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Aspetti salienti dell’anno passato

Aspetti salienti dell’anno passato

Aspetti salienti dell’anno passato

GLI ultimi anni hanno visto un aumento dei disastri naturali e in molti paesi l’anno di servizio 2005 non ha fatto eccezione. Ovviamente queste tragedie colpiscono anche i nostri fratelli, ma come vedremo le prove fanno emergere l’amore cristiano, che rafforza la fratellanza e avvicina le persone sincere alla verità. — Mal. 3:18; Giov. 13:35.

L’aumento dei disastri ha anche indotto molti a pensare seriamente al futuro e a chiedersi cos’è veramente importante nella vita. È stato un grande privilegio aiutarli a capire il significato dei tempi in cui viviamo tramite la distribuzione dell’opuscolo Siate vigilanti! In molti paesi questa campagna speciale è iniziata il 18 ottobre 2004 e ha prodotto buoni risultati.

Distribuzione dell’opuscolo Siate vigilanti!

Argentina. “Chi è che si salva in caso di disastro? I buoni, i cattivi o quelli che danno retta agli avvertimenti?” Con questa domanda una sorella ha presentato efficacemente l’opuscolo Siate vigilanti! nei territori in cui c’era molta apatia.

Un fratello di nome Juan lasciò l’opuscolo a un sedicenne, che lo lesse e raccontò con entusiasmo al padre ciò che aveva imparato. Ansioso di saperne di più, il padre lesse l’opuscolo confrontando i passi biblici e ne rimase così colpito che iniziò a studiarlo con la famiglia. Quando ritornò, Juan offrì all’uomo uno studio biblico gratuito. “È proprio quello di cui abbiamo bisogno: uno studio biblico familiare”, rispose l’uomo. Ovviamente fu iniziato lo studio.

Francia. Jocelyne diede una copia dell’opuscolo Siate vigilanti! ad Alicia, una ragazza che aveva studiato in passato. Alicia lo prese volentieri e accettò di studiarlo con Jocelyne. Decise anche di iniziare a leggere la Bibbia regolarmente. “Solo due settimane dopo”, racconta Jocelyne, “mi disse che ciò che aveva letto nella Bibbia sulla vita di Gesù l’aveva commossa”.

Alicia disse al suo ragazzo che desiderava legalizzare la loro unione per piacere a Dio e che voleva diventare testimone di Geova. Inaspettatamente lui rispose: “Va bene. Non voglio impedirti di fare la volontà di Dio”. Alicia ha già assistito alla sua prima assemblea di circoscrizione.

Madagascar. Nana è madre di due ragazzine. Da adolescente aveva frequentato le adunanze cristiane con i genitori finché questi non avevano smesso di servire Geova. Durante la campagna speciale Nana ricevette un opuscolo da una missionaria e accettò di studiare la Bibbia. Ora va a tutte le adunanze con le figlie e si sta impegnando per diventare una proclamatrice non battezzata. Per di più anche i suoi genitori hanno accettato di studiare con l’aiuto dell’opuscolo. Josia, il fratello quattordicenne di Nana, tiene lo studio con un amico adolescente che ora frequenta regolarmente le adunanze cristiane.

Nigeria. “Nel periodo della campagna speciale persi mia madre”, racconta un pioniere, “e di conseguenza ebbi l’opportunità di dare testimonianza nel mio villaggio. Prima del funerale i parenti piangevano e si buttavano per terra. ‘Perché fate così?’, chiesi loro. ‘La morte della mamma è stata un duro colpo per tutti noi, ma lei dorme nella morte e sarà risuscitata’. Sebbene io stesso piangessi, aprii l’opuscolo Siate vigilanti! a pagina 8 e spiegai la scena della risurrezione. In tutto lasciai 195 opuscoli tra cui 45 copie di Siate vigilanti! Al funerale io e altri fratelli lasciammo 100 copie della Torre di Guardia del 1° maggio 2005 dal tema ‘I morti torneranno in vita?’”

Russia. Irina, pioniera speciale a Zelenogradsk, scrive: “Io e una sorella offrimmo l’opuscolo Siate vigilanti! a una donna di nome Alla, che ci invitò a entrare. Disse che per lei la vita non aveva più senso perché la gente era diventata troppo cattiva. Prendemmo accordi per una visita ulteriore. Qualche giorno dopo ero con la stessa sorella lungo la strada quando sentimmo che una donna ci chiamava. Era Alla. Ci ringraziò dell’opuscolo, lo tirò fuori dalla borsa e ci mostrò dei punti che aveva sottolineato. Ora con lei si tiene uno studio regolare sull’opuscolo Cosa richiede Dio”.

In un’altra località della Russia, Vera si fermò con suo marito Vitaliy al chiosco in cui lavorava Lyuda, una sua conoscente. Lyuda aveva fatto capire che non voleva parlare della Bibbia con i Testimoni, per cui Vera esitava a offrirle l’opuscolo. Tuttavia, incoraggiata da Vitaliy, lo fece. Inaspettatamente Lyuda accettò e due giorni dopo telefonò a Vera dicendo: “Se ho imparato tante cose da un opuscolo, figuriamoci quante ne posso imparare da un regolare studio biblico!” Malgrado l’opposizione dei parenti Lyuda iniziò subito a studiare e a frequentare le adunanze. Ora anche il figlio e la figlia studiano. Vera ha detto: “E pensare che alcuni anni fa Lyuda aveva ricevuto il libro Conoscenza, ma non aveva mostrato interesse. L’opuscolo Siate vigilanti! ha fatto breccia nel suo cuore”.

