Vai direttamente al contenuto

Vai direttamente all’indice

Lettonia

Lettonia

Lettonia

DAL 1935 nel centro di Riga, capitale della Lettonia, e precisamente in Via Brīvības (che significa “libertà”) si erge un monumento alto 42 metri dedicato alla libertà, la libertà politica. Agli abitanti della Lettonia, tuttavia, fin dagli anni ’20 del secolo scorso è stata offerta una libertà ben più importante, quella che deriva dal conoscere la verità biblica. A proposito di questa libertà spirituale, in un rapporto si diceva: “Le persone comuni, . . . sia uomini che donne, ascoltano il messaggio piangendo di gioia”. Gli oppositori hanno cercato per decenni di soffocare questo prezioso messaggio, e in parte hanno ottenuto ciò che volevano. Ma come leggerete in questo resoconto, non c’è nessuno sulla faccia della terra che possa fermare la mano dell’Onnipotente o quella di suo Figlio. Il loro dominio trascende qualsiasi confine politico. — Riv. 11:15.

Dai tempi dei Cavalieri Teutonici, che fondarono Riga nel 1201, fino all’era del comunismo sovietico, la Lettonia ha subìto invasioni e dominazioni da parte di diverse potenze, tra cui Germania, Polonia, Russia e Svezia. La Lettonia dichiarò l’indipendenza per la prima volta nel 1918. Nel 1940, però, divenne una repubblica sovietica. Nel 1991 la Repubblica della Lettonia ha riottenuto l’indipendenza.

L’indipendenza politica, comunque, non è necessariamente sinonimo di vera libertà. Solo Geova può liberare completamente l’umanità, e la liberazione che promette è parte della meravigliosa buona notizia del suo Regno. (Luca 4:18; Ebr. 2:15) Come giunse in Lettonia la buona notizia? Questa storia comincia con la preghiera di un marinaio, Ans Insberg.

Ans scrisse: “Mentre ero in mare in una notte stellata aprii il mio cuore al Signore e gli chiesi di guidarmi al popolo che lo adora con ‘spirito e verità’. (Giov. 4:24) Nel mio paese, la Lettonia, avevo visto molta ipocrisia fra le persone che frequentavano la chiesa, e ne stavo alla larga. Poi, nel 1914 a Cleveland, nell’Ohio (USA), vidi il ‘Fotodramma della Creazione’ prodotto dagli Studenti Biblici Internazionali, come allora si chiamavano i testimoni di Geova. La mia preghiera era stata esaudita: avevo trovato la verità. Mi battezzai il 9 gennaio 1916 e iniziai a predicare, ritornando in mare solo quando avevo bisogno di denaro”.

Finita la prima guerra mondiale Ans diede ampia divulgazione al messaggio del Regno in Lettonia. Fece pubblicare a sue spese su giornali lettoni degli annunci che proclamavano il Regno di Dio. Un maestro in pensione, un certo Krastin̗š, conobbe la verità leggendo quegli annunci, e fu forse il primo Studente Biblico residente in Lettonia a dedicare la propria vita a Geova. Nel 1922 Ans entrò a far parte del personale della sede mondiale degli Studenti Biblici a Brooklyn, New York. Lì visitava regolarmente l’area portuale, che amava definire ‘il suo meraviglioso pulpito’, per parlare della verità biblica ad altri marinai. Terminò la sua vita terrena il 30 novembre 1962.

Nel 1925 fu aperto a Copenaghen, in Danimarca, l’Ufficio per l’Europa settentrionale, a cui fu affidata la sorveglianza dell’opera compiuta non solo negli Stati Baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) ma anche in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia. Nel luglio 1926 Rees Taylor fu mandato dalla Gran Bretagna per soprintendere all’opera in Lettonia. Aprì un ufficio a Riga e organizzò una piccola assemblea. Dei 20 presenti, 14 parteciparono alla prima campagna di predicazione organizzata nel paese. I fratelli ottennero dalla polizia il permesso di tenere riunioni pubbliche, e così nelle città di Riga, Liepāja e Jelgava un totale di 975 persone ascoltarono delle conferenze bibliche. Vennero pronunciate in tedesco, la seconda lingua di molti lettoni. Diversi chiesero che fossero tenute altre riunioni come quelle.

“LIBERTÀ PER I POPOLI”

Nel settembre 1927 circa 650 delegati provenienti da Estonia, Lettonia e Scandinavia si radunarono a Copenaghen per ascoltare il discorso “Libertà per i popoli”, pronunciato dal fratello Joseph F. Rutherford, della sede mondiale. L’anno seguente fu tradotto in lettone un opuscolo con lo stesso titolo e i colportori, o pionieri, furono in prima linea nel distribuirlo.

Tra quei pionieri c’erano almeno una decina di fratelli tedeschi trasferitisi in Lettonia per dare una mano nell’opera. Uno di loro era il ventiduenne Johannes Berger, che scrisse: “Quando i pionieri arrivavano nella città loro assegnata, la prima cosa che facevano era tenere discorsi pubblici. Così pronunciammo discorsi praticamente in tutte le città della Lettonia. A Sloka affittammo un cinema e durante l’inverno pronunciavo discorsi ogni lunedì. Le persone venivano da lontano, in sella ai loro cavallini”. Ripensando a quei tempi, aggiunse: “Ho avuto il privilegio di fare molto nel servizio, nonostante avessi un’istruzione limitata”.

Nel 1928 c’erano circa 40 proclamatori del Regno, 15 dei quali erano battezzati. Nel 1929, anno in cui l’ufficio fu trasferito in Via Šarlotes, sempre a Riga, ci furono altri nove battezzati e si distribuirono oltre 90.000 libri e opuscoli.

Tempo prima, nel 1927, si erano battezzati un giovane di nome Ferdinand Fruck e sua madre Emilie. Quattro anni dopo, mentre dava testimonianza nel negozio di un fornaio della sua città, Liepāja, Ferdinand incontrò quello che sarebbe diventato il suo compagno nel servizio di pioniere. Il fornaio si precipitò nel negozio accanto, che era di suo fratello, un barbiere. “Heinrich, vieni subito!”, gli disse. “Da me c’è un tizio che dice delle cose incredibili”. Per il barbiere, Heinrich Zech, le verità bibliche non furono affatto incredibili e nel giro di poco tempo si battezzò. Si unì a Ferdinand, e in sella alle loro biciclette i due diffusero il messaggio del Regno in molte città.

SI SCATENA L’OPPOSIZIONE

Anche se i fratelli erano pochi, il loro zelo fece andare su tutte le furie gli ecclesiastici. Un importante prelato di Riga minacciò di scomunica chiunque avesse assistito alle riunioni degli Studenti Biblici. A Liepāja il clero diffuse un opuscoletto che accusava i fratelli di non credere in Gesù Cristo e invitava la gente a non accettare le loro pubblicazioni. Si servì anche del principale giornale della chiesa per diffamare gli Studenti Biblici.

Nel 1929 il governo cedette alle pressioni della chiesa ed espulse i colportori tedeschi dalla Lettonia. Entro il 1931 quasi tutte le pubblicazioni usate per lo studio biblico erano state vietate. Tutto questo fermò i fratelli? L’ufficio della Lettonia scrisse: “L’opposizione del Diavolo, . . . non ha altro effetto che stimolarci a essere più fedeli. È una grande gioia partecipare all’opera in questo paese . . . e siamo decisi a continuare”.

Nel 1931 diversi fratelli della Gran Bretagna accolsero l’invito ad andare a servire come pionieri nei paesi baltici. Alcuni di loro riuscirono a far pervenire il cibo spirituale in Lettonia dalle vicine Estonia e Lituania. Edwin Ridgewell, ora sulla novantina, fu mandato in Lituania quando aveva 18 anni. Egli racconta: “Io e i miei due compagni, Andrew Jack e John Sempey, avevamo un compito speciale: dovevamo far arrivare le pubblicazioni in Lettonia. Andavamo a Riga viaggiando in vagone letto; le pubblicazioni erano nascoste in pacchetti fatti apposta per stare negli spazi sotto i sedili, dove di giorno si mettevano le coperte. Prima di scendere nascondevamo i pacchetti insieme ad alcuni indumenti in speciali valigie a soffietto. A missione compiuta, festeggiavamo: ogni volta Percy Dunham, che soprintendeva all’opera, ci portava a cena fuori in un ristorante di Riga”.

Ferdinand Fruck spesso si incontrava con i fratelli al confine con la Lituania. Gli davano le pubblicazioni, che lui nascondeva nel fienile, proprio sotto il fieno. Ma le autorità notarono i suoi movimenti, e in seguito più volte fu “visitato” di sorpresa dalla polizia, che cercava pubblicazioni vietate. Durante una perquisizione, a un agente non andava di salire a controllare nel fienile, e così ci mandò Ferdinand! Per far contento l’agente, Ferdinand tornò giù con alcune vecchie copie della Torre di Guardia e gliele diede. L’agente se ne andò soddisfatto.

