Vai direttamente al contenuto

Vai direttamente all’indice

Aspetti salienti dell’anno passato

Aspetti salienti dell’anno passato

Aspetti salienti dell’anno passato

È EMOZIONANTE vedere ciò che Geova sta compiendo per mezzo dei suoi servitori in tutta la terra. Questo Annuario narra dei progressi che hanno interessato l’opera in lingua dei segni e spiega il metodo di ricerca utilizzato dal nostro Reparto Scrittori. Potrete leggere delle assemblee internazionali che abbiamo tenuto e scoprire interessanti dettagli circa il nuovo libro dei cantici. Troverete un aggiornamento sugli sviluppi legali registrati in varie parti del mondo, su quanto accaduto ad Haiti e sui programmi di dedicazione tenuti in varie filiali. Senz’altro queste informazioni vi rallegreranno e vi incoraggeranno.

‘DIO VUOLE CHE I SORDI LO CONOSCANO’

Prendete gli sviluppi che sta avendo l’opera in lingua dei segni. Salvatore, un sordo degli Stati Uniti sposato con una testimone di Geova, pur conoscendo la verità biblica da anni, non aveva mai fatto progressi in senso spirituale. La moglie gli suggerì allora di leggere la Bibbia ogni giorno per un anno. Ma la cosa si rivelò frustrante: nonostante il grande sforzo, Salvatore non capiva quanto leggeva. “Non riuscirò mai ad amare Geova”, diceva sconsolato.

Ma la vita di Salvatore cominciò a cambiare quando scoprì che parte della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture era disponibile su DVD nella lingua dei segni americana. Dopo aver guardato e riguardato la Parola di Dio nella lingua dei segni, esclamò: “Lo sapevo che Dio voleva che lo conoscessi!” Salvatore iniziò a studiare la Bibbia e ora è un Testimone battezzato felice di servire Geova.

E Salvatore non è un caso isolato. Grazie alla Bibbia e alle varie pubblicazioni in lingua dei segni — disponibili su DVD o scaricabili da Internet — altri sordi in tutto il mondo hanno percepito l’affetto e il profondo interesse di Geova. Le lingue dei segni in cui sono disponibili pubblicazioni sono già 46, e presto se ne aggiungeranno altre 13. La Torre di Guardia viene tradotta in 9 di queste lingue e parti della Traduzione del Nuovo Mondo sono state presentate nella lingua dei segni americana, brasiliana, colombiana, italiana, messicana e russa.

È sempre commovente notare come i nuovi siano profondamente toccati dalle pubblicazioni in lingua dei segni. “La prima volta che iniziai a studiare fu nel 1981, con l’ausilio di pubblicazioni stampate in giapponese”, racconta Natsue, una sorda che vive in Giappone. “Dal momento che non riuscivo ad afferrare il significato di ciò che studiavo e i miei familiari si opponevano, decisi di smettere”.

“Nell’aprile del 2007 una proclamatrice mi mostrò una pubblicazione nella lingua dei segni giapponese: Possiamo essere amici di Dio! — su DVD. Erano passati 26 anni dal mio primo studio biblico. Ricominciai subito a studiare e sentii che ora i miei bisogni spirituali venivano soddisfatti. Nel novembre del 2008 mi battezzai”.

In tutto il mondo oggi ci sono più di 16.000 proclamatori sordi che, con le mani e le espressioni facciali, lodano Geova in lingua dei segni. Il sostegno che ricevono grazie ai 30 libri, opuscoli, volantini, video e drammi biblici tradotti in varie lingue dei segni li rassicura che Geova li ama e considera prezioso il loro leale servizio.

Le 54 filiali che traducono pubblicazioni in lingua dei segni stanno ricevendo molte attestazioni di gratitudine da fratelli, sorelle e persone interessate. Le loro lettere raccontano dell’emozione che provano i sordi scoprendo nella loro lingua dei segni verità spirituali più profonde. Spesso le loro espressioni ricalcano quanto ha detto Emi, una giapponese con i genitori sordi.

“I miei si battezzarono molti anni prima di me”, racconta Emi, “ma facevano parecchia fatica a comprendere le pubblicazioni stampate. Quando non capivano qualcosa mi chiedevano di spiegarglielo. Adesso i miei genitori sono in grado di parlare della verità con sicurezza. Mia madre ha detto di aver cominciato ad afferrare i dettagli della Bibbia solo dopo che sono state prodotte pubblicazioni nella lingua dei segni. Grazie a questo i miei si sono accostati di più a Geova, e l’atmosfera in famiglia non è mai stata così bella”.

SI RICERCA “CON ACCURATEZZA OGNI COSA”

Gesù disse che lo schiavo fedele si sarebbe mostrato “discreto” nel fornire ai domestici “cibo a suo tempo”. Con queste parole Cristo indicò che coloro che avrebbero preparato tale cibo spirituale per la famiglia della fede avrebbero manifestato coscienziosità, prudenza e discernimento. — Matt. 24:45-47.

Ai nostri giorni gli unti fratelli di Cristo impiegano il Reparto Scrittori, che ha sede a Brooklyn, per provvedere informazioni spirituali sotto forma di riviste, opuscoli, libri e altro materiale stampato o in formato elettronico. Come il cibo letterale, anche quello spirituale deve essere ben preparato. Persino gli scrittori della Bibbia, che erano guidati dallo spirito santo, si assicuravano di mettere per iscritto solo informazioni accurate e dovutamente verificate. Luca, per esempio, consultò molti testimoni oculari, e disse di aver “seguito con accuratezza ogni cosa dall’inizio”. — Luca 1:1-4.

Il Reparto Scrittori applica lo stesso metodo: ‘seguire con accuratezza ogni cosa’. Ma dove si possono reperire informazioni attendibili? Benché Internet permetta di accedere facilmente e velocemente a una gran quantità di informazioni, i nostri ricercatori non si affidano a blog o a pagine Web poco documentate redatte da autori anonimi o non qualificati. Per esempio, l’enciclopedia on-line Wikipedia avverte che alcuni degli articoli pubblicati sul suo sito presentano informazioni notevolmente distorte, sono redatti con criteri non enciclopedici o sono stati manomessi da vandali. Aggiunge poi che gli utenti devono esserne consapevoli. Perciò il Reparto Scrittori fa riferimento a opere di consultazione attestate, articoli di esperti riconosciuti e libri pubblicati da editori accreditati.