Venezuela. La moglie di un sorvegliante di circoscrizione fece una conversazione alla porta con un uomo, la moglie e i quattro figli. Indicando l’illustrazione raffigurante il Paradiso alle pagine 16 e 17 dell’opuscolo Siate vigilanti!, la sorella sottolineò la necessità che tutta la famiglia imparasse a conoscere Dio. Poi li invitò tutti e sei all’adunanza del giovedì sera e prese accordi per incontrarsi a una vicina fermata dell’autobus. Il sorvegliante e la moglie andarono alla fermata all’orario stabilito, ma non si presentò nessuno. A loro insaputa la famiglia aveva preso un altro autobus ed era già alla Sala del Regno! Cinque membri di quella famiglia ora studiano regolarmente la Bibbia e frequentano le adunanze, nonostante il lungo tragitto e il costo del biglietto.

Una pioniera bussò a una porta, ma non rispose nessuno. Tornò più tardi e incontrò un uomo anziano che stava uscendo. Questi le spiegò che, essendo quasi sordo e un po’ lento, non sentiva quando bussavano alla porta o arrivava troppo tardi per aprire. La sorella gli diede l’opuscolo Siate vigilanti! e lo invitò all’adunanza.

Durante l’adunanza la sorella raccontò quest’esperienza non sapendo che l’uomo era nell’uditorio. Ora lui studia regolarmente la Bibbia con un fratello, frequenta tutte le adunanze e ha espresso il desiderio di predicare la buona notizia. Quando gli è stato chiesto perché aveva assistito a quella adunanza, ha preso in mano il suo opuscolo Siate vigilanti! e ha detto: “Grazie a questo opuscolo!”

Traduzione della Bibbia

Alla fine del XIX secolo l’organizzazione di Geova cominciò ad acquistare Bibbie in grandi quantità e a distribuirle agli interessati, a volte al 35 per cento del prezzo di listino. A partire dal 1926 i fratelli iniziarono a stampare e a rilegare nella loro tipografia versioni della Bibbia quali la “Bibbia del re Giacomo”, l’Emphatic Diaglott e l’American Standard Version. Poi, nel 1961, fu presentata in inglese la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in un unico volume.

Che dire delle altre lingue? All’inizio del XX secolo le filiali iniziarono ad acquistare versioni della Bibbia da varie case editrici e a distribuirle a prezzo di costo. Alcune di queste Bibbie erano frutto del lavoro di traduttori sinceri che avevano anche usato il nome di Dio, Geova, nella lingua locale. Col tempo però molti traduttori tolsero il nome divino dalle loro versioni. Alcuni andarono oltre: sostituirono il nome di Dio con quello di una divinità locale! Per esempio la Buku Loyera, versione chichewa che si usa in Malawi, Mozambico e Zambia, rende il Tetragramma con Chauta, nome di una divinità tribale che significa “Grande dell’Arco”.

Il testo è stato alterato in molti altri modi. Per esempio, una traduzione africana definisce Luca uno stregone. La versione tuvaluana traduce liberamente Giuda 23 in questo modo: “Abbiate intenso amore per i sodomiti; state solo attenti a non farvi coinvolgere nella loro sodomia”. Ovviamente il testo originale non menziona né la sodomia né i sodomiti.

In passato le società bibliche erano in prima linea nel produrre e distribuire Bibbie. Di recente, però, alcune di queste hanno ceduto i diritti di stampa e distribuzione alle chiese della cristianità. Oltre ad alzare i prezzi, in alcuni paesi le chiese si rifiutano di vendere Bibbie ai testimoni di Geova. In Kirghizistan, per esempio, una confessione protestante possiede i diritti di una versione delle Scritture Greche Cristiane in kirghiso moderno. Quando un fratello cerca di comprarne una copia gli viene chiesto: “Sei testimone di Geova?” o “Conosci il nome di Dio?” Se risponde di sì la sua richiesta non viene soddisfatta.

Considerando questi e altri fattori, il Corpo Direttivo ha disposto che vengano impiegate più risorse per la traduzione della Bibbia. Attualmente la Traduzione del Nuovo Mondo è disponibile in 35 lingue e la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane in altre 20. Delle 33 équipe di traduttori della Bibbia che operano in tutto il mondo, 19 stanno traducendo le Scritture Ebraiche, 11 le Scritture Greche e 3 lavorano alla Bibbia con riferimenti. In genere il numero dei traduttori che lavorano alla Bibbia va da tre a sei. Con l’aiuto di sistemi computerizzati e nuovi metodi, alcune équipe hanno completato le Scritture Greche Cristiane in meno di due anni.

Cosa provano i fratelli quando ricevono la Traduzione del Nuovo Mondo nella loro lingua? Un pioniere dell’Albania ha espresso i sentimenti di molti dicendo: “Ho pianto. Leggere la Parola di Dio non mi aveva mai fatto sentire così. Voglio assaporare ogni versetto!”

Sviluppi in campo giuridico

Armenia. Dopo aver presentato istanza per la quindicesima volta, l’8 ottobre 2004 i testimoni di Geova hanno finalmente ottenuto il riconoscimento giuridico. Tuttavia i fratelli di leva vengono ancora messi in prigione per l’obiezione di coscienza al servizio militare. (Isa. 2:4) Confidiamo che il riconoscimento permetta di avere libertà di culto, e quindi di importare pubblicazioni e tenere assemblee. E in effetti nel giugno 2005 è stato sdoganato e consegnato ai fratelli il primo carico di pubblicazioni ufficialmente importate dall’estero.