CRESCITA NONOSTANTE L’OPPOSIZIONE

Nel 1931 Percy Dunham, il fratello scozzese sopra menzionato, fu incaricato di soprintendere all’opera in Lettonia. Era già uno Studente Biblico prima del 1914, e la sua esperienza si dimostrò davvero impagabile. Verso la fine del 1931 l’ufficio della Lettonia scriveva: “Nonostante le difficoltà, l’opera è portata avanti da coloro che sono poveri dal punto di vista di questo mondo ma ricchi di fede in Dio. . . . Aumenta l’interesse manifestato per il nostro messaggio . . . Ogni settimana ci sono persone che si rivolgono al nostro ufficio per avere dei libri e per chiedere quando ne saranno disponibili altri”. Quindi, facendo riferimento a una tappa fondamentale della storia teocratica, il rapporto diceva: “A una recente adunanza tenuta nella città di Riga abbiamo approvato all’unanimità una risoluzione, accettando con gioia il nuovo nome [Testimoni di Geova] che il Signore ha dato al suo popolo”.

Nel 1932 l’ufficio fu spostato in Via Cēsu. Lo stesso anno Margaret (Madge) Brown, una pioniera scozzese battezzata nel 1923 che serviva in Irlanda, si trasferì in Lettonia e sposò Percy Dunham. In quel periodo l’opposizione all’opera si intensificò. Madge scrive: “Il 9 febbraio 1933 un giornale di Riga ci accusò di essere comunisti. Il mattino seguente sentii suonare il campanello e andai ad aprire. Era la polizia, e gli agenti con le pistole in pugno fecero irruzione gridando: ‘Mani in alto!’ Per sette ore cercarono libri vietati. All’ora di pranzo offrii loro una tazza di tè, che accettarono.

“La scorta più consistente di pubblicazioni per i fratelli era nascosta in soffitta. Quando aveva perquisito mio marito, l’agente gli aveva trovato in tasca delle chiavi. ‘Queste cosa aprono?’, aveva chiesto. ‘La soffitta’, aveva risposto Percy. Stranamente la polizia non vi salì, e poco prima di andarsene l’agente restituì le chiavi a Percy! Avevano esaminato alcune pubblicazioni ma non avevano trovato alcuna ragione per sequestrarle.

“Tuttavia le sequestrarono, insieme ad alcune lettere, del denaro, un ciclostile e una macchina da scrivere. La polizia fece irruzione anche in casa di sei famiglie di Testimoni lettoni, ma non trovarono prove che fosse stato commesso un reato e non avanzarono nessuna accusa”.

All’epoca in tutto il paese c’erano meno di 50 proclamatori del Regno. Tuttavia, per operare nella legalità, i fratelli presentarono istanza per il riconoscimento giuridico. Immaginate la loro euforia quando, il 14 marzo 1933, l’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici fu ufficialmente riconosciuta dalle autorità! Anche se non erano autorizzati a importare pubblicazioni bibliche, i fratelli si servirono dei benefìci legali di cui ora godevano per stampare localmente degli opuscoli. La traduzione veniva effettuata da Aleksandrs Grīns, affermato scrittore e capo redattore del giornale Rīts.

IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO È DI BREVE DURATA

In seguito al colpo di stato del marzo 1934 entrò in vigore la legge marziale. Approfittando del momento di instabilità politica, i nemici della verità accusarono i servitori di Dio di essere comunisti. Il 30 giugno il ministro degli Interni ordinò la chiusura dell’ufficio dell’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici e il sequestro di circa 40.000 libri e opuscoli, oltre che di una piccola somma di denaro contante. Come liquidatori vennero scelti degli ecclesiastici. I tentativi di riottenere il riconoscimento furono vani.

Nel 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale e nel giugno 1940 l’esercito russo invase la Lettonia. In agosto la Lettonia divenne la quindicesima repubblica dell’URSS, con il nome di Repubblica Socialista Sovietica della Lettonia. Il 27 ottobre i Dunham dovettero lasciare il paese e i loro cari fratelli lettoni. Furono invitati a servire nella filiale dell’Australia, dove Percy terminò la sua vita terrena nel 1951 e Madge nel 1998.

La chiusura dell’ufficio, l’espulsione dei fratelli responsabili, gli orrori della guerra e il rigido regime comunista dei decenni successivi ebbero effetti devastanti sull’opera. Le catene dell’oppressione e dell’intolleranza furono spezzate solo dopo il 1990.

GEOVA CONFORTA I SUOI LEALI SERVITORI

Durante la seconda guerra mondiale il gruppetto di Testimoni della Lettonia non ebbe contatti con la sede mondiale, ma grazie al “conforto delle Scritture” i fratelli non persero la speranza. (Rom. 15:4) Solo dopo la guerra, alla fine degli anni ’40, la filiale della Germania riuscì a mettersi in contatto per posta con alcuni fratelli di Jelgava, Kuldīga, Riga e Ventspils.

A Kuldīga, circa 160 chilometri a ovest di Riga, Ernests Grundmanis, che era nella verità da 20 anni, ricevette dalla Germania diverse lettere contenenti proprio il cibo spirituale che serviva in quel momento. “In ogni cosa”, diceva una lettera, “confida in Geova Dio, il nostro buon Padre, che ti sosterrà e ti rafforzerà al momento opportuno”. Quindi riportava 2 Cronache 16:9: “Riguardo a Geova, i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui cuore è completo verso di lui”. Quelle lettere incoraggianti furono davvero provvidenziali.

I fratelli coglievano ogni opportunità per dare testimonianza informale. Ad esempio Marta Baldone, che lavorava come massaggiatrice in un ambulatorio di Ventspils, predicava ai suoi pazienti. Tra loro c’era Alexandra Preklonskaja (ora Rezevskis). Alexandra rammenta: “Marta mi insegnò che il nome di Dio è Geova, e imparai ad amare molto quel nome”.

Anche il padre di Alexandra, Peter, nato nel 1880, conobbe la verità. Sua figlia scrive: “Papà si era iscritto al partito comunista prima della rivoluzione del 1917 e viveva a San Pietroburgo [chiamata Pietrogrado dal 1914 al 1924 e Leningrado dal 1924 al 1991]. Visto però che la rivoluzione non ebbe gli effetti che lui sperava, restituì la tessera del partito e fu costretto a lasciare la città. Venne in Lettonia, e lo presentai a Marta. Papà era una persona onesta e gentile e ben presto accettò la verità. Nel 1951 fece ritorno in Russia, questa volta come prigioniero a causa della sua fede. Morì in Siberia nel 1953”.

DEPORTAZIONI IN SIBERIA

In Lettonia, come negli altri paesi occupati dai sovietici, il nuovo governo cominciò a mettere in atto il suo intento di adeguare le istituzioni politiche e culturali al modello sovietico. I comunisti collettivizzarono le fattorie private e le posero sotto il controllo statale. Nell’ambito di questo processo si susseguirono diverse ondate di deportazioni, che giunsero all’apice nel 1949. In totale circa 100.000 lettoni furono deportati nella Russia settentrionale, fino in Siberia. Due anni dopo il mirino si spostò sui testimoni di Geova: migliaia di quelli che vivevano nei paesi occupati, inclusi almeno una ventina dei 30 proclamatori rimasti in Lettonia, furono deportati.

Valija Lange, di Ventspils, non era ancora battezzata quando, nel settembre 1950, fu arrestata in una delle retate della polizia segreta sovietica, il KGB (Comitato di sicurezza dello Stato). Durante un interrogatorio che ebbe luogo nel cuore della notte a Riga, le fu chiesto: “Perché lei, cittadina dell’Unione Sovietica, è impegnata in attività contro lo Stato?” Valija rispose in modo calmo e rispettoso: “Sono motivata unicamente dal desiderio di servire Geova Dio, capire i suoi insegnamenti e farli conoscere ad altri”.

Il nome di Valija e quello di altri 19 testimoni figurano in un documento datato 31 ottobre 1950. Tutti quelli della lista subirono la confisca dei beni e furono condannati a dieci anni di lavori forzati in Siberia. Alcuni furono autorizzati a ritornare a casa, ma solo per essere denunciati di nuovo. Ad esempio Paulīne Serova fu rispedita in Siberia per altri quattro anni perché le autorità scoprirono che riceveva pubblicazioni bibliche per posta.

Nei campi di lavoro i fratelli continuarono a predicare e fare discepoli. Tra quelli che conobbero la verità in quelle circostanze c’è Jānis Garšk̗is, che si battezzò nel 1956 e ora vive a Ventspils. Egli dice: “Sono contento che Dio abbia permesso che fossi mandato in un campo, altrimenti non avrei conosciuto la verità”. Che atteggiamento lodevole!

