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Dopo il giorno delle nozze

Dopo il giorno delle nozze

Capitolo 3

Dopo il giorno delle nozze

1. In che modo il tipo di cooperazione descritta in Ecclesiaste 4:9, 10 può essere utile nel matrimonio?

IL GIORNO delle nozze è passato, e tu e il tuo coniuge formate un nuovo nucleo familiare. La tua felicità è completa? Non sei più solo, ma hai qualcuno in cui avere fiducia, a cui confidare le tue gioie e anche i tuoi problemi. Riscontri che il pensiero espresso in Ecclesiaste 4:9, 10 è vero nel tuo caso? “Due sono meglio di uno, perché hanno una buona ricompensa per il loro duro lavoro. Poiché se uno di loro dovesse cadere, l’altro può rialzare il suo compagno. Ma che ne sarà di chi è solo quando cade se non c’è nessun altro per rialzarlo?” Il tuo matrimonio produce una cooperazione del genere? Di solito ci vogliono tempo e sforzo per fondere felicemente due vite. Ma in molti matrimoni, triste a dirsi, non accade mai.

2, 3. (a) Quali realtà della vita si devono affrontare dopo il giorno delle nozze? (b) Perché è solo ragionevole aspettarsi di dover fare cambiamenti dopo essersi sposati?

2 Nelle storie romantiche, spesso il problema è far sposare i due innamorati, dopo di che essi vivono per sempre felici. Nella vita reale, la vera difficoltà è vivere felici in seguito, giorno per giorno. Dopo le gioie del giorno delle nozze viene la monotonia della vita quotidiana: alzarsi presto, andare al lavoro, fare la spesa, cucinare, lavare i piatti, pulire la casa, e così via.

3 La relazione coniugale richiede adattamento. Entrambi vi siete pervenuti almeno con qualche aspettativa e ideale che non erano molto pratici e realistici. Quando questi non si realizzano, dopo le prime settimane ci può essere una certa delusione. Ma, ricorda, hai fatto un grande cambiamento nella tua vita. Non vivi più solo o con la famiglia con cui hai trascorso tutta la vita. Ora stai con una persona nuova, che forse scopri di non conoscere bene come pensavi. Il tuo programma è nuovo, il tuo lavoro può essere nuovo, il bilancio familiare è diverso, e ci sono nuovi amici e parenti acquisiti a cui abituarsi. Il successo e la felicità del matrimonio dipendono dalla tua prontezza ad adattarti.

SEI FLESSIBILE?

4. Quali principi scritturali possono aiutare una persona sposata a fare i cambiamenti necessari? (1 Corinti 10:24; Filippesi 4:5)

4 Alcuni, per orgoglio, trovano difficile essere flessibili. Ma, come dice la Bibbia, “la superbia precede la rovina e l’alterigia dello spirito precede la caduta”. Persistere nell’ostinazione può essere disastroso. (Proverbi 16:18, versione a cura di S. Garofalo) Gesù raccomandò di esser disposti a piegarsi e a cedere quando disse che se uno vuole la tua “veste, lascia che ti prenda anche il mantello”, e se qualcuno vuole che tu percorra “un miglio, va con lui per due miglia”. Anziché impuntarti con qualcuno che ti è intimo, ‘perché non ti lasci piuttosto fare un torto?’, chiese l’apostolo Paolo. (Matteo 5:40, 41; 1 Corinti 6:7) Se i cristiani possono giungere a tanto per rimanere in pace con gli altri, certo due persone sposate che si amano dovrebbero potersi adattare affinché la loro nuova relazione abbia successo.