Lo stesso Reparto Scrittori ha un’estesa biblioteca contenente migliaia di libri. Inoltre i nostri ricercatori si rivolgono alle biblioteche pubbliche e universitarie della zona. Tramite prestiti interbibliotecari possono anche procurarsi materiale specialistico conservato altrove. Una delle grandi biblioteche universitarie utilizzate dai nostri ricercatori vanta circa 5 milioni di libri, 58.000 periodici, quasi 5 milioni e mezzo di microfilm e migliaia di database elettronici. Il Reparto Scrittori tiene anche un grande archivio di ritagli di giornale, esperienze e materiale storico-documentario in costante aggiornamento grazie alle informazioni reperite localmente e al contributo delle filiali di tutto il mondo.

Ad ogni modo, come ci ricorda Ecclesiaste 12:12, “al fare molti libri non c’è fine”. E anche fonti autorevoli possono contenere informazioni sbagliate. Allora come si fa a verificarne la serietà, l’accuratezza e l’affidabilità?

Prendiamo ad esempio la seguente affermazione dell’opuscolo La vita: opera di un Creatore? secondo cui la seta secreta dai ragni tessitori è uno dei materiali più resistenti sulla faccia della terra: “Se una ragnatela fatta con questa seta fosse ingrandita fino ad assumere le dimensioni di un campo da calcio, con fili dello spessore di un centimetro distanti quattro centimetri l’uno dall’altro, riuscirebbe a fermare un Boeing 747 in volo!” Sebbene a riportare questa affermazione fosse una rivista scientifica autorevole, non si trattava della fonte originale; per di più quest’ultima esprimeva il concetto in un modo che si prestava a più di un’interpretazione. Si ritenne dunque necessario contattare direttamente il ricercatore che aveva fatto la dichiarazione per capire come lui fosse giunto a questa conclusione. I nostri ricercatori dovettero anche trovare la formula e i dati necessari per calcolare da sé l’entità dell’impatto che un Boeing 747 in volo avrebbe su una ragnatela delle dimensioni di un campo da calcio. Alla fine, dopo molte ore di ricerche e calcoli meticolosi, è stato possibile confermare l’accuratezza di questa affermazione stupefacente.

A volte anche una fonte apparentemente affidabile può fornire dettagli non documentati a sufficienza. Per esempio, in più di un’occasione si è citato l’episodio in cui Gandhi, nel suo ashram (ritiro spirituale), avrebbe detto a lord Irwin: “Quando il suo paese e il mio saranno d’accordo sugli insegnamenti esposti da Cristo in questo Sermone del Monte, avremo risolto i problemi non solo dei nostri paesi ma del mondo intero”. Comunque, da un’attenta verifica non sono emerse prove che lord Irwin abbia mai fatto visita a Gandhi nel suo ashram. A questo punto ci si chiede dove e quando Gandhi avrebbe fatto questa affermazione e se l’abbia fatta davvero. Dato che il dubbio resta, le nostre pubblicazioni non riportano più questa particolare citazione.

O forse avete letto dell’episodio in cui, riferendosi a un modello del sistema solare, un ateo avrebbe chiesto a Isaac Newton: “Chi l’ha fatto?” “Nessuno!”, replicò Newton, e l’ateo ribatté: “Pensi davvero che io sia uno stolto!” Newton allora gli avrebbe spiegato che quella minuscola imitazione dell’assai più grande sistema solare dimostrava che ci doveva essere un progettista o creatore. Per quanto l’episodio possa piacerci, né le fonti storiche né gli studiosi di Newton né i suoi biografi sono in grado di confermare che questa conversazione sia realmente avvenuta. Fatto interessante, i documenti più antichi che riportano l’episodio risalgono agli inizi dell’Ottocento e, stando ad essi, il protagonista non sarebbe stato Newton, bensì l’erudito tedesco Athanasius Kircher. Per tale motivo il Reparto Scrittori non menziona più questo aneddoto nelle nostre pubblicazioni.

Capita anche di dover fare ulteriori ricerche per verificare l’accuratezza di affermazioni secondarie. Per esempio, nella propria biografia un fratello potrebbe affermare di essere nato in Cecoslovacchia nel 1915. Ma prima del 1918 la Cecoslovacchia non esisteva ancora. E allora dove nacque esattamente il fratello? Per stabilirlo può essere necessario consultare vecchi atlanti e documenti storici.

Oppure, raccontando la propria esperienza, un fratello potrebbe dichiarare di essersi battezzato a Roma in una certa data. Ma un’attenta ricerca potrebbe rivelare che lì non si tenne alcuna assemblea in quella data. Come si può spiegare l’incongruenza? La memoria può giocare degli scherzi. E anche se è difficile che il fratello dimentichi dove si è battezzato, potrebbe non ricordare la data esatta. Di solito si riesce a verificare questo tipo di informazioni con un controllo incrociato delle varie fonti a disposizione.

In conclusione, il Reparto Scrittori si accerta di usare solo informazioni vere e accurate, anche quando si tratta di dettagli apparentemente insignificanti. Grazie a questo “lo schiavo fedele e discreto” è in grado di provvedere costantemente cibo spirituale che reca onore a “Geova, Dio di verità”. — Sal. 31:5.

AIUTATI A ‘ESSERE VIGILANTI’

In occasione delle molte assemblee di distretto “Siate vigilanti!” tenute nel 2009, milioni di testimoni di Geova in tutto il mondo hanno potuto apprezzare un programma pratico e attuale. Fra i presenti c’erano anche oltre 200.000 delegati provenienti da 136 paesi. Questi Testimoni erano stati invitati a partecipare a una delle 37 assemblee internazionali che si sono tenute in Austria, Cile, Corea, Costa d’Avorio, Francia, Germania, Ghana, Italia, Kenya, Messico, Myanmar, Perú, Polonia, Stati Uniti, Sudafrica e Trinidad e Tobago. Il totale dei presenti alle assemblee internazionali ha raggiunto un massimo di 1.495.045, e i battezzati sono stati 15.730.

A cosa servono le assemblee internazionali, che il Corpo Direttivo organizza a intervalli di qualche anno in città geograficamente strategiche? Talvolta questi raduni si tengono in luoghi in cui in passato l’attività dei testimoni di Geova era vietata. Assemblee come queste rafforzano i fratelli e contribuiscono a dare impulso alla predicazione della buona notizia in quei paesi.