Austria. Da oltre 30 anni i testimoni di Geova hanno intrapreso una battaglia legale per avere il pieno riconoscimento come ente religioso. A questo riguardo sono stati presentati alla Corte europea dei diritti dell’uomo cinque ricorsi. Il 1° febbraio 2005 la Corte ne ha accolti due riguardanti fratelli che avevano richiesto l’esonero dal servizio militare in quanto ministri. L’esonero era stato negato perché i testimoni di Geova non sono riconosciuti come religione. Il 5 luglio un caso è stato dichiarato ammissibile dalla Corte, che però non si è ancora espressa in merito.

Eritrea. Il 24 gennaio 2004 le autorità arrestarono 38 persone, tra uomini, donne e bambini, che facevano parte della congregazione di Saba, all’Asmara. Avevano un’età compresa tra i 6 e i 94 anni e alcuni non erano battezzati. Dopo aver passato tre notti in guardina, i bambini furono liberati. Gli altri 28 furono trasferiti in una prigione fuori della città e rinchiusi in container esposti al caldo durante il giorno e al freddo di notte. Il 2 settembre 2004, più di sette mesi dopo, vennero rilasciati i due fratelli più anziani, che avevano 94 e 87 anni, e in seguito altri. Purtroppo sei sono ancora reclusi, insieme ad altri 16 fratelli, tre dei quali sono in carcere da 11 anni. Vi esortiamo a ricordare questi cari fratelli nelle vostre preghiere. — Atti 12:5.

Francia. Come riportato nell’Annuario del 2001, le autorità imposero una nuova tassa sulle donazioni dei fratelli con valore retroattivo di quattro anni (1993-96), il tutto a un tasso d’interesse del 60 per cento più la mora! I fratelli fecero ricorso, ma persero nel giudizio di primo grado, in appello, e in cassazione. Il 25 febbraio 2005 fu presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, denunciando la palese discriminazione religiosa.

Georgia. La persecuzione è diventata molto meno violenta. Ora le nostre pubblicazioni possono essere importate e le adunanze cristiane non vengono più interrotte. Tuttavia rimangono pendenti molte cause riguardo ai maltrattamenti subiti in passato. Sono stati presentati alla Corte europea dei diritti dell’uomo quattro ricorsi contro la Georgia. Riguardano la violenta persecuzione subita dai fratelli, lo scioglimento degli enti legali e la mancanza di provvedimenti giudiziari adeguati. Il 6 luglio 2004 la Corte accettò di considerare il caso Congregazione dei Testimoni di Geova di Gldani contro Georgia.

Germania. All’epoca della riunificazione i fratelli si impegnarono perché l’Associazione Religiosa dei Testimoni di Geova continuasse ad essere un ente giuridicamente riconosciuto. Questo diede il via a una battaglia legale che continua da 12 anni. Una sentenza favorevole emessa nel 2000 dal Tribunale Costituzionale Federale rigettava l’idea che lo Stato potesse pretendere dai testimoni di Geova un grado di lealtà che violava la loro coscienza cristiana. L’iter che ne seguì definì la questione. Il 24 marzo 2005 il Tribunale Amministrativo Superiore di Berlino ordinò allo Stato di Berlino di garantire ai testimoni di Geova i diritti di ente giuridico. Lo Stato di Berlino intende impugnare la sentenza.

Russia. Come riportato nell’Annuario del 2005, il 26 marzo 2004 la Corte intermunicipale del distretto Golovinsky di Mosca interdisse tutte le attività dei testimoni di Geova nella città. Da allora si sono avuti problemi ad affittare locali per le adunanze di congregazione e per i raduni più grandi. Tuttavia i fratelli possiedono un complesso di cinque Sale del Regno che vengono usate da 44 congregazioni e 2 gruppi. Affrontando disagi e una notevole spesa, 17 congregazioni di Mosca si riuniscono fuori della città, mentre altre 31 tengono alcune o tutte le adunanze in piccoli gruppi in case private. La polizia è intervenuta qualche volta, ma nessuno è stato arrestato. Contro la sentenza del 26 marzo si è ricorsi in appello.

Il 9 settembre 2004 fu discusso davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo il caso Kuznetsov e altri contro la Federazione Russa. Il 4 ottobre la Corte ammise il caso all’unanimità. Riguarda un ufficiale che ordinò alla polizia di interrompere un’adunanza in lingua dei segni a Chelyabinsk nell’aprile 2000. Palesi irregolarità nel processo di grado inferiore hanno reso il caso più complesso. Attendiamo la sentenza.

Turkmenistan. Tre fratelli, Mansur Masharipov, Atamurat Suvkhanov e Vepa Tuvakov, furono condannati ciascuno a 18 mesi di reclusione per obiezione di coscienza al servizio militare. Begench Shakhmuradov, un quarto fratello, fu condannato a un anno. Il 16 febbraio 2005 l’ufficio legale dei Testimoni di Geova scrisse all’ambasciata del Turkmenistan a Washington per chiedere il rilascio incondizionato di questi quattro fratelli. Il 16 aprile furono tutti liberati grazie a un’amnistia concessa dal presidente del paese. Nel corso dell’anno la polizia ha fermato e interrogato molti fratelli e sorelle nel tentativo di indurli ad abiurare la loro fede, ma invano.