5. Come si potrebbe pensare in modo positivo o negativo del proprio coniuge?

5 Ovunque vi sono opportunità di essere felici o infelici. Quali coglierai? Rivolgerai la tua attenzione a quelle positive o ti soffermerai su quelle negative? La nuova moglie può pensare: ‘Ora che siamo sposati, dov’è l’uomo romantico che soleva portarmi in posti interessanti e trascorrere il tempo con me? Non fa che seguire un binario. Mi considera una cosa ovvia. Certo non è più l’uomo che conoscevo!’ Oppure capisce e apprezza che egli ora lavora sodo per provvedere dovutamente alla famiglia? E il nuovo marito nota che la moglie lavora sodo per cucinare e pulire, che a volte è molto stanca e non ha tanto tempo per cercare di farsi bella? Oppure dice fra sé: ‘Cos’è accaduto all’attraente ragazza che ho sposato? È cambiata, ora che ha il suo uomo’?

6. Quando marito e moglie s’impegnano realmente per il successo del loro matrimonio, come questo influisce sulla loro relazione reciproca?

6 Entrambi dovrebbero essere maturi e rendersi conto che nessuno dei due ha il tempo e l’energia di fare tutte le cose che facevano prima di sposarsi. Ora è il momento di mostrarsi flessibili e accettare la responsabilità veramente soddisfacente di far riuscire il matrimonio. Basta uno a rovinare un matrimonio, ma ce ne vogliono due perché riesca. La riuscita del matrimonio è un’impresa. Un’impresa richiede di portare a compimento una cosa nonostante le difficoltà. Quando voi due vi unite in questo intento, una parte di ciascuno si fonde in quest’impresa. Questo sforzo congiunto con un obiettivo comune vi avvicina; vi lega intimamente; fa di voi due una cosa sola. Col tempo ciò crea un vincolo d’amore che supera qualsiasi sentimento provato prima del matrimonio, e con tale felicità unificatrice diventa un piacere per ciascuno adattarsi alle particolarità dell’altro.

7. Se si devono prendere decisioni, quando è bene essere disposti a cedere?

7 L’orgoglio scompare mentre l’amore cresce, e si ha felicità non solo nel dare ma anche nel cedere, quando sono implicate preferenze personali e non principi. Forse si tratta di comprare qualcosa per la casa, o di come trascorrere una vacanza. Quando si mostra interesse per la felicità dell’altro, la coppia comincia a mettere in pratica le parole dell’apostolo Paolo: “Guardando non solo all’interesse personale delle cose vostre, ma anche all’interesse personale di quelle degli altri”. — Filippesi 2:4.

VEDUTA EQUILIBRATA DEI RAPPORTI SESSUALI

8, 9. Qual è la veduta scritturale delle intimità coniugali?

8 La Bibbia non evita di parlare dei rapporti sessuali. Con espressioni poetiche descrive l’estasi che dovrebbero procurare a marito e moglie; mette anche in risalto che i rapporti sessuali si dovrebbero limitare al marito e alla moglie. Questo brano si trova in Proverbi 5:15-21:

“Bevi l’acqua della tua propria cisterna, e ciò che sgorga in mezzo al tuo proprio pozzo. Dovrebbero le tue sorgenti spargersi fuori delle porte, i tuoi corsi d’acqua nelle stesse pubbliche piazze? Siano per te solo, e non per estranei con te. Sia benedetta la tua fonte d’acqua, e rallegrati con la moglie della tua giovinezza, amabile cerva e attraente capra di montagna. Le sue proprie mammelle t’inebrino in ogni tempo. Sii di continuo in estasi del suo amore. Perché dovresti dunque, figlio mio, essere in estasi d’una donna estranea o abbracciare il seno di una donna straniera? Poiché le vie dell’uomo sono di fronte agli occhi di Geova, ed egli ne contempla tutte le tracce”.

9 Comunque sarebbe un errore dare eccessiva importanza al sesso al punto di dar l’impressione che il successo del matrimonio dipenda dalla vita sessuale della coppia, o che questa potrebbe compensare gravi mancanze in altri campi. La valanga di materiale sessuale da libri, pellicole e pubblicità — in gran parte destinato a suscitare desideri erotici — dà l’impressione che il sesso abbia tanta importanza. Ma la Parola di Dio non è d’accordo, poiché raccomanda la padronanza di sé in tutti i campi. Anche nel matrimonio eliminando ogni ritegno si possono adottare pratiche che degradano la relazione coniugale. — Galati 5:22, 23; Ebrei 13:4.