Tali assemblee sono anche un’occasione unica che permette ai fratelli di toccare con mano lo speciale “vincolo d’unione” che caratterizza la nostra fratellanza internazionale. (Col. 3:14) Com’è bello vedere l’amore, la pace e l’unità che si manifestano in simili occasioni in cui non esistono barriere nazionali, culturali e linguistiche! Quando i fratelli di vari gruppi etnici stanno tranquillamente insieme fra una sessione e l’altra è evidente il loro amore genuino. Basta guardarli mentre mangiano insieme, si fanno regalini, si scambiano i dati per tenersi in contatto, scattano foto su foto e si abbracciano con affetto fraterno. Molti delegati e Testimoni della zona indossano i loro abiti tradizionali.

Durante le assemblee internazionali ogni giorno c’è un appuntamento speciale: la parte “Rapporti da altri paesi”. Riferendosi a questi rapporti, un sorvegliante viaggiante italiano ha detto: “Ci hanno fatto sentire una volta di più parte di una vera fratellanza internazionale che persegue gli stessi obiettivi, [come quello di] predicare il Regno”. È stato molto toccante sentire le belle esperienze dei missionari e degli altri servitori a tempo pieno rientrati per l’occasione dai paesi stranieri dove sono assegnati. Il loro eccellente esempio continua ad essere fonte di grande incoraggiamento per giovani e meno giovani.

E che piacere è stato avere vari membri del Corpo Direttivo alle assemblee internazionali! Questi fratelli hanno impartito opportune istruzioni spirituali e incoraggiamento amorevole. I discorsi pronunciati dai membri del Corpo Direttivo e i “Rapporti da altri paesi” sono stati interpretati simultaneamente a beneficio di tutti i gruppi linguistici che ascoltavano il programma. Per esempio, i quattro discorsi che il fratello Stephen Lett, membro del Corpo Direttivo, ha pronunciato in inglese alla seconda assemblea internazionale tenuta a Honolulu, nelle Hawaii, sono stati interpretati simultaneamente in chuukese, giapponese, ilocano, mandarino, marshallese e samoano.

Nel pianificare le assemblee internazionali, il Corpo Direttivo valuta la capienza delle strutture utilizzabili, il numero dei Testimoni locali e di quelli che verranno per l’occasione da altri paesi, nonché la disponibilità di alloggi per i delegati. Dopodiché in ogni città che ospiterà un’assemblea i fratelli incaricati richiedono i permessi alle autorità locali e sottoscrivono i contratti con gli amministratori delle strutture.

Dal momento che spesso le assemblee sono ospitate in grandi stadi, è necessaria un’enorme quantità di preparativi per fare di questi impianti sportivi luoghi dignitosi in cui adorare Geova. Per esempio, il giorno prima di un’assemblea in Perú, nello stadio prescelto si disputò una partita di calcio, per cui i fratelli poterono entrarvi per pulirlo e allestirlo solo la sera. Ma invece dei 3.000 volontari previsti, alle 18,00 arrivarono più di 7.000 fratelli e sorelle, che si diedero da fare tutta la notte per finire il lavoro.

Alla fine dell’assemblea internazionale di Long Beach, in California, tre addetti alla manutenzione dell’impianto sportivo osservarono: “Abbiamo visto molti gruppi religiosi radunarsi in questo luogo, ma nessuno riesce a fare quello che fate voi. È semplicemente incredibile”. Uno di loro ammise che di solito, quando i testimoni di Geova bussavano alla sua porta, diceva tra sé: “Potete bussare quanto vi pare, tanto non apro”. Poi, però, aggiunse che la prossima volta che i fratelli avrebbero bussato alla sua porta avrebbe aperto e li avrebbe ascoltati. Un altro dei tre si sentì persino spinto a dire: “Finora non ho mai fatto parte di nessuna religione, ma adesso è a questa che voglio appartenere”.

La magnifica testimonianza che è stata data in tutte le città in cui si sono tenute le assemblee ha veramente recato gloria a Geova! E gli siamo davvero grati di aver provveduto queste assemblee che hanno rafforzato la nostra fede affinché possiamo continuare ad ‘essere vigilanti’! — Matt. 24:42.

LODIAMO GEOVA COL CANTO

Lodare Geova col canto è parte integrante della nostra adorazione. Ecco perché alle assemblee del 2009 la presentazione del nuovo libro dei cantici, Cantiamo a Geova, è stata accolta con tanto entusiasmo. Ma come mai c’era bisogno di un nuovo libro dei cantici?

Di tanto in tanto abbiamo riveduto i nostri libri dei cantici perché fossero in linea con la crescente luce spirituale. (Prov. 4:18) La preparazione di un nuovo libro dei cantici offre quindi l’opportunità di apportare ai testi i cambiamenti necessari. Ora il modo in cui sono stati espressi i pensieri consente a chi canta di afferrare più agevolmente il senso del testo, che tra l’altro è anche più facile da memorizzare. Per rendere ancora più semplice la memorizzazione, molti cantici sono stati abbreviati. Dove era appropriato, si sono aggiunti dei ritornelli per ripetere in maniera significativa i pensieri chiave. Inoltre, per evitare di cantare più di una sillaba sulla stessa nota, si è cercato di far corrispondere a ogni nota una sola sillaba.

Un’attenta analisi del nostro precedente libro dei cantici, Cantate lodi a Geova, aveva rivelato che alcune melodie andavano ritoccate perché risultassero più cantabili. Di conseguenza alcuni cantici adesso sono in una tonalità più bassa, il che rende più facile cantare le note alte. Inoltre in passato in varie parti del mondo i fratelli cantavano certi cantici in maniera leggermente diversa da quanto previsto dallo spartito; laddove il loro modo di cantare era più naturale, la melodia è stata adeguata.

Si è fatto attenzione anche a dettagli come l’impaginazione. I cantici più lunghi sono stati disposti su due pagine perché ci fosse abbastanza spazio per contenere il testo anche in quelle lingue in cui la traduzione risulta più lunga dell’originale. In ogni caso, grazie al modo in cui i cantici sono stati posizionati, non c’è mai bisogno di girare pagina mentre si canta. Tra l’altro, nessun cantico ha più di tre strofe.