Un anno di disastri naturali

In alcuni paesi il 2004 è stato un anno senza precedenti in quanto a disastri naturali. In che modo queste tragedie hanno coinvolto i nostri fratelli?

Grenada, Carriacou e Petite Martinique. Il 7 settembre 2004 l’uragano Ivan devastò queste isole danneggiando o distruggendo più del 90 per cento delle case. Fatto sconcertante lo sciacallaggio sembra aver causato un danno economico pari a quello dell’uragano stesso. I fratelli persero la maggioranza dei beni nel disastro, e due delle sei Sale del Regno di Grenada subirono gravi danni. Nessun fratello riportò ferite gravi.

La filiale di Barbados, che cura l’opera in queste isole, aveva preventivamente consigliato alle congregazioni di mettere in programma all’adunanza di servizio una parte sulle misure da adottare in caso di uragano, anche se nella zona non se ne verificavano dal 1955. “Perché perdere tempo a parlare di uragani quando ci sono tante questioni più importanti?”, chiese una sorella di Grenada. Inutile dirlo, quando arrivò l’uragano Ivan la sorella decise che non avrebbe mai più criticato le direttive dell’organizzazione. La filiale informò prontamente il comitato di soccorso, e le filiali di Guyana e Trinidad fornirono assistenza. Centinaia di fratelli dei Caraibi e degli Stati Uniti collaborarono alla ricostruzione.

Giamaica e Isole Cayman. L’uragano Ivan non fece vittime tra i fratelli, ma molti subirono danni materiali. Appena le condizioni meteorologiche migliorarono, gli anziani delle 199 congregazioni delle isole si misero in contatto con i proclamatori. “Voi vi preoccupate veramente l’uno dell’altro”, dissero gli osservatori.

Haiti. Alla metà di settembre l’uragano Jeanne infuriò sulla parte settentrionale di Haiti causando una disastrosa alluvione che sommerse la città costiera di Gonaïves e le zone limitrofe. Perfino le persone che cercarono rifugio sui tetti finirono per trovarsi con l’acqua fino alle ginocchia. “Tutta la notte abbiamo sentito case che crollavano e gente che gridava”, racconta un fratello. L’alluvione fece 2.900 vittime, tra cui una sorella di 83 anni.

Un fratello dice: “Grazie a Geova io e la mia famiglia non ci siamo preoccupati dei nostri beni e siamo sopravvissuti”. Qualche giorno dopo Testimoni di città vicine portarono cibo e acqua potabile, e la filiale distribuì un carico di provviste. Nonostante il lavoro che si doveva fare per ripulire, alla fine della settimana tutti andarono di nuovo alle adunanze cristiane e in predicazione. “Quaranta volontari hanno lavorato quattro giorni per ripararmi la casa”, dice una sorella. “Hanno persino dato una mano di vernice! Tutto questo ha colpito i miei familiari non Testimoni e uno di loro ha iniziato a studiare”.

Stati Uniti. Tra agosto e settembre 2004 lo stato della Florida fu colpito da quattro uragani: Charley, Frances, Ivan e Jeanne. * Ne uscirono danneggiate più di 4.300 case di fratelli e almeno dieci Sale del Regno. In seguito il presidente di un’organizzazione della Florida per la protezione civile (Emergency Operations Committee) verificò che le provviste fornite fossero utilizzate dovutamente. Disse che nessun altro gruppo era organizzato bene come i testimoni di Geova e comunicò al loro comitato di soccorso che avrebbero ricevuto tutto quello di cui avevano bisogno.

Una congregazione si riuniva temporaneamente in un locale preso in affitto per 50 dollari ad adunanza. Ma quando arrivò il primo uragano anche questo edificio fu danneggiato. Per farlo riparare, i proprietari ingaggiarono degli operai che però lasciarono il lavoro a metà. Offerta la propria disponibilità, i fratelli ottennero il permesso e ultimarono prontamente i lavori. In cambio i proprietari abbonarono loro tre mesi di affitto.

Giappone. Nel 2004 “il numero di tifoni che hanno colpito il Giappone è stato il più alto dal 1551, anno in cui il paese ha iniziato a tenere registrazioni”, diceva una notizia. Nelle prefetture di Niigata e Fukui il maltempo danneggiò più di 34.000 edifici, tra cui una Sala del Regno e 60 case di proprietà dei fratelli. Dalle congregazioni vicine arrivarono prontamente a dare una mano centinaia di Testimoni. La Sala del Regno fu rimessa a posto in due settimane.

I fratelli aiutarono anche non Testimoni che vivevano vicino alla Sala a pulire e disinfettare le loro case. Un uomo che prima si opponeva al messaggio del Regno pianse per la gratitudine. Le autorità locali inviarono persino una lettera di apprezzamento per gli sforzi fatti al comitato di soccorso.

Due tifoni che colpirono il paese in settembre e ottobre provocarono inondazioni e smottamenti causando la morte di un fratello e di una sorella, oltre a notevoli difficoltà a un centinaio di Testimoni. Le acque inondarono la città di Toyooka, nella prefettura di Hyogo. Sebbene il suo stesso alloggio fosse allagato, il sorvegliante di circoscrizione si mise a organizzare i soccorsi.