10. Quali sono alcune cose che potrebbero aiutare una coppia sposata a raggiungere l’intesa sessuale?

10 L’adattamento sessuale è spesso difficile e richiede qualche tempo dopo le nozze. Questo di solito dipende da mancanza di conoscenza e dall’incomprensione delle necessità del proprio compagno. Può essere utile parlare in anticipo con un amico sposato di cui si ha stima. Non solo l’uomo e la donna hanno una costituzione diversa, ma anche i loro sentimenti sono diversi. La considerazione per il bisogno di tenerezza della donna è importante. Ma non ci dovrebbe essere nessun sentimento negativo di falsa modestia o pudore né l’idea che ci sia qualcosa di vergognoso nel rapporto sessuale. Non dovrebbe neppure diventare un’occasione di conquista, come lo è per alcuni uomini. “Il marito renda alla moglie il suo debito”, dice la Bibbia, e “la moglie pure faccia similmente verso il marito”. E nel farlo, questo principio biblico è appropriato: “Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma quello altrui”. Se da parte di entrambi vi è tale amore e desiderio di far piacere all’altro, si raggiungerà una buona intesa. — 1 Corinti 7:3; 10:24.

DISACCORDI SENZA LITIGI

11-13. Quando ci sono disaccordi, cosa dovremmo ricordare affinché non si creino serie fratture?

11 Non esistono sulla terra due individui esattamente uguali. Ciascuno ha caratteristiche diverse. Questo significa anche che non ci sono due persone che possono andare d’accordo in ogni cosa. La maggior parte dei disaccordi sono insignificanti, ma alcuni potrebbero essere seri. Ci sono famiglie in cui i disaccordi danno subito origine a diverbi, grida, percosse e lancio di oggetti; uno o l’altro dei coniugi può andarsene per alcuni giorni o settimane, o possono semplicemente smettere di parlarsi. È possibilissimo non essere d’accordo senza arrivare a tanto. Come? Riconoscendo una certa verità fondamentale.

12 Tutti siamo imperfetti, tutti abbiamo difetti, e, nonostante le migliori intenzioni, le debolezze si manifestano. L’apostolo Paolo riscontrò che questo si verificava nel suo caso: “Il bene che desidero non lo faccio, ma il male che non desidero è ciò che pratico”. (Romani 7:19) Abbiamo ereditato il peccato dai nostri primogenitori. La perfezione è al di là delle nostre possibilità. Quindi “chi può dire: ‘Ho mondato il mio cuore; son divenuto puro dal mio peccato’?” — Proverbi 20:9; Salmo 51:5; Romani 5:12.

13 Noi accettiamo le nostre debolezze e le scusiamo. Non possiamo accettare e scusare quelle del nostro coniuge? Senza dubbio saremo pronti a riconoscere che siamo peccatori, ma ci teniamo forse sulla difensiva e siamo riluttanti ad ammettere un particolare peccato? E abbiamo l’intuito di capire che questa riluttanza ad ammettere di essere in errore è tipica di tutti, incluso il nostro coniuge, e facciamo concessioni? “La perspicacia dell’uomo per certo rallenta la sua ira, ed è bellezza da parte sua passar sopra alla trasgressione”, dice il proverbio ispirato. Indubbiamente tu, come chiunque altro, riconosci il principio della “regola aurea”. Gesù la enunciò nel suo famoso Sermone del Monte: “Tutte le cose dunque che volete che gli uomini vi facciano, anche voi dovete similmente farle loro”. Quasi tutti fanno questo a parole; pochi in pratica. Facendolo sinceramente si risolverebbero i problemi delle relazioni umane, inclusi quelli coniugali. — Proverbi 19:11; Matteo 7:12.

