dal mio villaggio!” Con una borsa piena di pubblicazioni e una conoscenza più profonda della verità della Parola di Dio, affrontò il lungo viaggio di ritorno al suo villaggio. Sono state prese disposizioni affinché nel prossimo futuro il villaggio venga visitato in modo che le persone possano beneficiare di un accurato insegnamento della Bibbia.

Nella nazione insulare di Kiribati una sorella che lavora alla traduzione delle nostre pubblicazioni racconta questa esperienza: “Una mattina misi nella borsa una copia della Torre di Guardia che parlava dell’inferno, decisa ad offrirla anche se era un numero arretrato. Io e la mia compagna incontrammo un uomo, ci presentammo e, dopo avergli spiegato in breve cosa dice la Bibbia riguardo all’inferno, gli offrimmo la rivista. Abbassò la testa e rimase per un po’ senza parlare, per cui gli chiesi se si sentiva bene. Quando sollevò le testa vidi che stava piangendo. Ci disse che era rimasto colpito dall’argomento della rivista. Gli era morto il figlio poche settimane prima, e lui e la moglie erano distrutti dal dolore. Entrambi avevano pregato di continuo che Dio illuminasse i loro cuori, poiché pensavano che il figlio fosse all’inferno. Apprendendo ciò che dice veramente la Bibbia sulla condizione dei morti, l’uomo reagì con stupore e grande gioia. Alla visita ulteriore fu iniziato uno studio biblico. Egli racconta spesso di aver pregato che Dio gli facesse conoscere la verità e di avere desiderato tanto di trovare una religione che insegnasse veramente la Bibbia. Ha iniziato a frequentare le adunanze e si prepara bene per commentare di cuore durante lo studio Torre di Guardia”.

Nel dicembre 2003 oltre 60.000 persone assisterono alla più grande assemblea tenuta dai testimoni di Geova in Australia. Di ritorno dall’assemblea di Sydney, Alyscea, una bimba di sei anni, non vedeva l’ora di mostrare ai compagni di scuola il nuovo libro Impariamo dal grande Insegnante. Un pomeriggio la madre di Alyscea andò a prenderla a scuola e rimase sorpresa vedendo le parole “Diamo gloria a Dio” scritte a caratteri cubitali sulla lavagna. Quella mattina Alyscea aveva parlato dell’assemblea a tre maestre e ai suoi 24 compagni. Tutti erano rimasti colpiti dal nuovo libro e dall’entusiasmo con cui Alyscea aveva riassunto alcuni punti salienti del programma. Le parole “Diamo gloria a Dio” erano poi rimaste sulla lavagna tutto il giorno.

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Nafissatou, Niger

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Rantso (il secondo da destra) con suo cugino e i suoi fratelli, Lesotho

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Marie, Guadalupa

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Antonio, Messico

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Ghanshyam, Nepal

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Jacoba, Olanda

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Angela, Gran Bretagna

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Olena, Hawaii