Tekla Onckule, nata in Lettonia, fu accusata di essere un’agitatrice politica e fu mandata in Siberia. Sentì parlare della verità dai Testimoni in esilio nella sperduta cittadina di Omsk. “Non dimenticherò mai il mio battesimo”, racconta Tekla. “Era notte fonda e l’acqua del fiume era gelida. Tremavo per il freddo, ma ero così felice!” Nel 1954 Tekla sposò Aleksej Tkač, che si era battezzato nel 1948 in Moldavia (ora Moldova) ed era stato deportato in Siberia. Nel 1969 tornarono in Lettonia, insieme a un pugno di altri Testimoni. Purtroppo gran parte dei lettoni deportati trovarono la morte nei campi.

QUELLI RIMASTI CONTINUANO A SFUGGIRE AL KGB

Uno sparuto gruppetto di Testimoni riuscì a sfuggire alla cattura. Alexandra Rezevskis scrive: “Evitai la deportazione continuando a spostarmi, lavorando in fattorie diverse e nascondendomi dal KGB. Nel frattempo predicavo a coloro che incontravo. La gente ascoltava, e qualcuno accettò la verità”. Gli agenti del KGB si facevano in quattro per localizzare i pochi fratelli rimasti in Lettonia e denunciarli come antisovietici. Il governo diffuse addirittura un opuscolo che accusava falsamente i Testimoni di essere spie americane. I fratelli erano sorvegliati dagli informatori comunisti, quindi predicavano con circospezione e tenevano le adunanze di nascosto e in luoghi sempre diversi.

Dopo il matrimonio, Kārlis e Alexandra Rezevskis andarono a vivere in una casetta di proprietà dei genitori di Kārlis. Era nascosta in un bosco nei pressi di Tukums, a 68 chilometri da Riga, quindi era l’ideale per tenervi le adunanze nel periodo invernale. Dita Grasberga, allora Andrišaka, ricorda: “Ero bambina quando la mia famiglia assisteva alle adunanze a casa dei Rezevskis. Per me il viaggio in autobus fino a Tukums e poi a piedi attraverso il bosco innevato era un’avventura entusiasmante. Infine, arrivati alla casa, spesso eravamo accolti dal delizioso profumo della succulenta zuppa che cuoceva a fuoco lento sulla stufa”.

Kārlis nascondeva le pubblicazioni nel bosco. Una volta sotterrò due borse piene di libri e contrassegnò accuratamente il punto in cui si trovavano. Quella notte, però, ci fu una tremenda bufera di neve che cancellò ogni traccia. Kārlis cercò le borse, ma inutilmente. Sono ancora lì sepolte da qualche parte tra gli alberi.

In estate i fratelli tenevano le adunanze nei boschi, in riva ai laghi o al mare. Quando c’era un funerale o un matrimonio approfittavano dell’occasione per pronunciare dei discorsi su soggetti biblici, come si faceva anche in altri paesi del blocco sovietico. Fratelli dell’Estonia, come Viljard Kaarna, Silver Silliksaar e Lembit Toom, negli anni ’60 e ’70 venivano regolarmente in Lettonia per pronunciare discorsi, portare pubblicazioni e raccogliere i rapporti dell’attività dei circa 25 proclamatori battezzati. I fratelli locali erano particolarmente lieti di ricevere La Torre di Guardia in russo. Pauls e Valija Bergmanis la traducevano poi in lettone, scrivendo a mano su quaderni scolastici.

“AVEVAMO UNA SOLA TORRE DI GUARDIA”

Negli anni ’70 e ’80 i fratelli dell’Estonia si procuravano in Russia copie della Torre di Guardia su microfilm e le introducevano clandestinamente in Lettonia. Visto che la fotografia era un hobby popolare all’epoca, i fratelli avevano in casa il necessario per sviluppare i negativi, fare delle copie e quindi distribuirle. Di tanto in tanto altre pubblicazioni giungevano in Lettonia nello stesso modo, soprattutto dalla Lituania e dall’Ucraina.

“Avevamo una sola Torre di Guardia per tutti”, ricorda Vida Sakalauskiene, che allora aveva circa dieci anni. “Ci fu un periodo in cui ogni gruppo riceveva una rivista, sviluppata dal negativo e stampata su carta fotografica, che veniva fatta circolare tra le famiglie in modo che tutti potessero leggerla e prendere degli appunti. Nessuno poteva tenersi la rivista per più di 24 ore. All’adunanza il conduttore aveva la rivista e noi rispondevamo alle domande dello studio sulla base di quello che ci ricordavamo o avevamo scritto negli appunti”. Questo cibo spirituale permise a Vida di rimanere schierata dalla parte della verità durante gli anni della scuola. Aiutò anche suo fratello Romualdas a rimanere integro mentre era in carcere a motivo della neutralità cristiana.

PERSONE DI OGNI SORTA ACCETTANO LA VERITÀ

Per 27 anni Vera Petrova fu molto impegnata nel partito comunista. “Uno dei miei compiti”, spiega, “era andare alle funzioni della chiesa per vedere quanti membri del partito comunista c’erano e farne rapporto al segretario locale del partito. Nel frattempo, una delle mie due sorelle accettò la verità e cominciò a darmi testimonianza. Suscitò il mio interesse, così chiesi una Bibbia a un prete della Chiesa Ortodossa Russa.

“‘Perché la vuole?’ domandò.

“‘Voglio vedere se quello che insegnate è in armonia con la Bibbia’, risposi. Non me la diede, ma riuscii a procurarmela in un altro modo e cominciai a leggerla. Presto scoprii che le dottrine della chiesa non sono basate sulla Bibbia. Continuai a crescere spiritualmente e lasciai il partito comunista. Mi battezzai nel 1985”.

Prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale Teofīlija Kalvīte, un’infermiera, aveva sposato il sindaco di Daugavpils. Purtroppo nelle fasi iniziali del conflitto il marito venne dato per disperso. Teofīlija si trovò in circostanze molto difficili e vide con i suoi occhi grandi sofferenze e morte. Dopo la guerra divenne presidentessa della Croce Rossa lettone e nei 61 anni in cui si impegnò in campo medico ricevette almeno 20 riconoscimenti governativi. Quando aveva 65 anni incontrò una Testimone, Paulīne Serova, che le spiegò con la Bibbia perché Dio permette la malvagità. Teofīlija accettò la verità e da allora in poi ebbe il grande privilegio di aiutare le persone a guarire in senso spirituale. Rimase fedele fino alla morte, avvenuta nel 1982.

“OH, È UN DIZIONARIO”

Nel 1981 il diciottenne Yurii Kaptola venne arrestato a motivo della sua neutralità cristiana e rimase prigioniero per tre anni. Yurii racconta: “Due anni li scontai in Siberia; abitavamo in tende e lavoravamo nei boschi, anche quando la temperatura scendeva a 30 gradi sotto zero. * Geova si prese sempre cura di me sotto l’aspetto spirituale. Ad esempio una volta mia madre mi mandò un pacco contenente del cibo e una copia delle Scritture Greche. Mentre esaminava il pacco, una guardia notò il libro.

“‘Cos’è?’, chiese.

“Prima che potessi rispondere, un ispettore che era lì accanto disse, ‘oh, è un dizionario’, e me lo lasciarono.

“Fui rilasciato nel 1984. Invece di stabilirmi in Ucraina, il mio paese, andai a Riga e mi unii a un piccolo gruppo di Testimoni. Rimasi lì per circa due anni, ma siccome la Lettonia faceva ancora parte dell’Unione Sovietica fui chiamato di nuovo alle armi. Il risultato? Il 26 agosto 1986 fui condannato a quattro anni di lavori forzati, questa volta in Lettonia. Trascorso un periodo a Riga, mi mandarono in un campo nelle vicinanze di Valmiera. All’udienza per il mio rilascio, agli inizi del 1990, il giudice mi disse: ‘Yurii, la decisione di quattro anni fa, di metterti in prigione, era illegale. Non avrebbero dovuto condannarti’. Tutto a un tratto ero libero!”

Nel 1991 Yurii divenne membro dell’unica congregazione della Lettonia. Lui e un altro fratello erano i soli anziani. “Il campo era davvero bianco da mietere”, scrive.

Quando era in Lettonia da pochissimo tempo, Yurii parlò a una donna che stava pulendo una tomba. Ricorda: “Le chiesi perché la vita sembra così breve; lei fece qualche passo verso di me e cominciammo a conversare. Dopo qualche minuto da un albero si staccò un grosso ramo che cadde a terra proprio nel punto in cui la donna prima stava pulendo. Se fosse rimasta lì sarebbe stata schiacciata. Mi diede il suo indirizzo e disposi che una sorella andasse a visitarla. Nel 1987 questa donna, il figlio e la nuora si battezzarono”.