Quando il mare di fango che aveva invaso l’appartamento di una sorella si ritirò, i proclamatori locali ripulirono il tutto. Il proprietario, che non era Testimone, si commosse. La sorella disse: “Avevo sentito parlare delle operazioni di soccorso dell’organizzazione di Geova, ma questa volta ne ho beneficiato di persona. Sono davvero orgogliosa del mio Dio, Geova, e della sua organizzazione”.

Sempre in ottobre nel nord del Giappone ci fu un violento terremoto che fece 40 vittime e costrinse più di 100.000 persone a lasciare la propria abitazione. Nessun fratello rimase ferito o ucciso, ma più di 200 famiglie subirono danni e una Sala del Regno fu resa inagibile. Quando iniziarono le scosse, gli anziani della circoscrizione erano riuniti per i preparativi di un’assemblea. Cosa fecero? Seguendo le direttive della filiale e del locale Comitato Regionale di Costruzione, iniziarono immediatamente a organizzare i soccorsi. “Ci fu ricordato di mantenere un atteggiamento spirituale”, dice un anziano. L’assemblea di circoscrizione fu tenuta lo stesso e vi assisterono anche coloro che erano stati danneggiati dal terremoto.

“Il terremoto ha scosso anche il cuore di mio marito”, dice una sorella sposata con un incredulo. La loro casa era stata danneggiata. Avendo visto l’amore all’opera durante i soccorsi, il marito assisté per la prima volta a un’adunanza. “Posso fidarmi ciecamente della vostra organizzazione”, disse. “Non ci deluderà mai”.

Filippine. Alla fine del 2004 le province di Quezon e Aurora furono colpite dai tifoni e una famiglia di Testimoni, inclusi quattro bambini, morirono perché la loro casa venne sepolta da acqua e fango. Felimon Maristela, sorvegliante di circoscrizione, si trovava nella provincia di Quezon quando ci fu l’inondazione. “In pochi minuti la Sala del Regno fu allagata”, scrive il fratello Maristela. “L’acqua si portò via la mia jeep. Io, mia moglie e altri fratelli passammo la notte sul tetto della Sala, con l’acqua che arrivava alle grondaie. Scesi alle tre di pomeriggio del giorno dopo, ma l’acqua arrivava ancora all’altezza del petto”.

Nonostante fosse rischioso, il fratello Maristela si mise a cercare i proclamatori per vedere se stavano tutti bene. A Dingalan, nella provincia di Aurora, un anziano rinunciò a salire sull’elicottero dei soccorsi per restare ad aiutare i fratelli e le sorelle.

Lo tsunami più violento di cui si abbia memoria

Il 26 dicembre 2004 un terremoto di magnitudo 9,0 con epicentro vicino alla costa nord-occidentale dell’isola di Sumatra, in Indonesia, scatenò il più violento tsunami di cui si abbia memoria. Secondo le stime le vittime furono più di 280.000. L’onda anomala raggiunse perfino la Somalia, sull’altra sponda dell’oceano, facendo circa 290 vittime.

Indonesia. Benché questo paese abbia registrato il più alto numero di vittime, nessuno dei fratelli o degli interessati ha perso la vita. A causa degli scontri violenti verificatisi in precedenza, molti fratelli erano scappati dalla zona di Aceh, la più colpita, andando verso l’interno. Anche sull’isola di Nias i danni furono ingenti, ma i fratelli riuscirono a mettersi in salvo.

India. Nessun fratello rimase ucciso, anche se molti persero la casa e altri beni. Lakshmi era impegnata nel servizio di campo nella città di Pondicherry quando seppe dello tsunami. Tornò a casa, un’abitazione fatta di fango situata a tre chilometri dalla costa, e la trovò gravemente danneggiata. I fratelli l’aiutarono a pulirla e ripararla.

Naveen, che ha tredici anni, era a Madras e stava giocando a cricket quando vide delle onde gigantesche. Avvisò immediatamente la madre e la sorella. Riuscirono a mettersi in salvo, ma dovettero farsi strada in mezzo all’acqua che trascinava con sé ogni sorta di oggetti e numerosi cadaveri.

Lini, una bimba di sette anni, era con lo zio e il cugino in spiaggia vicino a Kanniyākumāri quando le onde la spinsero verso l’interno finché rimase intrappolata in una staccionata, con l’acqua che stava per sommergerla. Lo zio e il cugino si erano messi in salvo, ma lo zio aveva perso gli occhiali e non ci vedeva bene. Continuò comunque a cercare Lini, finché non sentì le grida della bambina che chiedeva aiuto a Geova mentre veniva sommersa dalle onde. Riuscì a portarla in salvo. Lini ora racconta a tutti che Geova ha ascoltato le sue preghiere.

Isole Andamane e Nicobare. Al momento del terremoto, Mary si trovava a casa di parenti con il figlio Alwyn di otto anni. Corsero tutti fuori. Mary vide un’onda gigantesca avvicinarsi alla riva e proprio in quel momento arrivò un autobus. Lei e il figlio saltarono su e si misero in salvo. Altri invece tornarono in casa a prendere degli effetti personali e furono spazzati via. Dopo un breve tragitto sull’autobus tutti i passeggeri sentirono un’altra scossa. Scesero e corsero verso un’altura dove si erano radunate circa 500 persone. Videro l’autobus trascinato via dalle onde, che arrivarono a mezzo metro da loro.