Produrre il nuovo libro dei cantici è stata un’impresa di portata straordinaria. Come è stata realizzata? Nell’agosto del 2007 un gruppo di compositori e parolieri esperti fu invitato ad assistere il Corpo Direttivo nella realizzazione del progetto. Si esaminarono meticolosamente tutti i cantici del precedente libro per individuare i problemi relativi alle dottrine, all’accentazione delle parole e alla musica. Fu chiaro che alcune delle melodie andavano bene ma necessitavano di testi nuovi. Altri cantici invece non presentavano grossi problemi a livello di testi, ma le melodie andavano rivisitate notevolmente. Poi il Comitato dell’Insegnamento del Corpo Direttivo approvò una lista degli argomenti da trattare nei cantici per le adunanze, le assemblee e i programmi di dedicazione.

Inoltre i compositori riesaminarono attentamente lo stile della musica usata alle adunanze. Per produrre cantici riverenti ma allo stesso tempo piacevoli, evitarono di comporre musica che ricordasse i canti liturgici della cristianità. Ma non volevano neanche che cantici concepiti per dare lode a Geova ricalcassero gli stili che hanno preso piede in molte chiese carismatiche.

Per tutta la durata del progetto, il Corpo Direttivo seguì da vicino la composizione e la stesura dei testi di ciascun cantico. Con l’aiuto di cantanti si fece una serie di registrazioni, ognuna delle quali contenente un certo numero di cantici, così che i fratelli del Corpo Direttivo — che non conoscevano ancora bene i nuovi cantici — potessero ascoltarle e fare le necessarie valutazioni. Perché fosse possibile presentare il libro dei cantici simultaneamente sia in inglese che nelle altre lingue, non appena approvati, i cantici venivano inviati alle filiali che dovevano tradurne il testo.

Nel 2007 il Corpo Direttivo dispose anche che si scegliessero dei cantanti e si allestisse un coro per produrre registrazioni che avrebbero aiutato le congregazioni a imparare i cantici. Da molti anni un’orchestra composta da fratelli e sorelle provenienti da 14 paesi si riunisce circa due volte l’anno a Patterson, nello stato di New York. In queste occasioni i musicisti registrano le musiche utilizzate nei programmi di insegnamento dei testimoni di Geova, come quelle dei drammi, quelle dei programmi video e gli arrangiamenti per le assemblee. Questi volontari dedicati, tutti musicisti o cantanti esperti e perlopiù ministri a tempo pieno, impiegano il proprio tempo e le proprie risorse per andare a Patterson e registrare musica a beneficio della fratellanza internazionale. Le registrazioni orchestrali vengono poi distribuite a tutte le filiali perché sia disponibile la musica di sottofondo per le assemblee e si possano realizzare gli arrangiamenti corali in decine di lingue. Adesso molti arrangiamenti di questo tipo si possono scaricare dal nostro sito Web www.pr418.com.

Forse vi chiederete come sia stato accolto il nuovo libro dei cantici, Cantiamo a Geova. Quanto ha scritto una sorella ben rappresenta lo spirito delle centinaia di lettere di apprezzamento ricevute: “Permettetemi di iniziare questa lettera ringraziandovi dei bellissimi cantici del nostro nuovo libro. Emozionano, rafforzano la fede e recano conforto: sono uno squisito dono di Geova”.

È nostro desiderio che il libro dei cantici Cantiamo a Geova sia fonte di conforto e incoraggiamento per la fratellanza mondiale. Che siamo da soli o radunati con i nostri fratelli, usiamolo per esprimere l’amore che proviamo per il nostro Padre celeste, Geova!

“TRASCINATI . . . DAVANTI A GOVERNATORI E RE, IN TESTIMONIANZA”

Gesù avvertì i suoi discepoli che sarebbero stati portati davanti a “tribunali locali” e a “governatori e re”. Disse comunque che questo sarebbe avvenuto “in testimonianza a loro e alle nazioni”. (Matt. 10:17, 18) Durante lo scorso anno, i testimoni di Geova hanno sperimentato esattamente quanto predetto. E, proprio come disse Gesù, i maltrattamenti subiti hanno dato loro un’ottima opportunità per dare testimonianza.

Armenia

Vahan Bayatyan, un testimone di Geova, fu condannato a due anni e mezzo di prigione a motivo della sua obiezione di coscienza al servizio militare. Il fratello si appellò, ma anche nei successivi gradi di giudizio i tribunali armeni confermarono la sentenza. Nel 2003 Vahan presentò quindi un’istanza presso la Corte europea dei diritti dell’uomo. Alla fine, il 27 ottobre 2009 questa corte si è pronunciata a favore dell’Armenia, sulla scia di una tradizione di precedenti legali che va avanti da più di 50 anni. Tuttavia, un giudice che non era d’accordo con la sentenza l’ha definita “incompatibile con le attuali norme europee in materia di obiezione di coscienza”.

Vista l’importanza della questione, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha accettato di sottoporre il caso al giudizio della sua Grande Camera e ha fissato l’udienza per il 24 novembre 2010 a Strasburgo, in Francia. Quando questo rapporto è andato in stampa, la decisione della Grande Camera non era ancora nota.

Azerbaigian

I testimoni di Geova continuano a incontrare ostacoli per importare pubblicazioni religiose. Le autorità approvano l’importazione di alcune di esse ma non di altre, perché asseriscono che “i contenuti promuovono l’idea che la fede dei testimoni di Geova sia l’unica giusta e insultano i sentimenti di chi appartiene ad altre religioni cristiane”. Di conseguenza è stata fatta irruzione nelle case di alcuni fratelli e sorelle, e le loro pubblicazioni bibliche sono state sequestrate.

Il 25 aprile 2010, circa 250 testimoni di Geova che viaggiavano a bordo di cinque pullman e una monovolume stavano rientrando da un’assemblea tenutasi in Georgia. Alla dogana la polizia confiscò loro 33 Bibbie e varie pubblicazioni bibliche personali. Molti Testimoni, persino quelli di età avanzata o infermi, furono trattenuti al confine anche per otto ore prima di poter proseguire il viaggio. Per evitare che episodi del genere tornino a ripetersi e che i fratelli dell’Azerbaigian siano privati del cibo spirituale, il caso è stato presentato alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Bielorussia

Il 6 novembre 2009 il fratello Dmitry Smyk fu condannato a pagare una multa di 3.500.000 rubli (più di 800 euro) per essersi rifiutato di prestare servizio militare. “In ogni aspetto della mia vita mi sforzo di essere fedele alla Bibbia e di seguirne gli insegnamenti, il che, a mio parere, implica credere che nessuno dovrebbe andare in guerra o essere addestrato a farlo”, disse il fratello Smyk. — Isa. 2:1-4.