14, 15. (a) Quale può essere il risultato quando si mette a paragone il proprio coniuge con un’altra persona? (b) A proposito di che cosa si fanno a volte poco saggiamente tali paragoni?

14 A ciascuno di noi piace essere considerato e trattato per quello che è. Qual è la nostra reazione quando qualcuno ci mette a paragone con un altro, forse considerando inferiori le nostre qualità o capacità? Generalmente ce ne risentiamo o siamo offesi. In effetti diciamo: ‘Io sono IO, non lui’. Tali paragoni di solito non sono incoraggianti, perché vogliamo essere trattati con comprensione.

15 Per esempio: Tu, marito, esprimi apprezzamento per i pasti che prepara tua moglie o ti lamenti che non sa cucinare come tua madre? Come fai a sapere se tua madre cucinava bene quand’era appena sposata? Forse tua moglie fa meglio di quanto non abbia fatto lei. Dà a tua moglie l’opportunità di impratichirsi dei suoi nuovi compiti e divenire esperta. E tu, moglie, ti lamenti che tuo marito non porta a casa lo stipendio che porta tuo padre? Cosa guadagnava tuo padre quand’era appena sposato? Ma questo non conta. Quello che conta è l’aiuto che dai a tuo marito. Ti alzi per preparargli la colazione prima che vada a lavorare, affinché senta che sostieni e apprezzi i suoi sforzi? Vi sono fra voi battibecchi sui parenti acquisiti, o disaccordo sulle amicizie da coltivare o gli svaghi da scegliere? Queste e altre divergenze possono sorgere. Come le appianerete?

16. Cosa è sbagliato nella teoria che le liti violente aiutino a risolvere le difficoltà?

16 Alcuni psicologi moderni sostengono che litigare è utile per risolvere le difficoltà. La loro teoria è che le frustrazioni aumentano, generano pressione e alla fine esplodono in un violento litigio. In tali accesi diverbi, risentimenti a lungo trattenuti affiorano, si rivelano e si eliminano, secondo la loro teoria. Finché ciò non accade, le frustrazioni sono tenute dentro a ribollire, per poi esplodere in seguito. Ma c’è il grave pericolo che tali violenti scoppi vi facciano dire quello che non volete, e si possono produrre ferite insanabili. Potresti fare al coniuge un torto tanto grave che fra voi si frappone una barriera che diventa invalicabile. Infatti Proverbi 18:19 ammonisce: “Il fratello contro cui si trasgredisce è più di una città forte; e ci sono contese come la sbarra d’una torre”. Nella Bibbia si trova il sano consiglio: “Ritirati prima che la lite s’inasprisca”. — Proverbi 17:14, Versione Riveduta.

PARLA!

17. Che cosa si potrebbe fare per impedire che i dissapori covino in noi fino a raggiungere proporzioni esplosive?

17 Anziché lasciare che i dissapori covino dentro di te fino a raggiungere proporzioni esplosive, è molto meglio parlarne appena sorgono. Rimuginare un torto quasi sempre lo fa apparire molto peggiore di quello che è. Parlane subito o dimenticalo. È solo un’osservazione casuale? Lascia andare la cosa. Occorre parlarne? Il tuo coniuge ha fatto qualcosa che ti addolora? Non condannare seccamente; cerca di giungere al punto con qualche domanda, o facendo un suggerimento che aiuti a discuterne. Per esempio potresti dire: ‘Amore, c’è qualcosa che non capisco. Potresti aiutarmi?’ Poi ascolta. Cerca di capire il suo punto di vista. Ascolta l’avvertimento di Proverbi 18:13: “Quando chiunque risponde a una questione prima d’averla udita, questo da parte sua è stoltezza e umiliazione”. A nessuno di noi piace quando qualcuno giunge a una conclusione errata sul nostro conto. Quindi, anziché esser pronto a rispondere, sforzati di capire l’intento o il motivo dell’azione. Segui il suggerimento di Proverbi 20:5: “Il consiglio nel cuore dell’uomo è come acque profonde, ma l’uomo di discernimento è quello che l’attingerà”.