AMANO LE PERSONE, NON LE COMODITÀ

Molti altri giovani da ogni parte dell’Unione Sovietica si trasferirono in Lettonia per dare una mano nell’opera. Non avevano vita facile, ma erano pronti a fare sacrifici. Ad esempio Anna Batnja, che ora serve come pioniera speciale, trovò lavoro in una fabbrica di confezioni e alloggio in un ostello. “Le condizioni erano tutt’altro che ideali”, narra. “Davamo testimonianza informale in treno, nelle stazioni, nei parchi, nei cimiteri e nei paraggi delle chiese.

“Sui treni, che erano sempre pieni, predicavamo in coppia di carrozza in carrozza. Mentre uno parlava, l’altro faceva la guardia. Spesso i passeggeri vicini si univano alla conversazione e di conseguenza ci capitava di essere bersagliati di domande da tutte le direzioni. Quando il treno si fermava, se necessario ci spostavamo in un’altra carrozza. Era una gioia vedere che Geova benediceva il nostro ministero”.

Angelina Cvetkova sentì parlare per la prima volta della verità dopo essere stata in chiesa a pregare. Racconta: “Nel 1984 Aldona Dron̗uka, una testimone di Geova, mi avvicinò e mi chiese se avevo mai letto la Bibbia. ‘Alcuni brani’, risposi, ‘ma non li ho capiti e ho molte domande’. Ci scambiammo l’indirizzo e cominciammo a esaminare insieme la Parola di Dio regolarmente. Qualche mese più tardi Aldona mi invitò a un matrimonio in Lituania, e accettai. C’erano circa 300 persone. Al ricevimento fu pronunciato un discorso biblico dopo l’altro, e la cosa mi lasciò perplessa.

“Fu così che scoprii che stavo studiando con i testimoni di Geova e che il matrimonio era anche un’assemblea! Nonostante la sorpresa, fui colpita dall’amore e dall’unità di quella gente umile. Mi battezzai nel 1984 e nel 1994 divenni pioniera. Ora cinque dei miei sei figli sono battezzati e il più piccolo è proclamatore non battezzato”.

LIBERI DI ASSISTERE ALLE ASSEMBLEE

Verso la metà degli anni ’80 molti paesi comunisti divennero meno restrittivi e i testimoni di Geova poterono riunirsi più liberamente. Nel 1989 circa 50 delegati della Lettonia parteciparono all’assemblea di distretto “Santa devozione” tenuta in Polonia. “Stare insieme a tanti fratelli e sorelle ha rappresentato una svolta nella mia crescita spirituale”, dice Marija Andrišaka, che ora serve come pioniera speciale.

Oltre 50 delegati lettoni assisterono all’assemblea “Lingua pura”, sempre in Polonia, nel 1990. Una di loro, Anna Mančinska, fece di tutto per essere presente. Ricorda: “Mentre andavo alla stazione mi accorsi di aver dimenticato dei documenti che mi servivano per passare la frontiera. Tornai a casa in taxi, presi i documenti e ritornai alla stazione, solo per scoprire che il treno era partito. Andai in tutta fretta alla stazione successiva ma arrivai tardi. Infine proseguii in taxi fino in Lituania e riuscii a raggiungere il treno a 250 chilometri da Riga. La corsa in taxi costò parecchio, ma ne valse la pena!” Anna ora fa parte della famiglia Betel della Lettonia.

Nel 1991 i fratelli furono finalmente liberi di tenere assemblee anche in alcune delle ex repubbliche sovietiche. Diversi pullman di delegati della Lettonia si recarono a Tallinn, in Estonia, per assistere all’assemblea di distretto “Amanti della libertà divina”. Il tema non poteva essere più appropriato!

Ruta Barakauska, di Vain̗ode, convinse il marito non Testimone, Ādolfs, ad accompagnarla a Tallinn. “Non avevo nessuna intenzione di andare all’assemblea”, dice Ādolfs. “Volevo andare a comprare dei pezzi di ricambio per l’auto. Ma assistei alla prima sessione e fui molto colpito dai discorsi, dalla cordialità dei testimoni di Geova, dal loro linguaggio pulito e dall’amore che si mostravano gli uni gli altri, così decisi di rimanere per tutta l’assemblea. Dopo essere tornati a casa iniziai a studiare la Bibbia e a impegnarmi per migliorare il mio temperamento. Nel 1992 mi battezzai e mi unii a mia moglie nel servire Geova”.

Nei primi anni ’90 in Lettonia non era possibile affittare luoghi adatti per le assemblee di distretto, perciò i fratelli andavano soprattutto in Estonia e Lituania. L’assemblea di distretto “Il modo di vivere che piace a Dio” fu la prima tenuta in Lettonia, nel 1998. Fu usato un grande complesso sportivo di Riga. La sala principale era divisa in tre settori in base alla lingua: lettone, russo e lingua dei segni lettone. Dopo la preghiera finale tutti applaudirono e molti ringraziarono Geova con le lacrime agli occhi per questo evento memorabile.

UN PERIODO DI RAPIDA CRESCITA

Con la caduta del comunismo l’opera in Lettonia ebbe un grande incremento. Prima del 1995 non era disponibile Il ministero del Regno in lettone, perciò il modo in cui i fratelli presentavano il messaggio nel servizio di campo era sicuramente da perfezionare. Tuttavia i fratelli compensavano con una buona dose di zelo. Ecco come Dace Šk̗ipsna descrive il suo primo contatto con la verità: “Nel 1991 comprai in un’edicola un libro sull’inferno e l’aldilà. Mi ero allontanata di poco, quando qualcuno dietro di me disse: ‘Quello che ha comprato è veleno!’

“Mi fermai immediatamente. Due testimoni di Geova, marito e moglie, si presentarono e parlammo della Bibbia. A dire il vero, parlammo praticamente di tutto: l’Ades, la Geenna, il Natale, la croce e, per finire, gli ultimi giorni! Devo ammettere che alcuni punti non mi erano chiari, ma quello che udii mi piacque. Ci scambiammo i numeri di telefono e nel corso delle successive settimane la coppia di Testimoni rispose a molte delle mie domande sulla Bibbia”.

“SONO CONTENTO DI NON ESSERMI LASCIATO SCORAGGIARE”

Jānis Folkmanis era stato un campione sovietico di sollevamento pesi e nell’ultima gara a cui partecipò, nel marzo del 1993, divenne campione nazionale della Lettonia. Jānis racconta: “Nel 1992 un collega di lavoro, Jānis Cielavs, mi invitò ad assistere al suo studio biblico. Quell’esperienza mi cambiò la vita. Tre mesi dopo essere diventato campione nazionale di sollevamento pesi divenni un proclamatore del Regno. Nell’agosto 1993 mi battezzai. Quando davo testimonianza in palestra, il mio allenatore esprimeva tutto il suo disappunto. Tuttavia, sono contento di non essermi lasciato scoraggiare. Due miei amici, Eduards Eihenbaums e Edgars Brancis, vi spiegheranno il perché”.

Eduards: “Jānis Folkmanis mi offrì uno studio biblico gratuito. Gli dissi: ‘Se è davvero gratuito, possiamo cominciare subito’. E così avvenne. Trovavo sensato quello che imparavo, specialmente riguardo alla risurrezione, che mi sembrava molto più logica della dottrina dell’immortalità dell’anima. Anche mia moglie iniziò a studiare e ci battezzammo nel 1995”.

Edgars: “Jānis dava intrepida testimonianza in palestra. Mi offrì quattro volte di studiare la Bibbia ma io rifiutai sempre. Accettai, però, le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! e una copia del libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca. Intanto continuavo a chiedermi perché mai uno sportivo così famoso si interessasse della Bibbia. Alla fine la curiosità ebbe il sopravvento e iniziai a studiare. Nel 1995 mi battezzai e ora servo come pioniere speciale”.

Alcuni per piacere a Dio hanno dovuto vincere vizi radicati. Un esempio è quello di Aivars Jackevičs, che aveva grossi problemi con l’alcol. “Il fine settimana cominciavo a colazione con la birra, seguita da una bottiglia di vodka. Una sera di gennaio, nel 1992, ero a casa con un braccio al collo, depresso e con istinti suicidi. Mentre ero ubriaco ero anche stato derubato. Bussarono alla porta. Era un vicino con cui diverse volte avevo avuto delle conversazioni sulla Bibbia. Parlammo un po’ e mi offrì uno studio biblico, che accettai.

“I giorni in cui studiavo non bevevo, e questo mi aiutò a progredire. Quando imparai qual è la vera condizione dei morti e che non sarei bruciato all’inferno (cosa che avevo sempre temuto) decisi di studiare tre volte alla settimana. In neanche quattro mesi divenni un proclamatore non battezzato. Ma la Bibbia avverte: ‘Chi pensa di stare in piedi badi di non cadere’. Stupidamente, passai una serata con le compagnie sbagliate, alzai il gomito e mi ritrovai a pensare di nuovo al suicidio. Ma Geova è misericordioso e paziente, e dei fratelli amorevoli vennero in mio soccorso. Fu una bella lezione per me! Nel 1992 mi battezzai e ora faccio parte della famiglia Betel della Lettonia”. — 1 Cor. 10:12; Sal. 130:3, 4.