Anche se il diritto di scegliere il servizio civile alternativo è sancito dalla Costituzione bielorussa, manca una legge che ne renda possibile l’applicazione. “Sulla carta avrei il diritto di svolgere il servizio civile alternativo”, spiegò il fratello Smyk, “ma in realtà non posso esercitarlo”.

Per colmare questa lacuna legale, il 18 febbraio 2010 il presidente della repubblica ha nominato una commissione per la stesura di una bozza di legge sul servizio alternativo. Poco dopo, il fratello Smyk è stato dichiarato innocente e l’ingente multa inflittagli è stata annullata. Dal momento che in Bielorussia ci sono altri giovani che si trovano nella stessa situazione e non vogliono imparare la guerra, si spera che presto il governo implementi il servizio civile alternativo.

Belgio

Fino al 1993 gli edifici della Betel di Bruxelles erano esentasse, così come tutti gli edifici religiosi del Belgio. Tuttavia nel 1993 le autorità tributarie cambiarono la propria posizione e revocarono l’esenzione totale. Affermarono che la Betel non viene usata esclusivamente per finalità religiose, che vi sono perseguiti anche fini di lucro e che i beteliti non sono impegnati a tempo pieno in attività religiose. Nel 2008 il caso fu infine dibattuto in tribunale, ma in prima istanza il giudice si pronunciò a favore delle autorità fiscali. Si decise di appellarsi e il 4 maggio 2010 la corte d’appello ribaltò la sentenza. Nel verdetto emesso dai tre giudici si legge: “La vita dei Testimoni che risiedono alla Betel è legata a profonde convinzioni religiose che richiedono una totale dedizione al servizio di Dio. . . . Tutti questi ministri sono membri dell’Ordine mondiale dei servitori speciali a tempo pieno e vivono, pregano, cantano e studiano la Bibbia insieme. Inoltre assistono al locale programma di adorazione mattutina”.

Eritrea

I testimoni di Geova dell’Eritrea continuano a sopportare grandi avversità a motivo del loro fedele servizio. Al momento ci sono 58 Testimoni in prigione, tra cui donne e bambini. A causa delle durissime restrizioni governative e del costante rischio di essere arrestati è difficile ottenere informazioni su chi è in carcere. Da anni i testimoni di Geova cercano di alleviare le sofferenze dei loro compagni di fede eritrei per vie diplomatiche. Si sono rivolti al Dipartimento di Stato americano, all’Unione Europea e a varie ambasciate. Si sono anche incontrati con numerosi funzionari del Corno d’Africa, come per esempio alcuni esponenti dell’Unione Africana. In tempi recenti i testimoni di Geova hanno inviato a 18 ambasciate eritree in varie parti del mondo una lettera con un elenco di detenuti non in età di leva. Nella lettera si faceva formale richiesta al presidente Afewerki di liberare tutti i detenuti non in età di leva, come i bambini e gli anziani. A oggi però il governo non ha dato risposta.

Grecia

Il 15 gennaio 2010 il Consiglio di Stato, la più alta corte della Grecia, ha riconosciuto il diritto di Evangelos Delis, un testimone di Geova, di obiettare al servizio di riservista. Prima di diventare Testimone il fratello Delis aveva servito nell’esercito, ma quando fu invitato a sottoporsi all’addestramento per i riservisti, la sua coscienza, educata secondo i princìpi biblici, lo spinse a rifiutarsi. L’amministrazione respinse la sua richiesta di essere considerato obiettore di coscienza. Ma poi il Consiglio di Stato, citando gli articoli della Convenzione europea sui diritti dell’uomo, ha decretato che un individuo ha il diritto di cambiare religione anche dopo aver prestato servizio militare e di costituirsi obiettore di coscienza a motivo delle nuove credenze religiose. Senz’altro gli obiettori di coscienza della Grecia e di altri paesi — come l’Armenia, l’Azerbaigian, la Corea del Sud e la Turchia — trarranno vantaggio da questa sentenza favorevole emessa dalla più alta corte greca.

Portogallo

Il 25 settembre 2009 il Ministero della Giustizia ha dichiarato che l’Associazione dei Testimoni di Geova è stata riconosciuta all’unanimità fra le comunità religiose attestate da lunga data. Ora in Portogallo i testimoni di Geova godono del più alto status legale e religioso possibile, il che li agevola nello svolgimento del loro ministero. La nuova posizione legale garantirà numerosi benefìci ai servitori di Geova. Per esempio, ministri autorizzati potranno celebrare nelle Sale del Regno matrimoni legalmente riconosciuti. I Testimoni potranno anche accedere agli ospedali e alle carceri per fornire aiuto spirituale a chi ne fa richiesta.

Puerto Rico

Con una sentenza storica, il 27 gennaio 2010 la corte suprema di Puerto Rico ha confermato il diritto del paziente adulto di rifiutare determinate cure mediche. La corte ha anche riconosciuto che il paziente ha il diritto di esprimere delle direttive anticipate e scegliere una persona che, qualora egli si trovi in uno stato di incoscienza, agisca in sua rappresentanza in campo sanitario. Victor Hernandez, un testimone di Geova, dovendo ricoverarsi in ospedale, aveva messo per iscritto le proprie direttive anticipate. In prima istanza il tribunale si era pronunciato contro l’applicazione delle direttive redatte dal fratello Hernandez e confermate dal suo rappresentante. Ribaltando tale sentenza, la corte suprema ha riconosciuto “il diritto fondamentale da cui a sua volta discende l’inviolabilità del corpo umano come diritto inalienabile della persona”. Di questa vittoria non si avvantaggeranno solo gli oltre 25.000 testimoni di Geova di Puerto Rico, ma anche tutti gli altri pazienti di questo stato insulare.