18. Cosa potrebbe aiutarci a evitare uno stato d’animo negativo?

18 Sei facilmente di cattivo umore? È difficile vivere con una persona che è spesso di malumore. Alcuni sostengono che non possiamo controllare il nostro umore, essendo determinato da certe sostanze chimiche nel cervello. Che ciò sia vero o no, i sentimenti sono contagiosi. Possiamo essere rallegrati o depressi da quelli che ci circondano. La musica può creare in noi vari stati d’animo. Anche quello che leggiamo può avere questo effetto. I pensieri che abbiamo nella mente influiscono sui nostri sentimenti. Se rimugini cose negative sarai depresso; con un atto di volontà puoi costringere la mente a soffermarsi su pensieri positivi, ottimisti. Pensa a cose del genere. (Filippesi 4:8) Se ti riesce difficile, cerca d’impegnarti fisicamente — fa qualche lavoro faticoso, anche se si tratta di estirpare erbacce o fregare il pavimento; esci a fare due passi o fa una passeggiata nel bosco, oppure, ancor meglio, fa qualcosa di utile per qualcun altro — qualsiasi cosa che distolga la tua attenzione e le tue energie. È molto meglio nutrire buonumore che alimentare malumore. Ed è molto più piacevole per te, e senz’altro per il tuo coniuge!

19. Come si potrebbe avere considerazione per l’umore del proprio coniuge?

19 Tuttavia, a volte avvenimenti ti addolorano profondamente, o gravi malattie e sofferenze ti affliggono. Oppure, nel caso di tua moglie, i cicli mensili e la gravidanza alterano notevolmente la secrezione di potenti ormoni che influiscono sul sistema nervoso e sulle emozioni. La donna può provare tensione premestruale senza rendersene conto. È un fattore importante che il marito dovrebbe ricordare affinché, invece di esasperarsi, possa mostrare perspicacia. In tali circostanze speciali marito e moglie dovrebbero riconoscere cosa è responsabile di qualsiasi cambiamento d’umore e reagire in modo costruttivo. “Il cuore del saggio fa mostrar perspicacia alla sua bocca, e aggiunge persuasione alle sue labbra”. E “il vero compagno ama in ogni tempo, ed è un fratello nato per quando c’è angustia”. — Proverbi 16:23; 17:17.

20-22. (a) Perché si deve evitare indebita gelosia? (b) Cosa si potrebbe fare per dare al proprio coniuge un senso di sicurezza?

20 Il tuo coniuge è geloso? È giusto esser gelosi della propria reputazione, e anche del proprio matrimonio. Come l’adrenalina fa ricominciare il battito cardiaco, così la gelosia spinge l’anima a difendere qualche cosa di caro. Il contrario della gelosia è l’indifferenza, e non dovremmo essere indifferenti al nostro matrimonio.

21 Ma, c’è un’altra specie di gelosia, quella provocata dall’insicurezza e alimentata dall’immaginazione. Tale gelosia irragionevole ed eccessivamente possessiva trasforma il matrimonio in una spiacevole prigione in cui fiducia e vero amore non possono sopravvivere. “L’amore non è geloso” in tal modo, e la gelosia ossessiva “è marciume alle ossa”. — 1 Corinti 13:4; Proverbi 14:30.

22 Se il tuo coniuge ha una giusta causa di sentirsi insicuro a motivo di gelosia, elimina immediatamente tale causa. Se non c’è una causa reale, fa tutto ciò che è in tuo potere per guadagnare la fiducia del coniuge geloso, con le parole e, quello che più conta, con le tue azioni. Toccagli il cuore!

