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Materie di studio

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Un altro campo in cui le vedute dei testimoni di Geova possono influire sulle loro attività scolastiche riguarda il programma di studi. Quanto indichiamo di seguito ha quindi lo scopo di favorire la comprensione e la collaborazione fra insegnanti e genitori Testimoni, poiché riteniamo che spetti in particolare ai genitori decidere cosa devono imparare i figli.

Religione e preghiere: In alcuni paesi è previsto l’insegnamento religioso nelle scuole. In Italia un tempo esso faceva parte del programma didattico e se ne poteva ottenere l’esonero solo dietro specifica richiesta dei genitori.

La normativa vigente ha mutato considerevolmente la situazione, in quanto ora la legge stabilisce che “nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento. All’atto dell’iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto, su richiesta dell’autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione”. — Art. 9, 2° comma, del nuovo concordato (18/2/1984).

In altri paesi, come gli Stati Uniti, la legge prescrive che nelle scuole non si svolgano attività di carattere religioso. Ad esempio, il 17 giugno 1963 la Corte Suprema degli Stati Uniti vietò la lettura della Bibbia e le preghiere nelle scuole pubbliche. Il giudice Brennan, nella sua relazione, spiegò: “Lo spirito della costituzione federale e di quella dei singoli stati, fin dall’inizio . . . [è] stato quello di lasciare l’istruzione religiosa alla discrezione dei genitori”.

I testimoni di Geova convengono che è responsabilità dei genitori impartire ai figli l’istruzione religiosa. Perciò, nei paesi in cui tale istruzione viene impartita in classe, i genitori Testimoni chiederanno che i figli ne siano dispensati. Se il programma di istruzione religiosa prevede la partecipazione a forme di culto che consideriamo non bibliche, come il genuflettersi davanti a un’immagine, i genitori Testimoni non vi acconsentiranno in nessuna circostanza.

Se invece si tratta solo di fare uno studio obiettivo in classe delle varie religioni o della Bibbia, i Testimoni non hanno obiezioni. Perciò se una scuola organizza una serie di conferenze invitando rappresentanti delle varie religioni, non per proselitismo, ma semplicemente per informare i ragazzi circa le varie credenze, gli studenti Testimoni ascolteranno con rispetto. In modo analogo, se invitati a farlo, i testimoni di Geova sono lieti di pronunciare discorsi davanti a gruppi di studenti per illustrare le loro credenze religiose.

In alcune scuole si recita regolarmente il “Padrenostro”. Sebbene i testimoni di Geova accettino questa preghiera, non partecipano alla sua ripetizione ritualistica. Questo perché Gesù, proprio nell’insegnare questa preghiera modello, consigliò di non pregare dicendo “ripetutamente le stesse cose”. (Matteo 6:7, 8) Un altro motivo per cui non lo facciamo è che non partecipiamo ad alcun rito religioso con persone di un’altra fede.

Educazione sessuale: In vari paesi l’educazione sanitaria è da tempo materia d’insegnamento nelle scuole pubbliche. Riconosciamo che questi corsi sono stati molto utili per insegnare importanti nozioni di igiene e profilassi, puericultura, ecc. Ma oggi in molte scuole si dà anche un’esplicita educazione sessuale, che include argomenti come controllo delle nascite, masturbazione, omosessualità e aborto.

In genere questa educazione sessuale non è accompagnata da una guida morale. Non è raro infatti che gli stessi educatori critichino le norme morali della Bibbia. Perciò i genitori Testimoni si preoccupano molto di ciò che viene insegnato nei corsi di educazione sessuale.

Un libro diffuso nelle scuole danesi, intitolato Dreng og pige, mand og kvinde (Ragazzo e ragazza, uomo e donna), dice: “Ogni individuo deve avere il diritto di soddisfare i propri impulsi sessuali indipendentemente da età, sesso e metodi, purché non violi i diritti altrui”. Per cui, parlando dei rapporti sessuali con animali, questo libro afferma: “In questo paese [Danimarca], . . . è lecito soddisfare i desideri sessuali in questo modo”. Ma la legge che Dio diede a Israele diceva: “Chiunque giace con una bestia deve positivamente esser messo a morte”. — Esodo 22:19.