Quando le acque si ritirarono Mary fece una scappata a casa. Riuscì a trovare la sua Bibbia e l’opuscolo Esaminiamo le Scritture ogni giorno, che nei giorni seguenti furono fonte di forza. Appena si seppe che erano in arrivo delle imbarcazioni per evacuare gli isolani, centinaia di persone corsero verso la riva ed entrarono in acqua in attesa di salire a bordo. Ogni giorno, per diverse ore, Mary e suo figlio aspettarono con l’acqua all’altezza della vita, circondati da cadaveri. Finalmente, sei giorni dopo lo tsunami, una barca li prese a bordo. Dato che molti incolpavano Dio di quella tragedia, Mary riuscì a dare un’ottima testimonianza. Sua cognata ora studia la Bibbia e frequenta le adunanze cristiane.

Prasanthi era andata col figlio di cinque anni, Jehoash, a Hut Bay a trovare il padre anziano, il fratello Prasad Rao. Quando avvertirono le scosse e videro le onde, corsero su un’altura. L’acqua, alta cinque metri, sommerse la casa di Prasad. I letti, il frigorifero, il televisore e le scorte della congregazione del libro Il più grande uomo furono spazzati via. In seguito dei sopravvissuti trovarono alcuni di quei libri e iniziarono a leggerli. Per cinque giorni Prasad, Prasanthi e Jehoash mangiarono quello che trovarono e lottarono contro nugoli di mosche e zanzare. Vedendo arrivare le imbarcazioni dei soccorritori, Prasanthi e Jehoash insieme a molti altri entrarono nell’acqua fino al petto, anche se non molto lontano c’erano i coccodrilli. Tra l’altro Prasanthi era incinta di sei mesi. Suo padre li raggiunse in seguito.

Tutte le case dell’isola di Teressa furono spazzate via. Tredici fratelli e sorelle passarono sei giorni nella giungla, soffrendo per la fame e i morsi degli insetti, prima di essere trasferiti nell’isola di Camorta. Lì trovarono riparo da Mark Paul, un fratello che viveva su un’altura la cui casa era usata come Sala del Regno. Il giorno dello tsunami all’adunanza c’erano stati 300 presenti anziché i soliti 10 o 12. Avendo visto di persona come i servitori di Geova si aiutano amorevolmente gli uni gli altri, 18 nuovi studenti della Bibbia assistono regolarmente alle adunanze.

Srī Lanka. Le onde sommersero due terzi delle coste dell’isola causando gravi danni. Lo tsunami arrivò la domenica mattina, quando la maggioranza dei fratelli era all’adunanza, fuori della zona a rischio. La calamità interessò dieci congregazioni e una sorella perse la vita quando la sua casa fu risucchiata dal mare. I fratelli sono molto addolorati per la morte di quella cara sorella. Tra le vittime ci furono anche diversi interessati oltre ai parenti di molti fratelli. Un anziano perse 27 familiari. Nonostante tutto, “dal punto di vista spirituale i fratelli sono usciti indenni da questa tragedia”, scrive la filiale.

La Betel era piena zeppa di provviste e la maggior parte dei beteliti era impegnata nei soccorsi. I fratelli locali che possedevano un’imbarcazione portarono le provviste nelle zone disastrate. Nel giro di quattro giorni tutti i fratelli vennero contattati e ricevettero cibo e vestiario. Quando venne chiesto loro di cos’altro avessero bisogno risposero: “Di Bibbie e libri! I nostri sono stati spazzati via”. Si provvide prontamente.

In quel periodo Gerrad Cooke, sorvegliante di circoscrizione, si trovava a Colombo. Guidò per sette ore su una strada che di notte è pericolosa a motivo del passaggio di elefanti selvatici. Arrivò alle dieci e mezza di sera e con un fratello del posto, la cui casa era allagata, andò a far visita alle famiglie e a distribuire i soccorsi. Si fermò solo nelle prime ore del mattino seguente.

Thailandia. Tra i fratelli del posto non ci sono stati né morti né feriti, e nessuno ha subìto gravi danni economici. Purtroppo però alcuni turisti stranieri sono dispersi e si presume che siano morti. Tra questi ci sono un fratello finlandese, una coppia della Svezia, un fratello austriaco e il marito incredulo di una sorella. Due coppie di coniugi svedesi erano andate in servizio nell’interno con i fratelli locali. Quando tornarono al loro hotel non c’era più nulla, solo morte e devastazione.

Il lunedì mattina, dopo il terremoto, il sorvegliante che presiede della congregazione di Phuket ricevette una telefonata dalla filiale thailandese che lo informava della presenza di Kristina, una sorella finlandese, in un ospedale a un’ora e mezza di strada. Lui e un altro fratello vi andarono subito. Il sorvegliante che presiede scrive: “Non ho mai visto tanta sofferenza in vita mia: c’erano persone senza il coniuge, genitori senza i figli, figli senza i genitori. Alcuni chiedevano aiuto piangendo, altri se ne stavano a fissare il pavimento o il soffitto. La scena era così straziante che ogni tanto dovevamo uscire per ricomporci e chiedere forza a Geova”.

Quando i fratelli la trovarono, Kristina stava per entrare in sala operatoria per un intervento alla gamba. Aveva perso i documenti. Dopo l’intervento i due fratelli locali pregarono con lei e stettero al suo capezzale fino a mezzanotte. Pochi giorni dopo Kristina tornò in Finlandia. Nonostante l’accaduto, “fu coraggiosa e forte”, raccontano i fratelli. Purtroppo ha perso il marito a causa dello tsunami.