Anche Māris Krūmin̗š ora serve alla Betel, ma dovette fare grandi cambiamenti per diventare un servitore di Geova. “Dopo il servizio militare”, spiega, “ero deluso dalla vita. In seguito fui espulso dall’università perché non frequentavo le lezioni. Non avendo uno scopo, mi feci coinvolgere in attività criminali e una sera, dopo una rissa tra ubriachi, fui arrestato. Mentre ero seduto in cella, riflettei sulle leggi che avevo violato e arrivai alla conclusione che molte di esse traevano origine da leggi divine. Per la prima volta nella mia vita pregai Dio di perdonarmi e giurai che lo avrei cercato.

“Dopo il rilascio andai alle funzioni di diverse chiese, ma mi delusero tutte. Cominciai quindi a leggere la Bibbia e altri testi religiosi. Nel 1990 incontrai in treno un ex compagno di scuola il quale mi disse che era testimone di Geova. Durante il breve viaggio, Geova mi aprì il cuore mentre ascoltavo quel vecchio amico che mi spiegava il proposito di Dio per l’umanità e il motivo per cui nel mondo esiste la sofferenza. Iniziai a studiare, nel 1991 diventai proclamatore e nel 1992 mi battezzai. Un anno dopo entrai a far parte della famiglia Betel della Lettonia e nel 1995 sposai Simona, una pioniera finlandese”.

Edgars Endzelis studiava giurisprudenza. “All’inizio degli anni ’90”, racconta, “i cambiamenti politici erano ormai nell’aria. Molti dei miei compagni di studi, a Riga, discutevano sullo scopo della vita. Io leggevo libri che parlavano di filosofia e religioni orientali. Praticavo anche un’arte marziale che si chiama aikido. Poi io e mia moglie Elita venimmo in contatto con i testimoni di Geova.

“Alla nostra prima adunanza fummo accolti molto cordialmente sia dai fratelli di lingua lettone che da quelli di lingua russa. Questo amore sincero ci colpì parecchio. Più o meno nello stesso periodo il mio istruttore di arti marziali disse che solo chi segue il buddismo zen può diventare un maestro di aikido. Questo decretò la mia definitiva rottura con l’aikido. Non molto tempo dopo mi tagliai i capelli, e nel marzo 1993 io ed Elita ci battezzammo. Da allora ho il privilegio di usare la mia preparazione in ambito legale per ‘difendere e stabilire legalmente la buona notizia’ in Lettonia”. — Filip. 1:7.

LA FEDE CRISTIANA VIENE MESSA ALLA PROVA

Nel 1993 la fede di quattro studentesse del conservatorio di Jelgava fu messa alla prova. Il coro di cui facevano parte doveva cantare in occasione della Festa dell’Indipendenza. Anche se avevano conosciuto la verità da poco, decisero di agire secondo la volontà di Geova. Perciò scrissero al direttore del coro, chiedendo cortesemente di essere esonerate a motivo della loro coscienza cristiana. Come reagì il direttore? Ponendo ai genitori delle ragazze un ultimatum: o cantavano o sarebbero state espulse dall’istituto. Le ragazze decisero di ubbidire a Geova, come avevano fatto nel passato i tre ebrei. — Dan. 3:14, 15, 17; Atti 5:29.

Dace Puncule, una delle ragazze, dice: “La preghiera e il sostegno dei fratelli ci hanno aiutate a rimanere fedeli. Fummo espulse, ma non ci siamo pentite di esserci schierate dalla parte della verità. Posso dire che Geova si è preso cura di me. Dopo soltanto qualche mese trovai lavoro in uno studio legale e l’esperienza acquisita lavorando lì mi è stata utile in seguito nel mio servizio alla Betel, iniziato nel 2001”.

La fede di alcuni è stata messa alla prova per quanto riguarda la questione del sangue. Il 6 settembre 1996 la diciassettenne Elena Godlevskaja fu investita da un’auto e riportò delle fratture multiple al bacino. Elena era spiritualmente matura ed era determinata ad astenersi dal sangue. (Atti 15:29) All’epoca la maggioranza dei medici in Lettonia sapevano ben poco in merito alle tecniche che non prevedono l’uso di sangue, perciò quelli che si dovevano occupare del caso di Elena si rifiutarono di operarla. Circa una settimana dopo, in piena notte, due medici crudelmente la trasfusero contro la sua volontà. Elena morì.

Marina, la mamma di Elena, non era ancora una Testimone. Racconta: “È incredibile la fede che mia figlia aveva in Geova e nelle sue promesse. Elena non scese a compromessi”. Ora Marina è battezzata e insieme al resto della famiglia non vede l’ora di riabbracciare Elena nella risurrezione. — Atti 24:15.

UOMINI SPIRITUALMENTE MATURI SODDISFANO UN IMPORTANTE BISOGNO

A causa della rapida crescita nel numero dei proclamatori sorse l’urgente bisogno di uomini che assumessero incarichi di responsabilità. Nel 1992, tre fratelli cresciuti negli Stati Uniti ma di lingua lettone ebbero la possibilità di servire come missionari in Lettonia. Erano Valdis Purin̗š e Alfreds Elksnis, accompagnati dalle mogli, rispettivamente Linda e Doris, e Ivars Elksnis, fratello di Alfreds. I cinque giunsero a Riga nel luglio 1992. Il loro appartamento di quattro stanze divenne casa missionaria, deposito della letteratura e centro per le traduzioni.

Quando si impara una lingua il senso dell’umorismo può essere utile. “Mentre studiavo con due ragazze”, racconta Doris Elksnis, “cercai di spiegare loro che Satana aveva parlato a Eva per mezzo di un serpente. Usai una parola lettone che suona molto simile a quella per ‘serpente’. Il risultato? Dissi che il Diavolo aveva parlato per mezzo di un maiale!”

Nel 1994 arrivarono dall’Australia Peter and Jean Luters. Peter, battezzato nel 1954, è nato in Lettonia ma è cresciuto in Australia. Purtroppo Jean, una persona dolce e amorevole a cui tutti volevano bene, è venuta a mancare nel 1999. Peter decise di rimanere in Lettonia e ora fa parte del Comitato di Filiale. “Quando arrivammo”, spiega, “notammo che i fratelli lettoni erano zelanti nella predicazione. Tuttavia molte congregazioni non avevano uno specifico territorio assegnato e perfino alcune zone di Riga non erano lavorate. Inoltre solo in poche congregazioni si tenevano regolarmente discorsi pubblici. Queste furono le prime due cose di cui occuparsi”.

I DIPLOMATI DI GALAAD DANNO IMPULSO ALL’OPERA

I primi missionari di Galaad arrivarono agli inizi del 1993. Due coppie svedesi, Anders e Agneta Berglund e Torgny e Lena Fridlund furono mandati a Jelgava, dove c’erano 28 proclamatori su una popolazione di 60.000 abitanti. “Appena arrivati”, narra Anders, che ora fa parte del Comitato di Filiale, “ci unimmo ai fratelli nel servizio di campo, e avemmo un gran daffare! C’erano giorni in cui praticamente correvamo da uno studio all’altro per sette, otto ore senza fermarci neanche a mangiare! Il loro zelo era contagioso. Molti di quelli che studiavano ora sono loro stessi nel servizio a tempo pieno”.

Torgny Fridlund ricorda: “Dopo i tre mesi del corso per imparare la lingua ci sentivamo pronti a sostenere una conversazione. Scegliemmo un territorio che non veniva predicato dalla seconda guerra mondiale, ma ottenemmo scarsi risultati. Forse sbagliavamo l’approccio? Ne parlammo insieme e provammo in un altro modo: leggere un versetto a ogni porta. Con il tempo iniziammo diversi studi”.

Nell’aprile 1995 arrivarono altri diplomati di Galaad. Tra loro c’erano Basse e Heidi Bergman, della Finlandia, che ora sono ministri viaggianti nella circoscrizione di lingua russa. Basse spiega: “Chiesi ai fratelli di correggermi quando dicevo qualcosa di sbagliato nel ministero. Furono lieti di farlo. Mi correggevano liberamente non solo nel campo ma anche alle adunanze! Adesso mi dà profonda soddisfazione sentire fratelli che dicono: ‘Basse è diventato uno di noi’”.

Carsten e Jannie Ejstrup, della Danimarca, hanno servito insieme in Lettonia fino a che Jannie, quando era sulla trentina, perse la sua battaglia con il cancro. “Il miglior modo per onorare Geova” dice Carsten, “è continuare fedelmente a servire dove sono stato mandato come missionario”. Che esempio straordinario sono questi fratelli!