Come si è già messo in risalto, i testimoni di Geova cercano di seguire i principi morali della Bibbia e di inculcarli nei figli. Perciò non vogliono che questi ricevano un’educazione sessuale da persone che non rispettano tali principi. Quindi, se i genitori Testimoni ritengono che i loro figli vengano indottrinati con idee o immagini che screditano flagrantemente i principi insegnati loro a casa, possono chiedere che i loro ragazzi siano esonerati dai corsi di educazione sessuale.

Scienza ed evoluzione: I testimoni di Geova si interessano molto della scienza. Apprezzano gli scienziati che si sono prodigati per farci conoscere meglio il mondo in cui viviamo. Incoraggiamo i nostri ragazzi a studiare le varie materie scientifiche, perché questo li aiuterà a capire meglio la sapienza e la potenza del Creatore.

Ma non tutto ciò che viene chiamato scienza è necessariamente un fatto provato. Ci sono anche teorie, come quella dell’evoluzione che vengono spesso spacciate per fatti scientifici. Secondo l’evoluzione, il primo organismo vivente si sarebbe evoluto dalla materia inanimata. Poi, man mano che questo organismo si riproduceva, la sua progenie si sarebbe trasformata e ramificata fino a produrre tutti gli organismi viventi, inclusi tutti gli uomini vissuti sulla terra.

I testimoni di Geova non ci credono, senza per questo andare all’altro estremo di credere che la creazione sia avvenuta in sette giorni letterali. Crediamo che il primo uomo e la prima donna, così come tutte le altre forme di vita, furono creati da Dio. Perciò, quando in classe si discute intorno alle origini della vita, siamo riconoscenti a quegli insegnanti che rispettano le credenze bibliche dei giovani Testimoni. In effetti riteniamo che queste credenze siano conformi ai fatti scientifici, e i giovani Testimoni saranno lieti di mostrarvi delle informazioni stampate su questo argomento, informazioni da loro utilizzate nello studio che fanno a casa con la famiglia.

Educazione musicale e artistica: I testimoni di Geova non credono che ci sia nulla di male nella musica o nell’educazione artistica in quanto tali. Però i giovani Testimoni non partecipano ad alcun tipo di musica o di istruzione artistica che abbia relazione con feste religiose o patriottiche. Quando si tratta di prendere parte al programma di educazione musicale della scuola, ci sono alcuni fattori di cui i giovani Testimoni e i loro genitori terranno conto.

Per esempio, esamineranno dove si tengono queste lezioni e in quali circostanze, come pure il genere di musica che si suonerà. Se il corso prevede che si suoni in una banda che dovrà forse esibirsi in cerimonie di carattere politico o religioso, un testimone di Geova non potrebbe parteciparvi. Anche durante gli esercizi, gli studenti Testimoni non suonerebbero inni nazionali o brani collegati con feste religiose o nazionali. Un altro fattore da tener presente è la quantità di tempo necessaria, e se tale impegno intralcerebbe la frequenza alle adunanze cristiane e le attività familiari.

Addestramento alla lotta: In certi paesi gli studenti ricevono un addestramento militare. I testimoni di Geova, però, vogliono essere fra coloro dei quali la Bibbia dice: “Dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”. (Isaia 2:4) Perciò i testimoni di Geova chiedono di essere esonerati dall’addestramento militare a scuola, dove esiste.

La Bibbia dice anche: “Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini”. (Romani 12:18) L’applicazione di questi principi nella nostra vita influisce anche su ciò che pensiamo di altre forme di combattimento, quali le arti marziali, come judo, karatè e kendo, e il pugilato e la lotta. Sebbene queste attività vengano definite sportive, per noi parteciparvi significa addestrarsi a combattere o a far del male ad altri. Perciò i testimoni di Geova non svolgono questo tipo di attività agonistiche. Pur chiedendo di essere dispensati da esse, i giovani Testimoni sono lieti di partecipare nei limiti del possibile agli altri programmi di educazione fisica svolti nelle ore di scuola.

[Testo in evidenza a pagina 28]

Incoraggiamo i nostri ragazzi a studiare le varie materie scientifiche

[Immagine a pagina 26]

Sono in molti a ritenere che l’istruzione religiosa debba essere lasciata alla discrezione dei genitori