Dedicazione di filiali

Angola, 8 gennaio 2005. Quel giorno fu posta una pietra miliare nella storia dell’opera di predicazione in Angola, paese martoriato da 40 anni di guerra civile. Stephen Lett ebbe il privilegio di pronunciare il discorso di dedicazione dei locali della filiale dell’Angola e fu anche il primo membro del Corpo Direttivo a visitare il paese. Al programma assisterono circa 730 delegati provenienti da 11 paesi. Perché c’era bisogno di una nuova filiale? Nel 1975 l’Angola aveva fatto rapporto di un massimo di 3.055 proclamatori. Alla fine del 2004 ce n’erano più di 54.000, 18 volte tanto!

Bulgaria, 9 ottobre 2004. Nell’arco di tre anni 150 volontari internazionali e circa 300 fratelli locali lavorarono alla costruzione dei nuovi edifici della filiale di Sofia. Gerrit Lösch del Corpo Direttivo pronunciò il discorso della dedicazione davanti a 364 persone provenienti da 24 paesi.

Etiopia, 20 novembre 2004. Fino agli inizi del 2004 i 60 membri della famiglia Betel erano dislocati in nove posti diversi, il che non era molto pratico. Il bell’edificio della nuova Betel è situato su un pendio all’estremità orientale della capitale, Addis Abeba, a oltre 2.400 metri sul livello del mare. Certe notti il silenzio è rotto solo dalle risate delle iene. I presenti al discorso di Gerrit Lösch furono 2.230, tra cui 200 delegati provenienti da 29 paesi. Furono intervistati tra gli altri diversi fratelli che erano stati imprigionati e torturati a motivo della fede. La figlia di un fratello che aveva subìto la pena di morte disse: “Nella risurrezione papà sarà contento di sapere che ho seguito il suo esempio di santa devozione e ho prestato servizio alla Betel”.

Ghana, 5 marzo 2005. Un uditorio di 3.243 persone ha assistito al discorso della dedicazione, pronunciato da Malcolm J. Vigo della filiale nigeriana. Le nuove strutture che sono state dedicate comprendono tre edifici residenziali, 50 uffici, un locale per la manutenzione, una Sala del Regno e un complesso con sala da pranzo, cucina e lavanderia.

Guam, 25 giugno 2005. Questa è la terza dedicazione dal 1980, quando Guam aveva una sola congregazione. Ora ce ne sono dieci. Oltre a eseguire lavori di rimodernamento, è stata costruita una nuova Sala del Regno e un edificio residenziale a due piani. Cento volontari internazionali sono venuti dall’Australia e dagli Stati Uniti, tutti a proprie spese. Sapendo questo e vedendo la qualità del lavoro, un ispettore edile locale “ha scosso la testa incredulo”, scrive la filiale. Il discorso della dedicazione è stato pronunciato da Lorence Shepp, della filiale peruviana.

Maurizio, 6 novembre 2004. Gerrit Lösch ebbe il privilegio di pronunciare il discorso di dedicazione dei nuovi locali della filiale. Essi includono 12 nuovi uffici per il Reparto Traduzione e un nuovo edificio per la manutenzione. Erano presenti visitatori venuti dall’Europa oltre che da Madagascar, Mayotte, Riunione, Seicelle e Sudafrica.

Nicaragua, 4 dicembre 2004. Più di 330 volontari internazionali e centinaia di fratelli locali avevano partecipato alla costruzione di nuovi edifici residenziali e uffici per la filiale nonché di una Sala delle Assemblee aperta ai lati con 2.400 posti a sedere. Il discorso della dedicazione fu pronunciato da Samuel Herd, membro del Corpo Direttivo. Tra i delegati c’erano missionari che avevano servito in Nicaragua. Immaginate il loro entusiasmo nel vedere alcuni con i quali avevano studiato la Bibbia, nonché i loro figli e nipoti.

Panamá, 19 marzo 2005. Samuel Herd parlò davanti a un uditorio di 2.967 fratelli, la maggioranza dei quali serviva Geova da oltre 20 anni. All’inizio dei lavori i fratelli avevano affittato una gru con tanto di operatore per spostare dei container. Arrivato sul posto l’operatore si era rifiutato di effettuare il lavoro perché secondo lui non c’erano le condizioni adatte per farlo. I fratelli avevano cercato di ragionare con lui, ma invano. Sul momento di andarsene aveva chiesto: “Per curiosità, di che religione siete?”

“Siamo testimoni di Geova”, avevano risposto i fratelli.

Dopo aver riflettuto un istante, lui aveva detto: “OK, farò il lavoro”. Come mai questo cambiamento? I suoi figli studiavano la Bibbia con due sorelle e lui ne era molto contento.

Slovacchia, 16 aprile 2005. Theodore Jaracz del Corpo Direttivo pronunciò il discorso della dedicazione davanti a 448 ospiti provenienti da 21 paesi. Il giorno seguente fu tenuta un’adunanza speciale allo stadio, che molti raggiunsero in autobus. “Siete persone così affabili e allegre!”, disse un autista. “Tutti mi salutano. Io so perché. È merito della vostra fede. Di solito porto scolari e insegnanti. I bambini devo salutarli io per primo e gli insegnanti non si degnano nemmeno di dire buongiorno!”