Russia

Negli ultimi mesi l’attività dei servitori di Geova ha dovuto affrontare gli ostacoli maggiori dal tempo del crollo dell’Unione Sovietica. L’8 dicembre 2009 la corte suprema russa ha confermato la sentenza di un tribunale di grado inferiore con sede a Rostov, in conseguenza della quale la nostra associazione religiosa nella città di Taganrog era stata sciolta, la locale Sala del Regno era stata confiscata e 34 nostre pubblicazioni — fra cui libri ampiamente diffusi come Cosa insegna realmente la Bibbia?, Il mio libro di racconti biblici e “Vieni, sii mio seguace” — erano state dichiarate estremiste.

Alcune settimane dopo, la massima corte della Repubblica dell’Altaj, nella Russia meridionale, ha emesso una sentenza simile nei confronti dell’associazione religiosa della città di Gorno-Altajsk, a seguito della quale altri 18 titoli sono stati aggiunti alla lista delle pubblicazioni considerate estremiste. Al momento, a causa di queste sentenze, non è possibile importare in Russia nessuna delle pubblicazioni presenti nella lista. Tutto questo ha reso più spavaldi i nemici di Cristo, spingendoli a minacciare e attaccare i suoi pacifici seguaci in varie città. Dopo la sentenza dell’8 dicembre si sono registrati più di 300 episodi di irruzioni, arresti, perquisizioni domiciliari e altre azioni di disturbo.

In risposta a questa crescente ondata di opposizione, il Corpo Direttivo ha approvato la distribuzione di 12 milioni di copie di un volantino speciale intitolato Potrebbe accadere di nuovo? Una domanda per i cittadini della Russia. Il volantino mostrava che le difficoltà affrontate oggi dai testimoni di Geova presentano chiare analogie con i maltrattamenti subiti sotto il regime comunista. Il volantino è stato distribuito in tutta la Russia dal 26 al 28 febbraio 2010. Nonostante le temperature rigide, che in alcuni casi sono scese fino a 40 gradi sottozero, molte congregazioni hanno esaurito tutti i volantini in soli due giorni.

Il 26 aprile 2010 il Roskomnadzor (l’organo federale per la sorveglianza delle telecomunicazioni, delle reti informatiche e delle comunicazioni di massa) è passato al contrattacco revocandoci il permesso di importare qualsiasi successiva edizione delle riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi!

Comunque “la mano di Geova non è divenuta troppo corta da non poter salvare”. (Isa. 59:1) Con una decisione che costituisce una pietra miliare, il 10 giugno 2010 la Corte europea dei diritti dell’uomo si è pronunciata contro la Russia e a favore degli interessi del Regno. Nel caso in oggetto, Testimoni di Geova di Mosca contro la Russia, la sentenza ha stabilito che lo scioglimento della Comunità dei Testimoni di Geova di Mosca e la proibizione delle sue attività erano illegali e costituivano una violazione della libertà di pensiero, di coscienza e di religione, diritti umani fondamentali. A Mosca le nostre attività sono proibite dal 26 marzo 2004, e da allora angherie e maltrattamenti sono aumentati. La sentenza afferma senza mezzi termini che il governo russo “è legalmente tenuto . . . a porre fine alla violazione riscontrata dalla Corte e a fare tutto il possibile per annullarne le conseguenze”.

Questa sentenza perentoria si richiama a nove vittorie riportate dai testimoni di Geova presso tribunali di alto grado in Canada, Giappone, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti e Sudafrica, nonché a otto precedenti sentenze emesse in favore dei testimoni di Geova dalla stessa Corte europea dei diritti dell’uomo. In questo modo la Corte europea ha confermato di essere ancora dell’opinione che i casi precedenti siano stati giudicati correttamente. Facendo riferimento alla Convenzione europea sui diritti dell’uomo e a pronunce precedenti, i giudici hanno affermato che ai testimoni di Geova non si poteva addebitare nessuna delle accuse mosse loro dalle autorità russe.

“La comunità dei testimoni di Geova ricorrente in giudizio”, ha rilevato la corte, “era esistita e aveva operato legalmente a Mosca per oltre 12 anni, dal 1992 al 2004. Durante tutto questo periodo la comunità ricorrente, i suoi anziani e i singoli componenti non si erano mai resi responsabili di qualsivoglia violazione penale, civile o amministrativa”. Di conseguenza si è decretato che i diritti dei testimoni di Geova erano stati violati e che, come riporta la sentenza, “lo Stato convenuto in giudizio ha l’obbligo legale . . . di individuare . . . all’interno del proprio ordinamento gli strumenti idonei a porre fine alla violazione riscontrata dalla Corte”.

Il 9 settembre 2010 il governo russo ha chiesto che il caso venga sottoposto all’esame della Grande Camera della Corte europea; questo è senz’altro un espediente per sottrarsi temporaneamente all’obbligo di ottemperare alla sentenza. Che Geova permetta il riesame del caso da parte della Grande Camera o no, siamo certi che si continuerà a dare una grande testimonianza.

Serbia

Dopo una battaglia legale durata quasi quattro anni, il Ministero degli Affari Religiosi serbo ha inserito la “Comunità religiosa cristiana dei Testimoni di Geova” nel Registro delle Chiese e Comunità Religiose della Serbia. In precedenza il ministero aveva respinto tre richieste di registrazione, nonostante gruppi di Studenti Biblici Internazionali — come erano un tempo conosciuti i Testimoni — fossero presenti nella regione già dagli anni Venti del secolo scorso. Ad ogni modo, dopo due sentenze emesse in nostro favore dalla corte suprema serba, il Ministero degli Affari Religiosi ha approvato la richiesta di registrazione.

In passato gli oppositori, con l’aiuto dei mezzi di informazione, hanno spesso cercato di far passare i testimoni di Geova per una setta pericolosa. Senza dubbio la registrazione legale aiuterà le persone sincere della Serbia a rendersi conto che i testimoni di Geova sono bravi cittadini che rispettano la legge e non costituiscono in alcun modo una minaccia né per la società né per i singoli. Nel frattempo la registrazione ha già sortito un primo effetto positivo: pubblicazioni bibliche e altro materiale utilizzato per le adunanze e l’opera di predicazione possono essere importati senza pagare tasse o dazi.