ARRIVANO I DIPLOMATI DELLA SCUOLA DI ADDESTRAMENTO PER IL MINISTERO

A partire dal 1994 oltre 20 diplomati della Scuola di Addestramento per il Ministero provenienti da Germania, Gran Bretagna e Polonia sono stati inviati in Lettonia. Ma i primi ad arrivare furono Michael Udsen e Jess Kjaer Nielsen, della Danimarca. Furono mandati nella seconda città della Lettonia, il centro industriale di Daugavpils.

Jess dice: “Partimmo da Riga alla volta di Daugavpils, 240 chilometri a sud-est, in un freddo pomeriggio di gennaio. Nevicava quando salimmo sul nostro mezzo di trasporto, un vecchio furgoncino stracarico di pubblicazioni. Alla guida c’era un fratello che non parlava inglese; noi non parlavamo né lettone né russo. Più o meno ogni 50 chilometri il fratello si fermava e si metteva ad armeggiare con il motore. Una cosa è certa: non stava aggiustando il riscaldamento, visto che nel furgoncino faceva freddo quanto fuori! Anche se un po’ ammaccati, arrivammo sani e salvi a Daugavpils verso mezzanotte. C’erano 16 proclamatori all’epoca. Alla fine dell’anno successivo erano quasi il doppio”.

TRADUZIONE IN LETTONE

Prima del 1992 le pubblicazioni disponibili erano soprattutto in russo, lingua parlata dalla maggioranza dei lettoni. Tuttavia molti preferivano la loro madrelingua. “Fatto interessante”, dice un rapporto, “tra le poche centinaia di nuovi proclamatori ce n’erano alcuni in grado di tradurre, ed è stato evidente il modo in cui lo spirito santo di Dio ha guidato l’attività di questi giovani e volenterosi fratelli e sorelle”.

Grazie allo strenuo lavoro dei traduttori, La Torre di Guardia mensile fu disponibile in lettone dal gennaio del 1995; divenne quindicinale nel gennaio del 1996. Ora sono disponibili in lettone diversi libri, opuscoli e la rivista Svegliatevi!

Nei primi mesi del 1993 il team di traduzione si trasferì dalla casa missionaria, dove ormai lo spazio era insufficiente, in un appartamento di Via Brīvības. Quindi nell’agosto 1994 si spostò negli uffici appena ristrutturati di Via Miera 40. Come avevano ottenuto i fratelli questa nuova proprietà?

UN DONO GENEROSO

George Hakmanis e sua moglie Sigrid avevano lasciato la Lettonia come profughi durante la seconda guerra mondiale. Avevano conosciuto la verità a Londra e si erano battezzati nel 1951. L’anno seguente erano emigrati negli Stati Uniti, ma nel 1992 ritornarono in Lettonia e vi rimasero per cinque anni.

Quando la Lettonia si staccò dall’Unione Sovietica i privati poterono reclamare le proprietà che erano state confiscate dallo Stato. Sigrid e sua sorella, anche lei Testimone, avevano conservato per oltre 50 anni i documenti della loro famiglia. Furono perciò in grado di riottenere la proprietà di Via Miera 40, che donarono generosamente all’organizzazione di Geova. I fratelli trasformarono il fabbricato di cinque piani in un centro per le traduzioni comprendente anche gli alloggi per 20 persone.

Milton G. Henschel, membro del Corpo Direttivo, era presente alla dedicazione il 20 agosto 1994. Suggerì ai fratelli di acquistare la proprietà adiacente, che includeva un edificio di sei piani, al numero 42 della stessa strada. Il proprietario, residente negli Stati Uniti, accettò di vendere. Anche questo immobile fu completamente ristrutturato e la famiglia Betel arrivò a 35 membri. Da allora sono stati aggiunti altri uffici e alloggi, e ora i beteliti sono 55.

RICONOSCIMENTO GIURIDICO

Continua ad essere difficile ottenere il riconoscimento giuridico dell’opera in Lettonia. Nel 1996 le autorità negarono il riconoscimento sulla base della cattiva pubblicità fatta dai giornali al caso di Elena Godlevskaja. Un parlamentare suggerì addirittura che l’opera fosse vietata! Ciò nonostante i fratelli hanno continuato il dialogo con le autorità per chiarire la natura della nostra opera. Infine, il 12 ottobre 1998, il direttore dell’Ufficio Nazionale per i Diritti Umani annunciò il riconoscimento giuridico di due congregazioni, Riga Centro e Riga Torn̗akalns. Il provvedimento era provvisorio ed era valido un anno. Un mese dopo anche la congregazione di Jelgava ebbe lo stesso riconoscimento.

La legge lettone esige che le nuove congregazioni chiedano il riconoscimento ogni anno. Per ottenere il riconoscimento su base permanente, un minimo di dieci congregazioni devono chiedere la registrazione per dieci anni. Nel frattempo, quelle che attendono il riconoscimento possono tenere adunanze senza venire ostacolate dalle autorità.

SI CERCANO LUOGHI ADATTI PER LE ADUNANZE

Il rapido aumento degli anni ’90 rese necessario cercare locali più ampi in cui tenere le adunanze. Nel 1997 andò all’asta una proprietà a Daugavpils, e i fratelli furono gli unici a partecipare. I lavori di ristrutturazione iniziarono nel dicembre 1998 e otto mesi dopo gli oltre 140 proclamatori locali si radunavano con grande entusiasmo nella loro Sala del Regno.

La prima Sala del Regno costruita partendo da zero fu realizzata a Jūrmala nel 1997. Un uomo del posto che studiava la Bibbia fu talmente colpito dalla qualità del lavoro che chiese ai Testimoni di costruirgli la casa! Ovviamente i fratelli rifiutarono e gli spiegarono qual è lo scopo della nostra opera. Nello stesso periodo i fratelli della zona di Torn̗akalns, a Riga, ottennero a un prezzo molto basso un cinema distrutto da un incendio. Entro l’agosto del 1998 i resti carbonizzati dell’edificio avevano lasciato il posto a un bellissimo complesso di due Sale del Regno.

AIUTO DALLA FINLANDIA

I fratelli della Finlandia hanno fatto molto per la Lettonia, soprintendendo anche all’opera nel paese dal 1992 al 2004. Sempre dalla Finlandia vengono tutte le riviste stampate in lettone, e nel corso degli anni molti fratelli finlandesi hanno avuto incarichi di responsabilità in Lettonia. Tra questi ricordiamo Juha Huttunen e sua moglie Taina, che giunsero in Lettonia nel 1995. Juha fa ora parte del Comitato di Filiale. Anche Ruben e Ulla Lindh, che insieme hanno dedicato oltre 80 anni al servizio a tempo pieno, hanno dato un aiuto prezioso. Il fratello Lindh ha fatto parte del comitato che soprintendeva all’opera in Lettonia per quattro anni prima di ritornare in Finlandia.

Circa 150 fratelli finlandesi, inoltre, hanno collaborato alla realizzazione di vari progetti di costruzione. Grazie agli sforzi amorevoli dei fratelli e alla benedizione di Geova sull’attività di proclamatori, pionieri e missionari, dal 1° settembre 2004 l’opera in Lettonia si svolge sotto la supervisione di un locale Comitato di Filiale.

CAMPAGNE SPECIALI DI PREDICAZIONE

Buona parte dei proclamatori in Lettonia vivono nei grossi centri urbani o nelle immediate vicinanze. All’inizio del 2001 le congregazioni ricevettero una lettera che invitava i proclamatori a dedicare parte delle loro vacanze a una campagna speciale di predicazione nelle zone isolate. I 93 proclamatori che si resero disponibili furono suddivisi in nove gruppi e inviati in diversi paesi e villaggi.

Vjačeslavs Zaicevs è un betelita che prese dei giorni di vacanza per partecipare alla campagna. “È stata un’ottima occasione per conoscere meglio altri fratelli e sorelle”, dice. “Dopo il servizio mangiavamo insieme, ci raccontavamo esperienze avute nel ministero e programmavamo il giorno successivo. Poi giocavamo a pallone e ci rinfrescavamo con un bel bagno in un lago. È stato un assaggio del Paradiso!”

I fratelli dedicarono più di 4.200 ore al ministero (una media di oltre 41 ore per proclamatore), distribuirono più di 9.800 libri e opuscoli, fecero 1.625 visite ulteriori e tennero 227 studi biblici. Da allora si organizzano campagne di questo tipo ogni anno.

MOLTI TROVANO LA STRADA DELLA VERA LIBERTÀ

La nostra storia è cominciata con Ans Insberg, un marinaio lettone che in una notte stellata aprì il suo cuore in preghiera. Ans voleva trovare il popolo che adora Dio “con spirito e verità”. (Giov. 4:24) Geova esaudì quella richiesta sincera. Da allora in Lettonia più di 2.400 persone dal cuore retto hanno conosciuto la verità, e quasi altrettante stanno studiando la Bibbia, ma c’è ancora tanto da fare! — Matt. 9:37, 38.