Wallkill, USA, 16 maggio 2005. “Tutti noi desideriamo dedicare questa nuova tipografia e gli edifici residenziali A, C e D al solo vero Dio, Geova”, disse John Barr, membro del Corpo Direttivo, nel discorso della dedicazione. Le fondamenta del nuovo stabilimento erano state poste il 1° maggio 2003 e solamente otto mesi più tardi la prima delle rotative già in funzione a Wallkill veniva trasferita nella nuova struttura.

I Comitati Regionali di Costruzione di tutti gli Stati Uniti, soprattutto quelli degli stati più vicini, inviarono manodopera specializzata. Alcuni lavori vennero fatti da ditte esterne. “Non so quanto dovrei pagare i miei uomini per farli lavorare come voi”, disse un imprenditore. “Voi ci mettete il cuore”. Un direttore d’azienda osservò: “In pochi mesi alla Watchtower ho capito e imparato più cose sulla mia attività che in cinque anni di studi!” L’inviato di una ditta che fornì un nastro trasportatore disse: “Grazie a voi questa è stata la più veloce installazione che abbiamo mai effettuato. Siete tutti talmente felici che lo sono anch’io! Mi piace questo posto”.

Qualche anno fa la filiale degli Stati Uniti aveva 15 rotative offset, 11 a Brooklyn e 4 a Wallkill. Ora, grazie al miglioramento delle tecnologie e alla suddivisione per aree geografiche dell’attività di stampa delle filiali, ce ne sono solo cinque. Nel nuovo stabilimento c’è anche un sistema di raccolta che aspira il rifilo della carta proveniente dalla tipografia e dalla legatoria e lo trasporta attraverso condotti d’aria alle presse automatiche. Le balle ottenute vengono vendute a una ditta di riciclaggio, il che consente alla filiale un risparmio di circa 200.000 dollari l’anno.

Zambia, 25 dicembre 2004. Alla dedicazione delle nuove strutture assisterono 700 persone, 374 delle quali servivano Geova da oltre 40 anni. Nel discorso della dedicazione Stephen Lett disse a coloro che avevano partecipato ai lavori che meritavano di sentirsi dire “ben fatto”, come i servitori della parabola di Gesù. — Matt. 25:23.

I fratelli diedero anche un’eccellente testimonianza durante la costruzione. “Voi vivete in un paradiso”, disse un fornitore.

“In senso fisico o spirituale?”, chiesero i fratelli.

“Entrambi”, rispose lui.

[Nota in calce]

^ par. 40 Riguardo all’uragano Katrina verranno forniti dettagli in seguito.

[Riquadro/Immagini a pagina 29]

Assemblee di distretto “Ubbidiamo a Dio”

Come è stato spiegato alle assemblee di distretto “Ubbidiamo a Dio”, solo coloro che “conoscono Dio” e “ubbidiscono alla buona notizia” sopravvivranno al giorno di vendetta di Geova. (2 Tess. 1:6-9) Pertanto vogliamo fare tutto il possibile per aiutare chi ha le idee confuse riguardo a Dio o addirittura se la prende con lui a motivo di ciò che accade nel mondo. Abbiamo due nuovi utili strumenti: il volantino Tutte le sofferenze presto finiranno! e il libro Cosa insegna realmente la Bibbia?

Il nuovo volantino senza dubbio conforterà tutti coloro che soffrono a causa di guerre, povertà, disastri, ingiustizie e malattie, aiutandoli a capire che non è Dio la causa di queste cose. Allo stesso modo il nuovo libro attirerà coloro che ricercano la verità spirituale. È semplice, chiaro e piacevole da leggere. I punti principali sono messi in risalto sia nel testo che tramite le illustrazioni. Prima di usarlo per tenere studi biblici leggete l’appendice, che contiene 14 soggetti supplementari.

[Prospetto/Immagini alle pagine 12 e 13]

ALCUNI AVVENIMENTI DELL’ANNO DI SERVIZIO 2005

1° settembre 2004

8 ottobre: I testimoni di Geova ottengono il riconoscimento giuridico in Armenia.

9 ottobre: Dedicazione della filiale della Bulgaria.

18 ottobre: Inizia la campagna di distribuzione dell’opuscolo Siate vigilanti!

6 novembre: Dedicazione della filiale di Maurizio.

20 novembre: Dedicazione della filiale dell’Etiopia.

4 dicembre: Dedicazione della filiale del Nicaragua.

25 dicembre: Dedicazione della filiale della Zambia.

26 dicembre: Un terremoto di magnitudo 9,0 al largo di Sumatra, in Indonesia, scatena il più devastante tsunami di cui si abbia memoria.

1° gennaio 2005

8 gennaio: Dedicazione della filiale dell’Angola.

5 marzo: Dedicazione della filiale del Ghana.

19 marzo: Dedicazione della filiale del Panamá.

24 marzo: Una sentenza del Tribunale Amministrativo Superiore di Berlino riconosce ai testimoni di Geova di quello stato i diritti di un ente giuridico.

16 aprile: Dedicazione della filiale della Slovacchia.

1° maggio 2005

16 maggio: Dedicazione della tipografia e di edifici residenziali a Wallkill, negli Stati Uniti.

25 giugno: Dedicazione della filiale di Guam.

31 agosto 2005

[Immagine a pagina 20]

Pulizia di una Sala del Regno danneggiata, prefettura di Niigata, Giappone

[Immagine a pagina 24]

Arrivo dei generi di soccorso, Srī Lanka