Slovenia

Il 27 novembre 2009 la “Comunità religiosa cristiana dei Testimoni di Geova” è stata aggiunta all’elenco delle chiese e delle altre comunità religiose riconosciute dal governo della repubblica slovena. Il direttore dell’Ufficio per le Comunità Religiose ha informato i nostri rappresentanti che dei 40 gruppi e organizzazioni di tipo religioso presenti in Slovenia la “Comunità religiosa cristiana dei Testimoni di Geova” è stata l’ottava a ottenere la registrazione in conformità con la nuova legge sulla libertà religiosa. La registrazione permetterà ai ministri a tempo pieno di godere di certi benefìci che il governo accorda a chi svolge attività religiose a tempo pieno.

Turchia

I testimoni di Geova della città di Mersin utilizzavano la loro Sala del Regno da circa 20 anni, quando nell’agosto del 2003 le autorità vi hanno apposto i sigilli contestando una violazione dei regolamenti urbanistici. Per risolvere la questione i fratelli si sono rivolti alla legge; purtroppo il 30 dicembre 2009 la massima corte della Turchia ha respinto il loro ricorso e si è pronunciata in favore dell’ufficio del governatore di Mersin. Adesso ci si è appellati alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

HAITI: L’AFFETTO FRATERNO ENTRA IN AZIONE

Il 12 gennaio 2010 un violento terremoto ha devastato Port-au-Prince, capitale di Haiti, e le zone circostanti causando centinaia di migliaia di vittime e un numero ancora maggiore di senzatetto. Anche diverse migliaia di testimoni di Geova hanno perso la casa, e 154 sono deceduti. Molti altri hanno riportato gravi ferite o sono scampati per un soffio.

Al momento della scossa, Acloque si trovava in casa. I muri si deformarono e, in un agghiacciante effetto domino, i mattoni vennero giù uno dopo l’altro imprigionandolo fra il pavimento e le macerie del soffitto. Fortunatamente Acloque non riportò ferite gravi. Tastando intorno a sé nell’oscurità trovò un secchio d’acqua. “Non riuscivo a spostarlo”, ricorda, “ma potevo bagnare le dita e portare alla bocca alcune gocce d’acqua. Trovai anche un sasso e mi misi a batterlo nella speranza di richiamare l’attenzione di qualcuno”. Acloque iniziò a chiedere aiuto in preghiera e rimase in attesa mentre continuava a fare rumore col sasso.

“Non avevo l’orologio e non avevo idea di che ora fosse”, racconta. “All’inizio piansi e supplicai Geova di salvarmi. Pian piano però le mie preghiere cambiarono. ‘So che mi risusciterai’, cominciai a pregare. ‘Ma sono giovane! Se non muoio posso continuare a servirti’”.

Col passare delle ore Acloque si rese conto che la vita lo stava abbandonando e alla fine non ebbe più nemmeno la forza di battere il sasso. Poi perse conoscenza.

Quando Acloque riprese i sensi, alcuni soccorritori Testimoni stavano cercando di scavarsi un varco per raggiungerlo. “All’improvviso sentii delle macerie franare proprio vicino alla gamba”, racconta. “Capii che il colpo successivo mi avrebbe raggiunto al ginocchio, perciò nel buio allungai la mano attraverso il varco e afferrai il braccio del soccorritore”. Acloque fu presto liberato. Era rimasto sepolto sotto le macerie per quattro giorni.

SOCCORSI TEMPESTIVI

Nel giro di 24 ore dal terremoto arrivò il primo medico Testimone, inviato dalla filiale della Repubblica Dominicana. Dopo di lui continuarono ad arrivare altri operatori sanitari e soccorritori Testimoni. Furono anche donati e inviati sul posto aiuti di vario genere. Sul terreno della filiale si allestì in fretta un ospedale da campo, in cui si somministrarono cure a più di 1.000 persone fra Testimoni e no.

Tra i ricoverati c’erano due ragazze. Entrambe avevano perso il braccio destro. “Come tutti gli altri pazienti non sposati che avevano perso un arto”, ricorda una volontaria di nome Mylène, “temevano di non poter più sposarsi e farsi una famiglia”. Mylène perciò si mise in contatto con una sua amica in Francia che da bambina aveva perso un braccio in un incidente stradale, chiedendole di incoraggiare le due ragazze. Dalla Francia la sorella inviò per posta elettronica delle foto che la ritraevano insieme al marito e ai suoi due bei bambini. Vedere queste immagini fu di grande conforto per le giovani pazienti, che adesso si stanno adattando alle loro mutate circostanze.

Oltre che di cibo, abiti e medicinali, i superstiti avevano urgente bisogno di una sistemazione. Volontari Testimoni, di Haiti e di altri paesi, progettarono e realizzarono più di 1.700 alloggi provvisori dove le famiglie di Testimoni che avevano perso la casa potessero trovare riparo dalla pioggia e sentirsi abbastanza al sicuro. Entro giugno le squadre di soccorso avevano cominciato a costruire Sale del Regno provvisorie, e a luglio le autorità concessero i primi permessi per la costruzione di Sale del Regno permanenti.

AIUTO SUL PIANO FISICO, EMOTIVO E SPIRITUALE

In marzo un medico Testimone specializzato nella cura dello stress postraumatico si incontrò con gli anziani delle 115 congregazioni colpite dal terremoto. Il dottore diede loro suggerimenti pratici su come offrire sostegno spirituale ai componenti delle congregazioni che avevano subìto traumi emotivi. Dopodiché visitò individualmente oltre 100 fratelli e sorelle che necessitavano di cure specialistiche.

David Splane, membro del Corpo Direttivo, giunse ad Haiti poco dopo il disastro per dare conforto e incoraggiamento. Il fratello Splane, che sa il francese, parlò ai fratelli in occasione di un’assemblea di circoscrizione e si incontrò con la famiglia Betel, i missionari e i sorveglianti di circoscrizione. Tutti apprezzarono profondamente la sua amorevole premura e la tenera cura mostrata dal Corpo Direttivo.