I testimoni di Geova in Lettonia sono pronti ad aiutare tutti quelli che sono alla ricerca della vera libertà. A questo scopo non additano alle persone la libertà simboleggiata dal monumento di Via Brīvības, ma le aiutano a rivolgersi al Regno di Dio. Tra breve quelli che attendono ansiosamente il Regno e adorano Geova “con spirito e verità” saranno liberati da ogni forma di dolore e sofferenza. Sì, gusteranno la libertà, “la gloriosa libertà dei figli di Dio”. — Rom. 8:21.

[Nota in calce]

^ par. 53 La biografia di Yurii Kaptola è stata pubblicata nella Torre di Guardia del 1° settembre 2005.

[Testo in evidenza a pagina 190]

“Non dimenticherò mai il mio battesimo. Era notte fonda e l’acqua del fiume era gelida. Tremavo per il freddo, ma ero così felice!”

[Testo in evidenza a pagina 203]

“Qualcuno dietro di me disse: ‘Quello che ha comprato è veleno!’”

[Riquadro/Cartine alle pagine 184 e 185]

Lettonia — INFORMAZIONI GENERALI

Paese

La Lettonia si estende per circa 450 chilometri da est a ovest e 210 da nord a sud. Il 45 per cento del territorio è boscoso. La fauna comprende alci, castori, cervi, cinghiali, foche, linci, lontre e lupi. Tra le tante varietà di uccelli ci sono l’airone, la cicogna nera, il picchio e l’usignolo.

Popolazione

Oltre un terzo dei 2,3 milioni di abitanti vive nella capitale, Riga. Le religioni principali sono luterana, cattolica e ortodossa russa. Per la maggioranza, comunque, i lettoni non si considerano religiosi.

Lingua

Le lingue principali sono il lettone, parlato da circa il 60 per cento della popolazione, e il russo, parlato da oltre il 30 per cento. Molti parlano più di una lingua.

Risorse economiche

Circa il 60 per cento della popolazione è occupata nel terziario, il resto nell’industria o nell’agricoltura.

Alimentazione

Tra i prodotti agricoli figurano barbabietole da zucchero, patate, orzo e vari altri cereali e ortaggi. Ci sono allevamenti bovini, caprini, ovini e suini. Molto diffusa è anche l’avicoltura.

Clima

La percentuale di umidità è alta e di solito il cielo è coperto. Le estati sono abbastanza fresche e gli inverni non particolarmente rigidi.

[Cartina]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

ESTONIA

RUSSIA

LETTONIA

Valmiera

RIGA

Jūrmala

Sloka

Tukums

Ventspils

Kuldīga

Liepāja

Vain̗ode

Jelgava

Daugavpils

LITUANIA

MAR BALTICO

Golfo di Riga

[Immagine]

Riga

[Riquadro/Cartina a pagina 186]

Le quattro regioni della Lettonia

Dal punto di vista geografico e culturale, la Lettonia è suddivisa in quattro regioni, ciascuna con le sue caratteristiche e un fascino particolare. La più grande è la Livonia (Vidzeme), che si affaccia sul golfo di Riga. Ospita le cittadelle di Sigulda e Cēsis, oltre alla capitale, Riga. Verso oriente si estende la Letgallia (Latgale), una pianura costellata di laghi azzurri. Vi si trova la seconda città lettone, Daugavpils. C’è poi la Semgallia (Zemgale), soprannominata ‘il granaio della Lettonia’, a sud della Daugava (o Dvina Occidentale), che dalla Bielorussia scorre in Lettonia fino a sfociare nel golfo di Riga. La regione vanta due magnifici palazzi in stile barocco progettati dall’architetto italiano Bartolomeo Rastrelli, che disegnò anche il palazzo d’Inverno di San Pietroburgo. La quarta regione, che comprende la costa sul Mar Baltico, è la Curlandia (Kurzeme), ricca di boschi e spiagge e punteggiata di fattorie. In questa regione si trovano le città di Ventspils e Liepāja, oltre a numerosi villaggi di pescatori.

[Cartina]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

1 LIVONIA

2 LETGALLIA

3 SEMGALLIA

4 CURLANDIA

[Riquadro/Immagini alle pagine 192 e 193]

Dare testimonianza a un sacerdote ha cambiato la vita a lui e a me

ANNA BATNJA

NATA 1958

BATTEZZATA 1977

PROFILO Cresciuta in una famiglia cristiana in Ucraina, ha aiutato oltre 30 persone ad arrivare al battesimo e ora serve come pioniera speciale.

AVEVO saputo che in Lettonia c’era bisogno di proclamatori e mi ci trasferii nel 1986. Non potevamo predicare apertamente, perciò nascondevo la Bibbia nella borsa della spesa e avvicinavo le persone nei parchi e in altri luoghi pubblici. Ci concentravamo sulla speranza del Regno e usavamo la Bibbia solo quando qualcuno reagiva in modo positivo. Raramente le persone ci invitavano a visitarle a casa, per timore di vicini e parenti, perciò di solito studiavamo con gli interessati dove potevamo incontrarci.

Avevamo pochissime pubblicazioni. Per un paio d’anni la nostra congregazione ebbe soltanto un libro La Verità che conduce alla Vita Eterna in russo. Anche se usavamo quel materiale per tenere gli studi, il libro stesso fu sempre custodito gelosamente dalla congregazione.

Mentre predicavamo nei paraggi di una chiesa, io e la mia compagna incontrammo un sacerdote, Pjotr Batnja. Ci serviva uno spunto per iniziare a parlare, così gli chiedemmo dove si poteva acquistare una Bibbia. “La Bibbia interessa anche a me”, rispose. Ne seguì una conversazione molto piacevole. Il giorno dopo lo incontrammo in un parco lì vicino, gli mostrammo l’indice del libro Verità e gli chiedemmo quale argomento avrebbe preferito esaminare. Scelse il capitolo intitolato “Usanze popolari che dispiacciono a Dio”. Quella proficua trattazione portò a iniziare uno studio biblico regolare che fu condotto da un fratello.

Forte dell’accurata conoscenza che aveva acquisito riguardo alla Bibbia, Pjotr iniziò a fare domande ad altri sacerdoti e scoprì che non sapevano spiegare neanche gli insegnamenti biblici più elementari! Non passò molto tempo che lasciò la chiesa e dedicò la sua vita a Geova.

Nel 1991 io e Pjotr ci sposammo e iniziammo a fare i pionieri insieme. Purtroppo, pochi anni dopo, lui morì in un incidente. Come sono riuscita ad affrontare questa terribile perdita? Soprattutto tenendomi molto occupata nel ministero, facendo conoscere ad altri “l’Iddio di ogni conforto”. (2 Cor. 1:3, 4) Nel 1997 ho avuto il privilegio di essere nominata pioniera speciale.

[Immagine]

Pjotr

[Riquadro/Immagini alle pagine 200 e 201]

Volevo un governo giusto

INDRA REITUPE

NATA 1966

BATTEZZATA 1989

PROFILO Ex comunista, ha intrapreso il servizio di pioniere nel 1990 e ha aiutato oltre 30 persone a giungere al battesimo.

SONO cresciuta senza credere né in Dio né nella Bibbia. Tuttavia mi sono sempre schierata dalla parte della giustizia e non riuscivo a capire perché i tentativi dell’uomo di instaurare un governo giusto ed equo fallissero invariabilmente.

Fui contattata dai testimoni di Geova e ciò che mi mostrarono dalla Bibbia mi lasciò stupefatta. Le loro parole avevano senso. Quello che imparavo in merito al Regno di Dio e alla giustizia di Gesù mi colpì profondamente. Nel 1989 mi battezzai in un lago e sei mesi dopo diventai pioniera regolare. All’epoca io e mio marito avevamo già una bambina, poi arrivarono due gemelli. Anche mio marito Ivan è testimone di Geova, e con il suo amorevole aiuto sono riuscita a continuare il servizio a tempo pieno.

Quando i bambini erano piccoli spesso andavo a dare testimonianza informale per la strada e nei parchi. Con i gemelli era facile perché attiravano la curiosità delle persone, che quindi si sentivano più tranquille e disposte a parlare con me.

Mentre davo testimonianza in un parco a Riga, incontrai una signora di nome Anna. Era seduta su una panchina ad aspettare che iniziasse un concerto. Aveva già comprato il biglietto, ma era così desiderosa di conoscere meglio la speranza biblica per l’umanità che rinunciò ad andarci. Leggemmo insieme dei passi delle Scritture e ci accordammo per vederci di nuovo al parco. Sei mesi dopo, Anna (a destra) diventò una sorella, e ora serve come traduttrice alla filiale. Provo una gioia incontenibile quando penso a come Geova ha benedetto il mio ministero.