23. Cosa sarebbe utile considerare quando si è inclini a cercare l’aiuto di estranei nel risolvere problemi coniugali?

23 Possono gli estranei aiutare a risolvere problemi fra persone sposate? Forse, ma non dovrebbero essere invitati a farlo a meno che entrambi i coniugi non lo consentano. Prima, “perora la tua propria causa col tuo prossimo, e non rivelare il discorso confidenziale di un altro”. (Proverbi 25:9) È specialmente rischioso chiedere ai parenti di fare da arbitro. Non è probabile che siano imparziali. Saggiamente la Bibbia dice: “L’uomo lascerà suo padre e sua madre e dovrà tenersi stretto alla sua moglie”. (Genesi 2:24) Lo stesso dicasi della moglie nei confronti dei propri genitori e del marito. Invece di chiedere a genitori o suoceri di fare da arbitro, parteggiando per un coniuge contro l’altro, marito e moglie dovrebbero rimanere uniti, riconoscendo che i problemi li toccano entrambi e che devono risolverli insieme. Rivolgersi ad estranei senza il consenso dell’altra parte sminuisce entrambi agli occhi altrui. Se parlate fra voi apertamente, onestamente e amorevolmente, non c’è ragione di non poter risolvere voi stessi i vostri problemi. Si può chiedere il parere di altre persone mature, ma alla fine la soluzione dipende da te e dal tuo coniuge.

24, 25. Cosa si potrebbe fare se l’orgoglio impedisce di risolvere un problema coniugale?

24 Non siate presuntuosi e ‘non pensate di voi più di quanto non sia necessario’, consiglia l’apostolo Paolo. Quindi aggiunge: “Nel mostrare onore gli uni agli altri prevenitevi”. (Romani 12:3, 10) A volte quando il nostro orgoglio e offeso è utile riflettere che non siamo poi così grandi. Certo non siamo grandi in confronto alla terra, e la terra stessa è piccola nel sistema solare, che a sua volta è una minuscola parte dell’universo. Agli occhi di Geova “tutte le nazioni sono . . . come qualche cosa d’inesistente . . . sono state considerate come nulla e un’irrealtà”. (Isaia 40:17) Simili pensieri aiutano a tenere le cose nella giusta prospettiva, a vedere che le divergenze dopo tutto non riguardano cose così importanti.

25 A volte il senso dell’umorismo può anche aiutarci a non prenderci troppo sul serio. Saper ridere di te stesso è segno di maturità e addolcisce molte asperità della vita.

“GETTA IL TUO PANE SULLE ACQUE”

26, 27. Quali principi biblici si dovrebbero applicare quando il proprio coniuge non accoglie i tentativi di appianare pacificamente i disaccordi, e perché?

26 E se il tuo coniuge non accoglie i tuoi tentativi di risolvere pacificamente i disaccordi? Segui il consiglio biblico: “Non rendete a nessuno male per male”. Gesù è il modello che dobbiamo imitare: “Quando era oltraggiato, non rese oltraggio”. Per la gente è normale rendere male per male. Ma se lo fai, lasci che gli altri ti modellino, che facciano di te ciò che sei. In effetti, fanno di te ciò che sono loro. Lasciare che ciò avvenga significa rinnegare te stesso, ciò che rappresenti, i principi che ti sono cari. Invece, imita Gesù, che è fedele a se stesso e rimane inalterato nonostante le debolezze altrui: “Se siamo infedeli, egli rimane fedele, poiché non può rinnegar se stesso”. — Romani 12:17; 1 Piet. 2:23; 2 Timoteo 2:13.