A dispetto di ostacoli apparentemente insormontabili, si riuscì a ultimare, stampare e spedire alla filiale la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane nel creolo di Haiti. Le Bibbie arrivarono poche ore prima del momento della presentazione all’assemblea di distretto, che si tenne in luglio. Nel corso dei drammatici eventi del 2010, fin da quando iniziarono i soccorsi, tutti hanno visto e sentito costantemente la guida e il sostegno di Geova nelle piccole e nelle grandi cose. In tantissime occasioni generi di soccorso, mezzi di trasporto e volontari sono tutti arrivati con un tempismo e in modi talmente straordinari da non poter essere considerati semplici coincidenze. “Bisognava essere qui per rendersi conto di quanto fosse evidente la mano di Geova”, ha detto un missionario di lunga data.

I PROGRAMMI DI DEDICAZIONE DANNO GLORIA A DIO

Il 13 febbraio 2010 è stata una giornata indimenticabile per i testimoni di Geova delle Isole Salomone. Stephen Lett, membro del Corpo Direttivo, ha pronunciato il discorso di dedicazione dei nuovi edifici della filiale. Fra i 368 presenti c’era anche Clement Fa’abasua, il primo testimone di Geova del posto. Un mese prima la filiale era stata aperta al pubblico e 273 persone della zona avevano visitato le nuove strutture. Uno dei visitatori, un architetto, ha scritto sul quotidiano nazionale più diffuso: “A conti fatti, darei il massimo dei voti a tutto il complesso [della filiale]. È un modello per la comunità delle Isole Salomone: dimostra quello che si può realizzare qui a prescindere da chi sia l’utente finale. Si può tranquillamente affermare che il progettista, la forza lavoro nel suo insieme e l’attuale management hanno creato un gioiello in questo angolo di paradiso”.

Nella filiale dell’Estonia sabato 3 aprile 2010 si è svolto un memorabile programma di dedicazione. I 438 presenti hanno apprezzato molto l’evento, che includeva il discorso di dedicazione di un nuovo edificio, pronunciato da Christian Muntean della filiale della Grecia. Questo stabile di due piani, situato su un terreno adiacente alla filiale, è stato acquistato dalla locale società idrica. Ora, dopo la ristrutturazione, ospita studi di registrazione audio e video nonché un’aula utilizzata per varie scuole, come la Scuola biblica per fratelli non sposati.

La vicina filiale della Lettonia ha avuto il proprio programma di dedicazione il 10 aprile 2010. In Lettonia si iniziò a predicare nel 1918, ma in seguito si dovette fare i conti con una dura opposizione per decenni; adesso l’opera di predicazione in Lettonia ha molto successo. A seguire insieme ai Testimoni locali il discorso di dedicazione pronunciato da Christian Muntean c’erano anche 248 delegati provenienti da 9 nazioni.

Sabato 8 maggio 2010 più di 2.200 persone hanno ascoltato il discorso di dedicazione pronunciato da Gerrit Lösch, membro del Corpo Direttivo, presso la filiale del Paraguay. Sono stati costruiti un edificio residenziale di 32 stanze e un nuovo complesso adibito a uffici, mentre l’attuale edificio residenziale è stato ristrutturato. Inoltre si è costruito un deposito d’acqua sotterraneo della capacità di 40.000 litri. Fin dall’inizio del progetto le autorità locali sono state molto soddisfatte della qualità del lavoro realizzato dai volontari internazionali e dai fratelli locali. Un funzionario ha detto di aver incontrato molti problemi in occasione della costruzione di altri edifici religiosi, ma che i testimoni di Geova avevano la reputazione di persone che fanno tutto per bene. Grazie a ciò non ci sono state difficoltà per ottenere i permessi necessari per questo progetto di costruzione.

In Papua Nuova Guinea sabato 29 maggio 2010 quasi 500 fratelli e sorelle di 12 nazioni diverse si sono radunati per ascoltare il discorso di dedicazione pronunciato dal fratello Winston Payne della filiale dell’Australia. Adesso che il progetto di ampliamento è terminato, la filiale dispone di un edificio di quattro piani che ospita camere, sala da pranzo, cucina e lavanderia, di un fabbricato in cui trova posto una Sala del Regno e di un ampio locale per i traduttori. Per assistere alla dedicazione un gruppo di Testimoni aveva fatto sei giorni di cammino fra i monti su terreno accidentato. Indossavano i costumi tradizionali orokaiva, e con i loro balli e canti hanno fatto una calorosa accoglienza agli altri presenti. Con le lacrime agli occhi, una sorella che serve fedelmente da lungo tempo ha interpretato i sentimenti di molti dei presenti esclamando: “Oggi mi sembra di essere già in paradiso!”

‘CONTINUATE A PORTARE MOLTO FRUTTO’

Non si può mettere in dubbio che gli sforzi concertati dei testimoni di Geova continuino a dare gloria a Dio. “Il Padre mio è glorificato in questo”, disse Gesù, “che continuiate a portare molto frutto e vi dimostriate miei discepoli”. (Giov. 15:8) Grazie alla benedizione e all’amorevole guida divine, i Testimoni faranno di tutto per “camminare in modo degno di Geova al fine di piacergli pienamente mentre [continuano] a portar frutto in ogni opera buona e a crescere nell’accurata conoscenza di Dio, essendo resi potenti con ogni potenza secondo il suo glorioso potere in modo da perseverare pienamente ed essere longanimi con gioia”. — Col. 1:10, 11.

[Immagine a pagina 8]

Natsue ricominciò a studiare la Bibbia

[Immagini a pagina 11]

I ricercatori verificano attentamente le informazioni

[Immagine a pagina 13]

Corea

[Immagine a pagina 14]

Messico

[Immagini a pagina 14]

Sudafrica

[Immagine a pagina 15]

Stephen Lett a una delle assemblee internazionali tenute alle Hawaii

[Immagine a pagina 22]

Dmitry Smyk

[Immagine a pagina 25]

Evangelos Delis

[Immagine a pagina 25]

Il documento rilasciato dal Ministero della Giustizia

[Immagine a pagina 33]

Operatori sanitari Testimoni arrivarono poco dopo il terremoto

[Immagine a pagina 33]

Volontari Testimoni, di Haiti e di altri paesi, hanno progettato e costruito più di 1.700 alloggi provvisori

[Immagine a pagina 34]

La Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane nel creolo di Haiti

[Immagine a pagina 36]

Il nuovo edificio della filiale dell’Estonia

[Immagine a pagina 37]

La filiale del Paraguay

[Immagini a pagina 37]

Winston Payne ha pronunciato il discorso di dedicazione per la filiale della Papua Nuova Guinea