[Immagine]

Con la mia famiglia

[Riquadro/Immagine alle pagine 204 e 205]

Mi avranno letto nel pensiero

ANDREJ GEVLJA

NATO 1963

BATTEZZATO 1990

PROFILO Nella foto con sua moglie, Elena; serve come pioniere, sostituto sorvegliante di circoscrizione e sorvegliante di città.

NEL gennaio 1990, su un treno diretto a Riga, due donne mi chiesero se avevo mai letto la Bibbia. Mi avranno letto nel pensiero, perché da tempo desideravo leggere la Bibbia ma non riuscivo a procurarmene una. Lasciai alle due donne, una delle quali era Indra Reitupe, il mio indirizzo e il numero di telefono. (Vedi il riquadro alle pagine 200-201). Ero ansioso di ricevere la loro visita, come constatarono qualche giorno dopo quando vennero alla mia porta. Fui davvero colpito dalla loro abilità nell’usare la Bibbia per rispondere alle mie domande. Poco tempo dopo Pjotr Batnja, un ministro a tempo pieno che in precedenza era stato un sacerdote, iniziò a studiare con me. — Vedi il riquadro alle pagine 192-3.

Quattro mesi dopo andai alla mia prima adunanza. In estate una volta al mese, dalle 10 alle 18, si tenevano delle adunanze nel bosco. I fratelli trattavano parti scelte del programma della Scuola di Ministero Teocratico e dell’adunanza di servizio; di solito qualcuno si battezzava, perciò prima dell’intervallo di mezzogiorno veniva pronunciato anche il discorso del battesimo.

Le cose nuove che imparavo e l’atmosfera affettuosa che si respirava a quelle adunanze mi davano grande gioia. Volevo battezzarmi al più presto, cosa che avvenne alla fine di agosto dello stesso anno, in un lago.

Nei primi anni ’90 studiai la Bibbia con diverse persone nel mio laboratorio artistico. Alcuni di loro sono diventati nostri fratelli. Nel 1992 Geova ha accresciuto ancora di più la mia gioia: la mia cara moglie Elena è diventata una sorella.

[Riquadro/Immagini alle pagine 208 e 209]

Torno nel mio paese dopo 50 anni

ĀRIJA B. LEIVERS

NATA 1926

BATTEZZATA 1958

PROFILO Nata in Lettonia, è vissuta in diversi paesi; infine è tornata in patria per servire dove c’è più bisogno.

DURANTE la seconda guerra mondiale, per decisione di mio padre, la mia famiglia lasciò la Lettonia. In seguito mi sposai e andai a vivere in Venezuela. Fu lì che incontrai i testimoni di Geova e accettai di studiare la Bibbia con una missionaria. Studiavamo in tedesco. Quando cominciai ad andare alle adunanze imparai lo spagnolo, la lingua ufficiale del Venezuela.

Nel 1958 mi trasferii con la mia famiglia negli Stati Uniti e due mesi dopo mi battezzai. Quando mio marito morì, io e mia figlia andammo a vivere in Spagna, dove svolsi il servizio di pioniere. Era al potere il generale Franco e le persone umili e timorate di Dio avevano sete di verità. Nei 16 anni che trascorsi in Spagna ebbi il piacere di aiutare circa 30 persone a giungere al battesimo.

Nel 1991, dopo il crollo del comunismo sovietico, feci un viaggio in Lettonia e capii che c’era molto bisogno di proclamatori del Regno. Sognavo di ritornare nel mio paese e servire come pioniera; il sogno divenne realtà nel 1994, esattamente 50 anni dopo la mia partenza.

Il campo lettone era davvero maturo. Per esempio, diedi testimonianza a un uomo e lui chiese un libro per sua figlia che, disse, si interessava di argomenti spirituali. Mi feci dare l’indirizzo della figlia, che accettò di studiare e nel giro di un anno si battezzò. Ringrazio Geova perché mi ha dato il privilegio e la forza di fare la pioniera nel mio paese dopo essere stata lontana per tanti anni.

[Immagine]

Quando avevo 20 anni

[Prospetto/Grafico alle pagine 216 e 217]

Lettonia — CRONOLOGIA

1916 Ans Insberg, un marinaio, si battezza. Dopo la prima guerra mondiale fa pubblicare su giornali lettoni degli annunci che proclamano il Regno di Dio.

1920

1926 Aperto un ufficio a Riga.

1928 Esce l’opuscolo Libertà per i popoli, la prima pubblicazione in lettone. Arrivano dei colportori dalla Germania.

1931 Percy Dunham viene nominato responsabile dell’ufficio.

1933 L’Associazione Internazionale degli Studenti Biblici (IBSA) ottiene il riconoscimento giuridico.

1934 Il governo fa chiudere l’ufficio dell’IBSA.

Non sono pervenuti rapporti dal 1939 al 1992.

1940

1940 La Lettonia entra a far parte dell’Unione Sovietica; i Dunham sono costretti a lasciare il paese.

1951 Testimoni vengono deportati in Siberia.

1960

1980

1991 La Lettonia rivendica l’indipendenza politica.

1993 Arrivano i primi missionari di Galaad.

1995 Si comincia a pubblicare mensilmente La Torre di Guardia in lettone.

1996 A Riga viene nominato un comitato che soprintende all’opera.

1997 Si costruisce per la prima volta una Sala del Regno in Lettonia, a Jūrmala.

1998 Due congregazioni di Riga ottengono il riconoscimento giuridico.

2000

2001 Si organizza la prima campagna speciale di predicazione.

2004 Dal 1° settembre comincia a operare un Comitato di Filiale.

2006 Completato l’ampliamento della filiale; i proclamatori superano i 2.400.

[Grafico]

(Vedi l’edizione stampata)

Totale proclamatori

Totale pionieri

2.000

1.000

1920 1940 1960 1980 2000

[Immagine a tutta pagina a pagina 176]

[Immagine a pagina 178]

Nel 1926 il primo ufficio degli Studenti Biblici a Riga si trovava in questo edificio

[Immagine a pagina 178]

Nel 1928 l’opuscolo “Libertà per i popoli” in lettone recò un messaggio gioioso

[Immagine a pagina 178]

Rees Taylor

[Immagine a pagina 180]

Ferdinand Fruck, battezzato nel 1927

[Immagine a pagina 180]

Heinrich Zech e sua moglie Elsa davanti al loro negozio a Liepāja

[Immagini a pagina 183]

Edwin Ridgewell (a sinistra) e Andrew Jack introducevano di nascosto le pubblicazioni in Lettonia

[Immagine a pagina 183]

Percy e Madge Dunham

[Immagine a pagina 183]

Personale dell’ufficio e altri Testimoni, anni ’30

[Immagine a pagina 191]

Elenco redatto dal KGB dei Testimoni arrestati nel 1950. Molti furono mandati in Siberia

[Immagine a pagina 191]

Siberia, primi anni ’50

[Immagine a pagina 194]

Quando i fratelli si radunavano in gran numero, come nel caso di questo funerale, si tenevano discorsi biblici

[Immagine a pagina 194]

Pauls e Valija Bergmanis traducevano “La Torre di Guardia” in lettone, scrivendo a mano su quaderni scolastici

[Immagine a pagina 194]

Partendo da un microfilm (dimensione reale) i fratelli sviluppavano, copiavano e distribuivano “La Torre di Guardia”

[Immagini a pagina 197]

Paulīne Serova parlò della verità a un’infermiera, Teofīlija Kalvīte

[Immagine a pagina 199]

Yurii Kaptola, 1981

[Immagine a pagina 199]

Oggi, davanti alla prigione in cui era recluso

[Immagini a pagina 202]

L’assemblea del 1998, “Il modo di vivere che piace a Dio”, fu la prima tenuta in Lettonia; un settore era riservato alla lingua dei segni

[Immagini a pagina 207]

Tre mesi dopo essere diventato campione lettone di sollevamento pesi, Jānis Folkmanis divenne un proclamatore del Regno

[Immagini a pagina 207]

Māris Krūmin̗š pregò Dio per la prima volta mentre era in prigione

[Immagine a pagina 210]

Dace Puncule fu espulsa dal conservatorio per essersi rifiutata di cantare inni patriottici

[Immagine a pagina 210]

Elena Godlevskaja morì dopo una trasfusione di sangue coatta

[Immagine a pagina 210]

I sorveglianti viaggianti e le rispettive mogli rafforzano le congregazioni

[Immagine a pagina 215]

La famiglia Betel della Lettonia

[Immagini a pagina 215]

Il Comitato di Filiale nel 2006

Peter Luters

Anders Berglund

Hannu Kankaanpää

Juha Huttunen

[Immagine a pagina 215]

I tre edifici della filiale in Via Miera a Riga

[Immagini a pagina 218]

I servitori di Geova ora possono predicare liberamente in Lettonia

[Immagini a pagina 218]

Questo cinema distrutto da un incendio (sinistra) fu trasformato in due Sale del Regno (sotto)