27 Se sei abbastanza forte da arrestare un ciclo del male col bene, puoi dare inizio a un ciclo del bene. “La risposta, quando è mite, allontana il furore”. (Proverbi 15:1) La risposta mite non è segno di debolezza ma di forza, e il tuo coniuge se ne accorgerà. Poiché tanti rendono male per male, interrompendo il ciclo con la bontà puoi trasformarlo dal male in bene. Certe scritture lo indicano. “Chi innaffia liberalmente altri sarà anche lui liberalmente innaffiato”. “Con la misura con la quale misurate, sarà rimisurato a voi”. “Getta il tuo pane sulle acque, perché con il tempo lo ritroverai”. (Proverbi 11:25; Luca 6:38; Ecclesiaste 11:1, versione a cura della CEI) Ci può voler tempo perché la tua bontà raccolga il bene dal tuo coniuge. Non semini il seme un giorno per raccogliere il giorno dopo. Tuttavia, “qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà; . . . Non smettiamo dunque di fare ciò che è eccellente, poiché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo”. — Galati 6:7-9.

28. Quali ottimi principi si trovano nel libro biblico di Proverbi che possono contribuire a promuovere una felice vita coniugale, e come?

28 Ecco alcune scritture e domande che le coppie sposate possono considerare:

Proverbi 14:29: “Chi è lento all’ira è abbondante in discernimento, ma chi è impaziente esalta la stoltezza”. Se prendi il tempo di pensare, non scopri spesso che non c’è alcuna buona ragione di essere arrabbiato?

Proverbi 17:27: “Chi trattiene i suoi detti possiede conoscenza, e l’uomo di discernimento è freddo di spirito”. Mantieni la calma, e trattieni le parole che la farebbero perdere al tuo coniuge?

Proverbi 25:11: “Come mele d’oro in cesellature d’argento è la parola pronunciata a suo tempo”. La parola appropriata in un tempo potrebbe non esserlo in un altro tempo. Sai scegliere la parola giusta al momento giusto?

Proverbi 12:18: “C’è chi parla spensieratamente come coi colpi di una spada, ma la lingua dei saggi è salute”. Prima di parlare, ti soffermi a pensare che effetto avranno le tue parole sul tuo coniuge?

Proverbi 10:19: “Nell’abbondanza delle parole non manca la trasgressione, ma chi tiene a bada le sue labbra agisce con discrezione”. A volte quando siamo sconvolti diciamo più di quel che vorremmo, e poi ce ne dispiace. Eviti di far questo?

Proverbi 20:3: “È una gloria per l’uomo desistere dalla disputa, ma ogni stolto vi si intromette”. Bisogna essere in due per litigare. Sei abbastanza maturo da essere tu a smettere?

Proverbi 10:12: “L’odio è ciò che provoca le contese, ma l’amore copre pure ogni trasgressione”. Vai continuamente a rivangare vecchie dispute, o ami abbastanza il tuo coniuge da dimenticarle?

Proverbi 14:9: “Stolti son quelli che ridono della colpa, ma fra i retti c’è accordo”. Sei troppo orgoglioso per fare concessioni e cercare di mettere pace nel tuo matrimonio?

Proverbi 26:20: “Dove non c’è legna il fuoco si smorza”. Sei capace di smettere di discutere, o devi sempre avere l’ultima parola?

Efesini 4:26: “Il sole non tramonti sul vostro stato d’irritazione”. Insisti sui disaccordi e così prolunghi l’infelicità sia tua che del tuo coniuge?

29. Quali sono alcune cose fondamentali da ricordare quando si cerca di preservare la felicità del matrimonio?

29 Il consiglio saggio è utile solo quando è messo in pratica. Provalo. Similmente sii disposto a provare il suggerimento del tuo coniuge. Vedi se funziona. Di chi è la colpa se qualcosa non va? Non ha importanza. La cosa importante è come mettere le cose a posto. Sii flessibile, esponi i disaccordi, discutili a fondo, e non prenderti troppo sul serio. Parla! Se ‘ami il tuo coniuge come te stesso’, non dovrebbe essere troppo difficile adattarti alla relazione coniugale e renderla felice. — Matteo 19:19.

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